RIASSUNTO:
A Roswell sbocciano nuovi
amori e ne rifioriscono di vecchi, sotto lo sguardo attento di qualcuno che
viene dal futuro…
Data di stesura:
Inizio: 15/02/2002
Fine: 17/02/2002
Valutazione: Adatto
a tutti
La mia e-mail è
aroswellgirl@yahoo.it
Disclaimer: tutti i
diritti dei personaggi appartengono alla WB tranne Claudia Melis che è
invenzione esclusiva dell’autrice. Il racconto è di proprietà del sito
Roswell.it.
La stanza di Michael era
irriconoscibile. Calzini buttati dovunque, magliette appese alla maniglia della
porta… Dalla sua finestra non riuscivo a vedere un granché bene, però una cosa
riuscì a capirla, dormiva. Meglio per me, perché se si fosse accorto della mia
presenza non so come avrebbe potuto reagire. Di colpo la porta della sua camera
si spalancò, ed entrò Maria, mi nascosi molto velocemente, ma riuscivo comunque
a sentire quello che si dicevano.
-Ma è passato un tornado?!? Michael svegliati! Ti ho detto di svegliarti!!-
-Chi è? Ah, sei tu Maria! Ma come hai fatto ad entrare?- rispose Michael con la
voce impastata.
-Dalla porta, caro. Con i tuoi superpoteri da “ragazzo dello spazio” puoi
chiudere tutte le porte, che neanche una bomba riuscirebbe ad aprirle, però,
puntualmente, ti dimentichi di chiudere quella di casa tua!- disse in tono
allegro Maria.
-Cosa vuoi?-
-Niente, ti volevo solo salutare, ma a quanto pare non ti importa nulla. Come
sempre. Se le cose stanno così è meglio che me ne vada.-
E Maria se ne andò lasciando Michael con un palmo di naso. Quel ragazzo era
veramente carino, ma senza un briciolo di cavalleria. Meno male che non è il
mio ragazzo! Anzi, anzi… Adesso che ci penso potrebbe anche esserlo. Voglio
capire se è veramente innamorato di Maria, i sentimenti di quella ragazza non
mi sembrano molto ricambiati.
La scuola sarebbe ricominciata tra
poche settimane, ormai le vacanze stavano giungendo al termine, e nella piccola
cittadina di Roswell tutti cercavano di godersi al meglio il tempo che restava
prima che ri-iniziasse quel tormento chiamato scuola. Liz guardava dal terrazzo
di camera sua la strada libera dalle macchine. Non c’era anima viva. Max era
andato in viaggio per ritrovare se stesso e mentre tutti stavano in coppia, lei
era la sola a cui toccasse starsene in completa solitudine. Allora prese il
telefono e chiamò Alex, gli chiese se poteva andare a farle un po’ di compagnia
e lui accettò con molto entusiasmo. Appena Alex fu arrivato a casa sua, Liz si
mise subito a parlare.
-Non c’è la faccio più. Ogni giorno da sola, è possibile che a nessuno importi
se anche io soffro? Max non si è più fatto sentire, Maria ogni volta che ci
vediamo non fa altro che parlare di lei e Michael, Isabel non mi calcola
neanche più di tanto, ormai ci sei solo tu disposto ad ascoltarmi.- E detto
questo lo abbracciò e si sfogò con un pianto liberatore.
-Liz, non preoccuparti, sai che quando hai bisogno di me io ci sono sempre. E
poi nemmeno a me va così bene. Isabel adesso ha in testa solo quel Sorenson,
aspetta, come si chiama? Ah, si! Grant, Grant Sorenson, da quando c’è lui mi ha
detto che ha voglia di stare da sola. Da sola! Si, da sola in camera con quello
là, però!- In quel momento Alex sentì lacrime calde scendere lungo il suo viso,
non riuscì a fermarle, e abbracciò ancora con più forza l’amica. I pensieri di
Liz scorsero veloci nella sua testa. Alex. Era sempre stato un amico. E se ora
fosse diventato qualcosa di più? In quel momento c’era lui a consolarla, e non
Max. Si, forse Alex stava davvero diventando qualcosa di più che un semplice
amico. Anche la mente di Alex era confusa. Nella sua testa stavano passando gli
stessi e identici pensieri di Liz. Anche lui ora vedeva Liz come qualcosa di
più che un’amica. Liz alzò lo sguardo e Alex avvicinò il suo volto a quello di
Liz, anche Liz si avvicinò a lui, ma Alex disse –forse è meglio di no- e Liz
gli rispose –perché? Chi c’è lo impedisce? Non m’importa più di nessuno. Perché
una volta tanto non posso pensare a me stessa?-. Allora Alex la baciò.
Il loro fu un lungo e appassionato bacio, e quando si staccarono si resero
conto che forse erano fatti l’uno per l’altra. Intanto qualcuno li osservava,
da sopra il tetto di una casa.
-Liz ha proprio fatto bene, a questo punto mi sembra che anche Michael rispetto
a Max avrebbe assunto un comportamento diverso. Come si può lasciare la propria
ragazza completamente sola?- pensò la ragazza che li osservava.
Liz chiese a Alex di restare a farle compagnia, e finì che rimasero a dormire
sul terrazzo tutta la notte. Il mattino seguente Liz scrisse tutto sul suo
diario, pensando di non potersi confidare più con Maria, ma dopo circa dieci
minuti il suo telefono squillò, era Maria.
-Oh, Liz, ho tante di quelle cose da dirti… Innanzitutto, ieri…-
-No. Maria, aspetta un attimo, fai parlare me, mi è successa una cosa molto
importante-
-Ok, parla pure-
E allora Liz raccontò tutto ciò che era accaduto la sera prima…
-CHE COSA??? TU E ALEX? VI SIETE BACIATI? E HAI SCOPERTO CHE TI PIACE E CHE
FORSE STARETE INSIEME???? NO, Liz, tu devi avere qualcosa che non va!-
-Perché? Solo perché mi sono innamorata di qualcuno che non mi faccia soffrire?
Maria, ti prego stammi vicina, non puoi abbandonarmi adesso-
-No, Liz, non voglio abbandonarti, non ci penso nemmeno, anzi, adesso vengo a
casa tua così parliamo meglio.-
E dopo un quarto d’ora Maria era a casa di Liz, che le disse subito come si
sentiva, che le sembrava di essere trascurata da tutti, persino dalla sua
migliore amica, e che in quel momento Alex era l’unica persona che pensava
potesse capirla.
-Sinceramente, Liz, non mi sono resa nemmeno conto di essermi comportata così,
ma tu non ti devi preoccupare, sai come sono fatta, se c’è qualcosa che non va
dimmelo subito, non tenerti tutto dentro come hai fatto stavolta, altrimenti
sarà peggio. Ok?-
-Ok.-
E le due amiche si abbracciarono, Liz sentiva che le cose stavano andando
meglio.
La “spiona” osservava ancora, e si disse tra se e se < meno male che si sono
riappacificate, quando arriverò in mezzo a loro voglio che siano più unite che
mai> e se ne andò.
Il fatidico giorno era giunto. Si
ripartiva con la scuola. Alex aspettò Liz sotto casa e l’accompagnò a scuola.
Tutti(meno Maria) vedendoli arrivare insieme e oltretutto presi per mano
rimasero allibiti. Max intanto prima che iniziasse la scuola aveva gia
comunicato a Liz che loro non potevano stare più insieme, e la risposta di Liz
fu solo <l’avevo gia capito>. Le domande bombardarono Alex e Liz, Isabel era
gelosa, ma Alex gli rispose:
- Secondo te cosa dovrei fare io? Aspettare tutta la vita che tu ti sia
stancata dell’ultimo arrivato e che torni da me? No. Mi sono stancato di
aspettarti.- Anche Max attaccò Liz:
-E così mentre io non c’ero hai trovato qualcun altro?-
-Sì Max. Io durante questi mesi ho passato dei brutti momenti, sono stata molto
depressa, ma di te neanche l’ombra, tu eri chissà dove a cercare te stesso…
Spero che non ti dispiacerà se ho deciso di innamorarmi di qualcuno che non mi
faccia soffrire come un cane. Si, tu mi hai salvato la vita, e io te ne sono
infinitamente grata, ma ogni volta mi dici che non puoi stare con me, per cui…-
La campanella suonò, tutti andarono nelle rispettive classi. La professoressa
di biologia appena entrò disse:
- Ragazzi, questa è Claudia, una vostra nuova compagna, vi pregherei di farla
trovare a proprio agio, qui nella nuova scuola.-
-Ciao. Io sono Claudia, e vengo dall’Italia, precisamente dalla Sardegna. E’
un’isola del mediterraneo. Spero di riuscire a fare amicizia con tutti, siete
così tanti!-
Subito dopo la professoressa disse:
-Liz, Maria, che ne dite di far fare a Claudia un giretto della scuola, tanto
per iniziare a orientarsi?-
-Nessun problema- risposero in coro eccitate.
Così le tre uscirono dalla classe e iniziarono a chiacchierare:
-Allora, io sono Liz Parker e lei è Maria De Luca, e il tuo nome completo qual
è?-
-Mi chiamo Claudia Melis, e spero che diventeremo amiche. Sapete, appena vi ho
viste mi sono sentita male. Vedervi così unite mi ha fatto sentire molto sola.
Nella vecchia scuola, nemmeno a farlo apposta avevo appena litigato con le mie
amiche, e forse è stato un bene che i miei abbiano deciso di trasferirsi così
all’improvviso.-
-Non ti preoccupare, sei la benvenuta! Anzi, sai che ti dico? Stasera se non
hai niente da fare puoi venire con noi al Crash Down, il locale dei genitori di
Liz, ci incontriamo sempre lì, così ti presenteremo anche agli altri.- disse
Maria.
-Grazie! Vi sono molto grata. Ah, vi devo avvisare, sono una che dimostra
apertamente i propri sentimenti, perciò non vi spaventate se un giorno mi
dovessi mettere a urlare che vi voglio bene, o abbracciarvi all’improvviso e
senza motivo! Ho bisogno di molto affetto…- e fece una faccia da cucciolo che
fece ridere tutte e tre di cuore.
-No problem! Sei tra amiche, puoi fare tutto quello che vuoi- disse Liz, -Sono
pienamente d’accordo- aggiunse Maria.
-Grazie, grazie, grazie!-
E da quel momento passarono tutta l’ora insieme.
Più tardi al Crash Down...
-Ragazzi, questa è Claudia, è una nostra nuova amica, nonché compagna di
classe.- annunciò Maria.
-Piacere di conoscervi-
-Piacere nostro- disse Max, -Io sono Max.- e le strinse la mano.
-Io sono Isabel- disse, senza nemmeno tanto entusiasmo.
-Io sono Michael-
-E io sono Alex-
-E io non esisto? Piacere mi chiamo Kyle, e lei è Tess-
-Piacere-
-Piacere nostro-
Dal lì in poi Claudia iniziò a parlare un po’ con tutti, capendo che in quella
città avrebbe potuto trovare dei buoni amici e volendo anche un fidanzato.
Ma non per tutti le prospettive erano rosee, Michael e Maria infatti erano, per
l’ennesima volta, in crisi.
-NO! Il fatto è che non t’importa nulla di me!-
-Se non m’importasse nulla di te, perché sarei qui? Avrei potuto benissimo
starmene seduto al mio tavolino a chiacchierare, invece sono venuto qui a
chiarire le cose!-
-Ma tu ti decidi sempre troppo tardi a farmi capire che mi vuoi veramente
bene!- E Maria si mise a piangere, allora Michael si avvicinò e la baciò.
-Sei davvero innamorato di me?-
-Si.-
La notte calava su Roswell, e la
“spiona” se ne stava sul letto a pensare.
< Bene, mi trovo proprio bene. E poi Liz e Maria, e Max e Michael, e Kyle… sono
tutti simpaticissimi, invece quelle Isabel e Tess non m’ispirano niente di
buono. Isabel si atteggia da gran donna ed è fredda come il ghiaccio, mentre
Tess mi da una strana sensazione, mi sembra che sia metà e metà, una parte
buona e una malvagia. Ora devo solo trovare il modo di dirgli quella cosa… Mah,
chissà. Ci penserò domani.>
La scuola procedeva normalmente e le
tre amiche erano ormai inseparabili, come anche la coppia Alex-Liz. Una
mattina, all’ora della pausa, i due si incontrarono in giardino e iniziarono a
parlare a proposito del da farsi:
- Io credo che così non possa più andare avanti,Liz. Isabel ogni volta che mi
incontra da solo mi dice che sono il suo unico amore, che vuole tornare con
me…-
- E tu le credi, vero? Anche con me ha fatto una cosa del genere, mi ha detto
che ti ama, e che vuole tornare a stare con te. Almeno Isabel fa qualcosa per
tornare con te, invece Max si limita a guardarmi da lontano e oltretutto con
aria inquisitoria. Forse è meglio chiudere qui.-
- Forse è meglio davvero. Liz io e te ci piacciamo, ma il sentimento che ci
lega è qualcosa di più che una cotta. Io ti considero come una sorella, e sarei
disposto a dare la vita per te. Ma anche per Isabel, nonostante lei mi tratti
da cane.-
- Alex, anche io ti voglio un bene dell’anima, e anch’io darei la vita per te,
ma anche per Max. Quando ci siamo baciati la prima volta, io ero depressa e
anche tu, e ci siamo consolati così, ma non credo che il nostro sia vero
amore.-
- O almeno non come quello tra te e Max -
- O come quello tra te e Isabel. Ok, io avviserò Isabel che io e te non stiamo
più insieme, e dopo andrò da Max.-
- Va bene.-
- Ok, allora vado.-
- Liz! Un’altra cosa! Ti voglio bene.-
- Anch’io, Alex.-
All’uscita da scuola Liz lasciò Claudia e Maria e andò da Isabel.
-Ciao-
-Cosa ci fai qui? Sei venuta a sbattermi in faccia come stai bene con l’unica
persona che io abbia mai amato?-
- No, io sono venuta qui per…-
- Ascolta, tu sei la causa di tutti i nostri problemi. Prima per causa tua noi
tre abbiamo rischiato di essere scoperti, poi ti sei fidanzata con mio
fratello, mettendoci tutti nuovamente in pericolo, poi appena lui non c’era ti
sei rifatta con l’unica persona che avessi mai amato. Liz Parker, sei nata
forse per portarmi via ogni persona a cui voglio bene? Adesso se vuoi provaci
pure con Michael, così anche Maria c’è l’avrà con te, ma cosa t’importa? Tanto
non fa differenza, amici o meno, giusto?-
Liz allora scoppiò a piangere, ma riuscì comunque a dire a Isabel:
-No, sono venuta qui per dirti che io e Alex non stiamo più insieme. Ci siamo
lasciati perché lui ama troppo te e io amo troppo tuo fratello.-
E detto questo Liz corse via in lacrime.
Isabel fu sommersa dai sensi di colpa. Andò subito a casa e raccontò tutto al
fratello. Entrambi ora stavano molto male, avevano trattato Liz come una
traditrice, e ora se ne pentivano. Max stava andando al telefono a chiamare
Liz, quando fu proprio questo a squillare.
-Pronto?-
-Famiglia Evans?-
-Chi parla?-
-Sono Claudia, un’amica di Max e Isabel, potrei parlare con uno dei due?-
- Claudia, sono io, Max. Che c’è?-
-Ah, sei tu. Ascolta, tu e Isabel venite al Crash Down, devo dirvi una cosa
molto importante. Porta anche Tess e Michael. Ah, è vero! Non cercare Liz, non
credo che abbia molta voglia di sentirti, e oltretutto non è nemmeno in casa.
Ciao, ci vediamo dopo.-
-Ok, a dopo.-
Alle 20.00 in punto tutti erano
riuniti al Crash Down, alieni da una parte, umani dall’altra.
-Allora, cos’è questa cosa tanto importante che dovevi dirci?- disse Michael
-Non c’è un posto dove possiamo essere sicuri che nessuno ci senta?-
-Sì, a casa di michael. Tu sei d’accordo?- rispose Max
-Ehm, veramente casa mia non è in una situazione molto bella…-
-Non importa, tanto non dobbiamo fare un ricevimento, per cui andrà benissimo.-
il viso di Claudia ora era diventato molto serio, niente a che fare con la
faccia da cucciolo che esibiva quando “era bisognosa d’affetto”.
Più tardi a casa di Michael Claudia
iniziò il suo discorso:
- Allora, partiamo dall’inizio. Io non mi chiamo Claudia, il mio vero nome è
Dalian, e vengo da Antar.-
Le facce dei presenti erano sbigottite, Michael aveva gia la mano pronta per
colpire la poverina, ma lei disse:
-Calmi, calmi!!! Non sono cattiva! Anzi! Come potrei esserlo? Io sono… mi viene
difficile dirlo, anche perché è imbarazzante…-
-PARLA E BASTA! NON FARE GIRI DI PAROLE E MUOVITI!- le urlò Michael
- Calmati, eh! Guarda che non sei il solo ad avere dei poteri! Te le ho date di
santa ragione anche altre volte in passato, e non avrei problemi a farlo di
nuovo, quindi calmati! Io sono la figlia di Max e…-
-E me! Oh, mio Dio! Per la prima volta vedo qualcun altro del nostro pianeta
originario!- Scattò subito Tess
-No, Tess. Io non sono tua figlia. Io sono figlia di Max e Liz. Sono stata
mandata su Antar perché non potevo stare sulla terra. Liz, o meglio, mamma,
quando è stata salvata da papà è diventata anche lei un’ibrida, come voi. E io,
essendo nata da due parti aliene sono anch’io un’aliena a tutti gli effetti con
corpo umano, che però non può sopravvivere sulla terra per più di tre mesi. Io
sono dovuta venire qui per controllare che tutti stessero uniti, perché se
questo gruppo si dovesse dividere per Antar sarebbe la fine. Io è da circa un
mese che vi osservo, ho visto i litigi di Maria e Michael, il bacio di mamma e
Alex, ho visto rinascere l’interesse di zia per Alex… Vi ho dovuto osservare
per molto tempo e dovevo avere la certezza che nessuno abbandonasse nessuno. Su
Antar, tutti aspettano il vostro ritorno insieme alle creature che nasceranno
da queste unioni. Io sono una di queste. Poi ci sarà il figlio di Michael e
Maria, e quello di Isabel e Alex. Io molte di queste cose le ho scoperte poco
tempo fa. Quando sono arrivata qui sapevo solo che Liz e Max erano i miei
genitori, infatti avevo anche fatto un pensierino su Michael…- e dicendo questo
diventò rossa, ma proseguì:
- Ma il popolo di Antar non aspetta solo voi e le creature, aspetta anche i
traditori perché gli venga data la giusta punizione… Dovete tenere gli occhi
bene aperti, in questa cittadina si nascondono dei traditori di cui dovete
avere molta paura, ma come vi ho detto se starete tutti uniti, non solo tra
coppie, ma anche tra amici- e Isabel guardò Liz- andrà tutto bene.-
-Dei traditori? E chi sono?- disse spaventata Maria,
-Non lo so nemmeno io. Non mi hanno dato informazioni su questo. Mi dispiace,
ma ora è giunto il momento che io vada, sento che le forze mi mancano gia, sono
troppo piccola per sopportare tre mesi in questo clima.-
Allora tutti uscirono fuori, e salutarono Dalian. Liz l’abbracciò e Dalian le
disse all’orecchio:- vedrai che si risolverà tutto-, e Liz gli rispose- lo
spero-.
Poi Dalian andò da suo padre e lo abbracciò dicendogli che gli voleva bene.
Quando poi salutò Isabel non la trovava più tanto gelida, anzi, adesso le
voleva proprio bene, e quando andò da Michael Lo abbracciò e gli disse –quando
ho detto che te le davo di santa ragione, non scherzavo! Sei stato tu ad
insegnarmi come difendermi dai nemici. Ti voglio bene-
-Anch’io- rispose Michael, poi salutò tutti gli altri, l’ultima fa Tess, quando
la toccò ebbe delle visioni che le fecero raggelare il sangue. Tess e Nasedo
erano i traditori, ma non disse nulla perché se Tess fosse stata scoperta così
su due piedi si sarebbe potuta ribellare e fare come fece con gli skin quando
vennero rapiti, quindi stette zitta e decise che avrebbe contattato mentalmente
Max, Liz, Isabel e Michael quando sapeva che si sarebbero potuti difendere.
Dalian in men che non si dica era gia sparita, e la vita a Roswell ricominciava
come prima.
Isabel cercò subito Liz per parlarle
e quando si incontrarono ecco cosa si dissero:
-Scusa per ieri, non sapevo, non volevo.-
-Si che volevi. Mi hai trattato come una Giuda, ci mancava solo l’impiccagione
ed eravamo a cavallo. Comunque, io non so se riuscirò a perdonarti, ma ci devo
provare per Dalian, questo lo devo a lei.-
-Lo so. Ma ti prego cerca di farlo, anche per noi. Dalian ha detto che dovevano
essere tutti uniti, anche da amici-
-Guarda che ho sentito anch’io. Io ci proverò, ma tu, per favore, la prossima
volta, e non parlo solo di me, ma con tutti, cerca di ascoltarle le persone
prima di aggredirle. Ti stai solo facendo il vuoto intorno.-
-Ok. Lo farò-
E con questo si congedarono, ma Liz fece da un Evans all’altro, prima Isabel e
ora Max.
-Ciao, volevo parlarti a proposito di quello che è successo in questi giorni.
So di essermi comportato male, ma vederti con Alex mi ha fatto stare troppo
male.-
-Per te non possiamo stare insieme, però secondo il tuo punto di vista non
dovrei stare nemmeno insieme a qualcun altro, giusto Max? Non forse questo il
ragionamento che hai fatto quando mi hai visto con Alex?-
-Si, è questo. Devo ammetterlo.-
-Bene. Ieri hai sentito anche tu quello che ha detto Dalian, perciò sta solo a
te decidere. Se vuoi stare insieme a me e poi far nascere Dalian, fai pure, o
altrimenti puoi continuare a fare come fai sempre, appena la cosa si fa seria,
tirare fuori la storia che non possiamo stare insieme, eccetera eccetera. Fai
come vuoi.-
-No, Liz, ti amo troppo, e ora che ho scoperto che avremo anche una bambina non
posso fare altro che starti accanto.-
-Mi fa piacere che ti sia finalmente deciso.-
E Liz fece per andarsene, ma la voce di Max la richiamò di nuovo.
-Liz, un’altra cosa, Dalian era bellissima. Come te.-
Liz non rispose ma sorrise, segno che le cose andavano veramente meglio.
Il mattino dopo quando tutto il
gruppo (Max, Michael, Isabel, Tess, Liz, Maria, Alex e Kyle) era riunito
davanti al Granilit, Max, Liz, Michael e Isabel ebbero contemporaneamente la
visione di Dalian che gli rivelava al vera identità dei traditori. Tutti si
girarono all’unisono e questo bastò a far diventare Tess completamente bianca.
-Cosa c’è, ragazzi?-si sforzò di dire amichevolmente Tess
-TESS! Come hai potuto? Traditrice!-
-Chi è stato a dirvelo? Nessuno lo sapeva! Ah, adesso capisco. E’ stata Dalian.
Ma voi non potete uccidermi, altrimenti il nostro pianeta andrà in crisi…- e
scoppiò in una risata così maligna che fece rizzare i capelli a tutti. Ma ad un
certo punto nel Granilit si proiettò l’immagine di Dalian che disse:
-No cara. Mi sono dimenticata di dire che tu non eri inclusa nel pacchetto.- e
dal Granilit uscì un fascio di luce che fece sparire Tess, lasciando a terra
solo i suoi vestiti, in seguito Dalian spiegò a tutti il piano di Tess. Le cose
ormai andavano per il verso giusto, passarono anni e Liz rimase incinta, poi
Maria e poi Isabel. Tutti erano ormai adulti e pronti per andare su Antar,
anche Kyle e lo sceriffo, che non volevano restare da soli a Roswell. Intanto i
genitori di Max e Isabel erano venuti a conoscenza del loro segreto, come anche
quelli si Liz e Maria, e quelli di Alex. Era giunto il momento degli addii, la
navicella era pronta a partire, ma qualcuno a insaputa di tutti stava nascosto
dentro la navicella. Ma chi era quella ragazza piccolina, bionda con degli
occhi freddi come il ghiaccio? TESS!
CONTINUA...
Scritta
da Claudia |