Riassunto:
Da quando quel sogno li ha avvicinati, niente è stato più come prima
per Michael e Isabel. Ora però devono capire se è vero o se, ancora una
volta, dietro a tutto c’è Tess e le sua capacità di controllare la mente.
Max ne è convinto…
DATA DI
COMPOSIZIONE: 1.3.2001
VALUTAZIONE:
Adatto a tutti
DISCLAIMER:
tutti i diritti dei personaggi che compaiono in questo breve racconto sono di
proprietà della WB,
tranne
la comparsa della ragazza che serve l’uomo nel Crashdown., il racconto è di proprietà del sito Roswell.it.
La
mia e-mail è aissha56@hotmail.com
Michael si svegliò all’improvviso. Era la
quinta notte consecutiva che si svegliava di soprassalto nel bel mezzo della
notte.
Era la quinta notte consecutiva che sognava la stessa cosa in scenari diversi.
Ormai erano passate due settimane da quella terribile notte in cui la rabbia
aveva preso il sopravvento su di lui e gli aveva fatto uccidere un uomo; e da
quando aveva saputo che il suo destino era già scritto.
Da quella notte non era passato giorno in cui non avesse ripensato a quei
avvenimenti. Ma da alcuni giorni i suoi pensieri avevano preso una direzione un
po’ diversa. Si alzò e andò in cucina; prese da bere dal frigorifero e si
sedette per terra scivolando contro il muro e mettendo la testa tra le gambe.
Era confuso e … spaventato. Aveva sempre creduto di conoscersi bene o per lo
meno di essere sempre stato onesto con se stesso. Ma ora queste certezze
sembravano venir meno. E tutto questo a causa di un volto, un sorriso, un
corpo…
Cercò di scacciare quei pensieri “particolari”, ma lei continuava a
tornare nei suoi pensieri prepotentemente.
Continuava a ripetersi che non era possibile, che non doveva pensarci, che non
era una cosa “buona”. No, anzi era cattiva poiché avrebbe fatto soffrire tanta gente:sopratutto
avrebbe fatto soffrire la persona che più amava: Maria.
Ma amava ancora Maria? Questa domanda gli balzò alla mente improvvisa. La
risposta istintiva fu si. Si, l’amava ancora dopotutto. Gli era stato
difficile dirle che non poteva stare con lei; ma l’aveva fatto per
proteggerla e non perché non l’amasse. Anzi: ogni volta che pensava a Maria
sentiva un profondo senso di dolcezza pervaderlo, e un forte desiderio di
proteggerla. Ma per colei che ora si era insinuata nei suoi pensieri, provava
qualcosa di ben diverso!
Era da quando Tess aveva manipolato i loro sogni che si sentiva in quel modo. E
ogni giorno questi sentimenti erano aumentati. Tess gli aveva fatto vedere
quello che sarebbe dovuto essere e a lui era piaciuto; molto piaciuto; troppo.
Infatti da quando aveva sognato di far
l’amore con Isabel, non aveva fatto altro che pensare a come si era sentito
durante quel sogno. All’inizio credeva che fosse colpa della manipolazione di
Tess sui suoi sogni; ma si rese conto che le cose che aveva sentito non erano
opera di Tess: lei poteva solo farti vedere qualcosa e non fartela provare.
Era lui che sentiva quelle cose per Isabel. Era lui che non riusciva più a
pensare in maniera coerente quando la vedeva.
Non riusciva più a controllare le sue emozioni.
I pensieri che aveva avuto su Maria erano sempre stati “puliti”. Quelli per
Isabel no!
Sentiva il bisogno di stringerla forte a sé, di baciarla, di strapparle la
camicetta e …-Basta!- urlò a
voce alta, come per scacciare quei pensieri. Doveva farlo, subito, ora!
Erano quasi le 3 quando Isabel, stanca di
rigirarsi nel letto, decise di alzarsi. Era stanca, avrebbe voluto dormire, ma
strani pensieri la tenevano sveglia. Ogni volta che tentava di chiudere gli
occhi, rivedeva quel viso, quella bocca…
Ricordava bene il sogno della notte precedente. Le era sembrato talmente reale!
Soprattutto le sue emozioni.
Si sentiva spaventata. Aveva paura di ammetterlo, ma … cosa? No, lei non
poteva provare qualcosa per Michael!
Non poteva, non doveva. Eppure lui era il suo destino. No, il destino si
costruisce, non si subisce. Eppure …
E poi c’era Alex a cui voleva molto bene. Ma ciò che provava per Michael era
qualcosa di ben diverso!
Soprattutto la metteva in agitazione l’intensità di quello che sentiva.
Aprì il frigorifero e prese da bere; si sedette e appoggiò la testa sul
tavolo e si appisolò.
All’improvviso ebbe come un flash: Michael seduto per terra, con la testa tra
le mani e un’espressione distrutta sul volto. E percepì una forte sensazione
di disperazione.
Si svegliò da quell’incubo e sentì il profondo desiderio di prenderlo fra
le braccia e …
Perse la sua razionalità e, prendendo qualcosa per vestirsi, sgattaiolò dalla
finestra e corse da lui.
Davanti alla sua porta pensò di essere impazzito, ma bussò lo stesso, con il
cuore che le batteva all’impazzata.
Pensò che forse lui stava dormendo e che non l’aveva sentita.
Invece la porta si aprì e Michael comparve proprio come l’aveva visto poco
prima nel suo flash.
Si guardarono negli occhi per un attimo che sembrò ad entrambi interminabili.
In quello sguardo c’era tutto quello che lei voleva sapere e tutto quello che
lui voleva sapere.
Michael la prese all’improvviso e la baciò: un baciò intenso e passionale,
niente a che fare con i baci che aveva dato a Maria! Le prese il viso tra le
mani e le chiese – Dimmi che non sto sognando ancora-
-No, è tutto vero- rispose Isabel a filo di voce –Finalmente è realtà!- E
lui la baciò ancora.
Michael la prese tra le braccia, la sollevo e la portò dentro chiudendo con un
calcio la porta.
Per un attimo Isabel ebbe un attimo di lucidità e bisbigliò contro la bocca
di Michael
- E’ un errore, faremo male ad altre persone-
- Lo so, ma non faccio che pensarti.
Non faccio che pensare alla tua bocca, al tuo corpo,…-
e così dicendo la baciò ancora ,e poi ancora, fino a che entrambi non si
ritrovarono a terra, praticamente nudi e sul punto di fare un passo importante.
-Sei sicura di volerlo?- chiese Michael –Si- rispose Isabel.
E l’ora che seguì fu infuocata.
Max era stato svegliato all’improvviso da un
rumore di natura sconosciuta. Rimase immobile nell’oscurità attendendo che
il rumore si ripetesse per capirne la provenienza. Niente. Incuriosito si alzò,
guardò fuori ma non vide niente.
Decise di controllare che tutto andasse bene: andò in camera dei suoi genitori
che dormivano tranquilli e poi passò nella camera di Isabel che trovò vuota.
Pensò subito che fosse stata rapita. E ora? La prima cosa da fare era avvisare
Michael e Tess : solo loro potevano aiutarlo a trovarla. Pensò di andare
subito da Michael: quindi si vestì in fretta e furia e si recò da lui.
Davanti alla porta dell’appartamento di Michael bussò e cercando di farsi
sentire solo da lui disse:
-Michael, sei sveglio? Forza Michael svegliati. Isabel è sparita e non so dove
cercarla . Forse è stata rapita.
Ma ti vuoi sbrigare ad aprire questa porta!-
Michael aprì la porta e Max entrò come una furia.
-Michael vestiti presto. Isabel è scomparsa
e non so…..- A Max morirono le parole in gola quando vide proprio Isabel
accovacciata sul tappeto del soggiorno di Michael, mezza nuda. Si girò verso
Michael e si accorse che anche lui era semivestito (aveva solo i pantaloni
addosso).
-Che cosa succede???!!! Isabel, cosa ci fai tu qui conciata a quel modo ?- Max
si girò verso Michael con un’espressione tra la confusione e la rabbia
–Un’ attimo: cosa stavate facendo voi due, non mi direte che….-
-Aspetta Max, ti posso spiegare- cercò di difendersi Michael.
-Spero che la spiegazione sia plausibile, perché quello che sto pensando non
mi piace affatto!- Max era davvero arrabbiato.
-E invece è proprio come pensi- Michael aveva risposto all’accusa
dell’amico. -O non mi credi abbastanza per
la tua sorellina- Max
e Michael vennero alle mani .
Max gli saltò addosso e Michael cercò di difendersi.
-Smettetela voi due- gridò Isabel.
-Max, non è solo colpa di Michael , c’ero anch’io con lui!-
Si alzarono entrambi da terra e si guardarono ancora diffidenti.
-Da quando è cominciata questa storia?- chiese Max
-Ha importanza?- il tono di Michael non aveva niente di gentile. Era arrabbiato
con Max perché non capiva. Però,in fondo, on capiva bene neanche lui cosa
stava succedendo.
-Senti Max il fatto è che io e Michael non siamo più riusciti a frenarci. Io
ho sentito il bisogno di venire qui e...-
-E io ho sentito il bisogno di averla vicino, di baciarla…- concluse Michael.
-Scusate ma mi è difficile crederci!- Max era sempre più arrabbiato.
-Non so spiegartelo ma da quando abbiamo fatto quel sogno non abbiamo fatto che
pensare l’uno all’altra….
E desiderare di far diventare realtà ciò che avevamo sognato-
-Siete sotto l’influsso di Tess!- Max era visibilmente sconvolto –Vi sta
facendo credere vera una cosa che non lo è!-
-No Max è tutto vero: io sono innamorata di Michael- Isabel pronunciò quelle
parole guardando Michael negli occhi.
-E io amo Isabel- Michael stava fissando Isabel con uno sguardo intenso.
-Voi due siete sotto l’influsso di Tess.
Fate attenzione a quello che fate: state camminando sul filo del rasoio!-
Dicendo così Max uscì dall’appartamento di Michael e si diresse da Tess:
solo lei poteva essere la responsabile di quello che stava succedendo!
Isabel e Michael erano rimasti ammutoliti
dalla reazione di Max. Si fissavano nell’attesa e nella paura che qualcuno
dei due parlasse .-Lo pensavo davvero: io ti amo Michael!-
Per un attimo le mancò il terreno sotto i piedi: lui l’aveva presa fra le
braccia e la stava baciando ancora.
E all’improvviso ebbero tutti e due lo stesso flash.
-Max!!!- urlarono insieme.
Max era in pericolo. Dovevano avvisarlo...
CONTINUA...
Scritta
da Aissha56 |