RIASSUNTO:
Una nuova versione della puntata in cui Max scopre Liz e Kyle a letto insieme.
DATA DI CREAZIONE: dal 17/12/04 al 19/12/04
ADATTO A:
tutti
DISCLAIMER: Tutti i diritti dei personaggi di
“Roswell” appartengono alla 20th Century Fox. Questo racconto è di
proprietà del sito Roswell.it.
La mia e-mail è
rapiro84@libero.it
NOTA DELL’AUTRICE:
Questa ff l’ho scritta per Antonella. Spero che ti piaccia e scusami se ti ho
fatto aspettare tanto.
Il cuore gli batteva forte mentre
saliva le scale che lo portavano alla camera di Liz, la sua Liz. Ultimamente
c’erano state incomprensioni tra di loro: con l’arrivo di Tess il loro mondo
perfetto si era disintegrato.
Ora sarebbe andato da lei, le avrebbe spiegato per l’ennesima volta che lei era
l’unica, avrebbero parlato e poi sarebbero tornati insieme.
Il suo cuore accelerò ulteriormente mentre scavalcava il davanzale della sua
finestra: già se la immaginava seduta davanti allo specchio a pettinarsi i suoi
magnifici capelli scuri.
Ecco, ora l’avrebbe vista e il suo cuore avrebbe smesso di battere per quanto
era bella.
Sì, ciò che vide gli fece veramente smettere di battere il cuore, ma non per
via della bellezza di Liz, bensì per lo shock di Liz e Kyle insieme.
No, stava sognando. Ora si sarebbe svegliato e ritrovato nel suo letto. Ecco,
uno, due, tre… niente. Era ancora là. Il suo peggior incubo era diventato
realtà: aveva perso per sempre la sua dolce Liz, e l’aveva saputo nel peggiore
dei modi.
Che cosa l’aveva spinta a darsi a Kyle? Com’era possibile che diceva di amare
lui e poi faceva l'amore con un altro? Tutto questo non aveva senso, non era da
Liz. Non era possibile che la storia del destino l’aveva sconvolta a tal punto.
Guardò il volto di Liz, i suoi occhi tentavano di dirgli qualcosa, ma lui non
ebbe la forza di restare in quella stanza, così se ne andò.
Rimasta sola con Kyle, Liz scoppiò a piangere.
- Perché stai facendo questo? – le chiese abbracciandola.
- È il mio destino –
Da quel giorno tra Max e Liz cadde il gelo. Entrambi soffrivano terribilmente
ed entrambi desideravano chiarire la situazione, ma le circostanze non lo
permettevano.
Liz non poteva permettere che il mondo fosse distrutto a causa del suo egoismo
e Max, dal canto suo, cercava di farsene una ragione continuando a ripetersi
che in fin dei conti non stavano più insieme e la colpa era solo sua e del suo
stupido destino.
Ma perché non aveva rispettato il patto fatto con Michael e Isabel di non
innamorarsi mai di un terrestre? E soprattutto, perché il suo destino era già
stato scritto? A lui non interessava Tess e non aveva alcuna intenzione di
riformare le antiche coppie; perché questo Liz non lo capiva? Perché amare vuol
dire soffrire? Tutti questi perché però non avevano una risposta: doveva
parlare con Liz. Sì, ma come faceva se lei praticamente scappava ogni volta che
lo vedeva?
Qualche giorno dopo Max decise che era giunto il momento di parlare con Liz. Si
appostò dentro la stanza dei cancellini e attese che Liz passasse di lì. Non
appena la vide la afferrò per un braccio e la trascinò nello stanzino.
- Ma sei impazzito?! – si mise ad urlare la ragazza.
- Non avevo altra scelta. Ho bisogno di sapere cosa è successo –
- Riguardo a cosa? –
- Riguardo a Kyle, è ovvio! –
- Non stiamo più insieme io e te, perciò posso fare ciò che voglio della mia
vita –
- Ma nemmeno tu e Kyle state insieme –
Liz abbassò lo sguardo e non rispose.
- Liz, perché? –
- Perché è giusto così. Io non sono destinata a stare con te –
- A me non interessa niente del mio destino, lo vuoi capire? –
- A me sì invece! – urlò Liz piangendo.
Poi riprese a bassa voce: - Noi due non possiamo stare insieme, né ora né mai.
È meglio che tu te ne faccia una ragione e non mi cerchi più –
- Ma io ti amo –
- È proprio il nostro amore la rovina di tutto. Dimenticati di me –
E così dicendo Liz uscì dalla stanza, lasciando Max sconvolto ma con la
certezza che c’era qualcosa sotto. Sapeva che Liz lo amava ancora.
Liz corse a casa e si gettò sul letto, piangendo a dirotto. Era stato così
difficile dire quelle cose a Max, quando l’unica cosa che voleva era stringerlo
e promettergli che sarebbero stati insieme per sempre. Ma il destino aveva
tirato loro un brutto scherzo e il Max del futuro, costantemente presente, non
leniva di certo il suo dolore.
Lui rappresentava il futuro, il futuro che lei e Max avevano costruito insieme;
lui era la dimostrazione che loro avevano stretto i denti e superato ogni
difficoltà pur di stare insieme. Lui rappresentava la certezza che Max era la
sua anima gemella, l’uomo della vita, e le ricordava in ogni istante cosa aveva
perso.
Ora non aveva più la forza per andare avanti, per convincersi che quello che
stava facendo fosse giusto. Ma come poteva anche solo immaginare di vivere una
vita senza Max? Max, il suo cavaliere dall’armatura splendente che le aveva
salvato la vita e le aveva fatto conoscere il significato della parola amore.
Senza di lui l’amore non poteva più esistere per lei, il suo cuore non avrebbe
mai potuto appartenere a nessun altro.
- Liz, hai fatto la cosa giusta – interruppe i suoi pensieri il Max del futuro.
- Come posso aver fatto la cosa giusta se mi sento morire dentro? Perché non
possiamo essere felici come le altre coppie? –
- Lo so che fa male, ma la salvezza del mondo è più importante. Ora ti può
sembrare un sacrificio enorme, ma capirai l’importanza del tuo gesto quando non
dovrai vedere morire tutti i tuoi amici uno dopo l’altro –
- Ma non si può trovare il modo di far restare Tess qui? –
- Ci abbiamo provato, ma lei non ha mai voluto sentir ragioni: il suo unico
obiettivo era Max –
- Forse non ci avete provato abbastanza –
E così dicendo Liz uscì dalla sua stanza lasciando il Max del futuro a
riflettere. Forse Liz aveva ragione, non ci avevano provato abbastanza.
Liz stava riordinando il bancone quando il campanello della porta d’ingresso
trillò e Max entrò nel locale. Le venne un tuffo al cuore, tanto che per un
attimo si sentì mancare la terra sotto i piedi. Chiamò Maria e mandò lei a
servirlo.
Ma cosa gli diceva il cervello? Possibile che era così masochista? Di tutti i
posti in cui voleva essere, il Crashdown era l’ultimo, eppure il richiamo di
Liz era troppo forte. Nonostante le sue parole doveva vederla, doveva stare con
lei, anche se non poteva nemmeno rivolgerle la parola. Aveva persino mandato
Maria a servirlo.
Mio Dio com’erano cambiate le cose nelle ultime settimane: fino a poco prima,
prima dell’arrivo di Tess, non avevano nemmeno bisogno di parlare per capirsi,
le loro anime erano un tutt’uno. Era stupendo quando lui entrava al Crashdown e
Liz si precipitava a servirlo, sfoggiando il suo magnifico sorriso, sorriso che
gli rallegrava la giornata, rendendo tutto più semplice; ma ora tutto era
svanito come una bolla di sapone, la loro felicità era stata portata via come
un uragano che spazza tutto ciò che incontra. E questo uragano aveva un nome:
destino.
Dal giorno in cui Liz scappò dalla grotta le cose non avevano fatto che
peggiorare fino all’atto finale di qualche giorno prima. Liz era stata più che
chiara: lui e Liz non avrebbero avuto un futuro insieme.
- Ehi, Max… Max! – cercò di attirare la sua attenzione Maria.
- Eh? Sì, scusa… ero sovrappensiero –
- Già. Cosa ti porto? –
- Una coca –
Maria lo lasciò solo e Max ripiombò nei suoi pensieri, ma venne nuovamente
interrotto dall’ultima persona che voleva vedere: Kyle.
- Max, ho bisogno di parlarti –
- Non devi dirmi niente. È tutto molto chiaro – rispose freddamente Max.
- Invece non è chiaro per niente. Ti aspetto tra mezz’ora nel deserto… Max, è
importante –
Ora non capiva proprio più niente. Cosa voleva dirgli Kyle? Cosa sperava di
ottenere sbandierandogli in faccia la sua relazione con Liz? Decise comunque di
andare all’incontro; poteva sempre sfogarsi con lui assestandogli due cazzotti!
Mezz’ora dopo giunse nel deserto. Kyle lo stava già aspettando.
- Allora, cosa vuoi? – esordì Max.
- Vi ho osservati in questi giorni e non posso più sopportare che Liz soffra
così tanto –
- Si è pentita di averlo fatto con te la prima volta? –
- No. Non puoi pentirti per qualcosa che non fai –
- Come? –
- Io e Liz non siamo andati a letto insieme. È venuta da me un giorno e mi ha
chiesto di aiutarla ad allontanarti da lei. Non mi ha spiegato il perché, so
solo che ha architettato la messinscena che poi tu hai visto. Eravamo vestiti
sotto le coperte –
- Mi stai prendendo in giro –
- E perché dovrei farlo? Se fosse vero che io Liz siamo stati insieme, cosa ne
ricaverei smentendo il tutto? Max, devi andare da lei, parlarle e farti
spiegare cosa sta succedendo, perché sta impazzendo… e anche tu –
- Anche se andassi da lei non risolverei niente. Liz mi ha detto chiaramente
che noi due non possiamo stare insieme –
- Ma almeno avrai chiarito la situazione con lei e avrai la certezza che vuole
solo te –
- Tanto non ho niente da perdere. Grazie Kyle –
Una luce, ecco una luce in fondo al tunnel. Una speranza, una piccola speranza
di sistemare le cose con Liz. Lo sapeva, sapeva che la sua Liz non gli avrebbe
mai fatto una cosa simile, ed ora il macigno che aveva sul cuore iniziava a
diventare più leggero.
Si precipitò da Liz, salì la scala, scavalcò il balcone ed entrò in camera
della ragazza.
Sapeva che lei era di sotto a servire ai tavoli, ma l’avrebbe aspettata in
camera sua per non darle la possibilità di rifiutare un chiarimento.
Ma la camera di Liz non era vuota: seduto sul letto vi era un uomo coi capelli
lunghi e identico a lui.
- Ma cosa… - Ma non fece in tempo a terminare la frase che venne risucchiato in
un vortice e perse i sensi.
Quando si svegliò si trovava all’interno del granilith con Liz che l’attendeva.
- Max, sei tornato! – esclamò Liz avvicinandosi al granilith, ma una volta che
Max fu uscito dalla navicella il volto della ragazza cambiò espressione.
- Tu non… oh no! –
- Liz, cosa sta succedendo? Io ero in camera tua e… Ma dove siamo? –
- Siediti. Ciò che sto per dirti non ti piacerà –
Max obbedì e la Liz del futuro prese a raccontare.
- Questo è il futuro. Siamo nell’anno 2014 e il mondo come lo conosci tu non
esiste più. Io e te siamo gli unici sopravvissuti alla catastrofe che si è
abbattuta sulla Terra –
- Di cosa stai parlando? –
- Io e te, nel passato, non abbiamo dato retta al destino e abbiamo continuato
a stare insieme. Noi eravamo felici, ma Tess non l’ha più potuto sopportare e
così se ne andò. Quando giunsero sulla Terra i nostri nemici tu, Isabel e
Michael eravate troppo deboli per batterli e così colonizzarlo la Terra. Uno
dopo l’altro morirono tutti –
- Ma perché non abbiamo cercato di trattenere Tess? –
- Eravamo troppo presi dalla nostra storia. Per questo il Max di questo tempo
ha viaggiato fino alla tua epoca per convincere la Liz del tuo tempo a rompere
definitivamente con te –
- Quindi era tutta una messinscena. Liz non è mai andata a letto con Kyle –
- No, non l’avrai mai fatto. Lo scopo della farsa era quello di farti
avvicinare a Tess, in modo che lei non se ne andasse. Però è stato tutto
inutile, perché tu hai scoperto tutto e per giunta hai incontrato il Max del
futuro –
- Vuoi dire che quell’uomo coi capelli lunghi ero io? –
- Sì. Ma siamo nei guai perché voi due non dovevate incontrarvi. Ora tu sei qui
e Max chissà in quale dimensione spazio-temporale si trova –
- Riuscirò a tornare nel mio tempo? –
- Il granilith ha bisogno di tempo per essere nuovamente attivo –
- Quanto? –
- Non lo so. Inoltre i nostri nemici sono vicinissimi. Non so quanto potremmo
resistere ancora prima che entrino qui e ci uccidano –
- Non c’è un modo per mettersi in contatto con Michael e Isabel del mio tempo?
–
- No perché Michael e Isabel di questo tempo sono morti –
- Mio Dio! Ma come è potuto succedere? I nostri poteri sono forti –
- Ma loro sono più forti. Voi eravate solo in tre mentre loro un esercito –
- Ma perché ci avete seguiti? –
- Perché vi amavamo. Persino Kyle e lo sceriffo Valenti sono venuti con noi e
hanno lottato fino alla fine –
- Adesso cosa facciamo? –
- Aspettiamo. Speriamo. Manca veramente poco alla fine –
- Io non mi arrendo –
- E cosa hai intenzione di fare? –
- Combattere –
- Non puoi combatterli. Sei solo contro di loro –
- Dov’è Tess? –
- E chi lo sa. Potrebbe essere morta oppure potrebbe essere passata dalla parte
del nemico –
- E non c’è un modo per mettersi in contatto con lei? –
- Pensi che se ci fosse stato un modo noi non l’avremmo usato? –
- Io esco –
- No! –
Ma Liz non riuscì a fermarlo. Max si diresse verso l’uscita della grotta e aprì
la porta. Lo spettacolo che gli si parò davanti gli fece raggelare il sangue
nelle vene: il deserto non era più il luogo di pace che conosceva, ma si era
trasformato in un campo di battaglia. Vi erano corpi privi di vita ovunque,
persone che piangevano i cari appena deceduti e sangue, tanto sangue come mai
aveva visto in vita sua.
I soldati della resistenza stavano indietreggiando, sopraffatti dai nemici
alieni. Iniziava già a intravedersi l’esercito alieno che avanzava,
sbaragliando i terrestri servendosi dei suoi poteri, poteri tanto terribili
quanto illimitati.
- Max, hai visto come è ridotto il mondo? – disse Liz, che l’aveva raggiunto.
- È terribile. Sono morti quasi tutti –
- Sì. Poche settimane fa tu hai tenuto tra le braccia Michael morente proprio
accanto a questa roccia, e io ho assistito al suicidio di Maria pochi minuti
dopo –
- Possibile che il Max del futuro e Michael non abbiano escogitato qualche
piano per prenderli in trappola? –
- Ci abbiamo provato in ogni modo, ma loro sono alieni e i terrestri della
resistenza, anche con le pistole, non riescono a tenergli testa. I proiettili
non bastano –
- Devono avere un punto debole –
- Sono skin, perciò il loro punto debole è in mezzo alla schiena –
- Ho un’idea. Quali armi abbiamo a disposizione? –
- Alcune pistole e frecce –
- Ok. Ora chiamiamo la ritirata ed entriamo nella grotta. Senza la mia impronta
loro non posso aprirla. Creiamo un’uscita posteriore e, senza farci vedere, gli
andiamo alle spalle. Ci appostiamo negli speroni di roccia e spariamo mirando
alla loro schiena. Durante il loro tempo di reazione, ne avremmo già uccisi
alcuni -
- È rischioso, ma potrebbe funzionare. Tanto non abbiamo niente da perdere –
Cinque minuti dopo tutta la resistenza, composta da non più di venti persone,
si trovava all’interno della grotta ad ascoltare il piano di Max. Quando tutto
fu pronto Max creò un varco nella roccia ed iniziò il contrattacco.
Come aveva previsto, gli skin si appostarono all’entrata della grotta,
lasciando scoperta la loro schiena. Il piano di Max venne attuato alla lettera
e, quando tutti spararono, più di venti skin vennero uccisi.
Ne rimanevano una trentina, che si scagliarono subito contro di loro. Cominciò
una lunga e faticosa battaglia, in cui più volte Max dovette attivare lo scudo
per proteggere i suoi compagni.
Dopo ore di lotta, altri caduti in combattimento e altri stratagemmi,
finalmente anche l’ultimo skin fu ucciso.
- Mio Dio, ce l’abbiamo fatta! – esclamò Liz con le lacrime agli occhi.
- Sì, per ora è finita –
- Spero solo che non ne arrivino altri. Siamo rimasti in pochi e non abbiamo
più la forza di combattere –
- Aspetta che io sia partito che il Max del tuo tempo sia tornato qui, poi
andate in un’altra città lontana da Roswell e ricominciate daccapo –
- Credo che sia l’unica cosa da fare, anche se mai nessun posto sarà sicuro –
- Lo so, ma almeno avrete un po’ di tregua –
Mentre parlavano, intanto, erano giunti alla camera col granilith.
- Non manca molto. Poche ore e potrai tornare al tuo tempo –
- Già –
- Max, cosa hai intenzione di fare con Liz e Tess? –
- Farò il possibile affinché Tess non se ne vada, ma non mi metterò con lei. È
Liz la mia vita –
- Pensaci bene. Non permettere che tutto questo accada ancora –
- Non lo permetterò –
Quando finalmente il granilith fu pronto, Max vi entrò.
- Sii sempre te stesso, abbi fiducia in chi ti è amico e diffida da chi non
conosci. Gli skin sono tra voi – disse Liz.
- Lo terrò a mente. Sei sempre bellissima. Addio –
- Addio Max –
Max attivò il granilith e partì.
Quando riaprì gli occhi si trovò nella camera del granilith. Uscì e fu
immensamente felice di trovarsi nella Roswell del suo tempo.
Il viaggio nel futuro gli aveva fatto capire che Tess era troppo importante per
loro; perciò si recò immediatamente da lei.
- Tess, ho bisogno di parlarti –
- È successo qualcosa? –
- Più o meno. Devi riflettere sulla storia del destino. Noi due eravamo sposati
in un’altra vita, ma in questa le cose sono differenti –
- Max, tu e Liz non potete stare insieme –
- Io, te, Michael e Isabel siamo anche umani, ed è ovvio che reagiamo anche a
loro. Guarda Michael e Isabel: loro due sono come fratello e sorella e non si
metteranno mai insieme. Perché non proviamo anche noi a comportarci come umani
e non come alieni? –
- Perché noi non siamo umani. La nostra missione è chiara: formare le antiche
coppie e tornare su Antar –
- Il problema è che né io, né Isabel, né Michael vogliamo tornare su Antar. Non
riesco a pensare di andare in un posto dove so che mi uccidono non appena
scendo dalla navicella spaziale. Sarò egoista e stupido, ma sono solo un
ragazzo –
- No, tu non sei un ragazzo, sei il re di un pianeta alieno –
- Ma nel mio cuore, nella mia anima io non mi sento affatto il re di Antar.
Come fai tu a sentirti Ava se sei sempre stata Tess? –
- Nasedo mi ha istruita per il futuro –
- Ma dentro di te ti senti Ava? Sei pronta ad assumerti la responsabilità di un
intero pianeta e a combattere, forse morendo, per persone che non hai mai visto
e di cui non ricordi nemmeno l’esistenza? –
- Non lo so. Per me è diverso. Io sono sempre stata con Nasedo –
- Io voglio darti la possibilità di decidere. Voglio che tu capisca che cosa
vuol dire essere terrestre –
- E come? –
- Noi siamo un gruppo e ti aiuteremo. Saremo amici, amici veri. Ti sosterremo,
ti aiuteremo, consoleremo, saremo la tua famiglia nel bene e nel male. Io, te,
Michael e Isabel saremo di nuovo insieme come una famiglia, anche se non saremo
sposati –
- Come possiamo essere una famiglia se tu starai con Liz? –
- Non ci starò. Ti darò il tempo necessario per abituarti ad essere anche
terrestre e ti prometto che tra me e Liz non ci sarà niente –
- Rinunci all’amore della tua vita per me? –
- Sì. Non ci metteremo insieme io e te, ma proveremo ad essere comunque una
famiglia. Ti prego, dammi questa possibilità. Mi prometti che proverai ad
essere un po’ più terrestre e accantonerai per un po’ l’idea di tornare su
Antar? –
- Te lo prometto. Voi tre siete diversi, siete felici, felici come io non sono
mai stata. Merito anch’io la felicità, e ho paura che continuando con la mia
fissazione non avrò altro che sofferenza –
- Grazie – e l’abbracciò.
Con Liz le cose furono più complicate. Dopo aver parlato con Tess, si recò
dalla ragazza che affollava costantemente i suoi pensieri, per un chiarimento.
La trovò coricata sul letto intenta a scrivere sul suo diario.
- Liz – la chiamò.
- Max, cosa ci fai qui? – rispose la ragazza, senza sollevare la testa dal
diario.
- Ho bisogno di parlarti –
- Non abbiamo niente da dirci –
- Liz, guardami… -
Non appena la ragazza lo guardò, a Max si fermò il cuore: aveva gli occhi gonfi
e rossi e le occhiaie, segno che aveva pianto e che non dormiva da notti. E la
causa di tutto questo dolore era lui.
Max non poteva sapere che Liz, quando lui era arrivato, stava riversando sul
suo diario tutta la sua sofferenza per non avere più trovato il Max del futuro
in camera sua al suo ritorno dal turno al Crashdown.
Il Max del futuro le aveva detto che quando Max avrebbe capito che con lei non
aveva un futuro e si fosse reso conto che era con Tess che doveva stare,
sarebbe sparito. E a Liz mancò il respiro quando non lo trovò, rendendosi conto
che il suo piano aveva funzionato e che aveva perso per sempre Max, e con lui
la felicità e la voglia di vivere.
Aveva pianto per molto e aveva continuato a scrivere sul suo diario fino a
quando la voce di Max l’aveva interrotta. Per un attimo sperò che fosse il Max
del futuro, ma quando vide il Max del suo tempo, le lacrime tornarono a
formarsi negli occhi e la disperazione si impossessò di lei: lui era venuto a
dirle che stava con Tess.
Gli aveva parlato freddamente, cercando così di apparire forte, ma quando
l’aveva guardato, aveva osservato Max trattenere il fiato, forse perché si era
reso conto di quanto stesse soffrendo.
- Perché stai facendo tutto questo? – le chiese Max.
- Questo cosa? –
- Mentirmi e soffrire –
- Mentire su cosa? –
- Te e Kyle –
Liz sgranò gli occhi ma si ricompose subito.
- Quale altra prova vuoi? Vuoi che ci sposiamo per capire che io e te non
abbiamo un futuro insieme? –
- So tutto –
Liz per poco non svenne.
- Cosa sai? –
- So del Max del futuro e della farsa con Kyle. Perché non ne hai parlato con
me? Avremo potuto trovare una soluzione insieme –
- Non mi avresti creduto e avresti continuato a sperare che noi due potessimo
tornare insieme –
- Sono appena tornato dal futuro. Ho parlato con la Liz del futuro e ho visto
com’è ridotto il mondo. Ho capito che Tess è importante per la salvezza del
mondo e sono andate a parlarle –
- Vi siete messi insieme? –
- No. Le ho detto che amo te ma che io, lei, Michael e Isabel possiamo essere
una famiglia anche qui. Le ho detto che per lei ci saremo sempre e che la
aiuteremo ad apprezzare la vita terrestre. Ha detto che proverà a dimenticarsi
del destino –
- E noi due? –
- Le ho anche detto che fino a quando non si sarà ambientata io e te saremo
solo amici. Liz, farò il possibile per farla restare con noi, farle capire che
Antar non è la nostra casa e per stare con te –
- E io nel frattempo cosa dovrei fare? Aspettare? –
- Se vorrai sì –
- E se lei non si deciderà mai? Noi due non resteremo altro che amici? –
- Prima o poi deciderà –
- E sceglierà te –
- Non è detto se le diamo l’appoggio di cui ha bisogno –
- Tanto ormai hai scelto, perciò è inutile discutere. Va bene, saremo amici, ma
non aspettarsi che già da domani sia tutto come prima –
- Questo lo so, ma per andare avanti mi basta anche solo sapere che un giorno
io e te saremo di nuovo felici insieme –
- Già. Ora, se non ti spiace, devo fare i compiti –
- D’accordo. Ci vediamo domani a scuola –
- A domani –
Amico di Liz, già, ma non era facile. Come si può essere solo amico della
persona che si ama più della propria vita? Ma doveva fare questo sacrificio,
doveva aspettare amandola nell’ombra. Sperava con tutto se stesso che Tess si
dimenticasse di lui e del destino, così da poter finalmente essere di nuovo
felice.
Ma come poteva pretendere una cosa simile da lei? Tess, era sempre lei; da
quando era arrivata non aveva avuto più un solo momento di felicità, e tutto
questo dolore sarebbe durato per sempre. Come poteva Max credere che lei si
sarebbe dimenticata del loro destino e avrebbe provato ad essere terrestre?
L’avrebbe solo preso in giro, avrebbe aspettato qualche tempo e poi sarebbe
andata da lui in lacrime dicendogli che non ce la faceva, e lui avrebbe ceduto.
Max aveva visto il futuro, aveva visto cosa sarebbe successo se Tess se ne
fosse andata, perciò non avrebbe mai permesso che lei si allontanasse da loro.
E questo significava la fine della loro storia, per sempre.
Vederlo tutti i giorni a scuola e al Crashdown non faceva altro che riaprire la
ferita nel suo cuore, facendola cadere sempre più nello sconforto.
Ormai lui, Tess, Michael e Isabel erano diventati pressoché inseparabili, tanto
che anche Maria e Alex si sentivano emarginati. Il gruppo formato da alieni e
terrestri non esisteva quasi più. Sì, Michael e Maria e Alex e Isabel stavano
ancora insieme, ma i due alieni non li coinvolgevano più nelle loro ricerche e
non appena Tess chiamava si precipitavano da lei.
Tess era l’unica ad averci guadagnato, e non avrebbe mai fatto nulla per
cambiare la situazione. Max si era dato la zappa sui piedi da solo. Le cose
però, col passare del tempo, presero una piega inaspettata.
Tess era andata a vivere dai Valenti ed era perciò sempre insieme a Kyle. Lui
era dolce, gentile, simpatico, premuroso e la faceva sentire accettata e
protetta. Non sapeva il motivo dell’improvviso cambiamento di Max, Michael e
Isabel, ma intuiva che non era dettato dall’amore sincero che nutrivano nei
suoi confronti; invece il sostegno e l’amicizia di Kyle erano autentici e la
facevano sentire bene. La facevano sentire talmente bene che iniziò a
desiderare di poter stare con lui per sempre, e a poco a poco si rese conto che
voleva di più della sua amicizia.
Lei continuava a ripetersi che Kyle era come un fratello, ma ogni volta che lui
guardava un’altra ragazza le saliva una forte gelosia. Si diceva che era solo
istinto di protezione nei suoi confronti, ma quando lo guadava negli occhi non
provava amore fraterno nei suoi confronti.
Avere Max sempre intorno inizialmente era stato un sogno che si avverava, anche
se non stavano insieme aveva la sua totale attenzione e appoggio. Non si
sentiva più sola e sapeva di poter sempre contare sui suoi simili, sulla sua
vera famiglia. Però sapeva anche che Max non l’amava, perché lei era entrata
prepotentemente nelle loro vite rivelando di essere il quarto alieno e
sconvolgendo tutto ciò che avevano così faticosamente costruito.
Ora capiva quanto coraggio e forza avevano avuto per rivelare a Liz, Maria,
Alex e Kyle che loro erano alieni, e capiva tutti gli sforzi che avevano fatto
per essere accettati e amati da loro. Per lei era stato più facile inserirsi
nel gruppo, perché erano già al corrente della verità.
Dopo molto riflettere e molte notti passate a pensare a Kyle che dormiva nella
stanza accanto, prese una decisione. Era notte fonda quando si alzò dal letto e
andò da Max.
Scavalcò il balcone e bussò alla finestra del ragazzo.
- Tess, cosa ci fai qui? –
- Non ce la faccio più. Sto impazzendo –
- Cosa è successo? –
- Non riesco più a dormire, non faccio che pensarci, Max non ho mai provato
cose simili –
- Tess, ora calmati e spiegami tutto dall’inizio. Mi stai spaventando –
- Credo sia amore, amore vero –
- Tess, sai che… -
- No, non sei tu il ragazzo che mi sta facendo provare queste sensazioni… è
Kyle –
- Kyle?! –
- Sì. Mi batte forte il cuore quando lo vedo, non riesco a staccargli gli occhi
di dosso, di notte non dormo al pensiero che lui sia nell’altra stanza e non
posso sopportare l’idea che guardi un’altra ragazza –
- Tess, sei innamorata. È questo che provi quando ti innamori –
- Con te non era così. Nasedo mi ha sempre detto che io e te dovevamo stare
insieme, che dovevo amarti e che tu dovevi ricambiarmi. È stato difficile
smettere di credere alle sue parole, ma grazie all’appoggio che mi avete dato
ho capito che lui non vi conosceva affatto e soprattutto non conosceva i
terrestri. La nostra vita prima di venire qui era un inferno: sempre all’erta,
sempre pronti a scappare, ma qui è diverso. I nemici ci sono, ma insieme li
sconfiggeremo –
- Io non vorrei fai il guastafeste, ma si può sapere perché sei ancora qui?
Corri da Kyle a dirgli quello che provi –
- Ho paura. E se lui non mi vuole? È la prima volta che voglio qualcosa perché
IO la voglio e sono terrorizzata –
- Ma sei cieca? Non vedi come ti guarda Kyle? Stai tranquilla, lui prova le
stesse cose per te, e ora se non vai immediatamente da lui, ci andrò io –
- No, no, vado. Grazie Max, sei il migliore amico che potessi mai desiderare.
Ti auguro di essere felice con Liz, e se domani non le parli, lo farò io –
- Le parlerò. Notte –
Tess si precipitò a casa, col cuore che le batteva all’impazzata, e andò
immediatamente a svegliare Kyle.
- Kyle, svegliati, devo parlarti –
- Mmm… Tess, è notte fonda –
- Lo so, ma è importante –
- Va bene. Dimmi tutto –
- Andiamo in camera mia –
Kyle si alzò dal divano, con solo i boxer addosso, e fece per andare in camera
della ragazza. Non la prima volta che Tess lo vedeva in boxer, ma questa notte
poteva cambiare tutto, perciò gli disse: - Kyle, può mettersi qualcosa addosso?
–
- Hai intenzione di farmi diventare pazzo stanotte, vero? –
- Sì –
Erano seduti sul letto, ma Tess non riusciva a parlare, non sapeva da che parte
iniziare, e Kyle che la osservava come se fosse una pazza posseduta non
aiutava.
- Allora… non è facile per me. È la prima volta che faccio un discorso simile,
quindi sii comprensivo –
- D’accordo –
- Bene. Ecco, vivere qui mi ha aiutata molto e stare con te e Jim mi ha fatto
capire com’è bello essere terrestre. Con voi ho scoperto cosa vuol dire avere
una famiglia –
- Non avrai mica intenzione di andartene? –
- Forse –
- Come?! E dove andrai? Come farai? Come farò? –
- Come farai cosa? –
- Come farò a stare senza di te –
- Non mi perderai. Io non voglio andare via da Roswell e soprattutto non voglio
stare lontana da te. Max, Isabel e Michael mi sono stati molto vicini in questo
periodo e ho capito che potrò sempre contare su di loro, ma Max per me non è
altro che un fratello –
- Stai scherzando, vero? –
- No. Non posso sconvolgere la loro vita pretendendo di mettermi con Max e
partire per Antar, l’unica cosa che voglio è stare con te –
- Ma tu sei con me –
- No, non come sorella. Kyle, quando sono conte provo sensazioni nuove e
bellissime, e quando non ci sei non faccio altro che pensarti. Sono appena
stata da Max, gli spiegato tutto e lui ha solo confermato quello che io sapevo
già: io ti amo –
Kyle per poco non cadde dal letto.
- Sei sicura di non avere bevuto niente? –
- E smettila di fare lo stupido! Perché non puoi credere che io ti ami? –
- Perché mi sembra un sogno, perché è quello che spero dal primo giorno in cui
ti ho vista, ma mi sono rassegnato ad essere solo tuo amico –
- Ora, se tu lo vorrai, potrai essere il mio ragazzo. Tu sarai il mio re, non
Max, perché è con te che mi sento una regina –
- E io con te mi sento su un altro pianeta. Anch’io ti amo, Tess –
Un dolce bacio suggellò la loro unione.
- Perché hai detto che forse te ne vai? –
- Perché ora è strano vivere insieme. Potrebbero venirmi strane idee durante la
notte… - e gli fece l’occhiolino. Com’era bello vederlo strabuzzare gli occhi e
diventare rosso.
- Sbaglio o fa caldo qui? –
- Quanto sei scemo! – E partì all’assalto, baciandolo con passione e
abbracciandolo forte.
Ora Kyle era suo, e l’aveva avuto senza sotterfugi o bugie. Aveva guardato
dentro se stessa ed era stata onesta con lui. Ora sì che sarebbe stata felice!
La mattina seguente Max decise di parlare con Liz. Negli ultimi tempi non si
erano parlati molto, ma almeno lei non scappava più quando lo incontrava.
- Liz, devo parlarti. Andiamo in un posto tranquillo –
- C’è sotto lo zampino alieno? –
- Non proprio –
Si recarono in un’aula vuota.
- Allora, cosa c’è? –
- Stanotte Tess è venuta da me e… -
- Non voglio sapere dei tuoi incontri amorosi con Tess – e fece per andarsene.
- Aspetta! –
Max la afferrò per un braccio e fra loro si aprì la connessione. Liz vide il
suo incontro con Tess e quello che la ragazza gli aveva detto.
- Non ci credo. È una sua manipolazione – disse Liz, non appena i flash
terminarono.
- No. Era sincera. Quale vantaggio avrebbe ottenuto mentendomi? –
- Farti ingelosire? –
- Sa benissimo che io amo te. Liz, è tutto vero. Lei ama Kyle e io amo te.
Finalmente possiamo essere felici insieme –
- Ho bisogno di tempo per vedere come si comporta –
- Tutto il tempo che vuoi. So che ti ho fatto soffrire, ma non posso stare
senza di te –
Liz annuì ed uscì dall’aula. Non era andata proprio come se l’era aspettata, ma
almeno Liz sapeva la verità.
Quel pomeriggio al Crashdown fecero il loro ingresso Tess e Kyle mano nella
mano e Liz aveva voglia di saltare dalla gioia, ma non si fidava di Tess,
perciò avrebbe atteso ancora prima di convincersi che poteva avere un futuro
con Max.
Non era però preparata a quello che accadde dopo: Tess le se avvicinò e le
disse: - Possiamo andare a parlare nel retro? È importante –
Liz annuì e fece strada.
- Credo che Max ti abbia detto quello che è successo stanotte e spero che tu
gli abbia creduto. Non appena sono andata via da lui mi sono precipitata a
svegliare Kyle e gli ho parlato. Sono stata sincera e gli ho detto che lo amo.
Lui ha risposto che provava gli stessi sentimenti per me, e ora stiamo insieme
–
- Chi mi dice che non sia un piano per poi prenderti Max? –
- So che non ti fidi di me, ma ti giuro che amo veramente Kyle. Io sono stata
la causa della tua infelicità, ora me ne rendo conto e mi dispiace
immensamente. So anche che Kyle è un tuo grande amico e ti prometto che non lo
farò soffrire. Liz, mi devi credere, ti prego. Non ti farò mai più del male, né
a te né a nessun altro. Ora sono solo Tess. Ava è scomparsa, è morta su un
altro pianeta tanti anni fa –
- Voglio crederti, ma se farai soffrire me o Kyle o Max giuro che ti ammazzo,
non so come, ma lo farò –
- E ne avresti tutto il diritto. Non pretendo di essere tua amica da domani,
spero solo che mi perdonerai e che ricomincerai con Max cercando di dimenticare
il passato – Tess se ne andò lasciando Liz a riflettere.
Le sue parole sembravano sincere. Forse era veramente cambiata, standole vicino
e facendola sentire accettata le aveva fatto capire cosa vuol dire amare sul
serio. Decise di crederle e corse a cercare Max.
Lo trovò in camera sua intento a studiare. Bussò alla finestra ed entrò.
- Liz… -
- Ho appena parlato con Tess. Mi ha detto che ama veramente Kyle e che non farà
niente per farci soffrire. Mi ha pregato di crederle, e io l’ho fatto –
- Amore mio, ora saremo di nuovo insieme e niente potrà più dividerci, non lo
permetterò –
- Promettilo –
- Te lo prometto –
La baciò dolcemente e nella connessione le trasmise tutto il suo amore e la
sicurezza di un roseo futuro insieme.
Anno 2014.
Il mondo non era come quello che conoscevano quando erano ragazzini, era
migliore. I nemici erano giunti per ucciderli, ma loro gli avevano sconfitti
col potere della famiglia reale.
Max e Liz erano felicemente sposati con due bei bambini e vivevano in una bella
villetta col recinto bianco, il sogno di entrambi.
Anche Kyle e Tess erano felicemente sposati con un bel bambino.
Tess non aveva mai più fatto soffrire Max e Liz e non si era mai sperata da
Kyle. Anche lei sapeva amare, e il suo matrimonio con Kyle ne era la prova.
Andare nel futuro era stato provvidenziale, perché aveva dato la possibilità a
Max di capire l’importanza di essere amati e accettati. Se avesse continuato a
respingere Tess ora probabilmente sarebbero quasi tutti morti per mano dei loro
nemici.
Max aveva capito una cosa molto importante: dare amore e fiducia porta ad altro
amore, e può salvarti la vita.
Scritta
da Kassandra |