Riassunto:
Dopo la morte di Alex e la partenza
di Tess dalla terra, le cose per i nostri amici sembrano tornate alla
"normalità", ma qualcosa sta per accadere. Le vite di Michael e degli altri
stanno per essere sconvolte da importanti rivelazioni. Il destino sta per
compiersi, come da millenni avviene...
Data di composizione:
10\11\2002 - 20\11\2002
Valutazione contenuto
racconto: adatto a tutti.
E-mail:
veliva.vale@libero.it
Disclaimer: tutti i
diritti dei personaggi del racconto appartengono alla WB. Antea ed Estil sono
scaturiti dalla fantasia dell'autrice. Il racconto è di proprietà del sito
Roswell.it.
- Alla terza luna dell’ultimo sole la
memoria si sveglierà, e il segreto sarà svelato.-
- Credete sia prudente risvegliare ora le loro menti?-
- Noi siamo coloro che guidano questi giovani nel loro cammino. Questo è il
momento, com’è sempre stato e sempre sarà.-
- Ma ora è diverso, niente è più com’era…-
- Ogni volta la vita cambia ma il destino rimane lo stesso, e la loro unione
ciò che non muta mai.-
- Allora che sia, la memoria torni loro, che il destino scorra. A loro dono la
mia benedizione, che il futuro riservi gioia e non dolore.-
- Così sarà, non temere, dopo la tempesta, vi è sempre il sereno.-
- Mio re, mia regina…no, così non va…Zan, Vilandra…conoscendo mio fratello mi
scambierebbe per uno skin. Però non posso andare lì e dire " Salve ragazzi, so
chi siete, ma non sono un nemico." Mi farebbero fuori in trenta secondi…Nah,
devo pensare.- la misteriosa figura cominciò a camminare avanti ed indietro
sfregandosi le meningi.
- Ho trovato, inizierò col avvicinare uno di loro, e poi tutti gli altri.
Allora da chi cominciamo? Isabel,…nah…Maria,…isterica….Kyle,…mi morirebbe sul
colpo……Max e Liz,non ne parliamo, mi rimane Michael, si, lui è perfetto.
Incomincerò col tuo papà piccolino, sei contento? È meglio che mi metta subito
al lavoro, manca poco alla tua nascita, e per allora devo aver estinto il mio
compito.-
- Allora hai un piano?-
- Si, inizierò da Michael per poi passare agli altri.-
- Hai ancora poco tempo…..-
- Non preoccuparti, ce la farò, ce la devo fare, l’ho promesso!-
- Lo so, lo so, in bocca al lupo.-
- Crepi!- La misteriosa figura uscì dalla sala dove era riposta una piccola
capsula, chiuse la porta dietro di se che scomparve nella pietra e si diresse a
passo deciso verso l’uscita della grotta.
- Isabel Evans, vuoi muoverti!!!- Max continuava a camminare nervosamente
avanti e indietro, a causa del ritardo della sorella.
- Is, muoviti, Maria mi sta aspettando… lo sai come si arrabbia se arrivo in
ritardo… anche Liz e Kyle ci stanno aspettando… ti supplico muoviti- Michel non
sapeva più cosa dire, per convincerla a muoversi.
- O esci o entriamo…… uno…..due…. Is lo hai voluto tu…. Tre!- Max e Michel
entrarono nella camera di Isabel, lei era comodamente seduta sul letto e
rideva.
- È troppo bello quando vi agitate perché siamo in ritardo, soprattutto se non
lo siamo per niente.- I due ragazzi la guardarono stupiti, intanto lei
continuava a ridere.
- Ho…ho messo in avanti di qualche minuto gli orologi della casa…dovreste
vedere le vostre facce, troppo forte..- continuò a ridere sino alle lacrime
mentre Michael e Max la guardavano male.
- E com’è che ti è venuto in mente di farci uno scherzetto del genere?- Max
stava controllando la collera, mentre Michael sarebbe scoppiato da un momento
all’altro.
- Merito di Liz e Maria, volevano farmi ridere un po’, tirarmi su di morale, e
ci sono riuscite.-non riusciva a smettere di ridere, Max e Michael però non
avevano preso bene lo scherzetto, si allontanarono dalla stanza di Isabel
diretti alla macchina.
- Hey…aspettate… è stato solo un innocente scherzetto… non ve la sarete mica
presa.- gridò Isabel inseguendoli, ma loro erano seri e non le rivolgevano la
parola. Il tragitto verso il Crash Down si svolse nel più assoluto silenzio da
parte di Michael e Max, mentre Is continuava a ridere. Quando varcarono la
soglia Maria e Liz gli corsero incontro per salutarli, ma furono trattate
freddamente, scambiarono un’occhiata con Isabel, e capirono cosa era successo.
- Ora andiamo, e…guido io, voi quattro avete bisogno di chiarirvi…- Isabel
prese in mano la situazione, uscirono tutti dal locale, Max, Liz, Maria e
Michael si sistemarono sul sedile posteriore, mentre Kyle e Isabel si sedettero
davanti.
- Avete intenzione di tenerci il broncio per molto?- Maria fissò i due giovani.
- Era solo uno scherzetto innocente...- tentò di scusarsi Liz.
- Lo sai quanto odio arrivare tardi ad un appuntamento, soprattutto se è con
te.- le rinfacciò Max.
- Ma era per il bene di Isabel, era per farla ridere un po’.-
- Maria, so che le tue intenzioni…anzi le vostre…erano buone…ma i soggetti
dello scherzo, beh…. Come dire… erano assolutamente sbagliati…comunque (scambiò
un’occhiata con Max, il quale annuì) siete perdonate.- Max baciò con passione
Liz, e lo stesso fece Michael con Maria. Dopo qualche minuto, il silenzio fu
rotto da Maria.
- Allora, Is?-
- Dovevi vedere le loro facce quando sono entrata in camera mia,
indimenticabili, e prima Michael continuava a ripetere, "sbrigati, Maria si
arrabbia se arrivo tardi ad un appuntamento con lei" e Max continuava a
camminare avanti e indietro, mentre io ero piegata in due dalle risate, troppo
divertente.- tutte e tre le ragazze si misero a ridere, e anche Kyle. Il resto
della serata passò tranquillamente, anche se ogni tanto Is guardando il
fratello e l’amico rideva. Sulla strada del ritorno però accadde qualcosa. Kyle
era alla guida, Isabel addormentata sedeva accanto a lui, dietro Max, stringeva
a sé Liz, accoccolata contro la sua spalla, mentre Maria e Miachel dormivano
appoggiati l’uno all’altra.
- C’è qualcosa che non va? Stai bene?- Liz era molto pallida.
- No, Max, non ti preoccupare, sono solo stanca.-
- Allora dormi amore mio, dormi.- Le depose un bacio sui capelli, Liz, sicura,
nel suo abbraccio, chiuse gli occhi e si addormentò.
- Liz, svegliati siamo arrivati, Liz.- la ragazza non rispondeva, Max iniziò a
scuoterla e a chiamarla più forte, la paura si stava impossessando di lui.
- Liz, amore….Liz…ti prego apri gli occhi… se questo è uno scherzo è di pessimo
gusto…Liz.- Michael che era sceso dall’auto assieme agli altri si avvicinò per
vedere se era tutto a posto.
- Max, allora vi muovete?- l’amico lo guardò con un aria spaventatissima.
- Che diavolo è successo?-
- Liz…. Non riesco a svegliarla… non risponde…- anche gli altri si
avvicinarono, e ascoltarono l’ultimo brandello di conversazione.
- Portiamola in casa- il tono di Michael sembrava calmo, ma tradiva la sua
ansia. Max prese in braccio Liz, Maria che lo prercedeva aprì la porta
dell’appartamento di Michael, Liz fu deposta sul letto.
- Usa i tuoi poteri.- La voce di Maria era spezzata dal pianto –Devi
svegliarla… tu…devi fare qualcosa…- Michael la strinse a se.
Max posò una mano sulla fronte di Liz, e l’altra sul suo petto, una leggera
luminescenza usciva dalle sue mani, ma Liz non si svegliava.
- Non ci riesco…non ce la faccio… Liz, amore mio, svegliati ti prego…- Isabel
gli posò una mano sulla spalla.
- Posso provare ad entrare nella sua mente, forse così…-
- Non posso permetterti di farlo….-
- Lo so, ma è per Liz, che lo faccio, oramai siamo amiche, e non posso restare
con le mani in mano. Ora lasciateci sole.- Tutti uscirono, Max, però continuava
a restare inginocchiato accanto a Liz.
- Max…-
- Non voglio perderla, lei è tutto ciò che ho….-
- Non la perderai, te lo prometto, …. Ora fammi tentare…- Max sfiorò con un
bacio le labbra di Liz e le sussurrò – Per sempre, ce lo siamo promessi.-
Non appena rimase sola con lei, Isabel le si distese accanto, le prese una mano
e pochi istanti dopo cadde in un sonno profondo.
- Cosa sta succedendo?-
- È tutto normale, ma..-
- Ma… parlate!-
- Il futuro è ancora avverso, vedo sofferenza mista a gioia.-
- Volete sostenere che uno di loro…-
- No, non accadrà, ma la loro salvezza sarà in pericolo, dovranno fare delle
scelte difficili, ne andrà della loro vita…-
- Voglio aiutarli.-
- Mia giovane apprendista, non potete fare nulla per loro, solo consigliarli, e
poi ora avete fatto già molto… ora sta a loro fare una mossa….-
- Avete ragione, ma l’attesa, senza poter far niente è….è straziante-
- Lo so, ma intanto, studiate attentamente la vostra prossima mossa.-
Isabel camminava in un lungo corridoio buio, davanti a lei vi era una luce,
sentiva uno strano rumore, qualcuno che canticchiava, che canticchiava una
filastrocca.
- Liz! Liz! dove sei?- si stava avvicinando sempre più alla luce.
- Liz! Sono Isabel, dove sei?- oramai aveva raggiunto la luce. Si trovava in un
immensa stanza, sembrava la stanza di un bambino, continuava a sentire la
cantilena.
-Liz!- continuava a chiamarla, ma non otteneva risposta, poi, vide, vicino ad
una finestra delle bambine, che stava no giocando con delle bambole, seduta su
di una sedia a dondolo accanto a loro stava un anziana signora, che continuava
a ripetere la filastrocca.
- C’era una volta e ci sarà ancora
quel che vi è ora,
dalla A iniziare dovrai
così alla fine della filastrocca tu arriverai.
Gli indizi sono nove,
solo voi saprete dove.
La A aspetta,
la I è indecisa,
la k ha paura,
la L è sincera.
Le M sono tre:
la prima è combattuta,
la seconda è paziente,
la terza soffre e fa soffrire.
La T è traditrice,
la Z è colei che svela.
L’ultimo indizio,
è stato un supplizio,
ma alla fine lo scoprirete.
Il giorno giusto verrà,
ed ognuno di voi, quel che è stato scoprirà.
Dove tutto è iniziato il segreto vi verrà svelato….-
- Liz, che significa tutto questo, Liz!- tutto attorno ad isabel cambiò, vide
suo fratello, Michael, Maria, il giorno del funerale di Alex, un marea di
ricordi di Liz la investirono.
-Liz, cosa succede…-
Poi la vide, era nel deserto, guardava le stelle, Isabel le si avvicinò.
- Liz!- la chiamò
- Dove tutto è iniziato il segreto vi sarà svelato.-
- Liz ma che stai dicendo, devi svegliarti, Liz, ascoltami.- la prese per le
spalle e la voltò, la fisso dritta negli occhi.- Liz, tu ti devi svegliare, Max
sta soffrendo, e anche tutti noi, devi tornare da noi.-
- Isabel ma che ci fai qui?- la ragazza si era ripresa dal suo stato di trance.
- Liz, devi svegliarti, poi ti racconteremo tutto, ma tu devi svegliarti.-
Isabel uscì dalla mente di Liz, e dopo qualche secondo si riprese, guardò
l’amica, e anche lei si era svegliata.
-Max!- chiamò allora Isabel. Il ragazzo assieme agli amici si precipitò nella
stanza ed abbracciò Liz, appena si rese conto che si era svegliata, la ragazza
era ancora un po’ confusa, non capiva come era arrivata nella stanza di Michael
e perché Isabel fosse entrata nei suoi sogni. Isabel dal canto suo, non voleva
rovinare la gioia di quel momento raccontando cosa aveva visto nella mente di
Liz, quindi decise che avrebbe raccontato tutto il giorno dopo.
- Ora è meglio che andiamo si è fatto tardi.- disse Kyle.
- Già, Maria vuoi un passaggio?- Isabel aveva fatto quella domanda tanto per
chiedere qualcosa.
-No, resto ancora un po’ qui. Ciao a domani.- Lei e Michael salutarono gli
amici, mentre questi si allontanavano in macchina.
Max accompagnò Liz alla porta posteriore del locale.
- Tutto bene?-
- Si, sono solo un po’ stanca.-
- Mi hai fatto prendere un bello spavento oggi.-
- Già.- la voce di Liz era distante.
- Sei sicura di stare bene?-
- Si, è solo che non voglio stare qui da sola…-
- Se vuoi posso restare stanotte con te…-
- Sarebbe fantastico, tanto i miei non sono in casa, e mi sentirei più sicura,
sapendo che tu sei con me.-
- Va bene, aspetta qui.- Max si diresse verso l’auto della sorella, e le spiegò
che sarebbe rimasto a dormire da Liz, Isabel gli rispose che non doveva
preoccuparsi, che avrebbe inventato lei una scusa con i loro genitori, lo
salutò e si avviò verso casa di Kyle, mentre Max tornava da Liz.
- È tutto a posto, andiamo.-
Lui e Liz salirono al piano superiore. Liz si addormentò quasi subito tra le
braccia di Max, mentre lui rimase a contemplarla per qualche tempo prima di
cadere anche lui tra le braccia di Morfeo.
Michael e Maria erano talmente stanchi che si addormentarono subito, ma mentre
Michael dormiva sonni tranquilli, il sonno di Maria era agitato a causa di uno
strano sogno.
- Milady, dove andate non correte così.-
- Amore mio, scappiamo, andiamocene di qui.-
- O, lo vorrei tanto, vorrei stare per sempre con te, stretta tra le tue
braccia, ma…-
- Finalmente vi ho trovata, e voi, non osate avvicinarvi alla mia signora di
nascosto.-
- Ecco il mio ma. Ti amo- poi la ragazza fu portata via dalla donna, mentre il
ragazzo la guardava allontanarsi.
Poi il sogno era cambiato, attorno a lei, c’era solo distruzione, il ragazzo di
prima, la teneva per una mano e la conduceva al sicuro, ma erano stati colpiti,
mentre vedeva, o per meglio dire viveva queste immagini continuava a sentire
una filastrocca.
- C’era una volta e ci sarà ancora
quel che vi è ora,
dalla M iniziare dovrai
così alla fine della filastrocca tu arriverai.
Gli indizi sono nove,
solo voi saprete dove.
La A aspetta,
la I è indecisa,
la k ha paura, -
Il ragazzo cadde morto dinnanzi a lei, che urlava, non per il dolore che le
procurava la ferita, quanto per la perdita del suo amore.
- Maria, Maria, svegliati, è stato solo un brutto sogno, calmati.-
Maria si era risvegliata tra le braccia di Michael che tentava di calmarla.
- Era così…così reale-
- È stato solo un sogno, solo un brutto sogno.-
- Oh, Michael, stringimi forte, ne ho bisogno.-
L’indomani mattina si ritrovarono tutti al Crash Down. Né Maria né Liz, quella
mattina erano di turno, quindi fecero colazione tutti assieme. Mentre
parlavano, però Maria continuava a mormorare, anche se senza accorgersene la
filastrocca.
- Maria, la vuoi smettere?-
- Che c’è Michael che cosa dovrei smettere di fare?-
- Di ripetere quella filastrocca, è tutta la mattina che lo fai.-
- Scusa, non me ne sono accorta.-
- Dove l’hai sentita?- chiese Isabel che si era ricordata di quello che aveva
visto nella mente di Liz.
- Stanotte l’ho sognata, perché?-
- Sapresti dirmi come fa?-
- Si, allora: C’era una volta e ci sarà ancora
quel che vi è ora,
dalla M iniziare dovrai
così alla fine della filastrocca tu arriverai.
Gli indizi sono nove,
solo voi saprete dove.
La A aspetta,
la I è indecisa,
la k ha paura, …-
- la L è sincera.
Le M sono tre:
la prima è combattuta,
la seconda è paziente,
la terza soffre e fa soffrire.
La T è traditrice….- continuò Liz.
- la Z è colei che svela.
L’ultimo indizio,
è stato un supplizio,
ma alla fine lo scoprirete.
Il giorno giusto verrà,
ed ognuno di voi, quel che è stato scoprirà.
Dove tutto è iniziato il segreto vi verrà svelato….- finì isabel, Max Michael e
Kyle le guardarono stupiti.
- Cosa vuol dire tutto ciò? Dove avete sentito questa filastrocca? Chi ve l’ha
insegnata?- chiese Michael
- Non ci crederai, ma l’abbiamo imparata su…Antar.-
- Cosa?- Chiesero tutti quanti in coro.
- Proprio così, o almeno credo.-
- Is, com’è possibile, Liz e Maria non sono mai state su Antar!- obbiettò Max.
- Però quello che ho visto ieri nella mente di Liz, lei era su Antar, con me,
Tess, Maria e un'altra bambina. E continuavo a sentire quella filastrocca. -
- Se quello che dici è vero, com'è che loro non hanno poteri?- chiese Kyle.
- Non ne ho la minima idea…. Senti Maria, dove l’hai sentita la filastrocca?-
disse Isabel.
- L’ho sognata, te l’ho detto, l’altra notte. Ero in un giardino, e con me
c’era un ragazzo, poi una donna ci si è avvicinata e ha detto al ragazzo di non
avvicinarsi mai più a me di nascosto. Poi tutto è cambiato, io ed il ragazzo
correvamo verso un rifugio, attorno a noi la guerra, lui è stato colpito a
morte, poi Michel mi ha svegliata, e il sogno è finito lì, comunque, era come
se stessi ricordando il passato, io le vivevo quelle situazioni, quando poi, il
ragazzo è stato colpito, ho iniziato a sentire la filastrocca.-
Il silenzio cadde su di loro.
Una misteriosa figura fece il suo ingresso al Crash Down, si scrutò attorno poi
li vide. – Rath- sussurrò prima di fare dietro front e di uscire dal locale.
Michael iniziò a tamburellare con le dita sul tavolo, poi all’improvviso si
portò le mani alle tempie.
- Che hai ?- chiese Maria preoccupata.
- Nulla, solo un forte mal di testa, ti dispiace riportarmi a casa?-
- Certo, andiamo. Ciao ragazzi, ci sentiamo più tardi.- Maria, si accorse di
sfuggita dello sguardo preoccupato che si scambiarono Max e Isabel,
all’improvviso aveva un nodo allo stomaco, come se qualcosa stesse per
accadere.
- Mich, sei sicuro che sia solo un mal di testa? Sei pallido, e…-
- Si, sono sicuro, ora, prendo due aspirine e mi stendo un po’, vedrai tra
qualche ora sarò il rompiscatole di sempre.-
- Se lo dici tu.- Ma Maria non ne era molto convinta, in meno di dieci minuti
furono a casa di Michael, ma le sue condizioni erano peggiorate, non riusciva a
reggersi in piedi, e più di una volta, nel tragitto dalla macchina
all’appartamento Maria l’aveva sorretto prima che cascasse al suolo.
- Forse è meglio che chiami Max, forse lui…-
- No, Maria, non chiamare nessuno, nemmeno Max potrebbe fare niente, ti prego!-
- Ma…-
- Maria, ti prego, non è nie…- Michael svenne, Maria non sapeva cosa fare, da
un lato voleva chiamare Max, ma dall’altro aveva la sensazione che tutto si
sarebbe aggiustato senza il suo aiuto, si chinò su Michael tentando di farlo
rinvenire, la sua fronte era bollente.
- Michael, ti prego rispondimi, Michael….-
- Maria,…. che cosa è successo?-
- Sei svenuto, devi avere la febbre alta, riesci ad alzarti?- Michael annuì, e
sorretto sa Maria, si diresse verso la sua camera da letto, li si distese,
sentiva freddo, e la febbre continuava a salire. Maria passò tutto il giorno a
vegliarlo, passava da stati di semicoscienza a stati di sonno. Verso sera però
le cose precipitarono, più di una volta Maria si ritrovò con il telefono in
mano pronta a chiamare Max, ma non lo fece, la febbre, intanto era salita
ancora, e ora Michael continuava a delirare, pronunciava frasi sconnesse, senza
senso, Maria non sapeva più cosa fare, aveva finito anche le lacrime. Poi il
telefono squillò. Maria recuperando un po’ di sangue freddo rispose, era Liz.
- Ehi, che vi è successo, è da stamattina che non vi fate sentire, tutto bene?-
- Si, tutto bene.- Maria era molto tentata di raccontarle tutto.
- E il mal di testa di Michael?-
- Il mal di testa… si …ecco.. era tutta una scusa per passare un po’ di tempo
assieme, senti Liz…-
- Dimmi, che c’è?-
- Niente, è che … non ci cercate, vogliamo passare un po’ di tempo assieme, ci
faremo vivi noi, ciao.- Maria chiuse la comunicazione.
- Maria…. Pronto, Maria, ci sei?-
- Allora?- chiese Kyle, che come gli altri aspettava notizie.
- Allora niente, Maria mi ha detto di non cercarli, che vogliono stare un po’
da soli, però…-
- Però cosa?- domandò Max mentre Liz si sistemava accanto a lui.
- Non lo so, c’è qualcosa che non mi convince, la voce di Maria aveva un non so
che di diverso, come se fosse preoccupata per qualcosa.-
- Vedrai che ti sei sbagliata.- la rassicurò Max.
- Forse è come dici tu. Allora che film andiamo a vedere?-
Kyle stava per aprire bocca ma fu fermato da Isabel.
- Scordatelo, "Sette anni in Tibet" non lo andiamo a vedere!-
- Vabbè, allora scegliete voi, per me va bene qualsiasi cosa…- le rispose Kyle
rassegnato.
Maria tornò da Michael, che si era addormentato, gli passò un panno umido sulla
fronte bollente.
- Non farmi qualche brutto scherzo, non te lo perdonerei mai, hai capito?-
Maria disse questa frase con un tono di minaccia, poi ricominciò a piangere
sino a che non si addormentò abbracciata a Michael.
Liz aprì lentamente gli occhi, un senso di smarrimento la investì, si guardò
attorno, quella non era la sua stanza. Dopo pochissimi istanti però si ricordò
cosa era accaduto la sera precedente.
Si girò e vide Max ancora addormentato accanto a lei.
Gli sfiorò le labbra con la punta delle dita, poi lo baciò, lentamente Max aprì
gli occhi, e rispose entusiasta al bacio di Liz.
- Buongiorno amore.- Gli sussurrò la ragazza.
- Buongiorno,… stanotte è stato stupendo….- le rispose baciandola sul collo.
- Già, ma oramai il sole è alto in cielo, e i miei si staranno domandando dove
sono finita.-
- Chiamali e digli che sei rimasta a dormire qui.-
- Si e così il convento delle suore di clausura avrà una monaca in più.- disse
Liz guardandolo negli occhi.
- Ho detto a dormire qui, non a dormire con me, è diverso. Gli dici che sei
rimasta a dormire da Isabel, tanto, è la verità più o meno, visto che Isabel è
mia sorella e viviamo assieme. No?-
- Quando ti ci metti hai sempre delle idee geniali.-
- Modestamente…- Liz rise, Max tentò di baciarla, ma lei lo evitò.
- Prima li chiamo poi ci divertiamo.- Rispose Liz maliziosa allo sguardo
interrogativo di Max.
- Rath….Rath….Svegliati ….-
- Chi sei? Dove sono?-
- Sei nei tuoi ricordi.-
- E tu chi sei? Rispondimi.-
- Tu sai chi sono io, ricordati di me.-
- Non lo so, aiutami, non so più niente..- Michael era disperato, una marea di
ricordi lo investì, erano i ricordi di Rath, ma non erano quelli che lui
conosceva già, erano dei ricordi completamente diversi.
- Ricordati di Braha, di Zan, di Atlan, di Vilandra, di Xar, di Ava, di me e di
Maima, ricordati.-
Pian piano Michael stava ricordando, quello che la madre di Max nel suo
messaggio aveva detto loro non era vero, lui non era il promesso sposo di
Vilandra, ne Tess era la sposa di Max, era tutta una menzogna, il suo cuore
apparteneva a Maima. Ora ricordava.
- Antea.- Sussurrò.
- Si, sono io.- Una figura si materializzò davanti a lui. – Oh, Rath, credevo
che non ti avrei più rivisto, mi sei mancato tanto.-
- Anche tu, non so come ho fatto a dimenticarti.- Michael la strinse forte a
sé.
- E’ stata Tess, è lei che vi ha manipolato la mente cancellandovi e cambiando
i vostri ricordi, ma ora tu ricordi di nuovo, e presto anche gli altri.- Sorrise
guardandolo negli occhi.
- Estil! – Mormorò ad un tratto Michael.
- Non preoccuparti, lui sta bene, a tempo debito lo rivedrai.-
- Devo avvertire Max e gli altri, devono sapere.-
- No!- gridò Antea – non ancora, se tu dicessi loro la verità, i loro cervelli
farebbero uno sforzo mostruoso per ricordare, e rischierebbero di andare in
tilt, ma abbi un po’ di pazienza, e pian piano farò loro riacquistare la
memoria, gradatamente, ma tu non devi dire niente a nessuno. Intesi?-
- Si. Ma che succede? – Michael iniziava a scomparire.
- Non è nulla, ti stai svegliando. Ricordati, acqua in bocca.- la voce oramai
era un sussurro.
Michael si risvegliò, era nella sua stanza. Sentì qualcuno muoversi dietro di
lui, si voltò lentamente e vide Maria rannicchiata contro la sua schiena che
dormiva beatamente. Senza svegliarla la strinse tra le sue braccia e restò a
contemplarla.
Erano oramai passate le undici quando Maria si svegliò.
- Buongiorno.- sussurrò Michael baciandola.
Maria ancora assonnata non capiva niente, ma di lì a pochi secondi realizzò che
non era un sogno, che Michael la stava baciando, che si era ripreso e che ora
stava bene. Lo abbracciò forte e ricambiò con ardore il suo bacio.
- Non farmi mai più uno scherzo del genere!- lo minacciò Maria riprendendo
fiato ed incominciando a piangere, rifugiò il volto nel suo petto.
- Non ci penso proprio.- ribatté cullandola Michael. – forse è ora di farci
vedere dai nostri amici, o ci daranno per dispersi…anche se, non mi
dispiacerebbe rimanere un altro po’ solo con te.- Maria sollevò il volto, sino
ad incontrare il suo sguardo.
- Io dico che Liz e gli altri possono aspettare ancora un po’.- rispose
maliziosa Maria perdendosi nei suoi occhi.
- Mamma, ciao sono io…. si, lo so che non sono tornata a casa ieri sera e che
non ho avvertito…si, scusa ma…. Si,….. mi lasci parlare?…… era tardi e Isabel
mi ha proposto di restare a dormire da lei….. no, ho detto Isabel, non Max…..
no, lui non c’era…. Era…era a dormire da Kyle, puoi chiamarlo per chiedergli
conferma….si mamma, certo……torno a casa più tardi, ciao.- Liz fissò esausta Max
che tratteneva a stento le risate.
- Ora chiamo Kyle e gli dico che sei rimasto a dormire da lui, in caso i miei
lo chiamassero.- disse Liz componendo il numero, dopo qualche squillo Kyle
rispose al telefono.
-Ciao Kyle, sono Liz, senti, volevo chiederti un favore……..-
- Che ti serve?-
- Se i miei ti chiamassero, potresti dirgli che Max ha dormito li da te?-
- Ma non è vero!….Ah, ho capito, tu sei da Max però hai detto ai tuoi che hai
dormito da Isabel e che Max era da me!…….-
- Più o meno la solfa è quella, avrei potuto dire che stava da Michael, ma però
la c’è Maria, che in teoria è a casa mia, che in teoria sono da Isabel, ma sono
con Max, che in teoria è da te, ma in pratica è qui con me e….-
- Liz frena frena, mi stai facendo venire un mal di testa galattico. Se i tuoi
chiamano gli dico che Max ha passato la notte qiu.-
- Grazie, sei un amico.-
- Si, di niente, ciao.-
- Ciao…….. Ok, è tutto sistemato, abbiamo le spalle protette.- Disse Liz
stendendosi accanto a Max e accarezzandogli il volto.
Continua...
Scritta
da Valentina |