Riassunto:
Maria scopre di essere incinta...
Data di composizione: all' incirca 05/05/2002
Valutazione contenuto racconto: adatto a tutti,
soprattutto alle persone romantiche!
E-mail:
veliva.vale@libero.it
Disclaimer: tutti i diritti dei personaggi del
racconto appartengono alla WB, tranne Jud. Il racconto è di proprietà del sito
Roswell.it
Nota dell'autrice:
dedico questo racconto alla mia classe, la 2°D di Udine. La classe più matta,
ma anche la migliore che ci sia.
La serata scorreva tranquillamente, si
erano tutti ritrovati a casa di Michael per vedere un film.
Lui e Maria avevano deciso di dare agli altri la bella notizia quella stessa
sera, dopo la fine del film, Michael guardò Maria e ripensò alle due settimane
precedenti, a quando Maria gli aveva detto di essere incinta, a quando lo
avevano detto alla madre di lei la settimana prima.
Seduti accanto a loro, Max e Liz, non si accorsero dello sguardo pieno di
gioia, ma anche di paura, che Maria e Michael si erano scambiati, erano troppo
presi da se stessi e dal film, nemmeno Alex e Isabel se n’accorsero, anche loro
erano troppo impegnati.
UNA SETTIMANA PRIMA
-Ciao Michael!- disse Maria aprendo la porta e invitandolo ad entrare.
–Ciao!- rispose il ragazzo un po’ cupo, quel giorno, infatti, lui e Maria
avevano deciso di dire alla madre di Maria, Amy, che Maria era incinta.
Michael la baciò, -è ora.- le sussurrò e notò che la sua espressione non era
quella di sempre, allegra, ma era un’espressione preoccupata e terrorizzata
allo stesso tempo.
- Ah, ciao Michael- la voce della madre di Maria lo interruppe dai suoi
pensieri –sono contenta di vederti!-esordì Amy.
–Salve signora De Luca- la salutò Michael.
Calò su diloro un imbarazzante silenzio, fu Maria a romperlo –Senti mamma, ti
devo dire una cosa- la madre la fissò preoccupata
–è successo qualcosa? sei in qualche guaio con la legge?- chiese Amy
preoccupata
–no, no, niente di tutto questo, vai in salotto, noi ti raggiungiamo subito-
disse Maria con un falso sorriso stampato sulla faccia.
Appena la madre sparì in salotto, Maria si voltò verso Michael –non ce la
faccio, non riesco a dirglielo.- disse la ragazza affondando il viso nel suo
petto.
–si che ce la farai, anzi, ce la faremo, e poi…- le sollevò il viso- dopo che
glielo avremo detto, non penso che tua madre sarà più felice di vedermi.-
concluse il ragazzo riferendosi al saluto di Amy.
-sei molto rassicurante!- commentò Maria staccandosi leggermente da lui e
fissandolo negli occhi.
–dai andiamo- Michael la prese per mano e insieme si diressero verso il
salotto, fecero un respiro profondo ed entrarono.
-allora che succede?- chiese Amy che era sulle spine.
–mamma siediti- Amy si sedette, Michael cinse da dietro la vita di Maria,
quest’ultima appoggiò il capo contro il suo petto, e le mani sulle sue.
-vedi, un mese fa, più o meno, io e Michael ci siamo rimessi assieme e be,
quella sera abbiamo parlato a lungo, abbiamo chiarito i nostri dubbi, le nostre
paure, si era formata una certa atmosfera, e… noi eravamo felici di essere
tornati insieme…e be, insomma…noi…- disse Maria.
–abbiamo fatto l’amore- concluse Michael, Maria lo guardò stupita –grazie,
molto tatto- lo rimproverò.
–cosa?!?- disse stupita Amy – tu e la mia bambina avete…- continuò.
–mamma non sono più una bambina, ho diciotto anni, e poi… promettimi che non ti
arrabbierai!- disse Maria
–non mi davrei arrabbiare, tu- indicò Michael – come hai potuto-
-mamma c’è un'altra cosa che ti dobbiamo dire- la madre la scruto
-non sarai… non sarai incinta? Maria, dimmi la verità, assicurami che non
aspetti un bambino-
-sono incinta e Michael è il padre.- disse a voce bassa Maria, si avvicinò alla
madre, le posò la mano sulla sua, ma Amy la ritrasse
–ho fatto di tutto perché cio non accadesse, e invece tu, dio mio, hai solo
diciotto anni, come hai potuto.-
Maria scoppiò a piangere –mamma-disse tra una lacrima e l’altra –mamma mi
dispiace di averti deluso-
-già mi hai deluso, ora vattene, andatevene, lasciatemi sola-
-mamma ti prego-continuò Maria.
–vattene- urlò la madre sull’orlo di una crisi di pianto.
–andiamocene- Michael prese per mano Maria e la condusse nel suo appartamento.
-oh, Michael, non mi vorrà mai più vedere- disse Maria piangendo tra le sue
braccia
–no Maria, è tua madre, ti vuole bene, vedrai domani le sarà già passata, era
sconvolta, non sapeva cosa fare.- la tranquillizzò Michael
-Maria, - la ragazza non rispose
–Maria…- la richiamò, poi vide che si era addormentata tra le sue braccia, la
sollebvò e la portò in camera sua, quella era stata una giornata molto pesante,
e lei doveva essere stravolta, la depose sul letto, la coprì e andò a dormire
sul divano, avevano entrambi bisogno di stare un po’ da soli. Il sonno non si
fece attendere, un sonno tranquillo, senza incubi.
La mattina dopo qualcuno, alla buon ora, bussò insistentemente alla porta
dell’appartamento di Michael.
-arrivo! arrivo!- farfugliò Michael stropicciandosi gli occhi, indossò una
maglietta ed un paio di jeans.
-Max se sei tu, stavolta non te la faccio passare liscia- disse mantre apriva
la porta.
–signora De Luca?- disse stupito Michael.
-Buongiorno Michael, Maria è qui?-
-si, sta dormendo in camera mia, non si preoccupi, io ho dormito sul divano-
rispose.
–Mi fai entrare?- chiese Amy
–certo, desidera qualcosa da bere?-
-no, sono venuta per scusarmi, ieri mi sono comportata male, ero sconvolta,
credevo che Maria fosse ancora la mia bambina, è cresciuta così in fretta, non
mi sono accorta, che oramai era una donna.- disse Amy –sono felice per voi, ci
ho pensato tutta la notte, avevo paura che tu, dopo la nascita del bambino la
abbandonassi come ha fatto suo padre con noi, ma mi sono accorta che tu ami
troppo Maria per farla soffrire, e quindi, sono felice per voi, e poi diventerò
nonna-
-già- rispose Michael, e si abbracciarono.
-mamma- Maria, sentendo delle voci era uscita dalla stanza di Michael e aveva
sentito tutto.
–o perdonami bambina mia, sono felice per te e per Michael, e ti sarò per
sempre vicina.- disse Amy correndole incontro e abbracciandola.
–grazie- sussurrò Maria.
UNA SETTIMANA DOPO
Ora dovevano dirlo a loro, dovevano dirlo a Max, Liz, Isabel e Alex. Avevano
deciso di dirglielo alla fine della dserata, dopo la fine del film.
-allora, che vi è sembrato il film?- chiese Alex.
-molto romantico!- affermò Liz.
-più di questo?- le chiese max baciandola.
-be, in effetti, questo lo è di più- e lo baciò di nuovo.
-uffa, ma non sapete fare altro?- domandò Isabel
-se vuoi possiamo provarci anche noi- disse Alex e la baciò.
-ragazzi, ragazzi- disse Michael.
-che c’è?- chiese Isabel leggermente infastidita dall’interruzione.
-be, Maria ed io abbiamo una cosa da dirvi- disse Michael.
-ecco, - iniziò Maria –più o meno un mese e mezzo fa, io e Michael ci siamo
rimessi assieme, e…-
Max guardò l’amico, che tentò di evitare lo sguardo.
-tu e lei…- disse, Michael annuì.
-e lei…- Michael annuì di nuovo.
-quindi tu …- per la terza volta Michael annuì.
-perspicace il ragazzo.- costatò Maria con una risata isterica.
-volete farlo capire anche a noi?- chiese Alex.
-Maria… be, lei, …ehm…come dire…- farfugliò Michael.
-aspetto un bambino- finì la frase Maria.
-grazie, molto tatto. Non sei stata tu a dirmi di avere più tatto?-le chiese
Michael.
-glielo dovevamo dire, prima è meglio è.- ribatté Maria.
Tutti gli altri li guardavano stupiti.
-be, che c’è?- chiese Maria.
Liz le si avvicinò –sono contentissima, per te, per voi, non ci posso credere!-
-anche io sono molto felice- esordì Isabel abbracciando Michael.
Dopo che tutti e quattro si furono complimentati con i loro amici, Aex chiese
-come farai con la scuola?-
-Be', la finirò, per fortuna siamo all’ultimo anno e mancano pochi mesi prima
della fine della scuola, quindi la finirò.-
-e poi che farete?- chiese Max.
-la madre di Maria ci darà una mano col bambino, e io finita la scuola cercherò
un lavoro e poi chi sa.-
I mesi passarono in fretta per tutti, tranne che per Michael e Maria.
Da quando avevano detto agli altri che Maria aspettava un bambino, tutto era
cambiato, Isabel, Liz, Alex e Max, e come se non bastassero, ci si mise in
mezzo anche Amy, la madre di Maria, e gli resero la vita impossibile.
Isabel, Liz e Amy assillavano continuamente Maria sul corredino del bambino,
sulla cameretta, su cosa lei doveva o non doveva fare…
A Michael questo sembrava un sollievo in confronto a quello che capitava a lui,
da una parte c’erano Max, Liz e Alex che lo facevano studiare sodo (la cosa
positiva fu che la sua media si alzò notevolmente), e poi finita la scuola, lo
assillavano per trovare un lavoro e un appartamento più grande, dall’altra
c’erano Isabel e Amy che lo tormentavano col bambino, devi fare questo, non
devi fare quello, il ritornello che poi sentiva spesso da Amy era: -tu lascia
la mia bambina e lo rimpiangerai amaramente!-.
Oramai lui e Maria riuscivano a vedersi solo di sfuggita.
Mancava poco alla nascita del bambino, ma decisero che non li avrebbero
sopportati un minuto di più, Maria e Michael, se ne andarono nel deserto, per
passare almeno una serata da soli.
-non ce la facevo più!- bisbigliò Maria tra le braccia del suo amore.
-nemmeno io, non ho mai visto i nostri amici e tua madre impuntarsi così.-
-già nemmeno io, ma in fondo ci sono stati d’aiuto.-
-hai ragione. Che bello il cielo stellato, era tanto che non lo vedevamo più
assieme.-
-oh!-
-Maria che c’è?-chiese tutto preoccupato.
Maria gli prese una mano e la posò sul suo grembo.
-senti, scalcia. Sara testarda come il suo papà.- disse Maria
-perché testarda e non testardo?-
-così, io vorrei una bambina.-
-per me è uguale, basta sia nostro.- detto questo la baciò, come non faceva da
tempo.
-non abbiamo deciso il nome- disse Maria riprendendo fiato.
-è vero, allora che ne dici di Mary Ann se è una bambina e di…-
-Jud, se è un maschio che ne dici di chiamarlo Jud?-
-è un nome insolito ma mi piace.-
Passarono la serata a parlare, di loro e del loro futuro, si immaginavano il
loro bambino e la loro vita con esso.
Tornarono a casa che era molto tardi, Maria decise che quella fredda sera di
ottobre sarebbe rimasta a dormire da Michael, appena entrarono nel suo
appartamento Michael esclamò:
-dimmi che non sto vedendo quello che vedo!-
-non lo stai vedendo.- disse ironicamente Maria.
Nel salotto di Michael erano accampati i loro amici.
Michael e Maria si chiusero in camera di lui per non essere disturbati, Maria
passò tutta la notte a far passare la rabbia a Michael, quella volta i loro
amici avevano davvero esagerato.
La mattina dopo, Maria si era appena addormentata, Michael, non avendo sonno,
andò in cucina a preparare la colazione.
-giorno, Michael!- disse Max appena alzatosi.
-giorno!- salutarono uno dopo l’altro anche gli altri tre.
-Giorno- rispose Michael cercando di controllarsi.
-dove siete stati ieri sera tu e Maria?- domandò Isabel.
-in un luogo dove potevamo stare soli- rispose irritato Michael.
-e ora lei dov’è?- continuò con l’interrogatorio Isabel.
-è in camera mia, sta dormendo.-
-e…-ma non riuscì a finire la domanda.
-adesso basta, vi siete accampati qui in casa mia, ci avete stressati per quasi
nove mesi, ora basta, lasciateci stare!- urlò Michael.
-Michael! Michael!- urlò Maria dalla stanza da letto.
-o Dio mio Maria.- e corse da lei, era iniziato il travaglio.
Corsero tutti freneticamente all’ospedale, prima di entrare in sala parto
accompagnata da sua madre che nel frattempo era stata avvista da Liz, chiamò
Michael vicino a sé, lo prese per il colletto e gli disse: -Michael Guerin,
tutto questo è colpa tua, me la pagherai!-
-certo tesoro- Michael non aveva mai visto maria in condizioni simili, il suo
tono era molto, ma molto arrabbiato, e i suoi occhi riflettevano allo stesso
tempo dolore e gioia.
Andarono tutti in sala d’aspetto, il travaglio durò poche ore, ma a Michael
sembrarono un eternità.
DOPO UN ORA IN SALA D’ASPETTO
-ma che succede, perché non è ancora nato- Michael era agitatissimo, camminava
avanti e indietro.
-non ti preoccupare, è normale.- lo rassicurò Liz.
DUE ORE DOPO
Michael continuava a camminare avanti e indietro, stava facendo venire i nervi
a tutti.
TRE ORE DOPO
Max andò a prendere del caffè per tutti.
-Grazie Max- disse Michael prendendo la tazza che l’amico gli offriva, ne bevve
un sorso.
-ma che cos’è?- domandò all’amico.
-camomilla, sei già abbastanza agitato, è meglio quella per te che un caffè.-
rispose Max
TRE ORE E MEZZA DOPO
La madre di Liz entrò nella sala d’aspetto con un fagottino in braccio, si
avvicinò a Michael.
-prendilo in braccio, è un maschietto!- e lo mise tra le braccia del padre.
-ciao Jud- disse Michael scrutando il volto di quell’esserino.
-e Maria come sta?- chiese poi.
-è nella sua stanza, sta bene, se volete potete andarla a trovare.- rispose la
madre.
Michael con in braccio suo figlio seguito dagli altri andò nella stanza che Amy
aveva loro indicato, appena vide entrare Michael con in braccio Jud, sul volto
di Maria comparve un sorriso.
-ciao Maria, tutto bene?- chiese Liz.
-si, soprattutto adesso.-rispose prendendo Jud dalle braccia di Michael,
quest’ultimo le circondò le spalle con un braccio.
Alex aveva portato la macchina fotografica, o per meglio dire Isabel lo aveva
costretto a farlo, però non se ne pentì, scattò una foto ai suoi due amici e al
loro bambino, una foto bellissima, che esprime tutto l’amore di Michael per
Maria e viceversa, ma soprattutto quello per il frutto del loro amore.
FINE?
Scritta
da Valentina |