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IL NUOVO ARRIVATO


Riassunto:  Come può cambiare la vita di un normalissimo ragazzo, dopo aver incontrato una persona che non è dello stesso pianeta e che gli chiede di aiutare i suoi figli ed i loro amici a sopravvivere da persone malvagie. Leggete questa storia e ve ne accorgerete...

Data di composizione: 2-3-4 aprile 2002.

Valutazione: Adatto a tutti

Disclaimer: Tutti i diritti dei personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione Warner Bros, il racconto è di proprietà del sito Roswell.it

La mia E-mail è virtual86@tiscali.it


Erano le sette di sera e stavo tornando a casa dopo essere stato agli allenamenti di rugby, sembrava tutto tranquilli, ero stato convocato per la prossima partita e la sera stesse dovevo andare ad una festa stupenda, la giornata stava finendo bene, dopo due interrogazioni a scuola tutte e due con esito negativo, dopo una rissa con William, il bullo della scuola, ci aveva rimediato un paio di pugni, ma quello era normale, era una giornata come tutte le altre, a tratti bella e a tratti brutta, ma quella era la mia vita e ormai ci avevo fatto l’abitudine, era una giornata come le altre, fino a quando………
L’ ambiente che mi circondava diventò tutto strano, le foglie degli alberi non si muovevano più,
le lancette del mio orologio non camminavano più, poco dopo il cielo si oscurò sembrava notte, cominciavo ad avere paura, ma dal cielo uscì un raggio di luce cosi forte che illuminava tutti gli oggetti che mi circondavano, da quel raggio di luce usci una donna, che io non avevo mai visto prima di allora.
Volevo chiedergli subito chi era, ma feci nemmeno in tempo ad aprire bocca che la donna mi disse:“Matteo tu mi dovrai fare un gran piacere, dovrai aiutare a sopravivere i miei figli ed i loro amici da altre persone. Io non posso andare da loro perché c’è qualcuno che li segue, e se mi vedrebbe mi ucciderebbe senza esitare.”
“Cosa?E poi chi sono le persone che devo aiutare?E poi come fai a sapere il mio nome?”Chiesi io, mentre mi chiedevo come faceva a sapere il mio nome.
La signora con un bel sorriso mi rispose immediatamente:”Si, dovrai aiutare delle persone, ma anche degli alieni, e poi io non so solo il tuo nome so anche molte altre cose su di te.”
“Ehhh?Ma se matta?Alieni?”Esclamai, sconvolto dalla rivelazione della donna.
“Sì proprio degli alieni, ma non agitarti insieme a loro ci saranno anche degli esseri umani.”Mi ribatte la donna molto tranquillamente.
Io ancora non riuscivo a capire se era realtà o finzione quello che mi stava accadendo, e cercai di fargli anche altre domande:”Ma da chi gli dovrei dare una mano a salvarsi?”
La donna non so se mi volevano rispondere a questa domanda perché ci riflette per alcuni istanti:
“Da altri alieni, però questi sono malvagio e li vogliono uccidere.”
“Cosa?Li vogliono uccidere. E se accettassi, di aiutarli io cosa ci guadagno?Perché qualcosa ci guadagno? Gli domandai, incuriosita da quello che stava succedendo.
“No, tu non ci guadagnerai, ma ci guadagnerai dei nuovi amici. E l’unica cosa. Ma per favore accetta.” Mi rispose la donna molto dolcemente.
Io ancora non avevo deciso se accettare la proposta fatta dalla donna, ma prima volevo sapere come avrei fatto a conoscere le persone da aiutare:”Ma come faccio a conoscere le persone che devo aiutare?”
“Tu sta sera dovrai andare ad una festa, e lì ci saranno anche loro. Li potrai riconoscere, perché saranno in otto e staranno in disparte a parlare tra loro. Saranno quattro uomini e quattro donne.” Mi rispose la donna, che nel frattempo mi comincio a descrivere i loro aspetti fisici ed i loro comportamenti.
“E che vado, davanti a loro e dico, ci sono degli alieni che vi vogliono, uccidere e io vi posso dare una mano a sopravivere. Loro mi daranno del matto”Gli chiesi ironizzando su quello che stava accadendo.
La donna mi rispose immediatamente, ma fece apparire anche una specie di diario:”Ai ragione, loro sono molto diffidenti su quasi tutte le persone. Tu prima cercherai di convincerli, parlandogli di quello che ti è accaduto in questo momento, e se non ti credono gli farai vedere questo diari. E con questo ti crederanno sicuramente, ne sono sicura.”
Io avevo molto paura, di quello che mi poteva accadere, se accettasi di aiutare questi ragazzi a sopravivere, e poi come faccio a farli sopravvivere, io semplice ragazzo.:
“Ma a me potrebbe accadere qualcosa, se accettassi di aiutare, quei ragazzi?”
“Non so molto bene se ti potrebbe succedere qualcosa, ma molto probabilmente no, non ti dovrebbe succedere niente.”Mi rispose la donna molto dolcemente.
“Ma perché qualcuno vuole uccidere, quei ragazzi-alieni hanno combinato qualcosa di grosso” Chiesi preoccupato di quello che potrebbe accadere a quei ragazzi, anche se non li conoscevo mi preoccupavo per loro, non so perché, c’era qualcosa che mi faceva venire spontaneo preoccuparmi per loro.
La donna cercò di rispondere, con molto cautele e calma:”Uno di loro e re di un pianeta, Antar, e ci sono delle persone di un’altro pianeta, che lo vogliono uccidere per diventare i padroni del nostro pianeta, Antar,questi che lo vogliono uccidere sono gli Skin. Lo so è una storia un po’ complicato e abbastanza pericolosa,ma spero che accetti, in ogni modo, perché il tuo aiuto può essere molto prezioso.”
“Io voglio accettare, ma…………”Mi fermai a riflettere
La donna per farmi ragionare mi disse:”Cosa c’è che non va, Matteo.”
“Non lo so, ho come una sensazione, di pericolo, che mi possa succedere qualcosa, non so precisamente” Risposi, pensando se dovevo accettare quest’occasione che mi era proposta, di conoscere degli alieni, la mia più grande passione oppure rifiutare per paura. Non lo sapevo ma dovevo decidermi.
“Tu non devi avere paura Matteo, devi anche pensare che dalla tua parte avrai degli alieni, con dei poteri che ti saranno sempre vicini e che ti proteggeranno.”La interoppi immediatamente.
“Cosa dei poteri, mi sembra di rivivere un film di fantascienza, e di solito nei film di fantascienza c’è sempre qualcuno che deve morire, e in questo caso non potrei essere io?” Dissi, pieno di paura, e con il sudore che mi cominciava a scendere dalla fronte.
“Ma perché, sei così pessimista oggi. Di solito riesci sempre, a trovare la parte ottimista d’ogni cosa”
Mi ribatte la donna, cercando di farmi accettare quello che stava accadendo.
Io avevo ancora mille domande da fargli, ma mi stavo accorgendo che se ne stava andando la donna. Ma feci in tempo a fargli due ultima domanda, credo che siano le più importanti, che non mi erano proprio venuta in mente, da quando avevo cominciato questa assurda storia:”Ma perché avete scelto proprio me per dare una mano a questi ragazzi? E poi se dovessi rifiutare di partecipare a questa assurda storia, cosa mi accadrebbe?”Chiesi. Ormai ero vicinissimo ad una scelta, ma volevo un conferma.
“Abbiamo scelto te, perché ci fidiamo di te, nel tuo corpo ai un mix tra grinta, ottimismo, buona volontà e tantissima energia, che sembra non finire mai. Se ti bastano questi d’aggettivi per averti scelto, vedi tu. E poi se dovresti rifiutare di aiutare, quelle persone a sopravivere, dopo che me ne sarei andata dimenticheresti tutto, e inoltre non avrai l’opportunità di partecipare ad un avventura che molti vorrebbero vivere a tuo posto.”Mi rispose la donna, che adesso mi aveva fatto prendere una decisione ben precisa.
Nel frattempo nella mia mente mi continuavo a ripetere,”Ma sei stupido, Matteo. Ti lasci sfuggire l’ occasione che aspettavi da una vita, non puoi lasciare tutto, adesso.”Non mi mancava che comunicare alla donna la mia decisione.”Va bene, accetto di partecipare a questa avventura con tutti i rischi che porta,
ma non posso lasciarmi sfuggire questa avventura”
“Allora hai accettato, adesso me ne posso anche andare, ormai so che i mie figlia hanno un alleato in più, e la loro vittoria contro gli Skin, e sempre più vicina. Ti ringrazio e te ne sarò grata per tutta la vita adesso, me ne devo andare. Addio, Matteo.”
“Aspetta, ti devo fare altre domande, non andare via” Cercai di fermarla me era troppo tardi, La donna fu risucchiata, da quei raggi di luce blu. Che per poco tempo, illuminarono per un’ altra volta tutta la strada, mentre la donna pian piano scompariva nel cielo al posto di quei raggi di luce blu, vennero sostituiti da un’ aria di colore celeste, che diedero uno strano effetto a tutte le cose che mi circondavano.
Le prime cose che mi venivano in mente da fare furono di guardarmi intorno, per vedere se tutto era tornato come prima, guardavo le fogli degli alberi e vidi che si rimuovevano, spostate dal vento e subito dopo mi accorsi che anche le lanette del mio orologio, ricominciavano a battere. Per terra vicino a me trovai uno strano diario, me lo aveva lasciato quella donna.
Mi incamminai verso casa, apri la porta e la prima persona che vidi fu mio fratello, che mi disse subito cosa era quella specie di diario che avevo in mano, io gli risposi che era il diario di un mio amico, lui mi credette subito per fortuna.
Ero la nella mia stanza, mentre mi preparavo per andare alla festa, mi continuavo a ripetere cosa c’era in quel diario, avevo una voglia matta di aprire quel diario ma avevo anche un po’ di paura.
Prima di uscire dalla mia stanza presi coraggio ed aprii quel diario, era formato da poche pagine, che erano di un materiale che somigliava molto al ferro, e su di esso erano incisi dei simboli, che non avevo mai visto prima di allora.
Lo richiusi dopo poco, e decisi che lo avrei chiesto ai ragazzi alieni che avrei incontrato alla festa e speravo che mi levassero molti altri dubbi sugli alieni.


Mancavano pochi metri al luogo della festa, e mi continuavo a ripetere perché avevo accettato una sfida quasi impossibile, io ero un semplice ragazzo e pochi istanti e la mi vita sarebbe cambiata.
Mi stavo avvicinando al salone della casa, dove era stata organizzata la festa, mi accorsi che vicino
a l’ ultima finestra della sala c’era un gruppetto di ragazzi, che stavano conversando tra di loro.
Io mi avvicina, lo spazio che dovevo percorrere era un paio di metri, ma sembrava che per percorrere quella breve distanza ci impiegavo un’ eternità.
Ero affianco a loro e non riuscivo a far uscire una parola dalla mia bocca, ma presi coraggio e dissi:
“Salve”
L’ unica persona che mi rispose fu una ragazza con dei capelli biondi e con un corpo mozzafiato, era molto bella, doveva essere Maria, dai corpi che mi aveva descritto la donna sembrava lei:”Ciao!”
“Ciao,io mi chiamo Matteo ehhh ehhh so molte cosa sul vostro conto, so che siete dei ragazzi………ma siete anche degli………alieeeni” Cercai di dirgli, nel frattempo ero diventato tutto rosso in faccia.
“Cosa, ma tu sei matto??!!”Mi rispose uno di loro.
“Tu devi essere, Michael, se no mi sbaglio?”Ribattei immediatamente.
Lui mi rispose immediatamente:”Come fai a saperlo?”
“So molte cose su di voi, possiamo andare a parlare da un’ altra parte. Liz possiamo andare a parlare al Crashdown caffè?”Gli chiesi.
Liz mi rispose subito:”Sai anche il mio nome, ma va bene possiamo andare al Crashdown”.


Al Crashdown erano presenti tutti. Ma nessuno compreso io non riusciva a parlare per primo, l’ unico che trovo il coraggio e parlò per prima fu Max:”Se non sbaglio hai detto che ti chiami Matteo, perché non ci spieghi meglio la storia degli alieni, poi io non riesco a capire come ti vengono in mente queste storie degli alieni.”
“Lo so che avreste cercato, di girare intorno all’ argomento degli alieni. Non mi credereste nemmeno se vi dico che incontrato, se si può dire cosi, una donna che mi ha parlato di voi e che mi ha detto cose molto interessanti sul vostro conto. So che site quattro alieni, Max e Isabel che sono fratello e sorella, poi ci sono Michael e Tess.
Inoltre so che site stati rinchiusi in delle capsule, che adesso sono dentro da una montagna, dove c’è anche il Granilith, che è l’ unica cosa che vi può riportare sul vostro pianeta, Antar.
So che avete dei poteri, cambiare struttura molecolare alle cose, entrare nella testa delle persone, e altri come respingere i colpi d’arma da fuoco.
Siete riusciti a scappare dall'FBI, con l’ aiuto di Nasedo che ora e morto, Tess prima abitava con Nasedo e adesso abita a casa dello sceriffo Valenti che è il padre di Kyle.
Vi posso dire altre cose ma per adesso fatevi bastare queste, pian piano vi dirò le altre”Risposi molto precisamente, alla domanda di Max.
“Ma se anche, quello che stai dicendo fosse vero, noi perché ti dovremmo credere?” Mi chiese una di loro.
“Tu dovresti essere Isabel, non stupirti che so il tuo nome perché so anche quelli degli altri che ancora non avuto il piacere di conoscere, Poi Isabel mi dovreste credere, perché adesso avete dei nemici in più, e io sono l’ unico che vi può aiutare, a sopravivere da questi nemici. Non mi fate la domanda se ho dei poteri, con cui aiutarvi.”Risposi
Un’ altra domanda me la fece Maria:”Ma dove vai a scuola non ti avevo mai visto prima d’ora?”
“Io invece no, non è la prima volta che ti vedo, perché vengo alla stessa scuola dove vai tu. E te lo posso assicurare io ti ho notato molto volentieri.”Gli risposi, velocemente.
“Lasciamo stare, a che scuola vai e chi sei, perché dovremmo fidarci di te”Mi chiese Alex.
Gli risposi subito, anzi gli feci vedere una cosa.:”Va bene e ora di farvi vedere una cosa, e ne sono sicuro quando ve la farò mi crederete, ti rai fuori da dentro la giacca che portavo, quella specie di diario.”
Tutti rimasero senza parole, l’ unico che mi parlò fu Max:”Come fai ad avere quel coso?”
“Lo so Max che voi già ne avete uno, questo me lo ha dato………… tua madre”Gli ribattei senza esitare
Isabel cominciò a piangere e mi disse:”Hai visto nostra madre, perché non è venuta da noi?”
“Si ho visto tua madre, non può venire da voi se no la ucciderebbero.”Risposi ad Isabel
“Cosa?”Mi chiese Liz
“Si Liz, la ucciderebbero perché c’è qualcuno che vi segue e che vi vorrebbe uccidere, perché voi siete
l’ unica speranza per il vostro pianeta”Risposi alla domanda fattami da Liz
“Ma tu, gia hai visto cosa c’è dentro a quel diario”Mi chiese Michael
Io gli risposi subito:”Si Michael, già ho guardata nel diario. Ma non sono riuscito a capire, cosa significano quei simboli che sono incisi, sulle pagine.”Prima che mi risposero consegnai il diario a Max.
Alla mia domanda mi rispose Max:”Questi simboli che sono incisi sul diario, sono la scrittura del nostro pianeta. Noi già siamo riusciti, a tradurre alcuni simboli. Questo diario deve essere il continuo di quel altro.”
“Adesso mi credete, spero di si”Chiesi al gruppo.
Quasi tutti erano disposti a credermi, c’ era chi era me disposto a credermi, come Michael e Alex, ma dopo un po’ di chiarimenti tra me e loro due, decisero di credermi.
Solo uno non voleva credere a quello che dicevo, e non voleva che io cominciavo a far parte del loro gruppo. E voleva che Tess con i suoi poteri, mi facesse dimenticare quello chetava accadendo. Era Kyle.
Sia Maria che Liz cercarono di convincerlo ma non ci riuscirono, anche Max cercò di convincerlo ma anche lui non riuscì a fargli cambiare idea.
“Ma perché non vuoi credermi. Ragiona, come faccio a sapere che Max e re di un pianeta, che si chiama Antar. Che Liz e stata salvata da Max, dopo una sparatoria al Crashdown. Per favore credimi.”Disse a Kyle, quasi supplicandolo.
Kyle non mi fece attendere la sua risposta:”No, non voglio che tu entri a far parte del nostro gruppo perché potresti essere anche un alieno cattivo, cioè uno Skin.”
“Ma cosa stai dicendo Kyle, se è uno Skin cosa improbabile, come fa avere il diario con gli stessi simboli di quell’altro.”Gli ribatte Maria.
Kyle non rispose a Maria, dopo poco cercò di alzarsi per andare via,ma fu fermato da Isabel, che cercò di farlo tornare indietro:”Dai Kyle non andare via, torna a sederti, così potremo parlare con più calma e forse cambierai idea.”
Kyle non gli rispose e se ne andò.
“Per sta sera facciamola finita, ne riparleremo domani mattina. Forse saremo più calmi.”Disse Maria a tutto il gruppo, che nel frattempo era ancora sconvolto dal comportamento di Kyle.
Tutti erano d’accorda a riparlarne la mattina dopo, mentre c’è ne stavamo andando via, mi si avvino Max che mi disse se mi doveva restituire il diario, ma io gli risposi che il diario ormai era suo.
Mi ringrazio e se ne andò verso casa sua insieme ad Isabel. Me ne stavo andando anche io, quando Liz mi disse:”Matteo, ti va di mangiare qualcosa insieme a me, Maria e Alex?”
“Vabbene, grazie dell’invito.”Gli risposi
Dopo poco che c’eravamo seduti, Liz ci chiese cosa volevamo da mangiare.
“Matteo, prova gli anelli di saturno, sono la cosa più buona.”Mi consiglio Maria.
“Ok, prendo gli anelli di saturno.”Dissi accettando il consiglio di Maria.
Mentre eravamo seduti al tavolo a mangiare, io i miei anelli di saturno, Alex mi fece una domanda:
“Dove hai incontrato la madre di Max e d’Isabel?”
“Era il pomeriggio prima della festa, e io stavo tornando dagli allenamenti, come faccio quasi tutti i giorni, intorno a me si era fermato tutto…………gli raccontai tutto per filo e per segno.
E dopo poco che avevo finito di parlare, io mi alzai dal tavolo e dissi che me ne andavo, perché era stata una giornata fin troppo movimentata per me, e che per oggi era meglio che me ne andavo a dormire.
Li salutai e me ne andai.
Mentre mi incamminavo verso casa, continuavo a pensare su quello che mi stava accadendo, io Matteo di sedici anni, ero riuscito a realizzare uno dei mie più grandi desideri, parlare con un alieno.
E non riuscivo ad immaginare cosa mi poteva accadere, andando avanti con questa storia, non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dopo per vedere cosa risarebbe accaduto.


Durante la notte, ero nella mia camera sul letto e non riuscivo a chiudere occhio, continuavo a pensare alla giornata che avevo vissuto, fino a quando, qualcuno cominciò a bussare alla mia porta, corsi di corsa per le scale, ma mentre percorrevo le scale, nella mia mente si susseguirono molto velocemente una serie d’immagini, le più nitidi erano quelle d’Isabel e di un’altra persona che assomigliava molto a sua madre e mi continuava a ripetere………… arriva alla fine delle scale e aprii la porta, era Isabel, il mio sangue si gelo, mi venne la pelle d’oca e mi ritornarono in mente le immagini che avevo visto pochi istanti prima, una cosa incredibile.
“Ti devo parlare Matteo”Mi chiese Isabel
Io accettai:”Va bene.”
“Sulla porta, dobbiamo parlare.”Mi disse lei.
“No, scusa. Entra,andiamo in camera mia stremo più tranquilli, ma fai piano ci sono i miei che stanno dormendo, e se li svegliamo, lasciamo stare, lo sai come sono i genitori”Ribattei.
“Allora ci conviene fare piano, perché ti devo parlare di una cosa, molto importante per me.”Mi disse lei.
Per alcuni istanti non parlò più nessuno, cominciavamo a fare delle domande solamente quando eravamo già nella mia camera. Entro prima lei e poi io, l’ultima cosa che feci prima di cominciare a parlare, socchiusi la porte, e li sbaglia…………
“Come mai socchiudi la porta?”Mi domando Isabel preoccupata dalla mia agitazione, che si formo appena lei mi disse che mi doveva parlare di una cosa importante.
La mia risposta non si fece attendere:”Ho chiuso la porta, perché ho paura che i miei si possano accorgere che tu si qui, no perché io mi vergogna di te, ma perché avrei molte difficoltà a spiegargli chi sei, e solo questo il motivo della mia agitazione.”
“Vabbene ma ora calmati, perché ti devo chiedere delle cose molto importanti, e le risposte che mi darai per me significheranno moltissimo”Mi disse Isabel, che sembrava molto preoccupata.
“Ok, risponderò a qualunque domanda mi farai.”Gli ribattei
Lei prima di cominciare a farmi delle domande, si mise a riflettere per alcuni istanti. Sembrava che aveva paura di sbagliare, e cosi per farla tranquillizzare dissi:
”Non devi avere paura di farmi delle domande, che sembrano stupide, io ti risponderò comunque. Tanto già lo so che vuoi farmi delle domande su tua madre, sul suo aspetto, sul suo carattere e su altre cose, specialmente se mi ha detto se vi vuole bene.”
Isabel rimase sconvolta sulle mie dichiarazioni, avevo centrato il tema delle domande che mi doveva fare lei, per l’ennesima volta, i colpi di scena dichiararono di non essere finiti.
“Come fai a saperlo, che ti devo parlare di mia madre e soprattutto come fai a sapere che ti volevo chiedere, se mi voleva bene. Prima mi risponderai a questa domanda e dopo passeremo a quelle che ti volevo fare.” Mi chiese Isabel, che sembrava molto scossa dalle mie dichiarazione
“Non lo so molto precisamente come faccio a sapere queste cose su di te, so solamente che quando ho sceso le scale per venirti ad aprire la porta, sono stato come bloccato, come se i miei piedi fossero incollati per terra e qualcuno e entrato nella mia testa e mi ha fatti vedere delle immagini del mio passato,del mio presente e del mio futuro e inoltrami ha fatto vedere i simboli che erano incisi sul diario.
Una cosa che mi turba moltissimo, perché se qualcuno è entrato nella mia testa significa che mi può anche controllare, questa volta ti chiedo aiuto, per favore” Dissi a Isabel e dai miei occhi cominciavano a scendere delle lacrime di paura
Ma Isabel non aveva il coraggio di rispondermi, perché era anche turbata dal mio atteggiamento e perciò doveva trovare una risposta, perfetta:”Matteo anche io ho il potere di entrare nelle menti di altre persone, ma non ho il potere di fargli vedere delle immagini, di una cosa ne sona sicura nessuno può controllarti. Te lo giuro.”
“Grazie Isabel, mi hai tolto un gran peso. Adesso puoi farmi qualsiasi domanda e io ti risponderò, comincia pure.”Ribattei ringraziando Isabel.
“Voglio saper come è fatta mia madre, io gia lo vista ma voglio sapere di più, per favore Matteo, adesso aiutami tu.”Mi chiese Isabel quasi implorando
“Tua madre e una donna bellissima, ha dei capelli biondi e degli occhi blu, che fanno uscire da loro dei raggi di luce, inimmaginabile perla loro bellezza. E poi il carattere di tua madre, e fantastico mi tranquillizzava quando ero agitato, puoi essere fiera di avere una madre del genere e poi quando quando gli ho sfiorato la mano per prendere il diario, mi ha lasciato un’energia che mai nessun altro mi aveva dato.”Risposi alle domande di Isabel
“Come. Tu che non sei nemmeno il figlio gli hai sfiorato la mano e io nemmeno gli posso dirgli, che gli voglio bene.”Disse Isabel
“Non fare cosi tua madre gia lo sa che gli vuoi bene, non c’è bisogno che glie lo dici.”Dissi cercando di calmarla.
Per un po’ ci mettemmo tutti e due a riflettere.
“Matteo di posso chiedere una cosa?”
”Certo”
”Ti posso abbracciare, per me sarà come se abbracciassi mia madre. Dimmi di si, ti scongiuro.”
“Per me sarà un po’ imbarazzante, ma va bene. Anzi ti prometto una cosa, prima o poi,ma sarà più prima che dopo, io ti farò abbracciare tua madre, te lo giuro.”
Passarono pochi secondi, e Isabel mi si butto sopra e mi disse:”Grazie.”
Io non risposi pensai solamente che ormai avevo fatto un promessa, e io la dove portare a termine, a qualunque costo. Le promesse vanno mantenute.
Rimanemmo abbracciati per quasi venti minuti, e fu un abbraccio meraviglioso, che non scorderò mai più. Furono dei momenti magici, che mi permisero di entrare ancora di più a far parte del gruppo.
“Ciao, Matteo ci vediamo a scuola”Mi disse Isabel
“Ciao Isabel, buonanotte anche se e quasi giorno.”Ribattei a Isabel
“Anche a te buonanotte.”Mi disse Isabel
Mentre Isabel mi salutava, i nostri occhi si incrociarono e fu uno sguardo speciale, uno di quelli che ti permettono di entrare nel cuore delle altre persone, e di capirei loro sentimenti, un cosa che molto difficilmente si ripeterà.
Poco dopo mi mise a dormire, anche se non riuscii a chiudere occhi, perché nei miei occhi era ancora impresso lo sguardo di Isabel, una magia.


L’ indomani a scuola, durante l’ora di pranzo, Maria mi venne vicino e mi disse:Matteo, hanno detto Max e Michael che oggi dopo la scuola ci dobbiamo vedere al Crashdown.”
“Come mai, ci dobbiamo incontrare?”Chiesi a Maria
Maria non mi fece attendere la sua risposta:”Ti devono parlare di Kyle, che se non darà d’accorda che tu faccia parte del nostro gruppo, tu non potrai far parte del nostro gruppo.
Se non cambia idea tu dovrai dimenticare tutto.”
“Che io dimenticare tutto, voi siete matti. E poi come facci a dimenticare tutto?”Chiesi a Maria
“Tess, a dei poteri che possono far dimenticare tutti i ricordi delle persone, dipende tutto da Kyle, se lui ti accetterà tu non dovrai dimenticare niente.”Mi rispose Maria
“Lo so, che dipende tutto da lui ma non so che fare, pensa che stamattina lo incontrato nel corridoio della scuola, e non mi ha degnato nemmeno di un saluto. E poi e strano questo comportamento da parte sua, la madre di Max e Isabel me lo aveva descritto differentemente.”Dissi a Maria.
Nel frattempo si avvicinava a noi Liz, che ci disse:”Ciao, ragazzi come mai quelle facce?”
A rispondergli fu Maria:”Stavamo parlando del comportamento di Kyle, nei confronti di Matteo.”Rispose Maria a Liz
“Lo so e un comportamento insolito, da parte di Kyle. Il vero Kyle non e cosi. E come se fosse un’altro”Ribatte Liz
“Scusate un attimo.”Disse alle ragazze
“Cosa c’è Matteo?”Mi rispose Liz
Io mi misi a riflettere sulle parole che aveva detto Liz(come se fosse un’ altro).
“Ragazze,nessuno degli alieni che conoscete oltre a Isabel, che sa come entrare nelle menti delle altre persone?”Chiesi a Maria che a Liz
A rispondermi fu Liz:”Si Tess, ha un potere del genere, ma perché ci chiedi questo?”
“Lo scoprirete dopo la scuola al Crashdown, fidatevi di me. Adesso devo andare, ciao”Risposi a Liz
“Ciao”Mi risposero in coro le due ragazze
“Maria, ma che gli a preso”Chiese Liz a Maria
“Questa volta non chiedermelo, lo conosco da solo due giorni e appena mi faccio una idea su di lui, sono obbligata a cambiarla ogni volta che lo vedo.”Rispose Maria
“Ora e meglio andare in classe.”Disse Liz
“Hai ragione, se arriviamo in ritardo la professoressa di biologia, ci interrogherà sicuramente”Rispose Maria, che comincio a prendere i quaderni dal suo armadietto
Le ragazze si cominciarono ad incamminarsi verso l’aula di biologia, ma perché Matteo si e comportato cosi…………


Dopo la scuola al Crashdown, successero molte cose.
Prima di arrivare all’appuntamento con gli altri, incontrai qualcuno, che mi diede una cosa che mi sarà molto utile per il mio futuro.
“Ciao ragazzi, come va?”Chiese Alex
“Alex, non e il momento di scherzare.”Gli rispose Michael
“Scusatemi.”Esclamò Alex
Al crashdown eravamo quasi tutti presenti, mancavano solo Tess e Kyle, ma dopo alcuni minuti arrivarono anche loro.
Il primo a parlare fu Max:”Oggi vi abbiamo fatti venire qui, perché dobbiamo decidere se accettare se Matteo cominci a far parte del nostro gruppo, chi vuole aggiungere qualcosa lo può anche fare. “
Ad aggiungere qualcosa, per prima fu Tess:”Io non sono d’accordo che Matteo cominci a far parte del nostro gruppo,e dalla mia parte e anche Kyle, vero Kyle?”
“Si Tess sono dalla tua parte”Ribatte Kyle
“Ma cosa state dicendo, Matteo deve far parte del nostro gruppo e l’unica cosa che ci può tenere in contatto con il nostro pianeta.”Disse Isabel in mia difesa
“Grazie Isabel, ma mi so difendere da solo. Vorrei fare delle domande a Kyle, Kyle hai mai baciato una ragazza?Chiesi a Kyle
“Ma questo che centra con la discussione?”Disse Tess
“Tess tu devi stare zitta, Kyle allora mi rispondi?”
“Eeehhh non me lo ricordo.”Mi rispose Kyle
Io feci altre domande a Kyle:”Vabbene questa non lo sai, allora dimmi, che numero hai sulla maglietta della tua squadra di basket?”
“Hheee il 14 o il 25, non me lo ricordo, ma perché?”Rispose Kyle
“Forse mi sa rispondere Tess?O mi sbaglio?”Chiesi a Tess
Per alcuni istanti non parlo più nessuno,il primo a parlare fu:
”Ma cosa c’entra Tess adesso, allora fa bene a dubitare di te.”Mi rispose Max, che era molto arrabbiato dalle mie rivelazioni
Io gli controbattei subito:”No Max, io non c’è lo con Tess, perché adesso Tess non è Tess!!!”
“Ma che significa?”Mi chiese Liz
“Io te lo avevo detto, che ogni volta che lo vedo sono costretta a cambiare idea, e tu non mi volevi credere.”Esclamo Maria
“Ora vi spiego tutto, mentre venivo qua, qualcuno e entrato nella mia testa, e mi ha detto qualcosa e soprattutto mi ha dato qualcosa che vi farò vedere dopo. E mi ha detto che Tess e Kyle in questo momento, sono posseduti dagli Skin e hanno fatto in modo da farli allontanare da noi, in modo che ci dividessimo.
L’ unico modo per farli tornare in loro e………… mettere quest’oggetto(tirai dal mio zaino una specie di rombo che secondo come lo giri, si illumina e ha vari effetti) sopra il Granilith e questo farà uscire dalla mente di Tess e Kyle gli Skin, e torneranno come una volta.
E un po’ strana come storia, ma è la realtà.
Nel frattempo Kyle e Tess si alzarono dal tavolo e di corsa se ne andarono, Alex li voleva rincorrere per non farli scappare, ma io lo fermai.
“Alex fermo, lasciali andare via.”
“Perché”Mi chiese Alex.
Io risposi subito:”Fidatevi di me. Ora seguitemi. Max e Maria ci servono le vostro auto, andate a prenderle, io e gli altri vi aspetteremo fuori, sbrighiamoci.”
Passarono pochi minuti e salimmo sulle auto, io ero in quella di Max e Isabel.
“Ma dove dobbiamo andare?”Mi chiese Max.
“Al Granilith”Gli ribattei
“Perché”Mi richiese lui
“Non fare più domande, andiamo”Gli risposi
Nel frattempo Max si sporse dal finestrino, e fece cenno a Maria di seguirlo, e Maria con la testa annui.
Mentre ci stavamo avvicinando sempre di più al Granilith, incontrammo sulla strada il vice sceriffo Hanson, che ci chiese di fermarci per eccesso di velocità.
“Questa non ci voleva, dobbiamo trovare un modo per sbrigarci, se no sarà troppo tardi per Tess e Kyle.”Dissi io ad alta voce.
“Cosa?!?”Eslcamò ad alta voce Isabel
“Si Isabel, una cosa che non vi ho detto, e che se gli Skin rimarranno per più di 48 ore nella mente di Tess e Kyle, noi non potremo più fare niente.”Ribattei alla domanda di Isabel
“E adesso quanto manca?”Mi chiese Max
“27 minuti e poco più, e segnato su questo oggetto”Risposi alla domanda di Max
Più nessuno sapeva cosa si poteva fare, e se lo sceriffo non ci avrebbe lasciati andare via subito,per Kyle e Tess, sarebbe stata la fine.
“Salve signor Evans, potrebbe darmi patente e libretto”Ci chiese il vice sceriffo
“Ecco il libretto e questa e la patente”Disse Max che era molto preoccupato, perché stava passando troppo tempo.
Ma per una volta, la fortuna ci aveva assistito, la centrale aveva chiamato il vice sceriffo sulla sua radio, e qui aveva comunicato che c’era stata una rissa in un locale, alla periferia di Roswell, e doveva andare di corsa. Che fortuna.
“Adesso sevo andare per questa volta non vi faccio niente, ma andate più piano”Ci disse con tono molto alta il vice sceriffo.
“Si, non si preoccupi”Gli ribatte Max
Aspettammo per alcuni istanti che lo sceriffo si allontano, e poi ripartimmo a tutto gas.
“Ci dobbiamo sbrigare, mancano solo 19 minuti”Esclamai a Max
Arrivammo al Granilith, ma il tempo scorreva troppo velocemente mancavano solo 13 minuti, Max apri la porta e andammo nella stanza del Granilith, e cerano anche Tess e Kyle che sembravano imbambolati, o meglio fuori dal mondo. Provammo ad avvicinarci al loro, ma erano protetti da una barriera di color azzurro-verde, e anche il Granilith aveva una barriera simile.
I tre alieni provarono a romperla con i loro poteri, ma ci riuscirono dopo troppo tempo,
ci rimanevano solo 1 minuto e 8 secondi, io mi precipitai sul Granilith e riuscii a trovare la fessura dove doveva andava il mio strano oggetto, e dopo poco dal Granilith uscirono dei fasci di luce che illuminarono tutta la stanza del Granilith, ma da loro ne uscirono due i più luminosi che entrarono nelle teste di Tess e Kyle, e da le loro teste uscirono due nuvole di un colore che si avvicinava al grigio, fu una scene terrificante che non vorrei più rivivere, ma per mia fortuna duro pochi istanti, perché queste nuvole e questi fasci luminosi rientrarono nel Granilith, ma ci fu una sorpresa………
Dal Granilith usci una voce, che assomigliava molto a quella della donna a cui dovevo dire grazie per avermi fatto entrare in questa avventura:
“Complimenti, avete sconfitto gli Skin, ma loro non si arrenderanno e cercheranno di uccidervi di nuovo, dovrete stare molto attenti. Ci risentiremo molto presto, con uno di voi mi sentirò molto più spesso. Isabel, ti voglio bene anche se non te lo posso dire di persona. Addio”
“Era mamma, Max era nostra madre.”Esclamo Isabel
“Si, era nostra madre”Gli ribatte Max
Per alcuni istanti non parlò più nessuno.
“Ora e meglio andare via, prima che arrivi qualcuno.”Disse Matteo.
“Ma perché mi sento tutto rimbambito” chiese Kyle al gruppo, anche Tess fece la stessa domanda
A rispondergli fu Alex:”Non preoccupatevi vi spiegheremo tutto stasera, adesso andiamo via”


La sera al Crashdown:
“E che problemi dovremmo avere io e Kyle, ad accettare Matteo visto che sa tutte queste cose”Disse Tess
“Però prima, avevate dei problemi ad accettarmi, ve lo assicuro.”Gli rispose Matteo
La serata fini e tutti se ne andarono a casa loro, domani succederà qualche altra cosa?
Seguite le avventure di Matteo, il nuovo arrivo del gruppo alieno-umano e ve lo giuro ci saranno molte altre avventure.

Scritta da Matteo


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