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UN'IMPROBABILE COPPIA


RIASSUNTO : Quali conseguenze porterà il nuovo sentimento che lega Max e Maria?

DATA DI COMPOSIZIONE: dal 27/04/01 al 07/05/01 

VALUTAZIONE: Adatto a tutti 

DISCLAIMER: Tutti i personaggi descritti in questo racconto, sono di proprietà della W.B.
Il racconto è di proprietà del sito ROSWELL.IT.

La mia E-MAIL è picchiotti-tra@libero.it


- Si, farò proprio così….- Erano ormai diversi giorni che Tess, stava studiando un piano per riuscire a dividere definitivamente Max da Liz. Anche se dal giorno della caverna, i due ragazzi non erano più stati insieme, saltava all’occhio l’amore che ancora li univa, soprattutto ogni volta che si incontravano.
Oramai Tess era decisa a riconquistare il cuore, di quello che lei considerava il suo sposo, ed era per questo motivo che pur di averlo non si sarebbe fatta scrupoli, anche a costo di portare una spaccatura all’interno del gruppo. A suo parere, questo avrebbe finalmente riportato le coppie a ricongiungersi, così come le aveva sempre ripetuto Nasedo. 

Max, quella sera era stanco di studiare, così presa la giacca, decise di andare a fare un giro con la jeep, era stufo di doversene stare chiuso in casa, voleva rivedere la sua Liz, anche se di nascosto, come faceva ormai già da diversi giorni.
Dopo aver passato quasi un’ora davanti al Crash Down a guardare Liz che ripuliva il locale, Max cominciò a girovagare per la città, la mente lo riportava sempre a quel giorno della caverna, a quando la sua storia con la bellissima terrestre era finita. Quasi senza accorgersene si ritrovò  nel deserto, in cima a quel dirupo, che era stato per tanto tempo il luogo d’incontro di tutti loro. 
Spense i fari della macchina, accese la radio, e lasciò che la sua mente ripercorresse tutte le fasi della sua tormentata storia.  Era ormai da diverso tempo che era lì fermo, quando ad un certo punto il rumore di un’altra macchina lo riportò bruscamente alla realtà.  – Chissà ora chi è questo scocciatore? - Pensò tra  sé e sé.
Stava già per mettere in moto, quando dalla macchina del nuovo arrivato, scese qualcuno. Era buio, e quindi non riusciva a capire di chi si potesse trattare, ma non appena questa si girò, e la luna riuscì a illuminarle il viso, Max riconobbe subito Maria.
-Maria, cosa fai qui a quest’ora e da sola?- Domandò Max stupito di vederla li.
-Penso, che siamo qui per lo stesso motivo - rispose lei.
Le lacrime, cominciarono a scenderle sul viso, Max capì che sicuramente anche lei stava soffrendo terribilmente quanto lui - Che ne dici di montare sulla mia macchina, almeno potremmo deprimerci insieme, sai, molto tempo fa, qualcuno mi ha detto che non si dovrebbe mai piangere da soli, quindi, ecco qua a tua completa disposizione, una solida spalla su cui piangere. – Max stava cercando di tirare su il morale della ragazza, e dal sorriso che vide comparire sulle sue labbra, era sicuro di essere a buon punto.
Rimasero li per molto tempo, alternando fasi di silenzi, a fasi in cui parlavano e si sfogavano sulle reciproche relazioni,
-Ho deciso che lascerò Roswell, per qualche tempo, non riesco a stare qui, l’idea di vederlo tutti i giorni, e sentirlo così freddo nei miei confronti, mi fa impazzire. – Disse Maria piangendo sommessamente.
Max cercò di consolarla, cercando anche di spiegarle il comportamento del suo amico, ma quando vide che era tutto inutile, la prese tra le braccia, e la lasciò sfogare.
-Piangi pure quanto vuoi, non può farti che bene, però non pensare mai, che lui non ti ami…. –
Maria al suono di quelle parole alzò il viso, e guardò Max negli occhi, passarono degli interminabili momenti in cui il tempo sembrò fermarsi.  Senza rendersene conto, le loro labbra si unirono in un bacio, e tutto il dolore che fino a quel momento li aveva accompagnati, sparì. 

-Buongiorno Maria, dormito bene? – La voce di Liz, la fece sussultare.
-Eh….Ah, ciao Liz, si si, tutto bene grazie -.  Maria non riusciva a guardarla negli occhi, quello che era successo la notte, anche se era stato solo un sogno, lo considerava come un tradimento nei confronti dell’amica, ma quello che la faceva sentire maggiormente in colpa, era il fatto che quel bacio le aveva ridato un pò di serenità.
Nel frattempo, nei corridoi della scuola, Max e Michael, stavano prendendo i libri dai rispettivi armadietti.
-Ehi Max, tutto bene? Questa mattina mi sembri più silenzioso del solito – Disse Michael, rivolto all’amico, che fino a quel momento, non aveva proferito parola.
Max si sentiva terribilmente confuso, l’aver sognato di baciare Maria, lo faceva sentire un traditore, ma allo stesso tempo ripensare a quello strano sogno, lo faceva sorridere di piacere.
Max stava per rispondere all’amico, quando Michael lo precedette dicendogli, - Uhm, guarda un po chi sta arrivando?-
Proprio in quel momento Liz e Maria, facevano il loro ingresso a scuola, e si stavano dirigendo verso di loro.
-Ciao ragazzi, come va? –, esordì Liz.
-Benone grazie, e voi? -, rispose Michael.
-Anche noi, a parte Maria, che questa mattina è più strana del solito, non è vero Maria? – Disse Liz sorridendo rivolta all’amica.
Maria sentì su di se lo sguardo di tutti e tre i ragazzi, ma quello che la mise ancor di più in imbarazzo fu quello di Max, le sembrava che la stesse guardando in un modo strano, diverso dal solito…..le sembrava lo sguardo che lui di solito riservava a Liz.
-Io….veramente…- Maria sentiva il suo cuore andare a mille, doveva assolutamente trovare una scusa per allontanarsi da loro, soprattutto da Max.
-Scusate devo andare…..-, e senza aggiungere altro si allontanò velocemente, dirigendosi verso il bagno.
I ragazzi rimasero esterrefatti dallo strano comportamento di Maria.
 Michael, che era convinto di esserne la causa disse:
- Non le riesce proprio capire perché l’ho fatto, ha intenzione di evitarmi per il resto della vita? –
-Devi darle tempo, cosa credi che sia facile per noi…. -, dicendo queste ultime parole Liz  guardò Max negli occhi, e poi si allontanò per andare a cercare la sua amica. 

- Era solo un sogno….era solo un sogno…era solo un sogno -, Maria, continuava a ripeterselo, guardandosi allo specchio del bagno, però sapeva che questo non sarebbe bastato, la vicinanza di Max, le aveva fatto provare delle strane sensazioni, che neanche con il suo Michael aveva provato.
Il suono della campanella la riportò alla realtà, e presi i libri, si avviò verso l’aula di scienze. Arrivata in classe, però si accorse di aver dimenticato il suo libro nell’armadietto, - Ma è possibile, che a causa di uno stupido sogno, io…-, l’impatto fu inevitabile, stava correndo senza guardare dove andava. – Mi scusi io non….Max!?!-, quella era l’ultima persona che sperava di incontrare in quel momento. China a raccogliere i libri caduti, Maria cercava di evitare di incrociare il suo sguardo, sapeva che altrimenti lui si sarebbe accorto del tumulto di emozioni che si erano impadronite del suo corpo.
Max prese Maria, la appoggiò agli armadietti, e prima ancora che lei potesse dire solo una parola, la baciò.
-Max…Max, ti senti bene?-, la voce di Maria lo svegliò da quel sogno ad occhi aperti.
-Eh… sì, scusa mi ero distratto, ti sei fatta male? – Max si sentiva come drogato, guidato da una strana forza che lo spingeva verso di lei.  – Ora scusa devo andare o farò tardi a lezione -, detto ciò si congedò dalla ragazza.
Maria rimase li a guardarlo, mentre spariva tra i corridoi della scuola, tirò un sospirò e si diresse verso la sua classe. 

- Uffa!!! Ci mancava anche il compito di punizione, non l’ho mica fatto a posta ad arrivare in ritardo!! - Disse Maria seccata. A causa dell’incidente, avvenuto quella mattina tra i corridoi della scuola, il professor Green, aveva visto bene di punirla assegnandole per il giorno dopo, un’accurata ricerca sugli organismi unicellulari.
-Dai Maria, non ti preoccupare, ci penso io al locale, tu vai a casa e mettiti al lavoro -, cercò di rincuorarla Liz.
Proprio in quel momento, fecero il loro ingresso Max e Isabel,  - Ciao ragazze, come va? – Disse Isabel, rivolta alle due amiche.
-Diciamo che potrebbe andare meglio -, rispose Maria, cercando allo stesso tempo di evitare di guardare Max.
-Perché, non ti senti bene? – Chiese Max, con tono quasi allarmato.
-Ma no, non ti preoccupare, vedi a Maria è stata assegnata per punizione, una ricerca di scienze, e come sai lei non è proprio una cima in questa materia. – Lo rassicurò Liz.
-Ma che problema c’è, Max è un genio in scienze, potrebbe aiutare Maria nella sua ricerca, sicuramente con il suo aiuto ce la farà -. Intervenne Isabel.
Maria cercò inutilmente di evitare l’aiuto di Max, non voleva assolutamente ritrovarsi da sola con lui, sapeva che in quel caso, avrebbe commesso sicuramente una sciocchezza.  Ma fu tutto inutile,  perché Liz, grazie anche l’appoggio di Isabel, costrinse Maria ad accettare l’aiuto del ragazzo.

Erano ormai diverse ore, che Max e  Maria, erano impegnati nella ricerca, per tutto il tempo, avevano cercato di rimanere il più distante possibile l’uno dall’altro.
-Ehi Max, che ne diresti di una pausa, se non mi rilasso almeno dieci minuti, il mio cervello rischia di fondersi- disse Maria sorridendo, cercando così di smorzare la tensione che regnava all’interno della stanza.
-Perché no, mi è venuta una gran sete…- rispose Max, contraccambiando il sorriso.
Maria tornò poco dopo, con un vassoio colmo di bevande e vivande.
-Ho pensato che avremmo potuto fare uno spuntino, infondo ce lo meritiamo, abbiamo lavorato sodo -, disse Maria, appoggiando il vassoio sul tavolo.
-E tu, tutto questo ben di Dio me lo chiami uno spuntino? -, rispose Max, dopo aver controllato il contenuto del vassoio.
I due ragazzi scoppiarono a ridere, e quasi senza accorgersene, i loro corpi si erano avvicinati, Max smise di ridere, guardò Maria negli occhi,  - Max…io…-, Maria non riuscì a terminare la frase, Max la tirò a se, e le chiuse le labbra con un bacio.
Il tempo sembrò essersi fermato, a Max e Maria, sembrava di essere in un mondo tutto loro, non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro, la passione era scoppiata improvvisa tra di loro.  Ad un certo punto un colpo alla porta , li fece tornare bruscamente alla realtà.
Maria sembrava essersi svegliata da un meraviglioso sogno, guardò Max negli occhi, e disse – Non muoverti da qui, mi libero subito di questo scocciatore, e sarò di nuovo da te -. 
Non appena aprì la porta, Maria restò senza parole,  - Beh, che fai, non ci fai entrare? – Disse Michael, facendosi strada e entrando all’interno della casa seguito da Liz e Isabel.
La serata passò tranquillamente, Maria riuscì a terminare la sua ricerca, ma sia per lei che per Max, fu tremendo dover mantenere le distanze, e allo stesso  tempo si sentivano in colpa nei confronti di Liz e Michael.

Quella notte Maria faticò a prendere sonno, continuava a ripensare a quello che era successo durante il giorno, ed era sicura che lo stesso  stava facendo Max. Era impaziente, non vedeva l’ora che fosse mattina, voleva rivederlo, ma soprattutto voleva riassaporare le sue labbra, fu proprio con questo pensiero, che finalmente si addormentò. 

Quella mattina, Max al suo risveglio, trovò Isabel seduta sul suo letto che lo fissava.
-Buongiorno sorellina, dormito bene? –  Disse Max alzandosi dal letto.
A sua sorella non era sfuggito lo strano comportamento del fratello della sera prima a casa di Maria, ed ora era li per avere delle spiegazioni.
-Max, si può sapere cosa ti è successo, cosa credi che non me ne sia accorta che ieri sera, tu e Maria eravate strani, sembrava vi sentiste in imbarazzo. Cosa è successo ieri pomeriggio? – Isabel era nervosa, sentiva che era successo qualcosa, ma non riusciva ad immaginare cosa.
-Cosa vorresti dire Isabel, lo sai benissimo perché ero da Maria, e poi se non sbaglio sei stata proprio tu, ad insistere affinché l’aiutassi a fare la ricerca. Ora se non ti dispiace, mi devo vestire. – Con quest’ultima frase, congedò Isabel, che non era affatto convinta delle spiegazioni del fratello.

Il viaggio verso scuola, fu compiuto nel più assoluto silenzio. Michael, tentò in svariati momenti, di intavolare una qualsiasi conversazione, ma notando la tensione che c’era tra i due fratelli Evans, decise che era il caso di lasciare perdere.
-Ehi Maria, ma su chi hai intenzione di far colpo questa mattina? – Disse Liz, meravigliata guardando l’amica. Maria si era presentata a scuola, con una minigonna che avrebbe fatto girare anche un ceco, per non parlare della cura con cui si era sistemata i capelli e il trucco.
-Mi sono detta che magari così sarei riuscita a far girare la testa a qualche alieno….- Maria non poteva certo dire a Liz, che l’alieno in questione era Max, così cercò di farle credere che parlava di Michael.
Era dall’inizio delle lezioni, che sia Max che Michael, non riuscivano a togliere lo sguardo da Maria.
Il suono della campanella fu il momento adatto per Max, per avvicinarsi a lei e sussurrargli all’orecchio – Sei bellissima, ti aspetto alla sesta ora, nella stanza dei cancellini, abbiamo lasciato un discorso in sospeso. –
Maria era al culmine della gioia, non vedeva l’ora che arrivasse il momento d’incontrarsi con Max, fantasticava ad occhi aperti, così non si accorse che nel frattempo Michael le si era avvicinato.
-Cos’è la nuova divisa scolastica? – Disse il ragazzo indicando il vestito di Maria.
-Sbaglio o qualcuno qui è geloso, se ti da tanto fastidio che tutti i ragazzi della scuola mi vengano dietro, mi dispiace per te, avresti dovuto pensarci prima…. prima di lasciarmi. – Detto questo Maria chiuse il suo armadietto, e si diresse verso l’aula di storia, lasciando Michael interdetto per il suo comportamento.
Nel frattempo, Max, Isabel e Liz, che erano in piedi davanti alla macchinetta delle bibite, attendevano l’inizio della prossima lezione.
-Avete visto Maria, questa mattina è davvero carina – Disse Liz.
-A me sembra molto volgare, oltre che molto strana – Rispose Isabel, guardando di sottecchi il fratello.
-Secondo me, tu sei solo molto gelosa – concluse Max, allontanandosi dalle due ragazze.
Liz e Isabel rimasero qualche secondo senza parole, fu Liz la prima a parlare.
-Ma cosa gli è preso, non l’ho mai visto così, sono due giorni che è strano – anche a Liz, non era sfuggito il cambiamento di Max.
-Non lo so, ma ti posso assicurare che lo scoprirò molto presto….- Isabel, era intenzionata a scoprire quale fosse la causa dello strano comportamento del fratello.
-A quanto pare il mio piano sta procedendo meglio del previsto. – Pensò Tess, guardando la scena nascosta dietro un armadietto. 

Il suono della campanella, indicò la fine della sesta ora, Max e Maria inventarono delle scuse per allontanarsi dai loro amici e per recarsi finalmente nella stanza dei cancellini.
-E’ tutta la mattina che aspetto questo momento…- Maria non concluse la frase, Max le chiuse la bocca con un bacio, la sollevò e la mise a sedere sul tavolo che si trovava alle sue spalle. La passione era esplosa fortissima, Max non riusciva a controllarsi, cominciò a baciarle le labbra, il collo, stava scendendo giù, fino all’attaccatura del seno, quando improvvisamente la porta si spalancò.
-Max…Maria, ma cosa…- Liz non credeva ai suoi occhi, la scena che aveva appena visto, era stata peggio di una pugnalata in pieno petto.
Michael, che era insieme a Liz, e aveva visto a sua volta la scena, fu pervaso da una rabbia improvvisa, si avventò addosso all’amico, e cominciò a colpirlo con una serie di pugni all’addome e al viso. Fu l’intervento di Isabel, a separare i due ragazzi.  Michael era livido di rabbia.
-Ringrazia che siamo a scuola e che tua sorella si sia messa tra di noi, perché se no io….-
-Tu cosa? Usciamo di qui, e vediamocela tra noi due, senza che ci siano loro – gli rispose Max, mentre con una mano si asciugava il sangue che gli usciva dal labbro.
Nel frattempo Maria, che si era ricomposta, si avvicinò a Max.
-Michael falla finita, se non sbaglio sei stato tu a lasciarmi, non hai nessun diritto di comportarti così. Io sono libera di fare ciò che voglio, e questo vale anche per Max. –
Liz, che fino a quel momento era stata in silenzio, si fece avanti.
-  Maria, ma come hai potuto tradirmi così? Proprio tu, la mia migliore amica, ti ho sempre considerato una sorella…. e tu Max – continuò Liz, puntando il dito contro il ragazzo, - come hai potuto farmi questo, credevo che tra noi ci fosse qualcosa di speciale…ma a quanto pare mi sbagliavo….non voglio avere più niente a che fare con voi due. – Detto questo Liz scappò via mentre le lacrime cominciavano a rigargli il viso.
Michael guardò Maria negli occhi, il suo sguardo era pieno di rabbia, avrebbe voluto dirle ciò che pensava di lei, ma il dolore che provava in quel momento era insostenibile, così senza dire nulla, si girò e si diresse verso l’uscita. 

Dopo che anche Michael se ne era andato, Isabel, pretese una spiegazione da parte dei due ragazzi.
-Ma siete impazziti? Si può sapere cosa vi è  passato per la testa? Come è possibile che fino a ieri sareste stati disposti a dare le vostre stesse vite per Michael e Liz e oggi….-
Max e Maria si guardarono negli occhi, e solo in quel momento si resero conto che tutto ciò che era successo non era accaduto per loro volontà.
-Io amo Liz, ma dopo lo strano sogno dell’altra notte, sento come una forza che mi spinge verso Maria…-
-Nel tuo sogno, tu mi hai baciata, dopo aver cercato di consolarmi per la mia rottura con Michael? – Intervenne Maria
-E tu come fai a saperlo? – Domandò Max stupito.
-E’ lo stesso sogno che ho fatto io, ed è proprio da quella notte che sento una forte attrazione verso di te – Rispose Maria spaventata.
Isabel, che fino a quel momento era stata in silenzio ad ascoltare le parole dei due ragazzi, ebbe come un illuminazione, - Non è possibile, è stata di nuovo lei….ora mi spiego perché ha tanto insistito affinché venissimo nella stanza dei cancellini…-
-Lei chi? – Chiesero in coro Max e Maria.
-E’ stata Tess…usando probabilmente lo stesso potere, che ti ha portato verso di lei in passato – Rispose Isabel, rivolta al fratello.
-Ma tutto questo non ha senso, perché avrebbe dovuto spingermi verso Maria? –
-Ma come fai a non capirlo, in questo modo, sarebbe riuscita a dividere te da Liz, e Maria da Michael, illudendosi così di poter ricostituire le coppie del passato. –
-Quella brutta….lasciate che le metta le mani addosso, e vedrete…- Maria era furibonda.
-La vendetta è un piatto che va consumato freddo, la cosa più importante in questo momento, è trovare Michael e Liz, e spiegare loro, quello che è successo. – Isabel in quel momento sembrava quella più lucida. 

Per Max e Maria, fu una vera tortura, dover attendere l’ora di chiusura del Crash Down, per potersi finalmente spiegare con Michael e Liz, sarebbero voluti andare subito da loro, ma Isabel aveva ragione, era meglio aspettare che nel locale non ci fosse nessuno.
-Ti ringrazio Michael, per essere rimasto ad aiutarmi, ti confesso che l’idea di dover rimanere sola con i miei pensieri non mi allettava molto, non riesco ancora a capacitarmi di come abbiano potuto farci questo. Conosco Maria da una vita, e lo stesso vale per te con Max, sono quasi certa che ci deve essere qualcosa sotto….-
-Ammiro la tua illimitata fiducia nei loro confronti, ma io mi limito ad osservare i fatti…. –  Michael fu interrotto da qualcuno che stava bussando alla porta.
-E chi accidenti è a quest’ora? – Riprese Michael avvicinandosi alla porta, fermamente intenzionato a cacciare lo scocciatore.
Ma tutta la spavalderia del momento, cadde quando aprendo la porta vide Isabel seguita da Max e Maria.
-Il locale è chiuso, quindi tornatevene a casa – Disse Michael rivolto ai nuovi arrivati. – Vedo che avete una bella faccia tosta a presentarvi qui dopo quello che ci avete fatto. – concluse poi col viso livido di rabbia.
-Michael, lascia che ti spieghi…- cercò di dirgli Max.
-Non c’è nulla da spiegare, c’è bastato quello che abbiamo visto…- Michael, non aveva nessuna intenzione di ascoltare le spiegazioni dell’amico.
-Michael, aspetta un momento, io voglio sapere…. – Disse Liz con voce tremante.
Fu Isabel a prendere la parola, e dopo essersi seduti tutti attorno ad un tavolo, spiegò come Tess, fosse riuscita, utilizzando il suo potere, a spingere Maria e Max l’uno nelle braccia dell’altra, nella speranza di ottenere quello che lei aveva sempre sperato, e cioè la riunione delle coppie del passato.
-Non è possibile, come ha potuto essere così crudele, e giocare nuovamente con le nostre vite….- Disse Liz arrabbiata, ma al tempo stesso sollevata, per aver scoperto che sia Max che Maria, avevano agito sotto l’influsso del potere di Tess.
Maria si avvicinò a Michael, e riuscì con fatica, a convincerlo a seguirla nel retro del locale.
-So come ti sei sentito, ma ti giuro, che non ero io quella nella stanza dei cancellini, o meglio, non era la mia volontà che mi ha spinta ad agire in quel modo. Sai benissimo quello che provo per te, e conosci altrettanto bene il legame che ho con Liz, quindi ti prego Michael, devi credermi….- Maria non riuscì a continuare a parlare, i singhiozzi le scuotevano il petto. 
Michael, che aveva ascoltato in silenzio le parole di Maria, vedendo le lacrime, che le scorrevano copiose sul viso, non poté fare a meno di stringerla tra le braccia.
-Non temere Maria, io ti credo…io so quanto mi ami, ed è per questo che ho sofferto come un pazzo quando ti ho vista con Max, ma in fondo al mio cuore, sentivo che quella non potevi essere tu….-
-Beh direi che dal modo in cui hai aggredito il povero Max, non dovevi essere poi così certo della mia buona fede…-, Maria cercò di far sorridere Michael, non l’aveva mai visto così serio come in quel momento, e in fondo ne era quasi felice, perché in quel modo Michael, le stava dimostrando che l’amava nonostante tutto.
-Maria, io non posso prometterti nulla, vorrei giurarti che starò sempre con te, e che non ci lasceremo mai….ma sai benissimo che mi è impossibile farlo, ma al tempo stesso l’idea di averti perso, e di vederti tra le braccia di un altro, mi ha fatto capire che io voglio stare con te. Quindi se sei disposta ad accettare tutti i rischi che questa relazione può comportare io….- Michael non riuscì a completare la frase, Maria, che aveva capito dove lui volesse arrivare, gli chiuse la bocca con un bacio.
-Ricordami che mi prima di strozzare quella vipera di Tess, devo ringraziarla per averti fatto finalmente aprire gli occhi. – Detto ciò Maria si ributtò tra le braccia del suo adorato Michael.
 Nel frattempo, mentre Isabel, si era recata a casa di Tess, per costringerla a seguirla al locale, Max e Liz, erano seduti ad un tavolo.
-Liz  io…mi dispiace da morire, è già la seconda volta, che sei costretta a soffrire a causa di Tess, ma ti giuro che questa volta lei la pagherà…-
-Sai Max, in fondo io non mi sento di giudicarla, lei ti ama, o crede di amarti, in fondo Nasedo l’ha cresciuta, ripetendogli sempre, che voi due eravate destinati a stare insieme, quindi le è impossibile accettare il fatto che tu abbia scelto me, una comune terrestre….-
-Liz non vorrai dirmi che ora la difendi anche dopo tutto quello che ci ha fatto passare. – Maria e Michael, che erano appena ritornati nel locale, non potevano credere alle loro orecchie.
-Ragazzi, io non dico che giustifico il suo comportamento,  ma non penso che sia giusto condannarla. In fondo lei è convinta di agire per il bene del vostro pianeta, crede che portare al ricongiungimento delle coppie, sia già un passo avanti, per la sua salvezza. – Le parole di Liz, fecero riflettere i ragazzi.
-Ora capisco perché l’ami così tanto….- Tess, che era entrata nel locale con Isabel, aveva ascoltato le parole di Liz.
-So che non ci sono parole per spiegare ciò che ho fatto, ma Liz, ha ragione io ho creduto di agire per il nostro bene, ma mi rendo conto solo in questo momento, vedendovi qui insieme, che se il mio piano avesse funzionato, voi non sareste mai stati felici. Da quando sono arrivata, sono riuscita solo a farvi soffrire, ed è per questo motivo che ho deciso di lasciare Roswell…-  Tess, aveva gli occhi lucidi, era evidente che aveva capito di aver commesso un grosso errore, cercando di dividerli.
I ragazzi si scambiarono degli sguardi, che agli occhi di Max avevano lo stesso significato. Infatti fu il ragazzo che avvicinandosi a Tess, e appoggiandole una mano sulla spalla le disse: 
-No Tess, non occorre che tu te ne vada, sei già rimasta sola per troppo tempo, qui hai finalmente trovato la tua famiglia, e poi non scordare che molto presto avremmo dei nemici da affrontare, quindi è giusto che noi quattro restiamo uniti. – Con quelle parole Max le fece capire,  che il rancore nei suoi confronti era ormai sopito. 

La giornata era stata lunga, ricca di avvenimenti più o meno piacevoli.
 Michael e Maria, erano nell’appartamento del ragazzo, quello che era successo, li aveva riavvicinati ulteriormente, mentre per  Max e Liz quella era stata una prova molto dura da superare, e l’esserci riusciti era un’ulteriore dimostrazione della forza del loro amore.
La consapevolezza di sapere, che probabilmente, le loro storie non sarebbero state per sempre, non incrinò la felicità che li univa in quel momento, avevano capito, che era stato stupido cercare di reprimere i loro sentimenti, quindi si ripromisero che questo non sarebbe più accaduto, avrebbero vissuto il loro amore serenamente prendendone con gioia tutto ciò che questo era in grado di dare loro.

Scritta da Critex


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