RIASSUNTO:
L’amore è nell’aria per tutti tranne che per Maria, ormai sola
anche mentre sta con gli altri a causa di Michael che non vuole una relazione.
Ma la sera di Halloween…
DATA
DI COMPOSIZIONE: 10-4-2001
VALUTAZIONE:
per tutti
DISCLAIMER:
Tutti i diritti dei personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di
produzione Warner Bros. Il racconto é di proprietà del sito Roswell.it.
La mia e-mail è
vale.ros@libero.it
“Ehi voi due! Se vi prendo
sono guai!” gridò Maria dietro a due bambini che, vestiti da alieni,
l’avevano ricoperta di poltiglia verde e ora se la stavano dando a gambe
levate.
“Maria… non sapevo che festeggiassi ancora Halloween, non sei un po’
grande?”le chiese Isabel con il suo solito sarcasmo maligno entrando dalla
porta del Crashdown.
“Io odio Halloween” commentò Maria togliendosi quella roba appiccicosa e
puzzolente dalla faccia e dai vestiti.
“Ti conviene andare a casa a farti una bella doccia!”le suggerì Liz “al
locale ci penso io!”
“Ne sei sicura Liz?Ormai arriva l’ora di punta e lo sai che fra neanche
mezzora il Crashdown sarà pieno zeppo di gente!”disse Maria.
“Non preoccuparti, anche perché non può certamente servire ai tavoli
conciata in questo modo!”esclamò squadrando dalla testa ai piedi Maria “e
poi..”continuò “al massimo Isabel mi darà una mano!”e rivolse il suo
sguardo all’amica che la stava guardando molto contrariata.
L’aria quel giorno era più
calda del solito, la scuola ormai era iniziata da un mese ma quel giorno era
diverso da tutti gli altri. Maria respirò lentamente passeggiando fra le
strade di Roswell che sembravano coperte da un manto di colori caldi
cominciando dal giallo arrivando al rosso, e altro non erano che foglie.
Arrivò a casa, aprì la porta, entrò, e la richiuse, poi si voltò e quasi
non prese un colpo al cuore trovandosi davanti Michael.
“Ehi ma che ci fai qui?”chiese la ragazza con un filo di voce.
“Ti stavo aspettando!” rispose, poi la prese per un braccio potandola verso
di se, ma subito ritrasse la mano sentendo qualcosa di viscido sulla manica
della maglietta.
“MARIAA!” Maria sbatté le palpebre due o tre volte di scatto e si trovò
davanti sua madre che cercava di capire cosa avesse sua figlia da rimanere
imbambolata davanti alla porta.
“Ti senti bene tesoro?” le chiese poi.
“Sì… sì certo!”rispose annuendo.
“Michael… perché ho sempre te nella mia testa?” si chiese poi andando in
camera sua.
“Liz, Liz qual è oggi la
specialità della casa?” chiese Isabel in preda ad una crisi di panico.
“Bè ma che domande: Alieno di Halloween!” rispose ridendo Liz.
“Ah giusto!” sospirò sarcastica Isabel strappando l’ennesimo foglietto
delle ordinazioni dal block notes e porgendolo a Michael.
“Ehm……Liz ….hai per caso visto Maria?” chiese Michael con più
discrezione che poteva.
“Come mai vuoi saperlo?”rispose Liz stando al gioco.
“Così…..siccome è costretta a sostituirla Isabel…..pensavo…”
“Pensavi?”
Michael si voltò di scatto e vide Maria che, rimessa a nuovo era entrata dalla
porta sul retro e si stava sfilando la giacca.
“…niente…non pensavo a niente!”e così detto Michael ritornò a cuocere
hamburger.
“Che si fa stasera ragazzi?” chiese Tess arrivata al Crash Down.
“Tutto purché si faccia fuori da quest’orrendo paese che stasera sarà
abitato da piccoli mostri che chiedono dolci!” sospirò Maria.
“Che ne dite di stare da me a guardare una video?I miei sono fuori per
l’intero fine settimana!” propose Alex entrato al Crash Down e anche nella
conversazione.
“Come non detto!”sospirò Maria. Si immaginava già la scena: il salotto di
Alex, lui e Isabel abbracciati da una parte, Max e Liz dall’altra e lei
rannicchiata in un angolo a guadarsi il film.
“Perché Michael deve sempre essere così ostile?”si chiese mentre andava
al tavolo per prendere le prime ordinazioni “insomma….non vedo cosa ci sia
di male nello stare insieme….lo fanno tutti e noi invece no... perché
poi?Per le sue stupide paure di potermi fare del male e cose simili! Insomma…
benché ridotto, anche lui possiede un cervello e non ha solo l’istinto,
quindi come ogni persona, deve imparare a controllare le sue emozioni!” senza
accorgersene Maria aveva pensato a voce alta e così si era messa a parlare
mentre un signore le stava chiedendo una coca cola.
“Ehm…..signorina mi scusi?!?” le disse gentilmente l’uomo.
“Sì?” fece lei che sembrava essere caduta dalle nuvole.
“Mi dispiace molto per le incomprensioni con il suo partner e starei
volentieri ad ascoltarla ma vede…avrei fame in questo momento!”
“Oh sì certo mi scusi!”ridacchiò imbarazzata Maria e scrisse
l’ordinazione sul foglietto.
“Che stupida che sono, perché devo sempre fare queste figuracce!?!” si
chiese mentre portava l’ordinazione a Michael.
“Tieni!”gli disse lei e poggiò il foglietto vicino al piano da dove
Michael li prendeva. In quel momento però il ragazzo allungò la mano e così
andò a finire sulla mano di Maria. Ci fu un attimo di silenzi poi Maria ebbe
una visione: un uomo coperto da un maschera di Halloween che la prendeva e la
portava via, così sobbalzò attirando l’attenzione dei presenti. Si girò
verso michael e vide che lui la stava guardando con gli occhi sbarrati.
“Che è successo?”chiese Isabel.
“Niente!”rispose Maria come se nulla fosse e ritornò ai tavoli mentre
Michael era rimasto con gli occhi fissi su di lei.
“Ciao a tutti!” esclamò
Max entrando dalla porta del Crash Down.
“Ciao!” esclamarono gli altri mentre Liz andava ad abbracciarlo. Dopodiché
lo misero al corrente del programma per la serata.
“Ottimo! Io porto una bella videocassetta adatta ad
……..Halloween!”esclamò Max
“Ma io ho una paura folle dei film d’orrore!”esclamò Liz
“Per questo non c’è problema…..ti proteggerò io!”affermò lui con
occhi molto dolci.
A Maria vedendo quella scena scese una lacrima dal viso che si tolse
immediatamente con il retro della mano.Già immediatamente, non così tanto poi
perché Michael l’aveva vista.
“Che ti succede?” le chiese lui di spalle mentre cuoceva gli hamburger e
lei puliva i ripiani dove tenevano le verdure per i panini.
“Cosa?” chiese lei che sembrava non aver sentito.
“Sei molto triste e pensierosa e vorrei sapere se c’è qualcosa che non
va!”disse Michael.
“C’è tutto che non va!” rispose Maria stizzita andando al bancone.
“Come non detto!” pensò lui.
Erano le 8. Maria uscì dalla
doccia e si mise l’accappatoio, andò in camera sua e accese la radio.
Si sdraiò sul letto mentre era appena partita “Ordinary World” dei Duran
Duran.
“E' stupenda!” esclamò tra se e cominciò a pensare a tutti i bei momenti
passati con Michael….Oddio belli… limitiamoci a dire che erano belli perché
c’era Michael ed è come se quella canzone stesse facendo da colonna sonora
al suo album dei ricordi.
Guardò l’orologio: erano le 8: 36 e lei era ancora lì in accappatoio mentre
sarebbe dovuta essere già pronta.
Si alzò in piedi e si vestì: un paio di jeans, una maglietta e un pullover
stretto e leggero, niente di più, d’altronde per chi si sarebbe dovuta
preparare?Per uno stupido che neanche le rivolgeva più la parola? Ripensò
alla visione del pomeriggio e nel frattempo si guardò allo specchio: le
sembrava di essersi già vista vestita in quell’identico modo.
“Boh!” alzò le spalle e uscì da casa.
“Ciao a tutti!” esclamò entrando a casa di Alex tutta sorridente.
“Fortunatamente questa commedia durerà poco!”pensò Maria “tra poco
spegneranno le luci e io non sarò più costretta a fare il mio sorrisino falso
per rendere gli altri felici.
“Ciao!” esclamarono gli altri in coro già posti sul divano.
Li squadrò uno ad uno:erano disposti più o meno come si aspettava: Isabel
all’estremità del divano abbracciata ad Alex, vicino Liz fra le braccia di
Max poi andò avanti nell’ispezione e rimase senza parole: vicino a Max
c’era Michael e vicino Tess.
“Quello stupido piuttosto di stare vicino a me si è messo accanto a Tess!”
rimaneva un solo posto sulla poltrona che naturalmente Maria occupò senza dire
una parola.
Luci spente, persiane chiuse e fuoco acceso: l’atmosfera era quella….. di
più romantiche non ce n’erano e Maria? Li da sola, già proprio sola..perché
i due uomini della sua vita l’avevano abbandonata? Prima suo padre e poi
Michael. Sentiva il bisogno di piangere così si alzò silenziosamente e corse
sul terrazzo della camera di Alex.
Fuori tutto era calmo e le stelle brillavano in cielo. Le sembrava tutto così
bello per essere vero…infatti dopo un attimo si stupì molto infatti le
strade erano vuote: niente piccoli mostri o alieni che correvano a chiedere
dolci.
“Che strano!”sussurrò.
“Che cosa?”chiese una voce alle sue spalle.
La ragazza si girò e si trovò davanti Michael.
“Niente!”
“Che cosa è strano, Maria?”chiese di nuovo.
“Se ci tieni tanto a saperlo..” rispose stizzita “..il fatto è che
stasera è la notte di halloween e ci dovrebbero essere in giro mille marmocchi
a chiedere dolci mentre tu vedi qualcuno?Io no, neanche un misero fantasma!Ma
tutti sono impegnati a fare altro per accorgersene!” detto questo i suoi
occhi diventarono lucidi e il colore argenteo della luna le fece brillare una
lacrima che era caduta sul suo viso,ma Maria, per non farsi vedere piangere da
Michael con il retro della mano asciugò immediatamente quella lacrima
traditrice e si diresse verso l’entrata.
“Ma che bella coppietta!” esclamò una voce alle loro spalle.I due si
girarono di scatto e si trovarono davanti un mostro, quello stesso mostro che
era apparso nella visione al Crush Down.
“Scappa!” gridò Michael afferrando il polso do Maria e mettendosi a
correre.
I ragazzi corsero giù per le scale, ma sembrava che queste non finissero
mai.Non erano più nella casa di a Alex, no, ne erano sicuri, ma non sapevano
neppure loro dove si trovavano.
Una luce improvvisa li accecò e un’aria afosa li soffocò.
“Michael ….ho paura!”disse Maria voltata verso il ragazzo.
Lui la abbracciò stretta a sé e le disse:
“Se qualcuno vuole farti del mare prima passerà sopra il mio cadavere!”.
Intanto stava tirando un gran vento e i ragazzi stretti l’uno all’altro
come se fossero una cosa sola, caddero a terra.
Maria piangeva e stringeva a sé Michael con tutta la forza che possedeva in
quelle sue braccine fragili.
Michael per la prima volta nella sua vita aveva sentito che qualcuno stava
soffrendo per lui, e non voleva perderlo.
Così, preso da una grande rabbia, perché qualcuno stava spaventando la sua
Maria e perché non sapeva che cosa stava succedendo, gridò più forte che
potesse:
“Maria io ti mo più della mia vita!”
La ragazza lo strinse a se e lo baciò sulle labbra.
“Maria, Michael!”
I due ragazzi aprirono lentamente gli occhi e si ritrovarono a terra
abbracciati.
“Ma che è successo?” chiese Maria mettendosi una mano sulla testa.
“Non lo so, vi abbiamo sentiti gridare e siamo corsi di sopra…ma vi abbiamo
trovati qua a dormire abbracciati!”esclamò Alex.
“Però mentre dormivate dicevate qualcosa che non siamo riusciti a
capire…..era per caso qualcosa d’importante?” chiese Max.
Maria e Michael si guardarono negli occhi. Certo che era importante, erano
riusciti a capire cosa provavano davvero l’uno per l’altra.Si guardarono più
intensamente e sorrisero, poi si alzarono in piedi e tornarono giù mano per la
mano, insieme agli altri.
Camminando si guardarono negli occhi e sorrisero perché stavano pensando alla
stessa cosa:
“E’ stata un esperienza fantastica, ma è solo nostra e di nessun altro”.
Nessuno
sa cosa sia successo quella sera, ma una cosa è certa: è stato qualcosa di
incredibile e unico capace di avvicinare due anime tanto da farle sentire una
sola.
Scritta
da Vale |