RIASSUNTO: Liz non potrà più evitare di
schiantarsi contro la realtà. Una persona a lei molto vicina la ha tradita.
Nell'istante in cui le sembrerà di trovarsi in un precipizio, in un vortice e
penserà di non avere via di scampo, però, capirà di avere tutto ciò di cui ha
bisogno per sopravivere e vincere il dolore e la delusione.....
VALUTAZIONE: racconto adatto a tutti
DATA DI COMPOSIZIONE: 07/08/2001 - 31/12/2001
La mia
e-mail è: nonciabbandoneremomai@hotmail.com
Scrivetemi per darmi le vostre impressioni sul racconto o anche solo per fare
due chiacchiere sui nostri beniamini!
DISCLAIMER: i personaggi di Roswell appartengono
al loro creatore ed alla WB e sono usati senza alcuna autorizzazione. Il
racconto è di proprietà del sito "Roswell.it" di A.Genna. I personaggi Matt,
Steve... presenti nel racconto, sono di mia invenzione ed appartengono a me.
Dal diario di Liz Parker:
10/9/2001
Roswell
Caro diario,
i sentimenti sono meandri pericolosi, a volte oscuri, della nostra anima, ma il
cuore ama spingersi sino in fondo all'ignoto ed é disposto ad accettare il
rischio di restare ferito, pur di poter mettere a tacere il suo desiderio di
amare, di dare, di annullarsi per qualcosa che vale molto più della propria,
insignificante persona. Così le nostre anime sono alla continua, estenuante
ricerca di coloro che le aiuteranno a comprendere il significato della loro
missione, che le aiuteranno a raggiungere "la meta del loro viaggio". Siamo
consapevoli del rischio che il nostro sentimento possa consumarci, non essere
accettato o ricambiato, eppure il cuore non vuol smettere di mettersi in gioco
perché per mille che ti sfratteranno, ti feriranno, c'è sempre uno che ti
donerà tutto ciò che l'intero mondo non vuol darti! Non è solo una leggenda
metropolitana, per ognuno di noi, sulla terra o chissà, in altre galassie, vi è
colui che riuscirà ad arrestare la nostra corsa, colui che cerchiamo
disperatamente sin dalla nascita; il nostro "Ka"!
Erano passati poco più di due mesi dal viaggio a Denver, ma erano stati
sufficienti per creare un' intesa forte tra me e Matt, un'amicizia speciale, un
legame che consideravo di fratellanza. Al mattino, Matt , sostava
davanti alla mia porta e mi salutava con un solare "buon giorno!", poi mi
scortava sino in classe e non una mosca poteva avvicinarsi a me senza esser
stata perquisita dal suo sguardo inquisitorio. Trascorrevamo pomeriggi, serate
piacevoli, riusciva a render ogni attimo magico, speciale... Era come se
l'amico che avevo da sempre immaginato si fosse d'improvviso materializzato di
fronte a me e proprio nel momento in cui ne avevo maggior necessità!
Il legame tra Michael e Maria si era ricucito e quest'ultima, da allora, aveva
iniziato a comportarsi stranamente, era sfuggente, chiusa... non l'avevo mai
vista prima in quel modo.Iniziai a pensare che fosse gelosa della mia amicizia
con Matt...
- "Siamo solo amici, non ci cadrò un'altra volta... e no, se lo può scordare...
ormai conosco bene come andrà a finire, vuole solo usarmi!"Ragionava
involontariamente ad alta voce Maria, convinta di esser rimasta da sola al
Crashdown.
- "Ne sei proprio sicura?" La colsi di sorpresa alle spalle dopo esser
rientrata da una passeggiata con Matt,"a me sembrava proprio il contrario...tutti
quei segreti, le parole sussurrate all'orecchio durante le lezioni ed i
bigliettini, gli appuntamenti.."
Maria lanciò un urlo appena mi vide e corse a prendere lo scaccia pensieri:
-"Se...segreti ...di cosa stai parlando Liz? Non ti nascondo niente!"Poi ficcò
il viso nel frigo come se stesse cercando un microbo
-"Che ti prende Maria?Non sarà perchè ti senti trascurata vero? Forse dovremmo
stare un po' più insieme!Da quant'è che non divoriamo una scatola di gelato e
non ci confidiamo i nostri problemi?Non eri tu a predicare l'indipendenza delle
donne? Guardaci, tu pendi dalle labbra di Michael ed io trascorro più tempo con
Matt che.."
Maria fece un balzo e sbattè contro il frigo:"eh, eh!Uova marce, odio la puzza
delle uova marce!" E sconvolta ne trasse fuori dalla scatola una con due dita.
-"Maria? Lo sai che sei la mia migliore amica e.. se c'è qualcosa che non va,
qualsiasi cosa.. devi solo dirmelo ed io.."
Il volto di Maria si incupì "credimi Liz io vorrei tanto.."La sua frase fu
interrotta dall' irrompere nella stanza di Michael
Poi Maria continuò ".. trascorrere un po' di tempo con te ma ho un appuntamento
con Michael!"
Così Michael si sforzò di sorridere e, porto il braccio a Maria, mi lasciarono
sola.
C'era certamente qualcosa che non andava... il comportamento di Maria era
inammissibile. Non erano le sue stramberie a preoccuparmi...(mi sarei
preoccupata seriamente se fosse stata normale), ma la palese imposizione che si
faceva, per evitarmi! Nella nostra amicizia non una parola era stata omessa,
nulla era rimasto non detto ed ora...
Rimasti soli Michael si rivolse a Maria: "allora ha funzionato il metodo delle
uova marce?" Maria era sconvolta:" le avrei anche potute mettere sotto il naso
ma niente... continuavo a pensare che... io non ce la faccio Michael, mi
dispiace io..."
-"Sì che ce la farai!"Esclamò con certezza..."Devi solo pensare a qualcosa che
ti occupi la mente, qualcosa che ti faccia schifo più delle uova marce!"
Maria riprese il suo tono ironico di sempre:"ce l'ho! La prossima volta basterà
portare con me una tua foto!"
Un lamento si levò dalla radura.
-"Questo è il posto!"Disse a fior di labbra Michael......
Ignoravo totalmente ciò che in quei momenti turbava la povera Maria, mangiavo
tranquillamente un gelato in compagnia di Matt, che aveva notato il mio stato
d' animo da una chiacchierata al telefono ed era subito accorso a consolarmi.
Con lui potei sfogare la delusione causata dal comportamento della mia cara
amica. Mi ascoltò pazientemente, poi mi disse:"queste confidenze, la sicurezza
di poter avere qualcuno a sera a cui confidare le proprie emozioni, mi
mancavano da troppo tempo...
Da bambino, prima di addormentarci, io e Steve uscivamo dalle coperte ed
accendevamo un lume. Avevamo una tenda indiana, era il nostro luogo sicuro, ci
recavamo lì e con il viso illuminato dalla piccola fiamma, parlavamo per ore. I
nostri segreti, le nostre paure, sfogavamo tutto quanto avevamo dentro e
sapevamo che le nostre confidenze sarebbero appartenute solo a noi, alla luce
di quella candela ed alla luna che illuminava quelle sere magiche! E dopo tanto
tempo, ho provato la stessa cosa grazie a te, Liz!"
Quando parlava di Steve, i suoi occhi diventavano malinconici, ma si
accendevano di una strana luce. Sembrava che il suo spirito fosse trasportato
via da una tormenta e condotto in luoghi lontani, deserti ed i suoi occhi
diventavano agghiaccianti. C' era un mistero spaventoso che aleggiava nel suo
sguardo, i suoi occhi si accendevano d' impetuosa ribellione. Era celato un
mistero in essi, qualcosa che lo torturava, un dolore inesplicabile.Non volli
cercare la chiave a quel mistero, forse avevo troppa paura di farlo.
Mentre ero persa nel suo sguardo, Matt esclamò: "accidenti è tardi, devo
correre! Buona notte!"Mi abbracciò e subito sfrecciò via con la sua auto.
Era stata una giornata tremenda, sfinita salii in terrazzo ed accesi delle
candele profumate e gli incensi. E' proprio vero, il lume delle candele è
qualcosa di magico, richiama dei ricordi mai vissuti. E' come il sogno che tra
il sonno e la veglia viene ad abitare la nostra mente, solo per un attimo, solo
per svanire e per rivivere poi in piccoli momenti della nostra realtà, delle
nostre sensazioni. Mi stesi sulla poltrona e, su un cuscino posto sul davanzale
notai uno strano pacchetto argentato. Un biglietto portava la firma di Matt.
Cosa poteva essersi inventato questa volta? "Aspettavo il momento giusto per
dartelo. Il suo splendore rifletterà il tuo e quello delle stelle che stasera
illuminano il nostro cielo... con affetto, tuo fenomeno da baraccone" Dal
biglietto cadde una nostra foto scattata a Denver, vi aveva inciso sopra con
delle lettere argentate le parole "amici per sempre". Quelle parole mi
scaldarono il cuore, sentivo di aver trovato il fratello che da sempre cercavo!
Matt aveva acquistato quello strano oggetto che tanto mi aveva colpito quel
pomeriggio trascorso con lui e Maria a Denver...ma come aveva fatto ad
accorgersene? Oh, era stupendo! Due mezze lune argentate brillavano alla luce
emessa da alcune stelline e dagli astri che emergevano da un intenso bagliore
azzurro.Era esattamente come tenere in mano una galassia! Rimasi delle ore ad
osservarlo ed a fantasticare su ciò che avesse potuto portare quell'artista a
creare un simile oggetto, poi mi addormentai serenamente sulla mia poltrona.
Un corpo esanime giaceva ai miei piedi, un'ombra scura correva lontano
emettendo urla terrificanti, molti volti si susseguirono nella mia mente con la
velocità del fulmine, poi una mano gelida mi sfiorò la fronte:"E' stato solo un
brutto sogno Liz, svegliati!"La cara figura di Maria mi rassicurò. La
abbracciai forte, accorgendomi solo dopo di Michael che, quasi imbarazzato da
quella scena, si nascondeva dietro la porta.
"Cosa ci fate qui a quest'ora?"Chiesi preoccupata."Tua madre non avrà pace, è
quasi l'una!"
Una voce familiare giunse dalle scale antincendio:"Spero che abbiate una valida
motivazione per avermi fatto sgattaiolare via da casa come un ladro in
fuga!"Ancora insonnolito e arruffato Alex si gettò su una poltrona deciso a
continuare il suo riposo.
Michael uscì dal cantuccio buio in cui si era rifugiato ed avanzò, illuminato
dal chiarore della luna, verso me. Il suo volto era sporco di fango e
graffiato, nei suoi abiti vi erano impigliati qua e là dei rametti e delle
foglie.
-"Avevi giurato che non l'avresti fatto!Sei sempre il solito, ci hai messi
tutti in pericolo!Sei sicuro che non vi abbiano visti?" Il mio cuore balzò nel
sentire quella voce tanto cara. Max infuriato aveva imposto la sua figura
minacciosa di capo a Michael. Spettinato e con gli occhi ancora insonnoliti, il
povero Max ci fece scoppiare a ridere: nella fretta aveva indossato la maglia
al contrario!
Sentii il suo sguardo magnetico riscaldarmi il viso e non riuscii a nascondere
le mie emozioni.La preoccupazione per quanto stava per essermi rivelato
scomparve mentre osservavo, quasi come se stessi ancora sognando, la sua figura
statuaria e al contempo dolce, stagliarsi contro lo sfondo del cielo stellato.
Ma quella piacevole visione venne interrotta dall'arrivo di Tess, Kyle ed
Isabel.
Michael sembrò ignorare la domanda di Max:"ho il diritto di sapere, non ho
messo in pericolo proprio nessuno!"
I due si avvicinarono precipitosamente ed Alex ed Isabel furono costretti ad
intervenire per impedire lo scontro.
"Insomma smettetela! Volete spiegarmi cosa sta accadendo?" Con tono risentito
per non esser a conoscenza dei fatti Isabel mise a tacere tutti.
-"E' andato ancora una volta a spiare la tribù in contatto con gli alieni
nemici!
Ti avevo dato degli ordini ben precisi!Ricordi cosa ci è stato detto? Io sono
il capo e pertanto responsabile della nostra sicurezza!"
Non avevo mai visto Max assumere quella posizione.Quasi mi spaventò la sua
fermezza ed i suoi modi tanto differenti dal ragazzo schivo e dolce che
conoscevo. Ora era il "capo tribù", colui che segnava il sentiero e che
impartiva ordini.Non sarebbe più tornato quello di una volta, perchè cosciente
della sua missione.
Preoccupata smisi di assistere passivamente a quello scenario ed alzandomi di
scatto mi alterai con Michael e Maria che mi aveva mentito:"Non avevi il
diritto di trascinare anche lei in questa vicenda!Maria, cosa ti è saltato in
mente? Perchè mai non mi hai detto niente?"
Guardai i volti dei ragazzi, tutti rimasero silenziosi fissandosi a vicenda e
nascondendo palesemente la verità.
Michael mi rispose che non l'aveva costretta e che era stata Maria di sua
spontanea volontà a seguirlo.
-"E poi, visto che ti sei rifiutata di credere a me, avevo bisogno di qualcuno
che ti persuadesse a guardare in faccia la realtà! Il tuo caro amichetto ti sta
usando per poter arrivare a noi!"
Sconvolta guardai Maria, il suo sguardo bastò più di mille parole perchè io
comprendessi. Tra quei volti che mi circondavano cercai una via di fuga, ma non
potevo più scappare, dovevo stare a sentire, dovevo affrontare quella insidiosa
paura, quel dubbio tremendo.
Senza alcuna pietà Michael mi trattenne stringendo forte le mie
braccia:"diglielo Maria, diglielo tu cosa hai visto nella radura vicino la
riserva!Deve sapere!"
"Dille dei riti intorno al corpo di quell'essere, dille del giuramento che gli
hai sentito pronunciare e degli abbracci fraterni con la tribù aliena nemica!"
Tutti i ragazzi erano pietrificati intorno a me e non osavano far nulla per
impedire a Michael di rivelare quella verità scomoda.Maria si avvicinò di
fretta sganciandomi dalla presa di Michael:"Basta, lasciala!Glielo dirò!E'
tutto vero Liz!E' tutto vero!Mi dispiace!"
In lacrime scossi ancora una volta il capo per negare l'innegabile, poi, volsi
lo sguardo verso la scaletta, corsi verso di essa ed arrivai in strada. Volevo
poterlo negare, volevo qualcosa che mi desse anche solo una piccola speranza
che le cose non stessero in quel terribile modo. Riebbi quella visione del
corpo ferito all'addome ai piedi di Matt, che tanto mi aveva sconvolto dopo la
partita a Denver, poi le immagini di quell'incubo mi si ripresentarono di
fronte con nuovi, terribili significati. "Era tutto vero"Continuavo a ripetermi
per costringermi a crederci.
Un'ombra apparve sull'asfalto illuminato dal lampione.Max avanzò
silenziosamente, timoroso, indeciso se fosse un bene o un male lasciarsi
andare:"Non volevo tutto questo! Se solo non fossi mai entrato nella tua vita,
tutto questo, questa situazione irreale non ti avrebbe oppresso! Invece ora
sono qui ad assistere impotente al tuo dolore...senza neppur poterti stringere
tra le mie braccia, senza poterti sussurrare che ti sono vicino e che non ti
lascerò mai. E quando pensavo che avessi trovato un altro che lo avrebbe fatto
al posto mio, che non doveva temere il destino, che non doveva aver paura di
ferirti con un bacio, mi sentivo morire... Perchè io voglio che tu sia mia! E'
colpa del mio egoismo...del desiderio di possedere l'unica creatura che amo,
alla quale non posso rinunciare, se soffri!"
Non avrebbe dovuto dire quelle cose, perchè una forza inarrestabile mi spinse
tra le sue braccia e mi costrinse a gettare le mura di difesa e ad ammettere
che non avrei mai potuto vivere senza di lui, che non avrei potuto resistere a
quella forza potente che mi attirava anima e corpo verso i miei sentimenti.
Restammo lì, stretti l'uno all'altro, anima nell'anima. E tutto il mondo
arrestò la sua corsa, i pianeti smisero di roteare intorno alla loro orbita.
L'aria calda di settembre ci avvolse, sfiorandoci,e per quell'attimo il
destino, impietosito, ci lasciò vivere quel tumulto che ci consumava.
Entrambi sapevamo che sarebbe stato solo un attimo, un unico momento che ancora
una volta ci avrebbe fatti soffrire immensamente, ma non potevamo non viverlo,
non viverlo pienamente, perchè il nostro amore rivendicava il suo diritto ad
esser vissuto.
Max pianse con me, come un bambino, dimenticando il suo popolo, l'atteggiamento
impostogli da esso, il suo ruolo di capo:"Non mi lasciare, Liz! Correremo
insieme lontano dal destino, non riuscirà a raggiungerci!"
I ragazzi nel frattempo osservavano dal terrazzo la scena ed alla povera Tess
non rimase che vivere quel dolore in silenzio. Alex si avvicinò ad Isabel:
"anche solo per quell'attimo io sacrificherei la vita...perchè se anche morissi
il giorno successivo, potrei affermare di aver posseduto qualcosa per cui
valesse la pena vivere!"
Isabel nascose di condividere quelle parole e soffocò quella tristezza:"Questa
dove l'hai presa?Sveglia Alex,sveglia!"
Maria, seduta a terra, nascondeva con i gomiti il viso in lacrime.Goffamente
Michael le prese le mani e le sollevò il mento:"dovevi farlo,...è ciò che
avrebbe fatto lei al tuo posto!"
"Le ho mentito, pensavo di poter smentire le tue accuse senza coinvolgerla,
senza che lei vivesse questo!Cosa accadrà ora a Liz? Ha sofferto già
abbastanza...prima Max, poi Matt. Preferirei soffrire io al suo posto!Non ce la
faccio a vederla soffrire!"Singhiozzò Maria.
Michael le sfiorò insolitamente i capelli, cercando di imitare il comportamento
di quei cari padri che sia lui che Maria avevano potuto conoscere soltanto nei
films.
Kyle si sentiva fuori luogo in quell'atmosfera così familiare, la medesima
sensazione che provava la nuova arrivata del gruppo, Tess. Proprio questo li
avvicinò.-"Dovremmo andar via di qui, tra breve sarà giorno,ci saranno maggiori
possibilità di essere scoperti.Tra l'altro i signori Parker dormono proprio
nella camera sottostante!"Kyle aveva più volte fatto imprudenze del genere e
conosceva ogni rischio!
Sgattaiolarono giù per le scale facendo cenno a Max di seguirli.Mi allontanai
dal suo abbraccio e ci guardammo ancora una volta per prolungare quegli attimi,
poi lui raggiunse il gruppo ed io rientrai.
Ancora una forte emozione però, mi attendeva.Un rumore indistinto che proveniva
dal balcone, mi fece sobbalzare appena entrai in camera. Intravidi un'ombra,
afferrai una lampada e mi avvicinai di scatto.
-"Liz , no!"
Bloccai con fatica il colpo che avevo sferzato contro Maria.
La lampada andò ad infrangersi contro una parete ed i miei genitori allarmati
salirono su per le scale velocemente.
-"Cos'è accaduto?Tesoro stai bene?"
Feci appena in tempo a nascondere Maria nell'armadio ed a tuffarmi nel
letto.-"Mamma,papà, mi spiace di avervi spaventato, ma un orribile ratto si era
intrufolato in casa ed io gli ho lanciato contro la lampada!Mi dispiace tanto!"
I due coniugi, ancora insonnoliti ed inorriditi ritornarono a dormire e Maria
uscì dal nascondiglio.
-"E così è a questo che paragoni la tua amica, ad un ratto?Non avevi una scusa
migliore?"
Maria aveva indosso il mio ed il suo maglione preferito."Sai volevo solo vedere
che effetto fa indossarlo!"
Lo pose sulla stampella e poi assunse un tono serio:"prima non abbiamo avuto
l'occasione di parlarne e..."Si sedette al mio fianco"So che non avrei dovuto
farmi trascinare in questa storia, ma pensavo che Michael si fosse sbagliato,
tu eri così felice con Matt e non volevo correre il rischio di turbarti
inutilmente!"
Non aveva bisogno di giustificarsi, sapevo benissimo perchè lo aveva fatto e le
ero grata per le sue premure, ma in quel momento volevo solo una cosa:vederci
chiaro!
-"Voglio sapere tutto quanto, da quanto è iniziata questa storia, da quanto
spiavi Matt e di quanto sai del suo coinvolgimento con la tribù nemica!"
Maria mi spiegò che aveva iniziato a seguire Michael nelle sue "azioni di
spionaggio"poche settimane prima.
"Una notte, ero appena rientrata a casa, quando Michael bussò alla mia finestra.Mi
disse che ero la sua unica chance, che eri in pericolo, che lo eravamo tutti e
che l'unica via di salvezza era seguirlo. Feci molte obiezioni ma alla fine
afferrai le chiavi della macchina e lo seguii. Fu quella la prima volta che
vidi la tenda dove indiani ed alieni nemici si incontrano e praticano degli
strani riti intorno ad un cadavere.E' in una radura, molto distante dalla
riserva di River Dog. Gli esponenti più importanti della tribù, accolgono gli
alieni nemici come divinità. Rinnovano un patto di alleanza ogni volta che si
incontrano e giurano di esser uniti contro gli alieni prescelti, i reali:Max,
Isabel e Tess, e contro la tribù di River Dog.
Non fu però quella sera che udii Matt pronunciare quel giuramento.Volevo
uscirne fuori ma sapevo che Michael non avrebbe rinunciato a scoprirne di più.Non
potevo lasciarlo andare da solo.Continuai a nasconderti tutto anche se
incontrare il tuo sguardo senza sentirmi scoppiare mi risultava sempre più
difficile. Max scoprì Michael rientrare da una di queste incursioni.
Quest'ultimo gli rivelò solo parzialmente la verità, e giurò, in mia presenza,
che non avrebbe mai più fatto nulla di sconsiderato.Conoscendo Michael mi
aspettavo però la sua prossima mossa,così non mi restò che anticiparlo.Lo
attesi infatti, all'uscita di casa sua.E' così stupidamente prevedibile!Fu
quella sera che vidi Matt giungere con la sua auto alla riserva, indossare uno
strano copri capo e, circondato dagli altri, parlare come un servo ai suoi
sovrani.Stasera, ci siamo avvicinati molto di più e la scena è apparsa più
chiara.Potevamo sentire chiaramente le voci, come tu ascolti la mia adesso. Il
nostro caro amico Matt"Alien super-flight", ha dichiarato di avere la carta
giusta per arrivare al re ed ai suoi seguaci: te!"
Maria sembrò aver ancora molto da dire, ma si fermò, abbassando lo sguardo di
fronte alle mie lacrime.Mille domande affollavano la mia mente: chi era Matt?Quale
mente e quale cuore crudele avevano potuto celare i suoi fini con tanta
maestria? Tutte quelle parole, quei momenti, quegli sguardi erano stati solo i
passi abili di una pedina che si apre un varco per correre a far dama, per
eliminare la squadra avversaria. Quella visione di Matt vicino al cadavere era
veritiera, era una sorta di ammonizione che non avevo voluto ascoltare.Ed ora
tutto intorno a me era vuoto, le mie domande rimbalzavano come impazzite nella
mia mente. Tutto mi ruotava attorno come in un incredibile incubo. Sembra
assurdo ma soffrivo terribilmente, non solo per la consapevolezza di esser
stata usata, ingannata, tradita, ma soprattutto perchè sapevo di aver lasciato
libero accesso alle porte della mia anima a qualcuno che non era mai esistito.Mi
svegliai, come avviene nei sogni, quando sei tra le braccia del tuo principe in
un mondo incantato e d'un tratto il mattino arriva ad annunciarti che la
colazione è fredda e sei in ritardo per la scuola.
Era come se vestissi i panni di un lutto, ancora più doloroso, perchè colui che
era scomparso non era mai nato! Non era mai esistita quella persona
splendida,quella dolce figura fraterna....era solo stata un miraggio.
Maria si addormentò e la mattina successiva,quando la signora De Luca telefonò
perchè non trovava sua figlia, mia madre ci trovò abbracciate.La scena doveva
essere talmente dolce che ci furono risparmiate sfuriate eccessive. Quel giorno
mi recai a scuola con un'indicibile sofferenza:come mi sarei dovuta comportare
quando avrei incontrato la sguardo di Matt?Come sarei riuscita ad evitare la
sua presenza?Ottenni ben presto le risposte a queste questioni, Michael ed
Isabel, lungo il corridoio della scuola mi fecero cenno con il capo di
raggiungerli nella stanza dei cancellini.Michael arrivò subito al punto:"Non
devi far cadere la nostra copertura! Sei l'unico modo che abbiamo per poter
conoscere le mosse del nostro avversario!"
"So che sarà difficile Liz, ma c'è in gioco la vita di tutti noi!Devi fingere
di non saper nulla e metterci nelle condizioni di poter prevenire le sue
mosse!"Isabel estrasse dalla borsa un piccolo macchinario:"Basterà infilarlo in
una sua tasca, in uno zaino e potremo ascoltare tutte le sue conversazioni,
seguire ogni suo movimento!"
Implorai che non mi chiedessero ciò, non sarei riuscita a fingere, ad ingannare
lo sguardo di Matt, così come lui aveva fatto con me. Max si intrufolò nella
stanza, bastò un'occhiata ai ragazzi perchè uscissero.
"Strano ritrovarsi qui...Ricordi quando venimmo qui a spiare la Topolsky?Oggi
sono costretto a chiedere ancora la tua complicità!"
"Vorrei che ci fosse un altro modo ma dobbiamo scoprire i volti di coloro che
si celano dietro Matt. Si tratta della nostra sopravvivenza.Matt non è che una
delle numerose radici del ceppo.Se non ci affretteremo a sradicarlo finirà per
soffocare tutti noi!"Matt si poggiò ad una parete aspettando una mia risposta.Ma
sapeva bene che non mi sarei tirata in dietro.
Max mi accompagnò al mio armadietto, quando lo aprii il lucchetto mi scivolò
dalle mani ed andò a finire sotto quello di Matt.
Il corridoio era semideserto, le lezioni erano iniziate da un pezzo.Max si
guardò intorno, poi pose una mano sul lucchetto.L'armadietto di Matthew era
spalancato di fronte a noi.Per un attimo esitammo, poi Max estrasse con cautela
un involto di carta, ne osservò il contenuto e mi guardò perplesso."Sono solo
delle foto, vostre foto!"Esitò prima di farmele vedere.
Sfogliai un centinaio di fotografie. Tutti i momenti più belli della nostra
amicizia, tutti i sorrisi che mi aveva strappato, ogni singolo istante, sin da
quando c'eravamo conosciuti, erano stati immortalati da una terza persona a
pochi metri di distanza e con un'ottima macchina.
Max sembrò ingelosirsi quando ne vide un paio in cui io e Matt camminavano
stretti l'una all'altro poi si riprese e continuò a scrutare gli oggetti
contenuti nell'armadietto. Un amuleto indiano, gli appunti di letteratura...ed
uno strano libricino.La copertina era di cartoncino giallo e le pagine erano
consunte e spiegazzate, scritte con calligrafia da adulto.Qua e la vi erano
degli schizzi, dei volti, dei paesaggi. "Un diario!"esclamai.Max richiuse con
impeto l'armadietto, nascose il libricino sotto la camicia e per coprire il
furto mi abbracciò.Non ebbi neppure il tempo di comprendere il perchè di
quell'azione che subito mi ritrovai di fronte agli occhi severi di Matt.
-"Ma...Matt!Ciao!Che...che ci fai tu qui?Non dovresti essere in classe?"Dissi
ad alta voce, ancora attaccata al braccio di Max.
-"Già, ma ho dimenticato gli appunti di letteratura!Il solito distratto!"Matt
guardò con aria minacciosa Max che restava fermo dinanzi all'armadietto che
avevamo lasciato in subbuglio. Eravamo proprio nei guai, inoltre il lucchetto
era parzialmente fuso. Ci guardammo sconvolti.-"Perdonami ma credo che quello
alle tue spalle sia il mio armadietto!"
Inutilmente tentai di trattenerlo:"Oh, ma gli appunti posso darteli io...!"
Matt scanzò Max:"Che vi prende ragazzi?Sembra quasi che non vogliate che apra
quell'armadio..Cos'è pensate che ci si nasconda uno scheletro dentro?"E così
dicendo, ne aprì l'anta.
Io e Max ci guardammo sgomenti, incerti sul da farsi. Matt ci guardò con un
sorriso malefico:"Buh!Visto?Niente scheletri o pipistrelli...è presto per
Halloween!"
Prese i suoi appunti e ci salutò di corsa:"il professore mi ucciderà, mi sono
trattenuto sin troppo!Liz, ti aspetto in classe,dobbiamo parlare!"
Ma cosa era accaduto?Possibile che Matt fosse talmente sbadato da non
accorgersi del subbuglio nel suo armadietto, delle foto sparse e che il
lucchetto era praticamente fuso?
-"Mi dovete molto voi due, lo sapete?"I riccioli dorati di Tess fecero capolino
da dietro il corridoio e ben presto i suoi occhi arrivarono a rimproverare
l'atteggiamento di Max, che ancora mi abbracciava.Per giustificarsi Max
disse:"era per nascondere questo!"E così dicendo mostrò il diario.
"Ho visto Matt alzarsi ed ho pensato che fosse meglio venirvi a cercare...comunque
non affannatevi troppo a ringraziarmi!Infondo, ho solo salvato la vita dei
reali..null'altro!"Disse Tess risentita.
Max propose di entrare in classe, tentando di dare il meno possibile
nell'occhio...
-"Signorina Parker, Evans, è più di una volta che vi assentate dalle mie
lezioni ed io non intendo sopportare ancora comportamenti simili.Avete una
splendida reputazione fra i professori di questo istituto, spero di non dover
esser io a smentirla. Potete almeno dirci cos' è che preferite alla
letteratura?L'intera classe è curiosa"Il professore sogghignò con aria
beffarda.
Io e Max ci guardammo imbarazzati:-"ci scusi professore, le promettiamo che non
accadrà mai più!"
All'uscita di scuola Matt, che avevo finto di non vedere, urlò il mio nome così
forte che tutti si voltarono a guardarmi come per dire:"ferma, non hai scampo"
Simulai un sorriso ed inventai una scusa per la mia disattenzione, poi Matt mi
disse:-"devo parlarti, vediamoci stasera all'angolo dietro il Crashdown café.Ti
prego è importante!...
Liz...ricordalo sempre...qualunque cosa accada, tu sei la mia migliore amica!"
Così dicendo scomparve in un batter d'occhio senza darmi la possibilità di
aprir bocca.
Cosa dovevo fare? E se mi fossi sbagliata, se si fossero
sbagliati..."l'apparenza inganna"...ma questa volta la verità era schiacciante!
Avevo l'esigenza di fidarmi, fidarmi ancora perchè dovevo illudermi, dovevo
dargli un'ultima possibilità, credere ancora una volta...Non sarei mai riuscita
ad ingannarlo, non avrei mai potuto fissarlo negli occhi e nascondere la mia
paura, la terribile paura di aver incontrato sulla mia via una creatura
talmente crudele.Era uno strano timore.Non lo provai quando ebbi le prove
dell'esistenza degli et, buoni o cattivi che fossero.Non avevo avuto tanta
paura neppure quando Nasedo mi rapì e rischiai la vita.Invece ora che era un
umano ad aver venduto l'anima a chissà quale demone non riuscivo a fermare quel
tremore che si era impossessato di me. Rabbrividivo quando associavo la dolce
figura che avevo portato con me di Matt sino ad allora e quella che mi
propinavano invece i miei più cari amici.Ero stata raggirata, ero solo parte di
un piano ben studiato.Ma come, come quella buccia fresca aveva potuto
nascondere tutto quel marcio?Insomma, Matt era stato il mio confidente durante
quei mesi, mi aveva aiutato ed incoraggiato, sostenuto quando pensavo che senza
Max non avrei mai più potuto trovare la felicità, il sorriso come aveva potuto
fingere soltanto?Come aveva potuto trovare parole tanto dolci e sguardi tanto
sinceri mentre tramava alle mie spalle?
I ragazzi mi avevano dato appuntamento quel pomeriggio:"Dobbiamo analizzare gli
oggetti di Matt per stabilire cosa abbia in testa.Non possiamo mandarti allo
scoperto in pasto ai lupi!Potrebbe essere molto pericoloso.Deciderai se
rischiare soltanto dopo che capiremo a che livello di pericolosità può arrivare.Dopo
di che stabiliremo un piano"Aveva ordinato Max.
I ragazzi però, aspettarono inutilmente il mio arrivo:sapevo cosa dovevo fare,
ora dovevo soltanto seguire il mio cuore.
Niente avrebbe potuto farmi cambiare idea.Sarebbe stato inutile sfogliare le
pagine di quel diario, nessuno avrebbe potuto impedirmi di raggiungere la mia
meta.Io dovevo sapere! Dovevo affrontare Matt da sola, era una questione tra me
e lui. Andai all'angolo del Crashdown con una sola speranza: mi sarebbe bastato
anche soltanto per una volta riuscire ad intrufolarmi in quel labirinto che
aveva creato nella sua mente per comprendere la verità.Non avevo più paura, la
verità ci avrebbe reso liberi!
Nel buio della notte intravidi l'ombra di Matt avvicinarsi, poi sfrecciare via
al fianco di un altro uomo. Non esitai, li rincorsi lungo mille stradine, mille
angoli che non avevo mai visto.Arrivai sotto un grande palazzo abbandonato,
dopo l'angolo vi era un vicolo cieco. "Sta pronta Liz"mi dicevo,"metterai fine
a questa storia!"
Intanto Michael e Max stavano litigando sul da farsi, stranamente però, le
parti sembravano essersi scambiate.
-"Sta calmo Max!Tutti noi siamo preoccupati per Liz ma dobbiamo mantenere il
sangue freddo e ragionare.Se ci precipitassimo là fuori a cercarla non
risolveremmo niente e saremmo troppo esposti!Non abbiamo idea se l'abbiano
rapita, se ha semplicemente deciso di trascorrere un po' di tempo da sola o..."
-"E allora Michael?Dimmi cosa dovremmo fare?Dobbiamo stare qui mentre quelli la
torturano?"
-"Tu sei il capo!Non chiederlo a me!"alla fine Michael cedette la
responsabilità al suo sovrano.
Maria fissò il diario di Matt che giaceva sul divano ed intervenne a placare
gli animi con un' insolita padronanza:"Il suo diario!"
Se Liz aveva preso una qualsiasi decisione era solo lì che avrebbero potuto
trovarla.
-"Un diario è sacro quanto lo è un'anima. Non farei mai una cosa del genere se
non fossi assolutamente certa di poter aiutare Liz!"Disse Maria forzando il
piccolo lucchetto del diario.
-"Ah, ah!Leggo solo io!Sono la sua migliore amica e praticamente sono la sua
più grande confidente!"
Maria sfogliò velocemente le pagine per arrivare alle ultime.Alzò di scatto gli
occhi e gridò:"L'angolo del Crashdown...un incontro con Matt...mezz'ora fa!"
Una luce di terrore illuminò lo sguardo del reale.-"Michael, Tess, venite con
me.Tu, Isabel resta qui insieme agli altri e prova nuovamente ad infiltrarti
nella mente di Liz!Kyle resta qui e dai una mano a Maria!
Maria,leggi il diario di Matt ed informaci delle novità!Tranquilla, te la
riporterò sana e salva!"
Alex insistette per unirsi a Max ma questi obiettò che serviva qualcuno che
controllasse il transponder, così non gli restò che pregare Dio che tornassi
presto.
I miei amici corsero verso il luogo dell'incontro a gran velocità, facendo
saltare in aria cassonetti dei rifiuti e bancarelle, ma una volta giunti non
poterono far altro che abbandonare la macchina e dividersi le strade.
Sentivo una grande forza in me quando mi accingevo a guardare aldilà
dell'angolo che mi impediva di vedere la scena. Matthew era inginocchiato di
fronte ad un uomo molto alto, muscoloso, dai tratti marcati.Indossava abiti di
pelle ed un'enorme cinta di metallo. Al collo portava una strana sacca sulla
quale era attaccato due mezze lune.Le riconobbi subito, erano le lune di quello
strano oggetto che mi aveva regalato Matt! L'uomo era terribilmente adirato,
alzò il braccio muscoloso verso il cielo con velocità e battè il pugno sopra il
petto pronunciando degli strani versi.Dovevo avvicinarmi, ero troppo lontana.Due
enormi scatoloni mi offrirono la possibilità di avvicinarmi senza esser vista.
Ora potevo osservare bene le rughe che solcavano il volto di quell'uomo.
Quest'ultimo cadde come in trance e le due lune sul sacchetto trasmisero dei
raggi violacei che investirono la fronte di Matt. L'uomo cantava una canzone in
una lingua a me sconosciuta e con ardore marcava gli accenti aggiungendo al
canto un tono aggressivo, spaventoso e fiero.
Maria era in ansia, finì tutte le pillole della borsetta ma non riuscì a
calmarsi.Il diario di Matt era paragonabile a quello di molti altri giovani.Parlava
degli appuntamenti con Liz, della sua bellezza..gli unici elementi originali
erano dei disegni e dei racconti in terza persona narranti le vicende di un
giovane indiano di nome Zarx.
Maria si soffermò su un disegno in particolare.Matt era dinanzi ad un corpo
straziato, colmo di sangue.Alzava il pugno in aria come per giurare vendetta,
intorno a lui mille indiani scendevano dal cielo come delle saette travolti da
un incontrollabile furore.
"E' la visione di Liz!La aveva avuta stando a contatto con Matt.Allora è tutto
vero!"Maria attirò l'attenzione di Isabel che sudava freddo cercando di entrare
nelle menti di Liz e Matt.
"Fa vedere!Forse osservando quei maledetti disegni potrò stabilire un contatto
con Matt!"esclamò Isabel.
Maria non riuscendo a sopportare la vista di quel disegno che non prometteva
nulla di buono lo chiuse di fretta e lo porse ad Isabel.In un disegno un
pellirossa trasmetteva una luce sulla fronte del giovane instaurando una sorta
di connessione con degli strani oggetti....quello che Liz teneva proprio sul
suo terrazzo!
"Che diavolo significa?Devo correre a casa di Liz!Voi restate qui e tu Maria
avverti Max!"
Maria non aveva alcuna intenzione di restare a casa, così anche Kyle ed Alex,
ma Isabel volle solo Maria:"Potresti servirmi come copertura se i genitori di
Liz mi vedessero!"
Intanto Tess, Michael e Max usavano tutti i loro poteri per poter individuare
Liz, ma senza risultati.
Isabel e Maria saltarono sul terrazzo di casa Parker e vennero avvolte da una
luce fortissima che le scaraventò contro il muro emettendo quello che per Maria
era un sibilo impercettibile ma per Isabel un urlo squillante che le stava
perforando il cervello. Non era un rumore così come lo avvertiva Maria, ma un
codice che Isabel conosceva che le risultava familiare ma che non riusciva a
tradurre.
Quando stavo per allontanarmi da quell'insopportabile luce oscura, per evitare
di esserne investita mi scontrai con Tess. Era accasciata a terra e tentava di
opporsi all'urlo che proveniva da quella luce, era senza forze e non riusciva a
muoversi.Corsi verso di lei :"Tess,Tess cosa ti prende?Perchè ti tappi le
orecchie?"
Riuscì soltanto ad emettere dei versi di dolore.Del sangue usciva dalle sue
tempie. Avevo intuito che la presenza di quel raggio di energia le stava
facendo del male.La caricai sulle mie spalle e tentai di portarla lontano
ma....
Intanto Isabel, Michael e Max subivano lo stesso trattamento.
Nonostante l'impossibilità di muoversi, di pensare, di respirare, a causa di
quell'onda che aveva investito i reali, Max continuava a cercare di gridare:
"Liz!Dove sei? Sta' tranquilla, non permetterò che ti facciano del male!Verrò a
salvarti!Non ti lascio sola!"
Maria tentava inutilmente di sorreggere Isabel. Ma com'era possibile?Quell'onda
viola procurava innumerevoli sofferenze agli et, ma per gli umani era solo la
luce a causare problemi.Un'onda, quasi un turbine si era sprigionato
dall'oggetto con le due mezze lune e aveva avvolto Isabel, facendole perdere
completamente i sensi. Maria era disperata:"Liz!Perchè non sei qui ora che più
ho bisogno di te!Oh ti prego Liz! Ho bisogno di te!Cosa devo fare?"
Kyle e Alex erano bloccati di fronte alle finestre:"Cos'è quella roba? "
"Per Giove i ragazzi sono in quell'inferno dobbiamo andare ad aiutarli!"
Presero il trasponder ed uscirono di casa.Dovevano riuscire a raggiungere la
zona da cui proveniva il raggio. La polizia e l'FBI avevano circondato la zona
ed evaquato centinaia di case.La gente si accalcava nelle vie, fuggendo lontano
da quella cittadina stregata, senza prender nulla, pensando solo a salvar la
pelle.Non mancavano però i curiosi, i folli avventurieri che cercavano di
raggiungere il luogo dell' accaduto.
Fu proprio ad uno di essi che Kyle ed Alex si dovettero affidare, poichè lo
sceriffo Valenti era al momento fuori città.
"Kyle, stammi a sentire:non stiamo giocando a guardie e ladri!E' pericoloso!Non
potrai far nulla per aiutar..."
"Accidenti papa', quando mi servi non ci sei mai!"Così dicendo, Kyle chiuse il
cellulare interrompendo la discussione con suo padre che lo ammoniva di non
avvicinarsi e non fare nulla sin quando non fosse giunto a Roswell.
Fu Alex a notare come un ragazzo aveva superato i divieti dell'FBI."Guarda Kyle!Seguiamolo,
sembra saper bene come ottener ciò che vuole!"
"OK!In fondo cosa abbiamo da perdere?"
Rimasi stravolta dal terrore quando sentii una mano gelida afferrarmi la spalla
con forza che mi costrinse a voltarmi di scatto.
"Eccoti piccola, insignificante ragazzina!Bene, ecco sua maestà Tess!Sapevo che
avrebbe funzionato...i falchi fanno di tutto per proteggere i loro piccoli...e
questo vale anche per il nostro carissimo ex sovrano, presto arriverà a
riprendere la sua compagna, la sua amata!Qual'è il nome che gli avete dato su
questo squallido pianeta?"
"Max!Max Evans, il piccolo presuntuoso!"Matt pose la mano sulla spalla
dell'alleato, poi si voltò verso di me.I suoi occhi erano colmi di una luce
simile a quella della folgore, il suo bel viso era deturpato da un'espressione
feroce, come quella delle iene che,fiere, si fermano ad osservare il corpo
smembrato della vittima innocente.
"Matt...Matt cosa ti è successo?Cosa ti hanno fatto?"Gridai.
Tess diventava sempre più debole, il suo battito era azzerato e le pupille
erano completamente scomparse dai suoi occhi.Dovevo aiutarla, sentivo che era
tutta colpa mia, ero stata io con la mia stupida ingenuità a causare tutto
quello.Eppure, nonostante tutto non riuscivo ad odiare Matt, non riuscivo a
credere che fosse veramente lui a scagliare contro il mio mondo, i miei amici
tutto quell'odio.
L'amico di Matt, come avvolto da una luce oscura restava immobile d'avanti a
noi, con un sorriso malefico.Gli leggevo negli occhi la violenza, la rabbia,
l'odio del suo essere, potevo sentire la sua potenza malvagia crescere di
attimo in attimo.Ero paralizzata:quell'uomo non avrebbe esitato ad uccidere i
miei cari, il mio amore, il mio Max...Non potevo lasciarglielo fare!
"In questo momento, mia cara "mi disse abbassandomi con forza il mento"i poteri
dei tuoi cari amici stanno venendo risucchiati dalla luce oscura, il passo
successivo, quando conosceranno la condizione di esseri impotenti,umani, sarà
schiacciarli come dei vermi!Ah,ah,ah!"
Da ogni angolo del quartiere uscirono, dal buio degli indiani, con una luna
luminescente sulla loro fronte e con mille lune tatuate sul corpo, vestiti da
guerrieri, con mille armi ai fianchi.
Max era in pericolo...non riuscivo a pensare che a lui, tremavo al solo
pensiero di perderlo!
Max lottava con tutte le sue forze contro quella luce, quel grido, ma non
riusciva a vincerlo.Non riusciva a pensare, credeva di essere lì lì per perdere
la ragione.Sentiva il suo corpo lontano dal suo essere, lo poteva avvertire
come qualcosa di completamente distinto e separato. Sembrava che una forza lo
stesse trascinando via e nulla era in grado di fermare la sua corsa....finchè...
Max, il mio Max stava per scomparire per sempre, per eclissarsi totalmente...lo
avrei perso per sempre e con la sua vita anche la mia si sarebbe frantumata...Avvertii
forte più che mai la potenza del mio amore e sentii vivere in me una forza
superiore, sovrumana, che mi occupava la mente, l'anima, il cuore...che stava
per esplodere violentemente fuori di me..Era come il sole che sorge
prepotentemente al mattino e si innalza per allontanare le tenebre, per
mostrare ai mondi la sua grandezza...
Era un vento potente che di colpo era divenuto turbine.L'acqua calma degli
oceani che diveniva tempesta e le sue onde cavalcavano la sua rabbia.Era il mio
amore, era quella forza immensa che nessuno avrebbe potuto fermare, nessuno
avrebbe potuto ostacolare.
Era il potere più grande e sublime, ed ero conscia che era solo la forza di una
parte di quell'immenso.Se altre si fossero aggiunte alla mia, sarebbe diventata
ancora più forte, sarebbe cresciuta ancora ed ancora...
Il mio spirito si levò con prepotenza gridando e squarciando i cieli:"Max,
nessuno oserà toccarti!Io e te siamo una cosa sola, alzati Max, combatti per
me, per noi, per il nostro amore...Guarda la sua potenza....non sei stato
privato di tutti i tuoi poteri, ti resta il più grande...ti resta l'amore!Vinci
il male in nome di questo!Io sono con te, il tuo popolo è con te!Non puoi
lasciarmi sola...Io ho bisogno del tuo amore""Ragazzi, finchè saremo insieme,
non potranno sconfiggerci!La nostra forza è l'unione!"
La mia voce arrivò persino in quella dimensione sperduta ove Max, Michael, Tess
e Isabel ormai si trovavano imprigionati.Riempì le loro menti e li ricondusse
ai loro cuori...Michael a Maria, Isabel ad Alex, Max a me!
Michael potè vedere il volto in lacrime di Maria mentre sorreggeva il corpo di
Isabel e tutti i momenti in cui, sin da bambina, aveva chiesto aiuto invano e
da sola piangeva strofinandosi gli occhi.Non poteva lasciarla sola, non poteva
lasciare che restasse ancora una volta da sola ad affrontare il mondo.
Max potè sentire l'amore di Liz, sfiorare il suo cuore. Rivisse tutti i momenti
in cui gli era stato vicino e sentì forte, dentro di sè, il desiderio di
tornarle accanto, di afferrare la sua mano.Sentì per la prima volta dentro di
sè, la consapevolezza che avrebbe ostacolato il destino in nome di quella forza
che gli ridava il respiro, la vita.
Isabel pensò a suo fratello, a Michael, ad Alex ed alle sue parole"anche solo
per quell'attimo sacrificherei la vita,perchè se anche dovessi morire il giorno
successivo, avrei posseduto qualcosa per cui valesse la pena vivere"
Pensò che il ragazzo aveva ragione, non poteva andarsene senza prima aver
vissuto pienamente quell'attimo!
Alex e Kyle intanto seguivano a distanza,i passi di quell'esperto ragazzo che
era riuscito a superare i controlli dell'FBI.Giunsero così alle spalle di Matt
e del suo alleato.
Quando i miei pensieri divennero un rombo che giunse sino al cielo e bloccò
quella spirale malefica di luce oscura, coloro che la generarono si
infuriarono. "Cosa diavolo....Matt,distruggi quella maledetta!"Gridò l'indiano.
Matt si avvicinò a me, poi guardò l'indiano:"Non è per questo che sono qui!Il
mio compito era posizionare le sorgenti di luce e portarti i reali ed i loro
aiutanti.Ridammi ciò che mi spetta!Ridai vita a Zarx, che il popolo dei reali
di Antares ha ucciso e consegnami il suo re perchè io posso vendicare il male
che mi è stato fatto!"
"Fa ciò che ti è stato detto e sarai tu ad avere il corpo del reale!"
Matt mi guardò, nei suoi occhi era scomparsa quella luce accecante:"Io...non
posso!"
"E' colei che veramente ama Max!Uccidendola gli farai un torto ben maggiore che
torglier a lui stesso la vita!"
Matt alzò la mano e gridò "Vendetta!"Un raggio di quella luce comparve dalle
sue dita....
"Fermo!"Gridò il ragazzo che aveva condotto Alex e Kyle in quel posto.
Matt si voltò e fermò la sua mano, ma un colpo si diresse verso di me con
inaudita violenza.
"Fratello, lascia a me la vendetta!"
Sentii un potente vento investirmi...una grande luce avvolgermi...
Gridai, poi fui scaraventata contro un muro.Mi risvegliai pochi attimi dopo.Il
corpo di Tess giaceva in una pozzanghera di sangue ai miei piedi.Il colpo era
stato attutito completamente dal suo corpo.
Sconvolta e senza forze tentai di muovermi, inutilmente. Alzai lo sguardo:Max e
Michael erano legati alle pareti con delle stringhe d'acciaio.I loro corpi
erano stati fustigati, i loro volti erano irriconoscibili.
Matt, Steve alias Zarx e l'indiano gli stavano dinanzi.
"Sua maestà!"Steve fece una sorta d'inchino beffardo per Max."Ricorda? Il
grande Zarx, potente capo dell'esercito dei rivoltosi!Lei mi uccise sotto gli
occhi di mio fratello, a sangue freddo.Lei ed il suo consigliere qui presente,
decideste di metter a morte tutti i miei famigliari e di cancellare il mio nome
per sempre...Ma i miei soldati aizzarono la folla e distrussero la sua
famiglia!Ha perso mio caro Re,per la seconda volta.Grazie al grazioso regalo
che Zer, mio fratello, ha fatto alla sua cara amica defunta, tutti i soldati
del mio esercito hanno accesso a questo mondo.Tra poco, anche questo posto sarà
nostro!"
"Guarda adesso!"Matt a testa alta mi indicò"guarda la tua sposa, osserva la tua
amata!Sono morte!Soffri, soffri e piangi come piansi io.Le hai perse, per
sempre!"
Max, pieno di sangue sussurrò singhiozzando:"Noooo!Lei no, ti prego!"
"E' inutile che tenti di liberarti!Non hai più i tuoi poteri!Non sei più un
ibrido!Ora sei in possesso solo della tua parte umana.Sei solo il misero Max
Evans!"
"La sposa è morta!Adesso restano il Re ed il suo consigliere!Lascia a me ti
prego, l'onore di metter fine alla loro esistenza!"L'indiano con voce stridula
guardò Zarx
"Zitto soldato!Sono io il capo!Avrà la fine che merita molto presto...ma prima
dovrà vedere morire tutti i suoi cari amici!"
"Va', portami la principessa ed i suoi amici!"
Alex e Kyle erano sconvolti dal dolore.Kyle era stato costretto a fermare con
la forza Alex che voleva precipitarsi a soccorrere me e Tess. "Liz nooo! Kyle,
lasciami, devo andare!"Kyle lo fermò con un pugno.Al suo risveglio Alex non
fece che piangere, mentre Kyle lo trasportava verso casa mia."Sta tranquillo,
si aggiusterà tutto!Dobbiamo fare in mille pezzi quel diavolo di strano oggetto
di Liz e tutto tornerà come prima....almeno spero!"
I due pero', non si erano accorti di avere alle calcagne l'indiano.
A casa di Liz, li attendeva una scena apocalittica.Isabel era allo stremo delle
forze, Maria, con il suo corpo, le aveva fatto da scudo ed era svenuta.
Kyle corse verso l'oggetto che emetteva quella luce e lo alzo' in alto per
poterlo gettare.Una mano gli blocco' il polso, costringendolo a posarlo.L'indiano
sogghigno', si volto' ed afferro' il corpo di Isabel: "povera stupida!"Scaravento'
Maria lontano da Isabel."A cosa ti e' servito proteggerl..."L'indiano cadde a
terra tramortito.Alex aveva afferrato la lampada di Liz e l'aveva scagliata
alle spalle dell'indiano.
"Isabel, Maria!!!Vi prego non mi lasciate solo!Resistete, ce la faremo!"Alex
prese Isabel tra le sue braccia:"Isabel!Non ti lascerò morire!"
Kyle prese sulle sue spalle Maria:"Liz ha detto che finchè saremo insieme non
ci sconfiggeranno!Bene, andremo tutti a salvare Max e Michael.Ci riprenderemo i
nostri amici e vedrai, presto Isabel e Maria riacquisteranno i sensi!"
Intanto Zarx ammirava il suo trionfo."Guarda Zer, fratello mio!Abbiamo
vinto!Osserva come i potenti si prostrano dinanzi a noi!Torneremo su Antares ed
il potere sarà nelle nostre mani!Senza te, tutto questo non si sarebbe potuto
avverare!"
Riuscii ad alzarmi senza che nessuno se ne accorgesse e trasmisi a Max la mia
forza:"Sono qui Max, sono con te!Ricorda: il tuo potere è nel tuo cuore!"
Max sollevò il capo di scatto e Matt ed il fratello si accorsero di me.
"Maledetta, come fai ad esser ancora viva?"Steve mi prese per il collo e mi
scaglio' contro il muro.
"Zer, lascio a te quest'onore!"
Matt mi guardo':"Lei non è una di noi!E' un'umana, risparmia la sua vita ed i
tuoi colpi per obbiettivi più importanti...sento che sta per arrivare la
principessa!"
Steve mi lego' alla parete:"Sei troppo ingenuo fratello. Questo tempo lontano
da me ti ha forse reso umano?"Matt si sentì oltraggiato
"Ho ingannato e usato questa ragazza per salvare te!Cosa credi mi importi di
lei?Se mio fratello desidera che io la uccida, così sarà fatto!"
Matt chiuse gli occhi ed una grande luce si sprigionò dalla sua mente.Il suo
colpo si diresse verso di me, con forza distruttrice frantumò tutto ciò che
aveva attorno...
Kyle e Alex arrivarono in quel preciso istante. Max riuscì a liberarsi dalle
catene riacquistando i suoi poteri e si slancio' verso Matt e Steve ...ma era
troppo tardi...quel raggio di luce mi avrebbe distrutto se..
Maria si era svegliata e lentamente mi aveva raggiunto. Mi protesse con il suo
corpo, senza alcuna esitazione....Offriva la sua vita per la mia!
Ma il colpo non raggiunse nè l'una , nè l'altra: una luce chiara e limpida uscì
dal corpo di Maria e si oppose a quel colpo mortale, disintegrandolo.
I poteri di Isabel non erano andati perduti, ostacolando la luce nera, Maria
aveva protetto Isabel ed acquisito i suoi poteri.
Abbracciai Maria con talmente tanta gratitudine che per poco non la feci
svenire.Riuscii solo a bisbigliarle "grazie!"
"Ricordi Liz?Da sorella a sorella:tua nella vita e nella morte!"Maria mi
sorrise e mi strinse la mano:"temevo di averti persa, poi mi sono ricordata che
noi due non potremo mai dividerci:io sono in te e tu in me...ovunque sarai,
saro' in te, amica mia!"
Max, Michael ed Isabel si strinsero le mani:"Tocca a noi adesso!"Si posero di
fronte a noi, proteggendoci dai colpi di Matt e Steve.
Kyle frantumo' l'oggetto luminoso e i nostri riacquistarono le loro facoltà.
Max si sollevò in aria con aspetto regale e finì Zarx e Zer. Matt cadde a terra
tramortito, gemendo:"fratello ho paura, non mi lasciare!"
Mi avvicinai a Matt tremando:"fratello, non ti lascio!Sono al tuo fianco!"Gli
strinsi la mano.Non era in grado di vedere chi gli fosse vicino.
Guardai Michael temendo che non approvasse il mio comportamento.Al contrario
egli alzo' ed abbasso' il capo, seppur con un movimento impercettibile.
Matt sorrise:"non ho paura se tu mi stai vicino, Steve! Mi dispiace amico!Avrei
tanto voluto esser come mi volevi, essere tutto ciò che eri tu..ma sai una
cosa?Io sono sempre stato diverso! Non avrei potuto esser come te!Ci ho provato
però!"
"Steve, cosa credi ci sia ora? Dove andremo?Non hai mai creduto a Dio..."
Steve era morto ormai.Presi le mani dei due fratelli e le unii
"Sta tranquillo Matt....ti aspetta una grande distesa verde....tornerai su
Antares...potrai finalmente rivedere tua madre!Tuo fratello sarà con te!"
Matt chiuse gli occhi...si spense così, felice di aver vicino suo fratello.
Piansi sul suo corpo...non mi importava cosa aveva fatto, chi era stato...sentivo
solo di aver perso il mio amico!Non aveva mai smesso di esserlo...non importava
tutto ciò che aveva fatto, l'unica cosa che sentivo era un gran dolore...avevo
perso il mio amico!
Max avrebbe potuto salvarlo...ma come potevo chiederglielo? Avevo messo a
repentaglio la vita di tutti coloro che amo.
Isabel abbracciò Alex:"Non ti lascio Al, non ti lascio!"Lo rassicuro':"non
voglio andarmene senza aver vissuto prima quell'attimo con te!"
Michael non disse una parola, del resto lui e Maria non hanno mai avuto bisogno
di parole per capirsi.Si strinsero l'uno all'altra, senza proferir parola.
Max era vicino al corpo di Tess. Prese le pietre della caverna di River Dog e
le alzò in cielo. Bastò solo lui perchè Tess si risvegliasse da quel sonno di
morte."Tess, Tess svegliati!"Le sussurrò dolcemente:"Torna da noi!"
Aprì gli occhi e sorrise.Mi avvicinai a lei e potei udire le sue parole:"Max,
lo sapevo!Sei sempre rimasto qui!Avevi un motivo più forte di quel risucchio
che ci attirava verso la morte, per restare qui! Liz è colei che ami veramente,
e non c'è legaccio che possa stringerti a me. Il matrimonio, il destino, niente
potra' ostacolare il tuo amore.Nulla è più sacro del vero amore!"
Max avvolse dolcemente Tess nel suo giubbotto e la affidò alle braccia di Kyle.
"Tess!"Mi avvicinai a lei:"Grazie!Sei venuta a salvarmi!"Con le lacrime agli
occhi le presi la mano:"Da sorella a sorella,tua nella vita e nella morte!"Mi
sorrise.Poi aggiunsi:"ora, anche tu sei mia sorella!"
"Liz!"Max si avvicinò a me barcollando:"Abbiamo una forza più grande dei nostri
poteri!Io ho te e tu hai me!Il nostro amore è più grande, è più potente delle
avversità!Non mi abbandonare mai!Finchè saremo insieme, continuerò a vivere!
Finchè sei con me, neppure la morte potrà sconfiggermi, non ci sarà nemico che
mi schiaccerà.Perchè continuerei acombattere, per te! "
Così dicendo svenne tra le mie braccia. Lo strinsi a me come se fosse un
bambino.Avvicinai le mie labbra alle sue orecchie e gli risposi:"non ci
dividerà nessuno,mai!Resteremo insieme, insieme e per sempre, qualsiasi cosa
accada!"
Poi tornammo a casa con la certezza che niente è troppo forte, nulla è
invincibile se siamo insieme! Ora sappiamo che ovunque andremo, ovunque saremo,
aldilà degli oceani, del tempo e dello spazio, in altre galassie, su altri
pianeti...non saremo mai soli, non ci sarà guerra che dovremo affrontare da
soli, non dovremo piangere neppure un attimo sulla nostra solitudine..i nostri
amici sono con noi!Loro mi aiuteranno a raggiunger la mia meta, mi sosterranno
lungo il cammino.
Come potrei smettere di amare?Come potrei metter a tacere la mia sete di amare?
Non ci sarà delusione, nessun tradimento che mi impedirà di ricercare ancora
qualcuno a cui donare il mio amore, perchè questo è il mistero che regola la
vita:l'amore!
Tua
Liz
Scritta
da Angy |