Roswell.it - Fanfiction

DAL DIARIO DI LIZ
"AMORI IMPOSSIBILI"


RIASSUNTO/ INTRODUZIONE:
Alla Roswell High School arriva un nuovo studente dalla genialità spaventosa, che entra subito a far parte della squadra di basket come titolare e che suscita molto stupore perché compie delle performances straordinarie. 
Proprio questa sua qualità gli fa guadagnare, il nick-name di "Matt,the alien super flight" e non solo la popolarità nell'ambiente scolastico , ma in tutto il paese , che sembra essere affascinato dal carattere di questo misterioso
e strano portento, la cui presenza è stata più volte decisiva per il buon esito delle partite.
Lodato e rispettato da tutti Matt però, non ama i riflettori della notorietà e sembra non apprezzare i tentativi di innumerevoli eccentriche ragazze ,che fanno tutto il possibile per essere considerate da lui.
Inaspettatamente invece, la sua attenzione è rivolta a Liz, che inizialmente lo giudica come un" FENOMENO DA BARACCONE", che ama farsi notare, ma che dopo il susseguirsi di molteplici casualità e l'insistenza e la costrizione di Maria, non può fare a meno di accettare un suo invito a cena e di sentirsene attratta.
Tutto ciò causa una paranormale gelosia in Max che lo porterà a dimenticare la sua particolare situazione ed a uscire allo scoperto!

VALUTAZIONE: racconto adatto a tutti

DATA DI COMPOSIZIONE: 17/05/2001 - 13/07/2001

La mia e-mail è: nonciabbandoneremomai@hotmail.com

DISCLAIMER: i personaggi di Roswell appartengono al loro creatore ed alla WB e sono usati senza alcuna autorizzazione. Il personaggio "Matt" è di mia invenzione ed appartiene a me.
Il racconto è di proprietà del sito "Roswell.it".


Dal diario di Liz Parker:

2/9/2001

Roswell New Mexico

Caro diario,
a volte la confusione non è altro che l'anticamera della totale chiarezza. E' strano ma è stato così per me.
Sino a pochi giorni fa ero qui a domandarmi quali fossero i reali sentimenti delle persone che mi circondano,di Max soprattutto, e sino ad oggi non avevo idea delle strane cose a cui essi possano spingere e non me ne sarei mai resa conto se, nella quotidianità delle giornate scolastiche non fosse arrivato uno strano personaggio ,Matt, a sconvolgere la mia visione delle cose. 
Una sera , il Crashdown era semivuoto e Maria ed io stavamo discutendo dell'instabilità e dell'incertezza che un rapporto con un "cecoslovacco" causano , e Maria mi ha riferito delle voci di corridoio che già conoscevo:
la nuova stella della nostra squadra di basket , Matt ,"Alien super flight" che proveniva da Lexington e del quale poco o niente si sapeva , tranne che per molti tifosi era alla stessa stregua di Michael Jordan , aveva dichiarato pubblicamente che mi reputava la ragazza più interessante che aveva notato sin da quando era entrato per la prima volta a scuola.
La storia con Max era "finita" già da tempo ormai, con una sorta di vittoria di Tess e del destino , quel destino crudele che aveva deciso di fare incontrare due " anime affini" , per poi dividerle spietatamente spezzando loro i cuori .Ciò nonostante, non mi sentivo ancora pronta per voltare pagina , anche se avevo una gran voglia di dimenticare tutto per non soffrire più , per non continuare a vivere le mie giornate in compagnia del rombo assordante del mio cuore che aveva voglia di sfidare e ribellarsi a quel destino ingiusto...
Così a Maria risposi superficialmente e mostrandomi poco interessata , inconsapevole che quelle parole avrebbero fatto soffrire qualcuno: "Non intendo accettare lusinghe da quel "fenomeno da baraccone"con una montagna di muscoli, solo perché l'intera città si fa incantare dalle sue performances e le ragazze lo reputano una divinità greca non vuol dire che..."
Una voce dal bancone aggiunse :" hai mai pensato che forse è la gente che in "quel fenomeno da baraccone" non vuol vedere altro che una montagna di muscoli senza cervello,che gioca divinamente fermandosi alle apparenze?"
Mortificata ,mi voltai e vidi Matt che con le mani in tasca ed il capo basso, si voltò e lasciò che la porta si chiudesse dietro le sue spalle , senza darmi la possibilità di scusarmi!
Restai per un attimo ferma , guardai in viso Maria chiedendole un consiglio che già conoscevo e poi prima che aprisse la bocca uscii e raggiunsi Matt con difficoltà. Aveva già svoltato l'angolo . 
"Scusa io non intendevo dire quelle cattiverie. 
E' solo che ero di cattivo umore e sai la gente dice un sacco di stupidaggini quando è arrabbiata e.." Capii che la mia difesa faceva acqua da tutte le parti , così stetti un po' in silenzio , aspettando una sua qualsiasi reazione che fu del tutto inaspettata.
"Avevi ragione , non hai motivo di scusarti. Anche se sarebbe bello se la gente riuscisse a vedere in me qualcos'altro oltre alla mia apparenza . A volte io stesso vorrei essere qualcun altro , non dover essere solo "Alien super flight" ,probabilmente per questo..." esitò un po' Matt , per poi aggiungere sotto tono :"....sono attratto da te, per la diversità che pochi hanno saputo cogliere a causa della tua riservatezza."
Fui sorpresa da quell ' aspetto così diverso di quel personaggio e quasi mi sentii in colpa verso Max per aver pensato per un istante che mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio."Ho sempre creduto che fosse più difficile per una persona chiusa, essere compresa dagli altri , ma mi accorgo che in qualunque modo possiamo essere saremo sempre e comunque insoddisfatti , perché sono gli altri a non volerci accettare..."Dissi , con un'insolita quanto strana confidenza.
Matt mi guardò felice di essere stato compreso e sorrise , era chiaro che non era mai stato arrabbiato con me , ma che era solo deluso, poi si offerse di accompagnarmi sino a casa , perché era tardi ed anche le strade di una cittadina calma come Roswell erano divenute pericolose e la gente chiacchierava molto delle strane cose che erano accadute , degli strani agenti che erano stati in città poco tempo prima e del raggio verde visto in un luna park in periferia .
Arrivati vicino casa , incontrammo Kyle che ironicamente alluse ad una prossima "vittima" e aggiunse che come aveva previsto avevo già gettato via Max.
Il giorno dopo a scuola era talmente chiaro che Kyle aveva parlato e gonfiato le cose a suo piacere che mi vergognai ancor più della volta in cui Maria mi aveva iscritto al concorso della radio di S. Valentino!!!
Quando incrociai lo sguardo di Max , quell'equivoco si trasformò quasi in una stupida ripicca.
Maria mi raggiunse con un carico di libri in mano , rispose al saluto di Michael con un cenno di finta sufficienza mentre io mi voltai dall'altro lato e sorrisi a Matt. Poi Maria ed io ci appartammo , voleva congratularsi con me per aver saputo mettermi alle spalle la storia con il "cecoslovacco" e voleva sapere tutti i particolari della cosa.Rimase delusa quando seppe che la storia era stata notevolmente deformata dalla fantasia di Kyle, ma non si diede per vinta. Quando Matt ed i suoi compagni di squadra passarono con le loro uniformi, non potè fare a meno di dire:"quanto ti invidio amica mia, non lo vedi?E' perfetto, perché continuare a soffrire per il passato?Buttati!!"E con un pizzicotto mi costrinse a salutare Matt tra i risolini dei suoi amici, di fronte a Max, che sbatté "casualmente"contro la spalla di "Alien Super Flight"senza neppure chiedere scusa. 
L'espressione degli occhi di Max , non era sfuggita a nessuno, ma quella di Michael ogni qual volta si ritrovava dinanzi a Maria solo Isabel riuscì a comprenderla. Essere incatenati da un futuro dittatore , essere impediti di seguire il proprio cuore da un contratto che altri hanno firmato per noi è un dolore troppo immenso e difficile da comprendere.
Per due persone che sono cresciute sentendosi unite da un legame di fratellanza , deve essere ancora più traumatico scoprire che un destino immutabile gli impone le sue assurde decisioni.
Invidio molto Isabel, vive un dilemma tanto grande senza però farne parola a nessuno , tenendosi tutto dentro affrontando la cosa con grande coraggio. Michael invece sembrava non preoccuparsi .Finchè non si rese conto effettivamente che essa era reale, si affidava al destino senza opporsi minimamente , al solo patto che lo portasse tra le braccia del suo popolo, della sua famiglia , del suo mondo. Quando i suoi occhi incrociano quelli di una Maria sempre più chiusa e sofferente, Michael si impone di essere forte non solo per se stesso e per la missione che è stato chiamato dal suo popolo a compiere , ma anche per quell'unica ragazza a cui tiene.
E probabilmente fu proprio lui a riuscire a convincere Max a lasciarmi andare. Ma quando il cuore "scalcia" è difficile trattenerlo, e ben presto sia Michael che Max non riuscirono ad impedirlo.

Matt non era ancora riuscito a capire gli orari scolastici , così accettò l'aiuto di una delle tante ragazze che avrebbero fatto carte false per avere la sua attenzione.Ma questa non si sa se erroneamente o di proposito , gli diede il suo orario le cui ore coincidevano esattamente con le mie.
Un giorno così , Matt entrò nell'aula durante il noiosissimo corso di culinaria e si sedette nel posto accanto al mio , mentre ero intenta a preparare l'unico piatto della cucina cinese che conosco che non aveva per niente un aspetto invitante. Quando si rese conto dell'equivoco era ormai troppo tardi perchè l'insegnante , soddisfatta del fatto che il suo corso fosse stato apprezzato da un personaggio tanto influente tra gli studenti , lo aveva intelligentemente scelto come aiutante. Prima di alzarsi, per raggiungere forzatamente l'insegnante, Matt mi rivolse uno sguardo supplichevole ma io non potei fare a meno di scoppiare a ridere. Non sto qui a spiegarti , caro diario , come egli non seppe cavarsela affatto con gli involtini primavera e con il pesce crudo che gettò maldestramente sui capelli della professoressa o come, dopo molto tempo ritrovai il sorriso, sta di fatto che iniziai a capire che mi avrebbe fatto un gran bene frequentare quel ragazzo. Così quando mi chiese di uscire con lui per farmi perdonare per come avevo riso delle sue sventure , senza rifletterci un attimo risposi di si, per la gioia di Maria e di Alex che erano compiaciuti del fatto che la loro amica avesse un'appuntamento con la loro stella del basket.
Poche ore prima dell'appuntamento , mi venne una strana malinconia e stavo per telefonare a Matt per rinviare la cosa , quando Maria mise giù la cornetta e mi costrinse a tirar fuori dall'armadio gli abiti più eleganti e stravaganti. "Wow!", esclamò dopo aver terminato il suo capolavoro."Così sei perfetta!Mi ricordi tanto Julia Roberts nel film Il matrimonio del mio migliore amico !Con quest'abito stasera cadranno tutti ai tuoi piedi!"
Io non avevo alcuna intenzione di far cadere Matt ai miei piedi e mentre Maria mi illustrava le sue fantasie , pensavo a Max.Mi sarebbe piaciuto tanto che fosse entrato dalla porta del Crashdown trascinandomi via , come avevo più volte immaginato, ma sapevo bene che sarebbe rimasta solo una fantasia.
Matt, puntuale come un orologio svizzero, venne a prendermi con la sua auto sportiva e avrei trascorso una serata perfetta se Matt non avesse scelto come ristorante , proprio quello in cui era solito portarmi Max!
Il mio cavaliere si comportò da vero gentle man,mi portò un enorme mazzo di rose blu con un bigliettino impregnato di profumo alla gardenia che diceva:

"Alla migliore delle ragazze , non avrei potuto chiedere di meglio che conoscerti....anche se in un modo un po' insolito! Tuo "fenomeno da baraccone"

Per una sera,non feci altro che chiacchierare e ridere per le innumerevoli imitazioni del repertorio di Matt , che comprendeva il preside , gli insegnanti , ma anche Kyle , lo sceriffo, Alex quando convince i suoi svogliatissimi compagni di band a fare di meglio e persino Maria che trangugia l'olio di pino prima delle interrogazioni o durante gli esperimenti di fisica.
Quando gli chiesi di inscenare una parodia sul mio comportamento,si fece d'un colpo serio e sgranando i suoi profondi occhi chiari, rispose con tono grave:"Anche se volessi non potrei mai farlo,altrimenti scopriresti quanto ti osservi attentamente e quanto ami ... i tuoi piccoli gesti!"Non seppi che rispondere, restai ammutolita ed esclamai involontariamente un "ah!"alquanto seccato.
Ballammo per tutta la sera ed io non pensai a Max , al destino, dimenticai la tristezza e la malinconia....ed anche la testa, visto che scordai il mio soprabito in macchina.
Il giorno seguente,ci pensarono Kyle ed i suoi compagni di squadra ad annunciare all'intero istituto il mio finto" fidanzamento". Ero naturalmente molto seccata della cosa , così chiarii l'equivoco prima con Kyle e poi con Matt . Non avevo intenzione di illudere nessuno , volevo solo la sua amicizia. Lui mi disse che aveva capito perfettamente che pensavo ancora al tale di cui Kyle tanto gli aveva parlato e che avrebbe aspettato sin quando non sarebbe scomparso dai miei ricordi . Per il momento era già felice della nostra amicizia. Mi ringraziò per la splendida serata e mi cinse le spalle per aiutarmi ad infilare il soprabito che sbadatamente avevo dimenticato. 
Max passò di lì proprio in quell'attimo, aveva assistito alla scena ,pieno d'ira sbattè violentemente l'anta dell'armadietto, poi si diresse verso l'uscita.Quando Matt vide le mie lacrime, mi consigliò di raggiungerlo per chiarire l'equivoco e mi disse che non aveva alcun significato stare lontani dalle persone che si amano, che bisogna gridar loro tutti i nostri sentimenti altrimenti, prima di poterlo fare , il tempo ed il destino le strapperanno via da noi... Sembrava conoscere perfettamente cio' che sentivo, come se fosse riuscito a leggermi dentro, provai la stessa sensazione che mi aveva dato Max ...Ma Matt si sbagliava,
la nostra lontananza aveva un significato ed era dettato dall'amore stesso. Avrei voluto raggiungerlo per gridargli che nessun altro avrebbe mai preso il suo posto, ma l'amore stesso mi imponeva di soffocare, reprimere quel grido! Così lo lasciai andare via , lasciandogli credere l'impossibile ed evitandogli una sofferenza ben più grande:la consapevolezza che avrei dato la vita per lui e per l' amore che non avremmo mai potuto vivere!
Tutti avevano osservato la scenata di Max e tutti erano interessati a conoscere i particolari della storia.
Nacque una sorta di frenetica "caccia ai due innamoratini dell'anno" la cui vittoria veniva data già per scontata all'ormai prossimo ballo di fine anno. Ovunque andassi con Matt vi era un gruppetto di ragazze deluse ed arrabbiate con me,evidentemente perchè rappresentavo l'odiosa fortunata che aveva tolto loro la possibilità di avere al fianco "l'uomo della loro vita"! 
Non potevano sapere quanto le comprendessi !
L'intera squadra di basket venne a chiedere a me , Alex e Maria , che da un po' di tempo accettava tutti gli inviti a cena dei ragazzi più in vista della città,di fare un tifo scatenato ,ancor più del solito,alla finale contro il Lexington che si diceva fosse un grande avversario, poiche' vincere significava acquistare prestigio agli occhi dei talent scout e la possibilità di vincere il campionato.
Maria adulò i ragazzi ricoprendoli di complimenti sulla loro forma fisica e questi ultimi fecero lo stesso , così quando Michael passò dal corridoio, trovò un crocchio di ragazzi che gli impedivano il passaggio.Ammiravano Maria, che con l'aiuto di un fusto della squadra sollevava un peso enorme.
"Che diamine è successo?"Disse Michael ad un ragazzo che non staccava gli occhi dal gruppetto che mormorava:"Accidenti è proprio un fenomeno quella biondina!"
Quando Michael si accorse di chi fosse l'oggetto delle attenzioni di tutta quella ciurmaglia, con aria non indifferente ,si fece largo spingendo via due o tre dei ragazzi della squadra e lasciò loro un ricordino...
Due minuti dopo l'attenzione era rivolta a quei malcapitati che avvertivano un incredibile prurito!!!!!
Maria comprese chi fosse stato l'artefice dei malori di quei poveretti e così, entrò senza esitazione nel bagno dei maschi dove si era rifugiato Michael a sfogare la propria gelosia.
Conosco bene Maria e so esattamente cosa pensava mentre spalancava la porta del bagno e sorprendeva Michael con il capo sotto l'acqua corrente, impassibile. Gli avrebbe intimato di uscire dalla sua vita , di allontanarsene per sempre e di non illuderla più. L'avrebbe costretto a scomparire per sempre ed a restituirgli la sua vita , non avrebbe avuto bisogno dell'olio di pino perchè non aveva alcuna intenzione di calmarsi, voleva liberarsi da quella sofferenza e questa volta lo avrebbe fatto,perchè già con suo padre aveva perduto quest'occasione.
Ma Maria sciolse in maniera del tutto differente il suo dolore. Quando si trovò dinanzi a Michael tirò fuori tutta la voce che aveva , ma non riuscì a terminare le prime frasi che scoppiò in lacrime e si ritrovò tra le braccia di Michael , che la tenne stretta a sè senza dirle una parola , dimenticando l'intero mondo e gli altri pianeti.....
Riuscì solo a dirle :"Perdonami per non aver saputo dimenticarti e per non riuscire a farmi dimenticare".Poi si divincolo' da Maria e fuggì via.Lo vidi prendere l'auto e dirigersi ad alta velocità verso la riserva,pensammo che sarebbe andato a parlare con River Dog o a sfogare la sua rabbia dove non avrebbe potuto creare grossi problemi...
Anche la voce sommessa di Max divenne un urlo, tempo dopo,proprio così, il calmo e razionale Max , si lasciò andare, questa volta deliberatamente e non sotto l'effetto dell'alcool!.... 

Arrivò il grande giorno della partita contro il Lexington, l'intera città era bardata a festa, per i cittadini di Roswell, il basket rappresenta l'orgoglio di un paesino che non vorrebbe essere ricordato unicamente come meta preferita degli e.t e dei "mitomani" che affermano di esser stati rapiti da creature verdi con due teste.
Di buon ora Maria si presentò alla mia porta con un abitino minuscolo in mano e due pon- pon giganteschi. "Cos'è questa roba ?"Chiesi ancora insonnolita.
"Come non lo vedi? E' il tuo costume, quello che ci permetterà di seguire la squadra nelle trasferte e che farà morire d'invidia i giocatori del Lexington ed anche qualcun altro..."
"Ancora con questa storia? Non indosserò mai quel costume ridicolo,non entrerò mai a far parte delle ragazze pon pon,non riuscirai mai a convincermi..."
Prima che iniziasse la partita Alex mi venne a cercare, ero chiusa in bagno."Avanti Liz!Cos'è questa stupida storia della vergogna?So che sei lì, esci o dovrò venire io!"
"Prometti che non riderai?"Chiesi mentre giravo la chiave della porta.
"Ma di che stai parlando? Non capisco , perchè mai..Oh cielo!"
Mai, in vita mia mi sentii più ridicola.Quando Alex e Maria mi trascinarono sugli spalti, incrociai lo sguardo di Max, spalancò gli occhi e non riuscì a trattenere una smorfia. Michael ed Isabel erano con lui, era strano che Tess non fosse con loro.L'evento più atteso della stagione sarebbe diventato un inferno per via di una scommessa! Ma non fu così,appena entrarono le squadre in campo dimenticai l'imbarazzo e partecipai al coro più scatenato, composto da Alex e la sua band, Maria attorniata dai suoi pretendenti, dei quali non riusciva più a liberarsi e le altre ragazze pon pon. Entrando i giocatori sfilavano di fronte alla platea.Matt si avvicinò agli spalti, passò di fianco a Max, tese le braccia e mi disse:"oggi ho bisogno di un in bocca al lupo particolare!".Mi strinse forte e prima di raggiungere i compagni ed il mister che lo attendevano impazienti, aggiunse:"non avresti dovuto vestirti così!..." Lo guardai mortificata e prima che potessi spiegarmi continuò la sua frase."..distrarrai tutta la squadra!Sono felice che tu abbia accettato di entrare nel gruppo delle ragazze pon pon,perchè questo vuol dire che ci sarai ad ogni partita!"
Quando si fu allontanato Maria esclamò:"oh, oh!Che ti avevo detto?5 dollari prego!"Aveva vinto la scommessa.
Dopo un po' si avvicinò Tess:"ciao Liz! A quanto pare le chiacchiere che circolavano in giro erano vere!Complimenti!" Poi si diresse verso Max,gli coprì gli occhi e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Max mi fissò per un attimo, si voltò subito e le mise il braccio attorno alle spalle.
"Solo gelosia!"mi venne sussurrato all'orecchio da Alex. "Di che parli?"risposi, fingendo di non capire a cosa stesse alludendo."Avanti, l'ha fatto solo per ripicca, fidati!Non è Tess che quarda con quegli occhi!"Maria afferrò il nostro discorso nonostante fosse impegnata a discorrere con i suoi amici e tirò le orecchie ad Alex."Hey, hey vacci piano", si lamentò il poveretto. Maria desiderava che non si menzionasse la questione "cecoslovacchi". Era il giorno più atteso da qualsiasi adolescente ed almeno per un giorno avremmo dovuto godere di una giornata normale, in compagnia di gente normale... o perlomeno umana!!! Per la verità, sia i ragazzi della band che le nuove conoscenze di Maria non avevano nulla di normale! Maria li definiva un tantino"singolari", ma il termine esatto sarebbe stato, "semplicemente disgustosi"!In realtà a Roswell ho conosciuto solo due ragazzi speciali, uno dei quali é un alieno!
Già dal fischio d'inizio le due squadre erano agguerrite,Matt e Kyle segnarono un canestro dopo l'altro e noi dagli spalti urlavamo dei singolari slogan proposti da Maria ed agitavamo i pon pon.Quando le cose iniziarono ad andare male per i nostri, mi alzai urlando contro l'arbitro, urtai contro il ragazzo delle bibite e sarei caduta se non ci fosse stato Michael ad afferrarmi."Fa attenzione e non scaldarti troppo o qualcuno manderà la sicurezza a prenderti!".Sorrisi e lo ringraziai ma, dal momento che restava fermo capii che voleva parlarmi."Immagino che Maria ti abbia raccontato dell'altro giorno.."mi disse dopo aver esitato un po'.
- Già. Michael penso che tu debba starle lontano. Non voglio vederla soffrire ancora e sono certa che anche tu le vuoi troppo bene per continuare a tormentarla...sarebbe una follia, il destino ha deciso per noi.
-Sono del tuo stesso parere, ma non è solo di questo che voglio parlarti.
Lo guardai stupita, di cos'altro avrebbe potuto volermi parlare? Mi riferì di un suo strano incontro presso la riserva avvenuto in quello stesso giorno.Mi disse:"non parlare con Max di quello che sto per dirti!Mi aveva avvertito di lasciarti fuori da questa storia!Ma io devo sapere!"
Rimasi lì ad aspettare che andasse avanti,sperando che non fosse accaduto niente di grave(soprattutto a Max)!
"Quel tipo, quel Matt,cosa sai di lui?"Io non riuscivo a capire e lo guardai con aria interrogativa."-Già da tempo Nasedo mi aveva ammonito riguardo al fatto che i nemici sono gli insospettabili!Ora ne ho la conferma!River Dog mi aveva parlato di una tribù in contatto con degli alieni nemici.Ho deciso di andarne in cerca e li ho trovati."Pensai che Michael fosse sempre lo stesso ma continuavo a non capire il nesso.-"Spiandoli ho riconosciuto tra loro un faccino familiare:il tuo amico Matt!"
"Il tuo amico Matt..",le parole di Michael continuavano a riecheggiare nella mia mente,ero sconvolta,mille dubbi iniziarono ad assalirmi. Matt era arrivato da poco,effettivamente conoscevo poco o niente di lui,ma non serviva che mi convincesse,aveva saputo starmi vicino,mi aveva ridato il sorriso.Si era instaurato un legame particolare tra noi,non potevo dubitare di lui, non ero pronta ad avere un'altra delusione. Così, quando Michael mi chiese di indagare sul suo conto,reagii violentemente:"Cosa? Fammi capire meglio.Vieni qui con delle stupide accuse infondate, pretendi che io tradisca un amico , per chi? Per te? O per Max e Tess?". Andai via senza neppure dare un'occhiata al campo.Qualcuno però, mi chiamò da lontano.Era Matt."Liz!Vieni ad abbracciare il tuo campione!Presto partiremo per Dallas , ci pensi? E' la mia grande occasione!....Ma che ti è successo?Tu stai piangendo!Ti ho vista allontanarti a metà partita,cos'è accaduto?"Mi circondò con le sue braccia e mi sussurrò "su, niente tristezza, andiamo a festeggiare piccola!".Mentre mi stringeva accadde uno strano fenomeno, ebbi una visione...Matt era vicino al corpo di un ragazzo ferito all'addome.Improvvisamente mi allontanai da lui, terrorizzata esclamai con la voce strozzata:Alien...!
-"Come scusa?"Chiese ansioso.
Mi convinsi che era stata solo un'impressione.Probabilmente mi ero lasciata impressionare dalle insinuazioni di Michael.
-"Al.. Alien Super Flight ha colpito ancora a quanto pare! Complimenti.Sono felice!"Risposi cercando di coprire la mia gaffe.
Rientrammo mano nella mano. Max guardò minaccioso Matt, Michael scosse il capo e si allontanò.L'intera squadra tesseva le lodi di Matt, si diceva che avesse compiuto delle evoluzioni "spaziali", per ringraziarlo, i ragazzi lo lanciarono per aria , urlando:"Mille evviva per il nostro Alien!"
Max si avvicinò , voleva parlarmi, probabilmente era tentato di riferirmi la storia di Matt, ma non lo fece.-"Bella partita!" Mi disse, tenendo gli occhi fissi su Matt.-"Si , Matt gioca benissimo, è il migliore e tutti lo apprezzano!Pensavo che il basket non ti interessasse!"Fu la mia risposta.
Max apparve disgustato:-"Mi sembrava che non ti piacessero i tipi tutto muscoli e niente cervello!"
Che Max si fosse dimostrato geloso non mi dispiacque affatto, al contrario, lo vidi sotto un altro aspetto.
Maria era eccitatissima perchè presto, in qualità di ragazze pon pon , avremmo seguito la squadra a Dallas. Non le confidai subito quanto Michael mi aveva detto, cercavo di considerarla una cosa poco rilevante e poi non volevo terrorizzarla con un racconto poco edificante. 
Poche sere prima della partenza, stavo per chiudere la porta del Crashdown quando entrò Max. "Ciao", sussurrò dolcemente. Mi dovetti forzare ad essere più fredda possibile, gli dissi senza neppure guardarlo, che stavo per chiudere il locale e nonostante sapessi benissimo che non era certo venuto a mangiare qualcosa, presi il blocchetto delle ordinazioni e la penna. "Ecco in realtà io vorrei parlarti Liz!Ho saputo che partirai per Dallas..."e dopo una pausa di silenzio "..con Matt". Iniziai ad intuire cosa stesse per dirmi, mi cercò con lo sguardo ed io tentai inutilmente di fuggirlo. Quando mi ritrovai lì, di fronte ai suoi grandi occhi, mentre tentava di spiegarmi che temeva per la mia vita, mi sentii morire e non potei fare a meno di lasciare che le lacrime scorressero.Sapevo che sarebbe stato doloroso per entrambi continuare a stare vicini, così trattenni nella mia memoria quello sguardo, per non dimenticarlo mai, ancora per un attimo, poi uscii di corsa. Lo lasciai lì, seduto , mentre continuava a fissare una mia foto... 
La signora De Luca vedendomi in lacrime,davanti alla porta di casa sua, stava per iniziare ad esporre la sua teoria sugli uomini, quando Maria le fece capire che doveva lasciarci sole. La signora andò via delusa "cara, sappi che se dovessi avere bisogno di una mano...".Mi sfogai con la mia più cara amica, lasciando uscire fuori tutto quanto avevo dentro; la storia di Michael, i miei dubbi su Matt e la strana visione, i miei sentimenti per Max e tutto quanto non avevo voluto sino ad allora ammettere. Dopo essermi sfogata Maria mi chiese:"ricordi da bambine? Era tutto più semplice!Una volta,avevamo sei o sette anni, un moccioso ti diede fastidio e tu corresti da me a chiedere aiuto. Io gli diedi una bella lezione, gli gettai un secchio d'acqua in testa e tutti risero a crepapelle!Guai a chi toccava la mia amica!Poi per goderci la nostra vittoria andammo a svaligiare una gelateria!"
Come avrei potuto dimenticarmene!Ricordo ancora il dolore di stomaco che ebbi a sera, ma non aveva importanza, la soddisfazione era talmente tanta che ne era valsa la pena! Maria diventò seria e con gli occhi bassi mi disse:"Liz, mi dispiace... per non essere riuscita a proteggerti questa volta!"
Commossa, poggiai il mio capo sulle sue ginocchia:"grazie...per avermi dato una splendida certezza; la tua amicizia.Non importa quanto soffrirò o quante avversità incontrerò, saprò sempre di averti al mio fianco..."

Partimmo con l'aereo del mattino, avremmo pernottato in un hotel per una notte e la sera seguente ci avrebbe atteso il grande avvenimento, lo scontro tra Roswell e Dallas. L'evento era molto sentito tra i ragazzi, Kyle era tesissimo e Matt preoccupato perchè alcuni di loro, nonostante le ammonizioni del coach, avevano deciso di far baldoria quella sera e progettavano di raggiungere la discoteca più vicina, di nascosto. 

Intanto a Roswell Michael e Max erano chiusi in una tenda in compagnia di River Dog. Questi aveva saputo che Maria ed io avevamo seguito Matt e si era dimostrato preoccupato, quando aveva pronunciato la parola "pericolo" e parlato di un giovane che aiutava gli alieni nemici, Max e Michael erano già scattati verso l'uscita.Entrambi avevano avuto la stessa idea.

Arrivammo a Dallas sfiniti e per giunta dovemmo ascoltare un lungo discorso dell'allenatore prima di mangiare, desiderava che seguissimo la rigida dieta alimentare degli atleti.Risultato?Tutti noi rimanemmo affamati, Maria non fece altro che piagnucolare per tutto il tempo ed a me toccò il duro compito di consolarla. A sera però, arrivò "la manna dal cielo"...o per meglio dire dal terrazzo di sopra! Matt, era stato previdente ed aveva portato con se' delle provviste. Ci calò con una fune degli involtini primavera in un involto, all'interno del quale c'era un bigliettino:" li ho cucinati personalmente pensando a questa evenienza...se vi fidate...Buon appetito! Matt". Maria era al settimo cielo:"come potremmo non fidarci di un ragazzo così!E' un angelo!"E senza esitare spazzolò tutto il piatto in un secondo. Mi affacciai dal balcone, volevo complimentarmi con Matt. Stava guardando pensieroso le stelle.Notai che delle lacrime rigavano il suo viso.Era un così bel quadro!I riccioli castani gli ricadevano sulla fronte e due grandi occhi lucidi riflettevano lo splendore delle stelle.La mano sosteneva il capo piegato leggermente e, come se volesse sussurrare una preghiera al cielo muoveva delicatamente le labbra. La luna sembrava volersi nascondere dal suo sguardo, come se non riuscisse a sopportare la tristezza che vi leggeva dentro.C'era qualcosa di più di tanta sofferenza in lui, sembrava essersi smarrito nel nulla, smaterializzato da questo pianeta per andare alla ricerca del calore delle stelle.Non volli interrompere quel religioso silenzio.
Altro era invece, il silenzio che regnava tra Michael e Max ,entrambi sconvolti dalla medesima preoccupazione.
Al risveglio provammo le coreografie per l' incontro ;al pomeriggio Maria mi obbligò ad andare a fare shopping e Matt si offrì gentilmente di accompagnarci.Mentre osservavo le vetrine di un negozio di antiquariato,riflessa su uno specchio vidi la figura di Max.Mi voltai allo improvviso:"Max?".Alle mie spalle vi era un via vai di gente ma nessuno che assomigliasse neppure vagamente a lui.Era stata solo una mia impressione?! Matt era già stato in città, ne conosceva ogni angolo:"ci sono stato con un caro amico, una volta.."Aveva detto. Voleva acquistare un abito nuovo, ma aveva le idee molto confuse, così chiese un consiglio a noi. Poiché i gusti di Maria sono di gran lunga differenti dai miei, perdemmo un'ora tra un completo e l'altro.Dopo aver cestinato l'abito da punk, quello da rapper e quello da "secchione", il cerchio si restrinse a due completi, quello da cow-boy (promosso da Maria) ed un semplice jeans con una normale blusa.Alla fine, Matt per accontentare entrambe, combinò gli abiti,il cappello e la maglia da cow boy con gli abiti che avevo proposto io.Quando ci fermammo a bere qualcosa,scoppiammo in una fragorosa risata pensando a tutti i vestiti che avevamo fatto tirare fuori al commesso! Matt si dimostrò molto paziente,soprattutto con Maria ,che lo trascinò per tutta la città assillandolo con le sue stravaganze:lo convinse persino a ballare con degli artisti di strada. Nel frattempo ,venni rapita dal fascino di uno strano oggetto di un art -designer.Il tempo passò così in fretta che, quando guardammo l' orologio ,afferrammo tutti i nostri pacchetti e saltammo sul tram. 
Quella sera mi aspettavano molti imprevisti!!!
Il momento tanto atteso era giunto, gli spalti erano gremiti, i ragazzi concentratissimi. Il coach li chiamò uno per uno, quando arrivò a Kyle Valenti ed a due riserve, uno spiacevole dubbio assalì i giocatori. Matt corse da me, mancavano 20 minuti al fischio dell'arbitro, se non avessimo trovato i ragazzi, tutto sarebbe andato a monte e la Roswell High School avrebbe potuto dire addio ad una grande opportunità e tornare a casa ricoperta di ridicolo!!!
Cercammo ovunque, nessuno li aveva visti dalla sera precedente.
Quando suonammo alla porta di Kyle, ci si presentò dinanzi uno spettacolo pietoso:Kyle ed i suoi compagni, avevano attuato il loro piano la sera precedente, avevano abusato con l'alcol ed ora erano ridotti in uno stato pietoso, colpiti da enterite acuta!!!Certo non erano nelle condizioni di giocare!Matt si arrabbiò terribilmente e per poco non sarebbe finita a pugni se l'allenatore non fosse arrivato! Inutilmente cercammo di nascondere il misfatto, Kyle ed un altro ragazzo non potevano allontanarsi dal bagno ed un altro aveva affondato il capo nel frigorifero!
Il coach si mise le mani nei capelli, doveva essere verde di rabbia ma si trattenne, avrebbe potuto fare di peggio!-" Razza di smidollati, mi vergogno di avervi accettato nella mia squadra!"Tuonò, poi sembrò voler rimandare la sua ira per cercare di trovare una soluzione. Avrebbe potuto fare a meno delle due riserve, ma Kyle era la punta della squadra , il capitano, inoltre non vi era nessuno che lo potesse sostituire.Sembrava non esserci soluzione se non trascinarlo in campo con la forza. L'allenatore ci ordinò:"prendete Kyle e portatelo in campo, tutti i suoi compagni devono vedere che razza di imbecille è!"
Io e Matt non osammo discutere, convincemmo Kyle ad appoggiarsi a noi, lo caricammo in un taxi (al quale rifece la tappezzeria) e raggiungemmo gli spogliatoi. Il mister aveva radunato tutti i giocatori, ma non per dare loro dei consigli come di consueto.-"Ragazzi, ho una tragica notizia da darvi. A causa di una stupida scelleratezza di alcuni vostri compagni ...la partita non potrà avvenire!"Quando Kyle entrando,esordì dicendo:"salve amico!"ed abbracciò il coach, tutto fu chiaro. 
Poi l'allenatore continuò:"questo significa perdere un'ottima occasione , se non l'unica, per tutti coloro che durante questa stagione avevano dato del loro meglio.Già da tempo alcuni talent scout avevano segnalato alcuni di voi, Kyle,Matt, Jackson..., oggi sarebbe stata la prova del fuoco! Ora è meglio ch'io vada, che Dio mi aiuti a trovare la forza di comunicarlo pubblicamente!"
L'intera squadra era sconcertata, Matt imboccò l'uscita, era furioso e deluso. Io lo seguii. Volevo stargli vicino, glielo dovevo. "Era la mia unica occasione, volevo che mio fratello potesse essere orgoglioso di me!Avrei dato il meglio, ne sono certo, tutta la squadra lo avrebbe dato!"Disse collerico. Io cercai di incoraggiarlo dicendogli che un talento come lui, non avrebbe avuto difficoltà a farsi conoscere.Sapevo bene però, che adesso le cose per quei ragazzi diventavano molto difficili, avrebbero dovuto iniziare tutto da capo, come se una stagione tanto brillante,non fosse mai esistita.
Ma per Matt era diverso rispetto a tutti gli altri, per lui vincere quel campionato era qualcosa di più che raggiungere un obiettivo:"Sai, potrei anche farcela, iniziare tutto da zero nuovamente,ma avevo fatto un patto, con un caro amico,una promessa che ero certo avrei mantenuto.Stasera avrei vinto per lui. Per il mio caro Steve, mio fratello."
Mi aveva intenerito molto la visione di quel "gigante buono", avrei fatto qualunque cosa per poterlo aiutare, Matt lo capì e mi ringraziò:"la tua presenza, è molto importante per me Liz!Non so cosa avrei fatto se tu non ci fossi stata!"Poi affondò il capo fra le mie spalle, io lo abbracciai e gli mormorai:"vedrai andrà tutto bene!"
Quando alzai il viso, ad oscurare la luce chiara della luna vi era la figura imponente di un uomo, era Max!
Era proprio lui, non mi sbagliavo, Max era lì , di fronte a me, mi sentivo disorientata. Aveva una luce diversa negli occhi, era irriconoscibile! Scostai Matt da me e gli andai incontro, doveva sapere , non potevo nascondergli la verità a lungo!Ma lui si diresse verso il campo velocemente.Quando riuscii a raggiungerlo, il mister mi fermò, non era riuscito a dichiarare che non vi sarebbe stata nessuna partita."Se solo trovassimo una soluzione!Ma non sembra esserci, chi potrebbe ricoprire un ruolo tanto difficile? Kyle è un portento, se solo avesse avuto anche un po' di intelligenza non saremmo giunti a questo punto!"Affermò il coach.
Matt mi aveva seguito e Michael era appena arrivato in compagnia di Maria, giusto in tempo per non perdersi un episodio irripetibile. Max si fece avanti:"chiunque saprebbe prendere il suo posto!Non è poi così difficile lanciare un pallone in un canestro!Non serve neppure tanto cervello a quanto pare!"
Matt si innervosì e dovetti trattenerlo:"come ti permetti?Ritorna nella fogna dalla quale provieni prima che ti ci rispedisca io!"
Max rispose : "si da il caso ch'io provenga dalla stessa tua cittadina,e dovrai abituarti a starmi vicino se vuoi che questa partita abbia inizio!"
Il coach si illuminò in viso, Michael,Maria ed io sbarrammo gli occhi, il timido e riservato Max aveva offeso e provocato apertamente un giocatore ed ora si offriva di entrare nella squadra di basket? Ma perchè mai? Per un attimo mi chiesi se anche lui avesse fatto compagnia a Kyle e gli altri la sera precedente. Michael lo chiamò in disparte:"cosa diamine ti è preso?Da te proprio non me lo aspettavo!Non eri tu a dire che non possiamo correre il rischio di essere scoperti?Che dobbiamo vivere nell'ombra?"
Max rispose:"non so cosa mi sia preso ma quando ho visto Liz con quel fusto io... non ho saputo, anzi non ho voluto controllarmi, non mi tirerò indietro Michael!Sono stufo di dovermi nascondere, di dover sempre mettere a tacere ciò che realmente penso!Ho diritto anch'io ad essere me stesso!"
Michael ribattè:"ed a Liz non ci pensi? Sei più egoista di quanto pensassi! Non farai altro che farla soffrire ancora, puoi giocare questa partita, ma non vincerai mai il destino Max!Il vostro è un amore impossibile, per quanto tu possa ribellarti, non sconfiggerai mai il destino!"
Maria entrò proprio a quel punto della conversazione e porse la divisa della squadra a Max, la afferrò e rivolto a Michael disse:"devo Michael!"
Il coach sembrava essere rinato, incoraggiò i suoi giocatori e poi li mandò in campo.Max non aveva mai giocato a basket, come se la sarebbe cavata?
Poco prima del fischio d'inizio Max uscì dagli spogliatoi con la sua divisa,io gli andai incontro:"perchè lo fai ,Max?" Lui rispose che aveva dei buoni motivi, mi passò le mani tra i capelli e prese il suo posto.
La partita ebbe inizio.Era proprio buffo; io vestita da ragazza pon pon e Max in campo...entrambi costretti ad indossare degli abiti che non ci appartenevano...io per costrizione di Maria e Max a causa della gelosia!
Uno dei ragazzi che avevano preso una sbornia, rivolgendosi a Maria affermò:"somigli tanto ad un cigno!"Michael, si sedette:"permettimi di correggerti amico!Quello con le piume spennacchiate che tanto le somiglia è lo struzzo!" Maria era indignata e ribattè con una raffica di parole offensive, così Michael non potè far altro che dire: "bene, mi ritrovo seduto vicino ad uno struzzo nevrotico a guardare tanti stupidi che si affannano a tirare un pallone in un cesto!" 
Io ero come rapita, non vedevo altro che Max, seguivo i suoi movimenti e mi dicevo:"ha fatto tutto questo per me!" 
Il mister era in ansia, non aveva neanche mai visto Max in palestra, lo aveva scaraventato in campo senza neppure sapere se avesse mai toccato un pallone.Lo speacker iniziò a descrivere la partita più emozionante della mia vita:"in campo per la Roswell High School abbiamo un nuovo giocatore, Max Evans che prende il posto di Kyle Valenti, il capitano della squadra!Circolano delle strane voci su questa sostituzione ma vedremo come andrà a finire!"
Tutti i compagni di squadra di Max non si aspettavano grandi cose da lui, così evitavano di passargli il pallone anche nelle situazioni favorevoli.Era stato un suggerimento di Matt. Quando la partita aveva preso una brutta piega il pallone cadde tra le mani di Max che trasformò quell'avvenimento fortuito in uno splendido canestro da tre! Dagli spalti si levò un urlo, io e Maria non avevamo saputo controllarci! Era un tiro degno della NBA!!Max giocò brillantemente , nacque una sorta di competizione tra lui e Matt, che quasi rischiò di rovinare lo spirito di squadra, i compagni erano indecisi tra chi scegliere tra le due punte e l'avversario ne approfittava per salire il suo punteggio. Il coach nella pausa fece un ampio discorso, ringraziò Max per l'ennesima volta ed il cielo che lo aveva mandato.Poi ebbe qualcosa da obbiettare:la disarmonia.Parlò di spirito di squadra, di collaborazione per la stessa meta; la vittoria! Matt sembrò poco interessato, preferì avvicinarsi a me per chiedermi di abbracciarlo come avevo fatto la scorsa volta, visto che aveva portato bene.Mi sentii in imbarazzo, non potevo rifiutare ma sapevo che Max mi stava osservando e che certamente avrebbe frainteso.
Arrivò però, Maria che strizzando l'occhio dichiarò con furbizia:"dovrei forse offendermi?Vorresti dire che io non porto fortuna? O semplicemente non ti vado a genio Al?".Matt,deluso, non poté far altro che assecondarla dandole un freddo abbraccio distaccato.
In campo il secondo tempo fu spettacolare.Le due squadre si tenevano testa, mancava poco alla Dallas High School per raggiungerci. Eravamo a pochi minuti dalla fine, arrivato sotto il basket Max avrebbe certamente firmato uno splendido canestro che ci avrebbe regalato la vittoria , quando però cedette il pallone a Matt. Il tiro di quest'ultimo andò a segno.Per la Roswell High School era la vittoria ed i giocatori che gliela avevano regalata vennero portati in trionfo!!!
Dopo i festeggiamenti, seduto su una panchina del parco, Max guardava isolato dal resto della folla le stelle. Era riuscito a sfuggire ai giornalisti.Mi avvicinai, sentivo il desiderio di parlargli,di capire:"Non mi avevi mai detto di essere un campione di basket!"
"Forse ,semplicemente perchè non pensavo che avesse importanza!"
Sembrava essere scosso:"quando ti ho visto con...ed ho realizzato di averti persa, io...Forse Michael aveva ragione, ho vinto questa partita ma non sconfiggerò il destino!Non voglio perderti Liz!Quando mi stai vicino, sento di poter affrontare l'intero universo...Liz io...."
Con voce sommessa lo supplicai:"ti prego Max, non dirlo...renderesti tutto più difficile!Per quanto immenso sia ciò che provi, che provo...non cambierà le cose...Il tuo popolo ha bisogno di te!Sfidare il destino sarebbe un massacro...ed io non voglio che tu soffra..Addio Max"
Alla nonna avevo promesso che avrei seguito il mio cuore...ma se lo avessi fatto, cosa sarebbe stato di Max? Il cuore mi suggeriva di dirgli che non mi perderà mai,che lo porterò sempre con me, ovunque adrò, ma amare spesso vuol dire anche soffrire e se mettere a tacere il mio cuore significa proteggere Max...io lo farò!Ma mi chiedo:"per quanto tempo ancora riuscirò a farlo?"

Tua
Liz

Scritta da Angy


Torna all'indice delle Fanfiction

Torna a Roswell.it