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CIELO STELLATO


Riassunto: Liz organizza una serata in un prato a guardare le stelle ma il sogno di Michael e Isabel li porterà a commettere un errore…o e’ solo il loro destino?

Data di creazione: 10 - 22 febbraio 2001

Valutazione: adatto a tutti

Disclaimer: Tutti i diritti dei personaggi appartengono alla WB tranne Alyssa Mc Carthy che e’ nata dalla fantasia della scrittrice. Il racconto e’ di proprietà del sito Roswell.it

Erano le 12:30 ed essendoci la pausa pranzo i ragazzi si ritrovarono a mangiare tutti insieme seduti ad un tavolo nel giardino della Roswell High.
Max e Liz si tenevano per mano, Maria li osservava e lanciava occhiate a Michael poiche’ sperava che anche lui facesse lo stesso con lei. Isabel con la sua solita espressione fredda ignorava quello che le succedeva intorno e Alex la guardava con aria dolce sperando che lei se ne accorgesse.
“Avete visto che bella giornata?” disse Liz per rompere il ghiaccio.
“Che ne direste di andare a guardare le stelle sta notte?” continuo’, dato che si era accorta che nessuno l’aveva ascoltata.
“Come no! Perche’ non cerchiamo anche il nostro pianeta gia’ che ci siamo?! ” mormoro’ sarcasticamente Isabel fra sé e sé.
“Come? ” chiese Maria che in realta’ aveva capito benissimo.
“No, niente, dicevo che sarebbe un’idea carina “ rispose lei gesticolando per rendersi piu’ credibile.
“Bene! Allora ci troviamo al CrashDown verso le 21:00 e poi andiamo tutti insieme” concluse Max, facendo capire di apprezzare l’idea di Liz.
Appena Alex, Liz e Maria (nuovamente delusa dal fatto che Michael non avesse mostrato il minimo interesse  nel passare una notte romantica con lei) se ne furono andati, Isabel respiro’ a pieni polmoni per rendere bene l’idea che la presenza di quelle due la stava facendo soffocare.
“E’ mai possibile che tu le dia sempre retta?” chiese rivolgendosi a Max. “Se ti avesse chiesto di andare a cercare gli omini verdi non avresti saputo dirle di no!”
“Non c’e’ bisogno di andare a cercarli” disse Michael che fino a quel momento era rimasto zitto.
“Noi non siamo verdi!” ribatte’ seccata Isabel. Gia’ la irritava il fatto che la gente pensasse agli alieni come creature viscide e mostruose, ora ci si metteva pure Michael?
“Pero’ non hai pensato che potrai passare molto tempo con Alex?” le disse Max, mettendola in imbarazzo.
“Beh…io…e va bene…andiamoci se proprio dobbiamo!” disse facendo finta di non aver recepito il messaggio di suo fratello.
Il pensiero di Alex pero’ la fece sorridere.
Nel primo pomeriggio Isabel e Max erano seduti al CrashDown e aspettavano di ordinare. Quando Liz sembro’ avvicinarsi a loro Isabel disse a Max sottovoce: “ Se ora dovesse chiederti di costruire un’astronave e di andare su un qualche pianeta ti prego…non accettare!”
Max sospiro’. Le battute della sorella a volte non le sopportava proprio.
Liz si sedette con loro: “ Per stasera portero’ qualche coperta, cosi’ potremo coprirci se avremo freddo” esclamo’ entusiasta. “ Comunque” continuo’ “ sara’ bellissimo!”
“Due Cherry Cola” disse Isabel per farla andare via e riuscendo nel suo intento.
“Ma io veramente volevo un hot-dog!” protesto’ Max
“Preferivi essere costretto a costruire una navicella spaziale e…”
“Basta Isabel! Se non ce l’hai con Maria ce l’hai con Liz…perche’?”
Isabel esito’:” Tu non puoi capire…insomma…perche’…beh…e’ colpa loro se a te e Michael non importa piu’ nulla di me, da quando ci sono quelle due smorfiose io…sono diventata invisibile!”
“Hai davvero acquisito un nuovo potere?” chiese Michael interessato, che era appena arrivato e aveva ascoltato solo le ultime parole di Isabel. Ma lei se ne era gia’ andata.
Michael si sedette e aspetto’ una spiegazione dall’amico.
“Credi che abbiamo trascurato Isabel negli ultimi tempi?” chiese Max sentendosi terribilmente in colpa. “ Non credevo che soffrisse cosi’ tanto, crede che l’abbiamo come…abbandonata” continuo’.
Michael si senti’ chiamato in causa piu’ del dovuto, era stato lui il primo a trascurarla da quando aveva scoperto che il suo destino era con  lei e che avrebbero persino avuto un bambino. Ma non disse nulla.
“Ecco le due Cherry Cola” disse Maria. “Ma non c’era anche Isabel prima?”
“E’ andata…a fare acquisti!” disse Max cercando di essere credibile.
“A fare acquisti?! Non ce la vedo propeio Isabel in giro per negozi!” aggiunse Maria.
“Beh, anche se forse non ci crederai i vestiti non se li crea da sola” disse Michael non guardandola nemmeno.
“Nervosetto oggi?” concluse Maria sbattendogli la Cherry Cola davanti, e se ne ando’.
Max aveva compreso che quella non era certo la serata adatta per stare tutti insieme. Stava cosi’ per andare ad avvertire Liz quando lei usci’ da dietro il bancone e buttandogli le braccia al collo gli sussurro’ dolcemente : “ Non vedo l’ora che sia stasera ”
Come poteva dirle che i piani erano saltati? Forse aveva ragione Isabel : non riusciva proprio a dire di no a quella meravigliosa  creatura umana che lo stava abbracciando.

Il pomeriggio passo’ in fretta e arrivo’ la sera.
Seduti come sempre al CrashDown nelle loro menti scorrevano pensieri completamente differenti.
“Sara ‘ una serata stupenda ” penso’ Liz.
“Se Michael e’ ancora nervoso come oggi sara’ una serata orrenda ” ipotizzava Maria.
“E’ colpa di queste due qua se si sono dimenticati di me” diceva Isabel fra sé e sè.
“Ogni giorno e’ sempre piu’ bella ” penso’ Max guardando Liz.
“Come ho potuto abbandonare Isabel proprio adesso?” si chiedeva Michael.
“Speriamo che si accorga di me ” scongiurava nei suoi pensieri Alex, che Isabel non aveva ancora degnato di uno sguardo.
Prese le cose salirono sulla macchina di Maria e degli Evans e si diressero verso il bosco. Li’ avrebbero sicuramente trovato un prato da dove osservare il cielo.
Scesi dalle auto, presero le coperte e fecero un breve tratto a piedi. Il cielo era limpidissimo e pieno di stelle.
Max fisso’ Liz, si avvicinarono sempre di piu’ ignorando gli sguardi dei loro amici e si scambiarono un lungo ed appassionato bacio.
“La notte e’ lunga, dovete gia’ incominciare adesso?” chiese con una smorfia Isabel, attirando l’attenzione di Alex, le cui speranze di una serata romantica con lei stavano svanendo.
Maria aveva uno sguardo spento. Michael non la stava considerando. Ormai aveva capito che quella serata sarebbe stata un disastro per lei.
Quando volto’ lo sguardo e vide nuovamente Max e Liz abbracciati teneramente riusci’ trattenere a stento una crisi di pianto.
“Ho dimenticato una cosa in macchina “ menti’ Maria alzandosi e dirigendosi verso la sua auto.
In realta’ aveva paura di allontanarsi da sola ma non avrebbe resistito un minuto di piu la’ con gli altri.
Senti’ un rumore.
Si giro’ di scatto.
“Chi e’? “ disse con un nodo alla gola.
“C’e’ qualcuno? “ continuo’ con voce tremante.
“Al diavolo questa maledettissima serata” penso’.
Nel buio riconobbe i lineamenti di Michael.
“Ah…sei tu “ disse tirando un sospiro di sollievo.
Maria fece finta di cercare qualcosa nella sua auto. Michael era zitto ma lei sentiva che si stava avvicinando.
“Allontanati Maria, ti prego “ la scongiuro’ lui. “ Sto per commettere un errore, per favore vattene!”
“Ma Michael, che stai dic…” ma non riusci’ a finire la frase.
Lui la spinse contro la macchina e la bacio’ come non aveva mai fatto prima. Maria si lascio’ andare a quel momento cosi’ speciale.
“Ti avevo chiesto di andartene. Guarda cosa ho combinato!” disse lui allontanandosi. “ E’ meglio se torniamo dagli altri, non vorrei che si facessero strane idee “ concluse Michael.
“Stra…ne idee? Perche’ mi baci e poi scappi?” urlo’ Maria assalita dalla rabbia provocata dalla frase di Michael.
“Ti avevo detto di allontanarti. Sei la solita testarda, se mi avessi ascoltato…”
“Ah! Adesso sarebbe colpa mia?! Se non sei capace di tenere a freno i tuoi istinti…beh, non so che farci!” disse lei seccata e si incammino’ verso gli altri.
“Non sono i miei istinti” si disse fra se Michael “ credo che siano i sentimenti che provo per te ”.
Si era gia’ fatto tardi e Liz si era addormentata tra le braccia di Max.
Alex teneva Isabel per mano e le accarezzava i capelli, quasi non gli sembrava vero.
Maria si teneva a distanza da Michael, o cosi’ voleva far credere dato che in realta’ era lui a starle lontano.
“Io sono stanco. Che ne dite di andare a dormire? “ disse Alex sperando cosi’ di poter stare ancora piu’ vicino a ad Isabel.
“Sì, anche io sono stanco “ rispose Michael.
“Tenere a bada l’istinto fa stancare eh? “ bofonchio’ Maria.
Michael fece una smorfia.
“Prendiamo questa coperte, cosi’ non moriremo assiderati “ disse Isabel.
Si distesero vicini, Alex, Isabel, Michael e Maria.
Quest’ ultima si giro’ e diede le spalle a Michael. In realta’ sperava che lui l’abbracciasse.
Chiuse gli occhi. Quando li riapri’ si accorse che tutti stavano gia’ dormendo.
All’improvviso successe qualcosa. Michael e Isabel cominciarono a fare lo stesso solito sogno, il loro sogno: le montagne, gli strani simboli, loro insieme, il loro bambino, ancora loro insieme…
Si svegliarono di colpo entrambi.
Si fissarono a lungo negli occhi. I loro sguardi racchiudevano dei significati che solo loro potevano capire.
Si presero la mano. Isabel stava per dire qualcosa ma Michael le mise un dito sulle labbra e l’abbraccio’.
Sentendolo muoversi Maria si giro’ ma nessuno dei due se ne accorse, erano attratti l’uno dallo sguardo magnetico dell’altro…
Isabel avvicino’ le sue labbra a quelle di Michael e si baciarono. I loro corpi erano sempre piu’ vicini.
Quel contatto provoco’ in entrambi una forte scarica di adrenalina.
Maria soffoco’ un gemito. Si alzo’ di colpo.
Isabel e Michael si voltarono verso di lei ma non si liberarono da quell’abbraccio.
Scoppio’ a piangere. “ Come…come hai potuto!!” urlo’ singhiozzando Maria.
La sua voce sveglio’ Alex e la prima immagine che vide fu quella dei corpi di Michael e Isabel che sembravano una cosa sola stretti in quell’abbraccio. Forse era solamente un incubo.
Erano accorsi anche Max e Liz spaventati dalle urla di Maria.
“Come hai potuto?! “ continuo’ lei “ Quello che e’ il tuo destino e’ giusto e quello che e’ la tua volontà e’ sbagliato? E’ cosi’ per te vero? Rispondi Michael! “ grido’.
Isabel si stacco’ dall’abbraccio ma ormai tutti avevano gia’ visto quello che era successo.
Max vide l’odio negli occhi di Maria, vide la sua disperazione, cosi’ intervenne.
“Isabel, era questo che volevi quando mi hai detto che ti sentivi sola e abbandonata? Volevi le attenzioni di Michael? “
Isabel scoppio’ in lacrime.
“Non e’ solo colpa sua, quindi smettila! “ urlo’ Michael.
“Abbiamo fatto di nuovo quel sogno e… quando ci siamo svegliati e’ stato come se le nostre menti fossero controllate da qualcosa! Dovresti sapere bene, Max, cosa significa e cosa si prova quando qualcuno controlla la tua mente, quando Tess ha controllato la tua mente! “ continuo’ lui gridando.
Liz aveva abbracciato Maria che si era gettata in ginocchio dal dolore provocato da quella scena.
Max abbasso’ lo sguardo. Sapeva bene cosa si provava quando non era la sua volonta’ ad agire ma quella di un’altra persona. Forse era stato troppo impulsivo, lui era l’ultimo che avrebbe potuto fare la predica a sua sorella e a Michael.
Alex era rimasto impietrito. Maria guardava dritto negli occhi Isabel che avendo capito quale errore aveva commesso e quali conseguenze stava causando provo’ a spiegarsi: “ Ascolta, so cosa stai pensando e… “ ma fu interrotta.
“Se lo sai allora stai zitta! E tu Michael…credevo che il bacio di qualche ora fa significasse qualcosa per te, pensavo lo volessi davvero…ma ora tu sei qui abbracciato ad Isabel e…e la stavi baciando con cosi tanta passione che… ti…ti odio! “ e Maria scappo’ via di corsa.
“Forse e’ meglio tornare a casa “ disse Liz.
“Gia’ ” concluse Max aiutando Isabel ad alzarsi.

Un’ora dopo ognuno era a casa, tranne Michael che camminava sul bordo della statale, come faceva sempre quando aveva un conflitto interno.
Max entro’ nella stanza di Isabel. Lei era distesa sul letto con le lacrime che le scendevano sul volto. Continuo’ a fissare il soffitto.
“Volevo chiederti scusa. Ero l’ultima persona che avrebbe dovuto parlare “ disse Max.
“Che cosa hai provato quando hai baciato Tess? “ gli chiese Isabel.
“Provavo delle emozioni. Emozioni umane “
“E hai avuto paura? “
Max si sedette vicino a lei e l’abbraccio’: “ Si, tanta “
E poi concluse: “ Buonanotte sorellina “
Maria si era fermata a dormire da Liz.
“Vedrai, supererete anche questo “ disse Liz cercando di consolarla.
“Io superero’ anche questo da sola…non lo voglio piu’ vedere! “
“Ma lui ti ama Maria! “
“E quando tu hai visto Max che baciava Tess credevi ancora che ti amasse? “chiese singhiozzando.
Liz sospiro’: “ se lo ami davvero devi accettare il suo destino. E’ difficile ma devi farlo. Per te e per lui “
Maria non rispose.
Liz si infilo’ sotto le coperte e chiuse gli occhi. Anche lei avrebbe dovuto accettare il destino di Max.
E con questi pensieri in testa si addormentarono…

Michael camminava sul ciglio della strada, lo sguardo rivolto a terra, nei suoi pensieri…Maria: come era riuscito a farle una cosa del genere? E Isabel: come aveva potuto cedere a quella tentazione?
All’improvviso la luce abbagliante dei fari di un’ auto lo riporto’ alla realta’.
Il finestrino si abbasso’: “ Ti serve un passaggio? “ chiese una voce femminile.
“ Grazie “ rispose. In fondo, cosa aveva da perdere?
“ Dove sei diretto? “ chiese la ragazza. Aveva un’espressione rassicurante e dolce sul volto.
“ Il piu’ lontano possibile da qui “ penso’ Michael, ma rispose: “ Non lo so “.
“ Beh, io sono diretta a Roswell, e’ qui vicino “ disse lei con voce pacata. Vedendo che il ragazzo non l’aveva nemmeno ascoltata ed essendosi accorta del suo sguardo triste rivolto a guardare il paesaggio continuo’:
“ Comunque non mi sono ancora presentata…sono Alyssa Mc Carthy “
“ Io sono Michael “ rispose continuando a guardare fuori dal finestrino.
“ Hai un problema, vero? “ chiese lei
“ Ma che diavolo vuole questa? “ si chiese Michael.
“ Si, ho un problema…anzi, due! “
“ Donne? “ insistette lei
“ Piu’ o meno…senti…cos’e’ che vai a fare a Roswell? “ le chiese lui cercando di cambiare discorso.
“ Frequento la Roswell High “
“ Anche io frequento quella scuola …oddio, dire “frequentare” mi sembra un po’ esagerato…diciamo che…a volte sto li’…in ogni caso… non ti ho mai vista “
“ Mi sono appena trasferita, vivevo a Washington prima “
“ Un bel cambiamento, a Roswell non c’e niente, come mai sei venuta proprio qui? “
“ Perche’ qui ci sono gli alieni “
Michael sobbalzo’: “ Gli…a…alieni? “
“ Stavo scherzando! “ disse Alyssa scoppiando a ridere e gettando all’indietro  i suoi boccoli neri, avendo visto che il ragazzo sembrava alquanto turbato dalla sua risposta.
Michael tiro’ un sospiro di sollievo senza farsi notare. Avrebbe voluto sapere cosa ci faceva una ragazza in macchina, da sola, all’alba, sulla strada che conduce a Roswell. Da dove tornava? Dove era stata quella notte? Ma se glielo avesse chiesto avrebbe poi dovuto rispondere alle domande di Alyssa e non aveva nessuna intenzione di raccontarle cosa gli era successo ore prima.
“ Lasciami pure qui “ disse lui quando la macchina passo’ davanti alla casa degli Evans.
“ Grazie per il passaggio “
“ Di nulla…ci vediamo! “ e l’auto si allontano’.
Raggiunse la finestra di Max  e la sollevo’ cercando di fare il meno rumore possibile.
Entro’ nella stanza, la conosceva a memoria ormai. Quante volte si era presentato li’ e Max gli aveva sistemato il sacco a pelo per terra quando Michael litigava con Hank o non riusciva a dormire.
Si guardo’ intorno…c’era un particolare che non aveva mai notato: la foto sulla scrivania, Max e Isabel  ancora bambini al parco giochi, dove lui non era mai stato.
Rimise la foto a posto ed usci’ dalla stanza. Di fronte a lui c’era la porta della camera di Isabel.
Avrebbe voluto entrare , svegliarla, chiederle scusa per quello che era successo o almeno parlarle, spiegarsi, dirle che era stato solo un momento di debolezza e che non si sarebbe mai piu’ ripetuto e…ma che stava dicendo? Cosa stava cercando di dimostrare?
Poi penso’ che c’era una persona che in quel momento stava soffrendo per quel suo maledettissimo errore…Maria. Era da lei che doveva andare.
Rientro’ nella camera di Max  e involontariamente sbatte’ forte la porta.
“ Ma…ma che succede? “ chiese il ragazzo che si era appena svegliato per quel rumore.
“ Nulla, continua pure a dormire “ gli disse Michael uscendo di nuovo dalla finestra.
Max era troppo assonnato per fargli altre domande, cosi’ si giro’ e richiuse gli occhi.
Michael  corse piu’ veloce che poteva finche’ giunse davanti a casa di Maria ma si accorse subito che dentro non c’era nessuno, cosi’ corse fino al CrashDown, sicuramente era rimasta a dormire da Liz.
Sali’ sulla scala e busso’ alla finestra. Liz gli apri’: “ Ehm…ciao “ disse lei sbadigliando.
“ Maria e’ qui? “ chiese Michael come se avesse fretta.
“ Si ma sta ancora dormendo “ disse indicando il letto.
“ Posso entrare Liz ? “
La ragazza esito’, poi ripenso’ alla sera precedente, al male che Michael aveva fatto alla sua migliore amica, nessuno aveva il diritto di far soffrire cosi’ la persona alla quale lei era piu’ legata, che non l’aveva mai tradita.
“ No, mi dispiace ma non credo sia una buona idea “
“ Volevo solo…darle il buongiorno “
“ Beh, vorra’ dire che glielo darai a scuola, anche se credo che oggi per lei non sia proprio un…buon giorno “
disse seccata e richiudendo la finestra.
Liz si fermo’ davanti allo specchio per qualche secondo. Com’ era cambiata la sua vita nell’ultimo periodo, com’era cambiata lei. Stava per andare in cucina quando si accorse che Michael era ancora li e la stava fissando. Allora si avvicino’ e apri la finestra: “ E va bene, entra, ma solo cinque minuti. E questa e’ l’ultima volta che ti aiuto a riappacificarti con Maria. Lei non merita di essere trattata cosi’ ne’ da te ne’ da nessun altro! “
Liz gli lancio’ un ultimo sguardo e usci’ dalla stanza.
Michael si avvicino’  al letto  e la guardo’ intensamente . Era bellissima anche quando dormiva. Si sedette e le accarezzo’ il viso notando che gli occhi erano rossi e gonfi…aveva sicuramente pianto tutta la notte.
Le diede un bacio sulla fronte. Maria si sveglio’, strizzo’ gli occhi ma quando vide Michael mise la testa sotto le coperte: “ Vattene! “
“ Senti Maria… “
“ Io non sento proprio niente…ti ho detto di andartene! “
Michael si alzo’, si diresse verso la finestra e si giro’ verso Maria, la cui testa faceva capolino pian piano dalle lenzuola!
“ Non avrei mai pensato che andarmene da questa stanza sarebbe stato cosi’ difficile. Mi dispiace, davvero.
Purtroppo non sono la persona giusta con cui tu devi stare, devo seguire la mia strada…”
“ Che si unisce a quella di Isabel? “ chiese Maria con un filo di voce.
“ Non lo so, ma potrebbe anche succedere, percio’ e’ meglio se ora me ne vado da qui ed esco dalla tua vita una volta per tutte per non farti piu’ del male, non te lo meriti…”
Maria si alzo’ dal letto lasciando cadere il cuscino e abbraccio’ Michael. Non voleva che se ne andasse anche se si sentiva malissimo al pensiero di lui e di quella che diceva di essere sua sorella…insieme “
Scoppio’ a piangere.
“ L’ultima cosa che volevo ora era farti piangere…mi dispiace “ disse Michael cercando di nascondere la sua angoscia.
“ Io…io devo sapere una cosa…tu..tu hai baciato Isabel solo perche’ siete destinati…cioe’…voglio dire…tu…tu non la ami, vero? “
Michael non rispose.
“ …Michael…”
“ Io…io..beh..io non lo so e non lo voglio nemmeno sapere “
Maria rimase in silenzio.
“ Se dovessi mai capire di..provare qualcosa per lei io…io non so davvero cosa succederebbe “
Le lacrime scendevano sempre piu’ velocemente sul volto di Maria.
“ Forse ora e’ meglio che vada… “
Michael non le lascio’ nemmeno il tempo di rispondere e se ne ando’.
Quello che era successo non poteva piu’ controllarlo e questa situazione lo angosciava.
Era gia’ tardi e decise quindi di andare a scuola.
Nel corridoio incontro’ Max che lo trascino’ per un braccio in bagno.
“Pensi che ora sia tutto finito? “ chiese Max alzando notevolmente il tono di voce.
“ Ancora con la predica? Perche’ non puoi farti gli affari tuoi? Vuoi prendermi a pugni? Cosa…”
“ No, Michael, non mi riferivo alla nostra discussione ma a Isabel. Credi che dimentichera’ tutto? Gia’, tu domani avrai di nuovo Maria ma lei invece? Avevi ragione ieri sera : Tess controllava la mia mente ma nessuno controllava la tua. Cosa intendi fare? Ignorarla? “
“ Non lo so Max…non lo so davvero “
Ci fu un attimo di silenzio.
“ Tra l’altro…perche’ sei entrato nella mia stanza  stanotte? Avevi bisogno di qualcosa? “
“ Ero solo venuto per…”
La porta del bagno si spalanco’.
“ Guarda che questo e’ il bagno maschile! “ disse Max alla ragazza che era alquanto imbarazzata per l’errore commesso.
“ Chi si rivede! “ disse Michael.
“ A presto! “ rispose lei uscendo dal bagno.
“ Chi e’ quella? “ chiese Max incuriosito dallo strano incontro.
“ Mi ha dato un passaggio ieri notte fino a Roswell “
I due ragazzi uscirono dal bagno e si imbatterono in Maria.
Michael abbasso’ gli occhi e non disse nulla.
Maria prosegui’ dritto senza lanciargli nemmeno uno sguardo, giro’ l’angolo e ando’ a sbattere contro qualcuno che come lei non stava affatto guardando dove andava.
La ragazza raccolse i suoi libri che erano caduti, poi alzo’ lo sguardo per scusarsi guardando in volto la persona che aveva urtato…
“ Mi dispiace davv…Isabel?! Proprio l’ultima persona che speravo di  incontrare “
Maria infilo’ alcuni fogli che le erano scivolati fuori dai libri e si alzo’di scatto. Voleva andarsene subito. Isabel la fissava dritto negli occhi mettendola in soggezione…lei aveva sempre avuto paura di Isabel, anche se stava imparando a conoscerla…ma dopo quello che era successo la sera prima, scontrarsi con lei era l’ultima cosa che aveva desiderato.
“ La prossima volta guarda dove vai “ disse freddamente Isabel raccogliendo le sue cose con una certa fretta.
“ Ah! Io dovrei guardare dove vado? Sei tu che devi stare piu’ attenta…”
“ Se tu avessi fatto piu’ attenzione questo non sarebbe successo…”
“ Ma senti chi parla…”
“ Che sta succedendo? “ intervenne Alex  che era stato attirato dal tono di voce delle due ragazze che cresceva parola dopo parola.
“ Niente, solo che la signorina Evans cammina senza guardare…”
“ Cosa? Sei tu che cammini con la testa fra le nuvole…”
“ Beh, sai, ho tutto il diritto di avere la testa da un’altra parte, dopo quello che e’ successo ieri sera…”
“ Ragazze, calmatevi, vi sta osservando tutta la scuola! “ disse Alex cercando di  placare la situazione.
“ Maria, questo non c’entra nulla! “ disse Isabel seccata.
Alex capi’ di non poter fare niente e cosi corse a cercare gli altri facendosi strada fra la folla di studenti che aveva circondato le due ragazze.
“ Max! Michael! Venite subito! Isabel e Maria stanno litigando! “
“ Ma che succede? “ chiese Michael giunto di fronte alle due ragazze.
“ Isabel sta ancora pensando alla sua grande serata e non guarda dove mette i piedi…”
“ Maria adesso smettila! “
“ Adesso la difendi anche? Beh, del resto cosa potevo aspettarmi dopo quello che…”
Max le mise una mano davanti alla bocca : “ Queste non sono cose di cui discutere di fronte a tutti…”
“ Max, lasciami stare! “ urlo’ Maria scagliandosi contro Isabel e tirandole uno schiaffo.
“ Io ti odio, ti odio davvero! “ continuo’.
Isabel prese la ragazza per la maglietta e stava per scaraventarla a terra quando Michael la allontano’ da Maria.
“ Isabel, ora basta “ le disse il ragazzo cercando di calmarla e allontanandola dalla folla di studenti.
Maria li fisso’  con gli occhi lucidi e poi se ne ando’.

Il pomeriggio stava servendo i tavoli insieme a Liz  quando Isabel entro’ e si diresse verso la cucina…gia, proprio dove lavorava Michael.
Maria cercava disperatamente di non pensare a quello che le stava succedendo, non voleva perdere Michael solo perche’ su uno stupido libro c’era scritto che lui era destinato a stare con un’altra.
Si diresse in cucina proprio mentre Isabel aveva chiuso la porta dietro di se. Accellero’ il passo, non poteva sapere che quei due erano la’ da soli senza andare a controllare.
Spalanco’ la porta.
“ Oh,ciao “ le disse Isabel voltandosi di scatto.
Non poteva stare li con loro ne’ tanto meno poteva spiarli, non era giusto, quindi decise di andarsene.
Una volta uscita, Michael si rimise al lavoro.
“ E’ un bel casino…”
“ Sai dire solo questo? “ rispose Isabel.
“ Ehm, dobbiamo parlarne vero? “
“ No, beh, se vuoi possiamo continuare a vivere tranquilli fino a quando tu non ti deciderai ad affrontare la realta’, tanto tu hai Maria, cosa te ne importa se io non capisco piu’ niente, tu intanto sei felice con la tua terrestre e …”
“ Non e’ vero. Non sono felice…non dopo ieri sera “
“ Che strano, dovresti esserlo, hai una ragazza, Maria, una specie di amante aliena, io, e non…”
“ Non essere stupida Isabel! Tu sei…beh…ecco…”
“ Non lo  sai, eh? Beh, non potevo pretendere che l’errore di ieri sera ti avesse procurato una qualche emozione, ho sbagliato a credere che…”
Michael la prese improvvisamente per una braccio e la bacio’ con un impeto irrefrenabile, mettendo tutto se stesso.
“ Che fosse un errore “ disse lui.
“ Cosa?”
“ Hai sbagliato a credere che fosse un errore perche’ non lo e’. E’ quello che voglio, voglio stare con te, voglio te…”
“ Anche io Michael ma…”
“ Nessun ma…” e la bacio’ di nuovo, questa volta dolcemente.
In quell’istante entro’ Liz. Osservo’ la scena con gli occhi sbarrati, ma non disse nulla. Usci’ dalla cucina e si scontro’con Maria.
“ Do…dove stai andando? “ chiese Liz preoccupata.
“ A prendere i piatti di la’, qual e’ il problema? 
“ No, ascolta, li prendo io “
“ Perche’ scusa? Liz! Fammi passare, di la’ c’e’ gente che aspetta! “
“ Stasera che ne dici di…di uscire? Ah, e poi ti devo raccontare cos’e’ successo a Kyle… lui stava giocando a… “
“ Me lo racconterai un’altra volta Liz, ora devo prendere i piatti! “
“ Ah, sai, stamattina mi e’ tornata in mente la volta che siamo andate alla festa di…”
“ Liz! Smettila! Ma che ti prende? Sei sicura di  star bene? “
“ Si, certo Maria…perhce’ non vai a casa , continuo io, tanto non ci sono molti clienti e me la posso cavare da sola…”
“ Non ci sono molti clienti? Sei impazzita? Il CrashDown non e’ mai stato cosi’ pieno! Che ti sta succedendo?“
“ Nulla, che strane idee che ti vengono in mente… “
La porta della cucina si spalanco’ e Michael usci’, dietro di lui Isabel.
Lei e Liz se ne andarono lasciando Michael e Maria da soli.
“ Non c’e’ bisogno che tu mi dica cosa e’ successo, l’ho gia’ capito “ gli disse allontanandosi.
Michael tiro’ un calcio alla porta .
“ Sei sicuro di quello che stai facendo? “ sussurro’ dietro di lui una voce femminile.
Per un attimo penso’ che fosse Isabel.
“ A…Alyssa…ma…ma tu cosa sei? Ogni volta che che…che mi succede qualcosa tu arrivi. Che fai? Mi leggi nel pensiero? “
“ Michael, nella vita nulla avviene per puro caso. Le coincidenze non esistono “
Il ragazzo rabbrividi’. Sembrava quasi che Alyssa sapesse cosa lui era, cosa pensava…ma cosa stava dicendo?!Stava diventando paranoico.
“ Io…io devo farti una domanda “ disse Michael.
“ Non devi fare domande se sai di non poter avere delle risposte “ e dicendo questo Alyssa si diresse verso la sala del CrashDown ma Michael la prese per un braccio.
“ Cosa vuoi dire? Non giocare a indovinelli. Se devo sapere qualcosa, eccomi, sono qui per ascoltarla! “ urlo’ il ragazzo quasi a volerla sfidare.
Alyssa lo guardo’ negli occhi per un istante.
“ Il mio compito e’ solo quello di proteggerti, non quello di darti spiegazioni. “
Michael allento’ la presa.
“ Proteggermi da cosa? ! Non ho bisogno di nessuno che mi protegga, me la so cavare da solo! “
“ Devo proteggerti dal tuo passato, da quello che vuoi sapere, dai tuoi nemici, dal tuo destino…”
Michael sobbalzo’. Forse Alyssa era davvero a Roswell  per gli alieni…era a Roswell per lui.
“ Vuoi dire che…”
“ Gia’, so tutto di te. E so anche che quel libro che vi ha dato Tess ti sta creando dei problemi. “
“ Io…io sono confuso. “
“ Devi seguire il tuo istinto, quello che si e’ risvegliato con i sogni. “
Michael ripenso’ brevemente al sogno che per intere notti l’aveva tenuto sveglio.
“ Cioe’…dovrei stare con Isabel? “
“ Se e’ questo se vuoi si, l’importante e’ che tu non ti leghi sentimentalmente a qualcuno quaggiu’, qualcuno che poi non restera’ con te il giorno in cui te ne andrai…se poi credi che stare di nuovo con lei ti renda felice come lo eri su Antar…beh, Isabel e’ seduta la’, vai da lei e diglielo. “
“ Io…io e lei eravamo…felici? “
“ Si, lo eravate “
“ E Maria? “
“ Maria non fa parte della tua vita. Ora tu credi di amarla ma quando tornerai su Antar i tuoi sentimenti cambieranno. Nessuno ti impedisce di volerle bene, si stare con lei…ma questo non dovra’ ostacolarti nel momento in cui dovrai tornare a casa. “
“ Forse dovrei stare da solo, come ho sempre fatto. “
“ Devi fare quello che senti purche’ tui sia sempre pronto in ogni momento ad affrontare i tuoi nemici e tornare…”
“ Perche’ vuoi che torni la’, se un giorno decidessi di rimanere qua, non potrei farlo? “ disse Michael incuriosito.
“ No! “ disse scattando Alyssa. Poi si accorse di non poter obbligare Michael a tornare a casa, anche se lo desiderava tanto. “ Credo che sarebbe meglio per te…e mi faresti felice “ disse la ragazza con le lacrime agli occhi.
“ Ti…ti farei felice? “ chiese  Michael che non riusciva piu’ a segiure il discorso.
“ Io…beh, ecco…io desidererei tanto che tu tornassi a casa, e anche papa’ non fa altro che…”
“ Papa’?” chiese Michael che non aveva mai pronunciato quella parola.
“ Michael io…io sono tua sorella, o meglio…ero tua sorella e l’unico modo per poter stare con te e’ che tu compia in fretta la tua missione. “
Michael era rimasto a bocca aperta. “ Ma ora tu sei qua…”
“ Sì, ma devo andarmene, non vogliono che rimanga qui “
“ Chi? “
“ I nostri nemici. Sono un loro ostaggio e uno di loro pensa che questa sarebbe stata l’ultima volta che ti avrei visto perche’ poi ti avrebbero ucciso…”
Alyssa scoppio’ a piangere. Michael la abbraccio’.
“ Noi ci rivedremo, te lo prometto “ disse il ragazzo.
“ Qualsiasi cosa tu voglia sapere, sappi che ho poco tempo per dirtela, quindi se c’e’ qualcosa che vuoi chiederemi non esitare…”
“ Dimmi qualcosa della mia vita precedente, di me, di te, degli altri, della nostra famiglia…”
Alyssa si sedette. “ La mamma e’ morta quando tu avevi 6 anni, io non l’ho mai vista. Papa’ era un colonnello dell’esercito della nostra gente, ma anche lui e’ stato preso in ostaggio. E poi sai gia’ chi erano Max, Tess e Isabel. “
Michael chiuse per un momento gli occhi. Gli riusciva difficile comprendere di avere una famiglia, proprio lui che qui era solo, ora sapeva di non esserlo stato sempre.
Li riapri’ ma davanti a lui non c’era piu’ Alyssa. Corse fuori dal CrashDown ma neanche li’ la vide. Allora balzo’ sulla jeep di Max e Isabel e passo’ una mano sul volante mettendola in moto.
Guidava senza sapere dove stava andando, sapeva solo che doleva trovarla, doveva dirle ancora una volta che lui l’avrebbe salvata.
Poi gli venne in mente di raggiungere il tratto di strada dove la sera prima l’aveva incontrata. La strada era deserta e tirava un forte vento. Michael scese dall’auto. Davanti a lui vide l’auto di Alyssa ricoperta dalla sabbia che il vento sollevava. Guardo’ in alto e fisso’ a lungo un punto luminoso, proprio sopra di lui. Era quello il momento di salutare Alyssa prima di perderla nuovamente.

Scritta da Lely


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