Riassunto:
Siamo alla fine della seconda serie: che cosa succederebbe se Isabel si
mettesse in testa di cambiare il futuro? Leggetelo e lo scoprirete.
Data di composizione:
iniziato il 12/06/2002 e finito il 30/07/2002
Valutazione:
Adatto a tutti
Disclaimer:
Tutti i personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione
W.B., ad eccezione del personaggio del padre di Maria, che è stato creato dalla
fantasia dello scrittore. Il racconto è di proprietà del sito ROSWELL.IT.
La mia E-MAIL
è fay80@virgilio.it
Nota: un
ringraziamento particolare va ad Elisa, senza i suoi consigli e il suo
incoraggiamento questo racconto non sarebbe mai stato scritto, e un
ringraziamento va anche ad Antonio Genna, creatore del sito che ha pubblicato
il mio racconto, grazie per aver pubblicato il mio racconto.
Se avete dei commenti da fare in positivo e in negativo scrivetemi pure alla
mia e-mai, accetterò qualsiasi critica, anche la più dura.
Era passata già una settimana da quando
avevano scoperto la verità sulla morte d’Alex. Isabel ancora non riusciva a
crederci: la sua “amica”, la sua “migliore amica”, le aveva portato via l’unico
ragazzo che mai avesse amato e non solo era disposta a consegnarli nelle mani
di Kivar; e lei come unica spiegazione aveva sostenuto che non avrebbe voluto
uccidere Alex ma che era successo ed era una conseguenza che era necessario
pagare perché loro quattro potessero tornare a casa. Già tornare a casa, Ma
quale casa un pianeta devastato da una guerra che durava da decenni e dove
ormai non c’era più nessuno ad aspettarli? Anzi no qualcuno che li aspettava
c’era: era Kivar che li aspettava per ucciderli o almeno così supponevano Max e
gli altri. Questi erano i pensieri che affollavano la mente d’Isabel mentre si
stava preparando per andare a scuola, fu riscossa dai suoi pensieri dalla voce
di sua madre che la chiamava: - Isabel tesoro scendi la colazione è pronta
muoviti o farai tardi a scuola.- Isabel si riscosse e si affrettò a rispondere
– Scendo fra un minuto-. La ragazza diede un’ultima occhiata alla sua immagine
riflessa nello specchio e dopo aver fatto un cenno d’approvazione con la testa
afferrò la borsa e chiuse la porta e si diresse in cucina. Una volta arrivata
sulla soglia di cucina si fermò fece un respiro profondo poi con un sorriso a
trentadue denti stampato sulle labbra si affretto ad entrare in cucina. Non era
proprio nello stato d’animo per sorridere ma non voleva che i suoi genitori
capissero che c’era qualcosa che non andava non avrebbe retto ad un altro
interrogatorio di sua madre senza poterle dire la verità aveva bisogno di
potersi sfogare con qualcuno, ma non sapeva proprio con chi poteva sfogarsi; il
suo principale confidente era Alex, ma ormai Alex non c’era più, parlare con
Max era diventato impossibile aveva già i suoi problemi con Liz e poi ora si
era aggiunto anche il bambino che aveva avuto da Tess, Michael era sempre più
preso dai suo problemi di coppia con Maria e per Maria valeva lo stesso,
rimaneva solo Liz. All’inizio aveva scartato quell’idea come assurda, ma più
passava il tempo più pensava che non era poi una così cattiva idea. Liz era una
delle migliori Amiche d’Alex chi meglio di lei poteva capire i suoi sentimenti?
Senza contare che era merito suo se avevano scoperto cosa c’era dietro la morte
d’Alex e le vere intenzioni di Tess e Nasedo. Era ancora immersa nei suoi
pensieri quando la voce di sua madre la riscosse – Isabel tesoro potresti
andare su a chiamare tuo fratello altrimenti farete tardi - - Certo mamma vado
subito a chiamarlo –
Isabel si alzò dal tavolo dal tavolo e si diresse verso la camera del fratello
sotto lo sguardo attento dei suo genitori – Secondo te cosa ha Izzi la vedo
molto strana in questo periodo – chiese Philip Evans alla moglie – Credo che
stia solo passando un brutto momento la morte di Alex è ancora recente e la fa
soffrire molto e ultimamente deve aver litigato anche con Max hai notato che
non si parlano più si rivolgono la parola solo se costretti? - - Sì l’ho notato
tu credi che sia il caso di intervenire? - - No non credo sia il caso di
intervenire adesso; lasciamo passare un altro po’ di tempo e se le cose non
migliorano allora interverremmo - - Va bene tesoro facciamo come vuoi tu-.
Nel fra tempo al piano di sopra Isabel si trova davanti alla porta della camera
di suo fratello e come poco prima davanti alla cucina tira un lungo sospiro per
farsi forza, poi alza la mano e bussa alla porta del fratello – Max, sei
sveglio?- dalla camera non viene nessuna risposta - Max apri la porta dai è
pronta la colazione – ancora nessuna risposta – Uffa apri questa dannata porta
odio quando fai così- disse sbuffando Isabel finalmente la serratura della
porta scatta, Isabel apre la porta con cautela – Finalmente era l’ora che mi
aprissi…. – non le diede il tempo di finire che le chiese - Perché sei venuta a
chiamarmi? – Isabel lo guardò stupita – Ma sei sordo o cosa?! Sono dieci minuti
che ti dico che la colazione è pronta e la mamma dice di scende se non farai
tardi - - Scusami non avevo capito scendo subito – Isabel si fermò a guardalo
con attenzione aveva un’aria distrutta sembrava uno che non dormiva da giorni e
forse era proprio cosi; lo prese per un braccio e lo spinse verso il letto dove
lo costrinse a sedersi – Aspetta un attimo si può sapere cosa ti sta succedendo
guardati ….- e lo costrinse a guardare la propria immagine riflessa nello
specchio che si trovava davanti a loro - ….Hai l’aria distrutta sembri uno che
non dorme da giorni si può sapere che hai?- Max distolse lo sguardo dallo
specchio e cercò di evitare lo sguardo indagatore della sorella ed iniziò a
balbettare – E’ solo che…..Niente Isabel davvero non è niente- - Max ti prego
dimmi cosa ti preoccupa sono tua sorella e voglio aiutarti, ma se tu non mi
dici niente io come faccio ad aiutarti ti prego…- Max alzò la testa e vide lo
sguardo preoccupato della sorella allora si decise a parlare: - Ecco, è solo
che non so più cosa fare sono confuso io dovrei essere il vostro “leader” ed
invece guarda cosa sono riuscito a fare: Alex è morto e io sono stato così
stupido da lasciarmi incantare da Tess con il risultato che per poco non
finivamo nelle mani dei nostri nemici e per di più ho un figlio che forse non
conoscerò mai.- Isabel scosse la testa – Max guardami non è colpa tua quello
che è successo come potevi sapere quello che Tess e Nasedo avevano tramata alle
nostre spalle chiunque avrebbe fatto come hai fatto tu, non devi sentirti in
colpa per la morta di Alex la colpa è solo di Tess e lei che lo ha usato e poi
ucciso quando non gli serviva più. Vedrai che troveremo un modo per salvare tuo
figlio dalle loro mani qualcosa c’inventeremmo un modo lo troveremmo ma
dobbiamo restare uniti e soprattutto tu non devi darti la colpa di tutto, la
colpa è di tutti nessuno si è accorto che Tess ci stava usando per i suoi scopi
ha ingannato tutti e non solo te- - Isabel grazie lo so che in questo periodo
sono stato un mostro e ti chiedo scusa x quello che ti ho detto- Isabel lo
interruppe -Shhh adesso basta con i rimpianti quello che è stato è stato
dobbiamo solo guardare avanti la vita continua, in ogni caso accetto le tue
scuse sei perdonato e adesso muoviti dobbiamo scendere la mamma ci avrà dato x
dispersi - - E’ vero scendo tra due minuti intanto tu avviati giù- Isabel si
alzo e si diresse alla porta ma prima di aprirla si giro e disse: - Sbrigati ma
prima di scendere datti un sistema sembri uno zombi e io non voglio andare in
giro con uno zombie- detto questo apri la porta ed usci appena in tempo per
evitare il cuscino lanciatogli da Max come risposta alle sua ultima frase.
- Muoviti Max siamo in ritardo! Non voglio fare tardi x colpa tua- - Isabel sei
sempre la solita! Siamo in perfetto orario mancano ancora venti minuti prima
del suono della campanella abbiamo tutto il tempo, non c’è bisogno di questa
marcia forzata- -Parli bene tu io alla prima ora ho il Prof Seeleman lo sai che
arriva sempre dieci minuti prima e se appena suona non sei già a sedere ti
segna un ritardo sul registro e io non voglio prendermi un ritardo x colpa tua
e per di più oggi ha deciso di fare un giro di interrogazioni.- -A gli ordini
signor generale – disse Max facendo un saluto militare, Isabel lo fulmino con
lo sguardo – Spiritoso!- Ormai erano arrivati vicino agli armadietti e Max era
tornato di nuovo serio – Senti credo che dovremmo incontrarci con gli altri per
discutere su come spiegare l’improvvisa scomparsa di Tess – anche l’umore di
Isabel muto all’istante – Sì credo che tu abbia ragione ci ritroviamo a casa di
Michael dopo che avranno finito il turno al Crashdown, lo dici tu agli altri?-
-Sì non ti preoccupare in bocca al lupo per l’interrogazione- Isabel si girò a
prendere i libri nell’armadietto – Crepi ci vediamo dopo a pranzo- -Sì ha dopo-
Max guardò Isabel che si allontanava lungo il corridoio poi si girò prese i
libri dall’armadietto e si diresse verso l’aula di chimica. Si era appena
seduto quando Liz entrò nell’aula e si sedette accanto a Max –Ciao come stai?
–Bene sto bene grazie e tu? –Sto bene anch’io grazie. I due ragazzi si
guardarono negli occhi era la prima volta che si ritrovavano a parlare dopo di
quello che era successo alla grotta una settimana fa –Senti… Avevano parlato in
contemporanea –Cosa volevi dirmi? Chiese Max, Liz abbassò lo sguardo scosse la
testa ed arrossi –No niente di importante; tu più tosto cosa volevi dirmi?
–Ecco senti avrei pensato che sarebbe opportuno se ci riunissimo stasera a casa
di Michael dopo che avrete finito il turno al Crashdown, bisogna decidere come
spiegare la scomparsa di Tess e credo sia giusto che lo decidiamo tutti insieme
non credi? –Certo prima risolviamo questa faccenda meglio è prima che qualcuno
inizi a fare domande in giro. Liz era rimasta un po’ delusa pensa che Max
volesse parlare di loro e del loro rapporto. Subito dopo l’uscita dalla caverna
aveva detto che la cosa migliore che aveva fatto era stata quella di innamorasi
di lei, ma dopo quell’affermazione non era successo niente anzi Max sembrava
quasi volesse evitare tutti, si era sempre più chiuso in se stesso, certo
quello che era successo con Tess aveva sconvolto la loro vita e non pretendeva
certo che tutto tornasse come prima, ma sperava che almeno si sarebbero
chiariti e che potevano almeno tentare di ricominciare. Max aveva notato
l’espressione un po’ delusa di Liz e stava per aggiungere qualcosa ma l’arriva
della professoressa rese ciò impossibile. Dopo un’interminabile ora di
spiegazione finalmente suonò la campanella che sanciva la fine della lezione
–Finalmente …. – sbuffò Liz -… non ne potevo più sono stracotta è pensare che è
solo la prima ora e ne mancano ancoro sette…- disse sconsolata Liz dopo una
pausa come se non avesse più la forza x andare avanti Liz riprese il discorso
che aveva interrotto -….Su forza e coraggio ora mi attende storia con la Webber
sai che pizza ciao Max ci vediamo dopo allora.- Liz si alzo e si stava già
dirigendo fuori dell’aula quando Max la richiamò –Liz aspetta un minuto. Liz si
girò di scatto con un’espressione speranzosa sul viso –Si Max che c’è? –Senti
avevo pensato che sarebbe meglio se ci vedessimo pranzo così ci mettiamo
d’accordo per questa sera. –Non c’è problema allora ci vediamo a pranzo a dopo
Max.- la ragazza fece x andarsene, ma lui la trattenne per un braccio –e poi ti
vorrei parlare di una cosa da soli.- Liz spalanco gli occhi e sorrise –si per
me va bene ora scusami ma devo proprio andare se no la Webber chi la sente.
–un’altra cosa potresti avvisare Maria?- Liz annui –certo la vedo proprio ora a
dopo- separarono nel corridoi Liz si diresse verso l’aula di matematica mentre
Max si diresse verso l’aula di inglese dove Michael già lo aspettava –Alla buon
ora Max pensavo che volessi saltare l’ora, ho incrociato Isabel nel corridoio
ha detto che volevi parlarmi allora di che si tratta?- –Michael calmati fammi
almeno sedere e poi ti spiego. Ora che me lo fai notare da quando in qua sei
così puntuale? Di solito arrivavi al massimo cinque minuti prima della lezione
o addirittura a lezione iniziata e oggi sei in anticipo di ben dieci minuti
come mai? –sai com’è a forza di stare con una persona che arriva sempre
puntuale prendi le sue brutte abitudini tu piuttosto di solito arrivavi appena
due minuti dopo che era suonata la campanella come mai questo ritardo? –mi sono
fermato a parlare con Liz ed è inutile che fai quella faccia non abbiamo
parlato di quello che credi te non almeno ancora e quando succederà non te lo
verrò a raccontare a te.- disse Max con tono allegro Michael fece un smorfia di
disgusto con la bocca –E’ tu saresti il mio migliore amico? Figuriamoci cosa mi
devo aspettare dai nemici, va be’ lasciamo perdere allora mi vuoi dire di che
cosa mi dovevi parlare o mi lascia ancora sulle spine?- Sul viso di Max si
dipinse un’espressione seria ed abbassò ulteriormente il tono della voce –si
tratta di Tess e su come spieghiamo la sua sparizione. Michael annuì e abbasso
anche lui ulteriormente la voce –capito riunione a casa mia dopo che ho finito
il turno al Crashdown sono invitati anche gli altri o è una riunione a tre? Max
scosse la testa –sono invitati anche gli altri e di questo che stavo parlando
con Liz e visto che vede Maria prima di noi di avvertirla e di ritrovarci a
pranzo tutti insieme per metterci d’accordo sull’orario –per me va be avevo in
progetto di pranzare solo con Maria ma fa niente –visto che oggi sei cosi di
buon umore non è che mi faresti un favore? –spara! –non è che potresti avvisare
tu Kyle sai come… - Michael scoppia a ridere -il grande capo che a paura di
parlare col figlio dello sceriffo….- Max sta per rispondergli alterato ma
Michael lo interrompe –Scusa grande capo non volevo offenderti in ogni modo lo
faro lo vedo dopo pranzo a Spagnolo che dici se gli dico di avverti suo padre?-
–dico che una buona idea come mai oggi sei così “illuminato”? –spiritoso
davvero spiritoso dopo le battutine di Isabel ci mancavano le tue!! – La
risposta di Max fu troncata dall’arrivo del professore.
Dopo un’interminabile spiegazione sul romanticismo americano a confronto con
quello europeo suona finalmente la campanella e Michael scatta in piedi quasi
avesse le molle sotto il sedere si affrettò a rimettere; Max lo guardò allibito
–Si può sapere cosa ti prende oggi? –Niente perché? Max scoppiò a ridere –Come
niente? Senti Michael ti conosco da quando avevi sei anni e non ti sei mai
comportato così odiavi la scuola. Da dove viene questo interesse? E come mai
sei così puntuale? Oggi hai seguito la lezione perfino con attenzione, di
solito fai finta o il più delle volte il prof ti richiama perché ti sai
addormentando! –Ma cosa avete oggi voi è mai possibile che uno non possa
cambiare? Orami siamo bloccati qui tanto vale che finisca gli studi cercando di
prendere il massimo che potrò per poi trovare un lavoro decente se voglio…-
Michael non terminò la frase, abbassò il capo raccolse le sue cose e uscì in
tutta fretta dall’aula seguito a ruota da Max che riuscì a bloccarlo davanti
agli armadietti –Se voglio?- Insistette Max, Michael sbuffò borbotto qualcosa
di incomprensibile sperando che Max desistesse e lo lasciasse in pace, ma per
sua sfortuna non fu così Max era determinato a sapere e lo incalzò –Allora se
vuoi cosa? Non ti lascio andare fino a che non mi dici cosa vuoi fare a rischio
di fare tardi alla lezione tu e io non ci muoviamo di qui finché non parli!-
Miche imprecò a bassa voce, poi dopo due minuti di silenzio si decise a parlare
con uno tono di voce che fu così basso ma cosi basso che Max non capì una sola
parola –Michael non ho capito un accidente di quello che hai detto, se non alzi
il tono della voce facciamo notte- Guerin non ne poteva più di essere
sottoposto a quel interrogatorio tanto che urlo – Se voglio sposare Maria e
farmi un famiglia con lei!!!! Accidenti sei contento Max adesso posso andare ho
l’interrogatorio non è ancora finito?- Evans guardò allibito l’amico sorpreso
non era sorpreso per quello che aveva detto ma dal modo in cui l’aveva detto.
aveva capito da un pezzo, forse addirittura prima di Michael stesso, che i
sentimenti che nutriva nei confronti di Maria erano molto profondi ma non
pensava che Michael l’avrebbe mai ammesso ed invece….- Max scosse la testa
–Sono felice che tu abbia preso questa decisione, ma credo che non fosse il
caso che lo sapesse anche tutta la scuola non credi?- Solo allora Michael si
rese conto di aver urlato tanto forte e che tutte le persone nel corridoio in
quel momento si girarono a guardarli –Be’ cosa avete da guardare? Non avete
altro da fare?- Rispose Michael, sempre urlando, ai ragazzi fermi in corridoio
che li fissavano a bocca aperta; poi si rivolse a Max abbassando il tono della
voce –Questa è tutta colpa tua e della tua dannata curiosità, spero solo che
qualcuno non vada a riferirlo a Maria!- -Aspetta fammi capire vuoi dire che
Maria non sa niente dei tuoi progetti?- Michael arrossi notevolmente e scosse
la testa –L’ho deciso solo di recente e non ho avuto ancora possibilità di
comunicarglielo, ad essere sincero ho paura che mi possa scoppiare a ridere in
faccia dopo averglielo detto- Max gli appoggiò una mano sulla spalla –Non credo
che Maria si metterebbe a ridere, ma puoi sempre chiederlo sta arrivando ora-
disse Max indicando con un cenno della testa la figura di Maria che usciva dal
bagno delle ragazze e si dirigeva verso di loro –Cosa?!?!- urlo Michael e
proprio in quel momento Maria si fermo davanti a loro –Ciao Max, Michael, ho
qualcosa di strano la maglia al contrario? Max sorrise e scosse la testa –No
non hai niente che non và- –Allora perché appena passo vicino a qualcuno questo
inizia a ridacchiare cosa hanno tutti oggi? –Da dove arrivi?- -Sono appena
uscita dal bagno perché? –Quindi non hai sentito cosa è successo in corridoio?
–No non ho sentito nulla- Michael tirò un sospiro di sollievo –Fiu meno male-
Maria si avvicinò con fare minaccioso a Michael –Michael dimmi subito cosa è
successo e perché tu stavi urlando così quando sono arrivata- –Non è successo
niente d’importante andiamo se non facciamo tardi- così Michael mise un braccio
sulle spalle di Maria e la spinse lungo il corridoio verso l’aula dove si
sarebbe dovuta tenere la loro prossima lezione; Maria cerco di protestare, ma
Michael blocco la sua protesta sul nascere con un bacio; Max sorrise e li
salutò –Ciao ragazzi ci vediamo dopo a pranzo. Maria gli rispose scendendo
dalle nuvole –Si ci vediamo dopo Max…- poi più a bassa voce rivolta a Michael
–Non credere di riuscire ad ammansirmi così la questione è solo accantonata
intesi? –Intesi, ora muoviamoci manca ancora dieci minuti buoni prima
dell’inizio della lezione e visto che l’aula e vicino alla stanza dei
cancellini pensavo di farci un capatina- Maria abbracciò Michael x la vita e
sorrise allegra –Ottima idea Space Boy!!!
Il grande cortile della Roswell High si stava riempiendo progressivamente di
studenti con in mano vassoi carichi di cibo preso alla mensa. La prima ad
arrivare fu Isabel che scelse il solito tavolo. Era il tavolo ideale per lo
svolgimento delle loro “riunioni” isolato rispetto agli altri e situato sotto
un grande albero così si riparavano anche dal caldo oltre che da orecchie
indiscrete.
Isabel si sistemò comodamente ed aspettò l’arrivo degli altri; stava pensando
che dopo aver messo appunto il programma della serata doveva trovare il modo di
parlare con Liz. Ad essere sinceri la cosa la preoccupava un po’: non sapeva
come chiederle di poter parlare da sole senza che qualcuno facesse troppe
domande, non le andava di spiegare a tutti i suoi problemi, soprattutto a Max o
Michael. Si sarebbero preoccupati più del dovuto. Sembrava strano anche a lei,
ma in quel momento sentiva d’avere bisogno di un amica e Liz era quella che si
avvicinava di più ad un’amica. Era ancora immersa nei suoi pensieri che non si
accorsa di una persona che si stava avvicinando al suo tavolo se non quando non
le fu proprio davanti e non la chiamò a voce alta –Isabel ciao stai aspettando
gli altri cos’è avete in programma una riunione?- Isabel alzò di scatto la
testa e si ritrovo di fronte il viso di Kyle atteggiato in una smorfia ironica
–Scusami Kyle ma non ti avevo visto arrivare- Kyle scoppiò a ridere –Avevo
notato sembra che tu sia ritornata ora sulla terra da un viaggio su marte o
dovrei dire il nome di qualche altro pianeta?- Isabel lo fulminò con lo sguardo
-spiritoso molto spirito davvero, in ogni caso si sto aspettando gli altri
dobbiamo metterci d’accordo per tenere un a”riunione” stasera a casa di Michael
quindi ti conviene sederti e metterti comodo e aspettare che arrivino- –Mi
dispiace deluderti ma non posso aspettarli ho gli allenamenti di Basket e devo
mangiare con la squadra mi sono fermato solo a salutarti –Ho capito campione ma
come ti avvisiamo per questa sera?- Kyle ci pensa un attimo e poi risponde
sorridendo –All’ultima oro ho lezione di spagnolo con Michael. Ci penserà ad
informarmi ora scappo ci vediamo questa sera- Isabel annui –Ok ancora un minuto
avvisa anche tuo padre credo che la sua presenza ci potrà essere utile- –Sicuro
lo avvero appena torno a casa ma credo che prima delle 21 : 30 sarà difficile
che possa venire –Questo non è problema dobbiamo aspettare che gli altri
finiscano il turno al Crashdown- –Ora scappo mi staranno già aspettando.
Due minuti arrivano Michael e Maria che discutevano animatamente tra loro: -
Michael si può sapere perché non mi vuoi dire cosa è successo nel corridoio
prima che io usci dal bagno?- Michael era visibilmente alterato – Maria è più
di un’ora che mi stressi con questa storia almeno nella pausa pranzo ti prego
cambia argomento ho detto che ne riparleremo ma non adesso. Adesso voglio
mangiare ho una fame che non ci vedo.- Maria mise il broncio e borbottò –Ho
capito ma allora quando ne parliamo non mi piace che mi nascondi le cose un
rapporto di coppia deve essere basato sulla fiducia- –Appunto sulla fiducia e
tu in questo momento non me ne stai dando ti ripeto x la milionesima volta che
né non è una cosa importante e che se proprio ci tieni a sapere cosa è successo
ne parleremo in privato non qui – Maria annui proseguirono in silenzio fino che
raggiunsero il tavolo dove si era seduta Isabel e presero posto. –Si può sapere
cosa avevate da discutere cosi animatamente vi si sentiva da in fondo al
cortile- chiese Isabel non appena De Luca e Guerin si furono seduti, Michael fu
veloce ad anticipare la risposta piccata di Maria –Niente, niente una
stupidaggine, a proposito ma che fine hanno fatto Max e Liz non dovrebbero
essere già qui sono in ritardo strano- –Non ho idea di che fine hanno fatto so
che Max aveva matematica con La Latin si sa che quella donna ha il vizio di
dilungarsi anche dopo che la campanella è suonata, Maria sai qualcosa di Liz?-
Maria non rispose aveva lo sguardo fisso nel vuoto era immersa nei suoi
pensieri; Isabel si sporse sul tavolo e passo una mano davanti al viso di Maria
–Pianeta terra chiama Maria. Maria ti ho chiesto se sai qualcosa di Liz -
chiese Isabel con una punta ironica nella voce, Maria si riscosse all’istante
–Cosa stavi dicendo Isabel? Scusa non ti ho proprio sentito ero distratta-
Isabel sorrise –Guardo non lo avrei detto distratta e un eufemismo eri proprio
assente (abbassando il tono della voce) e poi quella che viene da un altro
pianeta sarei io è? Comunque ti ho chiesto se sai dove possa essere Liz.- –Liz
fammi pensare un attimo, ah si aveva Astronomia con Kindman e conoscendola si
sarà fermata a discutere su qualcosa della lezione vedrai che tra poco arriva
non credo che ci sia da preoccuparsi.- –Si credo che tu abbia ragione sai per
quale motivo ci riuniamo stasera?- chiese Isabel abbassando ancora di più la
voce –Si me lo ha detto Liz accidenti questo guaio non ci voleva e ora che ci
inventiamo credo che sia meglio sentire lo sceriffo su come sia meglio agire
Tess viveva da lui no?! Il primo a cui faranno domande sarà proprio lo sceriffo
quindi è meglio tenerlo aggiornato non vi pare? –Tranquilla ho visto Kyle
proprio due minuti fa e mi ha detto che una volta arrivato a casa avviserà sua
padre –E come mai non si è fermato anche lui per mettersi d’accordo per
l’orario?- si intromise Michael –Non poteva doveva pranzare con la squadra di
Basket sarà compito tuo informarlo dell’orario poiché lo vedrai dopo cerca di
non scordartelo mi raccomando –Grazie per la fiducia che mi accordi già che ci
sei perché non lo aspetto fuori e lo aggiorni tu stessa su le ultime novità che
non corri nessun rischio che io me lo dimentichi ho mi sbaglio? Isabel stava
per rispondergli x le rime quando da due parti opposte del cortile arrivarono
Max e Liz dopo che i due si furono scusati x il ritardo e presero posto al
tavolo Max iniziò a parlare: -Il motivo per cui sta sera ci riuniamo credo che
sia noto a tutti più o meno no? Tutti annuirono, -Bisogno trovare una scusa
plausibile alla scomparsa di Tess, una scusa che non provochi sospetti ….-Già e
per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto e di quello di Kyle e di suo padre-
disse Isabel interrompendo Max –Quindi il motivo principale della riunione di
questa sera è questo no?- chiese Maria, -Sì, dopo che avrete finito il vostro
turno di lavoro ci ritroveremo a casa di Michael o se per lui ci sono problemi
nel deserto credo che sia il luogo più sicuro dopo l’appartamento di Michael –
le rispose Max –Per me non ci sono problemi bisognerà solo trovare qualcosa da
mangiare nell’ultimo periodo diciamo che il mio frigo assomiglia molto al
deserto –Per questo non ti preoccupare metterò una torta di mia madre non
appena arrivo al Crashdown e in ogni caso il tuo frigo è sempre stato
sprovvisto di generi alimentari a volte mi chiedo se tu non lo usi come
mettitutto.- –Spiritosa Maria molto spiritosa, in ogni caso a che ora
c’incontriamo?- Chiese Michael con tono risentito la battuta di Maria non gli
era piaciuta molto, anzi per niente. -Beh questo dipende da che ora
staccate-rispose Isabel –Per me non ci sono problemi, oggi non sono di turno
quindi qualsiasi orario per me va bene- rispose Liz che fino a quel momento non
era intervenuta –Michael e io stacchiamo alle 8 : 30….- –Sei sicura?-
l’interruppe Michael –Non abbiamo il turno di sera questa settimana? –No,
abbiamo fatto cambio di turno con Jack e Mary te lo sei dimenticato?- Michael
arrossi notevolmente e rispose –Beh, sì l’ho dimenticato… –E poi ti arrabbi se
ti dico di non dimenticarti di avvisare Kyle vedi che ho ragione io?- disse
Isabel ironicamente –Va bene ho capito in questo periodo sono un po’ distratto
e con questo capita a tutti un momento così no?- Isabel stava per replicare ma
Michael la zitti con un occhiataccia e continuò a parlare –adesso ho una fame
che non ci vedo potremmo mangiare e lasciar perdere le considerazioni sulla mia
memoria o chiedo troppo?! –No- risposero tutti in coro ed iniziarono a
mangiare. Il resto del pranzo si svolse nel più completo silenzio ognuno
immerso nei propri pensieri, la prima ad interromperlo fu Liz –Scusate ma devo
scappare ho economia domestica alle ultime due ore e la campana sta per suonare
– poi si rivolse ad Isabel – Vieni anche tu? O rimani un altro po’ qui?- Isabel
si alzò di scatto –Aspettami, vengo con te. Accidenti me n’ero dimenticata la
Shull è terribile odia i ritardi e l’aula si trova dall’altra parte della
scuola ci conviene affrettarci se non sono dolori- –Già allora ci vediamo
questa sera alle 9 : 30?- -Nessun problema ci vediamo dopo-.
Le due ragazze si stavano avviando verso l’entrata. Isabel pensava che il
tragitto che le avrebbe condotto all’aula fosse l’occasione giusta per parlare
un po’, ma le sue speranze furono infrante dalla voce di Max –Aspettate vengo
con voi- Michael lo guardò sorpreso –Scusa ma noi abbiamo matematica ora e non
mi pare che l’aula si trovi vicino alla loro o sbaglio?- Michael x tutta
risposta ottenne un’occhiataccia da Max e in più una gomitata da parte di Maria
che gli sussurrò all’orecchio –Ma ci sei o ci fai, Max vuole parlare da solo
con Liz è possibile che tu non riesca proprio a capire certe cose a volte mi
domando come mai sto ancora con te- Michael sorrise e le rispose –Non la
pensavi cosi due sere fa quando eri a casa mia, ho poco prima nella stanza dei
cancellini….- poi si rivolse a Max –Ho capito cerca solo di arrivare puntuale
se non chi lo sente Randal - Max sorrise –Tranquillo arriverò in perfetto
orario.
Il tragitto sembrò più lungo di quello che era normalmente forse perché nessuno
dei tre proferì parola; arrivati davanti a gli armadietti Max prese Isabel da
una parte e chiese –Ti dispiace avviarti vorrei parlare con Liz da solo –Non
c’e problema cerca solo di non trattenerla troppo (Si avvicinò a Liz e le
disse) Ci vediamo in classe Liz - cosi dicendo Isabel si avviò lungo il
corridoio.
Liz era nervosa: Max le aveva detto che le voleva parlare, ma non pensava che
lo avrebbe fatto a scuola dove chiunque li avrebbe potuti sentire. Liz stava
per comunicarglielo, ma Max la precedette alzando una mano come per scusarsi di
quella sua interruzione –So cosa vuoi dirmi che questo non è il luogo adatto x
chiarire e sono d’accordo con te ma pensavo che giacché tu oggi non lavori
potevamo incontrarci in un posto sicuro x chiarire- Liz era perplessa non
sapeva cosa rispondere era combattuta da una parte voleva accettare la proposta
di Max sentiva il bisogno di chiarirsi con lui, ma da un'altra parte aveva
paura; non sapeva se era pronta ad affrontarlo da sola. Il ricordo di quello
che era successo tra lui e Tess la faceva ancora soffrire terribilmente. –Max,
non so se sia il caso… insomma uscire da soli io e te….- Max la interruppe
nuovamente –Ti prego Liz parleremo solamente io ho bisogno di capire e di farti
capire alcune cose, ti prego!!!!- Liz incontro il suo sguardo, aveva quello
sguardo, quello sguardo da cucciolo ferito al quale non era mai riuscita a dire
di no. Sospirò profondamente, come a farsi forza e disse -E va bene Max mi hai
convinto se è per parlare soltanto sono d’accordo- Max sorrise contento
–Fantastico!!! Passo a prenderti alle cinque al Crashdown.- –Si ci vediamo lì
alle cinque. A dopo Max -. Max rimase per alcuni minuti ad osservare la figura
slanciata di Liz che si allontanava lungo il corridoio poi si riscosse e si
affettò a raggiungere l’aula di matematica.
Erano le tre e mezzo; mancava un ora e mezzo al suo appuntamento con Max e Liz
si trovava nel bel mezzo di una crisi di panico vero e proprio, non sapeva cosa
mettersi in fin dei conti non era un vero e proprio appuntamento quindi non
voleva apparire né troppo elegante ma non voleva neanche apparire troppo
“casual”. Maria le aveva promesso che sarebbe venuta su per aiutarla a
scegliere la mis adatta e il trucco appropriato, anche se a dirla tutta non è
che Liz si fidasse in modo particolare dei suggerimenti di Maria, non è che non
avesse buon gusto, questo non si poteva dire, però il suo carattere allegro e
sbarazzino si rifletteva anche nel suo modo di vestire e Liz non si sentiva del
tutto a suo agio con quello stile di vestire preferiva qualcosa di più soft,
qualcosa che riflettesse di più il suo carattere meno sbarazzino, più calmo e
riflessivo. Con fare deciso Liz si alzò dal letto dove era sdraiata e si
diresse verso l’armadio per vedere se riusciva a trovare qualcosa che piacesse
a lei ma che accontentasse anche Maria. Aveva appena iniziato ad accatastare
sul letto una pila di possibili abiti quando senti bussare alla porta e pensò
che fosse Maria –Entra Maria sei arrivata giusto in tempo x aiutarmi a
scegliere cosa mettere. La sorpresa di Liz fu grande quando si girò e non si
trovo di fronte non Maria, ma Isabel –Isabel cosa ci fai qui è successo
qualcosa?- –No, no è successo niente ….- si affretto a tranquillizzarla Isabel
–So che devi uscire me lo ha detto Max e non ti ruberò molto tempo …- Liz
scosse la testa –Non ti preoccupare è ancora presto e secondo Maria è giusto
farli aspettare un po’, anche se mi sembra un pochino sadico farli aspettare la
puntualità deve valere x entrambi non ti pare?- Isabel sorrise –Forse hai
ragione, ma devo riconoscere che la penso esattamente come Maria. E’ così bello
farli stare nell’incertezza per un po’ con il dubbio amletico arriverà o non
arriverà e vedere la loro espressione quando ti vedono arrivare non trovi?- Liz
sorrise e poi disse –Già hai ragione, appena arrivi ti accorgi subito che sono
arrabbiati, poi piano, piano vedi che gli passa appena gli fai un sorriso,
senza neanche avere il bisogno di chiedergli scusa x il ritardo. - Le due
ragazze iniziarono a ridere. Ci vollero alcuni minuti prima che si
riprendessero e tornassero serie –Siediti- disse Liz prendendo il mucchio di
vestiti che aveva tirato fuori dall’armadio e lo appoggiò sulla sedia. –Vedo
che sono arrivato nel bel mezzo della scelta del abito- disse Isabel indicando
il mucchio di vestiti che Liz aveva spostato –Si, avevo appena iniziato a
scegliere tra un po’ verrà anche Maria a darmi una mano. Allora mi spieghi
perché sei venuta qua oggi? –Niente d’importante è che … odio non so da che
parte cominciare è che ho bisogno di qualcuno con cui parlare dopo tutto quello
che è successo: la morte d’Alex, il piano di Tess e il bambino di Max io non ce
la faccio più sto per scoppiare …- Isabel inizio a piangere Liz l’abbracciò
–Tranquilla so come ti senti è stato un periodo difficile per tutti, per te più
che per noi; hai perso la persona che amavi e hai scoperto che è stata proprio
la tua migliore amica a causarne la morte…- la ragazza s’interruppe ed Evans
noto che aveva gli occhi pieni di lacrime, ma che si rifiutava di piangere. Per
Liz era ancora impossibile accettare che non avrebbe mai più parlato, riso
discusso con Alex. Era proprio x questo che capiva come si sentiva Isabel.
Isabel smise di piangere, si asciugo le lacrime solo come un alieno avrebbe
fatto e disse –Grazie Liz parlare con te mi ha fatto bene, ma ora sarà meglio
che vada altrimenti farai tardi al tuo appuntamento-. Liz scosse la testa –non
ti preoccupare, anzi perché non rimani così mi dai una mano a scegliere cosa
mettermi- Isabel la guardò sorpresa –Ma non hai detto che ti aiutava Maria?-
–In effetti sì, ma è già in ritardo e poi tu ti fideresti delle scelte di Maria
in fatto d’abiti?- Izzi ci pensò un po’ su e poi rispose –In effetti no, rischi
di andare in giro un po’ toppo come dire….- –Appariscente?!- L’interruppe Liz
–Sì, è proprio la parola che cercavo –Allora ti prego rimani. Sarà divertente;
tu ti distrarrai un po’ e io mi salverò dalle pazze idee di Maria -. Isabel era
titubante –Non so se è il caso… Insomma io e Maria non siamo mai andai molto
d’accordo, non credo che le faccia piacere trovarmi qui.- –Vedrai che non
creerà alcun problema, poi non è detto che venga può darsi che il locale sia
pieno e lei non possa muoversi. io ho un disperato bisogno d’aiuto o non sarò
pronta nemmeno per stasera …. Ti prego Izzi abbi pietà di una povera ragazza in
difficoltà ti scongiuro dal più profondo del cuore- Liz si posa una mano sul
cuore come a sottolineare l’ultima frase –E va bene ti aiuterò, ma lo faccio
solo perché voglio che tu arrivi ad un orario decente all’appuntamento un po’
di ritardo va bene ma il troppo stroppia e poi a casa me lo devo sorbire io il
muso lungo di Max non tu.- –Grazie, grazie sei un amica- Isabel sorrise era la
prima volta che Liz la chiamava in quel modo e ne era felice –Si, sì mi
ringrazierai dopo adesso muoviamoci perché manca poco più di un ora
all’appuntamento e noi siamo ancora in alto mare.- Liz sorrise –A gli ordini
capo.
Le due ragazze avevano appena iniziato ad esaminare il mucchio di vestiti che
Liz aveva tirato fuori dall’armadio quando sentirono bussare alla porta
–Avanti!- Disse Liz; la porta si aprì ed entro Maria tutta trafelata che iniziò
a scusarsi per il ritardo –Scusa se ci ho messo così tanto tempo, ma non sai
che casino che lì sotto e….- Maria si interruppe non appena vide Isabel. nella
stanza era come se fosse sceso il gelo, gelo che Liz provo a rompere –Maria che
fai lì impalata non vieni a darci una mano?- –Non so se ne hai bisogno vedo che
hai già trovato un aiuto valido io non ti servo più- –Maria cosa stai dicendo?!
Izzy è venuta per parlarmi di una cosa e visto che tu non arrivai ed io ero già
in ritardo così ho chiesto ad Izzy se rimaneva ad aiutarmi non vedo perché non
lo possiate fare insieme o mi sbaglio?
Isabel si sentiva a disagio non voleva che Liz litigasse con Maria x colpa sua,
così intervenne nella discussione delle due amiche –Sentiti Liz forse è meglio
che vada; Tanto Maria è arrivata sicuramente lei è in grado di aiutarti meglio
di me, non avete bisogno del mio aiuto.- Ma con grande sorpresa d’Isabel non fu
Liz a rispondere, ma Maria stessa. –E non cara tu non ti muovi da dove sei.
Credo proprio che il tuo aiuto mi sarà molto utile. Vediamo se in due riusciamo
a convincere questa zuccona a mettere una gonna e una top invece dei soliti
vecchi jeans e maglioncino, certo vanno bene per andare a scuola ma non di
certo x un appuntamento galante.- –Frena, frena Maria veramente Isabel è qui
per aiutare me non per dare manforte a te e le tue strambe idee.- –Le mie non
sono strambe idee.- rispose Maria con tono offeso e mettendo il broncio, Liz
stava per replicare ma intervenne Isabel –Break, Break. Andiamo con ordine: è
vero che sono qui per aiutarti Liz…. ( Liz sorrise), ma è anche vero che questa
volta sono d’accordo con Maria (questa volta fu il turno di Maria di
sorridere).- –Qua la mano socia. Le due ragazze si strinsero la mano –Hei!!!
Non vale siete in due contro uno e poi usciamo solo per parlare mica è un vero
appuntamento.- Le altre due scoppiarono a ridere, Liz le guardo sconcertata –E
ora cosa c’è da ridere?- fu Maria a risponderle –Liz, quando si tratta di te e
Max non e mai una semplice uscita tra amici c’è sempre molto, ma molto di più
sotto.- Liz stava x risponderle, ma fu interrotta nuovamente da Isabel –Liz
lascia perdere è inutile replicare non puoi e poi sei già in ritardo quindi
bando alle ciance e diamoci una mossa.-
Così dicendo le tre ragazze si misero al lavoro e dopo una quantità incredibile
d’abiti provati e scarti riescono a trovare un accordo sulla miss che Liz deve
indossare: un top nero che le lascia scoperto la pancia e le spalle, una
minigonna di jeans ed un paio di stivali; Liz si osserva nello specchio e
chiede alle amiche –Siete sicure che vado bene così? Non sarebbero meglio un
paio di pantaloni e un maglione?- –No!!!- urlano in coro Maria e Isabel –Ma io
mi sento a disagio vestita così- provò a replicare Liz, Maria le sia avvicinò
minacciosamente –Guai a te se osi fare un solo cambiamento; così sei stupenda
finiscila se non ti fidi di noi guardati nello specchio forza.- –Ho capito, ho
capito non cambierò nulla (Liz si interrompe un attimo poi riprende il
discorso). Sapete una cosa?- –Cosa?- Chiesero le altre due in coro –voi due
quando vi alleate insieme siete terribili. Guardate cosa siete riuscite a
convincermi a mettermi (Liz indica se stessa e gli abiti che indossa).- Le tre
ragazze si guardarono in faccia x alcuni secondi poi scoppiarono a ridere,
Maria fu la prima a riprendersi –Scusate, ma devo scappare di sotto altrimenti
tuo padre e Michael mi linciano (Si rivolge ad Isabel) grazie dell’aiuto senza
di te non sarei mi riuscita a convincerla a mettersi quegli abiti- –E’ stato un
piacere e mi sono divertita anch’io dovremmo farlo più spesso- –Cosa dovremmo
fare più spesso- chiese Liz che si era avvicinata alle altre due ragazze.
–Passare il pomeriggio tra noi ragazze da sole senza uomini tra i piedi.- disse
Isabel –Giusto…- approvò Maria -A proposito mia madre va fuori con lo sceriffo
x il Weekend che ne dite di passarlo tra donne è tanto che non lo facciamo un
serata tra solo donne ci state?- –Sì!!!- approvo con entusiasmo Liz, Isabel era
un po’ più titubante ad accettare anche se le avrebbe fatto piacere –Mi
piacerebbe, ma sei sicura che non vi darei fastidio- –Assolutamente no, anzi mi
farebbe veramente piacere se tu venissi- –Allora ci sto devo solo chiedere il
permesso a mia madre- Maria si alza dalla sedia su cui era seduta e si dirige
verso la porta –Ora devo proprio tornare al lavoro. In bocca al lupo x il tuo
appuntamento con Max - –Crepi- Isabel si alza a sua volta –Aspetta Maria scendo
giù con te …- si dirige verso Liz l’abbraccia e le sussurra all’orecchio –Avevi
ragione mi sono divertita di devo ringraziare- –Non c’e di che- –Cosa avete voi
due da bisbigliare- –Niente, niente. allora ci vediamo stasera Liz (Si rivolge
a Maria) Allora mi spieghi cosa si fa di preciso in una serata tra sole donne?-
Maria la guarda sconcertata –Ma come non hai mai partecipato ad una serata x
sole donne?- Izzy scuote la testa; Maria si avvicina e col suo solito fare
sbarazzino appoggia un braccio sulle spalle di Izzy e scuote la testa –Amica
mia non sai cosa ti sei persa x tutto questo tempo. Vorrà dire che cercherò di
spiegarti cosa succede in una serata al femminile- così dicendo le due ragazze
si avviano alla porta sotto lo sguardo contento di Liz che non le aveva mai
viste così vicine prima d’ora.
L’orologio batte le cinque in punto quando sua madre venne a chiamarla –Tesoro
scendi! Max è venuto a prenderti.- Parker era agitatissima; si fermò davanti
allo specchio e fece tre respiri profondi nel tentativo di calmarsi, era un
fascio di nervi e non poteva certo presentarsi a Max in quello stato, prese la
borsa che giaceva abbandonata sul letto e dopo un altro respiro x prendere
calmarsi usci dalla stanza e si diresse al piano di sotto.
Appena la vide scendere rimase a bocca aperta era stupenda –Liz sei veramente
stupenda questa sera- Liz arrossi –Grazie Max sei sempre molto gentile- disse
Liz che incontrò lo sguardo di Max fisso su di lei, quello sguardo intenso la
metteva in imbarazzo così x starsi di impaccio si affrettò a proporre –Sarà
meglio sbrigarci se vogliamo essere di ritorno x l’orario di cena- Max annui
–Sì, è meglio muoverci ho fissato il ristorante x le otto.-
Stavano avviandosi all’uscita del locale quando furono bloccati dalla voce del
signor Parker –Liz tesoro stasera non ceni a casa con noi?- –No papa esco con
Max, la mamma non te l’ha detto ho chiesto a lei il permesso e lei ha detto che
andava bene c’è qualche problema? –No nessuno problema è che non me lo
ricordavo e dove andrete di bello?- Liz non sapeva cosa rispondergli, vedendola
così in difficoltà fu Max ha rispondere x lei –Avevamo deciso di fare un giro
ad Albuquerque poi di mangiare in un ristorante e dopo di andare al cinema.- Il
signor Parker sorrise soddisfatto dalla risposta di Max –Mi sembra un buon
programma divertitevi ragazzi e mi raccomando non fate troppo tardi capito?-
–Non si preoccupi signor Parker appena finito il film torneremmo diritti a
casa, Arrivederci signor Parker.- –Ciao papa.-
Dopo essere usciti dal Crashdown si diresse verso la macchina di Max e
partirono; ad un certo punto Liz si accorse che la strada imboccata da Max non
conduceva ad Albuquerque bensì nel deserto –Scusa Max ma non avevi detto che
andavamo ad Albuquerque o mi sbaglio?- –E’ vero l’ho detto, ma era solo per
tranquillizzare tuo padre non credo che Albuquerque sia il poso adatto x
svolgere la nostra chiacchierata non trovi –Sì, credo che tu abbia ragione e
solo che…- –Solo cosa? Liz dimmi cosa c’è che non va –Niente ti assicuro che
non è niente solo che….- Max la sollecitò a parlare con un occhiata –E’ solo
che vorrei sapere dove mi stai portando –Se è solo questo che ti preoccupa te
lo dico subito: stiamo andando alla caverna del granelit e l’unico posto dove
possiamo parlare senza che nessuno ascolti qualcosa che non dovrebbe sentire-
–va bene-.Il resto del viaggio proseguì nel più assoluto silenzio, come del
resto tutto il tragitto che percorsero da dove avevano lasciato la jeep e
l’entrata della caverna; anche una volta entrati dentro la caverna la tensione
era tangibile nessuno dei due si decideva a rompere quel silenzio che si era
creato tra di loro, il primo a decidersi fu Max, indicò a Liz uno spunzone di
roccia su cui sedersi ed una volta che lei si fu accomodata inizio a parlare
–Non so da che parte iniziare e difficile anche per me spiegarti cosa è
successo perché non l’ho capito bene neanche io, ho una gran confusione in
testa è non so cosa fare, ma una cosa la so per certo è che ti amo (Max si
passò una mano nei capelli), accidenti come faccio a farti capire cosa a
provocato tutto questo? Forse è meglio che inizi dall’episodio che ha scatenato
tutto questo.- Parker annui solamente troppo emozionata per parlare, Max si
sistemo su una roccia davanti a lei ed inizio a parlare –E’ successo tutto dopo
che abbiamo trovato il messaggio di mia madre e tu ti sei allontanata da me io
non capivo il perché di questa decisione, e ad essere sinceri non lo capisco
bene nemmeno ora, sapevo solo che ero deciso a farti cambiare idea a fare in
modo che tu ritornassi da me e quando ero convinto di esserci riuscito ti ho
scoperto a letto con Kyle da quel momento è stato come se il mondo mi fosse
crollato a dosso mi sentivo a pezzi ero uno staccio io non riuscivo a capire
come tu avessi potuto farmi una cosa simile io non potevo crederci ero
distrutto emotivamente e Tess ne ha approfittato, ha approfittato del fatto che
io stessi così male per attuare il suo piano e io sono stato così stupido da
non accorgermene, lei era sempre lì pronta ad aiutarmi, pronta a darmi sostegno
a tirarmi su quando credevo che non sarei riuscito ad andare avanti, recitava
la parte dell’innamorata fedele pronta a consolarmi a capirmi a darmi ragione
in tutto e per tutto ad aiutarmi con il mio nuovo ruolo di leader; ed e stato
proprio il suo aiuto nel farmi ricordare Antar il mio passato ed il sentimento
che ci legava in passato a farmi andare ancora più in confusione, io non sapevo
più cosa fare ero diviso da due forze opposte (Max sorrise tristemente), se
vogliamo dirla tutta ero diviso tra la mia parte umana che era rappresentata
dal mio amore per te, amore che non si è mai spento x un solo istante, anche
quando credevo di odiarti x tutto il male che mi stavi facendo era solo
l’orgoglio ferito che parlava per me, perché io non ho mai smesso dia marti per
un solo istante, (Max sorrise tristemente), se vogliamo dirla tutta ero diviso
tra la mia parte umana che era rappresentata dal mio amore per te, amore che
non si è mai spento x un solo istante, anche quando credevo di odiarti x tutto
il male che mi stavi facendo era solo l’orgoglio ferito che parlava per me,
perché io non ho mai smesso di amarti per un solo istante e mai smetterò di
farlo finché vivrò; dall’altra parte c’era il mio lato alieno che mi spingeva
verso Tess e verso tutto ciò che lei rappresentava: il dovere verso il mio
pianeta d’origine e il mio popolo, coloro che mi hanno creato; e poi c’era il
messaggio di mia madre dove mi diceva che Tess era la mai sposa la mia fedele
compagna sulla quale potevo sempre contare, io ero in uno stato di confusione
totale e il tuo comportamento non mi ha aiutato, un giorno sembravi disposta a
fare qualsiasi cosa x tornare con me e il giorno successivo facevi marcia
indietro dicendo che dovevamo rimanere solo amici; per me tutto questo era
inacetibile io non potevo rimanerti accanto senza potere abbracciarti, toccarti
e baciarti ma rimanerti accanto solo come amico, non lo sopportavo. Tutta
questa situazione ha fatto si che il lato alieno prendesse il sopravento sul
lato umano e che il mio comportamento e carattere ne risentissero, sono
diventato arrogante dispotico ho fatto si che tutte le persone a cui volevo
bene piano piano si allontanassero da me prima è successo con Isabel poi con
Michael e poi con te Liz, mi sono lasciato così accecare dall’orgoglio e tutte
le ragioni che trovavo per stare con Tess erano solo una scusa in realtà
cercavo solo un modo x soddisfare il mio orgoglio cercavo di farti del male
come tu ne avevi fatto a me io ho usato Tess non solo per vendicarmi ma anche
come mezzo per dimenticarti x cercare di cancellare le sensazioni che ogni
volta scattano nel mio cuore ogni volta che ti vedevo ogni volta che mi
sorridevi o mi parlavi o mi sfioravi semplicemente la mano.Io l’ho
semplicemente usata, ma ero troppo preso da me stesso per accorgermi che anche
lei stava usando me e chi ne stava pagando le conseguenze di questo mio
comportamento erano le persone a cui volevo più bene, ha fatto si che non mi
accorgessi di cosa stesse succedendo intorno a me ed è solo grazie a te che mi
sono reso conto di chi era in realtà Tess, non gli è mai importato niente di
me, di noi, il suo unico scopo era quello di tornare a casa a qualsiasi costo
non ha guardato in faccia nessuno x ottenere il suo scopo a ucciso Alex e ha
usato persino suo figlio, anzi mio figlio per i suoi scopi lo userà come merce
di scambio con Kivar, anche noi eravamo compresi nel suo progetto solo che non
saremmo vissuti a lungo una volta scoperto. Max si alzò, diede le spalle a Liz
e appoggiò la fronte contro la parete di roccia –E’ tutta colpa mia io non sono
un leader, io sono solo un vigliacco che cerca la soluzione più comodo x
risolvere i suoi problemi, invece di affrontare i mie problemi con te mi sono
fatto consolare da Tess mi sono fatto talmente soggiogare da lei che ho
iniziato a comportarmi come lei e chi ne ha subito le conseguenze siete voi:
Alex è morto per colpa mia io non ho saputo proteggere le persone che amo e con
mio figlio ho fatto lo stesso, ho mandato via Tess non per protegger lui ma per
proteggere me era la soluzione più veloce ed indolore non ho pensato a le
conseguenze che questa azione avrebbe avuto x lui e per gli altri ho pensato
solo a me stesso con la conseguenza che ora mio figlio si trova in mezzo ai
nemici e io non so cosa fare x aiutarlo. Max si interruppe bruscamente ed
inizio a piangere, Liz si alzò e l’abbraccio per la vita prima di iniziare a
parlare –Max stai dicendo un mucchio di sciocchezze non è colpa tua la morte di
Alex e tutto quello che ne deriva, Tess e stata molto abile ad ingannarti, ci
ha ingannati tutti quanti (Liz fa girare verso di se Max ed inizia a piangere
anche lei) non è vero che sei un vigliacco hai sempre combattuto per quello in
cui credi sei leale forte e coraggioso non abbandoni mai nessuno quando è in
difficoltà, la mia vita la devo a te tu hai rischiato tutto x salvarmi e non
hai salvato solo me hai salvato anche Kyle la figlia di Brody e tutti quei
bambini in ospedale tutte queste persone devono la loro vita a te come fai a
dire che pensi solo a te stesso non è vero e lo sai non punirti x qualcosa che
non hai colpa, è normale alcune volte avere paura in fin dei conti sei solo un
ragazzo di quasi diciotto anni che si è trovato catapultato in una situazione
più grande di lui, non sei solo siamo tutti qui per aiutati ma devi permetterci
di farlo ti prego permetti di aiutarti.- Evans l’abbraccio forte ed inizio a
parlagli dolcemente all’orecchio –ti chiedo scusa x tutto quello che ho fatto
io ho bisogno di te del tuo sostegno, del tuo amore ti prego perdonami.- Parker
alzo di scattò la testa ed incontrò il suo sguardo scosse la testa sorridente
mentre le lacrime le bagnavano ancora il viso –Non devo perderti niente semmai
si tu che devi perdonare me ti amo tanto mi sei mancato da morire in questo
periodo, ti ho fatto soffrire tanto io non volevo farlo ma…-la ragazza fu
interrotta da un dito di Max che le si posava sulle labbra, poi molto
lentamente i loro visi si avvicinarono e le loro labbra si incontravano, Liz ci
mise qualche secondo a rispondere al bacio di Max ma alla fine cedette e gli
rispose con tutta se stessa e con tutta la passione che provava x lui; come
succedeva ogni volta il loro non fu un semplice bacio ma uno scambio di
sensazioni, ricordi, sentimenti era uno vero è proprio scambio di anime di due
anime gemelle che non potevano stare separate che si apparteneva e che niente e
nessuno poteva dividere.
Fu un bacio intenso i due ragazzi si separarono ansimando Max appoggiò la
fronte a quella di Liz era un gesto che gli veniva spontaneo anche se era tanto
tempo che non lo faceva, poi asciugo col il pollice le ultime lacrime che
rigavano ancora il viso di Liz, poi la prese per mano e la condusse a sedersi e
le sedette accanto prima di ricominciare a parlare –Liz quando ti ho baciato ho
visto delle cose che non capisco (Max prese la mano di Liz prima di continuare)
Tu non sei mai stata a letto con Kyle vero?- Parker annui –Allora perché me lo
hai lasciato credere perché io non capisco…-
Questa volta fu Liz ad interrompere Max –Vedi tutto è successo dopo che mi ero
lasciata convincere da Maria ad andare con lei ed Alex da una cartomante x
conoscere il nostro futuro; una volta tornata a casa mi trovavo sulla terrazza
x scrivere sul diario, quando all’improvviso mi si materializza davanti un uomo
sulla trentina vestito di pelle con i capelli lunghi raccolti in un codino, ma
la cosa che mi ha più colpito era che era ti assomigliava molto, eri tu con i
capelli grigi, Mi disse che era il Max del futuro e che era venuto lì x
cambiare il futuro e aveva bisogno del mio aiuto, lì per lì io non gli credetti
pensai che fosse un mutufarma o una skin che aveva preso le tue sembianze ma
poi mi provò la veriditicità della sua identità rivelandomi delle cose che solo
tu potevi sapere, mi disse che nel futuro io e te ci eravamo sposati a
diciannove anni e che eravamo felici ma la conseguenza di questa felicità era
il fatto che Tess se ne era andata da Roswell e che quando i nemici attaccarono
tu Isabel e Michael con il vostro potere non eravate in grado di contrastarli e
loro invasero la terra uccidendo Isabel e Michael; fu la me stessa futura
spingerti a venire nel passato x cambiare il futuro tu e Tess dovevate stare
insieme e io dovevo farmi da parte. Io accettai non volevo che tu vedessi
morire tua sorella e il tuo migliore amico e non volevo che il nostro amore
segnasse la fine della terra e della razza umana; all’inizio provai a chiedere
l’aiuto di Tess senza spiegargli il vero motivo per cui l’aiutavo, le disse
soltanto che avevo capito che tra me e te non avrebbe mai potuto funzionare e
che lei era la donna giusta x te, ma non ha funzionato; allora provai a
parlarti mi costò moltissimo dirti che non volevo morire x te che volevo la
vita con un ragazzo normale quando avrei voluto dirti l’esatto contrario.
Quando anche questo piano a fallito ho capito che l’unico modo x farti
allontanare da te era farti credere di averti tradito così chiedi aiuto a Kyle
ma misi subito in chiaro che non sarebbe successo niente che era solo un messa
in scena; mi si spezzò il cuore quando entrasti dalla finestra e vidi il tuo
sguardo dove traspariva tutta la tua delusione avrei voluto rincorrerti e
spiegarti tutto, specialmente sapendo che quella serata sarebbe andata in modo
molto diverso, dirti che era tutto un equivoco ma no l’ho fatto perché non
potevo sopportare che altre persone pagassero il prezzo x la mia felicità (Liz
si fermò un attimo fece un respiro profondo poi riprese il suo racconto da dove
l’aveva interrotto) Ogni volta che ti vedevo insieme a Tess, lei sempre pronta
a consolarti sempre cosi dolce comprensiva non lo potevo sopportare era come se
qualcuno mi piantasse un coltello nel cuore, io mi ripetevo che era giusto così
che questo era il tuo destino ma alla fine a vinto il mio egoismo è per questo
che mi comportavo così un giorno volevo che tornassimo insieme, poi mi ripetevo
che non potevo condannare migliaia di persone a morte per colpa del mio egoismo
e così facevo marcia indietro; io ero divisa in due da una parte volevo che noi
tornassimo insieme e al diavolo le conseguenze, dall’altra non potevo
permettere che tu vedessi morire tua sorella e il tuo migliore amico x colpa
mia, così arrivai alla conclusione che se non potevo averti accanto come mio
ragazzo avrei potuto almeno averi accanto come amico mi dicevo che mi sarebbe
bastato; solo durante il ballo della scuola mia accorsi che ormai ti avevo
perso e non solo come ragazzo, ma anche come amico, dopo la nostra ennesima
discussione avevo deciso di abbandonare la festa ma una volta uscita dalla sala
da ballo ci ripensai e quando tornai indietro vidi che stavi baciando Tess, da
allora e come se qualcosa dentro di messe avessi inziato a incrinarsi
lentamente e ogni giorno che passava si incrinava di più
Qualcosa dentro di messe avessi iniziato a incrinarsi lentamente e ogni giorno
che passava s’incrinava di più fino al giorno in cui mi arrivò la notizia della
morte di Alex allora fu come se quella che ogni giorno s’incrinava un po’ di
più scoppiasse in mille pezzi, non potevo accettare di perdere un’altra persona
che amavo, la semplice idea che Alex si fosse suicidato e mi avesse lasciata
così senza un rigo senza una ragione valida non lo potevo accettare e un’altra
ragione che mi spingeva ad indagare a non arrenderti era il cambiamento che era
avvenuto nel tuo carattere eri totalmente diverso dal ragazzo dolce e sensibile
di cui mi ero innamorata eri così freddo con tutti persino con Isabel e Michael
nessuno ti riconosceva più e in fondo al cuore sapevo che la colpa del tuo
cambiamento era da imputare a me, sapevo che ormai non potevo fare niente x
rimediare con te ma almeno dovevo provare a fare qualcosa x Alex glie lo dovevo
dopo tutte le volte che lui mi aveva aiutato e sostenuto nei momenti difficili,
non so come spiegarlo ma era una sensazione anzi no una certa io sapevo che
Alex non si era suicidato, sapevo anche che centravano gli alieni non voi mai i
vostri nemici (si affretto a spiegare Liz, non voleva che Max potesse pensare
che l’avesse mai accasato o sospettato della morte di Alex e anche se il mondo
esterno non lo avrebbe mai saputo almeno nel nostro piccolo cerchio la memoria
di Alex doveva essere rispettata, ma non pensavo che la ricerca della verità
provocasse tanto dolore e sofferenza. (Liz inizia a piangere) Mi dispiace Max
non volevo farti soffrire tanto, cercavo solo di non farti soffrire ed invece
guarda cosa ha provocato il mio comportamento tu hai sofferto eccome, Alex è
morto il mio migliore amico è morto è tutto x colpa mia, tu hai un figlio che e
in mano ai tuoi nemici e forse non vedrai mai Tess se ne andata lo stesso,
tanto dolore per niente.- Max si mette in ginocchio davanti a lei e le prende
le mani con le proprie cercando i suoi occhi –Ormai il futuro è cambiato e io
non voglio più perderti, qualsiasi cosa accada l’affronteremo insieme io ho
bisogno di te, non posso stare più senza di te questi mesi separati sono stati
una tortura indescrivibile che non voglio che si ripeta mai più!- Liz sorrise
tra le lacrime che continuavano a scenderle copiose sul viso; poi si butto tra
le sue braccia rischiando di finire tutti e due sdraiati x terra –Oh Max mi sei
mancato così tanto, pensavo che non sarei riuscita ad andare avanti senza di te
e invece…- –Sono qui x te e rimarrò sempre al tuo fianco- l’interruppe Max.
Liz non rispose era al settimo cielo finalmente era dove era sempre voluta
stare tra le braccia di Max, il suo Max era lì con lei e niente e nessuno
avrebbe potuto dividerli, sì avrebbero dovuto affrontare altre prove e altri
nemici, ma le avrebbero superate insieme avrebbero superato tutte quelle
avversità che la vita gli avrebbe riservato. Rimasero così abbracciato, godendo
della vicinanza e del calore del corpo dell’amato, in silenzio ascoltando i
loro cuori che battevano all’unisono x alcuni minuti; poi fu sempre Max a
rompere quel Idilio, anche se a malincuore fu costretto a farlo aveva bisogno
di chiarimenti che solo Liz poteva dargli, -Senti Liz, io credo a quello che tu
mi hai detto, però ho bisogno di sapere alcune cose: per esempio come ha fatto
il Max del futuro a tornare nel passato?- Liz si sistemo più comodamente contro
Max e inizio a parlare –Mi disse che aveva usato il granelit, il granelit è in
grado di spostare le persone nel tempo e una sorta di macchina del tempo x
compiere viaggi nel futuro e nel passato oltre che per compiere viaggi da la
terra verso il vostro pianeta, mi disse che i vostri nemici più di una volta
avevano cercato di sottrarvelo e di stare attenti perché può essere usato anche
come arma difensiva credo che sia una specie di amplificatore di poteri o
qualcosa del genere non mi ha detto molto in proposito solo i custodirlo con
cura- –E’ per questo che quella volta prima di andare a N.Y. con Tess (vedi
episodio 8 seconda serie "Max in the City") mi dicesti di proteggere il
granelit di stare attento che non cadesse nelle mani sbagliate ha questo che ti
riferivi e di non parlarne con nessuno- Max si interruppe un attimo come ad
assorbire le informazioni che aveva appreso da Liz sull’importanza del
granelit, sulle sue funzioni e sull’importanza di proteggerlo dovevano trovare
un modo x riportarlo a loro sarebbe stato durissimo ma dovevano sottrarlo a
Kivar altrimenti questo avrebbe segnato la loro fine.
-Hai detto che la sera che ti ho visto a letto con Kyle saresti voluta corrermi
dietro e spiegarmi tutto specialmente visto che sapevi come sarebbero andate le
cose in realtà, perché le cose come sarebbero andate se il me del futuro non
fosse intervento, io ho bisogno i saperlo Liz e solo tu puoi dirmelo so che per
te e doloroso ma io ho bisogno di sapere.- Liz arrossi al ricordo di quello che
il Max del futuro gli aveva detto che sarebbe successo, ma era vero che Max
aveva tutti i diritti di sapere come sarebbero andate le cose, si fece coraggio
e inizio a parlare: -Ecco, ti ricordi che avevi comprato dei biglietti x un
concerto e che mi avevi proposto di andarci (Max annui) e io ti ho risposto di
no, risposi di non anche l’altra volta e tu come questa volta non ti sei arreso
e sei venuto in camera mia; (Liz si interruppe un attimo era in imbarazzo non
sapeva come fare a dirglielo) diciamo solo che è finita come hai visto con Kyle
solo che al posto di Kyle c’eri tu e non era una messa in scena ma è successo x
davvero.- Max la scosto un poco da se x poterla guardare in volto –Voi dire che
quella sera noi avremmo fatto l’amore se il me futuro non fosse intervenuto?-
–Si dopo quella sera in nostro rapporto si cemento ancora di più anche a
livello fisico oltre che emotivo, per questo motivo trattasti male Tess e lei
se n’andò, noi ci siamo sposai a diciannove anni a Las Vegas nella cappella di
Elvis e poi abbiamo festeggiato con tutti i nostri amici a meta strada nel
deserto.- –Ora mi spiego il perché di quella visione che ho avuto a Las Vegas,
una volta che usci dall’albergo x dirigermi all’aeroporto dal taxi usci una
coppia appena sposata per alcuni secondi mi sono sembrati noi: ho visto me
stesso che ti prendeva in braccio e ti stava conducendo verso l’hall
dell’albergo, sembravamo così felici, fu questo il motivo per cui decisi di
tornare indietro avevo bisogno di parlare con te di capire come mai avevo visto
quella cosa ora capisco molte cose grazie Liz.- Parker lo guardò stupita
–Grazie di cosa Max?- –Di essere cosi come sei speciale e io sono fortunato ad
averti al mio fianco.-Detto questo Max si inclino verso di lei e inizio a
baciarla, furono dei baci lenti sensuali, carichi di tutto l’amore e la
passione che Liz suscitava in lui. I due ragazzi si baciarono e accarezzarono x
diverso tempo poi Max con un gemito si staccò da Liz che gli chiese: -Max
perché ti sei fermato?- Max fece dei respiri profondi x calmare il battito
accelerato del suo cuore –Io voglio fare l’amore con te Liz, ma non qui e non
in questo modo voglio che sia una cosa unica speciale indimenticabile e di
certo se lo facessimo ora non lo sarebbe.- Liz annui –Si, credo che tu abbia
ragione (Liz diede un occhiata all’orologio segnava le sette) Max è meglio
muoverci sono le sette se hai prenotato x le otto non abbiamo molto tempo x
arrivare ad Albuquerque - –Hai ragione e poi incomincio ad avere fame- Max si
mise in piedi ed aiuto Liz ad alzarsi a sua volta, una volta data una ripulita
a gli abiti dalla polvere si diressero verso l’uscita della grotta e tornarono
alla macchina e si diressero verso Albuquerque.
-Max, credi che Michael ed Isabel dovrebbero sapere quello che ti ho detto sul
granelit e sul futuro cambiato?- Max riflettette un attimo sulla domanda di
Liz, poi rispose: -Credo di sì in fin dei conti si tratta anche del loro futuro
ed è giusto che sappia cosa andiamo in contro e più sappiamo meglio potremmo
difenderci da attacchi futuri.- –E quando credi sia giusto che lo sappiano?
–Non ti preoccupare troverò io il momento adatto x dirglielo non ti preoccupare
credo che sia più giusto che sia io a dirglielo altrimenti che razza di leader
sarei.- Liz sorrise –D’accordo faremmo come vuoi tu ora muoviamoci incomincio
ad aver fame anch’io.
Arrivarono in perfetto orario la cena si svolse nel migliore dei modi, era
tutto perfetto soprattutto l’ambiente così romantico con l’orchestra che
suonava delle vecchie canzoni essendo arrivati in orario finirono di mangiare
presto e ci fu il tempo anche di dedicarsi a qualche ballo lento.
Erano le 9: 30 e tutti erano presenti. Maria faceva le veci della padrona di
casa e invitò gli altri a sedersi e distribuì da bere. Una volta che tutti si
furono accomodati Max prese la parola: -Sapete tutti perché ci siamo riuniti
qui. Dobbiamo decidere cosa dire al riguardo della scomparsa di Tess, in questo
momento non possiamo permetterci di attirare l'attenzione dei curiosi su di
noi.- furono tutti d'accordo con Max, -potremmo dire che è partita e che si è
trasferita che ne so in Europa x esempio-propose Maria - L'idea è buona ma come
spieghiamo che ha lasciato tutto dov'è e che non ha ritirato nemmeno i
documenti x la scuola?- chiese Isabel -Per le cose che ha lasciato a girò
basterà farle sparire diremmo che è venuto un corriere a prenderle x portarle
via, ma per i documenti scolastici sarà un problema risulterebbe alquanto
strano che non li richiedesse; qualcuno potrebbe insospettirsi iniziare ad
indagare- le rispose Michael -Per i documenti non c'è problema Tess già viveva
a casa mia quindi potrei andare a ritirali io; mi servirebbe solo una lettera
del signor Harding che mi autorizza a ritirarli x spedirglieli.- S’intromise lo
sceriffo -Potrebbe funzionare...- mormorò Max -X la lettera del "presunto
padre" di Tess ci penso io, ma è sicuro che il preside non le creerà problemi?-
chiese Max -No non credo il preside Philips e io siamo vecchi amici, figuratevi
che andava a scuola insieme non creerà alcun problema- replico lo sceriffo
-Perfetto allora è tutto risolto?- chiese un'entusiastica Maria -Sì, credo di
sì speriamo solo che tutti ci credano e che a nessuno venga in mente di scavare
un po' altrimenti siamo proprio in un mare di guai.- disse Kyle -smettila di
fare l'uccellaccio del male augurio- l'apostrofò risentito Michael -Come dice
Budda...- -No ti prego basta con Budda almeno x stasera potresti risparmiarci
le sue perle di saggezza. Non ne possiamo più Kyle, ti prego abbi pietà di
noi.- L'interrompete Isabel, Kyle alzo le mani come gesto di resa - D'accordo,
d'accordo smetterò di citare le massime di Budda, ma non sapete cosa vi
perdete- -Lo sappiamo e lo sappiamo anche bene in ogni discorso che fai c'è ne
infili, una ormai le sappiamo tutte a memoria è per puro miracolo che oggi non
ne hai ancora citata una in nostra presenza, e non vorrei che il miracolo
finissi proprio ora-gli rispose Maria -non è vero che metto sempre le massime
di Budda in ogni discorso...- tutti gli rivolsero un occhiata scettica persino
suo padre -Figliuolo, hanno ragione loro io sono contento che non ti interessi
solo di sporto o ragazze, ma abbi pietà di noi almeno per questa sera- gli
rispose Jim Valenti. -Davvero sono diventato così monotono e prevedibile nei
discorsi?- -Sì!!! Risposero tutti in coro e poi scoppiarono tutti a ridere. La
serata continuo in modo normale x un'altra ora circa i ragazzi parlarono del
più e del meno, dei loro progetti x le vacanze e cosi via finché Maria non
esclamò -Accidenti sono le dieci e mezza avevo giurato a mia madre che sarei
tornata a casa x le undici. Devo scappare altrimenti tutta Roswell sentirà le
urla di mia madre. Ciao ragazzi ci vediamo domani- -Ciao- le risposero tutti;
solo Michael si era alzato x accompagnarla -Pensavo che ti fermassi qui
stanotte.- le disse abbracciandola -Magari, ma stasera Liz non può coprirmi in
nessun modo e di certo non posso dirle la verità o le verrebbe un colpo. Già le
è venuto sapendo che avrei cenato qui con te da sola, questa volta non ci
crederebbe proprio che vado a dormire da un'amica; c'è la troveremmo qui a
bussare alla porta in meno di cinque minuti- gli rispose appoggiando la testa
sulla sua spalla -Già, forse è meglio lasciar perdere x stasera- le rispose con
voce sconsolata e abbassando la testa -Ehi, che c'è? E' solo per stasera vedrai
che troveremmo un modo x stare insieme dai fammi un sorriso spaceboy - Michael
le sorrise, ma era un sorriso triste. -E' solo che mi mancherai è non solo dal
lato fisico. Mi fa piacere averti qui, insomma mi piace averti in giro x casa,
è bello vedere come cerchi di rimetter ordine nel caos che regna qui dentro.
Ogni volta che vai via mi sento morire dentro, vorrei che tu non andassi mai
via- Maria lo guardò sconcerta -Michael cosa sta cercando di dirmi? Michael la
guardò esasperato - Uffa, Maria sai qual è il tuo problema? E che tu mi hai
sempre assillato con queste maledette parole, io non sono bravo con le parole
ma...- così dicendo la prese per mano e la fece sedere su una sedia che si
trovava nel ingresso e una volta che lei si fu seduta si mise in ginocchio
davanti a lei e inizio a parlare -Maria io non sono molto pratico in questa
cose, ma so che a te fanno piacere perciò faro uno sforzo. Io ho sempre
trascorso la mia esistenza come un lupo solitario non ho mai lasciato che
nessuno guardasse nella mia anima nemmeno ad Isabel o Max, solo una persona è
riuscita ad entrare nel profondo della mia anima: quella persona sei tu Maria.
All'inizio ho cerca ti allontanati dicendomi che lo facevo x il tuo bene che io
avevo un destino da compiere è che tu non ne facevi parte, che se restavi con
me avresti corso dei pericoli. Erano tutte balle la verità è che avevo paura,
una paura sfottuta di perderti di soffrire, una volta che tu ti fossi accorta
che potevi avere di meglio...-Maria stava x rispondergli ma lui l'interruppe
-lo so che erano tutte scemenze, ora lo so, ed e per questo che ti voglio che
tu sappia una cosa: Maria De luca io ti amo. Sei la persona che conta di più
nella mia vita, so che ho un caratteraccio: sono irascibile testardo, ma
cercherò di cambiare io ti giuro che...- Maria l'interruppe posandogli un dito
sulle -Shh non devi cambiare, io mi sono innamorati di te x quello che sei con
i pregi e difetti compresi e non voglio che cambi, sei speciale e non ti
cambierei con nessuno al modo e sai perché? Mi sono innamorata di te proprio
perché sei cosi. Alcune volte mi fai arrabbiare così tanto con il tuo
atteggiamento sprezzante, ma sai anche essere dolcissimo come adesso; l'unica
cosa che ti chiedo e di non cambiare mai rimani così come sei.- il ragazzo
sorrise, ma era un sorriso molto diverso da quello che le aveva rivolto pochi
istanti prima - Ti prometto che farò tutto quello che vuoi e ti prometto anche
un'altra cosa -Cosa?- chiese la ragazza -che appena trovo un lavoro decente
voglio che tu diventi la signora Guerin.- Maria gli si lanciò a desso e inizio
a piangere -Ehi e adesso che c'è da piangere? Non pensavo che la mia proposta
ti avrebbe fatto questo effetto.- -E' solo che sono felice, non pensavo che tu
mi avresti mai detto una cosa del genere ti amo Michael Guerin -E io amo te
Maria De Luca.questo vorrebbe dire che accetti la mia proposta? Gli chiese lui,
la ragazza annui solamente era troppo emozionata x parlare e per di più stava
ancora piangendo come un fontana.
Nel frattempo i ragazzi erano rimasti in salotto non sapendo che cosa dovessero
-Si può sapere cosa sta succedendo di là? Io vado a vedere cosa succede- chiese
Isabel che era visibilmente preoccupata dai rumori che provenivano dall'altra
stanza -No Isabel, lasciali stare vedrai che non sta succedendo niente- le
rispose Max sorridendo, aveva capito cosa stava succedendo di là e non era il
caso che Isabel andasse di là -Ma si può sapere come fai a essere così calmo?
si sentono dei rumori strani, io vado a vedere cosa succede Max - Isabel si
alzo si stava dirigendo nell'altra stanza, ma fu bloccata dal fratello -Isabel
no, ti ho detto che è tutto a posto fidati; non sta succedendo niente di strano
-Va bene se lo dici tu - borbotto Isabel rimettendosi seduta al suo posto. Liz
guardò l'orologio che segnava dieci minuti a le undici -Scusa Max, ma io devo
proprio andare di là è tardi e devo ritornare a casa- Max guardo prima Liz, poi
l'orologio che portava al polso e vide l'ora -Hai ragione e tardi, aspetta che
ti accompagno- mentre si stavano alzando anche lo Sceriffo e Kyle si alzarono
-Si è fatto tardi anche x noi è meglio andare- e si accodarono a gli altri x
andare in soggiorno -Ehi!- li richiamò Isabel -E io cosa faccio?- -Tu aspetti
qui torno tra cinque minuti a prenderti - le rispose Max - D'accordo, ma
sbrigati sono stanca e voglio andare a casa.-
I cinque si avviarono lungo lo stretto corridoio che separava le due stanze, si
fermarono sulla soglia del soggiorno: erano imbarazzati nessuno voleva entrare
o parlare alla fine si decise lo sceriffo che parlò a voce alta -Scusate se vi
disturbiamo, ma dovremmo passere si è fatto tardi è vorremmo andare a casa
potremmo passare? Vi prometto che faremmo il più presto possibile- assicurò lo
sceriffo; fu Maria a rispondergli -Non si preoccupi tanto stavo x andarmene
anch'io-. I cinque entrarono e videro Maria sorridente abbracciata a Michael;
anche se si vedeva che aveva pianto -Tutto a posto Maria - le chiese Liz. -Si
non ti preoccupare. L'unica cosa che mi dispiace è che devo andarmene non è che
tu...- -Mi dispiace Maria questa volta non posso proprio i miei mi staranno
aspettando alzati, come faccio a spiegargli che telefono a tua madre x dirgli
che dormi da noi quando tu non ci sei -Hai ragione. Vorrà dire che questa volta
dormirò a casa mia.- disse Maria sconsolata, la ragazza stava x salutare
Michael quando fu fermata da Max -forse ho un idea che potrebbe funzionare...-
disse Max -E qual è? Gli chiesero contemporaneamente Michael e Maria -potresti
sempre dire a tua madre che rimani a dormire a casa nostra.- gli occhi di Maria
e Michael si illuminarono. Era un piano un po' rischioso, ma poteva funzionare
-Potrebbe funzionare...- disse pensierosa Maria -E se poi mia madre chiama a
casa vostra x controllare?- chiese preoccupata la ragazza -Tranquilla i mie
sono fuori città, sono andati a trovare dei nostri parenti a Las Cruses.
Tornano domani mattina tardi.- esordi Isabel dalla soglia della stanza, - Bhe
perché mi guardate in quel modo? Ero stanca di aspettarvi di là da sola, cosi
sono venuta a vedere cosa stavate facendo.- si giustificò la ragazza.-
-Perfetto! Ora che è tutto risolto possiamo andare ci vediamo domani a scuola
-disse Max prendendo Liz x mano e avviandosi alla porta -Tu che fai Isabel
vieni con noi o rimani qui ad aspettare che ritorni a prenderti?- le chiese Max
dalla soglia della porta, -Non è che trovi allettante nessuna delle due, ma
preferisco venire con voi basta che mi proiettate di non sbaciucchiarvi
troppo.- disse con tono scherzoso la ragazza. -Mi dispiace, ma questo proprio
non possiamo prometterlo, però se non ti piace l'idea di stare a guardare noi
che ci sbaciucchiamo puoi sempre tornare a piedi.- la rimbeccò il fratello,
Isabel lo fulminò con lo sguardo -Spiritoso, molto spiritoso. Se potessi me ne
andrei x conto mio, ma visto che x adesso abbiamo una macchina sola sono
costretta a venire con te.- gli rispose la sorella -Se vuoi ti accompagniamo
noi.- propose Kyle -Ecco... io non so... non vorrei crearvi disturbo...- disse
titubante la ragazza -Nessun disturbo! dobbiamo proprio passare di fronte a
casa tua x tornare a casa, come vedi non ci è di alcun fastidio accompagnarti.-
le assicurò lo sceriffo -Va bene, se le cose stanno così allora accetto più che
volentieri il passaggio-. detto questo i ragazzi lasciarono l'appartamento di
Michael x recarsi ognuno alle proprie abitazioni. la madre di Maria non
proferirei obbiezione quando la figlia le disse che era andata a dormire da
Isabel, anche Maria se sapeva che la madre non ne era del tutto convinta,
probabilmente aveva capito che Maria non era più una bambina e che era giusto
lasciarla vivere la sua vita senza starle sempre a dosso.
Max ci mise meno di dieci minuti a d accompagnare Liz a casa. Le strade erano
deserte a quell'ora non si vedeva nessuno in giro; i due ragazzi si fermarono
davanti alla soglia del locale chiuso -Buonanotte Liz ci vediamo domani matti a
scuola - disse il ragazzo prima di avvicinarsi a Liz x darle il bacio della
buonanotte, -buonanotte Max - gli rispose la ragazza prima di rispondere al suo
bacio. un a volta finito il bacio il ragazzo si allontanò da lei e si avviò
verso la macchina, Liz rimase lì a guardarlo indecisa sul da farsi; dopo un
attimo di indecisione Liz si fece coraggio e lo richiamò: -Max aspetta un
attimo...- il ragazzo si girò di scatto e le rispose -Sì Liz cosa c'è?- la
ragazza arrossì imbarazzata non sapeva proprio da che parte iniziare -Ecco non
è che vorresti fermarti ancora un po' con me?- Max la guardo sconcertato -non
saprei. ci sono i tuo genitori in casa e non credo che sarebbero contenti se mi
vedessero entrare a quest’ora di notte in camera tua.- disse Max a malincuore;
avrebbe voluto accettare l'invito della ragazza più di qualsiasi cosa al mondo,
ma non era proprio possibile. la ragazza lo guardò ,tristemente -forse hai
ragione, ma potresti sempre passare x la scala antincendio.- propose la
ragazza, Evans esitò un po' a risponderle era combattuto: da una parte avrebbe
voluto accettare l'invito di Liz, ma dall'altra sapeva che era troppo
pericoloso restare da solo con Liz in una stanza dove c'era un invitante
letto;, c'era mancato poco che non riuscisse più a controllarsi nella caverna
figuriamoci nella stanza di Liz. il ragazzo incontro lo sguardo della ragazza e
non seppe resistere alla muta supplica che vi lesse - D'accordo, ma non posso
rimanere molto devo tornare a casa Isabel è lì da sola e questo non mi piace
molto...- disse il ragazzo come a giustificarsi, Liz sorrise -Va bene. aspetta
cinque minuti io intanto entro e do la buonanotte ai mie genitori poi ti apro
la finestra.- il ragazzo annui e aspetto all'anglo del Crashdown di sentire che
Liz apriva la finestra; non appena senti il rumore della finestra che veniva
aperta salì le scale anti-incendio cercando di fare il meno rumore possibile,
poi scavalco il davanzale della terrazza e quello della finestra ed entrò in
camera della ragazza. -Sei sicura che i tuoi non sia accorgeranno di nulla?-
chiese Max -Non ti preoccupare i mie sono già andatati a letto. Hanno avuto una
giornata faticosa al locale, stanno già dormendo come ghiri e poi la loro
stanza e dall'altra parte dell'appartamento è improbabile che sentano qualcosa
se noi stiamo attenti.- lo rassicurò la ragazza sorridendogli dolcemente mentre
lo invitava a sedersi sul letto accanto a lei. x un po' rimasero cosi seduti in
silenzio, senza proferire parola godendo della vicinanza dell'altro; poi Max
prese la mano di Liz e le si avvicinò di più -senti Liz ti ricordi quello che
ti ho detto alla grotta riguardo alla nostra prima volta?- le chiese il
ragazzo, Parker annui; ricordava bene cosa le aveva detto il ragazzo, ma non
capiva cosa centrava adesso. -io credo ancora fermamente in quello che ti ho
detto, però in questo momento sento che devo almeno baciarti... posso
baciarti?- -da quando in qua hai bisogno del mio permesso x baciarmi? mi pare
che non ti abbia mai detto di no, non vedo perché dovrei farlo ora.- disse la
ragazza con tono scherzoso avvicinando il viso al suo per ricevere il suo
bacio. si baciarono x diverso tempo; tanto che Max fini x stendere Liz sul
letto; dal canto suo la ragazzo lo attirò su di se e iniziò a muovere i fianchi
a ritmo con i suoi. quando Max si rese conto della pericolosità della
situazione in cui si trovava si tirò subito indietro andandosi a sdraiare
accanto a Liz nella speranza di riprendere il controllo del suo corpo. -mi
dispiace Liz io non volevo arrivare a tanto...- cerco di giustificarsi Max, ma
Liz lo interruppe mettendogli un dito sulle labbra - shh... non è solo colpa
tua. Ci sono anch’io sdraiata qui accanto a te e non ho fatto niente x
fermarti, ad essere sincera se tu non ti fermavi io sarei andata avanti senza
rimpianti...- gli disse la ragazza, Max si giro su un fianco x guardarla negli
occhi -Dici sul serio? Anche dopo quello che ti ho fatto, dopo quello che ho
fatto con Tess? Volle sapere il ragazzo -Ormai quello che è stato è stato, non
si può cambiare il passato x quanto uno voglia non si può tornare indietro. se
tu hai fatto quello che hai fatto con Tess in parte è stata colpa mia e del mio
stupido comportamento, se ti avessi detto tutto dall'inizio tutto questo non
sarebbe successo, ma è troppo facile parlare col senno di poi se avessi detto
se avessi fatto..- Liz sospirò, poi riprese a parlare -Sai cosa mia ha
insegnato la morte di Alex?- esordì ad un tratto la ragazza Evans fece segno di
no con la testa, era troppo emozionato dalle parole di Liz x risponderle a
parole -Mi ha insegnato che la vita è breve, forse troppo. Un giorno sei
accanto ha tutte le persone a cui vuoi più bene e il giorno dopo qualcuna di
loro non c'è più. Io ho rischiato di perderti ed è stato dolorosissimo, non
voglio più sprecare un solo istante della mia vita con te. la vita è troppo
preziosa x sprecarne un solo istante con ripicche e musi lunghi.- appena ebbe
fino di parlare la ragazza si riavvicino a lui e ricominciò a baciarlo con più
foga di prima, iniziando a sbottonargli la camicia, quando la ragazza fu lì per
toglierla Max la fermò di nuovo - Liz sei sicura di quello che fai? sai che io
non desidero altro, ma non voglio che tu domani possa pentirtene io non lo
sopporterei e poi in casa ci sono i tuoi genitori se ci scoprissero sarebbe un
bel guaio.-disse Max -Al diavolo i mie genitori, stanno dormendo come di ghiri,
non c'è pericolo che ci possano sentire. io Sono sicura che non avrò nessun
tipo di pentimento e te ne do subito la prova...- così dicendo la ragazza lo
bacio con foga sfilandogli del tutto la camicia e facendo scorrere le mani sul
suo torace finche non trovò la cintura dei suoi pantaloni; mentre Liz lo
baciava Max riuscì ad a vedere quali erano i suoi sentimenti e le sue emozioni
in quel momento e ne fu rincuorato. Liz era più che sicura di quello che stava
facendo; vide tutto l'amore la passione che provava x lui, certo sapere che era
stato a letto con Tess le aveva fatto molto male però era il passato e come
aveva detto lei non si poteva cambiare x quanto lo desiderasse, poteva solo
fare in modo in non farla più soffrire e di non deluderla mai più anche a costo
della sua stessa vita. Con questo pensiero ben stampato in mete iniziò a sua
volta baciare e spogliare la ragazza. Fecero l'amore l nel letto della
ragazza, bisbigliandosi mille parole dolci all'orecchio. Fu come se fosse x
tutti e due la prima volta; era totalmente diverso da come era stato con Tess;
con Tess era stato un semplice esercizio fisico e nulla di più, con Liz invece
oltre che al corpo partecipava anche la sua anima sentiva della sensazioni
stupende indescrivibili che mai aveva provato prima d'ora e sapeva con certezza
che x Liz era la stessa cosa. si addormentarono l'uno nella braccia dell'altro.
Al primo trillo della sveglia una Liz ancora assonnata cercò con la mano la
sveglia situata sul comodi x spegnerla, ma invece del comodino e della sveglia
trovò il corpo di Max, solo allora si ricordò della presenza del ragazzo in
camera sua e di quello che avevano fatto la notte scorsa. Dopo un primo momento
di imbarazzo, Liz si sdraiò sopra di lui e iniziò a baciarlo x svegliarlo - Max
amore svegliati è tardi! La sveglia ha gia suonato tra poco mia madre busserà a
quella porta e non credo che farà i salti di gioia se ti troverà qui nudo nel
mio letto.- gli disse la ragazza tra un bacio e l'altro x cercare di
svegliarlo, a malincuore il ragazzo apri gli occhi e sospirò -credo che tu
abbia ragione è meglio che vada Isabel sarà in pensiero, ci vediamo dopo a
scuola.- detto questo Max recuperò i suoi vestiti sparsi x terra e inizio a
rivestirsi, si sta allacciandosi le scarpe quando si senti abbracciare da
dietro da Liz che iniziò a baciarlo sul collo - Hei se continui cosi non credo
che me ne andrò anzi..- disse lui con un sorriso malizioso sul voto girandosi a
baciarla -Mi dispiace x te mio caro, ma te ne devi proprio andare, tra cinque
minuti mia madre busserà a quella porta; quindi anche se a malincuore ti devo
cacciare, però prima volevo dirti una cosa: è stato stupendo io non avevo mai
fatto..- Max l'interrupe baciandola -Lo so è stato bellissimo, anche x me è
stato unico. solo adesso viene il difficile- disse Max dandole un altro bacio
mozza fiato -in che senso?- volle sapere Liz -Nel senso che ora non riuscirò
più a starti lontano, al solo pensiero che di devo lasciare anche se x poche
ore mi sento morire.- le disse Max dandole un altro bacio -Anche x me è lo
stesso….- gli disse Liz –Ma non vedo altra soluzione….-continuò Liz con voce
triste; Max fini di vestirsi e dopo l’ennesimo bacio esce dalla finestra e fa
ritorno a casa.
Appena entra non fa nemmeno in tempo a chiudere la porta che viene aggredito da
u Isabel –Si può sapere dove sei stato fino ad ora? Ero preoccupata da morire,
non sapevo cosa pensare. Avevo paura che ti fosse successo qualcosa – gli grido
in faccia la sorella, Max la fece sedere sul divano e poi iniziò a raccontarle
–Calmati come puoi vedere tu stessa sto bene non mi è successo niente ho solo
passato la notte fuori.- le disse il fratello con tono evasivo –che non ahi
dormito a casa me ne ero accorta anche da sola, non avevo bisogno che tu me lo
ribadissi. Io voglio sapere dove hai passato la notte e soprattutto con chi
l’hai passata.- disse la ragazza con un tono che non ammetteva repliche o scuse
alcune. –Isabel, mi dispiace che ti sia preoccupata, ma come vedi non ne avevi
motivo. Adesso se non ti dispiace vado in cucina a fare colazione.- così
dicendo il ragazzo si alzò e si diresse verso la cucina, ma fu nuovamente
bloccato dalla voce di sua sorella –Max Evans dove credi di andare, tu non vai
da nessuna parte da nessuna parte finche non mi dici dove diavolo sei stato.- -
Isabel…- -niente Isabel avanti siediti e sputa il rospo.- Max guardò la ragazza
e vide che non l’avrebbe lasciato in pace finché non gli avesse detto tutto,
con un sospiro si mise a sedere di fronte alla sorella e iniziò a raccontare:
-Ecco… vedi… io…- Max era imbarazzato ma, sapeva bene che Isabel non si sarebbe
mai arresa e tanto prima o poi l’avrebbe saputo tanto valeva dirglielo. -ho
passato la notte da Liz, o meglio con Liz.- La sorella lo guardò sbalordita
–Vuoi dire che voi due avete fatto l’amore?- chiese la sorella che non poteva
crederci –Sì, ed è stato una cosa stupenda. Mi dispiace veramente che tu ti sei
preoccupata.- Isabel scosse la testa –Adesso che so perché non sei rientrato
sono più tranquilla, ma la prossima volta avverti o mi farai venire un colpo
adesso andiamo a fare colazione.- disse Isabel, era felice che Max e Liz si
fossero ritrovati. –sì sarà meglio sbrigarci prima di andare a scuola dobbiamo
passare da Michael devo parlarvi di una cosa.- Isabel capì subito che era
qualcosa di importante si limitò ad annuire.
Subito dopo aver finito di fare colazione si recarono a casa di Michael, il
ragazzo ci mise un po’ ad andare ad aprire. –Lo sapevo che eravate voi. Solo
voi potete bussare ad un ora così indecente- Brontolò il ragazzo che era ancora
mezzo assonnato. –Lo so che è presto, ma è una cosa importane- gli disse Max
Guerin storse il naso, dal tono usato dall’amico cariche che era una cosa seria
–Oh, oh sento puzza di guai-cosi dicendo si scostò dalla porta e fece entrare i
due ragazzi, tutti e tre si diressero in cucina, mentre Max e Isabel si
sedettero Michael si diede da fare in x prepararsi la colazione –Ne volete
anche voi?- disse il ragazzo indicando la padella dove friggevano le uova con
la pancetta –No, grazie abbiamo già fatto colazione e poi tu rischi già di
avvelenarci ogni volta che veniamo a mangiare al Crashdown.- disse Isabel con
tono scherzoso –Ehi!- Protestò Michael –io cucino benissimo, nessuno si è mai
lamenta della mia cucina.- disse Michael con fare orgoglioso; una volta che
tutti si furono sistemati Max inizio a raccontare ciò che gli aveva detto Liz
omettendo però la parte che riguardava solo loro due e il loro rapporto. Una
volta finito di parlare Michael si alzò dal suo posto si dimenticò
completamente della colazione e prese ad andare avanti e indietro x la stanza
come una tigre in gabbia –Maledizione!!!- esclamò Michael –ora il granelit
l’hanno loro e questo vuol dire che ci possono colpire in qualsiasi momento e
in qualsiasi tempo presente futuro e passato. Nessuno è più al sicuro e tu come
carico da novanta ci butti sopra che senza di Tess non siamo abbastanza potenti
x respingere i loro attacchi e che per giunta io e Isabel siamo morti stupendo
una notizia peggiore non me la potevi dare -Calmati Michael non è detto che
vado come ha detto il me futuro ora che sappiamo cosa potrebbe succedere
faremmo in modo che non accada.- –Eccome Max l’unica cosa che era in grado di
aiutarci è il granelit e l’hanno loro siamo in un vicolo cieco maledizione non
c’è nulla che possiamo fare possiamo solo aspettare e pregare- –Adesso basta io
ho la soluzione –disse Isabel sorprendendo tutti –E sarebbe- chiesero in coro
Michael e Max –Io ho il potere di richiamare il granelit –Come sarebbe a dire
che hai il potere di richiamare il granelit?- chiese Michael –Sarebbe a dire
che posso fare in modo che il granelit torni qui –E’ da quando in qua avresti
questo potere? –Li ho sempre avuti solo che non lo sapevo solo di recente ho
saputo di averli anche se non so usarli molto bene dovrei fare pratica.- –E
come hai scoperto di averli?- insistette Michael –Ecco vedi io…- balbettò
Isabel –Sì?!- la sollecitò Michael, ma questa volta rispose Max al posto di
Izzy –Adesso non ha importanza come ha scoperto di averli l’importante che li
abbia giusto? (Michael annui poco convinto) Izzy saresti in grado di usarli x
richiamare qui il granelit?- Isabel annui incerta –Sì, credo di sì ti ho detto
che non riesco a controllarli troppo bene ma dovrei farcela a richiamare il
granelit qui –Allora ci incontriamo alla grotta questo pomeriggio?-chiese
Michael e i due fratelli Evans annuirono –E con gli altri che si fa li facciamo
venire o no –Io credo che sia meglio che vengano, siamo una squadra e una
squadra deve agire unita li avvertiremmo a scuola del nostro piano- disse
Isabel gli altri due furono d’accordo con lei. –bene ora che abbiamo deciso
cosa fare potete pure sloggiare e farmi mangiare in pace. Ci vediamo dopo a
scuola, scio andate a casa vostro- mentre parlava Michael li stava
letteralmente spingendo fuori dall’appartamento –Ehi, ma che maniere sono
queste un po’ di tatto- lo rimprovero Isabel –Scommetto che se si trattasse di
Maria non la butteresti fuori di casa in questo modo come stai facendo con me e
Max –Michael non rispose alla provocazione di Isabel che ne approfitto x
rincarare la dose –A proposito avete passato una buona serata tu e Maria dopo
che noi cene siamo andati? – gli chiese maliziosamente Isabel Guerin arrossi,
ma non si lascio intimidire –Non sono affari tuoi. Ci vediamo dopo. - detto
questo Michael gli chiuse letteralmente la porta sul naso –Ma tu guarda che
cafone e io pensavo che fosso cambiato non cambierà mai- disse Isabel scuotendo
il capo divertita –Max volevo ringraziarti x non avere detto a Michael quello
che ti ha detto Lonnie è che io non mi sento ancora pronta x dirlo anche a
Michael- Max sorrise e le mise un braccio sulle spalle –Non c’è di che Isabel
ti ho già detto che quello era il passato, era Vilandra, tu sei mia sorella
Isabel e non Vilandra e non hai nulla a che fare con lei. Andiamo adesso o
faremmo tardi a scuola. Isabel annui ed insieme si avviarono verso la macchina
che li portò verso il Roswell High.
Le ore di lezione passarono velocemente senza che succedesse qualcosa di
insolito i nostri amici si ritrovarono al solito tavolo.
–Oggi pomeriggio ci ritroviamo alla grotta abbiamo trovato un modo per riavere
il Granelit- esordì Max non appena tutti si furono seduti al tavolo, –E
sarebbe?- chiese Maria. Max scosse la test –E’ meglio che ne parliamo alla
caverna è più sicuro –A che ora ci ritroviamo?- chiese Liz –Diciamo verso le
quattro –C’è un problema…- disse Maria, gli altri la guardarono in faccia
preoccupati – Io non posso venire –Pazienza ti racconterò tutto io dopo-
l’interruppe Michael –Aspetto non sono solo io a non poter andare ma neanche
tu- riprese Maria –E’ perché?- chiese Michael –Oggi pomeriggio siamo di turno
te ne sei scordato –Non pensavo di farmi sostituire da Mark - –Ti ricordo che
Mark e la sua famiglia sono andati ad Orlando in vacanza e che non c’è nessun
altro che ti può sostituire, siamo invasi dai turisti in questo periodo non
puoi piantarci in asso così stavolta rischi il posto.- Michael imprecò a bassa
voce –M porca miseria, mi dispiace non posso venire stavolta a ragione Maria
rischio il posto sul serio non posso assentarmi –Non importa, una volta finito
il turno ci incorremmo al Crashdown e vi faremmo sapere come è andata –rispose
Max x tutti, - D’accordo, ma mi volete spiegare di cosa si tratta?-chiese Maria
–Te lo dirà Michael dopo, tanto cinque minuti e un posto tranquillo lo trovate
di sicuro vorrà dire che questa volta lo userete x parlare al posto che
baciarvi- l’apostrofo Isabel suscitando la risata negli altri e facendo in modo
che Maria e Michael diventarono rossi come due peperoni. Il pranzo continuo con
uno scambio di battute tra i ragazzi solo Isabel non partecipava era assenta
stava ancora rimuginando su ciò che aveva detto Max sul potere del granelit di
poter far viaggiare nel tempo, se ci era riuscito Max poteva riuscirci anche
lei. Un idea le stava balenando in testa e più ci pensava più le piaceva, però
era rischio non sapevano a cosa andavano modificando il passato poteva creare
un futuro anche peggiore di questo, ma non le importava sarebbe stato sempre
meglio di questo presente no?! Avrebbe fatto qualsiasi cosa x di riavere Alex
al suo fianco e niente e nessuno sarebbe riuscita a fermarla questa volta,
avrebbe riavuto Alex in un modo o nell’altro e avrebbe impedito a Tess di fare
del male a tutti loro.
Il resto della giornata scivolò via velocemente ed Isabel era sempre più
distratta. Era concentrata su quello che avrebbe dovuto fare alla grotta tra
poche ore. Per lei riavere il granelit non era solo un modo x difendersi dai
nemici, ma era la sua unica possibilità di avere un briciolo di felicità e
normalità. Tutte queste cose erano rappresentate da Alex. Alex il caro dolce.
Alex era l’unica persona che riusciva a capirla veramente in fondo ed ad
accettarla x quello che era, lui riusciva a confortarla sempre anche nei
momenti più neri, riusciva a strapparle un sorriso: era speciale, solo adesso
che Tess gli l’aveva portato via capiva che ne era profondamente innamorata e
che ne dicessero Max e gli altri non avrebbe mai amato nessun altro; se solo
non fosse stata così stupida l’avrebbe ammesso prima invece di correre dietro a
persone sbagliata, ma ore le si concedeva una seconda possibilità x rimediare e
lei non poteva assolutamente sbagliare, lo doveva ad Alex e ha se stessa.
Era ancora immersa in queste riflessioni quando senti bussare alla porta.
–Avanti è aperto…- la porta si aprì e all’interno della stanza di Isabel fece
la sua comparsa Diane Evans –Tesoro io e tuo padre siamo preoccupati è tutto il
giorno che sei strana e non mangi si può sapere che ti è successo? Hai litigato
ancora con Max?- Isabel incontro lo sguardo preoccupato di sua madre e sentì un
fitta al cuore. Quanto avrebbe voluto dirgli la verità su quello che
l’angosciava ma non poteva e non solo perché l’aveva promesso a Max, ma anche
perché aveva paura: paura di come sua madre avrebbe reagito sapendo la verità
su chi era lei veramente, paura che ne avesse orrore e l’allontanasse da lei,
ma soprattutto paura che una volta scoperto il loro “segreto” anche la vita di
sua madre e quella di suo padre sarebbe stata in pericolo, non avrebbe mai
sopportato che gli succedesse qualcosa x colpa sua. –Niente mamma sono solo un
po’ stanca, è solo che….- Izzy non riuscì più a trattenersi e inizio a piangere
buttandosi tra le braccia di sua madre –Izzy, tesoro calmati lo so che stai
passando un brutto momento la morte di Alex, poi i litigi con tuo fratello non
hanno di certo migliorato la situazione.- Isabel guardò sorpresa sua madre
asciugandosi con una mano le lacrime che ancora copiose le rigavano il volto;
sua madre le sorrise comprensiva –Cosa credi che io e tuo padre non ci fossimo
accorti della tensione che si era creata tra di voi? Di tutte le volte che non
vi parlavate e di tutti i musi lunghi che si vedevano in gito per casa? Saremmo
anche un po’ anziani, ma non siamo rimbambiti, sai tesoro sfogarti ti farebbe
bene togliti il peso che ti porti nel cuore vedrai che dopo starai meglio.-
Isabel non sapeva cosa fare: non voleva mentirle, ma forse parlarne con lei le
avrebbe fatto bene. –Vedi è solo che mi manca Alex, mi manca da morire, non so
come farò ad andare avanti senza di lui, io… io l’amavo e ora lui non c’è più e
Max –E Max non capisce come ti senti, ma non devi pensare che lui non ti voglia
bene, e solo che anche lui sta passando un brutto momento. Alex era uno dei
suoi migliori amici, poi si sono aggiunti i problemi che ha avuto con le
ragazze, in particolare con Liz.- Izzy si asciugò gli occhi e guardò
esterrefatta la madre, che le sorrideva – Bhe?! Cosa che è da guardare? Credi
che non mi sia accorta che tutti i malumori di Max venivano dal fatto che si è
lasciato con Liz? Spero solo che risolvano i loro problemi al più presto,
quella ragazza mi piace molto e credo che sia la ragazza giusta x Max… -
commentò sua madre con il sorriso sulle labbra, anche Isabel sorrise perché
sapeva che il desiderio della madre era stato già esaudito; pero subito dopo il
sorriso della madre si affievolì – x quanto riguarda te tesoro con il tempo il
dolore che provi adesso passerà, ma non del tutto; una piccola parte rimarrà
qui (le prende un mano e se la porta in corrispondenza del cuore) nel profondo
del tuo cuore e quando ti innamorerai di nuovo, o perché la farai sta
tranquilla che lo farai, non sarà più come è stato adesso non proverai più le
sensazioni che provi adesso, perché ogni volta che un amore finisce l’amore che
inizia subito dopo non è mai come il precedente è sempre diverso nuovo ha il
gusto dell’ignoto del proibito. (Isabel si strinse ancora di più a sua madre)
Di solito è così per tutte le persone che subiscono una grande perdita il
ricordo di questa perdita non si cancella mai rimane sempre nel cuore, ma di
una cosa sono assolutamente certa hai bisogno dell’appoggio di tutte le persone
a cui vuoi bene e in special modo Max. E’ tuo fratello parlagli digli quello
che provi sfogati cerca di fargli capire come ti senti, vedrai che capirà,
(Izzy sorrise alla madre). Le cose si aggiusteranno anche tra di voi siete
stati sempre così uniti anche da piccoli. Sai che alcune volte ero gelosa del
vostro rapporto ogni volta che avevi un problema andavi da lui e non da me (la
signora Evans alzò una mano per bloccare la replica di Izzy). Sì lo so che
siete profondamente legati e che non lo facevi con cattiveria o per ferire me;
il punto è che il vostro è un legame profondo che niente e nessuno potrà
rompere o incrinare. Era solamente logico che prima o poi vi sareste trovati su
fonti opposti basta solo trovar un punto di incontro e voi siete abbastanza
grandi da farlo da soli o mi sbaglio?- Isabel si asciugò il viso e rispose
sorridendo alla madre –Hai ragione mamma vedrai che tutto tornerà come prima… -
la signora Evans si avviò verso la porta, ma quando stava x uscire fu
richiamata da sua figlia –Mamma grazie parlare con te mi ha aiutato molto ti
voglio bene –Non c’è di che tesoro ogni volta che avrai bisogno di sfogarti io
sarò lì per te; anch’io ti voglio bene Isabel.
Una volta rimasta sola Izzy ripensò alle parole di sua madre era vero: Tess
aveva cercato di distruggere il legame che li univa, aveva cercato di metterli
uno contro l’altro x questo aveva usato Alex e la storia dei destini, ma non ci
era riuscita. Il loro rapporto ne era uscito ancora più rinforzato niente e
nessuno avrebbe potuto dividerli ne ora ne mai.
Intanto al piano di sotto il signor Evans aspettava ansiosamente il ritorno
della moglie. Appena la vide scendere le scale la sottopose ad vero e proprio
terzo grado –Allora come è andata? Cosa ti ha detto? C’è qualcosa che possiamo
fare x aiutarla…- Sua moglie alzò le mani in gesto di difesa –Ehi!!! non siamo
in tribunale e io non sono uno dei test che tu devi smontare. Adesso ti siedi
sul divano ti calmi così ti dirò com’è andata…- Philip Evans si passò una mano
tra i capelli, segno del suo nervosismo, poi si sedette sul divano accanto alla
moglie –Hai ragione scusa è che così sono preoccupato che ho perso la calma-
Diane sorrise Ironica –Tu?! Impossibile non perdi mai la calma. Comunque non ti
preoccupare ho parlato con lei e credo che sia tutto a posto –Sul serio? E cosa
ti ha detto ti ha spiegato perché si comporta in questo modo –Tranquillo
abbiamo fatto una lunga chiacchierata (il sorriso della signora Evans si
spense) è ancora a pezzi x la morte di Alex. E’ una cosa normale in fin dei
conti ha perso il ragazzo che amava…- –Cosa?! Isabel era innamorata di Alex?-
l’interruppe suo marito, per tutta risposta sua moglie scoppiò a ridere –Philip
vuoi farmi credere che davvero non te ne eri accorto? Era così evidente perché
credi che sia andata con lui al ballo della scuola?- –Perché era un amico…-
–Philip…- l’interruppe la signora Evans –Al ballo della scuola non ci si va con
un amico, ma con la persona a cui vuoi bene. E se non ricordo male ha dovuto
anche pregarlo x farsi accompagnare, pensa che lui non c’è la voleva portare
vedessi le ore che Isabel passava al telefono cercando di convincerlo e
arrivata addirittura a pregarlo dicendogli che altrimenti non sarebbe andata al
ballo. Secondo te avrebbe fatto tutte queste manovre se fosse stato solo un
amico? Io non credo che avrebbe fatto tutto questo x un semplice amico, Isabel
è una bellissima ragazza potrebbe avere tutti i ragazzi che vuole. Se non
avesse avuto un interesse particolare x lui non si sarebbe comportata in questo
modo.- il signor Evans sospirò –Credo che tu abbia ragione, ma come mai tu hai
notato tutte queste cose mentre io no –tesoro è normale io resto in casa tutto
il giorno mentre tu esci la mattina e rientri la sera x di più distrutto dal
lavoro, è logico che non ti accorga di questi piccoli dettagli –Dettagli….-
borbottò il signor Evans –E tu questi li chiami semplici dettagli? La mia
bambina si innamora e io non mi accorgo di nulla, c’è qualcos’altro che non so
ora non mi dirai che tutti i miei due bambini sono innamorati e io non mi sono
accorto di nulla?-Diane scoppiò a ridere sotto lo sguardo accigliato di suo
marito –Bhe cosa c’è da ridere? Da quando in qua sono diventato un comico?-
–Tesoro non sei un comico, solo che non ti accorgi che ormai ne Max ne Isabel
sono più dei bambini hanno quasi diciotto anni ed e logico che inizino a
muoversi da soli senza la nostra vigilanza ad ogni passo –Me ne ero reso conto
forse non volevo ammetterlo, perché significa che tra breve non avranno più
bisogno di noi e questo vuol dire che stiamo invecchiando, però questo è il
ciclo della vita e noi dobbiamo accettarlo.Quindi con Isabel il problema è
risolto bisogna aspettare e darle tempo e per quanto riguarda Max si può sapere
cos’ha quel ragazzo?- Diane riflettette un momento prima di rispondere al
marito –Io credo che anche lui abbia dei problemi di fondo e che le conseguenze
di quei problemi abbiamo generato la tensione tra lui e Isabel. Credo che sia
così concentrato sui suoi problemi che non veda la sofferenza altrui, secondo
me non si è neanche reso conto che con il suo atteggiamento ha ferito le altre
persone che gli stavo intorno per prima di tutti Isabel che in quel momento
avrebbe avuto bisogno del suo sostegno, del suo appoggio.Tutta quella sua
indifferenza x la sofferenza degli altri ha fatto sì che si creasse una
frattura tra di loro, una frattura che solo loro potranno colmare.- –Sì credo
che tu abbia ragione. Quindi la cosa migliore è rimanergli accanto fargli
sentire che se avranno bisogno di noi ci saremmo insomma dargli il nostro
appoggio e sostegno incondizionato?- –Sì è l’unica cosa che possiamo fare in
questo momento- –L’unica cosa che mi domando è che tipo di problemi possa avere
Max – Credo che siano in un certo senso siano gli stessi problemi che ha Izzy.
Non ti sei accorto che è diventato ancora più chiuso cupo irascibile? (il
marito annui) Credo che la casa di tutto questo sia Liz Parker…- –Non vorrai
dirmi che Max è innamorato di Liz Parker?- l’interruppe il signor Evans –Non mi
dire che non te ne eri accorto? Passi che non ti sei accorto di Isabel è sempre
cosi riservato sui suoi sentimenti, ma Max era così evidente ogni volta che
dopo quella sparatoria il nome di quella ragazza usciva in sua presenza lui
diventava di tutti i colori, credo che per un periodo siano stati persino
insieme. Ho notato che il cambiamento di Max è iniziato quando Liz ha iniziato
a distaccarsi da lui e dalla sua vita.- Philip guardo la moglie sorpreso –io
credevo che a Max piacesse la biondina l’amica di Isabel come si chiama?-
–Tess, Tess Harding si chiamo così, no non credo è vero che negli ultimi tempi
è uscito spesso con lei, facevano una sorta di coppia fissa, ma secondo me a
Max non interessa credo che l’abbia utilizzato come ripiego, una specie di
riserva, secondo me è ancora innamorato di Liz e inconsciamente ha utilizzato
Tess nella speranza di ingelosire Liz e di riavvicinarsi a lei. Solo che ha
ottenuto l’effetto contrario in questo modo l’ha allontanata ancora di più da
lui, pero credo che le cose si stiano risolvendo.- –E da cosa lo deduci
Sherlock Holmes?- le chiese divertito Philip –Elementare Wozzon, Max è tornato
quello di prima e oltre che a ogni volte che sente il nome di Liz Parker sembra
trasformarsi in un camaleonte, ha iniziato ad uscire di nuovo con lei.- gli
rispose a tono Diane –Sai una cosa- –Cosa?–Sei un investigatore perfetto. Se mi
servisse ancora un investigatore x uno dei miei casi, credo che farei meglio a
chiamare te sei molto più brava di quelli che uso io e in oltre essendo mia
moglie saresti molto più economica –Ha è così quindi vorresti sfruttarmi?- –Non
ho detto questo il compenso non sarebbe monetario ma di altra natura- –E di che
genere sarebbe allora?- –Di questo genere.- Philip Evans si avvicina e fa x
darle un bacio sulle labbra ma vengono interrotti da una voce proveniente
dall’ingresso – Ehm, scusate io non volevo disturbarvi volevo solo dirvi che
esco vada al Crashdown ritornerò x cena.-disse Isabel che era appena apparsa
sulla soglia della stanza –Non ti preoccupare non hai interrotto niente
tesoro…- si affetto a rassicurarla Diane ignorando lo sguardo di disappunto
lanciatogli dal marito –Diverti tesoro, ci vediamo x cena.-
Isabel annui e una volta uscita dalla casa si diresse verso la sua macchina, ma
non si diresse verso il Crashdown si diresse verso il deserto e più
precisamente verso la grotta dove gli altri la stavano gia aspettando. Arrivo
di corsa. –Scusatemi sono in ritardo è che ho avuto un contrattempo- riuscì
spiegarsi tra una pausa e l’altra x riprendere fiato –Non ti preoccupare siamo
arrivati adesso anche noi- la rassicurò Liz –Bene sarà meglio sbrigarci.-
Isabel si avviò decisa verso l’entrata della caverna seguita dagli altri una
volta entrata fu presa in disparte da Max mentre Liz e Kyle osservavano la
caverna. La volta precedente non c’era stato molto tempo x osservare l’ambiente
che li circondava. –Izzy aspetta un momento è tutto il giorno che sei strana
assente si può sapere che ti sta succedendo?- Isabel sbuffo –Si può sapere cosa
vi prende a tutti oggi, passi il terzo grado della mamma, ma tu dovresti sapere
perché sono così distratta: dobbiamo riuscire a richiamare il granelit al primo
tentativo altrimenti attireremmo ancora di più l’attenzione dei nostri nemici e
allora sì che saranno guai x tutti.- Era solo uno dei motivi x cui era cosi
distratta se avesse rivelato a Max che intendeva usare il granelit x tornare
nel passato e cercare di salvare la vita ad Alex di certo Max non avrebbe
approvato, anzi avrebbe fatto di tutto x impedirglielo e lei non poteva
permetterglielo. –Mi dispiace Isabel hai ragione, sei sicura che te la senti di
farlo se vuoi rimandiamo a un altro giorno.- Isabel scosse la testa –No prima
riportiamo qui il granelit meglio è per tutti noi non possiamo correre il
rischio che i nemici imparino a utilizzarlo per noi sarebbe la fine.- Max annui
poi si azzardo a chiederle –Come è andata con la mamma?- Isabel abbozzò un
sorriso –Bene è semplicemente preoccupata x noi ha notato che negli ultimi
tempi si erano creati un po’ di tensione tra di noi e sta solo cercando di
farci tornare come eravamo prima.-Max abbasso il capo in segno di vergogna
–Izzy io non ti ho ancora chiesto scusa x come ti ho trattato, mi dispiace
veramente so di essermi comportato in modo veramente insopportabile con te e so
anche di averti fatto soffrire. Io non so come farmi perdonare da te…- Isabel
sorrise –Ti ho già perdonato Max non ti preoccupare è acqua passata. Ora
dobbiamo stare uniti è l’unico modo per riuscire a sconfiggere i nemici.- detto
questo si avvicinarono a Kyle e Liz che li aspettavano seduti per terra in un
angolo della caverna.
-Allora si può sapere perché siamo venuti qui e che diavolo dovete fare?-
chiese Kyle che era ansioso di uscire di li al più presto. quel posto gli
metteva i brividi, anche se non l’avrebbe mai ammesso.- I due fratelli si
scambiarono un cenno di assenso e dopo Isabel inizio a raccontare quello che
aveva già raccontato a Max e Michael. Una volta finito di raccontare Isabel
attese le reazioni di Liz e Kyle, la prima a parlare fu Liz: -Se non ho capito
male tu saresti in grado di richiamare il granelit e sottrarlo a Kivar giusto?-
–Giusto!- le rispose Isabel –Bene, ora so che cosa volevate dirci di importante
ma, non ho ancora capito il perché di questa riunione qui oggi non potevate
dircelo a casa di Michael?- chiese Kyle guardano in faccia Isabel e Max, ma non
furono loro a rispondergli, fu Liz a farlo. –Siamo qui perché Isabel ha
intenzione di provare a richiamare il granelit adesso e l’unico posto
abbastanza sicuro x farlo e questo vero?- i due ragazzi annuirono, poi Max si
rivolse alla sorella –Izzy, sei pronta?- Isabel annui poi si sistemo al centro
della caverna, mentre gli altri rimanevano un po’ in disparte. Isabel iniziò a
concentrarsi cercando ritrovare il granelit, non fu una cosa facile visto che
l’oggetto che cercava si trovava a migliaia di anni luce da lei. Una volta
riuscita a localizzare il granelit doveva cercare di stabilire un contatto
molto simile a quello che riusciva a stabile mentalmente con Max o Michael e
anche questo risultò più complicato del previsto: infatti a protezione del
granelit erano stati installati dei speciali dispositivi che inibivano i poteri
mentali, era sul punto di crollare, aveva bisogno di altra energia x riuscire
ad infrangere la barriera che la divideva dal granelit. Non sapeva più cosa
fare quando senti altra energia unirsi alla sua. Da principio non riuscì a
capire a chi appartenesse quell’energia, poi ad un tratto vide altre tre sagome
accanto a lei e capi che si trattava di Max, Liz e Kyle si erano uniti a lei
proprio come quando Michael era stato male e tutti insieme grazie alla loro
unione erano riusciti a riportarlo indietro. All’improvviso la barriera che la
separava dal granelit si infranse e lei riuscì ad afferrare il granelit e a
portarlo con se; poi dovette solo compiere il procedimento inverso.. Aveva
impiegato molte energie per portare a termine la missione e non appena ebbe
aperto gli occhi sarebbe crollata al suolo, se Max da una parte e Kyle
dall’altra non l’avessero sostenuta e adagiata delicatamente a terra le ci
vollero alcuni minuti prima che riuscisse a riprendersi e ad osservare le facce
preoccupate dei suoi amici abbozzò un sorriso e cercò di rassicurarli –Non vi
preoccupate sto bene sono solo un po’ stanca.- cercò di mettersi a sedere ma le
gambe la tradirono e torno ad accasciarsi al suolo, un preoccupato Max l’aiuto
a mettersi seduta appoggiando la schiena alla parete di roccia –Izzy sei debole
hai consumato molta energia x riportare qui il granelit…- Isabel interruppe il
fratello –Lo so non ti preoccupare, mi bastano pochi minuti e tornerò come
nuova sta tranquillo. Grazie a tutti senza di voi non sarei mai riuscita a
riportare il Granelit qui.-
Passarono alcuni minuti in modo che Isabel fosse in grado di muoversi –adesso
sto bene è meglio andare ad avvisare Michael e Maria su come è andata.- –Izzy
sei sicura di stare bene?- le chiese Max con tono preoccupato –Tranquillo oro
sto bene –Se lo dici tu va bene, ma in ogni caso e meglio che qualcuno venga in
macchina con te x sicurezza.- le rispose Max –Vado io con lei.- si offri
prontamente Kyle –Perfetto e io vado in macchina con Liz ci vediamo tra
quindici minuti davanti al Crashdown.
Appena i quattro amici entrarono nel Crashdown non fu loro permesso neanche di
sedersi, che furono subito raggiunti da Michael e Maria –Ehi siamo appena
arrivati dateci il tempo almeno di sedere e di ordinare muoio di fame– disse
Isabel subito appoggiata da Liz –A chi lodi anch’io sto letteralmente svenendo
dalla fame.- –D’accordo- concesse Maria facendoli sedere e tirando fuori dal
taschino il blocco delle ordinazioni –allora cosa volete ragazzi –Fammi pensare
allora si vediamo … Ho deciso CheesMarte (traduzione un chees burgher) anelli
di saturno una fetta di torta al cioccolato e un frappè di venere –Arriva tutto
tra cinque minuti cuoco permettendo e voi?- chiese Maria rivolta verso gli
altri tre –Io lo stesso i Isabel- rispose Liz –Ragazze ma siete sicure di star
bene di solito non prendete più di un misero giove tostato, come mai oggi tutta
questa abbondanza?- volle sapere Max. Le due ragazze si guardarono in faccia e
dopo un occhiato d’assenso risposero in coro: -Siamo affamate tutto qui –Donne
valle tu un po’ ha capire- borbotto Kyle a bassa voce sicuro che non l’avessero
sentito, ma purtroppo x lui, le ragazze l’avevano sentito eccome, come se non
bastasse questa volta a dare manforte a Liz e Isabel ci si mise anche Maria
–Guarda che ti abbiamo sentito. Cosa vorresti dire che siamo lunatiche?-
–Assolutamente no! Dicevo così x dire …- cerco di giustificarsi Kyle, –Per
questa volta passi, ma la prossima volta sta attento a quello che dici mi
raccomando- lo rimbrottò una seccata Maria –Allora dove eravamo rimasti? Ah sì
voi cosa ordinate ragazzi –una porzione di anelli di saturno e coca.- Le
rispose Max – lo stesso x me –disse Kyle – -Bene faccio in un lampo.
Dopo neanche dieci minuti Maria, aiutata da Michael, porto le ordinazioni ai
ragazzi e sia Maria che Michael si sedettero al tavolo con loro –Allora come è
andata?- chiese un ansioso Michael –Non puoi aspettare cinque minuti che
mangiamo? -No mi dispiace non è possibile ho solo cinque minuti di pausa
quindi sbrigatevi e raccontateci com'è andata- le rispose spazientito
Michael –D’accordo te lo dico subito (Isabel si rivolge a Maria) come mai è
cosi stressante oggi?- - E' tutto il pomeriggio che è così quindi te lo
chiedo digli quello che vuole sapere e speriamo che si dia una calmata
perché se continua così io lo strozzo giuro su dio che lo strozzo.- -D'accordo
vi dico tutto, ma lo faccio solo x Maria che è tutto il giorno che ti
sopporta- disse Isabel facendo una linguaccia a Guerin -E' andato tutto
bene ho richiamato il Granelit si trova nella grotta x motivi di
sicurezza- disse Izzy. Michael tirò un sospiro di sollievo -Meno male non ci
sono stati intoppi?- Questa volta a rispondergli fu Max -No nessuno è
stata magnifica è riuscita ha richiamarlo al primo tentativo- -Max adesso
non esagerare, se non fosse stato x il vostro aiuto (Izzy passa lo sguardo da
Max a Liz e da Liz a Kyle) non ci sarei riuscita….- -Allora diciamo che ti
abbiamo dato una mano, in fondo gli amici non fanno proprio questo?- le
rispose Liz sorridendo- Scusate ma volete farci capire qualcosa anche a
noi?- chiese Maria -Ecco ho avuto bisogno della loro energia c'erano dei
sistemi di difesa x impedire che il granelit venisse portato indietro e
senza il loro aiuto non so se sarei riuscita ad abbattere quelle difese
abbiamo dovuto unire le nostre energico come quando abbiamo aiutato Michael a
guarire nella riserva indiana.- le rispose Isabel -Maledizione....-borbotto
Michael tra i denti. - Lo sapevo che dovevo venire anch'io accidenti! Siete
sicuri che è andato tutto bene?- -Tranquillo l'unica cosa da fare ora è
stare all'erta orami Kivar e company si saranno accorti che il granelit è
ritornato in mano nostro e faranno di tutto x riprenderselo.-Disse Max con
tono preoccupato per circa due minuti nessuno osso rompere il silenzio che si
era creato alla fine lo fece Maria rivolgendosia Liz che a Isabel -Allora
ragazze avete chiesto il permesso x il weekend?- Liz annui, Isabel non rispose
così attirò su di se sia lo sguardo delle due ragazze che dei ragazzi che non
capivano di cosa stavano parlando dopo due minuti di silenzio e diversi
sguardi Isabel rispose -Non ancora pensavo di chiederglielo stasera a cena, ma
non credo che faranno dei problemi.- -Si può sapere di cosa state parlando?-
-Chiese Michael - Ti ricordi che ti avevo detto che mia madre sarebbe andata
via x il weekend? (Michael fa cenno di sì con la testa) Ecco avevo pensato
di organizzare un pigiama party (prima che i ragazzi potesse
fare commenti) al femminile non sono ammessi maschi.- E io che pensavo di
passare tutto il weeekend solo conte senza quel mastino di tua madre! -
piagnucolò Michael - Prima cosa mia madre non è un mastino è solo un po'
apprensiva e forse non ha tutti i torti ...rispose Maria e Isabel gli diede
manforte -La madre di Maria fa bene a fare il mastino come dici tu, se mia
figlia
avesse x fidanzato un tipo del genere farei anche di peggio.- Liz annui come a
dire che era d'accordo con la frase pronunciata da Isabel. Michael stava x
replicare punto sul vivo ma fu più veloce Maria e riprese il discorso da dove
l'aveva interrotta Isabel -Secondo mia madre parte venerdì e torna lunedì
sera, anzi molto più probabilmente martedì mattina. Terzo noi ragazze avevamo
intenzione di fare il pigiama party sabato sera, quindi come vedi anche tu
spaceboy ci rimane tutta la domenica e anche lunedì, se Liz gentilmente mi
copre, da passare insieme.- tutti e due guardarono in modo significativo Liz
che da prima fece finta di niente ma alla fine si arrese - D'accordo ti
copro, ma cosa ottengo in cambio?- -La mia gratitudine eterna non ti
basta?- le rispose Maria –No, è troppo poco, diciamo che x il weekend
prossimo che sarei di turno mi sostituirai tu vero?- -Lo sai che questo si
chiama ricatto?- -Prendere o lasciare questo sono le condizioni decidi tu- E
va bene affare fatto- disse Maria porgendole la mano in modo che Liz la
stringesse x suggellare il patto.
I cinque minuti di pausa erano finiti e Maria e Michael tornarono a lavoro, per
la gioia di Liz e Isabel che una volta che i due furono tornati ai rispettivi
compiti si fiondarono letteralmente sul piatto colmo di cibo davanti a loro,
senza neanche notare gli sguardi sconcertarti che gli lanciavano Max e Kyle.
Come Isabel aveva previsto sua madre non creò la minima difficoltà quando gli
disse che era stata invitata a passare il sabato sera a casa di Maria, anzi
sua madre fu contenta di sapere che sua figlia si svagava un po'.
Erano le nove di sabato sera quando Philip Evans scarico sua figlia di fronte a
casa de Luca -Diverti tesoro. Vengo a prenderti domani mattina?- -No non c'è
problema mi accompagna Maria vediamo domani, notte papa.- -Come vuoi tu
tesoro, notte.- la macchina si rimise in moto e spari nella note, pochi
minuti dopo aver suonato il campanello le venne aperta la porta fu la
stessa Maria ad andare ad aprirla: era in pigiama rosa acceso e con i
bigodini in testa e delle buffe ciabatte a forma di coniglietto -Accomodati
Isabel... -Maria Lancio un'occhiata al bagaglio di Isabel che era composta
da un enorme borsone più due Beautycase - Isabel guarda che stia fuori di
casa solo una notte non due settimane e come mai quei beauty?- le chiese
Maria, Isabel arrossi imbarazzata - Bhe ecco veramente non sapevo bene cosa
portare e li dentro (indico i Beauty) ci sono tutti i miei trucchi -E io che
pensavo che poi Alieni non aveste bisogno di trucchi come noi comuni mortali
comunque non importa aspetta che ti do una mano – DeLuca provò a sollevare il
borsone che Evans teneva in Mano ma non ci riuscì -Accidenti quanto pesa cosa
ci hai messo qua dentro tutto l'armadio? Fa niente aspetta che chiamo Liz x
darci una mano... Liz vieni a darmi una mano con il bagaglio di Isabel.- Due
minuti dopo fece la sua comparsa sulla porta Liz anche lei in pigiamo
solo un po' meno visto di quello dell'amico e senza bigodini, i capelli li
portava sciolti sulle spalle e sopra tutto senza quelle buffe ciabatte che
indossava Maria; ai piedi portava un paio di calze da ginnastica bianche.
Dopo innumerevoli sforzi e tentativi riuscirono a portare dentro il bagaglio di
Isabel. Una volta che bagaglio e proprietaria furono entrate in casa,
quest’ultima venne esaminata con cura dalla proprietaria di casa che poco dopo
emise il suo verdetto –Di la c’è camera mia (Deluca indicò una porta in fondo
al corridoio) puoi andare lì a cambiarti, se vuoi.- le disse sorridendo Maria
–e perché dovrei cambiarmi?- chiese stupita Isabel. Le altre due ragazze
scoppiarono a ridere –E ora che ho detto di così esilarante?-domando Isabel.
–Izzy, ti ricordi che abbiamo organizzato un pigiama party?- Evans annuì –E
come pensi che sia possibile fare un pigiama party se tu rimani in jeans e
maglione?- le domando Maria Evans arrossi, ma si recò nella stanza di Maria x
cambiarsi; prima di chiudere la porta Isabel chiese –Porto di qua anche i
Beauty –No- le risposero in coro Maria e Liz –Questi ci saranno utili x dopo --
In che senso – chiese in tono preoccupato Isabel che, ad essere sinceri, non si
fidava del tutto di Maria –Vedrai, vedrai.-
Isabel mormorò un poco convito ok e andò a cambiarsi. Una volta cambiata
raggiunse le altre due ragazze che si erano sistemato in salotto davanti alla
tv con davanti un enorme barattolo di gelato –Spero che cioccolato e panna vada
bene anche x te – le chiese Liz –Va benissimo- e prese il cucchiaio che le
porgeva Liz mentre Maria stava armeggiando con il video registratore –Si può
sapere cosa stai combinando?- le chiese Isabel –Sto cercando di far partire
questo maledetto catorcio. Accidenti è la millesima volta che dico a mia madre
che questo coso è vecchio quanto il cucco ma lei mi ascolta? No anzi dice che
funziona benissimo, benissimo un corno.- Parker sorrise sentendo il monologo
dell’amica e si affrettò a rassicurare Evans che la guardava preoccupata
–Tranquilla, fa sempre così ci litiga x dieci minuti, poi si rassegna e mentre
lei va a prendere qualcosa da bere io sistemo il tutto e siamo pronti x la
serata –Capisco ma che film ha noleggiato –Aspetta fammi ricordare … Ah sì ha
noleggiato Meet Jo Black con quel bel figliolo di Brad Peet, poi ha preso la
“casa degli spiriti” con Banderas e altri due che non mi ricordo ma su una cosa
puoi stare tranquilla l’attore protagonista è carino da morire e sono sempre
storie sentimentali.
Dopo l’ennesimo urlo di Maria, Liz la spedì in cucina a prendere da bere e con
l’aiuto di Isabel riuscì a sistemare il video registratore –Accidenti però
Maria non ha tutti i torti è un vero è proprio catorcio, perfino io con i miei
poteri avrei qualche difficoltà a farlo funzionare.- Parker sorrise –Il
problema di Maria è che non è mai riuscita a farlo funzionare nemmeno quando
era nuovo di zecca. ha una vera e propria avversione x questo apparecchio e per
tutti gli apparecchi meccanici in genere, diciamo che odio a priva vista loro
odiano lei e lei odia loro.- Le due ragazze iniziarono a ridere proprio mentre
Maria rientra va nella stanza con le bibite fresche. –Cosa c’è da ridere me lo
dite voglio ridere anch’io e dai…-supplico Maria –Niente… Niente… -disse Liz
tra una risata e l’altra –Stavo solo spiegando a Izzy il tuo odio verso gli
apparecchi meccanici che d’altronde è ampiamente ricambiato.- Maria sospirò –E’
vero è un odio profondo e viscerale che non riesco proprio a superare è più
forte di me, ma per fortuna ho qualcuno che mi aiuta quando sono in
difficoltà.- disse Maria notando che il video registratore aveva preso a
funzionare in modo regolare.
La serata trascorse nel migliore dei modi dopo essersi visto due dei quattro
film noleggiati da Maria ed essersi finito una confezione da 1 kg di gelato, le
ragazze si dedicarono al trucco parrucco e pettegolezzo: i trucchi portati da
Isabel furono utilizzati in grande quantità e sempre da lei le altre due
ragazze vennero a conoscenza di un’incredibile quantità di informazioni
riguardanti Max e Michael. Soprattutto Maria venne a conoscere anche la parte
spensierata dell’infanzia del suo spaceboys e di tutte le marachelle che aveva
combinato e di come era bravo a far ricadere la colpa sui fratelli Evans: ad
esempio raccontò un episodio che si era svolto alle elementari: -Vi ricordate
quella volta in quarta quando dalla scuola sparirono tutti i registri?- chiese
Isabel le altre due annuirono in segno d’assenso –Non mi ricordo di aver mai
visto cosi arrabbiata la signora Duff pensavo che le sarebbe venuta un
infarto…-ricordò Maria –Già, era diventata verde dalla rabbia ci tenne in
punizione fino alla fine dell’anno senza ricreazione…-Disse Liz che
s’interruppe un attimo come se avesse realizzato qualcosa e poi riprese a
parlare –Non vorrai dirmi che li aveva fatti sparire Michael?- Isabel sorrise
ricordando come l’aveva raccontato Michael subito dopo averlo fatto.
–Esattamente, li fece sparire perché la signora Duff gli aveva messo un ritardo
e la mattina dopo sarebbe dovuto venire accompagnato da Hank.Sì introdusse
nella scuola di notte usando i suoi poteri e sempre usando i suoi poteri
polverizzo letteralmente i registri. Fortunatamente nessuno scoprì cosa era
veramente accaduto ai registri e rimasto sempre l’atto di un “vandalo ignoto”
come disse la signorina Duff – concluse Isabel sorridendo. –Bhe…- iniziò Maria
timorosamente –Non proprio, in effetti una persona venne torchia a fondo, se
non sbaglio rischiò anche la sospensione da scuola.- Evans guardò con curiosità
le sue due amiche –Chi? Io di questa storia non so niente, davvero qualcuno a
rischiato grosso x la bravata di Michael?- chiese Evans e vedendo che le altre
esitavano insistette –E dai sto morendo di curiosità. Mi volete dire chi era?-
Maria stava x rispondere, ma fu fermata da una gomitata di Liz. Deluca lancio
alla sua migliore amica che significava “ma sei tutta matta?” poi capì il
motivo di quel gesto: Alex.
Quindi si affrettò a fare marcia indietro –Nessuno lascia stare. Allora
raccontami cosa altro a combinato Michael che io non so.- Isabel scosse la
testa –Mi dispiace, ma non dirò più una parola se non mi dite chi ha rischiato
la sospensione a causa di Michael –Izzy davvero non è il caso- le rispose Liz,
ma Evans fu irremovibile e alla fine le altre due cedettero e le rispose Maria
farfugliando delle parole incomprensibili –Era Alexc- –Come? (Isabel si porto
una mano all’orecchio nel tipico gesto di chi non ha capito una parola) ripeti
più forte non ho capito nulla- Maria sbuffò e fece una smorfia che aveva visto
tante volte fare a Michael e che ormai faceva anche lei –Era Alex!- Isabel
spalancò gli occhi incredula –Non è possibile come mai anno incolpato Alex è
impossibile mi stai prendendo in giro?- –No te lo giuro (Maria si portò una
mano sul cuore come a sottolineare la veridicità del suo giuramento) Sai era
appena arriva lì da una settima e i suoi fascicoli non erano ancora arrivati,
non conosceva nessuno stava sempre solo. Quindi fu naturale che incolpassero
l’ultimo arrivato. Mi ricordo ancora la sua faccia che cambiò colore diventando
più bianco di un fantasma quando la signora Duff lo scortò dal preside. Il
preside lo tenne sottotorchio x più di un’ora e visto che non aveva prove e lui
non confessava fu costretto a rilasciarlo, ma lo minaccio che l’avrebbe tenuto
d’occhio e al primo passo falso sarebbe stato buttato fuori aspetta ora come
disse esattamente…- Maria ci penso un minuto e poi riprese il discorso
interrotto –“non voglio mele marce nella mia scuola. L’istruzione non è un
diritto ma un privilegio se lo ricordi bene signor Whitman”. Questo ce lo
racconto Alex diverso tempo dopo e devo dire che fece anche un imitazione
perfetta della voce del preside.Mi ricordo che da quella volta ogni volta che
lo incrociava lungo li corridoi lo squadra dalla testa ai piedi povero Alex.
Continuò cosi fino alla fine delle elementari – Maria scosse la testa e sorrise
tristemente ricordano Alex e quante ne avevano fatte insieme.
Isabel ascoltò affascinata il racconto di Maria; solo allora si rese conta di
quanto poco conoscesse Alex e spinta dall’istinto chiese –Raccontami qualche
aneddoto su di lui.- Maria ci penso un ‘attimo e poi inizio a raccontare: -Al
iniziò era chiuso timido non parlava con nessuno e se ne stava sempre x conto
suo, le cose non migliorarono di certo dopo la storia dei registri. Faceva una
tristezza vederlo da solo seduto al suo banco con quel suo grembiulino bianco e
quel enorme fiocco azzurro. Cosi un giorno io e Liz ci decidemmo e durante la
pausa x la ricreazione ci sedemmo accanto a lui. Lui ci accolse con un sorriso
ed iniziammo a parlare. Da allora diventammo grandi amici e da allora lo
coinvolgemmo in qualsisia cosa facevamo. Da un duo eravamo diventati un trio.-
Appena Maria ebbe finito di parlare intervenne Liz –Già, proprio così è
iniziata la nostra amicizia. Povero Alex quel giorno lo sottoponesti ad un
interrogatorio peggiore di quello del preside. Pensa che volle sapere qualsiasi
cosa della sua vita, gli fece ogni domanda possibile e immaginabile lo
distrusse letteralmente che penso che alla fine abbia rimpianto il momento in
cui ci siamo sedute accanto a lui.- Le ragazze iniziarono a raccontare molti
aneddoti su Alex, ma uno in particolare colpi Isabel –ti ricordi quella volta
che entrammo di sgamo al concerto degli u2 che si teneva ad Albuquerque? –
chiese Maria a Liz –Si, che me lo ricordo dopo aver fatto una testa così a tua
madre e non avendo ottenuto ne i soldi x i biglietti, ne il permesso sei
riuscita a convincere me ed Alex ad andarci lo stesso. Pensa che ha convinto i
nostri genitori che andavamo ad Albuquerque x seguire un convegno sulla fisica
quantistica non solo li ha persino convinti ad andarci da soli con la macchina
dei genitori di Alex - Gia, ho un notevole potere persuasivo e in più, cosa più
importante, riesco a darla a bere a chiunque, fu una serata memorabile. Il
concerto si teneva allo stadio di football, riuscimmo ad intrufolarci dentro
da un buco della recinzione e riuscimmo persino ad occupare dei posti in prima
fila…- disse Maria compiaciuta x come era riuscita a d ottenere ciò che voleva.
–fino a che non
passarono a chiedere i biglietti e la security ci becco in flagrante non solo
ci sbatte fuori, ma chiamarono anche i nostri genitori e così x un mese fummo
tutti e tre consegnati.- le ricordò Liz –Mica è colpa mia che ne sapevo che la
security passava a controllare i biglietti anche una volta entrati, pero sono
riuscita ad avere l'autografo di Bono…- Liz sorrise - Avesti dovuto vederla si
è messe letteralmente a piangere e a pregare le Bodyguard di portargli un
autografo. Ha commosso tutti, io e Alex eravamo imbarazzati da morire, ma la
cosa più imbarazzante e stato vedere piangere un omone nero dall'espressione
cattiva alto due metri che pesa più di 100 kg. Dopo che Maria aveva finito di
recitare la sua scena questa montagna d'uomo scoppia a piangere come un bambino
di due anni alla fine siamo stati noi a consolare lui.- Scusate ma tutto questo
quando è successo? io non ho mai saputo nulla- disse Isabel -Fammi pensare è
successo la scorsa estate dopo che abbiamo saputo dei destini sai avevamo
bisogno di distrarci un po'eravamo tutti a terra così decidemmo che avremmo
passato tutta l'estate insieme.-Le rispose Maria - Ora mi spigo perché durante
tutta l'estate non ho mai ne visto ne sentito Alex. E ditemi un po' oltre che
ad entrare ai concerti senza pagare cosa altro avete fatto- volle sapere Isabel
–Un’altro episodio divertente è stato quando siamo andati in piscina -Disse
Maria -Ho capito a quale episodio ti riferisci è quando siamo andati in piscina
e tu hai abbordato quei tipi assurdi?- chiese Liz, Maria fece di si con la
testa -Un pomeriggio era così caldo che decidemmo di andare in piscina per
rinfrescarci un po' e la signorina qui presente (indica Maria), non appena io e
Alex le voltiamo le spalle rimorchia dei tipi assurdi rozzi da morire....-
-Devi ammettere che erano carini- L'interruppe Maria, Liz le lancia un
occhiataccia. -Carini quelli?! ma se sembravano Ozzy Hosborn da giovane pieni
di tatuaggi ed erano persino ubriachi, per non parlare della ragazza che volevi
rifilare al povero Alex.- E sentiamo cosa aveva che non andava quella ragazza?-
chiese con tono innocente Maria -Cosa aveva che non andava?! sembrava un
camionista se è possibile era ancora più rozza dei suoi amici. Se non mi
ricordo male la scena in piscina si svolse così da una parte c'eri tu che
flirtavi con quei due tipi, io che mi tenevo a debita distanza e Alex che
cercava di fuggire dai tentacoli di quella tizia alla fine per salvarlo abbiamo
dovute dirle che io e Alex stavamo insieme e sembrò che lei si rassegnasse. La
situazione precipita quando uno dei tizi con cui stavi flirtando vuole baciarti
a tutti i costi e tu corri da noi gridando: "Alex tesoro salvami! questo bruto
vuole baciarmi" (Liz imita alla perfezione la voce di Maria, suscitando la
risata di Isabel e l'incupimento di Maria che non ha molto gradito) e gli
buttasti le braccia al collo facendolo cadere dalla sdraio, ma la cosa si
complica ancora perché la tizia che tampinava Alex esordisce dicendo "ehi?! ma
tu non stavi con quella brunetta" e indica me, ma Maria ci mette sopra il
carico da novanta "Cosa?! Tesoro come hai potuto mi tradisci con lei, la mia
migliore amica" e scoppia in un pianto degno di un oscar, Alex cerca di
calmarla e di spiegare che e tutto un equivoco, ma nessuno sembra dargli
ascolto, anche perché la signorina qui presente non accenna un minuti di
piangere. Piange così disperatamente che persino quel tipo mi pare si chiamasse
Jo si intenerisce e sferra un cazzotto ad Alex colpendolo diritto all'occhio
destro stava per completare l'opera, ma per fortuna è arrivato il bagnino e li
ha invitati ad andarsene, mentre se andavano hanno minacciato Alex dicendogli
che l'aspettavano fuori x chiudere i conti. Abbiamo dovuto aspettare l'orario
di chiusura x andare a case e per di più sotto scorta del bagnino...- - e dai
come la fai lunga io volevo solo divertirmi quel tipo però ad un tratto ha
iniziato ad allungare le mani e io ho detto la prima che mi passava in mente x
parlo smettere non pensavo che fosse manesco e poi che ne sapevo che anche voi
avevate usato la stessa tecnica x liberarvi dei Mandy.- Cerco di giustificarsi
Maria –Sara anche come dici tu, ma il guaio è che non calcoli mai le
conseguenze delle tue azioni, Alex ci ha guadagnato un occhio nero per non
parlare di quello che è successo il giorno dopo... - Perché cosa è successo il
giorno dopo? -Chiese Isabel -Niente, di grave li abbiamo solo incontrati al
cinema - si affretto a rispondere Maria -Peccato che ti sei dimenticata di dire
che Jo, Mandy e Sam volevano finire l’opera iniziata in piscina, siamo dovuti
scappare di corsa dal cinema e che qui ragazzi ci hanno rincorsi fino al
Crashdown dove ci siamo dovuti barricare dentro x una settimana non siamo
potuti più uscire.- la rimbrotto Liz -Ma tutte le vostre estati sono sempre
così movimentate?- chiese Isabel –Si, la maggior parte sono sempre state così.
Ogni anno io e Alex rimproveravamo Maria x quello che combinava e le giuravamo
che era l’ultima volta che ci coinvolgeva nei suoi progetti e lei puntualmente
con quella sua espressione da cane bastonato ci prometteva che non l’avrebbe
fatto mai più e noi da ingenui quale eravamo gli credevamo, però puntualmente
ogni estate succedeva la stessa cosa.- le spiegò Liz –Uffa quanto la fai lunga,
però grazie a me vi siete divertiti durante tutte le estati.- borbotto Maria
con tono offeso –Io non dico che non mi sono divertita. Avrei voluto solo non
passare sempre meta dell’estate consegnata in casa x qualcosa che tu
combinavi.- le rispose a tono Liz –Ragazze non vorrete mettervi a litigare?
Sarebbe piaciuto anche a me passare delle estati come le avete passate voi, ma
non è mai stato possibile la paura che qualcuno ci scoprisse era troppo che in
un certo senso ho rinunciato a vivere a pieno.- disse tristemente Isabel –Però
si può sempre rimediare, vero Maria?- -Certo Liz quest’anno passerai le tue
vacanze con noi ho già qualche mezza idea di cosa fare e di dove passarle?-
disse con il suo solito tono allegro Maria –Per me va bene vuol dire che
quest’anno sarà un estate a tutta vita c’è qualche consiglio che mi volete dare
?- chiese Evans –L’unico consiglio che ti posso dare e quello di prepararti a
tutto con Maria non si può mai sapere dove si va a finire.- le rispose Liz
mettendole un braccio sulle spalle.
Le ragazze continuarono a chiacchierare ancora x un po’, poi venne l’ora di
andare a letto. Si sistemarono in soggiorno stavano quasi x dormi quando Isabel
chiese: -state dormendo?- –No non ancora cosa c’è Izzy – le chiese Liz –Niente
è che volevo farvi una domanda. Che cosa rischiereste x amore?- La prima a
rispondere fu Maria –Credo tutto anche la vita. Sarei disposta a rischiare la
vita x Michael e in certo senso lo sto già facendo, ma non mi pentirò mai della
mia scelta anche se ci lasciassimo domani. Certo soffrirei come pochi, ma
meglio soffrire che vivere una vita di rimpianti –Io la penso come Maria certo
i rischi ci sono e sono tanti, ma vale la pena correrli. Che senso ha vivere
una vita tranquilla ma senza amore. Sarebbe una vita piatta, vuota, una vita
che non avrebbe senso vivere. Secondo me è meglio aver amato e sofferto che non
aver amato x nulla. Come mai ci hai fatto questa domanda?- chiese Liz –Ecco io
stavo pensando ad Alex e al potere di tornare nel passato del granelit….- Maria
non la lasciò finire –Vuoi dire che stai pensando di utilizzare il granelit per
salvare Alex? (Isabel annui) Max e Michael non te lo permetteranno mai è troppo
pericoloso si tratta di un viaggio nel tempo –Lo so che potrebbe essere
pericoloso, ma io amo Alex e se c’è anche una minima possibilità che lui torni
da me io voglio sfruttarla e al diavolo le conseguenze. Voi non lo fareste se
foste al posto mio?- –Sì probabilmente lo faremmo anche noi, però devi stare
attenta non devi in alcun modo entrare in contatto con te stessa nel passato,
altrimenti scomparireste tutte e due ….- Maria fece x parlare, ma Liz intuì la
domanda che voleva porle – E’ stato il Max del futuro a dirmelo quando gli
chiesi perché non andava direttamente da se stesso e lui mi spiegò che si
sarebbe creato una specie di buco temporale che avrebbe distrutto tutti e due.
C’è ancora una cosa che devi sapere una volta che avrai compiuto la tua
missione scomparirai semplicemente, non ti sarà possibile far ritorno nel tuo
futuro perché quel futuro non esisterà più. Io capisco che tu voglia fare tutto
il possibile x cercare di salvare Alex, ma devi essere pronta alle conseguenze
qualsiasi esse siano –Di sicuro il futuro non potrà essere peggiore di come è
adesso. Io devo tentare, l’unica cosa che vi chiedo e di non dirlo a Max e
Michael.- –d’accordo non gli diremmo nulla qualcosa ci inventeremmo qualcosa ti
aiuteremmo x quanto sarà possibile ma adesso dormiamo e tardi e io sono stanca
morta buonanotte ragazze sogni d’oro.- disse Maria e Isabel e Liz approvarono
in pochi minuti la stanza fu immersa nel silenzio.
Dopo quella serata l’amicizia tra le tre ragazze ne usci rinsalda, succedeva
spesso che le ragazze uscissero per fare compere o un cinema e una pizza;
capitava anche che rimanessero o dormire a casa di una o di un’altra e ogni
volta che avevano la certezza di essere da sole parlavano dell’idea di Isabel e
si scambiavano opinioni e consigli su come era meglio che agisse una volta
arrivata nel passato. Le settimane trascorsero veloci è finalmente arrivo il
tanto sospirato ultimo giorno di scuola i ragazzi si ritrovarono all’uscita
della scuola x sapere come era andata –E anche x quest’anno me la sono cavata.
C’è mancato poco che Seeleman non mi appioppasse il coso di recupero, meno male
che non l‘ha fatto mi avrebbe rovinato le vacanze e per giunta dovrei sentire
gli urli di mia madre- disse Maria rivolta a Isabel e Liz – A voi non chiedo
neanche come è andata, di sicuro tutte A e B- –Avevi qualche dubbio?! Le
risposare in coro Evans e Parker –No, nessuno. mi avrebbe scioccato il
contrario. Guardate ecco che arrivano i ragazzi. Allora sentiamo quante materie
ti hanno dato?- chiese Maria rivolgendosi a Michael, il ragazzo sorrise
–Nessuno sono riuscito ad avere la sufficienza in tutte. Pensa che sono
riuscito ad avere persino alcune B –Cosa?! Non ci credo Maria come diavolo sei
riuscita a farlo studiare? Io ci provo dalle medie e non ho mai ottenuto niente
era peggio che parlare ad un muro.- Deluca sorrise maliziosamente –diciamo solo
che ho usato degli argomenti molto convincenti ai quali non ha saputo
controbattere.- Liz guardò Max e gli chiese –a te com’è andata –Bene se
consideri tutto quello che mi è successo la media è un po’ calata, ma non di
molto.- Nel frattempo videro arrivare Kyle dalla palestra dalla faccia che
aveva sembrava che non gli fosse andata poi molto ben –Ehi Kyle…- lo chiamò
Isabel –come è andata?- -Diciamo non molto bene. Ho rimediato una bella
insufficienza più corso di recupero in spagnolo. A voi com’è andata –E’ andata
a tutti bene persino Michael e riuscito ad ottenere una media sufficiente.-
Kyle sorrise –Allora tutti i pomeriggi passati a studiare con Maria hanno dato
i sui frutti, sono contento x lui quello che mi preoccupa di più sarà la
reazione di mio padre, mi ricordo ancora la sfuriata che mi ha fatto quando ho
saltato la scuola x andare a Las Vegas, non credo che questa volta reagirà
meglio… –Basta musi lunghi oggi è finita la scuola che ne dite di festeggiare
con una festa?- chiese Maria –ottima idea almeno mi preparo psicologicamente ad
affrontare mio padre –Perfetto visto che siamo tutti d’accordo io Liz e Maria
ci occupiamo del cibo, voi ragazzi cercate di dare un aspetto decente
all’appartamento di Michael –Ehi il mio appartante è più che decente, cosa
vorresti insinuare che casa mia assomiglia ad un porcile?- chiese con tono
risentito Michael –Porcile è un eufemismo! Ogni volta che entro a casa tua devo
stare attenta a dove metto i piedi ci sono pile di panni e piatti sporchi da
tutte le parti; mi domando come Maria riesca ancora ad entrare in casa tua.-
gli rispose Isabel con il suo stesso tono. Guerin stava x controbattere, ma fu
fermato da Maria che lo prese da una parte e cercò di calmarlo –Michael, non
vorrai litigare anche oggi? Dai, lascia perdere fallo per me…- la ragazza
l’abbraccia e gli sussurra all’orecchio –Noi abbiamo un altro motivo x
festeggiare oltre la fine della scuola…- –E sarebbe? - -Mia madre mi ha
comunicato che lei e lo sceriffo andranno x tutta l'estate in vacanza New York.
avremmo tutta l'estate x stare insieme, bisognerà solo fare un po' di
attenzione.- -e quando partirebbe tua madre?- le chiese Michael stringendola
di più come a fargli capire che anche a lui piaceva l'idea che Amy non ci
fosse x più di un mese -Parte domani mattina ma, stasera rimane a dormire
dallo sceriffo....- -Perfetto vorrà dire che stasera io e Liz ci fermeremmo
ha dormire da te così non sarai sola - si intromise Isabel - Isabel!! -urlò
Michael -questa era una conversazione privata, nessuno ti ha mai detto che
non si deve origliare e che non e buona educazione auto invitarsi a casa
altrui?! le rispose con una punta di ironia nella voce -Veramente io non mi
sono auto invitata lo facevo solo x lei dovevamo fare una sera al femminile
domani sera a casa mia tanto vale spostarla a sta sera visto che Maria ha casa
libera no?!- Intanto si era avvicinato anche Kyle che chiese a Maria -Sei
davvero sicura che i due piccioncini partano domani e stiano via tutta
l'estate?- Maria sorrise -Tranquillo, sono arci sicura mia madre era così su di
giri quando me l'ha detto che deve essere per forza vero.- Kyle tirò un
sospiro di sollievo -Meno male così dovrà solo aspettare che parta Signore ti
ringrazio, mi venivano i brividi al solo pensiero di come avrebbe reagito mio
padre una volta saputa la notizia.- -Bene adesso muoviamoci o si farà tardi
... Isabel prende x un braccio Maria e si avviò ad andare a recuperare Liz.
Infatti Liz e Max non si erano avvicinati a Maria e Michael avevano
approfittato del fatto che nessuno li osservasse e avevano iniziato a
baciarsi; fu Isabel ad interromperli battendo energicamente una mano sulla
spalla di Liz - Liz siamo già in
ritardo quindi staccati da mio fratello e vieni con noi.- A malincuore Liz si
staccò e si avviò dietro Isabel salutando Max e gli altri -Ciao ci vediamo
più tardi.- Mentre diceva quelle parole fisso intensamente Max, fu di nuovo
richiamata alla realtà da Isabel - Liz senti?- -Si che c'è - -Stasera dormiamo
tutte da Maria sua madre dorme fuori - Liz annui -Per me non c'è alcun
problema basta che passi un momento al Crashdown x avvisare i mie.- d'accodo
prima passiamo dal Crashdown, poi facciamo spese e poi ci fermiamo a casa
mia così avviso mia madre. Detto questo i due gruppi si divisero e ognuno
andò a svolgere le mansioni che gli erano state assegnate. Si ritrovarono
tutti a casa di Michael verso le cinque; non appena Isabel fu entrata notò con
piacere che tutto era in ordine -Bene vedo che finalmente hai dato una
sistemata ora sì che assomiglia ad una casa e non ad un porcile.-
La festa si protrasse in allegria fino verso le nove, ora in cui le ragazze
salutarono i ragazzi e si diressero a casa di Maria. –Sentite, vi devo
confessare una cosa…- Esordì Isabel una volta che le ragazze si furono
sistemate –Il motivo principale x cui ho voluto organizzare questa serata tra
sole donne è che ho deciso di usare il Granelit x tornare nel passato e…- –E
hai bisogno del nostro aiuto (Isabel annuì). Allora hai preso la tua
decisione?- le chiese Maria –Sì, sono sicura e non farò marcia indietro.- disse
con decisione Isabel –Hai già pensato ad un piano?- chiese Liz –Bhe… non
proprio ho solo abbozzo di idea ….- disse con tono incerto Isabel –Andiamo
bene, avanti facci sentire questo tuo abbozzo di idea.- disse Maria –Ecco visto
che non posso andare dalla me passata, pensavo di andare da Max o da Michael
–Ti consiglio vivamente di andare prima da Max. Michael non ti darebbe ascolto.
– le consiglio Maria e anche Liz fu dello suo stesso avviso –credo che abbiate
ragione. Quindi appena arrivata devo cercare di parlare a Max da solo x avere
la sua fiducia e poi cercherò insieme a lui di convincere Michael –disse Isabel
–Già, non sarà facile anche con l’aiuto di Max ci vorranno sette camicie x
convincerlo. Ti aspetta un compito molto arduo… Prima dovrai convincere Max e
poi Michael non ti invidio x nulla - disse Maria. Isabel non rispose subito
stava rimuginando sulle parole di Maria. L’aspettava veramente un compito arduo
non sarebbe stato facile convincere Max, figuriamoci Michael. Sospirò qui due
si somigliavano molto: quando decidevano una cosa era impossibile fargli
cambiare idea, alcune volte nemmeno lei ci riusciva. solo due persone
riuscivano quasi sempre a fargliela cambiare: Liz e Maria. Ad un tratto Isabel
sorrise era rischioso e non era detto che le due ragazze fossero d’accordo,
però conveniva provare a chiederglielo. –E adesso cosai da sorridere hai
trovato un modo x convincerli della tua buona fede?- chiese Maria, il sorriso
di Isabel si allargò ancora di più –sì credo di avere un’arma segreta x
convincerli.- –E sarebbe?- chiese Liz –Voi.. –Cosa?! Non vorrai mica che noi
veniamo con te spero? Tu stai parlando di un viaggio nel tempo … io… io ho
paura non me la sento di farlo.-disse con voce sconvolta Maria –Maria, calmati
sentiamo che cosa stava x dirci Isabel.- disse Liz con voce tranquilla; per
tutta risposta Maria si alzò in piedi e inizio a camminare su e giù x la stanza
–Calmarmi come faccio a calmarmi lei… (indica Isabel) ci sta chiedendo di
compiere un viaggio nel tempo, che potrebbe essere pericoloso e dal quale non
torneremmo più. E io dovrei calmarmi?- disse Maria alzando il tono di voce
–Adesso siediti e ragioniamo con calma (Maria si siede). I pericoli esistono
anche se restiamo qui; Izzy cambierà il passato, questo “futuro” non esisterà
più e di conseguenza neanche noi esiteremmo più o almeno non come saremmo
oggi.- disse Liz anticipando la replica di Maria –quindi in un modo nell’altro
scompariremmo comunque tanto vale starla a sentire, avanti parla sentiamo qual
è il tuo piano.- disse con tono rassegnato Maria. –Io sono arrivata alla
conclusione che voi siete l’uniche a cui quei due danno retta e che sanno delle
cose che possono convincerli che quello che dico sia la verità –Anche questo è
vero, non credo che ti ascolterebbero alla prima penserebbero che tu sia un
mutaforma come Nasedo, dovresti sudare sette camicie x farti credere e questo
ti farebbe perdere tempo, con il rischio che i nemici ti scoprano e ti elimino
prima che tu possa compiere la tua “missione” –Hai centrato in pieno il
problema Maria è per questo che ho bisogno di voi. Siete le uniche a cui
daranno ascolto.- Evans diede alcuni minuti alle due ragazze x riflettere poi
chiese: –Allora cosa avete deciso venite con me si ho no?-La prima a rispondere
fu Liz –X quanto mi riguarda non ci sono dubbi. Vengo con te.- dal tono fermo
della sua voce si capiva che non aveva nessuna paura, Evans e Parker guardarono
Deluca che sospirò –Tanto in un modo o nell’altro sono destinata a sparire no?
Bhe tanto vale che lo faccia da protagonista no? Vengo anch’io –Hai già deciso
quando partire?- chiese Liz –il prima possibile soprattutto prima che Max o
Michael scoprano qualcosa. X noi sarebbe la fine se scoprissero il nostro
piano.- –Che ne dite di farlo domani mattina?- esordi Maria –Così presto?-
chiesero le altre due in coro –Sì, pensateci bene. Stasera dormiamo tutte qui,
basta che voi due avvisiate le vostre famiglie che abbiamo intenzione di
passare il weekend nel deserto e il gioco è fatto tanto più che Max dormirà da
Michael li metterà x un po’ fuorigioco. domattina ci alziamo presto e partiamo
x la caverna. Quando i ragazzi si accorgeranno della nostra scomparsa noi
saremmo già partite –Hai avuto un’idea geniale comunque e meglio lasciare un
biglietto dove spieghiamo dove siamo andate, altrimenti i ragazzi potrebbero
pensare a un rapimento dei nemici e farebbero un putiferio rischiando di farsi
scoprire.- suggerì Liz –Sono d’accordo con te Liz il piano è ottimo. Ora sarà
meglio andare a dormire altrimenti salta tutto il piano. – disse Isabel.
Le ragazze si erano già rannicchiate sotto le coperte pronte quando Isabel
disse: -Ragazze vi volevo ringraziare x l’aiuto che mi state dando senza di voi
non c’è l’avrei fatta –Non c’è di che alex era un nostro amico e manca molto
anche a noi. Se questo è l’unico modo x riaverlo tra noi siamo pronte a correre
il rischio.- disse Liz sapendo di parlare anche a nome di Maria.
La mattina dopo le ragazze si alzarono presto, dopo aver fatto colazione
avvertirono i rispettivi genitori che come previsto non fecero nessuna. La cosa
più difficile da fare fu scrivere il biglietto x i ragazzi, dopo una lunga
discussione arrivano alla stesura definitiva e lo lasciarono fuori della porta
di Michael, accanto alla bottiglia del latte lasciata dal lattaio, in moto che
lo vedesse, dopo aver lasciato il biglietto si diressero con la macchina di
Maria alla caverna dov’era custodito il granelit.
Una volta entrate nella grotta Isabel prese il granelit dal suo nascondiglio e
lo mise nell’apposita fessura –Quanto tempo ci vorrà prima che sia pronto x
farci compiere il viaggio- chiese Maria che nonostante tutto aveva paura
–Tranquilla, stando a quanto mi ha detto il Max del futuro non ci vorrà molto
al massimo un ora.- rispose Liz –esatto ad essere precisi un ‘ora e 10 minuti,
quindi conviene che ci sediamo e aspettiamo con calma.- Le tre ragazze si
misero a sedere l’una di fronte all’altra –Siete sicure di volerlo fare…-
chiese ad un tratto Isabel notando le facce preoccupate delle sue amiche
–Potete ancora tirarvi indietro se non ve la sentite, io vi capisco –No non mi
tiro indietro ho deciso che andrò fino in fondo e lo farò- disse Liz con
decisione –Neanche io mi tiro indietro vengo con voi, poi se rimanessi qui
dovrei sorbirmi la sfuriata di Max e Michael finche voi non cambiate il
passato. Corro meno rischi a venire con voi che a rimanere qui.- disse Maria
che con quell’ultima battuta suscitò un sorriso a Isabel e Liz. dopo quella
battuta di Maria nessuna apri bocca, ognuna era concentrata su quello che
stavano x andare a compiere. Cambiare il passato era una cosa di enorme
importanza che avrebbe influito sulle loro vite in maniera determinante,
speravano solo di cambiarlo nel migliore dei modi. Vennero riscosse dai loro
pensieri da un suono che proveniva dal granelit –Tranquille e il segnale che
mancano 10 minuti alla partenza.- disse Isabel che si alzò in piedi imitata
dalle altre.
Nel frattempo a casa di Michael i ragazzi si stavano svegliando. Il primo a
farlo fu Michael, che dopo essere andato in bagno si diresse alla porta x
prendere il latte –E questo cos’è – borbotto ancora mezzo assonnato prendendo
il biglietto scritto dalle ragazze. Appena iniziato a leggere gli ci vollero
meno di cinque minuti x svegliarsi del tutto e capire cosa avevano intenzione
di fare le ragazze, si diresse come una furia in salotto dove dormivano Max e
Kyle. –Svegliati Max, accidenti questo non è il momento di dormire.- Urlo
Michael mentre cercava di svegliarlo Max –Ma che diavole ti prende? è successo
qualcosa?- chiese Max, Guerin annuì –E meglio che leggi questa…- gli diede la
lettera e Max iniziò a leggere, intanto anche Kyle si era svegliato –Ma siete
impazziti che diavolo avete da urlare di prima mattina – borbotto Kyle
stiracchiandosi e si ritrovò sotto il naso la lettera che Max aveva appena
finito di leggere. intanto che Kyle leggeva Max e Michael si misero a discutere
sul da farsi –Accidenti siamo in un bel guaio! non solo Isabel decide di fare
una sciocchezza, ma come se non bastasse si trascina dietro Liz e Maria.-
Brontolo Michael camminando avanti e indietro era terrorizzato, anche se non lo
avrebbe mai ammesso era terrorizzato dall’idea che qualcosa andasse storto. Se
ciò fosse successo le ragazze sarebbero rimaste bloccate chissà dove, senza che
loro potessero fare niente x aiutarle. Nel frattempo Kyle aveva finito di
leggere la lettera –Che dite è il caso dia avvertire mio padre?- chiese Kyle
–Sì, avvertilo digli di venire alla caverna, noi intanto lo precederemmo là.
Forse facciamo ancora in tempo a fermare quelle tre pazze incoscienti.- disse
Max con tono deciso; i tre ragazzi si fiondarono fuori dell’appartamento e si
diressero a tutta velocità verso il deserto mentre Kyle avvisava suo padre
dell’accaduto.
Mancavano ancora pochi minuti e poi il granelit le avrebbe trasportate nel
passato, le ragazze si disposero a cerchio con il granelit al centro. Erano
così concentrate su quello che stavano x compiere che non si accorsero dei
rumori che provenivano dall’esterno. I ragazzi erano appena arrivati quando
notarono la macchina d’Isabel parcheggiata in un angolo –Guardate, quella non è
la macchina di Isabel?- chiese Kyle –sì è la sua macchina. Forse facciamo
ancora in tempo x fermarle.- disse Max –Ben allora che aspettiamo? Entriamo.-
propose Michael –Non sarebbe meglio aspettare l’arrivo di mio padre?- chiese
Kyle che da una parte era preoccupato x le sue amiche, dall’altra tutte quelle
storie di alieni non gli piacevano affatto. –Senti non abbiamo tempo x
aspettare io entro voi fate un po’ come vi pare.- disse Michael –Michael!!!
Aspettami vengo con te. Senti Kyle tu sei libero di venire con noi o di
aspettare tuo padre qui fa un po’ come ti pare.- disse Max avviandosi dietro
Michael; Kyle ci pensò su un attimo, poi si decise a seguire i due ragazzi. Una
volta entrati nella grotta i tre ragazzi percorsero lo stretto corridoio che li
portò alla stanza del granelit. I tre ragazzi si fermarono sulla soglia dove
trovarono le tre ragazze disposte a cerchio intorno al granelit –Per fortuna
siamo arrivati in tempo x fermarle – mormorò Kyle – Non dire, il granelit sta x
partire o entriamo e partiamo con loro o rimaniamo qui sta a noi decidere.-
disse Max, Guerin non rispose ma si avviò con passo deciso nella stanza seguito
da Max. dopo qualche attimo di indecisione anche Kyle seguì i due ragazzi
“ormai era tardi x tirarsi indietro. E poi quando gli sarebbe capitata un'altra
occasione di fare un viaggio nel tempo” si disse x convincere se stesso che
aveva preso la decisione giusta. Solo una volta che i ragazzi furono entrati e
preso posizione nel cerchio le ragazze si accorsero di loro, ma nessuna di loro
fece in tempo a chiedergli spiegazioni perché il granelit si attivò e portò
tutti con se. Proprio in quel monte arrivò lo sceriffo che non poté far altro
che vedere partire il granelit e non vedendo nessuno intuì che erano partiti
tutti, compreso suo figlio, -Buona fortuna ragazzi…- sussurrò rivolto a l cielo
–E’ adesso cosa mi invento x spiegare l’assenza dei ragazzi?- si chiese
scuotendo la testa –Bho?! qualche cosa mi inventerò.- e cosi dicendo si avviò
sconsolato verso la sua auto e fece ritorno in città.
Ci vollero alcuni minuti prima che i ragazzi si rendessero conto che il
Granelit aveva compiuto alla perfezione il suo compito. La prima parlare fu
Maria -Accidenti ragazzi che viaggio! Ho dolori dappertutto. - affermò la
ragazza con voce lamentosa e toccandosi le braccia e le gambe x accettarsi che
non avesse nulla di rotto; -tu hai dolori dappertutto? E io cosa dovrei dire?
Sei seduta sulla mia schiena e non è come avere una piuma appoggiata sopra di
te lo assicuro- Brontolò Michael mentre cerca invano di alzarsi, ma senza
successo visto che Maria gli pensava sulla schiena e non accennava ad alzarsi.
-Con quest'ultima frase vorresti forse dire che sono grassa?- gli chiese Maria
con tono minaccioso, il ragazzo si affrettò a ritrattare e a spiegarsi meglio
-non volevo dire assolutamente che sei grassa. Come ti vengo in mente certe
assurdità? Tu sei leggerissima e solo che se non ti sposti un po' non riesco ad
alzarmi da questa posizione.- Maria si girò a guardare il ragazzo in faccia e
gli lanciò un occhiataccia, poi si alzo e gli disse -X questa volta te la sei
cavata, ma la prossima volta fai più attenzione alle parole che usi intesi?-
gli chiese puntandogli un dito accusatorio in faccia. -Finitala di litigare voi
due e venite qui.- li richiamò Liz che poi si rivolse a Isabel - Hai idea di
dove siamo finiti?- Evans annuì - Ho programmato il granelit x farci arrivare
prima della "presenta partenza" di Alex x la Svezia. All'inizio dell'estate x
essere più precisi e siamo vicino a Roswell nel deserto, non dovremmo essere
molto lontano dalla caverna che contiene il granelit.- -Ottima organizzazione
Isabel come sempre del resto.- si congratulo Max poi guardo l'orologio segnava
appena le sette -E' ancora presto. io dico di aspettare ancora un paio po'
prima di iniziare a muoverci quando saremmo sicuri che tutte le persone che
potrebbero farci domande indiscrete siano impegnate altrove. Fino ad allora io
dire di cercare un posto dove fissare la nostra base, avremmo bisogno di un
luogo dove riposarci. Di certo non possiamo usare la caverna o l'appartamento
di Michael succederebbe un bel casino se incontrassimo noi stessi-. I ragazzi
rimasero un po' in silenzio pensando a un posto che potesse andare bene x loro,
alla fine Kyle propose -che ne dite della vecchia fabbrica di sapone è
disabitata da anni. Dopo quella festa con mega retata finale nessuno si azzarda
più ad avvicinarsi a quel luogo. Si trova alla periferia di Roswell dove non
correremmo il rischio di incontrare
noi stessi.- disse Kyle sperando di essersi reso utile -Dico che hai avuto un
ottima idea.- disse Isabel sfoderando un radioso sorriso -Sarà meglio muoverci
abbiamo un bel po' di strada da fare- aggiunse Liz; così dicendo le tre ragazze
e Kyle si avviarono verso Roswell e la fabbrica, solo Max e Michael non si
avviarono subito -Sai una cosa Michael?- disse Max pensiero -Cosa?- chiese
Michael -dico che hai solo tu sei in grado di metterti in certi casini e
uscirne come se nulla fosse.- affermò Max con sicurezza e davanti allo sguardo
interrogativo lanciatogli dall'amico scoppiò a ridere e si affrettò a spiegare
-Mi riferivo a Maria e alla discussione che avete avuto. Hai rischiato che non
ti parlasse più x una settimana questo lo sai vero?- gli disse Max, Michael
abbozzo il suo solito mezzo sorriso ironico -Lo so cosa ho rischiato, ormai
sono un esperto x togliermi da certi impicci che neanche tu immagini.- -Allora
voi due vi muovete o vi lasciamo qui?- gli grido Maria che si trovava a pochi
metri di distanza. i due ragazzi si affrettarono a raggiungere il resto del
gruppo.
Ci vollero all'incirca dieci minuti x arrivare alla fabbrica; una volta entrati
fu Michael il primo a parlare: -Ora che siamo arrivati qui vogliamo decidere
come procedere?- chiese rivolto a gli altri -x prima cosa bisognerà elaborare
un piano...- disse Isabel -Fammi capire bene tu avevi intenzione di tornare nel
passato senza me e Max e per di più trascinandoti dietro Maria e Liz senza
avere un piano ben preciso?- le chiese Michael, Isabel esito un po' a
rispondere -Bhe ecco io avevo intenzione di chiedere il vostro aiuto e ho
pensato che con il loro aiuto (indicando Liz e Maria) sarebbe stato più facile
ottenerlo.- -Tutto qui? Non avevi in mente niente altro?- le chiese Michael,
Isabel scosse la testa - No. pensavo che poi il piano l'avremmo elaborato
insieme a voi una volta arrivati qui.- cercò di spiegare Isabel -E poi quello
impulsivo sarei io eh? Tu ti sei avventurata allo sbaraglio senza avere la
minima idea di cosa fare x di più portandoti dietro altre persone. Non hai
neanche preso in considerazione che qualcosa non funzionasse come doveva o che
il tuo piano non avrebbe funzionato. sei un incosciente Izzy.- la rimproverò
Guerin. -Adesso basta litigare! ormai quel è fatto è fatto, non si può piangere
sul latte versato cerchiamo di elaborare un piano e una strategia.- disse Max
-Max ha ragione! invece di litigare tra di noi cerchiamo di trovare un modo x
cambiare il futuro altrimenti saremmo bloccati qui x sempre.- disse Liz
- D'accordo, ma non abbiamo la più pallida idea da dove iniziare x cambiare le
cose.- chiari Michael. -ti sbagli Michael, abbiamo in mano tutti gli elementi
sta solo a noi farli combaciare.- disse Liz -E scommetto che tu hai già in
mente un modo x farli combaciare giusto?- disse Maria -Esatto Maria...- le
rispose Liz -allora cosa aspetti a dirlo anche a noi?- le chiese spazientito
Guerin tutto quel parlare non gli piaceva affatto; Lui preferiva alle parole i
fatti. -In questa faccenda sono coinvolti 3 persone principali: Alex, Tess e
Nasedo...- - Nasedo?! che diavolo centra Nasedo in tutta questa storia?- volle
sapere Michael -ti sei scordato che è stato lui a stipulare più di cinquanta
anni fa il patto con Kivar?- gli chiese Isabel -No... è solo che... no niente
continua Liz.- disse Michael -Come dicevo queste tre persone sono collegato.
Come ha ricordato Izzy Nasedo ha stipulato il patto con Kivar, patto che poi ha
riferito a Tess. Tess una volta saputo del patto a contattato Alex facendo in
modo che l'aiutasse ad attuare il suo piano. Secondo me dovremmo tenerli
d'occhio tutti e tre e fare in modo che Tess e Nasedo non vengano in contatto
con Alex.- disse Liz -Quindi il tuoi piano consisterebbe nel tenerli x un po'
sotto controllo e aspettare il momento buono x intervenire e metterli fuori
gioco?- chiese Maria -Esatto!- le rispose Liz -Secondo me è un buon piano voi
che ne pensate?- volle sapere Max. tutti furono d'accordo con lui. -Bene visto
che ora abbiamo un piano non ci resta altro che dividersi in tre gruppi e
tenere gli occhi e le orecchie ben aperte ed essere pronti ad avvertire gli
altri in caso di pericolo.- disse Max Scusate se ve lo chiede, ma come facciamo
a metterci in contatto con gli altri in caso di pericolo se siamo divisi?-
volle sapere Kyle -Ha questo penserò io basta che ci dividiamo in modo che voi
tre ( lo sguardo della ragazza passò da Kyle a Maria da Maria a Liz) vi trovate
insieme con uno di noi- disse Isabel riferendosi con quel "noi " ha lei, Max e
Michael -Intendi usare la telepatia x metterci in contatto gli uni con gli
altri- le chiese il fratello. -Hai capito al volo! Chiarito questo decidiamo
come dividerci e chi seguire.- disse Isabel. -io e Maria seguiremmo Nasedo. Ho
un conto in sospeso con quell'uomo... -disse Michael - Michael attento a non
fare sciocchezze. Ricordati che noi no possiamo esporci troppo o per noi sarà
la fine.- gli ricordò Max -tranquillo, non ho nessuna intenzione di fare
sciocchezze. sarò il massimo della prudenza te lo giuro.- disse Guerin -ehi vi
siete dimenticati una cosa.- disse Maria -Cosa?!- le chiesero gli altri -
Nasedo a preso il posto di Pears nel fbi quindi non si trova a Roswell come
diavolo facciamo a rintracciarlo?- chiese la ragazza; - qui ti sbagli Maria.
Nasedo è ha Roswell!- affermò con sicurezza Kyle -E tu come lo sai?- gli chiese
Max -Semplice me lo disse Tess. mi disse che era in vacanza e che era tornato a
Roswell x tenervi d'occhio senza farsi vedere. mi disse anche che voi non lo
dovevate saperlo x la vostra sicurezza, me lo sono ricordato solo dopo che Liz
ha scoperto la verità sulla morte di Alex. mi dispiace avrei dovuto dirvelo
prima.- disse Kyle con voce mortificata. - no è colpa tua! Non potevi sapere
cosa stavano architettando quei due... - disse Isabel cercando di sollevare il
morale di Kyle - Tess ti ha detto anche dove alloggiava Nasedo?- chiese Michael
- fammi pensare un attimo.. si mi disse che Nasedo alloggiava al Blue Night il
motel che si trova alla periferia di Roswell sulla statale 19 quella che porta
ad Albuquerque, se non mi ricordo male mi disse anche che Nasedo si era fatto
registrare sotto il nome di Mark Smitt, per non dare nell'occhio. non mi
ricordo altro.- disse Kyle -E' più che sufficiente! Grazie a quello che ti sei
ricordato sappiamo che Nasedo è in città, che alloggia al Blue Night e che è
registrato sotto il nome di Mark Smitt.- disse Michael che a modo suo cercava
di ringraziare Kyle x le informazioni che gli aveva dato.- io e Liz ci
occuperemmo di Tess. dovrebbe essersi già trasferita a casa tua vero Kyle?-
chiese Max, l'altro ragazzo annui -perfetto a me e a te Kyle non resta che
seguire alex.- disse Isabel -non è che avete qualche idea di dove potrebbe
essere?- chiese Isabel rivolta a Liz e Maria -adesso dovrebbe essere a letto,
ma tra un paio d'ore circa dovrebbe essere con noi al Crashdown a cercare di
convincere i nostri genitori a darci il permesso x la famosa conferenza di
Albuquerque.- le rispose Maria -ho capito quindi questa sera si va ad
Albuquerque a sentire gli u2 - disse Isabel -e che centrano gli u2 con una
conferenza?- chiese Michael - lascia perdere è una lunga storia che forse un
giorno ti racconterò - gli disse Maria. Si riposarono x mezz’ora poi i vari
gruppetti si divisero x andare ognuno verso la propria destinazione dandosi
appuntamento tra due ore alla fabbrica. Se qualcuno si fosse trovato nei guai
dove contattare Isabel la quale poi si sarebbe messa in contatto con gli altri.
I primi ad arrivare a destinazione furono Liz e Max.
-credi che Tess sia in casa?- chiese Liz –Secondo me sì, ma non ne avremmo mai
la certezza se non entriamo disse Max, la ragazza annui di rimando e strinse
ancora di più la mano del ragazzo come a cercare di farsi coraggio. I due
ragazzi entrarono senza problemi, Kyle aveva dato loro le sue chiavi di casa, -
E’ una fortuna che Kyle ci abbia dato le sue chiavi altrimenti sarei stato
costretto ad usare i mie poteri- bisbigliò mentre si guardava in torno, non era
mai stato a casa dello sceriffo. Pur con lo sceriffo un rapporto molto stretto
quella era la prima volta che entrava a casa sua. –Liz qual è la camera di Kyle
– chiese il ragazzo –in fondo al corridoio la prima porta a sinistra.- gli
rispose la ragazza. I due ragazzi percorsero in silenzio lo stretto corridoio
fino a che non si trovarono di fronte alla porta della stanza di Kyle; Max fece
segno a Liz di non parlare e aprì la porta, i due ragazzi entrarono facendo
attenzione a fare il meno rumore possibile.La stanza di Kyle non era molto
grande di fronte a loro sotto la finestra si trovava il letto del ragazzo nel
quale dormiva Tess; appena Max la vide aprì la mano e creò un bolla luminosa di
colore verde che andò ad avvolgere Tess come ad isolarla dal mondo esterno, poi
imitò Liz che si era subito messa alla ricerca di qualcosa che li potesse
aiutare. Liz stava cercando nell’armadio quando trovò una piccolo baule chiuso
a chiave, provò a sollevarlo e notò che era molto pesante, fece segno a Max dia
avvicinargli e gli mostrò cosa aveva trovato. Max guadò incuriosito il piccolo
baule che Liz teneva in mano, si domandò che cosa contenesse di tanto prezioso
da essere chiuso con un lucchetto l’unico modo x scoprirlo era aprirlo; dopo un
attimo di esitazione Max uso i suoi poteri sul lucchetto che si apri senza fare
resistenza rivelando ciò che conteneva. All’interno della baule i due ragazzi
vi trovarono diversi fogli su cui erano scritti diversi nome cognomi numeri di
telefono e indirizzi di persone sparse non solo a Roswell o nel New Messico ma
in tutta l’america, di tutti qui nomi uno solo diceva qualcosa ai ragazzi era
quello di Leanna alias Jennifer; delle foto che ritraevano tutti loro compreso
Alex, quelle che ritraevano Alex erano segnate con un cerchio rosso in
corrispondenza del viso del ragazzo; due libri, i due ragazzi esaminarono con
cura i due libri; uno era stranissimo era scritto con alieni molto simili a
quelli che River Dog aveva mostrato loro nella caverna alla riserva indiana e
erano anche molto simili a quelli che Alex aveva tradotto quando era andato a
Las Cruses. L’altro libricino era Del tutto simile al quaderno che Liz usava
come diario; nascosti sotto tutta quella roba trovarono una custodia di velluto
rettangolare, l’aprirono e dentro vi trovarono un oggetto di forma rettangolare
nero e completamente liscio al tatto, era di un materiale stano molto simile al
materiale di cui erano fatto i comunicatori. i due ragazzi stava ancora
pensando se era il caso di prendere il materiale contenuto nel baule o quando
sentirono un rumore provenire dal letto: era Tess, la ragazza era sul punto di
svegliarsi, infatti la bolla intona a lei cominciava a perdere la sua
consistenza. Non avevano molto tempo. Max prese il materiale contenuto nel
baule lo porse a Liz e poi richiuse il lucchetto fondendolo parzialmente, in
modo che non fosse più possibile aprirlo; poi aiutato da Liz rimise al stanza
nelle condizioni in cui l’avevano trovata e uscirono velocemente dalla stanza e
dalla casa. Appena furono usciti sentirono dei rumori provenire dal bagno e poi
dalla cucina segno che Tess si era svegliata. Liz tirò un sospiro di sollievo
erano usciti a pena in tempo, Max l’abbraccio e camminando abbracciati si
diressero verso la vecchia fabbrica. Liz appoggio la testa sulla spalla di Max
e gli chiese –Max mi spieghi una cosa?- il ragazzo la baciò sulla fronte prima
di rispondere –tutto quello che vuoi- -che cos’era quella bolla luminosa in cui
hai avvolto Tess?- Max sorrise –era solo un piccolo campo di forza.Serviva solo
ad isolare Tess dal resto della casa, in modo che noi potessimo cercare per un
po’ indisturbati.- Liz si girò a guardarlo in faccia. –Sei sicuro che lei non
si sia accorta di nulla?-. -non ti preoccupare, dormiva profondamente quando
l’ho attivato e ha iniziato a disattivarsi gradualmente non appena Tess ha
iniziato a svegliarsi. Non si è accorta di niente.- le disse Max con tono
rassicurante, la ragazza annui e si alzò in punta di piedi x baciarlo. –cosa ho
fatto x ricevere questo premio?- chiese Max dopo che Liz stacco le labbra dalle
sue –Niente e solo che e da ieri che non ti baciavo e così ho pensato di farlo,
ma se ti da fastidio non lo faccio più- disse la ragazza con tono allegro,
sapeva benissimo che ha lui non dispiaceva. –no tutt’altro, anzi se permetti
ricambio più che volentieri…- disse il ragazzo prima di baciarla a sua volta.
Rimasero x alcuni minuti in mezzo di strada a baciarsi, poi Liz anche se con un
po’ di riluttanza si staccò da Max e gli disse –Max siamo in mezzo di strada,
credo che sarebbe meglio far ritorno alla fabbrica non trovi?- Max annui la
prese x mano, ma prima di riprendere a camminare Max le sussurrò all’orecchio
–sarà meglio muoverci, così una volta arrivati alla fabbrica possiamo
riprendere quello che abbiamo interrotto.- la risposta di Liz fu il suo dolce
sorriso, sorriso che lui adorava. Sempre tenendosi la mano i due ragazzi
ripresero a camminare nella direzione della fabbrica x aspettare gli altri.
Michael e Maria impiegarono più di mezzora x arrivare Al Blu Night.
-finalmente siamo arrivati! Non c’è la facevo più a camminare, ma perché non
abbiamo preso un taxi o fatto l’auto stop?- si lamentò un esausta Maria –Per
due semplici motivi: 1) non abbiamo i soldi x poter pagare un taxi; 2) se
facevamo l’auto stop e si fermava qualcuno che conoscevamo mi spieghi che cosa
ci inventavamo?- le rispose Michael – E’ vero a questo non avevo pensato- disse
Maria arrossendo: si era resa conto che aveva detto una stupidaggine. I due
ragazzi si erano fermati di fronte al motel sull’altro lato della strada,
-Mamma mia che postaccio!- esclamò Maria dopo aver dato un’occhiata alla
edificio che le stava di fronte –vorrei sapere come facciano ad andare a
dormire in quel posto- osservò Maria Non è l’Hilton o il Palace questo e vero.
Però devi ammettere che è il posto ideale per chi vuole passare inosservato.-le
fece notare Michael, Maria annui, in effetti doveva riconoscere che Michael
aveva ragione: in posti come quelli tutti badavano hai fatti propri, nessuno ti
poneva troppe domande. –sappiamo che è registrato sotto il nome di Mark Smitt,
però non sappiamo quale sia la sua camera ne se al momento è in camera,
dobbiamo trovare un modo x scoprirlo.- disse Michael, la ragazza gli mise una
mano sulla spalla e sorrise –non ti preoccupare ho già in mente una mezza idea
x scoprirlo lascia fare a me.- Guerin si girò a guardarla con fare sospettoso
–Maria non avrai intenzione di fare quello che penso io vero?- Deluca non
rispose si limitò a fargli un sorriso malizioso prima di attraversare la strada
lasciando il ragazzo fermo sul posto ad osservarla finché lei non si girò a
chiamarlo –Allora Michael che fai lì impalato ti muovi o no?!- –arrivo,
arrivo!- si affrettò ha risponderle il ragazzo mentre la raggiungeva.
L’atrio del motel non era migliore dell’esterno; Maria si girò verso Michael e
gli disse piano –Aspettami qui. Io vado a reperire un po’ di informazioni sul
nostro “amico” Mark Smitt.- detto questo si avviò con fare verso la reception
–Ehi amico vorrei un informazione.- disse la ragazza con voce suadente rivolta
al portiere mentre si appoggiava al banco in modo da mostrare un po’ di quello
che la scollatura della sua camicetta nascondeva; il portiere diede una bella
sbirciatina alla scollatura di Maria e abbozzo un sorrisetto malizioso prima di
rispondere –dipende da che tipo di informazioni e da che cosa dai in cambio
tutto ha un prezzo…- Maria si sporse dal bancone x riuscire a parlare
all’orecchio dell’uomo, ma non si accorse che in questo modo lasciò intravedere
ancora di più quello che c’era dentro la scollatura. –Devi solo rispondere a
qualche semplice domanda, non ti chiedo molto no?! X quanto riguarda quello che
vuoi in cambio: dipende tutto da come risponderai alle mie domande.- disse la
ragazza ritirandosi indietro non appena finito di parlare; -mi sembra giusto
bellezza inizia con le domande verrò di rispondermi al meglio… x la ricompensa
vedremmo dopo.- Maria sorrise maliziosamente, -in girò si dice che un certo
Mark Smitt alloggia in questo motel è vero?- il portiere annuì senza mai
togliere lo sguardo dalla scollatura di Maria – e’ vero è arrivato qui due
giorni fa. Io ne ho visti di tipi stani, ma come quello mai –come strano?-
volle sapere Maria –Non esce quasi mai, esce solo x prendere il pranzo e la
cena, dall’albergo non è più uscito da quando è arrivato e cosa ancora più
strana fa e riceve un sacco di telefonata urbane ed extraurbane, alcuno sono
addirittura vengono da fuori dello stato.- le spiegò il portiere –non è che tu
potresti darmi una copia dell’elenco di queste telefonate, oltre che ha dirmi
che numero di stanza ha il signor Smitt?- chiese Maria con voce innocente –x il
numero di stanza non c’è problema è la n°35, ma x quanto riguarda l’altra cosa
che mi hai chiesto è rischio se qualcuno mi scoprisse rischierei grosso tu mi
capisci vero…- le disse il portiere con tono allusivo –non si preoccupi sarà
ripagato profumatamente x quell’informazione.- gli disse Maria –se la metti su
questo piano vado a farti immediatamente una fotocopia del registro, l’uomo
aprì la porta alla sue spalle e torno cinque minuti dopo con in mano la
fotocopia del registro e una piccola chiave -ho pensato che avresti gradito
anche questa…- disse il portiere indicando la piccola chiave –questa è la
chiave di riserva.- Maria prese i due oggetti e aprì la borsa x riporvi dentro
i due oggetti e prendere il portafoglio x pagare l’uomo; per sua fortuna aveva
ancora dietro la paga del mese, prese mille dollari e li posò sul bancone prima
di ritornare da Michael. Non aveva ancora fatto due passi quando fu bloccata
dalla voce dell’uomo –ehi bellezza e che ci dovrei fare con questi?- disse con
tono ironico –cos’è sono pochi perché io ne ho ….- la risposta della ragazza fu
interrotta dal portiere –no, non hai capito. io non voglio i tuoi soldi.- le
disse con un tono che spaventò un po’ la ragazza –e allora che diavolo vuole da
me in cambio?- chiese la ragazza che stava indietreggiano a piccoli passi. –ora
te lo mostro.- disse il portiere con un sorriso prima di lasciare il bancone e
afferrarla x un braccio –Ehi, ma che diavolo stai facendo- chiese Maria
cercando di liberarsi –nulla sto solo prendendo la mia ricompensa disse l’uomo
attirandola più vicino, Maria cercava di liberarsi inutilmente –Mi lasci mi sta
facendo male …- protesto la ragazza mentre cercava disperatamente di liberarsi,
ma ottenne l’effetto contrario perché l’uomo strinse ancora di più la presa.
–senti bellezza smettila di fare la difficile, io ti ho dato quello che hai
voluto adesso io voglio qualcosa io….- disse l’uomo avvicinandosi ulteriormente
x baciarla mentre con la mano libera stava iniziando a sbottonarle la
camicetta. Maria era impietrita dalla paura, ma ebbe comunque la forza di dire
–Ehi!!! Non erano questi patti!!! –protesto la ragazza, l’uomo si limitò a
sorridere e disse –Forse, ma i patti si cambiano. Nessuno te l’ha mai detto?-.
Maria si dibatteva disperatamente con tutte le sue forze, ma inutilmente.
quell’uomo era molto più forte di lei, stava x baciarla quando ad un tratto si
sentì tirare indietro e un ombra si frappose tra di loro: era Michael che aveva
seguito tutta la scienza senza che lei se ne accorgesse ed era intervenuto nel
momento giusto. –e tu chi saresti?- chiese l’uomo risentito x essere stato
interrotto –togliti di mezzo io e questa “signorina” abbiamo una faccenda da
concludere.- Maria non appena senti le parole dell’uomo si strinse
involontariamente a Michael, che percepì la sua e fece segno di no con la
testa, l’uomo scoppiò a ridere –Ma tu guarda se dovevo proprio io dovevo
trovare il paladino delle ragazze indifese. Senti ragazzo io e lei abbiamo
concluso un affare e io voglio il mio compenso.- disse l’uomo sporgendosi in
avanti x afferrare Maria. La ragazza si rannicchiò ulteriormente contro la
schiena di Michael e disse –è vero abbiamo concluso un affare e io ti ho dato
dei soldi come compenso o mi sbaglio?- -e io ti ripeto che i tuoi soldi non mi
interessano e poi ti avevo detto che avrei deciso cosa avrei voluto in cambio.-
le rispose l’uomo cercando di afferrarla di nuovo Maria riuscì nuovamente a
sfuggirgli –Sì, ma non pensavo che avrebbe….- Maria non fece in tempo a finire
la frase che fu afferrata dal portiere e la stava trascinando dietro il bancone
verso la porta sul retro –Mi lasci andare o urlò. Guadi che non scherzo…- anche
questa volta non fece in tempo a finire la frase che fu interrotta da un
ceffone del portiere –Senti carina puoi urlare quanto ti pare, tanto non ti
sentirà nessuno….- Disse il portiere rivolo verso Maria, poi si girò verso
Michael che stava avanzando minacciosamente verso di loro –e in quanto a te, ti
consiglio di starne fuori è un discorso tra me e questa qui, se proprio ci
tieni puoi ripassare dopo che avrò finito con lei allora sarà tutta tua.- disse
l’uomo sghignazzando –anche se non credo che dopo avrà più voglia di parlare
con te.- Michael era furioso –senti lascia che ti dia io un consiglio, lasciala
stare se non vuoi guai.- il tono di Michael era basso e minaccioso, ma l’uomo
non se ne avvide –mi domando perché ti dai tanto da fare x questa qui, è una
cagnetta in calore…- a quella frase Michael non ci vide più e iniziò a prendere
a pugni l’uomo, solo l’intervento di Maria che lo tirò indietro riuscì a
calmarlo un poco, l’uomo si rimise in piedi e si massaggiò la mascella
dolorante.- ehi si può sapere che ti è preso? Questa qui è solo una troietta
che va con tutti, non c’è bisogno di scaldarsi tanto.- Michael stava x
lanciarsi contro l’uomo, ma anche questa volta fu fermato da Maria –Michael no!
Lascia perdere non ne vale la pena.- Michael annui mise un braccio sulle spalle
della ragazza e fece x condurla fuori, poi all’ultimo minuti ci ripenso e disse
rivolto al portiere –Amico devi solo ringraziare lei se non ti ho mandato
all’ospedale. Se vuoi un consiglio stai alla larga dalla mia ragazza capito?!-
l’uomo annuì –scusa io non avevo capito che lei fosse la tua ragazza, per
dimostrare la mia buona fede vi do un'altra informazione. Ho sentito per puro
caso si intende una conversazione nel quale il signor Smitt diceva che questa
sera ha un appuntamento x le nove, se volete dare un’occhiata alla sua stanza
avete campo libero.- disse con tono allusivo rivolo hai due ragazzi che
annuirono e uscirono dal motel.
I due ragazzi camminarono velocemente x far ritorno alla fabbrica specialmente
Michael che era ancora furioso, la ragazza se ne accorse e gli chiese
timidamente –Sei arrabbiato con me?- -e perché dovrei? Hai semplicemente
rischiato che quell’uomo ti mettesse le mani a dosso, niente di più o mi
sbaglio?- le rispose Michael con un tono di voce che malcelata la sua rabbia.
-Michael…- mormoro Maria cercando le parole adatte x spiegarsi, ma lui la
interruppe bruscamente –Michael un corno!!!- disse il ragazzo con un tono di
voce che esprimeva tutta la sua rabbia –Hai rischiato grosso e non te ne sei
resa nemmeno conto accidenti, se io non fossi intervenuta quel uomo ti avrebbe
messo le mani addosso…- Michael si fermò bruscamente notando lo sguardo
spaventato di Maria. Infatti, la ragazza solo adesso si era resa conto che
aveva rischiato grosso, se Michael non fosse intervenuto probabilmente
quell’uomo avrebbe potuto anche violentarla. Quel pensiero la colpì come un
fulmine facendola rabbrividire notevolmente tanto che anche Michael se ne
accorse e l’abbracciò x cercare di calmarla –Scusa Maria ho esagerato è solo
che non mi è piaciuto x nulla quello che ho visto. Hai rischiato veramente
tanto. Io non voglio che tu rischi più in quel modo….- il ragazzo prevenne la
replica di Maria. – Lo so che lo hai fatto x me, x cercare di ottenere
informazione, ma io non sopporterei che ti succedesse qualcosa x colpa mia tu
sei importante x me. Sei una parte fondamentale della mia vita, del mio cuore
non voglio che ti succeda niente a che se x questo dovessi mandare al diavolo
Antar e il mio lato alieno. Promettimi che non farai mai più una cosa del
genere promettimelo!- Mentre le diceva quelle parole il ragazzo cercò il suo
sguardo. Maria era in preda ad una forte emozione; non sapeva cosa
rispondergli: da una parte avrebbe voluto rispondergli che avrebbe fatto tutto
quello che lui le avrebbe chiesto; ma dall’altra sapeva benissimo che non
sarebbe mai rimasta in disparte sapendo che il suo amore correva dei pericoli.
Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere x aiutarlo. Dopo alcuni secondi
di silenzio Maria si decise a rispondergli –Michael senti, non ti posso proprio
promettere che non rifarò mai più quello che ho fatto oggi ….- davanti allo
sguardo minaccioso del ragazzo che sembrava non capire cosa intendesse dirgli
con quelle parole, la ragazza si affettò a spiegare: -Michael anche tu x me sei
una parte fondamentale della mia vita. Non puoi chiedermi di rimanere in
disparte sapendo che tu rischi la vita, mi chiedi troppo io faro qualsiasi cosa
sia nelle mie facoltà x aiutarti, però ti prometto che cercherò d’essere più
prudente, ma non tagliarmi fuori dalla tua vita questo proprio non lo
sopporterei ti prego!!!- lo implorò Maria. Il ragazzo dal canto suo era rimasto
spiazzato dalle affermazioni della ragazza. Era la prima persona, escludendo
Max e Isabel che lui considerava la sua vera famiglia, che gli assicurava che
era disposta perfino a rischiare la vita x lui. Quella ragazza era speciale e
lui aveva già rischiato di perderla più di una volta, non volva commettere gli
stessi errori anche questa volta. Il ragazzo guardò in quegli enormi occhi
verdi che lo fissavano speranzosi, non se la senti proprio di deluderli. –E va
bene hai vinto tu non ti terrò più all’oscuro di quello che mi succede, ma tu
mi prometti che cercherai di stare attenta e di non rischiare più come oggi
inteso?- Maria sorrise e si mise una mano sul cuore x giurare –Parola di scout.
In ogni caso devi ammettere che sono stata brava no?! Ho ottenuto un sacco
d’informazioni utili…- Michael la interruppe gli dava fastidio ricordare come
aveva ottenuto quelle informazioni –Si, si, d’accordo. A proposito che
informazioni ti ha dato quell’uomo. – le chiese Michael x distogliere la
conversazione da come aveva ottenuto le informazioni. Maria sorrise
maliziosamente e si alzò in punta di piedi x parlarle all’orecchio: -Io te lo
dico ma tu che cosa mi dai in cambio?- Michael sorrise a sua volta e le rispose
–Ehi, noi siamo una squadra ho il diritto di sapere che informazioni hai
ottenuto.- La ragazza scosse la testa –E no, x ottenere qualcosa bisogna sempre
dare qualcosa in cambio, l’ho imparato proprio cinque minuti fa. –E quale
sarebbe il prezzo?- le chiese il ragazzo abbracciandola più forte. –Un bacio,
non mi sembra poi così caro…- Michael fece la sua solita smorfia –Insomma non
sai che sacrificio mi chiedi, ma x il bene di tutti noi sono pronto a
sacrificarmi.- Deluca stava x rispondergli x le rime, ma la sua protesta fu
bloccata sul nascere da Michael che prontamente la bacio.
Fu un bacio lungo e intenso. Un bacio che esprimeva più delle parole quello che
provavano l’uno x l’altro. Da un po’ di tempo a questa parte il loro rapporto
si stava evolvendo sullo stesso piano di Liz e Max, anche loro potevano vedere
i ricordi e le sensazioni che provava l’altro. Era stupendo. Dopo che il bacio
fu terminato i due ragazzi ripresero a camminare abbracciati; il primo a
parlare fu Michael –Allora io ho pagato il prezzo richiesto, adesso sta a te
dire tutto quello che sai –Allora sono riuscita ad ottenere la fotocopia del
registro dove sono segnate le tutte le chiamate fatte e ricevute da Nasedo e in
più sono riuscita a farmi dare anche una copia della chiave
dell’appartamento….- Michael spalancò gli occhi sorpreso –Ecco perché il
portiere ha detto quell’ultima frase…- Maria sorrise –E bravo il mio Sherlock
Holms. Ora sarà meglio sbrigarci a tornare dagli altri, così esaminiamo insieme
con loro l’elenco di telefonate.- Michael annui e affrettando il passo i due
ragazzi ripercossero la strada che aveva percorso solo qualche decina di minuti
prima.
Casa Whitman si trovava dall’altra parte della città rispetto alla fabbrica.
Kyle e Isabel ci misero un quarto d’ora x arrivarci; ora si trovavano dalla
parte opposta della casa e la stava osservando interrogandosi sul da fare.
–Allora che cosa prevede il piano?- chiese Kyle, era nervoso anche se non lo
avrebbe mai ammesso. Evans sorrise enigmaticamente e poi rispose al ragazzo: -
L’unica cosa da fare è entrare nella camera d’Alex e vedere se riusciamo a
scoprire qualcosa.- affermo Isabel con una sicurezza che in realtà non
possedeva. Aveva paura e tanta, quella era la sua unica possibilità di riavere
Alex e non poteva corre il rischio di sbagliare qualcosa, altrimenti oltre che
la fine x Alex sarebbe stata la fine x tutti loro. Fu sempre Kyle a riportarla
alla realtà –credo che tu abbia ragione prima entriamo meglio è – la ragazza
annuì, ma non si mosse. Kyle la guardò stupito –Allora che ci facciamo ancora
qui ci vogliamo muovere o no?!- chiese il ragazzo, Isabel abbassò la testa e
arrossi imbarazzata –Ecco …. Veramente io… non ho la più pallida idea di quale
sia la camera d’Alex…- riuscì a balbettare Evans, Valenti alzò le braccia al
cielo in segno di sconforto –Andiamo bene… fammi capire: tu x un periodo sei
stata la sua ragazza e non sei mai andata a casa sua?- Isabel annui troppo
imbarazzata x aprire bocca. Kyle tirò un sospiro rassegnato, ormai si era
abituato a tutte quelle loro stranezze. –Per fortuna lo so io. Seguimi….- così
dicendo i due ragazzi attraversarono la strada e si diressero sul giardino
posteriore della casa – La camera d’Alex si trova al secondo piano e quella
lì….- disse Kyle rivolto ad Isabel indicandole una finestra aperta. –Fortuna
che Alex dorme ancora con le finestre aperte… - disse ancora Kyle avvicinandosi
verso il grande albero di sequoia che ritrovava al centro del giardino e
iniziando a girgli intorno come se stesse cercando qualcosa. –E adesso cosa
stai facendo ?- gli chiese Isabel –Niente sto solo cercando questa.- e le
mostro una scaletta di corda che conduceva sopra l’albero –Mi spieghi che cosa
c’e ne facciamo di una scaletta di corda- gli chiese Isabel un po’ spazientita
non capiva assolutamente cosa avesse in mente Kyle –Se mi dai cinque minuti ora
ti spiego qual’è la mia idea…- Isabel lo guardò un po’ dubbiosa, ma acconsenti
–Questa scaletta porta alla casa sull’albero. Una volta sull’albero basterà
semplicemente andare sul terrazzo della camera ed entrare….- Isabel lo
interruppe –mi spieghi come facciamo a passare dall’albero al terrazzo i mie
poteri sono poteri mentale e non di levitazione.- disse Isabel ancora di più
spazientita. –Per tua informazione la casetta si trova quasi sopra il terrazzo
basterà solo spiccare un piccolo salto. Sempre che tu sia in grado di farlo.-
le disse ironicamente Kyle. Evans sbuffo –Non è il momento x l’ironia. Non ti
preoccupare x me “campione” preoccupati piuttosto x il tuo ginocchio, non
voglio essere costretta a mettermi in contatto con Max x venire a guarirtelo.-
gli rispose la ragazza con il suo stesso tono, il ragazzo non rispose le fece
soli il gesti di sali prima di lui.
Isabel si arrampicò sulla scaletta e una volta finita la scalata si trovò
dentro una casetta tutta fatta in legno dove c’erano dei vecchi giocattoli,
fumetti sparsi qua la e disegni alle pareti. Isabel rimase incantata a
guardarsi attorno. Quel posto esprimeva tutto quello che amava di più in Alex.
-Si può spere perché stai lì impalata? Non mi dire che non hai mai visto una
casa sull’albero.- le chiese Kyle –E’ la prima volta che salgo una casa fatta
su un albero. Da piccoli ne volevamo una, ma mia madre disse che era pericolo e
così noi rinunciammo x non farla preoccupare.- disse la ragazza. –questa
l’abbiamo fatta tutta da soli io e Alex, all’inizio anche i nostri genitori non
volevano, ma alla fine l’abbiamo spuntata noi. Questo era il nostro luogo di
ritrovo venivamo sempre qui a giovare o a nasconderci quando avevamo fatto
qualche, marachella che non volevamo che i nostri genitori scoprissero.- Kyle
sorrise ripensando a tutte le volte che aveva giocato o dormito la dentro.
–Insomma era il vostro rifugio segreto dal quale erano banditi gli adulti e le
ragazze.-, gli chiese Isabel era curiosa di sapere qualcosa di più d’Alex, solo
adesso si era resa conto che lo conosceva così poco. Kyle scosse la testa –Per
quanto riguarda gli adulti hai ragioni, ma x le ragazze non ci giurerei più di
tanto. Maria e Liz erano sempre qui diciamo che eravamo una banda mista (Isabel
lo guardò sorpresa). E’ inutile che fai quella faccia, ci abbiamo provato a
dirgli che le ragazze non erano ammesse, ma tu prova un po’ a convincere Maria
e dove andava Maria andava anche Liz così alla fine ci abbiamo rinunciato e le
abbiamo accettate a patto che si comportassero come dei maschi; e ha essere
sinceri ci hanno preso proprio alla lettera: erano due e veri propri maschiacci
si arrampicavano come noi e non si tiravano mai indietro qualsiasi cosa
proponessimo di fare, non mi ricordo d’averle mai sentite piagnucolare o
lamentarsi.-disse Kyle Isabel cerco di immaginarsi quelle due ragazze che
apparivano così femminili comportarsi come dei maschiacci, poi scosse la testa
–Proprio non riseco ad immaginare Liz e Maria che si comportano come due
maschiacci, mi sarebbe piaciuto vederle.- disse Isabel che ancora non riusciva
a credere che Liz e Maria fossero mai state diverso da come le vedeva ora, non
riusciva a ricordare una sola occasione dove non si fossero comportate da
ragazze educate e femminili. –Sarà meglio sbrigarci non vorrei che Alex si
svegliasse e ci beccasse qui sarebbe un vero e proprio disastro.- Isabel annui,
stava x avviarsi dietro a Kyle; quando la sua attenzione fu attirata da un
plico di fogli accantonati nell’angolo: si trattava di poesie, lettere,
bigliettini d’auguri o di S.valenti tutti scritti da Alex. Come spinta da una
forza soprannaturale Izzy le raccolse tutti e li portò con se. –Izzy ti vuoi
muovere o no?! Non possiamo stare qui tutto il giorno.- esclamò Kyle quando
vide che si attardava dentro la capanna.
Non ebbero alcuna difficoltà ad entrare nella stanza d’Alex. Il ragazzo dormiva
pacifico nel suo letto, i ragazzi cercarono di fare il meno rumore possibile.
Si diressero immediatamente verso il computer; sapevano esattamente che se
volevano scoprire qualcosa quello era il posto adatto. L’accesero, ma con
enorme disappunto costatarono che conteneva una quantità enorme di file. Non
avrebbero fatto mai in tempo a guardarli tutti. Isabel si guardo intorno
cercando una soluzione, il suo sguardo si poso su una scatola di dischetti,
fece segno Kyle di passarglieli e iniziò a copiare tutto il contenuto del hard
disk. Finirono appena in tempo, stava x uscire dalla stanza quando sentirono la
sveglia d’Alex suonare e sua madre svegliarlo e la risposta di un assonnato
Alex che chiedeva ancora cinque minuti. –Fiuu x un pelo ancora un minuto e ci
beccava con le mani nel sacco. Ora abbiamo bisogno solo di un computer x
leggere tutti quei file.- disse Kyle pensieroso. –Vedrai che uno lo troviamo
adesso sbrighiamoci a tornare da gli altri- disse Isabel. I due ragazzi
iniziarono a camminare nella direzione della fabbrica.
Erano passate due ore da quando i ragazzi si erano separati. I primi a far
ritorno alla fabbrica furono Max e Isabel, seguiti subito dopo da Isabel e
Kyle. Gli ultimi ad arrivare furono Michael e Maria.
-Allora chi inizia?- chiese Michael una volta che tutti si furono seduti
–Iniziamo noi- disse Max.
- Liz ha trovato questa scatola nascosta nell’armadio di Kyle …- disse Max
mostrando la scatola che teneva in mano –e cosa c’è dentro?- chiese Maria che
era sempre molto curiosa; fu Liz ha risponderle, -Contiene una lista di nomi di
persone con i loro relativi indirizzi e numeri di telefono; il libro con le
istruzioni x tornare sul vostro pianeta non ancora tradotto; e un diario.- –Un
diario?! Non pensavo che Tess fosse il tipo che scrivesse, e cosa c’è scritto
avanti leggiamolo.- disse Maria con impazienza –Aspetta prima sarà meglio
sapere cosa avete trovato voi.- disse Max rivolo e lei e a gli altri quattro
ragazzi, Isabel annuì e disse –Io e Kyle abbiamo copiato tutto l’hard disk del
computer d’Alex, conteneva troppi file perché li potessimo guardare sul posto.-
spiegò la ragazza –tutto qui? Chiese Michael Isabel stava x rispondere di sì,
ma fu preceduta da Kyle –No, ho preso anche l’agenda d’Alex dove c’è scritti
tutti i suoi impegni e appuntamenti, così sarà più facile seguire i suoi
spostamenti –Scusa, ma quando hai preso l’agenda d’Alex?- chiese Isabel che non
si era accorta di niente –ecco l’ho presa mentre tu eri impegnata a copiare
l’hard disk del suo computer ho pensato che poteva esserci utile.- disse il
ragazzo –Hai fatto bene. Così sapremmo sempre dove si trova Alex, in questo
modo sarà più facile seguirlo e tenerlo d’occhio.- disse Liz –Adesso tocca a
voi dirci che cosa avete scoperto.- disse Max rivolto a Michael e Maria. –Kyle
aveva ragione Nasedo è registrato sotto il nome di Mark Smitt al Blu Night
stanza numero 35. Il portiere ha detto che non esce quasi mai solo x mangiare,
però riceve e fa un sacco di telefonate anche al di fuori dello stato. Sono
riuscita a farmi fare una fotocopia del registro dove sono segnate tutte le
telefonate in entrata. Il portiere ha anche detto che a sentito x caso un pezzo
di conversazione di Nasedo nel quale diceva che domani sera sarebbe uscito,
così ho convinto il portiere a darmi la chiave di riserva della stanza. Domani
sera qualcuno di noi potrà andare a dare un’occhiata alla stanza di Nasedo.-
disse Maria –Accidenti Maria come diavolo hai fatto ad ottenere tutte queste
informazioni?- chiese Isabel, Maria era riluttante a rispondere all’amica. Se
le avesse risposto avrebbe dovuto raccontare anche la scena che si era svolta
con quell’uomo e l’intervento di Michael in suo soccorso, per sua fortuna
intervenne Michael che rispose al suo posto –L’importante è che le ha ottenute
il com’è secondario. Ora è più necessario decidere cosa fare non trovate?-
-Michael ha ragione…- disse Max –Io dire di riposarci un altro po’ il viaggio è
stato faticoso. Una volta che ci saremmo schiariti le idee esamineremmo quello
che abbiamo trovato e decideremmo cosa fare-. La proposta di Max fu accolta da
tutti, in pochi minuti tutti si addormentarono: Max e Liz abbracciati, poco
distante da loro anche Maria e Michael si erano addormentati l’uno nelle
braccia dell’altro, Kyle invece dormiva da solo e dal lato opposto della
fabbrica. L’unica che non riusciva a dormire era Isabel, andò a sedersi vicino
a Kyle e provo a sdraiarsi e ha dormire, ma ogni volta che cercava di chiudere
gli occhi l’immagine d’Alex che dormiva tranquillo nel suo letto. Le era
costata un enorme sforzo di volontà non avvicinarsi a lui, non toccarlo non
baciarlo abbracciarlo; la ragazza cercò di trovare una posizione più comodo x
stendersi, ma qualcosa le premeva nelle tasche dei pantaloni. Solo allora si
ricordò dei fogli che aveva preso della casetta sull’albero, li tirò fuori
dalla tasca dei pantaloni si trattava di lettere poesie e bigliettini erano
tutte disposti in ordine cronologico, Isabel sorrise questo era tipico d’Alex,
la prima risaliva alla quarta elementare. Isabel la prese in mano si sistemo un
po’ più comodo e iniziò a leggerle. La prima cosa che colpì Isabel fu il
contenuto della lettera era una lettera d’amore scritta da Alex quando era
ancora un bambino. Il linguaggio era ancora infantile, ma da quella lettera
traspariva l’Alex che aveva fatto innamorare la ragazza: quel ragazzo leale
onesto sempre pronto ad aiutare tutti a qualsiasi costo, il ragazzo che la
sapeva ascoltare quando aveva bisogno di sfogarsi, che la sapeva far ridere
quando era triste e aveva bisogno di qualcuno che la trasse su di morale,
traspariva il ragazzo romantico che la sapeva far sentire speciale unica al
mondo con un semplice gesto; ad Isabel scese una lacrima sulla guancia
ripensando a tutte le qualità d’Alex e come il destino, o meglio Tess, glielo
avesse portato via così in fretta senza darle il tempo di appezzarlo x quello
che era; si asciugò immediatamente quella lacrima traditrice e riprese la sua
lettura: “So bene che non mi conosci, forse probabilmente non sia nemmeno che
esisto, invece tu per me esisti eccome. La prima volta che ti ho visto è stato
all’inizio di quest’anno; io ero appena arrivato nella scuola e non conoscevo
nessuno.Tu stavi giocando a palla nel cortile della scuola con le tue amiche,
ad un tratto una di loro lancia la palla troppo in alto e questa finisce
proprio sui miei piedi e tu mi chiedi i lanciartela. Sei stata la prima persona
al di fuori della mia maestra, che mi ha rivolto la parola e da allora mi sono
innamorato di te. So che è stupido e che non riconosco affatto e che tu non
conosci me, ma la mia amica Maria dice che l’amore è così non si scegli chi
amare si ama e basta; è stata proprio lei ha spingermi a scriverti questa
lettera dice che se non mi butto vivrò sempre con il rimpianto e io non voglio
avere dei rimpianti nella mia vita. Spero che anche se tu non ricambi i miei
sentimenti possiamo almeno essere amici. Dammi una risposta al più presto
l’accetterò qualsiasi essa sia
Alex Whitman.
Una volta finita di leggerla Isabel provò un fitta di gelosia mista a
curiosità. Da una parte le dava fastidio che Alex si fosse innamorato di
qualcun altro, anche se aveva solo otto anni; dall’altra era curiosa di sapere
chi era la bambina a cui Alex aveva scritto la lettera che poi non gli aveva
mai consegnato. Nella lettera si faceva riferimento a Maria forse lei poteva
risponderle. Fece x riporre la lettera e si accorse che sul davanti del foglio
c’era scritto qualcosa: “X Isabel Evans da Alex Whitman” il tutto era corredato
da un disegno di un piccolo cuoricino tutto sbilenco, ad Isabel si inumidirono
gli occhi di lacrime: era lei la ragazza a cui Alex aveva scritto. Possibile
che fosse stata così ceca x tutto quel tempo? La ragazza prese a sfogliare
tutti i fogli che aveva preso era tutti stati scritti x lei un altro in
particolare attirò la sua attenzione; era un bigliettino d’auguri che Alex
aveva scritto x il suo compleanno: “Ciao Isabel, ho saputo che oggi è il tuo
compleanno non ho fatto in tempo a comprati un regalo e a dire la verità in
questo periodo non ho molti soldi sai li ho spesi tutti x i regali di natale.
Tu ti starai chiedendo chi è questo scemo che ti scrive questo bigliettino.
E presto detto: io seguo con te matematica fisica e scienze, sono il ragazzo
seduto al primo banco in mezzo alle due ragazze che fanno le cameriere al
Crashdown sono state proprio loro a consigliarmi di scrivere questo bigliettino
hanno detto che era una cosa carina e originale spero che tu la pensi come
loro. Spero che tu abbia capito chi sono. No?! Allora ti doto un altro indizio
tre settimane fa il professor Seeleman ci ha assegnato una ricerca di scienze
da svolgere insieme, mi pare che riguardava la riproduzione di tutti gli essi
viventi che abitano nell’ambiente marino, in particolare delle alghe. Il mio
nome è Alex Whitman così se non hai capito ancora chi sono basta guardare sul
annuario e saprai chi quel pazzo che ti ha mando questo biglietto d’auguri.
Ti auguro di passare un felice compleanno e gia che ci sono ti faccio gli
auguri di Buon anno e Buon natale.
Alex Whitman.
Alex era arrivato persino a scrivere una canzone x lei che naturalmente era
rimasta inedita.Con qui fogli stretti al cuore gli sembrava di stringere Alex e
con quel pensiero stampato ben in mente si addormentò.
Fu svegliata poco più di un ora dopo da Kyle –Izzy svegliati gli altri sono già
tutti svegli. Stiamo aspettando te x cominciare ad esaminare il materiale
recuperato.- La ragazza si stiraccio e sbadiglio prima di alzarsi in piedi x
raggiungere gli altri; nel fare ciò alcuni fogli le cedettero a terra, Kyle
fece il gesto di raccoglierli, ma Isabel fu più veloce di lui e li rimise
velocemente in tasca e ignorò l’occhiata perplessa che lui le rivolse e si
diresse dove si erano già sistemati gli altri.
-Adesso che ci siamo tutti decidiamo cosa esaminare x primo… - disse Max –X
quello che ha preso Isabel abbiamo bisogno di un computer… -continuò Max
–Potremmo usare quello che ha Michael quando lui è a lavorare.- propose Maria
–Sì credo che sia l’ideale- approvò Max –visto, che x quello d’Isabel dobbiamo
aspettare questo pomeriggio dire ad esaminare l’elenco di nome che abbiamo
trovato a casa di Tess con i numeri di telefono che ha recuperato Maria.-
propose Liz –Ottima idea Liz, così riusciamo ad individuare con chi sono in
contatto Tess e Nasedo.- approvò Michael.
Dopo quest’ultima frase i ragazzi si misero a lavoro e individuarono oltre al
numero di Kyle trovarono un numero dell’università di Las Cruses probabilmente
quello che utilizzano x mettersi in contatto con Leanna, diversi numeri che
corrispondevano alla città di N.Y. Uno dei quali corrispondeva ad un certo
Nicholas, Isabel impallidì non pensate che sia “quel Nicholas” com’è possibile
che abbai dei legami con loro –E’ più che possibile anzi molto probabile.
Ricordati che Nasedo ha stretto un patto con Kivar e Nicholas è il
rappresentante di Kivar sulla terra.- disse pensieroso Max –Guardate questo
numero…- disse Maria indicando un numero locale di Roswell –Non è il numero che
corrisponde all’ufo cecnter?- chiese Maria –Fa vedere?- disse Max –Sì, hai
ragione, ma x quale motivo hanno chiamato l’ufo center l’uniche persone che
lavorano la dentro siamo io e ….- - Brody - l’interruppe Liz –Pensaci bene,
Brody è spesso posseduto da Larek è più che naturale che Nasedo cerchi anche
l’appoggio di Larek x l’attuazione dei suoi piani. Ricordatevi che Larek è il
reggente di uno dei più grandi pianti del tuo sistema, non che migliore amico
di Zan; è logico che cerchi di tirarlo dalla sua parte perché non sobilli gli
altri pianeti contro Kivar una volta scoperto quello che era stata la sorte dei
reali di Antar. Tutto questo è in relazione col bambino che hai avuto da Tess…-
-In che senso?- volle sapere il ragazzo. –Molto semplice: kivar ha intenzione
di mettere sul trono il figlio che hai avuto da Tess, essendo ancora un bambino
lui ne farebbe le veci. Questo oltre a rabbonire i sudditi, in fin dei conti si
tratta sempre di un membro della famiglia reale di Antar, calmerebbe anche i
possibili malumori che si creerebbero nei pianeti vicini.- spigo Liz –Insomma
il bambino era la merce di scambio perfetto x Nasedo e Tess. In cambio del
bambino avrebbero avuto salva la vita…- disse sconsolato Max; -Già, ma non ti
devi preoccupare questo non accadrà mai! Siamo venuti qua apposta x modificare
il futuro no? Basterà solo fare in modo che scopriamo il patto di Tess con
Nasedo prima e il gioco è fatto.- disse Isabel –Izzy ha ragione. Vedrai che
troveremmo una soluzione x neutralizzare Tess e Nasedo.- affermò Michael.
–Cavoli!!!- esclamò Maria –Quei due hanno contatti con persone che si trovano
in tutto lo stato e perfino fuori. L’unica cosa che mi chiedo se sono persone
“umane” o “mutaforme” come Nasedo.- chiese Maria –Secondo me, sono persone
umane che sono possedute da alieni come Brody.- ipotizzò Max –Quindi secondo te
sono solo umani e non Skin come Nicolas o Courtune?- chiese Michael –Se nella
lista di persone ci fosse qualche skin credo che faccia parte della tribù di
Nicolas e non di quella di Courtnie. Courtnei era sì una skin, ma non ci voleva
fare del male voleva solo aiutarci; quindi è improbabile che Nasedo abbia
contatti con persone come lei ostili a Kivar.- gli fece notare Isabel –Alloro
possiamo dire con quasi assoluta certezza che le persone su questa lista si
dividono in due categorie: da una parte abbiamo degli umani che vengono rapiti
x poter usare il loro corpo e dall’altra abbiamo degli skin, alieni sanguinari
che se scopriss4ro cosa abbiamo in mente di fare cercheranno di ucciderci senza
pietà. Non mi pare che siamo in una bella situazione perché non possiamo
distinguere gli uni dagli altri. – affermò Kyle preoccupato. –grazie x
l’illuminazione. Lo sapevamo dall’inizio che non sarebbe stata una passeggiata.
Nessuno ti ha obbligato a venire potevi benissimo restare a casa.- gli rispose
risento Michael –Sta pur certo che questa è la prima e l’ultima volta. La
prossima volta rimango a casa ci puoi giurare, ma se te lo sei dimenticato Alex
era uno dei miei migliori amici e se permetti cercherò di fare qualunque cosa x
aiutarlo. Stavo solo costatando che dobbiamo essere prudenti se ci uccidono
addio Alex e addio noi.- gli rispose Kyle risentito –x me potevi restare anche
ora a casa. Non abbiamo di certo bisogno del tuo aiuto x salvare Alex e men che
meno lui visto quello che hai combinato la prima volta.- disse Michael
alludendo al fatto che Kyle aveva aiutato Tess a sbarazzarsi del cadavere di
Alex, -Senti “amico”, quelli con i poteri siete voi non io. Io sono solo un
povero “umano” che è stato usato x i vostri scopi. Non dare la colpa a me se
voi non vi siete resi conto di quello che succedeva.- Michael si alzò
spazientito e iniziò ad urlare –Adesso sarebbe colpa mia se Tess ha ucciso Alex
vero? Ti ricordo che Tess viveva in casa tua, dormiva nel tuo letto. Sei tu
quello che l’ha aiutata a portare fuori il cadavere del tuo “amico”; che poi
tanto amico non era visto che non hai fatto niente x lui.- –Io non ho fatto
nulla x lui? Senti io conoscevo Alex da quando aveva otto anni: ho giocato,
riso, parlato, discusso con lui. Sai quante cose abbiamo fatto insieme quante
volte ci siamo aiutati nei momenti difficili?! Non credo, tu non conoscevi Alex
come lo conoscevo io; ci hai mai scambiato cinque parole che non riguardassero
Maria o gli alieni?- Michael non rispose e abbassò la testa mortificato –Me lo
immaginavo e tu critichi me, queste critiche le potrei accettare da Liz o da
Maria, ma non da te. Quindi la prossima volta che mi accusi di essere complice
di Tess giuro che non userò più le parole x risponderti passerò direttamente
alle mani.- disse Kyle gridando più di Michael, Isabel intervenne x cercare di
calmare i due ragazzi –Adesso basta!!! Piantatela tutti e due. Non siamo venuti
qua x litigare su di chi è la colpa della morte d’Alex …- disse Isabel che
lanciò un’occhiataccia nella direzione di Michael che x tutta risposta si giro
dall’altra parte con aria indifferente –O x fare a botte….- disse la ragazza
guardando Kyle che abbassò lo sguardo colpevole. –Siamo qui x aiutare Alex. Se
avete in mente un piano x aiutarlo potete parlare, se no tenete chiusa la bocca
e ascoltate gli altri.- disse Isabel. Max fu d’accordo con lei –Izzy ha ragione
dobbiamo essere uniti tra noi non beccarci in continuazione quindi Michael
chiedi scusa a Kyle.- Guerin guardò sorpreso il suo migliore amico –e Perché
dovrei chiedergli scusa?! Io ho solo detto la verità, non è colpa mia se la
verità fa male.- disse Michael con il suo solito sorrisetto strafottente, non
si accorse minimamente che Kyle stava x scagliargli un pugno in piena faccia,
ma x sua fortuna Maria si mise fra i due ragazzi –Michael Guerin finiscila di
comportarti come un bambino di cinque anni! Sai benissimo che quello che hai
detto non è la verità. Non è colpa di Kyle se Alex è morto, non è colpa di
nessuno di noi. La sola responsabile della sua morte è Tess: è lei che lo ha
usato e poi quando non gli serviva e ha minacciato di rivelare cosa aveva fatto
l’ha ucciso senza pietà senza un briciolo di rimorso.- disse Maria con le
lacrime che gli rigavano il volto; Michael fece x avvicinarsi, ma la ragazza lo
blocco con un gesto della mano. – Isabel ha ragione siamo qui x cercare di
cambiare il futuro, ma non ci riusciremmo mai se litighiamo tra noi. Dobbiamo
essere uniti e aiutarci a vicenda non litigare come cane e gatto- disse Maria,
appena la ragazza ebbe finito di paralare Kyle si diresse velocemente verso
l’uscita della fabbrica –Kyle aspetta dove vai?- le chiese Liz –Ho bisogno
d’aria x schiarirmi le idee- gli rispose Kyle senza fermarsi. –Aspettaci
veniamo con te!- le disse Maria prendendo x mano Liz e avviandosi dietro il
ragazzo, Kyle non rispose e uscì dalla fabbrica con Maria e Liz alle calcagna.
Una volta rimasti soli i tre alieni si affrontarono –si può sapere che diavolo
ti passa x la testa?- gli chiese Max –Niente io ho solo avuto il coraggio di
dire quello che anche voi pensavate e non avevate il coraggio di dire, siete
troppo dei bravi ragazzi.- disse Michael con il suo solito tono derisorio, non
fece nemmeno in tempo a finire la frase che Isabel lo prese x il colletto della
camicia e lo sbatté contro il muro –E’ non caro! Non te la cava così a buon
mercato questa volta; troppo comodo prima tiri il sasso poi nascondi la mano
dicendo che tu hai solo detto quello che anche noi pensavamo. X tua
informazione io non ho mai pensato una cosa del genere e nemmeno Max … - la
ragazza si volto a guardare il fratello che annui immediatamente come a dire
che la pensava come la sorella –l’unico che la pensava in quel modo sei tu!!!
Accidenti Michael dobbiamo restare uniti e tu invece cosa fai? Inizi a dire un
mucchio di sciocchezze, Maria ha ragione alcune volte ti comporti come un
bambino di cinque anni. Ti do un consiglio da amica anche se non te lo
meriteresti cambia atteggiamento o rischi di perdere x sempre tutte le persone
a cui vuoi bene, fattelo dire da una che sa cosa vuol dire perdere le persona a
cui vuol bene. -disse Isabel Michael non rispose stava ripensando alle parole
che gli aveva detto Maria –Izzy ha ragione, capisco che tu ti senta tradito da
Tess e Nasedo, ma prendersela con gli altri non è la soluzione giusta fattelo
dire da uno che ha fatto il tuo stesso errore e a causa di quell’errore x poco
non perdeva tutte le persone che amava di più.- Michael si lascio scivolare
lungo la parete e chiese sommessamente –dite che questa volta ho esagerato –Non
credo che ci voglia un genio x capirlo. L’unica cosa che puoi fare sperare che
Liz e Maria riescano a calmarlo un po’ altrimenti quando rientra ti prendi un
bel pugno in piena faccia.-scherzò Max –Davvero spiritoso!!! Io vi sto
chiedendo un consiglio x rimediare e tu mi prendi in giro. Sei un gran
bell’amico davvero!- esclamò Michael con tono irritato, si era accorto del suo
errore e questa volta non sapeva proprio da che parte cominciare x rimediare.
–Forse non è ancora troppo tardi x te zuccone – gli disse Isabel sedendosi
accanto a lui –Vedrai che le ragazze sistemeranno la cosa; oggi abbiamo avuto
una giornata pesante: abbiamo svolto un viaggio nel tempo sapendo bene che se
la missione va a buon fine lei com’è adesso non esisterà più;
Nel fra tempo Liz e Maria aveva raggiunto Kyle e dopo che si furono seduti sul
ciglio del marcia piede avevano iniziato a parlare: -No Liz e inutile che
cerchi di giustificarlo, questa volta l’ha combinata grossa. Gli voglio un bene
dell’anima, ma quando fa così non lo sopporto proprio…- Maria sospirò –A dir il
vero non so x quanto sopporterò ancora quel suo atteggiamento.- disse la
ragazza che sembrava più furiosa lei di Kyle –io ci ho provato a capirlo e a
dargli tempo, ma ogni volta che sembra che siamo facendo un passo avanti lui
rovina tutto e ne compie cento indietro. Cosa crede che è stato l’unico ad
avere un infanzia difficile, anche la mia non è stata delle migliori però non
mi comporto come lui. Io non faccio di tutto x ferire le persone come fa lui…-
Maria non riuscì più a parlare, era troppo arrabbiato Liz l’abbracciò e cercò
di consolarla –Michael ha sbagliato, questo non lo mette in dubbio nessuno,
però ora non esagerare. Non credi di esagerare adesso, non vorrai lasciarlo x
una sciocchezza del genere le chiese?- le chiese Parker, Deluca scosse la testa
–Non è solo x Kyle; quest’ultimo episodio ha fatto solo traboccare un vaso già
colmo. Io vorrei solo che se lui ha bisogno di parlare con qualcuno lo facesse
con me che sono la sua ragazza, non che mi escludesse dalla sua vita ha suo
piacimento, lui pensa di potermi gestire in modo separato tenendomi fuori dei
pericoli e dai problemi che costellano la sua vita, ma non capisce che così mi
fa solo del male. Io ho bisogno di lui, ma se devo averlo a metà preferisco non
averlo affatto. –dichiaro con fermezza Maria. –Hai provato a dirglielo –Certo
un milione di volte e ogni volta lui mi giura e spergiura che cambierà e io
tutte le volte come una cretina gli credo, ma adesso basta è l’ultima volta che
mi lascio fregare da lui!- esclamò Maria –non credi di esagerare. Guarda che ha
offeso me e non te – disse Kyle che fino a quel momento era rimasto in silenzio
ad ascoltare. Le due ragazze si girarono verso il ragazzo –ad essere sinceri
non sono poi così tanto arrabbiato con lui. Quello che lui mi ha detto oggi lo
già pensato io di un migliaio di volte, poi non credo che pensi veramente
quello che ha detto altrimenti me lo avrebbe già detto da un pezzo. X quel poco
che conosco non è il tipo che pensa troppo a quello che deve dire. Se deve dire
una cosa la dice e al diavolo le conseguenze è la classica persona che
aggredisce x non essere aggredito - disse Kyle, Maria sorrise –io non direi che
lo conosci poi così poco, ci hai messo un secondo x capire come agisce. Pensa
che io x capirlo mi c’è voluto quasi un anno, tu invece in poco più di tre mesi
hai capito come è fatto –Credo che questa voi ragazze chiamereste solidarietà
maschile. X voi ragazze noi siamo complicati e x noi ragazzi voi siete
complicate tutto qua.- disse Kyle alzando le spalle come a dire che quella era
la spiegazione di tutto. –Da quando in qua fai dei discorsi così profondi? Mi
ricordo che fino a poco tempo fa i tuoi argomenti di conversazione si
limitavano a due soli: le ragazze e lo sport non parlavi d’altro.- disse Maria
ironicamente –Gentile come sempre grazie e poi da allora ho scoperto nuovi
interessi -oddio no, ecco che inizia di nuovo con la storia del Buddismo che ti
apre la mente ti prego e ti fa vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Kyle
ti supplico conosciamo questa storia a memoria, sono felice che tu abbia nuovi
interessi però incominci a essere davvero stancante- disse Maria –Sentite
perché non la smettete di litigare e non andiamo a cercare qualcosa da
mangiare?- chiese Liz che era intervenuta x mettere pace –E va bene andiamo
piccolo budda guidaci tu alla ricerca del cibo.- disse Maria, Kyle la guardo
storto, ma non le disse niente e si avviò insieme alle su e due amiche a
cercare qualcosa da mangiare.
Nella fabbrica si respirava un aria tesa, Michael non stava fermo un minuto
camminava avanti e indietro x lo stanzone e lanciava occhiate nervose alla
porta nella speranza di vedere gli altri far ritorno. –Non credete che sia
meglio andarli a cercare? E’ parecchi che sono usciti, forse è successo loro
qualcosa…- disse il ragazzo rivolto agli altri –Michael siedi x favore mi stai
facendo entrare il nervoso…- disse Isabel –Vedrai che non gli è successo
niente. Saranno qui fuori a parlare dove vuoi che siano andati?- continuo la
ragazza –Izzy ha ragione vedrai che sono qui fuori ha parlare tra poco
torneranno dentro.- disse Max. Guerin guardo in faccia prima uno e poi l’altro,
nessuno dei due aveva un’aria preoccupata; quindi era solo a essere così
preoccupato. Decise di seguire l’esempio dei suoi due amici e si mise seduto x
terra cercando di calmarsi, ma ci tenne a precisare –D’accordo forse sono io
che esagero un po’, ma se tra dieci minuti non sono di ritorno io…- non ebbe
nemmeno il tempo di terminare la frase che Liz, Kyle e Maria comparvero sulla
soglia con tre buste della spesa ricolme. –Tu cosa?!- gli chiese Maria, il tono
della ragazze era ancora un po’ brusco -Niente, niente…- disse Guerin che poi
noto che i ragazzi erano carichi di cibo –E’ solo che non vi vedevo tornare e
mi sono un po’ preoccupato…- poi indicò le tre enormi buste che i ragazzi
avevano appoggiato a terra –E quelle da dove saltano fuori?!- fu Kyle a
rispondergli –A forza di parlare c’era venuta fame così abbiamo pensato di
andare alla ricerca di cibo e x questo che siamo stati fuori così tanto –Siete
stati imprudenti e se aveste incontrato qualcuno? Che cosa avreste fatto è ?-
li rimprovero Michael –Questo quartiere è lontano da dove usciamo di solito, è
improbabile che incontrassimo qualcuno che conoscevamo e poi prima o poi
qualcosa da mangiare la dovevamo comprare sì o no? Non possiamo mica morire di
fame.- l’apostrofò Maria risentita. –Non ho detto che dobbiamo morire di fame,
ma siete stati imprudenti era meglio se andavamo noi a prendere da mangiare.-
le rispose a tono il ragazzo –e perché scusa? Guarda che quello che hai detto
riguardo alle persone che potevamo incontrare vale anche x voi…- disse la
ragazza sempre più indispettita –Non è esatto noi abbiamo i poteri x difenderci
voi siete solo “umani”…- la ragazza l’interruppe bruscamente adesso era più che
arrabbiata, –siamo andati solo a comprare del cibo, mica siamo andati ad
affrontare i nemici in battaglia. Non puoi mica pretendere che ce ne stiamo qui
rintanati come dei topi. In questo modo non riusciremmo mai a fermare Tess e
Nasedo, tanto valeva se me ne rimanevo nella “mia” Roswell invece di venire
qui.- –E mai possibile che tu abbia l’abilità di fraintendere puntualmente
quello che dico. Non ho mai detto che non dovete uscire, solo è meglio se
uscite sempre con uno di noi è più sicuro.- –Più sicuro x chi? X me o per te?
Io sono benissimo in grado di difendermi da sola, non ho bisogno del “prode
cavaliere” che arriva in mio soccorso x tirarmi fuori dei guai.- Michael le
lancio un sorriso ironico il tutto corredato da occhiata scettica, -ah così tu
credi che io non sia in grado di difendermi da sola? L'hai voluto tu…- così
dicendo la ragazza si avvicinò minacciosamente a Michael, il quale sembrava non
prenderla minimamente in considerazione ci volle poco più di dieci secondi x
rendersi conto che l’aveva sottovalutata e anche di molto. In fatti in un
batter d’occhio Michael si ritrovo disteso x terra con Maria che gli sedava a
cavalcioni sullo stomaco; la ragazza era stata così veloce che lui non aveva
fatto in tempo a fare la minima reazione e ad essere sinceri probabilmente
neanche se avesse potuto l’avrebbe fatto. Gli altri ragazzi scoppiarono a
ridere, solo Michael non riusciva vedere il lato comico della situazione e non
solo perché n’era il protagonista; non riusciva a spiegarsi come avesse fatto
Maria ad atterralo in quel modo e così velocemente: un attimo prima si trovava
a qualche metro di distanza e dopo pochi istanti lui si era ritrovato disteso a
terra con lei sopra. –Ho capito che ti sai difendere da sola, però adesso ti
dispiacerebbe toglierti di dosso? Vorrei alzarmi. E possibile?- –non c’è
problema – disse Maria alzandosi e dando la mano a Michael x aiutarlo
–muoviamoci o una fame. – gli disse allegramente Maria, aveva ritrovato il buon
umore di sempre. Michael annuì e si diresse insieme con lei verso le tre buste
piene di cibo x cercare di trovare qualcosa da mettere sotto i denti.
Michael rimase distratto x tutta il tempo del pranzo. Stava ancora rimuginando
su quello che aveva Maria e sulla strana visione che aveva avuto; non riusciva
proprio a spiegarsi l’accaduto da quando in qua Maria possedeva dei poteri? Non
riusciva proprio a trovare una spiegazione logica. Gli altri ragazzi dal canto
loro non gli fecero domande pensavano che era ancora mortificato x come avesse
trattato Maria e stesse cercando un modo x farsi perdonare. Dopo poco che
avevano finito di mangiare Maria esordi sbadigliando –io vado a fare un
riposino sono stanca morta –aspetta….- la fermò Isabel, -non puoi andare a
dormire dobbiamo decidere ancora come muoverci x questa sera –lo so, però non
riesco proprio a tenere gli occhi aperti. Mi farete sapere dopo cosa avete
deciso tanto x me va bene qualsiasi cosa decidiate.- disse la ragazza
avviandosi verso una piccola stanza, dove prima doveva esserci
l’amministrazione.
Isabel e Liz la osservarono entrare nella piccola stanza e chiudersi la porta
alle spalle –in Questo periodo dorme troppo non trovi?- osservò Isabel rivolta
a Liz –Sì. In oltre si stanca molto facilmente e ultimamente il suo appetito e
raddoppiato, sembra che mangi x due….- concluse Liz; Michael ascoltò con
attenzione la conversazione tra le due ragazze e inizio a rimuginare su quello
che era accaduto poco prima: Maria aveva sviluppato dei poteri!!! Di questo era
sicuro, altrimenti non era possibile che avesse fatto quella che aveva fatto.
Ma come diavolo aveva fatto? Nemmeno Liz n’aveva e lei era stata guarita da
Max, quindi modificata eppure la sua struttura era rimasta umana, o almeno così
pensava. Il ragazzo fu distolto bruscamente dai suoi pensieri dalla voce
d’Isabel –Michael che ne dice va bene x te?- -Uh cosa hai detto Izzy, scusa ero
distratto non ti ho seguito- Isabel scosse la testa spazientita –nel periodo
che tu eri su “marte” abbiamo deciso che Liz e Max seguiranno Tess, io e Kyle
seguiremmo Alex ad Albuquerque e tu e Maria prima di andare a guardare nella
stanza di Nasedo, dovreste passare a casa a vedere se trovate qualcosa che ci
possa essere utile nei file del computer d’Alex. Ci sono problemi o il piano x
te va tutto bene?- gli chiese Isabel un po’ spazientita dall’atteggiamento
assente di Michael –Non c’è nessun problema. Se non c’è altro io andrei a
comunicare il piano a Maria.- così dicendo Michael si alzò in piedi e poiché
nessuno obbiettava si diresse verso il piccolo ufficio dove riposava Maria.
Dopo che fu entrato nel piccolo locale vide Maria che dormiva tranquillamente
rannicchiata in un angolo; si richiuse delicatamente la porta alle spalle, x
non disturbare il sonno tranquillo della ragazza. Appena gli fu vicino gli
venne in mente che poteva “monitorare” il corpo della ragazza x vedere se c’era
qualcosa che non andava, ma non appena mise una mano sullo stomaco della
ragazza, Maria apri gli occhi ed esclamò con voce ancora impastata di sonno:
-Sì può sapere che diavolo ti prende?- gli chiese la ragazza, il ragazzo scosse
la testa –Niente… è solo che mi dispiace x quello che ho detto a Kyle e volevo
chiederti scusa x averti dato dell’incosciente…- mentì il ragazzo, non poteva
certo annunciargli che credeva che avesse sviluppato dei poteri alieni e che
lui stava cercando di appurarlo con certezza. Strinse ancora di più a se la
ragazza –Piano, piano così mi fai male.- disse Maria, il ragazzo allentò un po’
l’abbraccio –così va meglio. Credo che tu sia venuto anche x avvisarmi di
quello che avete deciso oltre che abbracciarmi giusto?- chiese Maria –Giusto!
Allora a noi hanno assegnato due compiti, oltre quello di guardare alla stanza
di Nasedo dobbiamo passera da casa mia x guardare ai file contenuti nel
computer di Alex.- gli rispose il ragazzo – giacché abbiamo due compiti sarà
meglio muoverci, ti dispiacerebbe staccarti e aiutarmi ad alzarmi?- gli chiese
la ragazza, il ragazzo sorrise –con vero piacere.- così dicendo si alzò e aiuto
la ragazza ad uscire.
Intanto nello stanzone principale gli altri quattro ragazzi si stavano
organizzando x andare a seguire i rispettivi obiettivi. Isabel e Kyle non
avevano problemi sapevano con esattezza dove avrebbero trovato Alex, la parte
più difficile era raggiungerlo siccome non avevano mezzi. –Muoviti Kyle,
altrimenti rischiamo di perdere l’autobus x Albuquerque.- disse Isabel che
aspettava sulla soglia con impazienza. –arrivo, arrivo. Fammi solo prendere i
soldi x i biglietti altrimenti ci sbattono fuori dall’autobus.- disse Kyle che
frugava nel portafoglio alla ricerca disperata di qualche spicciolo, non appena
li ebbe trovati fece x raggiungere Isabel, ma fu richiamato da Max –Kyle
aspetta un momento, non è che sapresti dove possa andare Tess questa sera?-
chiese speranzoso Max, Kyle scosse la testa –Mi dispiace, ma non ne ho la più
pallida idea. Sono partito x il campeggio estivo ieri e tornerò solo fra due
settimane.- disse dispiaciuto Kyle –Kyle!!!! Ti muovi o no?!- disse Isabel
esasperata -mi dispiace, ma posso proprio aiutarvi. Ora sarà meglio che mi
muova, altrimenti perdiamo davvero l’autobus. Ci vediamo dopo- disse Kyle
affrettandosi a seguire Isabel che era già schizzata furori.
Max salutò Kyle con un cenno del capo era intento a pensare dove poteva essere
Tess, fu Liz a interromperlo da quella riflessione. –Max, forse ho capito dove
andrà Tess questa sera. Guarda qui…- il ragazzo si avvicinò a Liz che gli
mostro il diario di Tess alla data di oggi c’era scritto “incontro alla caverna
delle capsule” –Scommetto quello che ti pare che a quell’incontro incontreremmo
anche Nasedo.- disse Liz –Già credo che tu abbia ragione. Muoviamoci adesso
dobbiamo arrivare lì prima di loro x trovare un posto adatto x osservarli.-
disse Max mentre si dirigeva verso l’uscita seguito da Liz.
Quando Michael e Maria tornarono nel grande stanzone lo trovarono deserto. –Ehi
ma dove sono andati gli altri?- chiese Maria –Probabilmente sono già usciti, ci
conviene andare anche a noi.- disse Michael prendendo x mano Maria e
conducendola sulla strada che li avrebbe portati al suo appartamento.
Dopo mezzora di viaggio in autobus Kyle e Isabel arrivarono ad Albuquerque. Una
volta scesi dall’autobus Isabel esclamò –io odio l’autobus e tutti i mezzi
pubblici in genere.- Kyle le rivolse un sorriso ironico –Mi dispiace
Principessa; capisco che tu sei abituata ad altri mezzi di trasporto, ma per
questa volta ti dovrai accontentare.-le rispose Kyle Isabel sospirò esasperata
–lo so, lo so. Non mi stavo lamentando e solo che … no niente lascia perdere.
Muoviamoci il concerto si terrà allo stadio di football. – i due ragazzi
s’incamminarono a passo spedito, ad un certo punto Kyle le chiese –Mi spieghi
come diavolo facciamo ad entrare? Non abbiamo il biglietto e di entrare di
sgamo non se ne parla. So benissimo come sono entrati qui tre e so anche che
fine hanno fatto, noi non possiamo permettercelo!- disse Kyle Isabel sorrise
–vedo che Alex ti ha raccontato la storia del concerto, non ti preoccupare so
benissimo anch’io che non possiamo entrare come sono entrati loro. Lascia fare
a me ho già in mente un piano.- -E quale sarebbe, mi piacerebbe saperlo prima
di andare a finire in galera.- gli disse Kyle –Tranquillo lascia far a me,
vedrai che andrà tutto bene.- Kyle le lanciò un occhiata scettica –Se lo dici
tu..-. Ci misero dieci minuti x arrivare dalla fermata dell’autobus allo
stadio, appena arrivarono nei pressi dello stadio videro una coda immensa,
Isabel prese con decisione la mano di Kyle e trascinandosi dietro il ragazzo si
fece largo fino all’entra dello stadio dove c’erano davanti gli uomini della
security, una volta arrivati fin lì Isabel si concentro x alcuni secondi poi
disse a bassa voce a Kyle –Adesso tu lascia parlare me capito?- Kyle annui,
mentre Isabel lo trascinava di fronte alla guardia al cancello e sfoderando uno
dei suoi migliori sorrisi disse: -mi scusi, io e il mio amico siamo sulla lista
ci potrebbe far entrare?- l’omone li squadro da capo a piedi e poi disse–siete
un po’ in ritardo tutti quelli della lista sono già entrati, ma dimmi il tuo
nome che controllo.- - Evans, Isabel Evans + 1- gli rispose la ragazza sempre
sorridendo; l’uomo guardò alla lista e poi disse –Sì eccoti qui…- fece segno a
gli altri agenti che erano a posto e che potevano passare –Ecco questi sono i
vostri passi e adesso sbrigatevi.- i due ragazzi si affrettarono ad entrare, ma
fecero appena cinque passi che furono richiamati dalla guardia –Ehi aspettate
un minuto…- Isabel e Kyle s’irrigidirono e poi si voltarono –Ehi, ma tu non sei
il capitano della squadra di Basket della Roswell High?- chiese l’omone –sì,
sono io perché c’è qualche problema?- chiese nervosamente Kyle, l’omone gli
sorrise bonariamente –no nessuno è che mio figlio segue ogni tua partita, non è
che potresti farmi un autografo?- Kyle si rilassò e sorrise alla guardia –non
c’è nessun problema gli lo faccio volentieri, come si chiama sua figlio?-disse
Kyle prendendo la carta e la penna che l’omone gli porgeva –Si chiama Kevin.
Scrivi al mio più grande fan Kevin.- Kyle appena finito di scrivere gli porse
il foglio –grazie, grazie mille. Non sai come sarà felice mio figlio.- Per me è
stato un piacere, ma ora dobbiamo proprio andare arrivederci- Non appena
voltarono l’angolo Isabel scoppiò a ridere –e adesso cosa hai da ridere – le
chiese Kyle. - Niente è solo che sto ripensando alla faccia che hai fatto
quando quella guardia ci ha richiamato, sei sbiancato come un lenzuolo. Cos’è
avevi paura che si fosse accorta che qualcosa non andava nella lista e
chiamasse la polizia?- gli disse Isabel con tono Sarcastico –Parli bene tu. Io
non mi sono ancora abituato a queste storie di alieni, suppongo che tu abbia
usato i tuoi poteri x entrare qui?- le disse Kyle –Supponi bene, però se avessi
saputo che eri così famoso ne avrei fatto a meno. Quella guardia in cambio del
tuo autografo ci avrebbe fatto entrare lo stesso.- disse Isabel sorridendo
ancora –Lasciamo perdere. Piuttosto cerchiamo un posto dove poter osservare qui
tre pazzi senza che loro se ne accorgano. Hai idea di dove si siano
sistemati.?- le chiese Kyle che era ansioso di cambiare argomento, era la prima
volta che qualcuno gli chiedeva l’autografo e lui si sentiva in imbarazzo.
–Certo, so esattamente dove sono qui tre, si trovano proprio sotto il palco. Se
noi andiamo nelle gradinate di lato al palco dovremmo vederli bene senza che
loro ci vedano.- disse Isabel con sicurezza. Come aveva detto Isabel Alex Liz e
Maria si trovavano proprio sotto il palco e dai posti che avevano scelto
riuscivano oltre che a seguire il concerto anche a vederli bene in modo
detenerli d’occhio. Erano arrivati a metà concerto quando la band decise di far
una pausa di quindici minuti di pausa, Liz e Maria ne approfittarono x andare
al bagno lasciando Alex da solo; Isabel aveva seguito le ragazze da lontana x
assicurarsi che non facessero brutti incontri. Era appena tornata la suo posto
quando Kyle esclamò –e bravo Alex! Izzy non te la prendere, ma Alex ha
rimorchiato una tipa niente male…- Izzy guardò immediatamente nella direzione
di Alex e vide che stava parlando con una biondina che rideva ad ogni parola di
Alex. Dopo averla squadrata da capo a piedi commentò –Non è niente di speciale
carina, ma insipida; non è punto femminile e ride come un’oca.- Kyle si girò a
guardarla in volto e ci mise meno di due minuti a capire che Isabel era gelosa,
anche se non lo avrebbe mai ammesso; il ragazzo si diverti a stuzzicarla un po’
–Io non dire che non è femminile, anzi e ben carrozzata sia davanti che di
dietro…- disse Kyle, Isabel gli rivolse un’occhiataccia –I soliti ragionamenti
da maschi! E mai possibile che voi non notate altro in una ragazza oltre che
tette e sedere? E poi Alex non è quel tipo di ragazzo a lui non interessano
solo certe cose.- disse Isabel con tono risentito, Kyle sorrise maliziosamente
–Sarà anche come dici tu, ma quella lì gli sta appiccicata come se avesse la
colla e non credo che a Alex dispiaci più di tanto.- le disse il ragazzo
indicando come la ragazza si strusciasse ad Alex, mentre gli parlava
all’orecchio. Isabel osservò il viso della ragazza era un viso conosciuto, ci
mise due minuti x ricordare chi era: - Leanna!!!- esclamò la ragazza, Kyle si
girò e le chiese –Chi?!- -Quella ragazza è Leanna, la ragazza con cui Alex
sarebbe stato fidanzato in Svezia ed era anche sua la casella di posta
elettronica dove aLex aveva mandato il manuale alieno tradotto.- gli rispose
Isabel quasi gridando –E che diavolo ci fa qui?! Liz non aveva detto che era
una studentessa “umana” dell’università di Las Cruses, mi domando come mai è
qui?- disse Kyle con tono pensieroso –E quello che voglio scoprire…- disse la
ragazza a bassa voce in modo che Kyle non la sentisse, non appena vide Leanna
allontanarsi da Alex si affrettò a seguirla –Io devo parlare con lei. Tu rimani
qui a controllare Alex torno tra poco- disse Isabel mentre si precipitava giù
dalle gradinate, Kyle non poté far altro che annuire.
Isabel riuscì a bloccare Leanna prima che uscisse dallo stadio e la porto in un
corridoi isolato in modo che fossero lontani da orecchie indiscrete; Evans
stava x iniziare a parlare, ma fu anticipata dalla ragazza: -ma bene guarda un
po’ chi abbiamo qui? La cara principessa Vilandra a cosa devo l’onore? Aspetta
fammi indovinare si tratta del tuo “amico “ terrestre con cui stavo parlando
pochi minuti fa non è vero? Sai è proprio un bel ragazzo, simpatico, carino
intelligente… peccato che abbia due grossi difetti: è terreste e non ha alcun
potere che lo possa difendere. Se continua a dare confidenza a tutte le
sconosciute che incontra primo o poi farà una brutta fine.- disse la ragazza
con un sorrise che metteva i brividi x quanto fosse crudele. Isabel si sentì
invadere dalla rabbia, aprì la mano e senza neanche rendersene conto scaglio
Leanna in fondo al corridoio, la ragazza era ancora un po’ stordita quando
Isabel le si avvicinò e le disse –Sì può sapere chi diavolo sei e che cosa vuoi
da Alex?- la ragazza sorrise ancora malignamente –Ancora non l’hai capito
principessina? Mi deludi sai? Io pensavo che tu fossi intelligente e invece…-
Isabel afferrò la ragazza x il collo e la tirò su –Attenta a non provocarmi
potresti pentirtene molto amaramente…- la minacciò Isabel –ti ho fatto due
domande e esigo una risposta subito, se non vuoi fare una brutta fine.- disse
Evans lasciandole il collo ma aprendo la mano in un gesto significativo –datti
una calmata, se mi uccidi non otterrai le informazioni che mi hai chiesto.-
disse la ragazza sistemandosi i vestiti prima di iniziare a parlare –come avrai
già capito sono un’aliena che sta possedendo il corpo di questa ragazzina, il
mio vero corpo si trova su un pianeta satellite di Antar. Mi serve l’aiuto di
quel terrestre x svolgere un compito assegnatomi da Kivar in persona. Come sai
io non posso occupare x molto tempo questo corpo o ne provocherei la morte, non
che mi interessi particolarmente, solo non sai quanto sia difficile procurarsi
un corpo adatto.- disse con non curanza Leanna mentre si sistemava i capelli
–che genere di missione ti ha affidato, parla se non vuoi che io…- -tu cosa? Ma
non farmi ridere, non saresti in grado di fare male a una mosca tento meno a
me…-le rivolse un sorriso malefico e aggiunse –Io ti ho già detto quello che
potevo, il resto scoprilo da sola. Non ti consiglio di andare da Alex e
parlargli di questa storia non ti crederebbe mai e rimasto troppo scottato con
la storia dei vostri destini che fa ti tutto x evitarti, non credo che
riuscirai neanche a vederlo, se vuoi te lo saluto io o preferisci che risaluti
Kivar?- la ragazza scoppiò in una risata maligna –voglio proprio vedere come
farai a fermarmi.- detto questo la ragazza ebbe un fremito e si accasciò al
suolo priva di sensi come succedeva anche a Brody quando Larek interrompeva la
connessione. Isabel sorrise e disse silenziosamente –io ti consiglio di
occuparti più di te che non di voler vedere come riuscirò a fermarti. Grazie a
te sono riuscita a sapere qual’era il legame sulla terra tra Kivar e Nasedo,
ora che lo so sarà molto più facile fermarti…- detto questo si avvicino alla
ragazza e le diede dei piccoli schiaffi sulla faccia x farla riprendere –Ehi ti
senti bene? Vuoi che chiami un medico?- le chiese Isabel non appena la ragazza
aprì gli occhi –cosa è successo? Dove mi trovo?- chiese la ragazza in evidente
stato confusionale –Sei in corridoi dello stadio di Albuquerque, sei svenuta io
stavo cercando il bagno e ti ho visto mentre svenivi.- le spiego Isabel –Sei
sicura di sentirti bene, se vuoi vado a chiamarti un medio?- le chiese Isabel
mentre l’aiutava a rialzarsi –No davvero non serve. Ora sto bene, ti ringrazio
sarò svenuta x il caldo.- disse la ragazza mentre si allontanava –Sarà meglio
che vada a prendere una boccata d’aria.- disse la ragazza avviandosi verso
l’uscita, Isabel annui e fece ritorno da Kyle –finalmente sei tornata! Tutto
bene e successo qualcosa?- le chiese Kyle –Niente di importante ho
semplicemente scoperto chi era in realtà Leanna e che cosa vuole da Alex ….-
Isabel prevenne con un gesto della mano le proteste di Kyle –Tranquillo, lei
non ha scoperto niente. Siamo ancora la sicuro, qui è stato tutto tranquillo?-
chiese la ragazza –Si, dopo pochi minuti che tu sei andata via sono tornate le
ragazze e non si è fatto più vedere nessun tipo strano, neanche la security
scommetto che in questo caso ci hai messo tu lo zampino o mi sbaglio?- disse
Kyle –no, non ti sbagli. Non potevo permettere certo che fossero sbattuti
fuori, altrimenti come diavolo facciamo a tenerli d’occhio?- Kyle annui -hai
ragione. Guarda sta ricominciando il concerto- le disse il ragazzo indicando il
palco. Il concerto durò ancora un ora poi fini, Kyle e Isabel aspettarono che
Maria Alex e Liz uscirono dallo stadio e si misero in macchina, poi si
diressero verso la fermata dell’autobus che li ricondusse a Roswell.
Max e Liz arrivarono in anticipo sul luogo dove era fissato l’incontro tra Tess
e Nasedo, dopo aver scelto un angolo della caverna riparato da occhi
indiscreti, ma che gli consentisse di ascoltare tutto senza perdersi una parola
Max chiese a Liz –Che ore sono?- la ragazza guardo l’orologio che portava al
polso e rispose –sono le otto e Mezza. L’appuntamento era fissato x le nove,
almeno così c’era scritto sul diario, manca ancora mezz’ora all’appuntamento.-
Max sorrise maliziosamente e la guardò in modo significativo –Quindi abbiamo
mezz’ora tutta x noi?- la ragazza colse subito il suo sguardo e sorrise a sua
volta –Più o meno si, tu hai già in mente un modo x occuparla?- gli chiese lei
anche se già sapeva cosa aveva in mente, il ragazzo si avvicina lei e prima di
posare le labbra sulle sue disse: -dire proprio di si…- Liz come risposta gli
passo le braccia intono al collo e ricambiò il suo bacio.
Stavano ancora baciandosi, quando Liz si scostò un poco da lui e gli sussurrò
–Max credo che sia arrivato qualcuno ho sentito dei rumori.- gli disse la
ragazza indicandogli con un cenno della testa il centro della grotta. La
ragazza aveva ragione: era Tess, dopo pochi minuti arrivò anche Nasedo con le
sembianza di Pears –Allora procede tutto secondo i piani?- volle sapere
Nasedo/Pears –Sì non ti preoccupare, oggi Leanna si è messa in contatto con
Alex vedrai che non ci vorrà molto a convincerlo a collaborare con noi.- disse
Tess –E con Max come vanno le cose?- le chiese l’alieno – qui la faccenda è un
po’ più complicata: è innamorato di quella terreste, mi ha già detto chiaro e
tondo che non gli importa niente di quello che ha detto la regina madre.- disse
con tono sconsolato Tess –Accidenti, non è servito ha niente mostragli il
messaggio della regina madre. Dobbiamo trovare un modo x separarli, sai
benissimo quale sono le condizioni imposto da Kivar x tornare a casa no?- disse
Nasedo/Pears –Lo so benissimo. Io sto facendo del mio meglio, ma qualsiasi cosa
faccia lui rimane indifferente; sarebbe tutto più facile se fosse lei ha
lasciarlo.- A quelle ultime parole lo sguardo di Nasedo s’illumino –cosa hai
detto?- -Ho detto che sarebbe molto più facile se lo lasciasse lei, ma non ci
contare troppo quella stupida è disposta a rischiare la sua vita x lui, lo hai
visto anche tu…- Nasedo l’interruppe –hai detto bene quella ragazza è disposta
a tutto x il bene del ragazzo; se spingiamo i tasti giusti riusciremmo a
convincerla che deve lasciarlo x il suo bene e allora tu avrai campo
libero.-disse Nasedo con un ghigno che fece rabbrividire Liz, Max se ne accorse
e la strinse a se. –scommetto che tu hai già in mente un piano non è vero?-
disse Tess –Esattamente x questo avrò bisogno dell’aiuto di Leanna x attuare il
mio piano, contattala e dille che ci vediamo qui alla grotta domani sera alle
otto così vi spiegherò che cosa ho in mente. adesso è meglio che tu vada, non
vorrei che qualcuno si chiedesse che fine hai fatto.- disse Nasedo Tess annui
–Allora ci vediamo domani sera, non vedo l’ora di sapere che piano hai
escogitato.- disse Tess mentre usciva dalla grotta –Vedrai che ti piacerà
molto- così dicendo anche Nasedo seguì Tess fuori dalla grotta.
I due ragazzi rimasero nascosti finche non furono sicuri che Nasedo e Tess se
ne fossero andati; Max era notevolmente scosso. Nasedo aveva in mente qualcosa
e dalla sua espressione non prometteva niente di buono -Max …- lo chiamò Liz,
Max si girò verso la ragazza e vide che lo guardava preoccupata, il ragazzo
abbozzò un sorriso triste e cerò di rassicurala –Non ti preoccupare sto bene,
ora mi domando che piano abbia in mente Nasedo…- disse Max pensieroso –ha
intenzione di sfruttare il granelit che era in possesso di Leanna x andare nel
futuro e distruggervi facendo si che la me futura ti spinga nel passato x
modificare il futuro.- disse Liz con un tono di voce così basso che Max faticò
un po’ a capirla, Max le sia avvicinò e l’abbracciò x confortarla –Vedrai che
troveremmo il modo x fermarli te lo prometto…- Liz no rispose, ma si strinse
ancora di più a lui x cercare conforto nel suo corpo; rimasero x alcuni minuti
così abbracciati senza dire niente, poi si staccarono e uscirono dalla grotta x
fare ritorno alla fabbrica
Maria e Michael si trovano di fronte all’appartamento di quest’ultimo. Michael
cercava le chiavi –Accidenti eppure ero sicuro di averle messe in tasca, ma
dove diavolo sono andate a fine?- si chiese il ragazzo mentre si frugava nelle
tasche Maria lo fissava divertita; mentre lui continuava cercare le chiavi la
ragazza si appoggio alla porta che si aprì immediatamente rischiando di farla
cadere x terra, come al solito Michael non aveva chiuso la porta di casa.
–Michael lascia perdere ho già risolto il problema.- -Vuoi dire che hai tu le
chiavi –le chiese il ragazzo senza alzare la testa –No ….- disse Maria –Ma come
al solito tu non hai chiuso la porta a chiave.- e gli indico la porta semi
aperta –oh, probabilmente avevo furia e me ne sono dimenticato.- si giustificò
il ragazzo, Maria gli lanciò un’occhiata scettica –Si come no, ma lasciamo
perdere e sbrighiamoci a entrare tra mezzora dobbiamo essere al Motel.- disse
la ragazza.
I due ragazzi entrarono ed andarono direttamente nella camera di Michael dove
si trovava il computer; in quella stanza regnava il caos più totale: panni
sporchi da tutte le parti, il letto non era stato neanche rifatto, per non
parlare da quanto tempo in quella stanza non veniva spazzato e spolverato.
Maria fece una smorfia di disgusto –Accidenti che schifo!!! Si vede proprio che
in questo periodo non stavamo insieme. Intanto che tu guardi che tipo di file
conteneva l’archivio di Alex io do una ripulita in giro- disse Maria mentre
iniziava a raccogliere i panni sporchi e a metterli da una parte; nel frattempo
Michael iniziò a dare un’occhiata ai file del computer di Alex.
La maggior parte di essi era costituita da tesine e compiti in classe
correzioni varie, articoli; finalmente Michael arrivo a sfogliare la rubrica
che conteneva un numero impressionate di indirizzo di posta elettronica –Ehi
Maria vieni qui guarda cosa ho trovato.-disse il ragazzo indicando lo schermo
del computer dove appariva l’indirizzo e-mail di Leanna e anche le e-mail che
si erano scambiati –non ci sono dubbi si tratta proprio di Leanna.- confermò la
ragazza –dalle e-mail che si sono scambiati sembra che si siano conosciuti su
in chat e ha fatto pure lei la prima mossa.- disse Michael, Maria diede un
occhiata alla sveglia che ritrovava sul comodino segnava venti minuti alle nove
–Michael stampa quella roba e andiamocene, mancano venti minuti alle nove. Alle
nove dobbiamo essere al Motel. – gli ricordò Maria. Michael annui diede il
comando x stampare, mentre la stampante faceva il suo lavoro, Michael si diede
un occhiata in giro. La stanza sembrava un'altra: i panni sporchi erano tutti
ripiegati e ammucchiati da una parte ordinatamente, il letto era stato rifatto
e anche i fogli che si trovavano sparsi x la camera erano stati raccolti e
sistemati ordinatamente su una sedia. –Accidenti Maria, in questi pochi munti
sei riuscita a dare un aspetto decente a questa camera.- disse Michael
compiaciuto –Se avessi avuto un po’ più di tempo e anche una scopa e cencio x
spolverare la stanza sarebbe stata anche pulita che ordinata.- disse Maria
sorridendo soddisfatta x quello che era riuscita a fare in così poco tempo.
Appena la stampante ebbe finito di stampare raccolsero i fogli e i dischetti e
si diressero verso il motel. Arrivarono al Motel appena in tempo x vedere che
Nasedo usciva; -Perfetto Nasedo è appena uscito. Sbrighiamoci a dare
un’occhiata alla sua stanza.- detto questo Maria entrò nell’albergo seguita a
pochi metri di distanza da Michael. Non appena il portiere la vide entrare
l’apostrofò –Ehi bellezza vedo che sei tornata e che questa volta sei da sola…-
non aveva notata Michael che si trovava a qualche metro da lei. –Se hai bisogno
di una mano te la do volentieri, così riprendiamo il discorso che abbiamo
interrotto stamattina.- disse l’uomo con un sorrisetto x niente rassicurante
Maria stava x rispondergli, ma venne anticipata da Michael che l’aveva
raggiunta e l’abbraccio in modo possessivo –no amico non è da solo ci sono io
con lei. Vedo che ti sei già scordato della chiacchierata che abbiamo avuto
stamattina? Va be, vorrà dire che ti rinfrescherò la memoria: sta alla larga da
lei è la mia fidanzata, non mi piace che qualcuno gli giri intorno; non te lo
ripeterò un’altra volta, la prossima volta passerò hai fatti intesi?- gli disse
Michael con tono minaccioso, l’uomo annui spaventato –Intesi ti assicuro che
non succederà più.- assicuro l’uomo –Bene cos’ mi piaci. Adesso dicci a che
piano si trova la stanza n° 35- gli chiese Michael –Al secondo piano primo
corridoio infondo a destra.- gli rispose l’uomo indicandogli una rampa di scale
di fronte a loro, i due ragazzi non gli risposero e si avviarono nella
direzione indicatagli dall’uomo.
La stanza dell’alieno non era molto grande ed era nello stesso stato della
stanza di Michael, Maria guardò con aria disgustata la stanza –Questo posto è
tenuto quasi peggio che camera tua.- disse la ragazza dando un calcetto ad un
mucchio di piatti sporchi. –deve essere un vizio di voi “alieni maschi” quello
di non pulire mai; perché La stanza di Izzy non è mai in queste condizioni,
spero solo x Liz che Max sia diverso altrimenti non sa cosa l’aspetta.-
commento Maria camminando a piccoli passi nella stanza x evitare di inciampare
–Invece di parlare perché non mi dai un mano a cercare qualcosa che ci possa
aiutare.- l’apostrofò Michael un po’ risentito. Per alcuni minuti nessuno dei
due ragazzi parlò erano troppo occupati a cercare qualcosa di interessante in
mezzo a quel letamaio, ad un tratto Maria lanciò un urlo Michael si precipitò
dalla ragazza –Maria che c’è da urlare?- le chiese Maria si rifugio nella
braccia del suo ragazza e indicò un foglio che si muoveva, il ragazzo sposto il
foglio con cautela e rivelò un piattola enorme –Calmati tesoro e solo uno
scarafaggio.- le disse il ragazzo invitandola a voltarsi e indicandole
l’insetto che stava scorrazzando x il pavimento. Maria tirò un sospiro di
sollievo –Mi dispiace, ma mi sono spaventata a morte quando ho visto il foglio
che si muoveva.- cercò di giustificarsi la ragazza, il ragazzo sorrise –La
prossima volta prima di gridare in quel modo sposta prima il foglio mi hai…- il
ragazzo si interruppe aveva notato degli strani oggetti semi seppelliti sotto
un cumulo di immondizia –Michael hai visto qualcosa?- gli chiese Maria seguendo
il suo sguardo, il ragazzo annui –Si guarda quegli oggetti stani oggetti hanno
un che di famigliare non trovi?- disse Michael indicandoglieli. –E’ vero li
l’ho notati anch’io. stavo x prenderli, ma poi ho visto il foglio muoversi e mi
sono spaventata.- disse Maria chinandosi x raccoglierli. Appena li prese in
mano ebbe una visione. si trovavano nella grotta c’erano tutti loro: Lei,
Michael, Liz, Isabel, Max Kyle e Alex, quest’ultimo dettaglio le fece capire
che si trattava di una visione sul “futuro”; di fronte a loro si trovavano
Nasedo e Tess con in mano un oggetto x uno, mentre un’altro oggetto era
posizionato in mezzo alla stanza. Nasedo e Tess fecero segno a Lei Liz e Isabel
di avvicinarsi, solo quando furono in mezzo alla stanza Maria notò una terza
persona nascosta nell’ombra che aveva in mano una specie di telecomando; si
avvicinò a loro e quando fu a pochi metri spinse un pulsante del telecomando
che apri una specie di varco che inghiotti le ragazze e lo sconosciuto; subito
dopo la visione finì e Maria rabbrividì facendo cadere a terra i due oggetti.
Solo allora si accorse che Michael la stava osservando preoccupato –Maria che
ti succede stai bene?- le chiese con tono ansioso. la ragazza era ancora sotto
choc annui con fare incerto, –Si io credo di si e solo che…- Maria non sapeva
come fare a spiegali che cosa era successo, anche perché non riusciva a capire
nemmeno lei quello che era successo o meglio come mai era successo. Lei era un
essere umano come mai aveva avuto quella visione, di solito era Michael che le
aveva era uno dei suoi poteri. Maria scosse la testa confusa non poteva
dirglielo aveva già tanti problemi da risolvere non poteva aggiungercene –Mi
sono solo scivolati di mano, sono tutti ricoperti di sporco x questo mi sono
caduti. Adesso sbrighiamo a raccoglierli e andiamocene di qui prima che Nasedo
ritorni.- disse la ragazza chinandosi x la seconda volta a raccoglierli.
Michael non era affatto convinto dalla risposta che gli aveva dato Maria. La
ragazza non appena aveva preso in mano i due oggetti era sbiancata e aveva
trasalito, non glie erano semplicemente scivolati perché coperti di sporco
c’era molto di più sotto; per il momento si sarebbe accontentato della
spiegazione della ragazza, ma quella sera stessa avrebbe provveduto a indagare
maggiormente. –Aspetta un minuto prima di uscire devo fare una cosa dammi qui
cosi- le disse Michael, Maria gli diede gli oggetti senza protestare e osservo
Michael passarci la mano sopra x alcuni secondo in modo da ottenerne delle
copie perfette –E’ meglio non correre rischi Nasedo si poteva accorgere della
loro assenza.- le spiego il ragazzo, Maria annui e si diresse senza fiatare
verso l’uscita; non vedeva l’ora di lasciare quel posto e far ritorno alla
fabbrica, aveva bisogno di stare un po’ da solo x riuscire a capire che cosa le
stava succedendo.
Erano ormai le tre passate quando tutti fecero ritorno alla fabbrica. –Io direi
di rimandare a domattina il racconto di quello che abbiamo scoperto se non ci
siano cose urgenti di cui parlare- disse Max –no noi possiamo aspettare
domattina vero Kyle?- disse Isabel cercando la collaborazione del ragazzo. –si
non è successo niente di grave. – confermò Kyle anche se era poco convinto.
–Anche noi possiamo aspettare domani mattina.- disse Michael –bene allora
proporrei di andare a dormire.- così dicendo Max prese la mano di Liz e insieme
alla ragazza si avviò dove una volta c’erano gli spogliatoi delle donne, mentre
Michael e Maria si avviarono verso il piccolo ufficio del direttore; rimasero
solo Kyle e Isabel nel grande salone –non ti preoccupare non ho nessuna
intenzione di dormire qui credo che andrò a dormire negli spogliatoi degli
uomini.- disse il ragazzo con un po’ di imbarazzo, non voleva che si creassero
equivoci tra lui e Isabel già se ne erano creati troppi con Tess, dal canto suo
la ragazza sorrise divertita vedendo il nervosismo di Kyle –x me puoi pure
dormire qui, so che sei un bravo ragazzo e che non fari niente. Se proprio non
vuoi dormire qui ti consiglio di andare a dormire nella mensa, se andassi nello
spogliatoi maschile credo che non dormiresti molto…- disse Isabel con tono
allusivo –e perché?- chiese il ragazzo –semplice i muri di questa fabbrica sono
molto sottili e lo spogliatoio delle donne è accanto a quello degli uomini
rischieresti di sentire tutto quello che avviene li accanto. Non credo che ti
piacerebbe, almeno che tu non sia uno di qui tipi a cui piace ascoltare cosa
fanno i vicini.- gli rispose Isabel, -no, non sono proprio il tipo. Credo che
seguirò il tuo consiglio andrò a dormire nella mensa ci vediamo domani.- disse
Kyle avviandosi nella direzione della mensa –fa un po’ come vuoi disse Isabel
mentre si rannicchiava in un angolino, ma la sua mente era già lontana stava di
nuovo pensando ad Alex. a quest’ora era nel suo letto che dormiva, chissà che
cosa stava sognando. Le parole di Leanna le tornarono alla mente “non ti
preoccupare troppo x Alex ci penserò io ha consolarlo vedrai che in un batter
d’occhio si dimenticherà di te principessina “. Quelle parole facevano ancora
male, sapeva bene in che modo aveva intenzione di consolare Alex, ma sapeva
anche se tutto sarebbe andato x il meglio lei avrebbe riavuto il suo Alex; non
avrebbe mai permesso a quell’aliena di portarglielo via. Ad un tratto gli venne
un dubbio e se Alex l’avesse già dimenticata e non ne volesse più sapere niente
di lei? Isabel si rigirò nervosamente sul giaciglio improvvisato quel dubbio
non la lasciva in pace, c’era solo un modo x toglierselo: entrare nella mente
di Alex e scopri quali erano i suoi sentimenti. Era rischioso e se gli altri
l’avessero saputo avrebbero cercato in tutti i modi di impedirglielo, ma lei
doveva sapere e questo era l’unico modo. Con l’immagine di Alex ben impressa si
addormentò ed entrò nei suoi sogni.
All’inizio non riusciva a vedere niente, poi fu come se le si schiarì la vista
e vide che si trovava sul lago dove svolgevano le loro riunioni prima che
Michael andasse a vivere da solo. Alex era seduto in riva al lago sopra un
masso, era intento ha guardare il sole che stava tramontando –non è bellissimo
Izzy?- chiese ad un tratto il ragazzo senza voltarsi Isabel si avvicinò e si
sedette sopra un masso accanto a lui –si hai ragione è uno spettacolo
stupendo…- disse Isabel guardando di fronte a se, poi si girò verso il ragazzo
e gli disse – come hai fatto a capire che c’era qualcuno e soprattutto che ero
io?- –semplice il tuo profumo lo riconoscerei tra mille. Nessun’altra persona
usa quel profumo solo tu, lo usi da quando andavi alle medie.- disse il ragazzo
con un sorriso triste continuando a guardare di fronte a se –come mai sei
venuto qui?- gli chiese la ragazza –mi piace venire qui ha pensare. È un posto
talmente tranquillo che mi sembra di essere tornati quando non avevamo tutti
quei problemi…- disse Alex con tono amaro, Isabel gli prese una mano e lo fece
girare verso di se –Alex, noi non abbiamo più parlato da quando abbiamo
ricevuto il messaggio di mia madre io….- Alex la interruppe posandole un dito
sulle labbra –lo so cosa stai x dire io capisco che tu voglia stare con
Michael. Il vostro destino consiste nel salvare il vostro pianeta e io ti sarei
di impiccio, però voglio che tu sappia che se x qualsiasi motivo tu abbi
bisogno di me io ci sarò, se avrai bisogno di sfogarti, di una spalla su cui
piangere conta pure su di me.- le disse stringendole di più la mano.
Isabel era commossa: l’amava a tal punto che era disposto a lasciarla libera di
seguire il suo destino, ma le diceva anche che sarebbe rimasto sempre al suo
fianco in qualsiasi momento lei avrebbe avuto bisogno di lui, lui ci sarebbe
stato. –no non hai capito. Io volevo dirti che cercherò in tutti modi di
aiutare il mio popolo e mia madre, ma che non voglio perderti…- come era
successo pochi istanti prima il ragazzo la interruppe –ma non mi perderai. Io
sarò sempre al tuo fianco quando avrai bisogno di un amico.- Isabel sorrise
teneramente –Alex io non intendevo come amico, se tu mi avessi lascito finire
io avrei aggiunto che non voglio perderti come ragazzo.- Alex la guardò
stupito, Isabel si fece forza doveva dirglielo anche se x lui era solo un
sogno… -Alex io ti voglio bene. Certo ho delle responsabilità verso il mio
pianeta d’origine e la mia gente, ma non voglio che questo rovini quello che
c’è tra di noi, tu sei la persona più importante, al di fuori della mia
famiglia, nella mia vita. Io ti amo Alex.- disse Izzy tutto d’un fiato. Alex
non riusciva a credere alle proprie orecchie era una vita che aspettava che
Izzy gli dicesse quelle parole e ora che le sentiva non riusciva a crederci
–Izzy dici sul serio non mi stai prendendo in giro vero? Perché io non lo
sopporterei io…- questa volta fu il turno di Isabel di interromperlo, gli poso
un dito sulle labbra e poi si avvicino a lui x baciarlo. Alex ci mise meno di
dieci secondi x ricambiarlo e ancora meno ci misero le visioni x invadere le
loro menti. Isabel ne fu felice questo era segno che Alex era la persona giusta
x lei. Rimasero abbracciati così x lungo tempo fino a che non furono svegliati.
Maria si lasciò scivolare lungo una parete del piccolo prefabbricato che
fungeva da ufficio. Era esausta eppure x lei le fatiche non erano ancora
finite; doveva riuscire a capire come mai aveva avuto quella strana visione e
soprattutto capirne il senso. C’era tutti compreso Alex questo indicava che
loro sarebbero riusciti nel loro intento di cambiare il futuro, ma anche che
quello che aveva visto si riferiva al futuro; queste erano gli elementi
positivi della visione, poi venivano gli elementi negativi della visione: da
come si era svolta la visione Tess e Nasedo non erano stati fermati del tutto,
anzi da quello che poteva intuire li tenevano sotto tiro con delle armi aliene
e poi c’era quella figura nell’ombra chi diavolo era? Era sempre rimasta
nascosta x tutto il tempo della visione, dalla sagoma che traspariva si
deduceva che era una figura maschile adulta quindi era da escludere Nicholas
che aveva comunque le sembianza di un bambino. Rimaneva Brody, ma qualcosa le
diceva che non era lui. Maria conosceva abbastanza la figura di Brody x
riconoscerla anche se semi nascosta, quella figura non assomigliava x nulla a
quella di Brody. Quindi dove trattarsi di un nuovo nemico che ancora non si era
palesato; capiva che portasse con se Izzy: era un’aliena e principessa di Antar
era un ottimo ostaggio se voleva controlla Michael e Max, ma perché anche lei e
Liz? Loro due erano due comuni terrestri, Izzy sarebbe sta più che sufficiente
come ostaggio, che senso aveva portarle con loro? Era un azzardo essendo
terrestri potevano benissimo non essere in grado di sopravvivere con un clima
diverso da quello terreste. Se loro due fossero morte questo avrebbe scatenato
le ire di Max e Michael che l’avrebbero attaccato senza riflettere troppo.
Maria sospirò aveva gli occhi chiusi ed era immersa così profondamente nei suoi
pensieri, che non si accorse che Michael si era avvicinato a lei aveva iniziato
a baciarla, distinto Maria aveva risposto ai baci di Michael, ma così facendo
gli aveva comunicato cosa stava pensando.
Solo quando Michael esclamò –Maria perché diavolo non mi hai detto quello che
ti era successo?- Maria riaprì gli occhi e se lo torvo in ginocchio davanti a
lei che la guarda con uno sguardo pieno di rimprovero –ecco io non volevo
crearti altri problemi. Te lo avrei detto, non adesso ma te lo avrei detto. –
cerco di giustificarsi la ragazza –E quando me lo avresti detto? Dopo che il
fatto si fosse verificato?- le chiese Michael con tono accusatorio –io volevo
solo capire che cosa mi sta succedendo e volevo cerca di capirla un po’ prima
di parlartene.- disse Maria con le lacrime agli occhi stava x scoppiare a
piangere era stata una giornata terribile x lei: si era ritrovata nel passato x
cercare di salvare Alex, era stata costretta a subire le avens di quell’uomo
spregevole al motel x due volte e come se non bastasse come ciliegina sulla
torta ci si era aggiunta quella visione; tutto questo era troppo x lei che
scoppiò a piangere singhiozzando. Michael si sedette accanto a lei e l’attiro
sul suo grembo –va bene d’accordo Maria ho capito, però adesso calmati e cerca
di dormire dopo una nottata di sonno vedrai che ti sentirai meglio.-disse
Michael cullandola dolcemente, Maria annuì tra un singhiozzo e l’altro
rilassandosi un po’ alla volto. dopo dieci minuti tutti e due stavano dormendo
profondamente.
Tutta altra scena si era svolta nello spogliatoio femminile: Max e Liz era
abbracciati in un angolo stavano parlando tra di loro a bassa voce –stai bene?
Hai freddo?- le chiese Max, Liz si sistemo meglio contro il suo corpo e lo
guadò con uno sguardo che tradiva la passione che poco prima li aveva uniti –no
tranquillo sto di incanto. Mai stata meglio. – disse Liz sorridendo e
appoggiando la testa sul suo petto. Max sorrise a sua volta e pensò che Liz
aveva ragione anche lui stava sempre bene quando era in compagnia di Liz. Non
riusciva ancora a capire come aveva fatto ad illudersi di poter stare
altrettanto bene con Tess; era così diversa da Liz come lo è il giorno dalla
notte: Liz era così leale onesta e limpida quanto Tess era scorretta, disonesta
e torbida, sotto la sua facciata angelica si nascondeva un demone che non
guardava in faccia a nessuno x raggiungere i suoi scopi, ma ormai era inutile
rimuginarci più di tanto: ora al suo fianco c’era Liz e non avrebbe permesso
più a nessuno di dividerli. Con quel pensiero ben impresso nella mente iniziò a
baciare e carezzare nuovamente la ragazza che dopo pochi istanti rispose con il
suo stesso ardore ai suoi baci e carezze. I loro corpi si cercarono e trovarono
con ardore, una volta che la passione si esaurì i due rimasero abbracciati e si
addormentare dopo pochi minuti.
Erano appena le sette quando un rumore che proveniva a poca distanza da lei
svegliò Isabel –scusami Isabel, non volevo svegliarti e che avevo fame e stavo
cercando qualcosa da mangiare e sono inciampato- disse Kyle vedendo che la
ragazza si era svegliata e messa a sedere sul letto –non fa niente…- disse la
ragazza rivolgendogli un sorriso radioso. Kyle la guardò con sospetto e le
chiese –sei sicura di stare bene?- -benissimo mai stata meglio.- disse la
ragazza alzandosi e dirigendosi verso la zona dove si trovavano i viveri
aggiunse rivolta a Kyle –io vedo di preparare qualcosa x colazione tu vai a
svegliare gli altri, però non entrare bussa soltanto e avvertili che tra cinque
minuti e pronto il caffè.- disse Isabel con un sorriso a trentadue denti; Kyle
annui e perplesso chissà che cosa gli era successo quella mattina x essere così
pimpante pensò il ragazzo mentre si avviò a svegliare i ragazzi.
Cinque minuti dopo tutti si ritrovarono nel grande salone, Isabel arrivò
canticchiando era stracarica di cibi e vivanda, tutti la guardarono stupiti –si
può sapere che cosa ti è successo questa mattina? Erano settimane che non ti
alzavi così di buon umore.- le disse il fratello, la ragazza posò tutto x terra
e si sedette sotto lo sguardo attento degli altri –Niente che vuoi che mi sia
successo. Cos’è vietato alzarsi di buon umore?- rispose la ragazza evasivamente
non voleva rispondere, se avesse detto quale era il motivo della sua allegria
ne sarebbe nato un putiferio –no è solo che sei troppo contenta perché non sia
successo niente.- insistette Max. Isabel guardò uno x uno le persone che gli
stavano di fronte: i ragazzi le lanciarono uno sguardo interrogativo, non
capivano cosa le era successo e erano determinati a scoprirlo; le ragazze le
lanciarono uno sguardo complice avevano intuito che c’era di mezzo Alex. Fu
proprio Liz ha toglierla da quell’impiccio –Non credo che sia fondamentale
capire cosa sia successo a Isabel no? Le nostre priorità sono Nasedo e Tess:
dobbiamo escogitare un piano x fermarli.- Isabel colse al volo l’occasione che
l’amica le aveva offerto –Liz ha ragione. Sbrigatevi a mangiare, dopo dobbiamo
aggiornarci su quello che abbiamo scoperto ieri sera.- disse Isabel con tono
che non ammetteva repliche.
I primi a parlare furono proprio Isabel e Kyle: -bene ora che abbiamo finito di
mangiare possiamo iniziare la riunione- disse Isabel dopo che insieme con le
ragazze avevano fatto sparire l’immondizia. –Allora credo che sia meglio che
inizi io ha raccontare – disse Isabel, - l’altra sera al concerto ho fatto un
incontro interessante. Ho incontrato Leanna che mi rivelato un paio di cosette
intersanti sul piano che hanno in mente.- disse Isabel –Hai incontrato Jennifer
al concerto?- chiese Max, Isabel fece segno di no con la testa –Ho detto che ho
incontrato Leanna non Jennifer.- ribadì Isabel –Izzy ma Jennifer e Leanna sono
la stessa persona. Questo l’abbiamo appurato un bel po’ di tempo fa, senza
contare che Jennifer o Leanna come la vuoi chiamare è un essere umano non vedo
che cosa centri in tutta questa storia.- disse Max –so che Leanna o meglio
Jennifer è un umano, ma io ti ho detto che ho visto Leanna e non Jennifer.-
ripeté Isabel con un tono che tradiva un po’ di irritazione –Isabel forse è
meglio che li spieghi esattamente quello che è successo e chi è esattamente
Leanna, altrimenti non riusciremmo ad uscirne più da questo vicolo cieco.- le
disse Kyle –Sì credo che tu abbia ragione. Durante la pausa del concerto mentre
Liz e Maria andavano in bagno io e Kyle abbiamo notato una ragazza che si era
messa a parala re con Alex lì x lì non l’avevo riconosciuta, poi quando ho
visto chi era e che si allontanava ho deciso di seguirla e l’ho bloccato in un
corridoio deserto dove abbiamo avuto una piccola conversazione. Sono riuscita a
sapere che Jennifer è umana ma Leanna no. A Jennifer succede la stessa cosa che
succede a Brody con Larek …- -Vuoi dire che viene posseduta da questa Leanna?-
le chiese Michael –Sì, solo che ha differenza di Brody lei non pensa di essere
rapita di chi o cosa, semplicemente non ricorda più nulla.- rispose Isabel
–Dicci quello che ti ha detto. Avanti non farci stare sulle spine- la sollecitò
Michael impaziente. –Bhe ecco x la verità non sono riuscita a sapere molto, mi
ha detto che lei è un aliena originaria di un pianeta satellite di Antar e
Kivar le ha affidato una missione sulla terra e che x compiere questa missione
ha bisogno dell’aiuto di Alex, non sono riuscita a farmi dire altro, subito
dopo avermi detto questo ha lasciato il corpo di Jennifer.- disse Isabel –mi
domando che genere di missione debba svolgere x Kivar.- mormorò Michael con
tono pensieroso –ha questi ti posso rispondere io.- gli disse Liz tutti si
girarono nella sua direzione aspettando una risposta –non capisco è tu come
faresti a saperlo?- le chiese ancora Michael, Liz sorrise –Maria ha ragione non
ti ricordi mai nulla, allora vedrò di rinfrescarti io la memoria. Ti ricordi il
libri alieno tradotto nella nostra lingua che abbiamo trovato a Las Cruses?-
gli chiese Liz –Sì è con questo?- rispose Michael non capendo dove voleva
andare a parare la ragazza. –Michael noi siamo andati lì x seguire le tracce di
Alex…- gli ricordò Maria –Ed e proprio seguendo le sue traccia che siamo
arrivati a quella casa abbandonata in periferia.- continuò Liz, Michael si
batte una mano sulla fronte –è vero!- esclamò –E’ stato Alex che ha tradotto il
manuale, quindi la missione affidatagli a Leanna da Kivar e contattare Alex e
convincerlo a lavorare con loro. Questo spiegherebbe tutte le e-mail di Leanna
che abbiamo trovato nel computer di Alex.- disse il ragazzo tirando fuori una
decina di fogli e mostrandoglieli –non è solo questo il compito affidato da
Kivar a Leanna. Deve aiutare Tess e Nasedo ad attuare il loro piano x
riportarvi tutti su Antar nelle mani di Kivar, oltre che fare da intermediario
tra Kivar e Nasedo.- concluse Liz –Ecco il perché Nasedo a detto a Tess di
contattarla Leanna…- disse Max, -Scusa ti spiacerebbe spiegarci a che proposito
Tess deve contattare Leanna?- chiese Maria esprimendo il dubbio di tutti. –dopo
un po’ che eravamo alla grotta è arrivata Tess e subito dopo Nasedo. Nasedo le
chiedeva come stava procedendo il piano e lei rispondeva tutto bene tranne che
non riusciva ad instaurare nessun rapporto con me. Dopo che Tess ha detto che
sarebbe stato tutto più semplice se Liz mi avesse lasciato, Nasedo ha detto che
aveva in mente un piano x fare si che ciò avvenisse, ma che aveva bisogno anche
dell’aiuto di Leanna x attuare il suo piano e di dirgli di farsi trovare tutte
due domani allo stesso posto e alla stessa ora.- disse Max –Dobbiamo stare
attenti Nasedo è molto forte e soprattutto riesce a sfruttare e controllare
meglio di noi i suoi poteri. Di sicuro avrà in mente qualcosa di poco carino,
dobbiamo riuscire a scoprire cos’è e fermarlo prima che la metta in atto. –
disse Michael –io forse ho un idea di cosa a In mente di fare Nasedo.- disse
Isabel –Bene Izzy sentiamo la tua ipotesi.- l’incoraggiò il fratello. –ecco Liz
ha detto che ti ha lasciato perché il Max del futuro è venuto da lei e le ha
detto che senza di Tess non saremmo stati in grado di affrontare i nemici e che
io e Michael saremmo morti giusto?- chiese la ragazza, gli altri annuirono come
risposta –Oltre che al manoscritto tradotto a casa di “Leanna” Liz, Michael e
Maria anno trovato anche un granelit giusto?- chiese ancora la ragazza –Giusto,
ma questo cosa centra con il piano di Nasedo…- disse Michael –A meno che …-
continuò il ragazzo –A meno che. Io credo che Nasedo voglia usare il granelit x
attaccarci nel futuro e fare in modo che il Max del futuro venga costretto a
tornare indietro modificare il passato.- concluse la ragazza al suo posto –E
assurdo tutto questo è mostruoso. Voi dire che lui e Tess ucciderebbero
migliaia di persone solo x fare in modo che Liz e Max si lascino e che Tess
abbia campo libero con Max – esclamò Kyle alzandosi in piedi e iniziando a
camminare avanti e indietro nervosamente –è assurdo, io non ci credo non posso
crederci vorrebbe dire che Tess è … lei è un … - Kyle non riusciva pronunciare
quella parola, voleva dire che non aveva capito niente di quella ragazza e che
tutto l’affetto che aveva provato e in parte provava ancora per lei era del
tutto sbagliato –Un mostro? – disse x lui Liz Kyle annuì –so che x te è
difficile da accettare, ma questa è la vera natura di Tess ha usato te e ha
usato Alex e disposta a fare qualsiasi cosa x ottenere il suo scopo, non le
importa se migliaia di innocenti ne pagheranno il prezzo lei andrà avanti lo
stesso è x questo che noi dobbiamo fermarla. Dobbiamo impedirle di fare dal
male a qualcuno che sia Alex o qualsiasi altro innocente.- disse Liz con
fermezza, Kyle capì che Liz aveva ragione la sua era solo apparenza dietro quel
suo volto così angelico si nascondeva un diavolo dall’anima nera che andava
fermato a tutti i costi. –hai ragione Liz dobbiamo fermarla noi lei da sola non
si fermerà mai.- disse Kyle –voi cosa avete scoperto oltre alle e-mail di
Leanna?- chiese Isabel a Michael e Maria.-dopo essere stati in casa di Michael
siamo andati a dare un’occhiata nella stanza di Nasedo e abbiamo trovato questi
– disse Maria mostrando i due oggetti –Avete una qualche idea di quale sia la
loro funzione?- chiese Max –Ecco io …. cioè noi…- balbetto Maria, non sapeva
come spiegargli la visione e soprattutto perché l’aveva avuta lei. Michael
vedendo che la ragazza era in difficoltà si intromise nel discorso –sì, quando
ho preso in mano i due oggetti ho avuto una visione dove vedevo qual è il loro
funzionamento. Se vengono messi x terra in questo modo…- Michael si alzò e
posizionò i due apparecchi alle due estremità della stanza producono una specie
di campo di forza che tieni isolate le persone all’interno dell’aria
circoscritta dei due apparecchi. – disse Michael riprendendo il suo posto a
sedere. Liz guardò i due oggetti con attenzione e aggrottò –C’è qualcosa che
non va? – le chiese Max che aveva notato la sua espressione –no, è solo che il
materiale di cui sono fatti non ti sembra molto simile al materiale di cui è
fatto l’oggetto che abbiamo nella scatola di Tess – disse Liz a bassa voce
–Michael nella tua visione c’erano altri oggetti simili- gli chiese Liz -sì-
rispose il ragazzo Liz si alzò e andò a prendere la scatola e mostro l’oggetto
che vi era dentro a Michael –come questo?- chiese Liz –Sì era identico a
questo, ma voi dove l’avete trovato?- -nascosto tra le cose di Tess. Michael
nella tua visione sei riuscito a vedere anche il potere di questo oggetto?-
chiese Max Michael guardò Maria che annuì leggermente come a confermargli che
quello era il terzo dispositivo. –E un dispositivo che crea una specie di varco
x un altro mondo, o dimensione non si capiva bene, x attivarlo serve una specie
di telecomando che noi non abbiamo trovato e voi?- gli altri scossero il capo
–probabilmente c’è l’ha la terza persona quella nascosta nell’ombra- disse
Maria –e tu che ne sai?- l’apostrofò Isabel guardandola con sospetto –Ecco io…-
balbettò di nuovo Maria “accidenti alla mia boccaccia, non potevo starmene
zitta. Adesso come diavolo gli spiego che la visione l’ho avuta io e non
Michael.” Pensò Maria mordicchiandosi con fare nervoso il labbro inferiore,
ancora una volta Michael venne in suo aiuto. –le ho raccontato la visione non
mi sembra di aver fatto nulla di strano no?- disse Michael rivolto verso Isabel
–no, non hai fatto niente di male, ma adesso non credi che dovresti raccontare
anche a noi la tua visione.- gli disse Isabel anche se con evidenze riluttanza
Michael racconto loro la visione che aveva avuto Maria. Dopo che ebbe finito di
raccontare Liz diede sfogo ad un dubbio comune anche agli altri –l’unica cosa
che non capisco è x quale motivo “prelevare” anche me e Maria, sarebbe troppo
rischioso.- -e quello che mi sono chiesta anch’io non ha senso. Isabel sarebbe
stata sufficiente x colpire Max e Michael e li avrebbe indeboliti notevolmente,
ma io e Liz saremmo state un peso e x di più non sappiamo in che modo
reagiremmo a contatto con un’atmosfera diversa da quella terreste.- disse Maria
–Facciamo il punto della situazione….- disse Kyle –Sappiamo che Leanna è un
alieno e che “occupa” in modo abusivo il corpo di Jennifer, sulla terra deve
svolgere una missione datagli da Kivar quella di tradurre il libro x far
ritorno su Antar da linguaggio alieno a linguaggio terreste e x svolgere questo
compito ha bisogno dell’aiuto di Alex e in più fa da intermediaria di Kivar con
Tess e Nasedo; che Nasedo e Tess si incontreranno con Leanna alla grotta e
chiederanno il suo aiuto x intervenire sul futuro in modo da separare Liz da
Max e portare a termine il loro piano; abbiamo in mano tre oggetti Alieni che
creano un campo di forza e aprono un varco x Un altro pianeta, ma non abbiamo
il dispositivo x azionarli e sappiamo in oltre che un nuovo nemico li userà x
portare le ragazze su un altro pianeta.- disse il ragazzo riassumendo alla
perfezione la situazione –accidenti Kyle hai fatto un quadro completo della
situazione; x caso hai anche qualche idea che ci possa aiutare in questo
momento?- disse Isabel con una vena di ironia Kyle annui pensieroso –Sappiamo
che Nasedo e Tess incontreranno Leanna alla grotta domani verso le nove di sera
abbiamo due possibilità o affrontiamo direttamente quei tre e cerchiamo di
eliminarli in uno scontro diretto o li spiamo e una volta scoperto qual è il
loro piano cerchiamo di sabotarlo nell’ombra a voi la scelta – concluse Kyle
passando lo sguardo su tutti i ragazzi seduti insieme a lui. –io dico di
affrontarli tre dei quattro dispositivi li abbiamo noi ci conviene agire al più
presto prima che quei tre combinino qualcosa di irreparabile- disse Michael
–forse hai ragione, ma dobbiamo studiare un piano non possiamo mica presentarci
lì e dire salve indovinate un po’ chi siamo? –disse Isabel con fare ironico –
Izzy ha ragione dobbiamo escogitare un piano e che sia un buon piano- disse
Max. –che ne dite se facessimo un misto delle due soluzioni proposte –disse
Maria –spiegati meglio –l’esortò Michael –io direi di arrivare prima di loro
alla grotta e osservare x un po’ quello che succede e quello che diranno e una
volta che avremmo saputo quello che c’è da sapere usciremmo allo scoperto e
cercheremmo di fermarli, anche se non funziona l’approccio diretto avremmo
sempre un'altra possibilità x fermarli.- disse Maria –credo che l’idea di Maria
sia la migliore: ci lascia aperte più possibilità.- disse Isabel alzandosi e
dirigendosi verso la porta, x poi fermarsi a pochi passi dalla porta x voltarsi
indietro e anticipò le domande degli altri –io vado a tenere d’occhio Alex, non
vorrei che Leanna lo contattasse ancora.- -si è meglio evitare altri contatti
tra i due.- concordò Max –Bene allora io vado ci vediamo dopo, visto che esco
mi fermerò anche a comprare qualcos’altro da mangiare.- concluse la ragazza, ma
non si mosse e si mise a guardare Kyle con insistenza come del resto fecero gli
altri. –Bhe che c’è da guardare? Ho il viso sporco x caso?- tutta quella
attenzione puntata su di lui gli dava fastidio –no non hai nulla in faccia ti
devi solo alzare di lì e muoverti a raggiungermi. Sbaglio o abbiamo deciso che
dovevamo sempre uscire in coppia e io sono in coppia con te, quindi alzati da
lì immediatamente!- gli urlò contro Isabel, Kyle arrossì ma non le rispose e si
avviò di corsa nella sua direzione –ci vediamo tra un po’- disse Isabel
trascinandosi dietro Kyle e uscendo di corsa dalla fabbrica mentre gli altri
quattro decisero di rimanere nella fabbrica a parlare ancora un po’ prima di
dedicarsi ad altre attività più piacevoli.
Era appena passato l’orario di pranzo quando Isabel e Kyle carichi di borse di
cibo entrarono nella fabbrica deserta. I due ragazzi posarono le borse in un
angolo e cominciarono a chiamare gli altri -Max, Michael, Liz, Maria ci siete?
Siamo tornati abbiamo comprato del cibo. – disse Isabel, ma nessuno rispose. La
ragazza si girò a guardare Kyle –Perché non rispondono? Non gli sarà successo
qualcosa?- chiese la ragazza allarmata –calmati non gli è successo nulla …- -e
tu come fai a saperlo?- la ragazza si stava ancora di più agitando –Izzy
rifletti se fosse successo qualcosa te lo avrebbero fatto sapere no?- la
ragazza annuì un po’ più sollevata – si hai ragione, ma allora rispondono?-
Kyle stava x risponderle, ma venne anticipato da una voce che proveniva
dall’ufficio –arriviamo subito, smettetela di fare tutta questa confusione.-
era la voce di Michael che stava uscendo dal piccolo ufficio seguito da Maria.
Poco dopo si senti un'altra voce che proveniva dallo spogliatoio femminile
–Stiamo arrivando, Izzy smettila di agitarti e soprattutto di urlare altrimenti
qualcuno si accorgerà della nostra presenza qui.- questa era la voce di Max, in
pochi minuti le due coppie furono nel salone principale. –Hai comprato qualcosa
da mangiare?- chiese Michael rivolgendosi a Isabel la ragazza annui e indicò le
due borse stracolme di cibo abbandonate in un angolo –perfetto ho una fame da
lupo- disse il ragazzo prendendo x mano Maria e avvicinandosi alle buste; i due
ragazzi furono seguiti a ruota da Max e Liz, stavano x prendere qualcosa quando
furono fermati dalla voce irritata di Isabel –scusate se vi disturbo, non
voglio sapere in che cosa eravate impegnati x non rispondermi, però gradire che
la prossima volta mi rispondeste almeno. Ho avuto paura che vi fosse successo
qualcosa….- i ragazzi la guardarono con aria colpevole –d’accordo, d’accordo x
questa volta siete perdonati ma non fatelo mai più.- disse Isabel avvicinandosi
insieme a Kyle alle buste che contenevano il cibo.
Dopo che ebbero finito di mangiare Max chiese –Izzy è andato tutto bene?- Izzy
annui pensierosa –direi anche troppo bene, Leanna non si è fatta vedere e Alex
e stato tutto il giorno a lavorare al suo computer. Il mio istinto mi dice che
questa e la calma prima della tempesta, dobbiamo risolvere la questione “Tess –
Nasedo” al più presto o saranno guai grossi –Da quando in qua sei diventata
così pessimista?- le chiese Michael con tono ironico –non è pessimismo, ho solo
la sensazione che quei due abbiano in mente qualcosa di grosso.-– secondo me
Izzy ha ragione qui due sono capaci di qualsiasi cosa x ottenere il loro
scopo.- disse Maria –Avete intenzione di tornare a sorvegliare Alex?- chiese
Max rivolto alla sorella e Kyle –si lo sorveglieremmo fino a quando ci sarà
possibile. – disse Isabel alzandosi e dirigendosi verso la porta seguita da
Kyle. –non ci aspettate ci vediamo direttamente alla grotta.- detto questo i
due ragazzi salutarono e uscirono dalla stanza.
Erano le otto quando gli altri ragazzi decisero di iniziare ad avviarsi verso
la gratta –sarà meglio muoverci, ci metteremmo circa mezzora x arrivare alla
grotta e Nasedo ha fissato l’appuntamento x le nove. Credi che dovremmo portare
con noi anche gli oggetti che abbiamo sottratto a Nasedo e Tess?- chiese
Michael rivolto a Max –si credo che sia la cosa migliore, se le cose si
mettessero male potremmo sempre usarli x difenderci di loro.- disse pensiero
Max –Allora sbrighiamoci, non mi piace troppo l’idea dia andare girare nel
deserto di notte, a essere sincera mi mette i brividi con tutti quegli
animali.- disse Maria facendo una smorfia di disgusto. Michael sorrise e le
mise un braccio sulle spalle –Tranquilla ci sono io, vedrai che nessun animale
si avvicinerà a te- Maria sospirò –lo spero bene altrimenti le mie urla si
sentiranno fino in città- disse la ragazza con un espressione seria dipinta sul
volto, dal canto loro gli altri si misero a ridere e poi sia avviarono verso la
loro destinazione. Come aveva previsto Michael ci misero all’incirca mezzora x
arrivare alla grotta; si erano appena sistemati quando sentirono dei passi
provenire dall’esterno e una voce che li chiamava piano –Max, Michael ci
siete?- era la voce di Isabel –Sì, siamo dentro sbrigatevi a entrare e ha
nascondervi, tra pochi minuti Nasedo e gli altri saranno qui. – le rispose Max
da dietro una roccia. Isabel e Kyle fecero appena in tempo a nascondersi che
sentirono altri passi all’esterno x poi entrare nella grotta: erano Leanna e
Tess –Allora si può sapere x quale motivo mi avete fatto venire qui? Non erano
questi i patti voi vi dovevate occupare di Max e degli altri e io del terreste
o mi sbaglio?- chiese Leanna con voce risentita –Hai ragione, ma vedi è che
stiamo avendo più difficoltà del previsto a portare a termine la missione.
Nasedo ha escogitato un piano che potrebbe fare al caso nostro, ma abbiamo
bisogno del tuo aiuto x portarlo a termine.- cercò di spiegarle Tess –E di che
genere di piano si tratta? Sai benissimo che prima di agire dobbiamo chiedere
l’approvazione di Kivar vero?- le ricordo Leanna –e proprio x questo che ti ho
fatto venire qui- disse una voce maschile alle loro spalle Nasedo era arrivato.
–allora avanti sentiamo questo tuo piano.- gli disse con un tono sarcastico
Leanna –sappiamo entrambi che i cosiddetti reali d’Antar non lasceranno mai di
loro volontà i terrestri che hanno conosciuto qui sulla terra, neanche
ascoltare il messaggio della regina madre li ha indotti a cambiare
atteggiamento, sai bene che se non li lasceranno, non verranno mai su Antar con
noi e sai bene che Kivar la farà pagare cara sia a noi che a te se loro non
torneranno su Antar. –E scommetto che tu hai anche un piano x evitare che ciò
accada vero?- gli rispose Leanna con un sorrisetto ironico. –Sicuramente, ma x
attuare questo piano ho bisogno del tuo aiuto non che del consenso di Kivar sia
ovvio.- disse Nasedo come ha sottolineare la sua fedeltà a Kivar. –posso
esporti il mio piano?- le chiese Nasedo –sì, sono curiosa di sapere che cosa ti
sei escogitato questa volta. - -Tu hai sempre il granelit?- volle sapere l’uomo
–sì certo c’è l’ho, sai molto bene che è l’unico mezzo x permettervi di far
ritorno u Antar.- -Bene, ma sai anche che il granelit può essere usato x
compiere viaggi nello spazio e nel tempo.- -certo che lo so conosco ogni
caratteristica del Granelit. Si può sapere dove vuoi arrivare?- gli chiese la
ragazza con tono un tantino spazientito. –semplice voglio usare il Granelit x
compiere un viaggio nel tempo.- disse Nasedo con un sorrisetto crudele, Tess
spalancò gli occhi –non mi dire che …- mormorò la ragazza –Esatto vedo che hai
capito al volo: voglio distruggere il loro futuro in modo che siano costretti a
cambiare il passato in un passato che sia gradito a noi è ovvio.- disse Nasedo
sorridendo –si l’idea mi piace è tanto che non mi trovo coinvolta in una
battaglia di dimensioni galattiche, è troppo tempo che sono inattiva mi ci
vorrebbe proprio un po’ di movimento.- disse la ragazza sorridendo a sua volta.
I ragazzi avevano sentito tutto quello che si erano detti Nasedo e Leanna e non
appena capirono che lì altri se ne stavano x andare uscirono dai loro
nascondigli –mi dispiace disturbarvi, ma non credo proprio che attuerete il
vostro piano –disse Max puntando verso di loro uno degli oggetti che avevano
scoperto nell’appartamento di Nasedo, anche Michael e Isabel ne tenevano uno in
mano e ad un cenno di Max si disposero in modo da tenere ognuno di loro sotto
tiro un nemico, mentre Maria, Liz e Kyle rimasero un po’ di disparte con Kyle
che si era sistemato a meta strada tra gli alieni e le ragazza come a
proteggere quest’ultime –Max noi… io…- balbettò Tess –Tess smettila con le tue
bugie ormai sappiamo tutto del vostro piano e faremmo di tutto x impedirvi di
attuarlo – le rispose quasi urlando Isabel –Ma guarda chi si rivede i tre reali
con i loro due amici umani e la meta e meta.- disse con tono ironico Leanna
–Ehi chi sarebbe la meta e meta? Io sono umano mi hai capito o una parte del
tuo cervello non funziona qui sulla terra?- disse Maria con tono risentito
–accidenti che caratterino lo stesso caratterino che ha tuo padre. Cos’è
l’unica cosa che hai ereditato da lui?- le rispose la ragazza sempre con tono
ironico –non sono affari tuoi cosa ho o non ho ereditato da mia padre e si può
sapere che cosa sai tu di mio padre?- gli chiese la ragazza con voce
spazientita –ma come non mi dire che tua madre non ti ha detto niente su tuo
padre principessina?- gli chiese Leanna con tono ancora più ironico –si può
sapere di che diavolo stai parlano mio padre era un essere umano solo un po’
più vigliacco dei suoi simili che ha abbandonato mia madre quando ero ancora
molto piccola questo è tutto. Secondo me occupare troppo un corpo altrui fa
andare in pappa il cervello perché la principessa è Isabel e non io.- disse
Maria che stava visibilmente alterandosi e perdendo la pazienza –su questo ti
sbagli mia cara, vorrà dire che devo farti un riassunto delle puntate
precedenti…- disse la ragazza con finta aria esasperata. –si può sapere che
diavolo stai blaterando? Ti do un consiglio spassionato sbrigati a spiegarci
tutta questa storia altrimenti sono guai.- disse Michael puntandogli addosso
l’oggetto misterioso –Ti consiglio di dargli ascolto, perde facilmente la
pazienza e quando la perde sono dolori- l’apostrofò Isabel sempre tenendo sotto
tiro Tess. Leanna scosse la testa –quante volte te lo devo ripetere che le
vostre minacce non mi spaventano?- la ragazza si gira verso Nasedo e gli chiede
–Loro non sanno nulla di questa storia vero? (Nasedo annui e la ragazza abbassò
la testa con finta aria sconsolata) Va bhe, vorrà dire che gli la racconterò
io…- -sbrigati a raccontare o quanto è vero il dio ti dovrai cercare un altro
corpo da occupare perché questo lo ridurrò molto ma molto male.- disse Michael
quasi gridando, la ragazza alzò le mani come x difendersi dalla veemenza
verbale del ragazza –d’accordo, d’accordo accidenti principessina te lo sei
scelto con un bel caratterino. Disse Leanna rivolgendosi a Maria e notando che
il ragazzo non scherzava, ma che si stava preparando effettivamente a colpirla
– ora inizio a raccontare dammi un minuto di tempo. Iniziamo a dirvi che non
siete gli unici “alieni “ che atterrarono sulla terra più di cinquanta anni fa,
solo che a differenza di voi che siete degli ibridi chi atterrò poco distante
da voi era del tutto alieno…- -sì può sapere che cosa centra tutto questo con
mio padre?- chiese Maria che non riusciva ancora a capire –Accidenti come te lo
spiego è difficile spiegare certe cose a voi terrestri avete la mente così
ristretta…- - Hei !!!- protestarono in coro i tre terrestri –Lasciamo perdere
forse è meglio spiegargli che cosa è successo prima che Sailus approdasse sulla
terra: dovete sapere che Kivar non si limitò a tentare di occupare solo Antar,
ma anche i pianeti vicino in particola Baliox. Baliox era un pianeta di
dimensioni minuscole rispetto ad Antar e si trovava ai margini della nostra
galassia, ma era ricco di Pirox una materia ultra leggero che serve x creare
astronavi e armi. Lo stesso materiale di cui sono fatti gli oggetti che tenete
in mano; Kivar riuscì senza sforzo nella conquista di Baliox perché il popolo
era pacifico è non aveva mai combattuto a differenza del vostro popolo che non
si è mai piegato. Il popolo di Baliox si adattò presto al nuovo sovrano, ci fu
solo un piccolo focolaio di resistenza capeggiato dalla regina Selena, ma anche
quello fu presto represso e la regina madre catturata e incarcerata ma prima
riuscì a far fuggire suo figlio Sailus da Baliox e lo spedì con una navicella
sulla terra, dove sapeva che erano atterrati i quattro reali di Antar, il suo
compito era quello di stipulare un’alleanza con loro x riuscire a battere Kivar
e liberare i pianeti da lui soggiogati. Però come avrete intuito non andò cosi:
quando arrivò a Roswell si accorse subito che i quattro reali non si erano
risvegliati e che quando l’avrebbe fatto avrebbero avuto all’incirca sei anni,
così decise di fermarsi a Roswell x attendere il momento buone x contattare i
reali fu così che conobbe tua Madre si innamorarono si sposarono e nascesti tu,
passarono ancora degli anni e poi cercò di mettersi in contatto con i quattro
reali e così che ha scoperto il tradimento di Nasedo e Tess ed è per questo
motivo che loro l’hanno dovuto farlo sparire della circolazione.- -vuoi dire
che l’hanno ucciso- chiese Maria con voce tremante di pianto –no l’hanno solo
consegnato a Kivar adesso sta marcendo in una segreta nel palazzo di Antar, la
prossima volta che lo vedrò gli porterò i tuoi saluti principessina.- disse
Leanna con tono sprezzate, Maria era sconvolta le stavano tornando alle mente
ricordi sopiti della sua infanzia: come la storia su nonna Selena che suo padre
le raccontava quando era piccola prima di addormentarsi,lei aveva sempre
pensato che fosse una favola e invece era la realtà: lei era x metà aliena come
Michael ecco che si spiegava il perché di quelle strane visione facevano parte
dei suoi poteri. –cos’è non parli più adesso? Non mi dire che ti ho scioccato,
scusa non era nelle mie intenzioni. Adesso se volete scusarmi ho da fare.- così
dicendo Leanna si girò verso l’uscita si stava x avviare fuori gli altri
ragazzi erano ancora sotto choc solo Maria intervenne –dove credi di andare
tu?- la voce della ragazza era molto diversa dal solito aveva perso del tutto
quella nota allegra che la caratterizzava anche nei momenti più difficili
–Senti, senti la principessina vorrebbe fermarmi e come? Tu non hai poteri sei
solo una terrestre con un padre strano.- disse la ragazza con tono ironico
–Errore mia cara ho anch’io dei poteri e te li mostro subito.- così dicendo la
ragazza si portò davanti a Kyle e alzo la mano destra, in quel stesso istante
Leanna non si poté più muovere –cosa c’è adesso sei tu che non parli più? Ti
conviene non sottovalutarmi ancora, questo era solo uno dei miei e non era
neanche uno dei più potenti.- disse Maria avvicinandosi a Michael e ponendosi
tra lui e Leanna, la ragazza aveva gli occhi chiusi sembrava in trance, dopo
alcuni minuti Leanna sembrò riprendersi e le rivolse un sorriso che le fece
venire i brividi –visto che sei così forte ho pensato di chiamare rinforzi-
disse la ragazza sorridendo ancora di più, dopo due minuti si sentì un rumore
provenire dall’esterno –ecco il mio rinforzo è arrivato ora si che siete nei
guai.-
Dopo pochi minuti fece la sua comparsa nella stanza un ragazzo che dimostrava
all’incirca ventisei anni, Maria spalancò gli occhi e mormorò –tu sei l’uomo
che stava nell’ombra nella visione.- quest’ultimo le sorrise -e così i tuoi
poteri si sono finalmente manifestati. Finalmente dopo tanto tempo ci si rivede
Zan Rath e vedo che c’è pure la mia dolcissima Vilandra. Da quanto tempo non ci
si vede ne sono passati di anni..- disse il nuovo arrivato –chi sei?- gli
chiese Max –Ma come non mi ricordate di me? Neanche tu Vilandra? Cosi mi spezzi
il cuore.- rispose il ragazzo con tono ironico –smettila con questa recita e
dicci chi sei- gli disse Isabel alterata –vedo che sei sempre impaziente come
un tempo tesoro. Io sono Kivar tesoro il tuo grande amore.- gli disse
quest’ultimo avvicinandosi ad Isabel, la ragazza istintivamente arretrò e
scosse la testa –io non sono il tesoro di nessuno specialmente il tuo.- gli
rispose la ragazza –vuoi dire che non ti ricordi il tuo passato, il nostro
passato?- le chiese il ragazzo continuando ad avanzare nella tua dimensione e
fermandosi a pochi passi da lei –hai detto “passato” ti sei dimenticato di una
cosa io non sono Vilandra io sono Isabel, quindi ti consiglio di starmi lontano
se non voi che ti faccia male- disse la ragazza puntandogli l’arma che aveva in
mano dritta al petto –Kivar che diavolo sei vento a fare qui, lascia in pace
mia sorella!!!- gli grido Max, Kivar si girò verso il ragazzo –anche tu hai
mantenuto il tuo stesso carattere sempre così irritante. Vuoi sapere che sono
venuto a fare? Semplice sono venuto a prendere due principesse e una terreste,
le due principesse le ho trovate (passo il suo sguardo da Maria a Isabel), ma
non ho ancora visto la terreste (Kivar fece vagare lo sguardo sulla stanza e
finalmente vide Liz che si trovava ancora dietro a Kyle) Ha eccola li…- -Tu non
porti nessuno da nessuna parte non ti provare a torce loro un capello o te la
faremmo pagare cara- disse Michael –Ecco il solito Rath sempre sbruffone come
un tempo…- Kivar scosse la testa poi rispese a parlare –Voi non potete fare
niente x fermarmi, ho il doppio dei vostri poteri messi insieme.- disse
l’alieno scoppiando a ridere –Sarà anche come dici tu ma ti sei scordato che i
tuoi preziosi dispositivi li abbiamo noi- gli fece notare Maria –Si voi avete i
dispositivi, ma non vi serviranno a un bel niente senza il telecomando x
attivali e quello si da il caso l’ho io.- Kivar mostro un piccolo telecomando
–vi conviene arrendervi e venire con me con le buone, se non lo farete userò le
cattive.- disse il ragazzo guardando in faccia prima Maria e poi Isabel, ma
cosi facendo non si era accorto che Kyle si era spostato dalla sua posizione
egli stava arrivando alle spalle, appena gli fu dietro Kyle gli saltò addosso e
Liz ne approfittò x prendere il telecomando che gli era caduto –Bella mossa
Kyle.- approvò Michael –E adesso cosa fari? Il dispositivo d’accensione e in
mano nostra, mi sa che questa volta dovrai essere tu ad arrenderti- -mi
sottovaluti Rath …- disse Kivar movendosi velocemente nella direzione di Liz
tutti gli altri non ebbero il tempo materiale di far nulla, tutti tranne Maria
che si mosse altrettanto velocemente e si mise tra lui e la ragazza –forse sei
tu che sottovaluti noi.- gli disse Maria –Vedo che i tuoi poteri si sono
risvegliati del tutto, ma è solo un piccolo imprevisto. Neanche i tuoi poteri
sono abbastanza forti x fermarmi.- le disse Kivar –I suoi da soli no, ma
ricordati che ci sono anch’io- gli disse Isabel portandosi accanto a Maria
–Quando lo vorrai capire che tu appartieni a me…- le disse Kivar –Izzy non
appartiene a nessuno, tanto meno ad un essere viscido come te- disse Liz
sistemandosi accanto a Izzy e attivando il dispositivo –siete solo tre
ragazzine sciocche non potete fare nulla x fermarmi- le apostrofò Kivar –Tu
parli troppo x i mie gusti .- disse Maria alzando la mano destra e bloccando
come aveva fatto con Leanna pochi minuti prima, Isabel apri la mano e lo
scaglio al centro della stanza dove Liz attivò il dispositivo che apri un vaco
dimensionale, ma proprio in quel momento dalla mano di Kivar parti un raggio
mortale che centro in pieno le ragazze mandandole a sbattere contro la parete
esterna.
Max e Michael si precipitarono verso le ragazze mentre Kyle teneva sotto tiro
Leanna e gli altri; dopo pochi minuti Liz, Mari e Isabel si ripresero, ma
mentre Liz e Maria erano in ottima forma, Izzy non lo era altrettanto; sembrava
che il raggio avesse causato dei danni gravi, Max si inginocchiò accanto a lei
e provò a curarla diverse volte senza risulta –Perché non riesco a guarirla e
soprattutto perché lei è rimasta Ferita gravemente mentre tu e Maria non avete
neanche un graffio – chiese Max rivolgendosi a Liz. – questo te lo posso
spiegare io.- gli disse Leanna dal fondo della grotta –e molto semplice: Maria
ha ereditato la caratteristica di tutti quelli appartenenti alla razza di suo
padre ciò l’immortalità, ma lei essendo mezza terrestre non è che sia proprio
immortale; diciamo solo che il raggio di Kivar colpisce esclusivamente la parte
terreste che c’è on voi, ma che la parte aliena di Maria ne ha assorbito la
potenza distruttiva lasciandola illesa. X quanto riguarda Liz tu l’hai guarita
e guarendola l’hai modificata, hai fatto si una parte dei tuoi poteri
passassero a lei. Probabilmente senza accorgersene lei ha attivato una specie
di scudo che l’ha protetta dal colpo di Kivar, mentre Isabel essendo priva di
tutte queste difese a subito il colpo in pieno, quelle che vedete sono le
conseguenze del colpo di Kivar, non ha speranze .- disse Leanna con malcelata
soddisfazione. –adesso chiudi quella fogna o giurò su Dio che ti faccio fare la
sua stessa fine –l’apostrofò Kyle.
Nel frattempo Isabel aveva preso respirare sempre più debolmente –Hei vedete
anche voi quella colonna di luce lassù?- chiese Isabel indicando il soffitto
della grotta –Izzy non ti sforzare di parlare adesso devi solo stare tranquilla
e permettermi di guarirti- le disse il fratello con le lacrime agli occhi, ma
Isabel scosse la testa –Hai sento anche tu quello che ha detto Leanna, non puoi
fare niente x me..- ad un tratto Isabel si interruppe e sgranò gli occhi
–Alex?- chiese rivolgendosi a una figura che solo lei vedeva –Alex sei venuto a
prendermi? Questo vuol dire che finalmente staremmo insieme?- Isabel aspettò
una risposta che solo lei potette sentire, gli altri la videro sorridere
dolcemente –sono felice tanto felice…-la ragazza non proferì più parola e il
suo corpo iniziò a svanire sotto le braccia del fratello, che si iniziò a
piangere.
Isabel si risveglio di colpo aveva avuto un incubo terribile guardò la sveglia
sul comodino: segnava le quattro di notte, si alzò in fretta dal letto e si
diresse in bagno prima di fondarsi sul telefono e comporre un numero. Dopo un
numero imprecisato di squilli una voce maschie e assonnata rispose –Pronto qui
Alex Whitman chi è che rompe alle quattro di notte?- -Alex sono io Izzy..- -
Izzy!! Si può sapere che è successo di così grave perché tu mi chiami in piena
notte?- le chiese il ragazzo. –no niente di grave è solo che ho fatto un brutto
incubo e ..- la ragazza era imbarazzata. –E..- la sollecitò il ragazzo
dall’altro capo del telefono. –e mi sono un po’ spaventata, io ho sognato che
tu eri morto x cola di Tess..- fece un respiro profondo –so che non dovrei
chiedertelo e so che ci tieni tantissimo, ma ti prego non andare in Svezia ti
prego!! Io ho bisogno di te, non mi lasciare da sola sei l’unica persona a cui
voglio bene. Io ti amo Alex –disse tutta d’un Fiato la ragazza, se in quel
momento il ragazzo l’avesse potuta osservare avrebbe visto che era arrossita
fino alla radice dei capelli. –cosa?! Izzy io…- -Ti prego non dire niente
promettimi solo che penserai a quello che ti ho detto lo fari?- _Izzy non ti
stai dimenticando di qualcosa?- le chiese il ragazzo un po’ dubbioso. –Lascia
stare il mio destino. Io voglio bene a Michael, ma gli voglio bene come un
fratello, mentre il bene che provo x te e diverso io ti amo, non lo dimenticare
mai qualsiasi cosa accada.- - D’accordo ti prometto che ci penserò adesso ti
lascio ci vediamo domattina a scuola.- - D’accordo buonanotte Alex- -buonanotte
Izzy .
Una volta riappeso il ricevitore la ragazza si rimise a letto e si addormentò
quasi subito pensando al suo dolce Alex era quello il ragazzo che voleva la suo
fianco, un tipo sensibile e dolce che la capisse sempre, ma anche ironico e
divertente che le sapeva tirare su il morale anche quando era a terra, tutto
l’opposto di Michael. Non si accorse di un ombra che si stagliava in un ‘angolo
della stanza e che non appena si fu addormentata le sussurrò piano all’orecchio
–Brava figlia mia sono fiera di te, la vostra grande forza sta nell’amore,
l’amore vero e non quello che qualcun altro ha deciso x voi. Spero solo che tuo
fratello e il suo braccio destro lo capiscano, non vorrei essere costretta a
fare quello che ho fatto x te – così dicendo l’ombra come era apparsa se ne
andò lasciando dietro di se una lieve brezza e la consapevolezza che l’amore
vero era la cosa più importante nella vita un lezione che adesso che Isabel
l’aveva imparata avrebbe tenuto ben al sicuro nel fondo del proprio cuore.
Scritta
da Fay80 |