Roswell.it - Fanfiction

CAMBIARE IL FUTURO


Riassunto: Siamo alla fine della seconda serie: che cosa succederebbe se Isabel si mettesse in testa di cambiare il futuro? Leggetelo e lo scoprirete.

Data di composizione: iniziato il 12/06/2002 e finito il 30/07/2002

Valutazione: Adatto a tutti

Disclaimer: Tutti i personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione W.B., ad eccezione del personaggio del padre di Maria, che è stato creato dalla fantasia dello scrittore. Il racconto è di proprietà del sito ROSWELL.IT.

La mia E-MAIL è fay80@virgilio.it

Nota: un ringraziamento particolare va ad Elisa, senza i suoi consigli e il suo incoraggiamento questo racconto non sarebbe mai stato scritto, e un ringraziamento va anche ad Antonio Genna, creatore del sito che ha pubblicato il mio racconto, grazie per aver pubblicato il mio racconto.
Se avete dei commenti da fare in positivo e in negativo scrivetemi pure alla mia e-mai, accetterò qualsiasi critica, anche la più dura.


Era passata già una settimana da quando avevano scoperto la verità sulla morte d’Alex. Isabel ancora non riusciva a crederci: la sua “amica”, la sua “migliore amica”, le aveva portato via l’unico ragazzo che mai avesse amato e non solo era disposta a consegnarli nelle mani di Kivar; e lei come unica spiegazione aveva sostenuto che non avrebbe voluto uccidere Alex ma che era successo ed era una conseguenza che era necessario pagare perché loro quattro potessero tornare a casa. Già tornare a casa, Ma quale casa un pianeta devastato da una guerra che durava da decenni e dove ormai non c’era più nessuno ad aspettarli? Anzi no qualcuno che li aspettava c’era: era Kivar che li aspettava per ucciderli o almeno così supponevano Max e gli altri. Questi erano i pensieri che affollavano la mente d’Isabel mentre si stava preparando per andare a scuola, fu riscossa dai suoi pensieri dalla voce di sua madre che la chiamava: - Isabel tesoro scendi la colazione è pronta muoviti o farai tardi a scuola.- Isabel si riscosse e si affrettò a rispondere – Scendo fra un minuto-. La ragazza diede un’ultima occhiata alla sua immagine riflessa nello specchio e dopo aver fatto un cenno d’approvazione con la testa afferrò la borsa e chiuse la porta e si diresse in cucina. Una volta arrivata sulla soglia di cucina si fermò fece un respiro profondo poi con un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra si affretto ad entrare in cucina. Non era proprio nello stato d’animo per sorridere ma non voleva che i suoi genitori capissero che c’era qualcosa che non andava non avrebbe retto ad un altro interrogatorio di sua madre senza poterle dire la verità aveva bisogno di potersi sfogare con qualcuno, ma non sapeva proprio con chi poteva sfogarsi; il suo principale confidente era Alex, ma ormai Alex non c’era più, parlare con Max era diventato impossibile aveva già i suoi problemi con Liz e poi ora si era aggiunto anche il bambino che aveva avuto da Tess, Michael era sempre più preso dai suo problemi di coppia con Maria e per Maria valeva lo stesso, rimaneva solo Liz. All’inizio aveva scartato quell’idea come assurda, ma più passava il tempo più pensava che non era poi una così cattiva idea. Liz era una delle migliori Amiche d’Alex chi meglio di lei poteva capire i suoi sentimenti? Senza contare che era merito suo se avevano scoperto cosa c’era dietro la morte d’Alex e le vere intenzioni di Tess e Nasedo. Era ancora immersa nei suoi pensieri quando la voce di sua madre la riscosse – Isabel tesoro potresti andare su a chiamare tuo fratello altrimenti farete tardi - - Certo mamma vado subito a chiamarlo –
Isabel si alzò dal tavolo dal tavolo e si diresse verso la camera del fratello sotto lo sguardo attento dei suo genitori – Secondo te cosa ha Izzi la vedo molto strana in questo periodo – chiese Philip Evans alla moglie – Credo che stia solo passando un brutto momento la morte di Alex è ancora recente e la fa soffrire molto e ultimamente deve aver litigato anche con Max hai notato che non si parlano più si rivolgono la parola solo se costretti? - - Sì l’ho notato tu credi che sia il caso di intervenire? - - No non credo sia il caso di intervenire adesso; lasciamo passare un altro po’ di tempo e se le cose non migliorano allora interverremmo - - Va bene tesoro facciamo come vuoi tu-.
 
Nel fra tempo al piano di sopra Isabel si trova davanti alla porta della camera di suo fratello e come poco prima davanti alla cucina tira un lungo sospiro per farsi forza, poi alza la mano e bussa alla porta del fratello – Max, sei sveglio?- dalla camera non viene nessuna risposta - Max apri la porta dai è pronta la colazione – ancora nessuna risposta – Uffa apri questa dannata porta odio quando fai così- disse sbuffando Isabel finalmente la serratura della porta scatta, Isabel apre la porta con cautela – Finalmente era l’ora che mi aprissi…. – non le diede il tempo di finire che le chiese - Perché sei venuta a chiamarmi? – Isabel lo guardò stupita – Ma sei sordo o cosa?! Sono dieci minuti che ti dico che la colazione è pronta e la mamma dice di scende se non farai tardi - - Scusami non avevo capito scendo subito – Isabel si fermò a guardalo con attenzione aveva un’aria distrutta sembrava uno che non dormiva da giorni e forse era proprio cosi; lo prese per un braccio e lo spinse verso il letto dove lo costrinse a sedersi – Aspetta un attimo si può sapere cosa ti sta succedendo guardati ….- e lo costrinse a guardare la propria immagine riflessa nello specchio che si trovava davanti a loro - ….Hai l’aria distrutta sembri uno che non dorme da giorni si può sapere che hai?- Max distolse lo sguardo dallo specchio e cercò di evitare lo sguardo indagatore della sorella ed iniziò a balbettare – E’ solo che…..Niente Isabel davvero non è niente- - Max ti prego dimmi cosa ti preoccupa sono tua sorella e voglio aiutarti, ma se tu non mi dici niente io come faccio ad aiutarti ti prego…- Max alzò la testa e vide lo sguardo preoccupato della sorella allora si decise a parlare: - Ecco, è solo che non so più cosa fare sono confuso io dovrei essere il vostro “leader” ed invece guarda cosa sono riuscito a fare: Alex è morto e io sono stato così stupido da lasciarmi incantare da Tess con il risultato che per poco non finivamo nelle mani dei nostri nemici e per di più ho un figlio che forse non conoscerò mai.- Isabel scosse la testa – Max guardami non è colpa tua quello che è successo come potevi sapere quello che Tess e Nasedo avevano tramata alle nostre spalle chiunque avrebbe fatto come hai fatto tu, non devi sentirti in colpa per la morta di Alex la colpa è solo di Tess e lei che lo ha usato e poi ucciso quando non gli serviva più. Vedrai che troveremo un modo per salvare tuo figlio dalle loro mani qualcosa c’inventeremmo un modo lo troveremmo ma dobbiamo restare uniti e soprattutto tu non devi darti la colpa di tutto, la colpa è di tutti nessuno si è accorto che Tess ci stava usando per i suoi scopi ha ingannato tutti e non solo te- - Isabel grazie lo so che in questo periodo sono stato un mostro e ti chiedo scusa x quello che ti ho detto- Isabel lo interruppe -Shhh adesso basta con i rimpianti quello che è stato è stato dobbiamo solo guardare avanti la vita continua, in ogni caso accetto le tue scuse sei perdonato e adesso muoviti dobbiamo scendere la mamma ci avrà dato x dispersi - - E’ vero scendo tra due minuti intanto tu avviati giù- Isabel si alzo e si diresse alla porta ma prima di aprirla si giro e disse: - Sbrigati ma prima di scendere datti un sistema sembri uno zombi e io non voglio andare in giro con uno zombie- detto questo apri la porta ed usci appena in tempo per evitare il cuscino lanciatogli da Max come risposta alle sua ultima frase.
 
- Muoviti Max siamo in ritardo! Non voglio fare tardi x colpa tua- - Isabel sei sempre la solita! Siamo in perfetto orario mancano ancora venti minuti prima del suono della campanella abbiamo tutto il tempo, non c’è bisogno di questa marcia forzata- -Parli bene tu io alla prima ora ho il Prof Seeleman lo sai che arriva sempre dieci minuti prima e se appena suona non sei già a sedere ti segna un ritardo sul registro e io non voglio prendermi un ritardo x colpa tua e per di più oggi ha deciso di fare un giro di interrogazioni.- -A gli ordini signor generale – disse Max facendo un saluto militare, Isabel lo fulmino con lo sguardo – Spiritoso!- Ormai erano arrivati vicino agli armadietti e Max era tornato di nuovo serio – Senti credo che dovremmo incontrarci con gli altri per discutere su come spiegare l’improvvisa scomparsa di Tess – anche l’umore di Isabel muto all’istante – Sì credo che tu abbia ragione ci ritroviamo a casa di Michael dopo che avranno finito il turno al Crashdown, lo dici tu agli altri?- -Sì non ti preoccupare in bocca al lupo per l’interrogazione- Isabel si girò a prendere i libri nell’armadietto – Crepi ci vediamo dopo a pranzo- -Sì ha dopo- Max guardò Isabel che si allontanava lungo il corridoio poi si girò prese i libri dall’armadietto e si diresse verso l’aula di chimica. Si era appena seduto quando Liz entrò nell’aula e si sedette accanto a Max –Ciao come stai? –Bene sto bene grazie e tu? –Sto bene anch’io grazie. I due ragazzi si guardarono negli occhi era la prima volta che si ritrovavano a parlare dopo di quello che era successo alla grotta una settimana fa –Senti… Avevano parlato in contemporanea –Cosa volevi dirmi? Chiese Max, Liz abbassò lo sguardo scosse la testa ed arrossi –No niente di importante; tu più tosto cosa volevi dirmi? –Ecco senti avrei pensato che sarebbe opportuno se ci riunissimo stasera a casa di Michael dopo che avrete finito il turno al Crashdown, bisogna decidere come spiegare la scomparsa di Tess e credo sia giusto che lo decidiamo tutti insieme non credi? –Certo prima risolviamo questa faccenda meglio è prima che qualcuno inizi a fare domande in giro. Liz era rimasta un po’ delusa pensa che Max volesse parlare di loro e del loro rapporto. Subito dopo l’uscita dalla caverna aveva detto che la cosa migliore che aveva fatto era stata quella di innamorasi di lei, ma dopo quell’affermazione non era successo niente anzi Max sembrava quasi volesse evitare tutti, si era sempre più chiuso in se stesso, certo quello che era successo con Tess aveva sconvolto la loro vita e non pretendeva certo che tutto tornasse come prima, ma sperava che almeno si sarebbero chiariti e che potevano almeno tentare di ricominciare. Max aveva notato l’espressione un po’ delusa di Liz e stava per aggiungere qualcosa ma l’arriva della professoressa rese ciò impossibile. Dopo un’interminabile ora di spiegazione finalmente suonò la campanella che sanciva la fine della lezione –Finalmente …. – sbuffò Liz -… non ne potevo più sono stracotta è pensare che è solo la prima ora e ne mancano ancoro sette…- disse sconsolata Liz dopo una pausa come se non avesse più la forza x andare avanti Liz riprese il discorso che aveva interrotto -….Su forza e coraggio ora mi attende storia con la Webber sai che pizza ciao Max ci vediamo dopo allora.- Liz si alzo e si stava già dirigendo fuori dell’aula quando Max la richiamò –Liz aspetta un minuto. Liz si girò di scatto con un’espressione speranzosa sul viso –Si Max che c’è? –Senti avevo pensato che sarebbe meglio se ci vedessimo pranzo così ci mettiamo d’accordo per questa sera. –Non c’è problema allora ci vediamo a pranzo a dopo Max.- la ragazza fece x andarsene, ma lui la trattenne per un braccio –e poi ti vorrei parlare di una cosa da soli.- Liz spalanco gli occhi e sorrise –si per me va bene ora scusami ma devo proprio andare se no la Webber chi la sente. –un’altra cosa potresti avvisare Maria?- Liz annui –certo la vedo proprio ora a dopo- separarono nel corridoi Liz si diresse verso l’aula di matematica mentre Max si diresse verso l’aula di inglese dove Michael già lo aspettava –Alla buon ora Max pensavo che volessi saltare l’ora, ho incrociato Isabel nel corridoio ha detto che volevi parlarmi allora di che si tratta?- –Michael calmati fammi almeno sedere e poi ti spiego. Ora che me lo fai notare da quando in qua sei così puntuale? Di solito arrivavi al massimo cinque minuti prima della lezione o addirittura a lezione iniziata e oggi sei in anticipo di ben dieci minuti come mai? –sai com’è a forza di stare con una persona che arriva sempre puntuale prendi le sue brutte abitudini tu piuttosto di solito arrivavi appena due minuti dopo che era suonata la campanella come mai questo ritardo? –mi sono fermato a parlare con Liz ed è inutile che fai quella faccia non abbiamo parlato di quello che credi te non almeno ancora e quando succederà non te lo verrò a raccontare a te.- disse Max con tono allegro Michael fece un smorfia di disgusto con la bocca –E’ tu saresti il mio migliore amico? Figuriamoci cosa mi devo aspettare dai nemici, va be’ lasciamo perdere allora mi vuoi dire di che cosa mi dovevi parlare o mi lascia ancora sulle spine?- Sul viso di Max si dipinse un’espressione seria ed abbassò ulteriormente il tono della voce –si tratta di Tess e su come spieghiamo la sua sparizione. Michael annuì e abbasso anche lui ulteriormente la voce –capito riunione a casa mia dopo che ho finito il turno al Crashdown sono invitati anche gli altri o è una riunione a tre? Max scosse la testa –sono invitati anche gli altri e di questo che stavo parlando con Liz e visto che vede Maria prima di noi di avvertirla e di ritrovarci a pranzo tutti insieme per metterci d’accordo sull’orario –per me va be avevo in progetto di pranzare solo con Maria ma fa niente –visto che oggi sei cosi di buon umore non è che mi faresti un favore? –spara! –non è che potresti avvisare tu Kyle sai come… - Michael scoppia a ridere -il grande capo che a paura di parlare col figlio dello sceriffo….- Max sta per rispondergli alterato ma Michael lo interrompe –Scusa grande capo non volevo offenderti in ogni modo lo faro lo vedo dopo pranzo a Spagnolo che dici se gli dico di avverti suo padre?- –dico che una buona idea come mai oggi sei così “illuminato”? –spiritoso davvero spiritoso dopo le battutine di Isabel ci mancavano le tue!! – La risposta di Max fu troncata dall’arrivo del professore.
Dopo un’interminabile spiegazione sul romanticismo americano a confronto con quello europeo suona finalmente la campanella e Michael scatta in piedi quasi avesse le molle sotto il sedere si affrettò a rimettere; Max lo guardò allibito –Si può sapere cosa ti prende oggi? –Niente perché? Max scoppiò a ridere –Come niente? Senti Michael ti conosco da quando avevi sei anni e non ti sei mai comportato così odiavi la scuola. Da dove viene questo interesse? E come mai sei così puntuale? Oggi hai seguito la lezione perfino con attenzione, di solito fai finta o il più delle volte il prof ti richiama perché ti sai addormentando! –Ma cosa avete oggi voi è mai possibile che uno non possa cambiare? Orami siamo bloccati qui tanto vale che finisca gli studi cercando di prendere il massimo che potrò per poi trovare un lavoro decente se voglio…- Michael non terminò la frase, abbassò il capo raccolse le sue cose e uscì in tutta fretta dall’aula seguito a ruota da Max che riuscì a bloccarlo davanti agli armadietti –Se voglio?- Insistette Max, Michael sbuffò borbotto qualcosa di incomprensibile sperando che Max desistesse e lo lasciasse in pace, ma per sua sfortuna non fu così Max era determinato a sapere e lo incalzò –Allora se vuoi cosa? Non ti lascio andare fino a che non mi dici cosa vuoi fare a rischio di fare tardi alla lezione tu e io non ci muoviamo di qui finché non parli!- Miche imprecò a bassa voce, poi dopo due minuti di silenzio si decise a parlare con uno tono di voce che fu così basso ma cosi basso che Max non capì una sola parola –Michael non ho capito un accidente di quello che hai detto, se non alzi il tono della voce facciamo notte- Guerin non ne poteva più di essere sottoposto a quel interrogatorio tanto che urlo – Se voglio sposare Maria e farmi un famiglia con lei!!!! Accidenti sei contento Max adesso posso andare ho l’interrogatorio non è ancora finito?- Evans guardò allibito l’amico sorpreso non era sorpreso per quello che aveva detto ma dal modo in cui l’aveva detto. aveva capito da un pezzo, forse addirittura prima di Michael stesso, che i sentimenti che nutriva nei confronti di Maria erano molto profondi ma non pensava che Michael l’avrebbe mai ammesso ed invece….- Max scosse la testa –Sono felice che tu abbia preso questa decisione, ma credo che non fosse il caso che lo sapesse anche tutta la scuola non credi?- Solo allora Michael si rese conto di aver urlato tanto forte e che tutte le persone nel corridoio in quel momento si girarono a guardarli –Be’ cosa avete da guardare? Non avete altro da fare?- Rispose Michael, sempre urlando, ai ragazzi fermi in corridoio che li fissavano a bocca aperta; poi si rivolse a Max abbassando il tono della voce –Questa è tutta colpa tua e della tua dannata curiosità, spero solo che qualcuno non vada a riferirlo a Maria!- -Aspetta fammi capire vuoi dire che Maria non sa niente dei tuoi progetti?- Michael arrossi notevolmente e scosse la testa –L’ho deciso solo di recente e non ho avuto ancora possibilità di comunicarglielo, ad essere sincero ho paura che mi possa scoppiare a ridere in faccia dopo averglielo detto- Max gli appoggiò una mano sulla spalla –Non credo che Maria si metterebbe a ridere, ma puoi sempre chiederlo sta arrivando ora- disse Max indicando con un cenno della testa la figura di Maria che usciva dal bagno delle ragazze e si dirigeva verso di loro –Cosa?!?!- urlo Michael e proprio in quel momento Maria si fermo davanti a loro –Ciao Max, Michael, ho qualcosa di strano la maglia al contrario? Max sorrise e scosse la testa –No non hai niente che non và- –Allora perché appena passo vicino a qualcuno questo inizia a ridacchiare cosa hanno tutti oggi? –Da dove arrivi?- -Sono appena uscita dal bagno perché? –Quindi non hai sentito cosa è successo in corridoio? –No non ho sentito nulla- Michael tirò un sospiro di sollievo –Fiu meno male- Maria si avvicinò con fare minaccioso a Michael –Michael dimmi subito cosa è successo e perché tu stavi urlando così quando sono arrivata- –Non è successo niente d’importante andiamo se non facciamo tardi- così Michael mise un braccio sulle spalle di Maria e la spinse lungo il corridoio verso l’aula dove si sarebbe dovuta tenere la loro prossima lezione; Maria cerco di protestare, ma Michael blocco la sua protesta sul nascere con un bacio; Max sorrise e li salutò –Ciao ragazzi ci vediamo dopo a pranzo. Maria gli rispose scendendo dalle nuvole –Si ci vediamo dopo Max…- poi più a bassa voce rivolta a Michael –Non credere di riuscire ad ammansirmi così la questione è solo accantonata intesi? –Intesi, ora muoviamoci manca ancora dieci minuti buoni prima dell’inizio della lezione e visto che l’aula e vicino alla stanza dei cancellini pensavo di farci un capatina- Maria abbracciò Michael x la vita e sorrise allegra –Ottima idea Space Boy!!!
 
Il grande cortile della Roswell High si stava riempiendo progressivamente di studenti con in mano vassoi carichi di cibo preso alla mensa. La prima ad arrivare fu Isabel che scelse il solito tavolo. Era il tavolo ideale per lo svolgimento delle loro “riunioni” isolato rispetto agli altri e situato sotto un grande albero così si riparavano anche dal caldo oltre che da orecchie indiscrete.
Isabel si sistemò comodamente ed aspettò l’arrivo degli altri; stava pensando che dopo aver messo appunto il programma della serata doveva trovare il modo di parlare con Liz. Ad essere sinceri la cosa la preoccupava un po’: non sapeva come chiederle di poter parlare da sole senza che qualcuno facesse troppe domande, non le andava di spiegare a tutti i suoi problemi, soprattutto a Max o Michael. Si sarebbero preoccupati più del dovuto. Sembrava strano anche a lei, ma in quel momento sentiva d’avere bisogno di un amica e Liz era quella che si avvicinava di più ad un’amica. Era ancora immersa nei suoi pensieri che non si accorsa di una persona che si stava avvicinando al suo tavolo se non quando non le fu proprio davanti e non la chiamò a voce alta –Isabel ciao stai aspettando gli altri cos’è avete in programma una riunione?- Isabel alzò di scatto la testa e si ritrovo di fronte il viso di Kyle atteggiato in una smorfia ironica –Scusami Kyle ma non ti avevo visto arrivare- Kyle scoppiò a ridere –Avevo notato sembra che tu sia ritornata ora sulla terra da un viaggio su marte o dovrei dire il nome di qualche altro pianeta?- Isabel lo fulminò con lo sguardo -spiritoso molto spirito davvero, in ogni caso si sto aspettando gli altri dobbiamo metterci d’accordo per tenere un a”riunione” stasera a casa di Michael quindi ti conviene sederti e metterti comodo e aspettare che arrivino- –Mi dispiace deluderti ma non posso aspettarli ho gli allenamenti di Basket e devo mangiare con la squadra mi sono fermato solo a salutarti –Ho capito campione ma come ti avvisiamo per questa sera?- Kyle ci pensa un attimo e poi risponde sorridendo –All’ultima oro ho lezione di spagnolo con Michael. Ci penserà ad informarmi ora scappo ci vediamo questa sera- Isabel annui –Ok ancora un minuto avvisa anche tuo padre credo che la sua presenza ci potrà essere utile- –Sicuro lo avvero appena torno a casa ma credo che prima delle 21 : 30 sarà difficile che possa venire –Questo non è problema dobbiamo aspettare che gli altri finiscano il turno al Crashdown- –Ora scappo mi staranno già aspettando.
 
Due minuti arrivano Michael e Maria che discutevano animatamente tra loro: - Michael si può sapere perché non mi vuoi dire cosa è successo nel corridoio prima che io usci dal bagno?- Michael era visibilmente alterato – Maria è più di un’ora che mi stressi con questa storia almeno nella pausa pranzo ti prego cambia argomento ho detto che ne riparleremo ma non adesso. Adesso voglio mangiare ho una fame che non ci vedo.- Maria mise il broncio e borbottò –Ho capito ma allora quando ne parliamo non mi piace che mi nascondi le cose un rapporto di coppia deve essere basato sulla fiducia- –Appunto sulla fiducia e tu in questo momento non me ne stai dando ti ripeto x la milionesima volta che né non è una cosa importante e che se proprio ci tieni a sapere cosa è successo ne parleremo in privato non qui – Maria annui proseguirono in silenzio fino che raggiunsero il tavolo dove si era seduta Isabel e presero posto. –Si può sapere cosa avevate da discutere cosi animatamente vi si sentiva da in fondo al cortile- chiese Isabel non appena De Luca e Guerin si furono seduti, Michael fu veloce ad anticipare la risposta piccata di Maria –Niente, niente una stupidaggine, a proposito ma che fine hanno fatto Max e Liz non dovrebbero essere già qui sono in ritardo strano- –Non ho idea di che fine hanno fatto so che Max aveva matematica con La Latin si sa che quella donna ha il vizio di dilungarsi anche dopo che la campanella è suonata, Maria sai qualcosa di Liz?- Maria non rispose aveva lo sguardo fisso nel vuoto era immersa nei suoi pensieri; Isabel si sporse sul tavolo e passo una mano davanti al viso di Maria –Pianeta terra chiama Maria. Maria ti ho chiesto se sai qualcosa di Liz - chiese Isabel con una punta ironica nella voce, Maria si riscosse all’istante –Cosa stavi dicendo Isabel? Scusa non ti ho proprio sentito ero distratta- Isabel sorrise –Guardo non lo avrei detto distratta e un eufemismo eri proprio assente (abbassando il tono della voce) e poi quella che viene da un altro pianeta sarei io è? Comunque ti ho chiesto se sai dove possa essere Liz.- –Liz fammi pensare un attimo, ah si aveva Astronomia con Kindman e conoscendola si sarà fermata a discutere su qualcosa della lezione vedrai che tra poco arriva non credo che ci sia da preoccuparsi.- –Si credo che tu abbia ragione sai per quale motivo ci riuniamo stasera?- chiese Isabel abbassando ancora di più la voce –Si me lo ha detto Liz accidenti questo guaio non ci voleva e ora che ci inventiamo credo che sia meglio sentire lo sceriffo su come sia meglio agire Tess viveva da lui no?! Il primo a cui faranno domande sarà proprio lo sceriffo quindi è meglio tenerlo aggiornato non vi pare? –Tranquilla ho visto Kyle proprio due minuti fa e mi ha detto che una volta arrivato a casa avviserà sua padre –E come mai non si è fermato anche lui per mettersi d’accordo per l’orario?- si intromise Michael –Non poteva doveva pranzare con la squadra di Basket sarà compito tuo informarlo dell’orario poiché lo vedrai dopo cerca di non scordartelo mi raccomando –Grazie per la fiducia che mi accordi già che ci sei perché non lo aspetto fuori e lo aggiorni tu stessa su le ultime novità che non corri nessun rischio che io me lo dimentichi ho mi sbaglio? Isabel stava per rispondergli x le rime quando da due parti opposte del cortile arrivarono Max e Liz dopo che i due si furono scusati x il ritardo e presero posto al tavolo Max iniziò a parlare: -Il motivo per cui sta sera ci riuniamo credo che sia noto a tutti più o meno no? Tutti annuirono, -Bisogno trovare una scusa plausibile alla scomparsa di Tess, una scusa che non provochi sospetti ….-Già e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto e di quello di Kyle e di suo padre- disse Isabel interrompendo Max –Quindi il motivo principale della riunione di questa sera è questo no?- chiese Maria, -Sì, dopo che avrete finito il vostro turno di lavoro ci ritroveremo a casa di Michael o se per lui ci sono problemi nel deserto credo che sia il luogo più sicuro dopo l’appartamento di Michael – le rispose Max –Per me non ci sono problemi bisognerà solo trovare qualcosa da mangiare nell’ultimo periodo diciamo che il mio frigo assomiglia molto al deserto –Per questo non ti preoccupare metterò una torta di mia madre non appena arrivo al Crashdown e in ogni caso il tuo frigo è sempre stato sprovvisto di generi alimentari a volte mi chiedo se tu non lo usi come mettitutto.- –Spiritosa Maria molto spiritosa, in ogni caso a che ora c’incontriamo?- Chiese Michael con tono risentito la battuta di Maria non gli era piaciuta molto, anzi per niente. -Beh questo dipende da che ora staccate-rispose Isabel –Per me non ci sono problemi, oggi non sono di turno quindi qualsiasi orario per me va bene- rispose Liz che fino a quel momento non era intervenuta –Michael e io stacchiamo alle 8 : 30….- –Sei sicura?- l’interruppe Michael –Non abbiamo il turno di sera questa settimana? –No, abbiamo fatto cambio di turno con Jack e Mary te lo sei dimenticato?- Michael arrossi notevolmente e rispose –Beh, sì l’ho dimenticato… –E poi ti arrabbi se ti dico di non dimenticarti di avvisare Kyle vedi che ho ragione io?- disse Isabel ironicamente –Va bene ho capito in questo periodo sono un po’ distratto e con questo capita a tutti un momento così no?- Isabel stava per replicare ma Michael la zitti con un occhiataccia e continuò a parlare –adesso ho una fame che non ci vedo potremmo mangiare e lasciar perdere le considerazioni sulla mia memoria o chiedo troppo?! –No- risposero tutti in coro ed iniziarono a mangiare. Il resto del pranzo si svolse nel più completo silenzio ognuno immerso nei propri pensieri, la prima ad interromperlo fu Liz –Scusate ma devo scappare ho economia domestica alle ultime due ore e la campana sta per suonare – poi si rivolse ad Isabel – Vieni anche tu? O rimani un altro po’ qui?- Isabel si alzò di scatto –Aspettami, vengo con te. Accidenti me n’ero dimenticata la Shull è terribile odia i ritardi e l’aula si trova dall’altra parte della scuola ci conviene affrettarci se non sono dolori- –Già allora ci vediamo questa sera alle 9 : 30?- -Nessun problema ci vediamo dopo-.
Le due ragazze si stavano avviando verso l’entrata. Isabel pensava che il tragitto che le avrebbe condotto all’aula fosse l’occasione giusta per parlare un po’, ma le sue speranze furono infrante dalla voce di Max –Aspettate vengo con voi- Michael lo guardò sorpreso –Scusa ma noi abbiamo matematica ora e non mi pare che l’aula si trovi vicino alla loro o sbaglio?- Michael x tutta risposta ottenne un’occhiataccia da Max e in più una gomitata da parte di Maria che gli sussurrò all’orecchio –Ma ci sei o ci fai, Max vuole parlare da solo con Liz è possibile che tu non riesca proprio a capire certe cose a volte mi domando come mai sto ancora con te- Michael sorrise e le rispose –Non la pensavi cosi due sere fa quando eri a casa mia, ho poco prima nella stanza dei cancellini….- poi si rivolse a Max –Ho capito cerca solo di arrivare puntuale se non chi lo sente Randal - Max sorrise –Tranquillo arriverò in perfetto orario.
Il tragitto sembrò più lungo di quello che era normalmente forse perché nessuno dei tre proferì parola; arrivati davanti a gli armadietti Max prese Isabel da una parte e chiese –Ti dispiace avviarti vorrei parlare con Liz da solo –Non c’e problema cerca solo di non trattenerla troppo (Si avvicinò a Liz e le disse) Ci vediamo in classe Liz - cosi dicendo Isabel si avviò lungo il corridoio.
Liz era nervosa: Max le aveva detto che le voleva parlare, ma non pensava che lo avrebbe fatto a scuola dove chiunque li avrebbe potuti sentire. Liz stava per comunicarglielo, ma Max la precedette alzando una mano come per scusarsi di quella sua interruzione –So cosa vuoi dirmi che questo non è il luogo adatto x chiarire e sono d’accordo con te ma pensavo che giacché tu oggi non lavori potevamo incontrarci in un posto sicuro x chiarire- Liz era perplessa non sapeva cosa rispondere era combattuta da una parte voleva accettare la proposta di Max sentiva il bisogno di chiarirsi con lui, ma da un'altra parte aveva paura; non sapeva se era pronta ad affrontarlo da sola. Il ricordo di quello che era successo tra lui e Tess la faceva ancora soffrire terribilmente. –Max, non so se sia il caso… insomma uscire da soli io e te….- Max la interruppe nuovamente –Ti prego Liz parleremo solamente io ho bisogno di capire e di farti capire alcune cose, ti prego!!!!- Liz incontro il suo sguardo, aveva quello sguardo, quello sguardo da cucciolo ferito al quale non era mai riuscita a dire di no. Sospirò profondamente, come a farsi forza e disse -E va bene Max mi hai convinto se è per parlare soltanto sono d’accordo- Max sorrise contento –Fantastico!!! Passo a prenderti alle cinque al Crashdown.- –Si ci vediamo lì alle cinque. A dopo Max -. Max rimase per alcuni minuti ad osservare la figura slanciata di Liz che si allontanava lungo il corridoio poi si riscosse e si affettò a raggiungere l’aula di matematica.
 
Erano le tre e mezzo; mancava un ora e mezzo al suo appuntamento con Max e Liz si trovava nel bel mezzo di una crisi di panico vero e proprio, non sapeva cosa mettersi in fin dei conti non era un vero e proprio appuntamento quindi non voleva apparire né troppo elegante ma non voleva neanche apparire troppo “casual”. Maria le aveva promesso che sarebbe venuta su per aiutarla a scegliere la mis adatta e il trucco appropriato, anche se a dirla tutta non è che Liz si fidasse in modo particolare dei suggerimenti di Maria, non è che non avesse buon gusto, questo non si poteva dire, però il suo carattere allegro e sbarazzino si rifletteva anche nel suo modo di vestire e Liz non si sentiva del tutto a suo agio con quello stile di vestire preferiva qualcosa di più soft, qualcosa che riflettesse di più il suo carattere meno sbarazzino, più calmo e riflessivo. Con fare deciso Liz si alzò dal letto dove era sdraiata e si diresse verso l’armadio per vedere se riusciva a trovare qualcosa che piacesse a lei ma che accontentasse anche Maria. Aveva appena iniziato ad accatastare sul letto una pila di possibili abiti quando senti bussare alla porta e pensò che fosse Maria –Entra Maria sei arrivata giusto in tempo x aiutarmi a scegliere cosa mettere. La sorpresa di Liz fu grande quando si girò e non si trovo di fronte non Maria, ma Isabel –Isabel cosa ci fai qui è successo qualcosa?- –No, no è successo niente ….- si affretto a tranquillizzarla Isabel –So che devi uscire me lo ha detto Max e non ti ruberò molto tempo …- Liz scosse la testa –Non ti preoccupare è ancora presto e secondo Maria è giusto farli aspettare un po’, anche se mi sembra un pochino sadico farli aspettare la puntualità deve valere x entrambi non ti pare?- Isabel sorrise –Forse hai ragione, ma devo riconoscere che la penso esattamente come Maria. E’ così bello farli stare nell’incertezza per un po’ con il dubbio amletico arriverà o non arriverà e vedere la loro espressione quando ti vedono arrivare non trovi?- Liz sorrise e poi disse –Già hai ragione, appena arrivi ti accorgi subito che sono arrabbiati, poi piano, piano vedi che gli passa appena gli fai un sorriso, senza neanche avere il bisogno di chiedergli scusa x il ritardo. - Le due ragazze iniziarono a ridere. Ci vollero alcuni minuti prima che si riprendessero e tornassero serie –Siediti- disse Liz prendendo il mucchio di vestiti che aveva tirato fuori dall’armadio e lo appoggiò sulla sedia. –Vedo che sono arrivato nel bel mezzo della scelta del abito- disse Isabel indicando il mucchio di vestiti che Liz aveva spostato –Si, avevo appena iniziato a scegliere tra un po’ verrà anche Maria a darmi una mano. Allora mi spieghi perché sei venuta qua oggi? –Niente d’importante è che … odio non so da che parte cominciare è che ho bisogno di qualcuno con cui parlare dopo tutto quello che è successo: la morte d’Alex, il piano di Tess e il bambino di Max io non ce la faccio più sto per scoppiare …- Isabel inizio a piangere Liz l’abbracciò –Tranquilla so come ti senti è stato un periodo difficile per tutti, per te più che per noi; hai perso la persona che amavi e hai scoperto che è stata proprio la tua migliore amica a causarne la morte…- la ragazza s’interruppe ed Evans noto che aveva gli occhi pieni di lacrime, ma che si rifiutava di piangere. Per Liz era ancora impossibile accettare che non avrebbe mai più parlato, riso discusso con Alex. Era proprio x questo che capiva come si sentiva Isabel. Isabel smise di piangere, si asciugo le lacrime solo come un alieno avrebbe fatto e disse –Grazie Liz parlare con te mi ha fatto bene, ma ora sarà meglio che vada altrimenti farai tardi al tuo appuntamento-. Liz scosse la testa –non ti preoccupare, anzi perché non rimani così mi dai una mano a scegliere cosa mettermi- Isabel la guardò sorpresa –Ma non hai detto che ti aiutava Maria?- –In effetti sì, ma è già in ritardo e poi tu ti fideresti delle scelte di Maria in fatto d’abiti?- Izzi ci pensò un po’ su e poi rispose –In effetti no, rischi di andare in giro un po’ toppo come dire….- –Appariscente?!- L’interruppe Liz –Sì, è proprio la parola che cercavo –Allora ti prego rimani. Sarà divertente; tu ti distrarrai un po’ e io mi salverò dalle pazze idee di Maria -. Isabel era titubante –Non so se è il caso… Insomma io e Maria non siamo mai andai molto d’accordo, non credo che le faccia piacere trovarmi qui.- –Vedrai che non creerà alcun problema, poi non è detto che venga può darsi che il locale sia pieno e lei non possa muoversi. io ho un disperato bisogno d’aiuto o non sarò pronta nemmeno per stasera …. Ti prego Izzi abbi pietà di una povera ragazza in difficoltà ti scongiuro dal più profondo del cuore- Liz si posa una mano sul cuore come a sottolineare l’ultima frase –E va bene ti aiuterò, ma lo faccio solo perché voglio che tu arrivi ad un orario decente all’appuntamento un po’ di ritardo va bene ma il troppo stroppia e poi a casa me lo devo sorbire io il muso lungo di Max non tu.- –Grazie, grazie sei un amica- Isabel sorrise era la prima volta che Liz la chiamava in quel modo e ne era felice –Si, sì mi ringrazierai dopo adesso muoviamoci perché manca poco più di un ora all’appuntamento e noi siamo ancora in alto mare.- Liz sorrise –A gli ordini capo.
Le due ragazze avevano appena iniziato ad esaminare il mucchio di vestiti che Liz aveva tirato fuori dall’armadio quando sentirono bussare alla porta –Avanti!- Disse Liz; la porta si aprì ed entro Maria tutta trafelata che iniziò a scusarsi per il ritardo –Scusa se ci ho messo così tanto tempo, ma non sai che casino che lì sotto e….- Maria si interruppe non appena vide Isabel. nella stanza era come se fosse sceso il gelo, gelo che Liz provo a rompere –Maria che fai lì impalata non vieni a darci una mano?- –Non so se ne hai bisogno vedo che hai già trovato un aiuto valido io non ti servo più- –Maria cosa stai dicendo?! Izzy è venuta per parlarmi di una cosa e visto che tu non arrivai ed io ero già in ritardo così ho chiesto ad Izzy se rimaneva ad aiutarmi non vedo perché non lo possiate fare insieme o mi sbaglio?
Isabel si sentiva a disagio non voleva che Liz litigasse con Maria x colpa sua, così intervenne nella discussione delle due amiche –Sentiti Liz forse è meglio che vada; Tanto Maria è arrivata sicuramente lei è in grado di aiutarti meglio di me, non avete bisogno del mio aiuto.- Ma con grande sorpresa d’Isabel non fu Liz a rispondere, ma Maria stessa. –E non cara tu non ti muovi da dove sei. Credo proprio che il tuo aiuto mi sarà molto utile. Vediamo se in due riusciamo a convincere questa zuccona a mettere una gonna e una top invece dei soliti vecchi jeans e maglioncino, certo vanno bene per andare a scuola ma non di certo x un appuntamento galante.- –Frena, frena Maria veramente Isabel è qui per aiutare me non per dare manforte a te e le tue strambe idee.- –Le mie non sono strambe idee.- rispose Maria con tono offeso e mettendo il broncio, Liz stava per replicare ma intervenne Isabel –Break, Break. Andiamo con ordine: è vero che sono qui per aiutarti Liz…. ( Liz sorrise), ma è anche vero che questa volta sono d’accordo con Maria (questa volta fu il turno di Maria di sorridere).- –Qua la mano socia. Le due ragazze si strinsero la mano –Hei!!! Non vale siete in due contro uno e poi usciamo solo per parlare mica è un vero appuntamento.- Le altre due scoppiarono a ridere, Liz le guardo sconcertata –E ora cosa c’è da ridere?- fu Maria a risponderle –Liz, quando si tratta di te e Max non e mai una semplice uscita tra amici c’è sempre molto, ma molto di più sotto.- Liz stava x risponderle, ma fu interrotta nuovamente da Isabel –Liz lascia perdere è inutile replicare non puoi e poi sei già in ritardo quindi bando alle ciance e diamoci una mossa.-
Così dicendo le tre ragazze si misero al lavoro e dopo una quantità incredibile d’abiti provati e scarti riescono a trovare un accordo sulla miss che Liz deve indossare: un top nero che le lascia scoperto la pancia e le spalle, una minigonna di jeans ed un paio di stivali; Liz si osserva nello specchio e chiede alle amiche –Siete sicure che vado bene così? Non sarebbero meglio un paio di pantaloni e un maglione?- –No!!!- urlano in coro Maria e Isabel –Ma io mi sento a disagio vestita così- provò a replicare Liz, Maria le sia avvicinò minacciosamente –Guai a te se osi fare un solo cambiamento; così sei stupenda finiscila se non ti fidi di noi guardati nello specchio forza.- –Ho capito, ho capito non cambierò nulla (Liz si interrompe un attimo poi riprende il discorso). Sapete una cosa?- –Cosa?- Chiesero le altre due in coro –voi due quando vi alleate insieme siete terribili. Guardate cosa siete riuscite a convincermi a mettermi (Liz indica se stessa e gli abiti che indossa).- Le tre ragazze si guardarono in faccia x alcuni secondi poi scoppiarono a ridere, Maria fu la prima a riprendersi –Scusate, ma devo scappare di sotto altrimenti tuo padre e Michael mi linciano (Si rivolge ad Isabel) grazie dell’aiuto senza di te non sarei mi riuscita a convincerla a mettersi quegli abiti- –E’ stato un piacere e mi sono divertita anch’io dovremmo farlo più spesso- –Cosa dovremmo fare più spesso- chiese Liz che si era avvicinata alle altre due ragazze. –Passare il pomeriggio tra noi ragazze da sole senza uomini tra i piedi.- disse Isabel –Giusto…- approvò Maria -A proposito mia madre va fuori con lo sceriffo x il Weekend che ne dite di passarlo tra donne è tanto che non lo facciamo un serata tra solo donne ci state?- –Sì!!!- approvo con entusiasmo Liz, Isabel era un po’ più titubante ad accettare anche se le avrebbe fatto piacere –Mi piacerebbe, ma sei sicura che non vi darei fastidio- –Assolutamente no, anzi mi farebbe veramente piacere se tu venissi- –Allora ci sto devo solo chiedere il permesso a mia madre- Maria si alza dalla sedia su cui era seduta e si dirige verso la porta –Ora devo proprio tornare al lavoro. In bocca al lupo x il tuo appuntamento con Max - –Crepi- Isabel si alza a sua volta –Aspetta Maria scendo giù con te …- si dirige verso Liz l’abbraccia e le sussurra all’orecchio –Avevi ragione mi sono divertita di devo ringraziare- –Non c’e di che- –Cosa avete voi due da bisbigliare- –Niente, niente. allora ci vediamo stasera Liz (Si rivolge a Maria) Allora mi spieghi cosa si fa di preciso in una serata tra sole donne?-
Maria la guarda sconcertata –Ma come non hai mai partecipato ad una serata x sole donne?- Izzy scuote la testa; Maria si avvicina e col suo solito fare sbarazzino appoggia un braccio sulle spalle di Izzy e scuote la testa –Amica mia non sai cosa ti sei persa x tutto questo tempo. Vorrà dire che cercherò di spiegarti cosa succede in una serata al femminile- così dicendo le due ragazze si avviano alla porta sotto lo sguardo contento di Liz che non le aveva mai viste così vicine prima d’ora.
 
L’orologio batte le cinque in punto quando sua madre venne a chiamarla –Tesoro scendi! Max è venuto a prenderti.- Parker era agitatissima; si fermò davanti allo specchio e fece tre respiri profondi nel tentativo di calmarsi, era un fascio di nervi e non poteva certo presentarsi a Max in quello stato, prese la borsa che giaceva abbandonata sul letto e dopo un altro respiro x prendere calmarsi usci dalla stanza e si diresse al piano di sotto.
Appena la vide scendere rimase a bocca aperta era stupenda –Liz sei veramente stupenda questa sera- Liz arrossi –Grazie Max sei sempre molto gentile- disse Liz che incontrò lo sguardo di Max fisso su di lei, quello sguardo intenso la metteva in imbarazzo così x starsi di impaccio si affrettò a proporre –Sarà meglio sbrigarci se vogliamo essere di ritorno x l’orario di cena- Max annui –Sì, è meglio muoverci ho fissato il ristorante x le otto.-
Stavano avviandosi all’uscita del locale quando furono bloccati dalla voce del signor Parker –Liz tesoro stasera non ceni a casa con noi?- –No papa esco con Max, la mamma non te l’ha detto ho chiesto a lei il permesso e lei ha detto che andava bene c’è qualche problema? –No nessuno problema è che non me lo ricordavo e dove andrete di bello?- Liz non sapeva cosa rispondergli, vedendola così in difficoltà fu Max ha rispondere x lei –Avevamo deciso di fare un giro ad Albuquerque poi di mangiare in un ristorante e dopo di andare al cinema.- Il signor Parker sorrise soddisfatto dalla risposta di Max –Mi sembra un buon programma divertitevi ragazzi e mi raccomando non fate troppo tardi capito?- –Non si preoccupi signor Parker appena finito il film torneremmo diritti a casa, Arrivederci signor Parker.- –Ciao papa.-
Dopo essere usciti dal Crashdown si diresse verso la macchina di Max e partirono; ad un certo punto Liz si accorse che la strada imboccata da Max non conduceva ad Albuquerque bensì nel deserto –Scusa Max ma non avevi detto che andavamo ad Albuquerque o mi sbaglio?- –E’ vero l’ho detto, ma era solo per tranquillizzare tuo padre non credo che Albuquerque sia il poso adatto x svolgere la nostra chiacchierata non trovi –Sì, credo che tu abbia ragione e solo che…- –Solo cosa? Liz dimmi cosa c’è che non va –Niente ti assicuro che non è niente solo che….- Max la sollecitò a parlare con un occhiata –E’ solo che vorrei sapere dove mi stai portando –Se è solo questo che ti preoccupa te lo dico subito: stiamo andando alla caverna del granelit e l’unico posto dove possiamo parlare senza che nessuno ascolti qualcosa che non dovrebbe sentire- –va bene-.Il resto del viaggio proseguì nel più assoluto silenzio, come del resto tutto il tragitto che percorsero da dove avevano lasciato la jeep e l’entrata della caverna; anche una volta entrati dentro la caverna la tensione era tangibile nessuno dei due si decideva a rompere quel silenzio che si era creato tra di loro, il primo a decidersi fu Max, indicò a Liz uno spunzone di roccia su cui sedersi ed una volta che lei si fu accomodata inizio a parlare –Non so da che parte iniziare e difficile anche per me spiegarti cosa è successo perché non l’ho capito bene neanche io, ho una gran confusione in testa è non so cosa fare, ma una cosa la so per certo è che ti amo (Max si passò una mano nei capelli), accidenti come faccio a farti capire cosa a provocato tutto questo? Forse è meglio che inizi dall’episodio che ha scatenato tutto questo.- Parker annui solamente troppo emozionata per parlare, Max si sistemo su una roccia davanti a lei ed inizio a parlare –E’ successo tutto dopo che abbiamo trovato il messaggio di mia madre e tu ti sei allontanata da me io non capivo il perché di questa decisione, e ad essere sinceri non lo capisco bene nemmeno ora, sapevo solo che ero deciso a farti cambiare idea a fare in modo che tu ritornassi da me e quando ero convinto di esserci riuscito ti ho scoperto a letto con Kyle da quel momento è stato come se il mondo mi fosse crollato a dosso mi sentivo a pezzi ero uno staccio io non riuscivo a capire come tu avessi potuto farmi una cosa simile io non potevo crederci ero distrutto emotivamente e Tess ne ha approfittato, ha approfittato del fatto che io stessi così male per attuare il suo piano e io sono stato così stupido da non accorgermene, lei era sempre lì pronta ad aiutarmi, pronta a darmi sostegno a tirarmi su quando credevo che non sarei riuscito ad andare avanti, recitava la parte dell’innamorata fedele pronta a consolarmi a capirmi a darmi ragione in tutto e per tutto ad aiutarmi con il mio nuovo ruolo di leader; ed e stato proprio il suo aiuto nel farmi ricordare Antar il mio passato ed il sentimento che ci legava in passato a farmi andare ancora più in confusione, io non sapevo più cosa fare ero diviso da due forze opposte (Max sorrise tristemente), se vogliamo dirla tutta ero diviso tra la mia parte umana che era rappresentata dal mio amore per te, amore che non si è mai spento x un solo istante, anche quando credevo di odiarti x tutto il male che mi stavi facendo era solo l’orgoglio ferito che parlava per me, perché io non ho mai smesso dia marti per un solo istante, (Max sorrise tristemente), se vogliamo dirla tutta ero diviso tra la mia parte umana che era rappresentata dal mio amore per te, amore che non si è mai spento x un solo istante, anche quando credevo di odiarti x tutto il male che mi stavi facendo era solo l’orgoglio ferito che parlava per me, perché io non ho mai smesso di amarti per un solo istante e mai smetterò di farlo finché vivrò; dall’altra parte c’era il mio lato alieno che mi spingeva verso Tess e verso tutto ciò che lei rappresentava: il dovere verso il mio pianeta d’origine e il mio popolo, coloro che mi hanno creato; e poi c’era il messaggio di mia madre dove mi diceva che Tess era la mai sposa la mia fedele compagna sulla quale potevo sempre contare, io ero in uno stato di confusione totale e il tuo comportamento non mi ha aiutato, un giorno sembravi disposta a fare qualsiasi cosa x tornare con me e il giorno successivo facevi marcia indietro dicendo che dovevamo rimanere solo amici; per me tutto questo era inacetibile io non potevo rimanerti accanto senza potere abbracciarti, toccarti e baciarti ma rimanerti accanto solo come amico, non lo sopportavo. Tutta questa situazione ha fatto si che il lato alieno prendesse il sopravento sul lato umano e che il mio comportamento e carattere ne risentissero, sono diventato arrogante dispotico ho fatto si che tutte le persone a cui volevo bene piano piano si allontanassero da me prima è successo con Isabel poi con Michael e poi con te Liz, mi sono lasciato così accecare dall’orgoglio e tutte le ragioni che trovavo per stare con Tess erano solo una scusa in realtà cercavo solo un modo x soddisfare il mio orgoglio cercavo di farti del male come tu ne avevi fatto a me io ho usato Tess non solo per vendicarmi ma anche come mezzo per dimenticarti x cercare di cancellare le sensazioni che ogni volta scattano nel mio cuore ogni volta che ti vedevo ogni volta che mi sorridevi o mi parlavi o mi sfioravi semplicemente la mano.Io l’ho semplicemente usata, ma ero troppo preso da me stesso per accorgermi che anche lei stava usando me e chi ne stava pagando le conseguenze di questo mio comportamento erano le persone a cui volevo più bene, ha fatto si che non mi accorgessi di cosa stesse succedendo intorno a me ed è solo grazie a te che mi sono reso conto di chi era in realtà Tess, non gli è mai importato niente di me, di noi, il suo unico scopo era quello di tornare a casa a qualsiasi costo non ha guardato in faccia nessuno x ottenere il suo scopo a ucciso Alex e ha usato persino suo figlio, anzi mio figlio per i suoi scopi lo userà come merce di scambio con Kivar, anche noi eravamo compresi nel suo progetto solo che non saremmo vissuti a lungo una volta scoperto. Max si alzò, diede le spalle a Liz e appoggiò la fronte contro la parete di roccia –E’ tutta colpa mia io non sono un leader, io sono solo un vigliacco che cerca la soluzione più comodo x risolvere i suoi problemi, invece di affrontare i mie problemi con te mi sono fatto consolare da Tess mi sono fatto talmente soggiogare da lei che ho iniziato a comportarmi come lei e chi ne ha subito le conseguenze siete voi: Alex è morto per colpa mia io non ho saputo proteggere le persone che amo e con mio figlio ho fatto lo stesso, ho mandato via Tess non per protegger lui ma per proteggere me era la soluzione più veloce ed indolore non ho pensato a le conseguenze che questa azione avrebbe avuto x lui e per gli altri ho pensato solo a me stesso con la conseguenza che ora mio figlio si trova in mezzo ai nemici e io non so cosa fare x aiutarlo. Max si interruppe bruscamente ed inizio a piangere, Liz si alzò e l’abbraccio per la vita prima di iniziare a parlare –Max stai dicendo un mucchio di sciocchezze non è colpa tua la morte di Alex e tutto quello che ne deriva, Tess e stata molto abile ad ingannarti, ci ha ingannati tutti quanti (Liz fa girare verso di se Max ed inizia a piangere anche lei) non è vero che sei un vigliacco hai sempre combattuto per quello in cui credi sei leale forte e coraggioso non abbandoni mai nessuno quando è in difficoltà, la mia vita la devo a te tu hai rischiato tutto x salvarmi e non hai salvato solo me hai salvato anche Kyle la figlia di Brody e tutti quei bambini in ospedale tutte queste persone devono la loro vita a te come fai a dire che pensi solo a te stesso non è vero e lo sai non punirti x qualcosa che non hai colpa, è normale alcune volte avere paura in fin dei conti sei solo un ragazzo di quasi diciotto anni che si è trovato catapultato in una situazione più grande di lui, non sei solo siamo tutti qui per aiutati ma devi permetterci di farlo ti prego permetti di aiutarti.- Evans l’abbraccio forte ed inizio a parlagli dolcemente all’orecchio –ti chiedo scusa x tutto quello che ho fatto io ho bisogno di te del tuo sostegno, del tuo amore ti prego perdonami.- Parker alzo di scattò la testa ed incontrò il suo sguardo scosse la testa sorridente mentre le lacrime le bagnavano ancora il viso –Non devo perderti niente semmai si tu che devi perdonare me ti amo tanto mi sei mancato da morire in questo periodo, ti ho fatto soffrire tanto io non volevo farlo ma…-la ragazza fu interrotta da un dito di Max che le si posava sulle labbra, poi molto lentamente i loro visi si avvicinarono e le loro labbra si incontravano, Liz ci mise qualche secondo a rispondere al bacio di Max ma alla fine cedette e gli rispose con tutta se stessa e con tutta la passione che provava x lui; come succedeva ogni volta il loro non fu un semplice bacio ma uno scambio di sensazioni, ricordi, sentimenti era uno vero è proprio scambio di anime di due anime gemelle che non potevano stare separate che si apparteneva e che niente e nessuno poteva dividere.
Fu un bacio intenso i due ragazzi si separarono ansimando Max appoggiò la fronte a quella di Liz era un gesto che gli veniva spontaneo anche se era tanto tempo che non lo faceva, poi asciugo col il pollice le ultime lacrime che rigavano ancora il viso di Liz, poi la prese per mano e la condusse a sedersi e le sedette accanto prima di ricominciare a parlare –Liz quando ti ho baciato ho visto delle cose che non capisco (Max prese la mano di Liz prima di continuare) Tu non sei mai stata a letto con Kyle vero?- Parker annui –Allora perché me lo hai lasciato credere perché io non capisco…-
Questa volta fu Liz ad interrompere Max –Vedi tutto è successo dopo che mi ero lasciata convincere da Maria ad andare con lei ed Alex da una cartomante x conoscere il nostro futuro; una volta tornata a casa mi trovavo sulla terrazza x scrivere sul diario, quando all’improvviso mi si materializza davanti un uomo sulla trentina vestito di pelle con i capelli lunghi raccolti in un codino, ma la cosa che mi ha più colpito era che era ti assomigliava molto, eri tu con i capelli grigi, Mi disse che era il Max del futuro e che era venuto lì x cambiare il futuro e aveva bisogno del mio aiuto, lì per lì io non gli credetti pensai che fosse un mutufarma o una skin che aveva preso le tue sembianze ma poi mi provò la veriditicità della sua identità rivelandomi delle cose che solo tu potevi sapere, mi disse che nel futuro io e te ci eravamo sposati a diciannove anni e che eravamo felici ma la conseguenza di questa felicità era il fatto che Tess se ne era andata da Roswell e che quando i nemici attaccarono tu Isabel e Michael con il vostro potere non eravate in grado di contrastarli e loro invasero la terra uccidendo Isabel e Michael; fu la me stessa futura spingerti a venire nel passato x cambiare il futuro tu e Tess dovevate stare insieme e io dovevo farmi da parte. Io accettai non volevo che tu vedessi morire tua sorella e il tuo migliore amico e non volevo che il nostro amore segnasse la fine della terra e della razza umana; all’inizio provai a chiedere l’aiuto di Tess senza spiegargli il vero motivo per cui l’aiutavo, le disse soltanto che avevo capito che tra me e te non avrebbe mai potuto funzionare e che lei era la donna giusta x te, ma non ha funzionato; allora provai a parlarti mi costò moltissimo dirti che non volevo morire x te che volevo la vita con un ragazzo normale quando avrei voluto dirti l’esatto contrario. Quando anche questo piano a fallito ho capito che l’unico modo x farti allontanare da te era farti credere di averti tradito così chiedi aiuto a Kyle ma misi subito in chiaro che non sarebbe successo niente che era solo un messa in scena; mi si spezzò il cuore quando entrasti dalla finestra e vidi il tuo sguardo dove traspariva tutta la tua delusione avrei voluto rincorrerti e spiegarti tutto, specialmente sapendo che quella serata sarebbe andata in modo molto diverso, dirti che era tutto un equivoco ma no l’ho fatto perché non potevo sopportare che altre persone pagassero il prezzo x la mia felicità (Liz si fermò un attimo fece un respiro profondo poi riprese il suo racconto da dove l’aveva interrotto) Ogni volta che ti vedevo insieme a Tess, lei sempre pronta a consolarti sempre cosi dolce comprensiva non lo potevo sopportare era come se qualcuno mi piantasse un coltello nel cuore, io mi ripetevo che era giusto così che questo era il tuo destino ma alla fine a vinto il mio egoismo è per questo che mi comportavo così un giorno volevo che tornassimo insieme, poi mi ripetevo che non potevo condannare migliaia di persone a morte per colpa del mio egoismo e così facevo marcia indietro; io ero divisa in due da una parte volevo che noi tornassimo insieme e al diavolo le conseguenze, dall’altra non potevo permettere che tu vedessi morire tua sorella e il tuo migliore amico x colpa mia, così arrivai alla conclusione che se non potevo averti accanto come mio ragazzo avrei potuto almeno averi accanto come amico mi dicevo che mi sarebbe bastato; solo durante il ballo della scuola mia accorsi che ormai ti avevo perso e non solo come ragazzo, ma anche come amico, dopo la nostra ennesima discussione avevo deciso di abbandonare la festa ma una volta uscita dalla sala da ballo ci ripensai e quando tornai indietro vidi che stavi baciando Tess, da allora e come se qualcosa dentro di messe avessi inziato a incrinarsi lentamente e ogni giorno che passava si incrinava di più
Qualcosa dentro di messe avessi iniziato a incrinarsi lentamente e ogni giorno che passava s’incrinava di più fino al giorno in cui mi arrivò la notizia della morte di Alex allora fu come se quella che ogni giorno s’incrinava un po’ di più scoppiasse in mille pezzi, non potevo accettare di perdere un’altra persona che amavo, la semplice idea che Alex si fosse suicidato e mi avesse lasciata così senza un rigo senza una ragione valida non lo potevo accettare e un’altra ragione che mi spingeva ad indagare a non arrenderti era il cambiamento che era avvenuto nel tuo carattere eri totalmente diverso dal ragazzo dolce e sensibile di cui mi ero innamorata eri così freddo con tutti persino con Isabel e Michael nessuno ti riconosceva più e in fondo al cuore sapevo che la colpa del tuo cambiamento era da imputare a me, sapevo che ormai non potevo fare niente x rimediare con te ma almeno dovevo provare a fare qualcosa x Alex glie lo dovevo dopo tutte le volte che lui mi aveva aiutato e sostenuto nei momenti difficili, non so come spiegarlo ma era una sensazione anzi no una certa io sapevo che Alex non si era suicidato, sapevo anche che centravano gli alieni non voi mai i vostri nemici (si affretto a spiegare Liz, non voleva che Max potesse pensare che l’avesse mai accasato o sospettato della morte di Alex e anche se il mondo esterno non lo avrebbe mai saputo almeno nel nostro piccolo cerchio la memoria di Alex doveva essere rispettata, ma non pensavo che la ricerca della verità provocasse tanto dolore e sofferenza. (Liz inizia a piangere) Mi dispiace Max non volevo farti soffrire tanto, cercavo solo di non farti soffrire ed invece guarda cosa ha provocato il mio comportamento tu hai sofferto eccome, Alex è morto il mio migliore amico è morto è tutto x colpa mia, tu hai un figlio che e in mano ai tuoi nemici e forse non vedrai mai Tess se ne andata lo stesso, tanto dolore per niente.- Max si mette in ginocchio davanti a lei e le prende le mani con le proprie cercando i suoi occhi –Ormai il futuro è cambiato e io non voglio più perderti, qualsiasi cosa accada l’affronteremo insieme io ho bisogno di te, non posso stare più senza di te questi mesi separati sono stati una tortura indescrivibile che non voglio che si ripeta mai più!- Liz sorrise tra le lacrime che continuavano a scenderle copiose sul viso; poi si butto tra le sue braccia rischiando di finire tutti e due sdraiati x terra –Oh Max mi sei mancato così tanto, pensavo che non sarei riuscita ad andare avanti senza di te e invece…- –Sono qui x te e rimarrò sempre al tuo fianco- l’interruppe Max.
Liz non rispose era al settimo cielo finalmente era dove era sempre voluta stare tra le braccia di Max, il suo Max era lì con lei e niente e nessuno avrebbe potuto dividerli, sì avrebbero dovuto affrontare altre prove e altri nemici, ma le avrebbero superate insieme avrebbero superato tutte quelle avversità che la vita gli avrebbe riservato. Rimasero così abbracciato, godendo della vicinanza e del calore del corpo dell’amato, in silenzio ascoltando i loro cuori che battevano all’unisono x alcuni minuti; poi fu sempre Max a rompere quel Idilio, anche se a malincuore fu costretto a farlo aveva bisogno di chiarimenti che solo Liz poteva dargli, -Senti Liz, io credo a quello che tu mi hai detto, però ho bisogno di sapere alcune cose: per esempio come ha fatto il Max del futuro a tornare nel passato?- Liz si sistemo più comodamente contro Max e inizio a parlare –Mi disse che aveva usato il granelit, il granelit è in grado di spostare le persone nel tempo e una sorta di macchina del tempo x compiere viaggi nel futuro e nel passato oltre che per compiere viaggi da la terra verso il vostro pianeta, mi disse che i vostri nemici più di una volta avevano cercato di sottrarvelo e di stare attenti perché può essere usato anche come arma difensiva credo che sia una specie di amplificatore di poteri o qualcosa del genere non mi ha detto molto in proposito solo i custodirlo con cura- –E’ per questo che quella volta prima di andare a N.Y. con Tess (vedi episodio 8 seconda serie "Max in the City") mi dicesti di proteggere il granelit di stare attento che non cadesse nelle mani sbagliate ha questo che ti riferivi e di non parlarne con nessuno- Max si interruppe un attimo come ad assorbire le informazioni che aveva appreso da Liz sull’importanza del granelit, sulle sue funzioni e sull’importanza di proteggerlo dovevano trovare un modo x riportarlo a loro sarebbe stato durissimo ma dovevano sottrarlo a Kivar altrimenti questo avrebbe segnato la loro fine.
-Hai detto che la sera che ti ho visto a letto con Kyle saresti voluta corrermi dietro e spiegarmi tutto specialmente visto che sapevi come sarebbero andate le cose in realtà, perché le cose come sarebbero andate se il me del futuro non fosse intervento, io ho bisogno i saperlo Liz e solo tu puoi dirmelo so che per te e doloroso ma io ho bisogno di sapere.- Liz arrossi al ricordo di quello che il Max del futuro gli aveva detto che sarebbe successo, ma era vero che Max aveva tutti i diritti di sapere come sarebbero andate le cose, si fece coraggio e inizio a parlare: -Ecco, ti ricordi che avevi comprato dei biglietti x un concerto e che mi avevi proposto di andarci (Max annui) e io ti ho risposto di no, risposi di non anche l’altra volta e tu come questa volta non ti sei arreso e sei venuto in camera mia; (Liz si interruppe un attimo era in imbarazzo non sapeva come fare a dirglielo) diciamo solo che è finita come hai visto con Kyle solo che al posto di Kyle c’eri tu e non era una messa in scena ma è successo x davvero.- Max la scosto un poco da se x poterla guardare in volto –Voi dire che quella sera noi avremmo fatto l’amore se il me futuro non fosse intervenuto?- –Si dopo quella sera in nostro rapporto si cemento ancora di più anche a livello fisico oltre che emotivo, per questo motivo trattasti male Tess e lei se n’andò, noi ci siamo sposai a diciannove anni a Las Vegas nella cappella di Elvis e poi abbiamo festeggiato con tutti i nostri amici a meta strada nel deserto.- –Ora mi spiego il perché di quella visione che ho avuto a Las Vegas, una volta che usci dall’albergo x dirigermi all’aeroporto dal taxi usci una coppia appena sposata per alcuni secondi mi sono sembrati noi: ho visto me stesso che ti prendeva in braccio e ti stava conducendo verso l’hall dell’albergo, sembravamo così felici, fu questo il motivo per cui decisi di tornare indietro avevo bisogno di parlare con te di capire come mai avevo visto quella cosa ora capisco molte cose grazie Liz.- Parker lo guardò stupita –Grazie di cosa Max?- –Di essere cosi come sei speciale e io sono fortunato ad averti al mio fianco.-Detto questo Max si inclino verso di lei e inizio a baciarla, furono dei baci lenti sensuali, carichi di tutto l’amore e la passione che Liz suscitava in lui. I due ragazzi si baciarono e accarezzarono x diverso tempo poi Max con un gemito si staccò da Liz che gli chiese: -Max perché ti sei fermato?- Max fece dei respiri profondi x calmare il battito accelerato del suo cuore –Io voglio fare l’amore con te Liz, ma non qui e non in questo modo voglio che sia una cosa unica speciale indimenticabile e di certo se lo facessimo ora non lo sarebbe.- Liz annui –Si, credo che tu abbia ragione (Liz diede un occhiata all’orologio segnava le sette) Max è meglio muoverci sono le sette se hai prenotato x le otto non abbiamo molto tempo x arrivare ad Albuquerque - –Hai ragione e poi incomincio ad avere fame- Max si mise in piedi ed aiuto Liz ad alzarsi a sua volta, una volta data una ripulita a gli abiti dalla polvere si diressero verso l’uscita della grotta e tornarono alla macchina e si diressero verso Albuquerque.
-Max, credi che Michael ed Isabel dovrebbero sapere quello che ti ho detto sul granelit e sul futuro cambiato?- Max riflettette un attimo sulla domanda di Liz, poi rispose: -Credo di sì in fin dei conti si tratta anche del loro futuro ed è giusto che sappia cosa andiamo in contro e più sappiamo meglio potremmo difenderci da attacchi futuri.- –E quando credi sia giusto che lo sappiano? –Non ti preoccupare troverò io il momento adatto x dirglielo non ti preoccupare credo che sia più giusto che sia io a dirglielo altrimenti che razza di leader sarei.- Liz sorrise –D’accordo faremmo come vuoi tu ora muoviamoci incomincio ad aver fame anch’io.
Arrivarono in perfetto orario la cena si svolse nel migliore dei modi, era tutto perfetto soprattutto l’ambiente così romantico con l’orchestra che suonava delle vecchie canzoni essendo arrivati in orario finirono di mangiare presto e ci fu il tempo anche di dedicarsi a qualche ballo lento.
 
Erano le 9: 30 e tutti erano presenti. Maria faceva le veci della padrona di casa e invitò gli altri a sedersi e distribuì da bere. Una volta che tutti si furono accomodati Max prese la parola: -Sapete tutti perché ci siamo riuniti qui. Dobbiamo decidere cosa dire al riguardo della scomparsa di Tess, in questo momento non possiamo permetterci di attirare l'attenzione dei curiosi su di noi.- furono tutti d'accordo con Max, -potremmo dire che è partita e che si è trasferita che ne so in Europa x esempio-propose Maria - L'idea è buona ma come spieghiamo che ha lasciato tutto dov'è e che non ha ritirato nemmeno i documenti x la scuola?- chiese Isabel -Per le cose che ha lasciato a girò basterà farle sparire diremmo che è venuto un corriere a prenderle x portarle via, ma per i documenti scolastici sarà un problema risulterebbe alquanto strano che non li richiedesse; qualcuno potrebbe insospettirsi iniziare ad indagare- le rispose Michael -Per i documenti non c'è problema Tess già viveva a casa mia quindi potrei andare a ritirali io; mi servirebbe solo una lettera del signor Harding che mi autorizza a ritirarli x spedirglieli.- S’intromise lo sceriffo -Potrebbe funzionare...- mormorò Max -X la lettera del "presunto padre" di Tess ci penso io, ma è sicuro che il preside non le creerà problemi?- chiese Max -No non credo il preside Philips e io siamo vecchi amici, figuratevi che andava a scuola insieme non creerà alcun problema- replico lo sceriffo -Perfetto allora è tutto risolto?- chiese un'entusiastica Maria -Sì, credo di sì speriamo solo che tutti ci credano e che a nessuno venga in mente di scavare un po' altrimenti siamo proprio in un mare di guai.- disse Kyle -smettila di fare l'uccellaccio del male augurio- l'apostrofò risentito Michael -Come dice Budda...- -No ti prego basta con Budda almeno x stasera potresti risparmiarci le sue perle di saggezza. Non ne possiamo più Kyle, ti prego abbi pietà di noi.- L'interrompete Isabel, Kyle alzo le mani come gesto di resa - D'accordo, d'accordo smetterò di citare le massime di Budda, ma non sapete cosa vi perdete- -Lo sappiamo e lo sappiamo anche bene in ogni discorso che fai c'è ne infili, una ormai le sappiamo tutte a memoria è per puro miracolo che oggi non ne hai ancora citata una in nostra presenza, e non vorrei che il miracolo finissi proprio ora-gli rispose Maria -non è vero che metto sempre le massime di Budda in ogni discorso...- tutti gli rivolsero un occhiata scettica persino suo padre -Figliuolo, hanno ragione loro io sono contento che non ti interessi solo di sporto o ragazze, ma abbi pietà di noi almeno per questa sera- gli rispose Jim Valenti. -Davvero sono diventato così monotono e prevedibile nei discorsi?- -Sì!!! Risposero tutti in coro e poi scoppiarono tutti a ridere. La serata continuo in modo normale x un'altra ora circa i ragazzi parlarono del più e del meno, dei loro progetti x le vacanze e cosi via finché Maria non esclamò -Accidenti sono le dieci e mezza avevo giurato a mia madre che sarei tornata a casa x le undici. Devo scappare altrimenti tutta Roswell sentirà le urla di mia madre. Ciao ragazzi ci vediamo domani- -Ciao- le risposero tutti; solo Michael si era alzato x accompagnarla -Pensavo che ti fermassi qui stanotte.- le disse abbracciandola -Magari, ma stasera Liz non può coprirmi in nessun modo e di certo non posso dirle la verità o le verrebbe un colpo. Già le è venuto sapendo che avrei cenato qui con te da sola, questa volta non ci crederebbe proprio che vado a dormire da un'amica; c'è la troveremmo qui a bussare alla porta in meno di cinque minuti- gli rispose appoggiando la testa sulla sua spalla -Già, forse è meglio lasciar perdere x stasera- le rispose con voce sconsolata e abbassando la testa -Ehi, che c'è? E' solo per stasera vedrai che troveremmo un modo x stare insieme dai fammi un sorriso spaceboy - Michael le sorrise, ma era un sorriso triste. -E' solo che mi mancherai è non solo dal lato fisico. Mi fa piacere averti qui, insomma mi piace averti in giro x casa, è bello vedere come cerchi di rimetter ordine nel caos che regna qui dentro. Ogni volta che vai via mi sento morire dentro, vorrei che tu non andassi mai via- Maria lo guardò sconcerta -Michael cosa sta cercando di dirmi? Michael la guardò esasperato - Uffa, Maria sai qual è il tuo problema? E che tu mi hai sempre assillato con queste maledette parole, io non sono bravo con le parole ma...- così dicendo la prese per mano e la fece sedere su una sedia che si trovava nel ingresso e una volta che lei si fu seduta si mise in ginocchio davanti a lei e inizio a parlare -Maria io non sono molto pratico in questa cose, ma so che a te fanno piacere perciò faro uno sforzo. Io ho sempre trascorso la mia esistenza come un lupo solitario non ho mai lasciato che nessuno guardasse nella mia anima nemmeno ad Isabel o Max, solo una persona è riuscita ad entrare nel profondo della mia anima: quella persona sei tu Maria. All'inizio ho cerca ti allontanati dicendomi che lo facevo x il tuo bene che io avevo un destino da compiere è che tu non ne facevi parte, che se restavi con me avresti corso dei pericoli. Erano tutte balle la verità è che avevo paura, una paura sfottuta di perderti di soffrire, una volta che tu ti fossi accorta che potevi avere di meglio...-Maria stava x rispondergli ma lui l'interruppe -lo so che erano tutte scemenze, ora lo so, ed e per questo che ti voglio che tu sappia una cosa: Maria De luca io ti amo. Sei la persona che conta di più nella mia vita, so che ho un caratteraccio: sono irascibile testardo, ma cercherò di cambiare io ti giuro che...- Maria l'interruppe posandogli un dito sulle -Shh non devi cambiare, io mi sono innamorati di te x quello che sei con i pregi e difetti compresi e non voglio che cambi, sei speciale e non ti cambierei con nessuno al modo e sai perché? Mi sono innamorata di te proprio perché sei cosi. Alcune volte mi fai arrabbiare così tanto con il tuo atteggiamento sprezzante, ma sai anche essere dolcissimo come adesso; l'unica cosa che ti chiedo e di non cambiare mai rimani così come sei.- il ragazzo sorrise, ma era un sorriso molto diverso da quello che le aveva rivolto pochi istanti prima - Ti prometto che farò tutto quello che vuoi e ti prometto anche un'altra cosa -Cosa?- chiese la ragazza -che appena trovo un lavoro decente voglio che tu diventi la signora Guerin.- Maria gli si lanciò a desso e inizio a piangere -Ehi e adesso che c'è da piangere? Non pensavo che la mia proposta ti avrebbe fatto questo effetto.- -E' solo che sono felice, non pensavo che tu mi avresti mai detto una cosa del genere ti amo Michael Guerin -E io amo te Maria De Luca.questo vorrebbe dire che accetti la mia proposta? Gli chiese lui, la ragazza annui solamente era troppo emozionata x parlare e per di più stava ancora piangendo come un fontana.
Nel frattempo i ragazzi erano rimasti in salotto non sapendo che cosa dovessero -Si può sapere cosa sta succedendo di là? Io vado a vedere cosa succede- chiese Isabel che era visibilmente preoccupata dai rumori che provenivano dall'altra stanza -No Isabel, lasciali stare vedrai che non sta succedendo niente- le rispose Max sorridendo, aveva capito cosa stava succedendo di là e non era il caso che Isabel andasse di là -Ma si può sapere come fai a essere così calmo? si sentono dei rumori strani, io vado a vedere cosa succede Max - Isabel si alzo si stava dirigendo nell'altra stanza, ma fu bloccata dal fratello -Isabel no, ti ho detto che è tutto a posto fidati; non sta succedendo niente di strano -Va bene se lo dici tu - borbotto Isabel rimettendosi seduta al suo posto. Liz guardò l'orologio che segnava dieci minuti a le undici -Scusa Max, ma io devo proprio andare di là è tardi e devo ritornare a casa- Max guardo prima Liz, poi l'orologio che portava al polso e vide l'ora -Hai ragione e tardi, aspetta che ti accompagno- mentre si stavano alzando anche lo Sceriffo e Kyle si alzarono -Si è fatto tardi anche x noi è meglio andare- e si accodarono a gli altri x andare in soggiorno -Ehi!- li richiamò Isabel -E io cosa faccio?- -Tu aspetti qui torno tra cinque minuti a prenderti - le rispose Max - D'accordo, ma sbrigati sono stanca e voglio andare a casa.-
I cinque si avviarono lungo lo stretto corridoio che separava le due stanze, si fermarono sulla soglia del soggiorno: erano imbarazzati nessuno voleva entrare o parlare alla fine si decise lo sceriffo che parlò a voce alta -Scusate se vi disturbiamo, ma dovremmo passere si è fatto tardi è vorremmo andare a casa potremmo passare? Vi prometto che faremmo il più presto possibile- assicurò lo sceriffo; fu Maria a rispondergli -Non si preoccupi tanto stavo x andarmene anch'io-. I cinque entrarono e videro Maria sorridente abbracciata a Michael; anche se si vedeva che aveva pianto -Tutto a posto Maria - le chiese Liz. -Si non ti preoccupare. L'unica cosa che mi dispiace è che devo andarmene non è che tu...- -Mi dispiace Maria questa volta non posso proprio i miei mi staranno aspettando alzati, come faccio a spiegargli che telefono a tua madre x dirgli che dormi da noi quando tu non ci sei -Hai ragione. Vorrà dire che questa volta dormirò a casa mia.- disse Maria sconsolata, la ragazza stava x salutare Michael quando fu fermata da Max -forse ho un idea che potrebbe funzionare...- disse Max -E qual è? Gli chiesero contemporaneamente Michael e Maria -potresti sempre dire a tua madre che rimani a dormire a casa nostra.- gli occhi di Maria e Michael si illuminarono. Era un piano un po' rischioso, ma poteva funzionare -Potrebbe funzionare...- disse pensierosa Maria -E se poi mia madre chiama a casa vostra x controllare?- chiese preoccupata la ragazza -Tranquilla i mie sono fuori città, sono andati a trovare dei nostri parenti a Las Cruses. Tornano domani mattina tardi.- esordi Isabel dalla soglia della stanza, - Bhe perché mi guardate in quel modo? Ero stanca di aspettarvi di là da sola, cosi sono venuta a vedere cosa stavate facendo.- si giustificò la ragazza.- -Perfetto! Ora che è tutto risolto possiamo andare ci vediamo domani a scuola -disse Max prendendo Liz x mano e avviandosi alla porta -Tu che fai Isabel vieni con noi o rimani qui ad aspettare che ritorni a prenderti?- le chiese Max dalla soglia della porta, -Non è che trovi allettante nessuna delle due, ma preferisco venire con voi basta che mi proiettate di non sbaciucchiarvi troppo.- disse con tono scherzoso la ragazza. -Mi dispiace, ma questo proprio non possiamo prometterlo, però se non ti piace l'idea di stare a guardare noi che ci sbaciucchiamo puoi sempre tornare a piedi.- la rimbeccò il fratello, Isabel lo fulminò con lo sguardo -Spiritoso, molto spiritoso. Se potessi me ne andrei x conto mio, ma visto che x adesso abbiamo una macchina sola sono costretta a venire con te.- gli rispose la sorella -Se vuoi ti accompagniamo noi.- propose Kyle -Ecco... io non so... non vorrei crearvi disturbo...- disse titubante la ragazza -Nessun disturbo! dobbiamo proprio passare di fronte a casa tua x tornare a casa, come vedi non ci è di alcun fastidio accompagnarti.- le assicurò lo sceriffo -Va bene, se le cose stanno così allora accetto più che volentieri il passaggio-. detto questo i ragazzi lasciarono l'appartamento di Michael x recarsi ognuno alle proprie abitazioni. la madre di Maria non proferirei obbiezione quando la figlia le disse che era andata a dormire da Isabel, anche Maria se sapeva che la madre non ne era del tutto convinta, probabilmente aveva capito che Maria non era più una bambina e che era giusto lasciarla vivere la sua vita senza starle sempre a dosso.
Max ci mise meno di dieci minuti a d accompagnare Liz a casa. Le strade erano deserte a quell'ora non si vedeva nessuno in giro; i due ragazzi si fermarono davanti alla soglia del locale chiuso -Buonanotte Liz ci vediamo domani matti a scuola - disse il ragazzo prima di avvicinarsi a Liz x darle il bacio della buonanotte, -buonanotte Max - gli rispose la ragazza prima di rispondere al suo bacio. un a volta finito il bacio il ragazzo si allontanò da lei e si avviò verso la macchina, Liz rimase lì a guardarlo indecisa sul da farsi; dopo un attimo di indecisione Liz si fece coraggio e lo richiamò: -Max aspetta un attimo...- il ragazzo si girò di scatto e le rispose -Sì Liz cosa c'è?- la ragazza arrossì imbarazzata non sapeva proprio da che parte iniziare -Ecco non è che vorresti fermarti ancora un po' con me?- Max la guardo sconcertato -non saprei. ci sono i tuo genitori in casa e non credo che sarebbero contenti se mi vedessero entrare a quest’ora di notte in camera tua.- disse Max a malincuore; avrebbe voluto accettare l'invito della ragazza più di qualsiasi cosa al mondo, ma non era proprio possibile. la ragazza lo guardò ,tristemente -forse hai ragione, ma potresti sempre passare x la scala antincendio.- propose la ragazza, Evans esitò un po' a risponderle era combattuto: da una parte avrebbe voluto accettare l'invito di Liz, ma dall'altra sapeva che era troppo pericoloso restare da solo con Liz in una stanza dove c'era un invitante letto;, c'era mancato poco che non riuscisse più a controllarsi nella caverna figuriamoci nella stanza di Liz. il ragazzo incontro lo sguardo della ragazza e non seppe resistere alla muta supplica che vi lesse - D'accordo, ma non posso rimanere molto devo tornare a casa Isabel è lì da sola e questo non mi piace molto...- disse il ragazzo come a giustificarsi, Liz sorrise -Va bene. aspetta cinque minuti io intanto entro e do la buonanotte ai mie genitori poi ti apro la finestra.- il ragazzo annui e aspetto all'anglo del Crashdown di sentire che Liz apriva la finestra; non appena senti il rumore della finestra che veniva aperta salì le scale anti-incendio cercando di fare il meno rumore possibile, poi scavalco il davanzale della terrazza e quello della finestra ed entrò in camera della ragazza. -Sei sicura che i tuoi non sia accorgeranno di nulla?- chiese Max -Non ti preoccupare i mie sono già andatati a letto. Hanno avuto una giornata faticosa al locale, stanno già dormendo come ghiri e poi la loro stanza e dall'altra parte dell'appartamento è improbabile che sentano qualcosa se noi stiamo attenti.- lo rassicurò la ragazza sorridendogli dolcemente mentre lo invitava a sedersi sul letto accanto a lei. x un po' rimasero cosi seduti in silenzio, senza proferire parola godendo della vicinanza dell'altro; poi Max prese la mano di Liz e le si avvicinò di più -senti Liz ti ricordi quello che ti ho detto alla grotta riguardo alla nostra prima volta?- le chiese il ragazzo, Parker annui; ricordava bene cosa le aveva detto il ragazzo, ma non capiva cosa centrava adesso. -io credo ancora fermamente in quello che ti ho detto, però in questo momento sento che devo almeno baciarti... posso baciarti?- -da quando in qua hai bisogno del mio permesso x baciarmi? mi pare che non ti abbia mai detto di no, non vedo perché dovrei farlo ora.- disse la ragazza con tono scherzoso avvicinando il viso al suo per ricevere il suo bacio. si baciarono x diverso tempo; tanto che Max fini x stendere Liz sul letto; dal canto suo la ragazzo lo attirò su di se e iniziò a muovere i fianchi a ritmo con i suoi. quando Max si rese conto della pericolosità della situazione in cui si trovava si tirò subito indietro andandosi a sdraiare accanto a Liz nella speranza di riprendere il controllo del suo corpo. -mi dispiace Liz io non volevo arrivare a tanto...- cerco di giustificarsi Max, ma Liz lo interruppe mettendogli un dito sulle labbra - shh... non è solo colpa tua. Ci sono anch’io sdraiata qui accanto a te e non ho fatto niente x fermarti, ad essere sincera se tu non ti fermavi io sarei andata avanti senza rimpianti...- gli disse la ragazza, Max si giro su un fianco x guardarla negli occhi -Dici sul serio? Anche dopo quello che ti ho fatto, dopo quello che ho fatto con Tess? Volle sapere il ragazzo -Ormai quello che è stato è stato, non si può cambiare il passato x quanto uno voglia non si può tornare indietro. se tu hai fatto quello che hai fatto con Tess in parte è stata colpa mia e del mio stupido comportamento, se ti avessi detto tutto dall'inizio tutto questo non sarebbe successo, ma è troppo facile parlare col senno di poi se avessi detto se avessi fatto..- Liz sospirò, poi riprese a parlare -Sai cosa mia ha insegnato la morte di Alex?- esordì ad un tratto la ragazza Evans fece segno di no con la testa, era troppo emozionato dalle parole di Liz x risponderle a parole -Mi ha insegnato che la vita è breve, forse troppo. Un giorno sei accanto ha tutte le persone a cui vuoi più bene e il giorno dopo qualcuna di loro non c'è più. Io ho rischiato di perderti ed è stato dolorosissimo, non voglio più sprecare un solo istante della mia vita con te. la vita è troppo preziosa x sprecarne un solo istante con ripicche e musi lunghi.- appena ebbe fino di parlare la ragazza si riavvicino a lui e ricominciò a baciarlo con più foga di prima, iniziando a sbottonargli la camicia, quando la ragazza fu lì per toglierla Max la fermò di nuovo - Liz sei sicura di quello che fai? sai che io non desidero altro, ma non voglio che tu domani possa pentirtene io non lo sopporterei e poi in casa ci sono i tuoi genitori se ci scoprissero sarebbe un bel guaio.-disse Max -Al diavolo i mie genitori, stanno dormendo come di ghiri, non c'è pericolo che ci possano sentire. io Sono sicura che non avrò nessun tipo di pentimento e te ne do subito la prova...- così dicendo la ragazza lo bacio con foga sfilandogli del tutto la camicia e facendo scorrere le mani sul suo torace finche non trovò la cintura dei suoi pantaloni; mentre Liz lo baciava Max riuscì ad a vedere quali erano i suoi sentimenti e le sue emozioni in quel momento e ne fu rincuorato. Liz era più che sicura di quello che stava facendo; vide tutto l'amore la passione che provava x lui, certo sapere che era stato a letto con Tess le aveva fatto molto male però era il passato e come aveva detto lei non si poteva cambiare x quanto lo desiderasse, poteva solo fare in modo in non farla più soffrire e di non deluderla mai più anche a costo della sua stessa vita. Con questo pensiero ben stampato in mete iniziò a sua volta baciare e spogliare la ragazza. Fecero l'amore l nel letto della ragazza, bisbigliandosi mille parole dolci all'orecchio. Fu come se fosse x tutti e due la prima volta; era totalmente diverso da come era stato con Tess; con Tess era stato un semplice esercizio fisico e nulla di più, con Liz invece oltre che al corpo partecipava anche la sua anima sentiva della sensazioni stupende indescrivibili che mai aveva provato prima d'ora e sapeva con certezza che x Liz era la stessa cosa. si addormentarono l'uno nella braccia dell'altro.
Al primo trillo della sveglia una Liz ancora assonnata cercò con la mano la sveglia situata sul comodi x spegnerla, ma invece del comodino e della sveglia trovò il corpo di Max, solo allora si ricordò della presenza del ragazzo in camera sua e di quello che avevano fatto la notte scorsa. Dopo un primo momento di imbarazzo, Liz si sdraiò sopra di lui e iniziò a baciarlo x svegliarlo - Max amore svegliati è tardi! La sveglia ha gia suonato tra poco mia madre busserà a quella porta e non credo che farà i salti di gioia se ti troverà qui nudo nel mio letto.- gli disse la ragazza tra un bacio e l'altro x cercare di svegliarlo, a malincuore il ragazzo apri gli occhi e sospirò -credo che tu abbia ragione è meglio che vada Isabel sarà in pensiero, ci vediamo dopo a scuola.- detto questo Max recuperò i suoi vestiti sparsi x terra e inizio a rivestirsi, si sta allacciandosi le scarpe quando si senti abbracciare da dietro da Liz che iniziò a baciarlo sul collo - Hei se continui cosi non credo che me ne andrò anzi..- disse lui con un sorriso malizioso sul voto girandosi a baciarla -Mi dispiace x te mio caro, ma te ne devi proprio andare, tra cinque minuti mia madre busserà a quella porta; quindi anche se a malincuore ti devo cacciare, però prima volevo dirti una cosa: è stato stupendo io non avevo mai fatto..- Max l'interrupe baciandola -Lo so è stato bellissimo, anche x me è stato unico. solo adesso viene il difficile- disse Max dandole un altro bacio mozza fiato -in che senso?- volle sapere Liz -Nel senso che ora non riuscirò più a starti lontano, al solo pensiero che di devo lasciare anche se x poche ore mi sento morire.- le disse Max dandole un altro bacio -Anche x me è lo stesso….- gli disse Liz –Ma non vedo altra soluzione….-continuò Liz con voce triste; Max fini di vestirsi e dopo l’ennesimo bacio esce dalla finestra e fa ritorno a casa.
 
Appena entra non fa nemmeno in tempo a chiudere la porta che viene aggredito da u Isabel –Si può sapere dove sei stato fino ad ora? Ero preoccupata da morire, non sapevo cosa pensare. Avevo paura che ti fosse successo qualcosa – gli grido in faccia la sorella, Max la fece sedere sul divano e poi iniziò a raccontarle –Calmati come puoi vedere tu stessa sto bene non mi è successo niente ho solo passato la notte fuori.- le disse il fratello con tono evasivo –che non ahi dormito a casa me ne ero accorta anche da sola, non avevo bisogno che tu me lo ribadissi. Io voglio sapere dove hai passato la notte e soprattutto con chi l’hai passata.- disse la ragazza con un tono che non ammetteva repliche o scuse alcune. –Isabel, mi dispiace che ti sia preoccupata, ma come vedi non ne avevi motivo. Adesso se non ti dispiace vado in cucina a fare colazione.- così dicendo il ragazzo si alzò e si diresse verso la cucina, ma fu nuovamente bloccato dalla voce di sua sorella –Max Evans dove credi di andare, tu non vai da nessuna parte da nessuna parte finche non mi dici dove diavolo sei stato.- - Isabel…- -niente Isabel avanti siediti e sputa il rospo.- Max guardò la ragazza e vide che non l’avrebbe lasciato in pace finché non gli avesse detto tutto, con un sospiro si mise a sedere di fronte alla sorella e iniziò a raccontare: -Ecco… vedi… io…- Max era imbarazzato ma, sapeva bene che Isabel non si sarebbe mai arresa e tanto prima o poi l’avrebbe saputo tanto valeva dirglielo. -ho passato la notte da Liz, o meglio con Liz.- La sorella lo guardò sbalordita –Vuoi dire che voi due avete fatto l’amore?- chiese la sorella che non poteva crederci –Sì, ed è stato una cosa stupenda. Mi dispiace veramente che tu ti sei preoccupata.- Isabel scosse la testa –Adesso che so perché non sei rientrato sono più tranquilla, ma la prossima volta avverti o mi farai venire un colpo adesso andiamo a fare colazione.- disse Isabel, era felice che Max e Liz si fossero ritrovati. –sì sarà meglio sbrigarci prima di andare a scuola dobbiamo passare da Michael devo parlarvi di una cosa.- Isabel capì subito che era qualcosa di importante si limitò ad annuire.
 
Subito dopo aver finito di fare colazione si recarono a casa di Michael, il ragazzo ci mise un po’ ad andare ad aprire. –Lo sapevo che eravate voi. Solo voi potete bussare ad un ora così indecente- Brontolò il ragazzo che era ancora mezzo assonnato. –Lo so che è presto, ma è una cosa importane- gli disse Max Guerin storse il naso, dal tono usato dall’amico cariche che era una cosa seria –Oh, oh sento puzza di guai-cosi dicendo si scostò dalla porta e fece entrare i due ragazzi, tutti e tre si diressero in cucina, mentre Max e Isabel si sedettero Michael si diede da fare in x prepararsi la colazione –Ne volete anche voi?- disse il ragazzo indicando la padella dove friggevano le uova con la pancetta –No, grazie abbiamo già fatto colazione e poi tu rischi già di avvelenarci ogni volta che veniamo a mangiare al Crashdown.- disse Isabel con tono scherzoso –Ehi!- Protestò Michael –io cucino benissimo, nessuno si è mai lamenta della mia cucina.- disse Michael con fare orgoglioso; una volta che tutti si furono sistemati Max inizio a raccontare ciò che gli aveva detto Liz omettendo però la parte che riguardava solo loro due e il loro rapporto. Una volta finito di parlare Michael si alzò dal suo posto si dimenticò completamente della colazione e prese ad andare avanti e indietro x la stanza come una tigre in gabbia –Maledizione!!!- esclamò Michael –ora il granelit l’hanno loro e questo vuol dire che ci possono colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi tempo presente futuro e passato. Nessuno è più al sicuro e tu come carico da novanta ci butti sopra che senza di Tess non siamo abbastanza potenti x respingere i loro attacchi e che per giunta io e Isabel siamo morti stupendo una notizia peggiore non me la potevi dare -Calmati Michael non è detto che vado come ha detto il me futuro ora che sappiamo cosa potrebbe succedere faremmo in modo che non accada.- –Eccome Max l’unica cosa che era in grado di aiutarci è il granelit e l’hanno loro siamo in un vicolo cieco maledizione non c’è nulla che possiamo fare possiamo solo aspettare e pregare- –Adesso basta io ho la soluzione –disse Isabel sorprendendo tutti –E sarebbe- chiesero in coro Michael e Max –Io ho il potere di richiamare il granelit –Come sarebbe a dire che hai il potere di richiamare il granelit?- chiese Michael –Sarebbe a dire che posso fare in modo che il granelit torni qui –E’ da quando in qua avresti questo potere? –Li ho sempre avuti solo che non lo sapevo solo di recente ho saputo di averli anche se non so usarli molto bene dovrei fare pratica.- –E come hai scoperto di averli?- insistette Michael –Ecco vedi io…- balbettò Isabel –Sì?!- la sollecitò Michael, ma questa volta rispose Max al posto di Izzy –Adesso non ha importanza come ha scoperto di averli l’importante che li abbia giusto? (Michael annui poco convinto) Izzy saresti in grado di usarli x richiamare qui il granelit?- Isabel annui incerta –Sì, credo di sì ti ho detto che non riesco a controllarli troppo bene ma dovrei farcela a richiamare il granelit qui –Allora ci incontriamo alla grotta questo pomeriggio?-chiese Michael e i due fratelli Evans annuirono –E con gli altri che si fa li facciamo venire o no –Io credo che sia meglio che vengano, siamo una squadra e una squadra deve agire unita li avvertiremmo a scuola del nostro piano- disse Isabel gli altri due furono d’accordo con lei. –bene ora che abbiamo deciso cosa fare potete pure sloggiare e farmi mangiare in pace. Ci vediamo dopo a scuola, scio andate a casa vostro- mentre parlava Michael li stava letteralmente spingendo fuori dall’appartamento –Ehi, ma che maniere sono queste un po’ di tatto- lo rimprovero Isabel –Scommetto che se si trattasse di Maria non la butteresti fuori di casa in questo modo come stai facendo con me e Max –Michael non rispose alla provocazione di Isabel che ne approfitto x rincarare la dose –A proposito avete passato una buona serata tu e Maria dopo che noi cene siamo andati? – gli chiese maliziosamente Isabel Guerin arrossi, ma non si lascio intimidire –Non sono affari tuoi. Ci vediamo dopo. - detto questo Michael gli chiuse letteralmente la porta sul naso –Ma tu guarda che cafone e io pensavo che fosso cambiato non cambierà mai- disse Isabel scuotendo il capo divertita –Max volevo ringraziarti x non avere detto a Michael quello che ti ha detto Lonnie è che io non mi sento ancora pronta x dirlo anche a Michael- Max sorrise e le mise un braccio sulle spalle –Non c’è di che Isabel ti ho già detto che quello era il passato, era Vilandra, tu sei mia sorella Isabel e non Vilandra e non hai nulla a che fare con lei. Andiamo adesso o faremmo tardi a scuola. Isabel annui ed insieme si avviarono verso la macchina che li portò verso il Roswell High.
 
Le ore di lezione passarono velocemente senza che succedesse qualcosa di insolito i nostri amici si ritrovarono al solito tavolo.
–Oggi pomeriggio ci ritroviamo alla grotta abbiamo trovato un modo per riavere il Granelit- esordì Max non appena tutti si furono seduti al tavolo, –E sarebbe?- chiese Maria. Max scosse la test –E’ meglio che ne parliamo alla caverna è più sicuro –A che ora ci ritroviamo?- chiese Liz –Diciamo verso le quattro –C’è un problema…- disse Maria, gli altri la guardarono in faccia preoccupati – Io non posso venire –Pazienza ti racconterò tutto io dopo- l’interruppe Michael –Aspetto non sono solo io a non poter andare ma neanche tu- riprese Maria –E’ perché?- chiese Michael –Oggi pomeriggio siamo di turno te ne sei scordato –Non pensavo di farmi sostituire da Mark - –Ti ricordo che Mark e la sua famiglia sono andati ad Orlando in vacanza e che non c’è nessun altro che ti può sostituire, siamo invasi dai turisti in questo periodo non puoi piantarci in asso così stavolta rischi il posto.- Michael imprecò a bassa voce –M porca miseria, mi dispiace non posso venire stavolta a ragione Maria rischio il posto sul serio non posso assentarmi –Non importa, una volta finito il turno ci incorremmo al Crashdown e vi faremmo sapere come è andata –rispose Max x tutti, - D’accordo, ma mi volete spiegare di cosa si tratta?-chiese Maria –Te lo dirà Michael dopo, tanto cinque minuti e un posto tranquillo lo trovate di sicuro vorrà dire che questa volta lo userete x parlare al posto che baciarvi- l’apostrofo Isabel suscitando la risata negli altri e facendo in modo che Maria e Michael diventarono rossi come due peperoni. Il pranzo continuo con uno scambio di battute tra i ragazzi solo Isabel non partecipava era assenta stava ancora rimuginando su ciò che aveva detto Max sul potere del granelit di poter far viaggiare nel tempo, se ci era riuscito Max poteva riuscirci anche lei. Un idea le stava balenando in testa e più ci pensava più le piaceva, però era rischio non sapevano a cosa andavano modificando il passato poteva creare un futuro anche peggiore di questo, ma non le importava sarebbe stato sempre meglio di questo presente no?! Avrebbe fatto qualsiasi cosa x di riavere Alex al suo fianco e niente e nessuno sarebbe riuscita a fermarla questa volta, avrebbe riavuto Alex in un modo o nell’altro e avrebbe impedito a Tess di fare del male a tutti loro.
 
Il resto della giornata scivolò via velocemente ed Isabel era sempre più distratta. Era concentrata su quello che avrebbe dovuto fare alla grotta tra poche ore. Per lei riavere il granelit non era solo un modo x difendersi dai nemici, ma era la sua unica possibilità di avere un briciolo di felicità e normalità. Tutte queste cose erano rappresentate da Alex. Alex il caro dolce. Alex era l’unica persona che riusciva a capirla veramente in fondo ed ad accettarla x quello che era, lui riusciva a confortarla sempre anche nei momenti più neri, riusciva a strapparle un sorriso: era speciale, solo adesso che Tess gli l’aveva portato via capiva che ne era profondamente innamorata e che ne dicessero Max e gli altri non avrebbe mai amato nessun altro; se solo non fosse stata così stupida l’avrebbe ammesso prima invece di correre dietro a persone sbagliata, ma ore le si concedeva una seconda possibilità x rimediare e lei non poteva assolutamente sbagliare, lo doveva ad Alex e ha se stessa.
Era ancora immersa in queste riflessioni quando senti bussare alla porta. –Avanti è aperto…- la porta si aprì e all’interno della stanza di Isabel fece la sua comparsa Diane Evans –Tesoro io e tuo padre siamo preoccupati è tutto il giorno che sei strana e non mangi si può sapere che ti è successo? Hai litigato ancora con Max?- Isabel incontro lo sguardo preoccupato di sua madre e sentì un fitta al cuore. Quanto avrebbe voluto dirgli la verità su quello che l’angosciava ma non poteva e non solo perché l’aveva promesso a Max, ma anche perché aveva paura: paura di come sua madre avrebbe reagito sapendo la verità su chi era lei veramente, paura che ne avesse orrore e l’allontanasse da lei, ma soprattutto paura che una volta scoperto il loro “segreto” anche la vita di sua madre e quella di suo padre sarebbe stata in pericolo, non avrebbe mai sopportato che gli succedesse qualcosa x colpa sua. –Niente mamma sono solo un po’ stanca, è solo che….- Izzy non riuscì più a trattenersi e inizio a piangere buttandosi tra le braccia di sua madre –Izzy, tesoro calmati lo so che stai passando un brutto momento la morte di Alex, poi i litigi con tuo fratello non hanno di certo migliorato la situazione.- Isabel guardò sorpresa sua madre asciugandosi con una mano le lacrime che ancora copiose le rigavano il volto; sua madre le sorrise comprensiva –Cosa credi che io e tuo padre non ci fossimo accorti della tensione che si era creata tra di voi? Di tutte le volte che non vi parlavate e di tutti i musi lunghi che si vedevano in gito per casa? Saremmo anche un po’ anziani, ma non siamo rimbambiti, sai tesoro sfogarti ti farebbe bene togliti il peso che ti porti nel cuore vedrai che dopo starai meglio.- Isabel non sapeva cosa fare: non voleva mentirle, ma forse parlarne con lei le avrebbe fatto bene. –Vedi è solo che mi manca Alex, mi manca da morire, non so come farò ad andare avanti senza di lui, io… io l’amavo e ora lui non c’è più e Max –E Max non capisce come ti senti, ma non devi pensare che lui non ti voglia bene, e solo che anche lui sta passando un brutto momento. Alex era uno dei suoi migliori amici, poi si sono aggiunti i problemi che ha avuto con le ragazze, in particolare con Liz.- Izzy si asciugò gli occhi e guardò esterrefatta la madre, che le sorrideva – Bhe?! Cosa che è da guardare? Credi che non mi sia accorta che tutti i malumori di Max venivano dal fatto che si è lasciato con Liz? Spero solo che risolvano i loro problemi al più presto, quella ragazza mi piace molto e credo che sia la ragazza giusta x Max… - commentò sua madre con il sorriso sulle labbra, anche Isabel sorrise perché sapeva che il desiderio della madre era stato già esaudito; pero subito dopo il sorriso della madre si affievolì – x quanto riguarda te tesoro con il tempo il dolore che provi adesso passerà, ma non del tutto; una piccola parte rimarrà qui (le prende un mano e se la porta in corrispondenza del cuore) nel profondo del tuo cuore e quando ti innamorerai di nuovo, o perché la farai sta tranquilla che lo farai, non sarà più come è stato adesso non proverai più le sensazioni che provi adesso, perché ogni volta che un amore finisce l’amore che inizia subito dopo non è mai come il precedente è sempre diverso nuovo ha il gusto dell’ignoto del proibito. (Isabel si strinse ancora di più a sua madre) Di solito è così per tutte le persone che subiscono una grande perdita il ricordo di questa perdita non si cancella mai rimane sempre nel cuore, ma di una cosa sono assolutamente certa hai bisogno dell’appoggio di tutte le persone a cui vuoi bene e in special modo Max. E’ tuo fratello parlagli digli quello che provi sfogati cerca di fargli capire come ti senti, vedrai che capirà, (Izzy sorrise alla madre). Le cose si aggiusteranno anche tra di voi siete stati sempre così uniti anche da piccoli. Sai che alcune volte ero gelosa del vostro rapporto ogni volta che avevi un problema andavi da lui e non da me (la signora Evans alzò una mano per bloccare la replica di Izzy). Sì lo so che siete profondamente legati e che non lo facevi con cattiveria o per ferire me; il punto è che il vostro è un legame profondo che niente e nessuno potrà rompere o incrinare. Era solamente logico che prima o poi vi sareste trovati su fonti opposti basta solo trovar un punto di incontro e voi siete abbastanza grandi da farlo da soli o mi sbaglio?- Isabel si asciugò il viso e rispose sorridendo alla madre –Hai ragione mamma vedrai che tutto tornerà come prima… - la signora Evans si avviò verso la porta, ma quando stava x uscire fu richiamata da sua figlia –Mamma grazie parlare con te mi ha aiutato molto ti voglio bene –Non c’è di che tesoro ogni volta che avrai bisogno di sfogarti io sarò lì per te; anch’io ti voglio bene Isabel.
Una volta rimasta sola Izzy ripensò alle parole di sua madre era vero: Tess aveva cercato di distruggere il legame che li univa, aveva cercato di metterli uno contro l’altro x questo aveva usato Alex e la storia dei destini, ma non ci era riuscita. Il loro rapporto ne era uscito ancora più rinforzato niente e nessuno avrebbe potuto dividerli ne ora ne mai.
Intanto al piano di sotto il signor Evans aspettava ansiosamente il ritorno della moglie. Appena la vide scendere le scale la sottopose ad vero e proprio terzo grado –Allora come è andata? Cosa ti ha detto? C’è qualcosa che possiamo fare x aiutarla…- Sua moglie alzò le mani in gesto di difesa –Ehi!!! non siamo in tribunale e io non sono uno dei test che tu devi smontare. Adesso ti siedi sul divano ti calmi così ti dirò com’è andata…- Philip Evans si passò una mano tra i capelli, segno del suo nervosismo, poi si sedette sul divano accanto alla moglie –Hai ragione scusa è che così sono preoccupato che ho perso la calma- Diane sorrise Ironica –Tu?! Impossibile non perdi mai la calma. Comunque non ti preoccupare ho parlato con lei e credo che sia tutto a posto –Sul serio? E cosa ti ha detto ti ha spiegato perché si comporta in questo modo –Tranquillo abbiamo fatto una lunga chiacchierata (il sorriso della signora Evans si spense) è ancora a pezzi x la morte di Alex. E’ una cosa normale in fin dei conti ha perso il ragazzo che amava…- –Cosa?! Isabel era innamorata di Alex?- l’interruppe suo marito, per tutta risposta sua moglie scoppiò a ridere –Philip vuoi farmi credere che davvero non te ne eri accorto? Era così evidente perché credi che sia andata con lui al ballo della scuola?- –Perché era un amico…- –Philip…- l’interruppe la signora Evans –Al ballo della scuola non ci si va con un amico, ma con la persona a cui vuoi bene. E se non ricordo male ha dovuto anche pregarlo x farsi accompagnare, pensa che lui non c’è la voleva portare vedessi le ore che Isabel passava al telefono cercando di convincerlo e arrivata addirittura a pregarlo dicendogli che altrimenti non sarebbe andata al ballo. Secondo te avrebbe fatto tutte queste manovre se fosse stato solo un amico? Io non credo che avrebbe fatto tutto questo x un semplice amico, Isabel è una bellissima ragazza potrebbe avere tutti i ragazzi che vuole. Se non avesse avuto un interesse particolare x lui non si sarebbe comportata in questo modo.- il signor Evans sospirò –Credo che tu abbia ragione, ma come mai tu hai notato tutte queste cose mentre io no –tesoro è normale io resto in casa tutto il giorno mentre tu esci la mattina e rientri la sera x di più distrutto dal lavoro, è logico che non ti accorga di questi piccoli dettagli –Dettagli….- borbottò il signor Evans –E tu questi li chiami semplici dettagli? La mia bambina si innamora e io non mi accorgo di nulla, c’è qualcos’altro che non so ora non mi dirai che tutti i miei due bambini sono innamorati e io non mi sono accorto di nulla?-Diane scoppiò a ridere sotto lo sguardo accigliato di suo marito –Bhe cosa c’è da ridere? Da quando in qua sono diventato un comico?- –Tesoro non sei un comico, solo che non ti accorgi che ormai ne Max ne Isabel sono più dei bambini hanno quasi diciotto anni ed e logico che inizino a muoversi da soli senza la nostra vigilanza ad ogni passo –Me ne ero reso conto forse non volevo ammetterlo, perché significa che tra breve non avranno più bisogno di noi e questo vuol dire che stiamo invecchiando, però questo è il ciclo della vita e noi dobbiamo accettarlo.Quindi con Isabel il problema è risolto bisogna aspettare e darle tempo e per quanto riguarda Max si può sapere cos’ha quel ragazzo?- Diane riflettette un momento prima di rispondere al marito –Io credo che anche lui abbia dei problemi di fondo e che le conseguenze di quei problemi abbiamo generato la tensione tra lui e Isabel. Credo che sia così concentrato sui suoi problemi che non veda la sofferenza altrui, secondo me non si è neanche reso conto che con il suo atteggiamento ha ferito le altre persone che gli stavo intorno per prima di tutti Isabel che in quel momento avrebbe avuto bisogno del suo sostegno, del suo appoggio.Tutta quella sua indifferenza x la sofferenza degli altri ha fatto sì che si creasse una frattura tra di loro, una frattura che solo loro potranno colmare.- –Sì credo che tu abbia ragione. Quindi la cosa migliore è rimanergli accanto fargli sentire che se avranno bisogno di noi ci saremmo insomma dargli il nostro appoggio e sostegno incondizionato?- –Sì è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento- –L’unica cosa che mi domando è che tipo di problemi possa avere Max – Credo che siano in un certo senso siano gli stessi problemi che ha Izzy. Non ti sei accorto che è diventato ancora più chiuso cupo irascibile? (il marito annui) Credo che la casa di tutto questo sia Liz Parker…- –Non vorrai dirmi che Max è innamorato di Liz Parker?- l’interruppe il signor Evans –Non mi dire che non te ne eri accorto? Passi che non ti sei accorto di Isabel è sempre cosi riservato sui suoi sentimenti, ma Max era così evidente ogni volta che dopo quella sparatoria il nome di quella ragazza usciva in sua presenza lui diventava di tutti i colori, credo che per un periodo siano stati persino insieme. Ho notato che il cambiamento di Max è iniziato quando Liz ha iniziato a distaccarsi da lui e dalla sua vita.- Philip guardo la moglie sorpreso –io credevo che a Max piacesse la biondina l’amica di Isabel come si chiama?- –Tess, Tess Harding si chiamo così, no non credo è vero che negli ultimi tempi è uscito spesso con lei, facevano una sorta di coppia fissa, ma secondo me a Max non interessa credo che l’abbia utilizzato come ripiego, una specie di riserva, secondo me è ancora innamorato di Liz e inconsciamente ha utilizzato Tess nella speranza di ingelosire Liz e di riavvicinarsi a lei. Solo che ha ottenuto l’effetto contrario in questo modo l’ha allontanata ancora di più da lui, pero credo che le cose si stiano risolvendo.- –E da cosa lo deduci Sherlock Holmes?- le chiese divertito Philip –Elementare Wozzon, Max è tornato quello di prima e oltre che a ogni volte che sente il nome di Liz Parker sembra trasformarsi in un camaleonte, ha iniziato ad uscire di nuovo con lei.- gli rispose a tono Diane –Sai una cosa- –Cosa?–Sei un investigatore perfetto. Se mi servisse ancora un investigatore x uno dei miei casi, credo che farei meglio a chiamare te sei molto più brava di quelli che uso io e in oltre essendo mia moglie saresti molto più economica –Ha è così quindi vorresti sfruttarmi?- –Non ho detto questo il compenso non sarebbe monetario ma di altra natura- –E di che genere sarebbe allora?- –Di questo genere.- Philip Evans si avvicina e fa x darle un bacio sulle labbra ma vengono interrotti da una voce proveniente dall’ingresso – Ehm, scusate io non volevo disturbarvi volevo solo dirvi che esco vada al Crashdown ritornerò x cena.-disse Isabel che era appena apparsa sulla soglia della stanza –Non ti preoccupare non hai interrotto niente tesoro…- si affetto a rassicurarla Diane ignorando lo sguardo di disappunto lanciatogli dal marito –Diverti tesoro, ci vediamo x cena.-
Isabel annui e una volta uscita dalla casa si diresse verso la sua macchina, ma non si diresse verso il Crashdown si diresse verso il deserto e più precisamente verso la grotta dove gli altri la stavano gia aspettando. Arrivo di corsa. –Scusatemi sono in ritardo è che ho avuto un contrattempo- riuscì spiegarsi tra una pausa e l’altra x riprendere fiato –Non ti preoccupare siamo arrivati adesso anche noi- la rassicurò Liz –Bene sarà meglio sbrigarci.- Isabel si avviò decisa verso l’entrata della caverna seguita dagli altri una volta entrata fu presa in disparte da Max mentre Liz e Kyle osservavano la caverna. La volta precedente non c’era stato molto tempo x osservare l’ambiente che li circondava. –Izzy aspetta un momento è tutto il giorno che sei strana assente si può sapere che ti sta succedendo?- Isabel sbuffo –Si può sapere cosa vi prende a tutti oggi, passi il terzo grado della mamma, ma tu dovresti sapere perché sono così distratta: dobbiamo riuscire a richiamare il granelit al primo tentativo altrimenti attireremmo ancora di più l’attenzione dei nostri nemici e allora sì che saranno guai x tutti.- Era solo uno dei motivi x cui era cosi distratta se avesse rivelato a Max che intendeva usare il granelit x tornare nel passato e cercare di salvare la vita ad Alex di certo Max non avrebbe approvato, anzi avrebbe fatto di tutto x impedirglielo e lei non poteva permetterglielo. –Mi dispiace Isabel hai ragione, sei sicura che te la senti di farlo se vuoi rimandiamo a un altro giorno.- Isabel scosse la testa –No prima riportiamo qui il granelit meglio è per tutti noi non possiamo correre il rischio che i nemici imparino a utilizzarlo per noi sarebbe la fine.- Max annui poi si azzardo a chiederle –Come è andata con la mamma?- Isabel abbozzò un sorriso –Bene è semplicemente preoccupata x noi ha notato che negli ultimi tempi si erano creati un po’ di tensione tra di noi e sta solo cercando di farci tornare come eravamo prima.-Max abbasso il capo in segno di vergogna –Izzy io non ti ho ancora chiesto scusa x come ti ho trattato, mi dispiace veramente so di essermi comportato in modo veramente insopportabile con te e so anche di averti fatto soffrire. Io non so come farmi perdonare da te…- Isabel sorrise –Ti ho già perdonato Max non ti preoccupare è acqua passata. Ora dobbiamo stare uniti è l’unico modo per riuscire a sconfiggere i nemici.- detto questo si avvicinarono a Kyle e Liz che li aspettavano seduti per terra in un angolo della caverna.
-Allora si può sapere perché siamo venuti qui e che diavolo dovete fare?- chiese Kyle che era ansioso di uscire di li al più presto. quel posto gli metteva i brividi, anche se non l’avrebbe mai ammesso.- I due fratelli si scambiarono un cenno di assenso e dopo Isabel inizio a raccontare quello che aveva già raccontato a Max e Michael. Una volta finito di raccontare Isabel attese le reazioni di Liz e Kyle, la prima a parlare fu Liz: -Se non ho capito male tu saresti in grado di richiamare il granelit e sottrarlo a Kivar giusto?- –Giusto!- le rispose Isabel –Bene, ora so che cosa volevate dirci di importante ma, non ho ancora capito il perché di questa riunione qui oggi non potevate dircelo a casa di Michael?- chiese Kyle guardano in faccia Isabel e Max, ma non furono loro a rispondergli, fu Liz a farlo. –Siamo qui perché Isabel ha intenzione di provare a richiamare il granelit adesso e l’unico posto abbastanza sicuro x farlo e questo vero?- i due ragazzi annuirono, poi Max si rivolse alla sorella –Izzy, sei pronta?- Isabel annui poi si sistemo al centro della caverna, mentre gli altri rimanevano un po’ in disparte. Isabel iniziò a concentrarsi cercando ritrovare il granelit, non fu una cosa facile visto che l’oggetto che cercava si trovava a migliaia di anni luce da lei. Una volta riuscita a localizzare il granelit doveva cercare di stabilire un contatto molto simile a quello che riusciva a stabile mentalmente con Max o Michael e anche questo risultò più complicato del previsto: infatti a protezione del granelit erano stati installati dei speciali dispositivi che inibivano i poteri mentali, era sul punto di crollare, aveva bisogno di altra energia x riuscire ad infrangere la barriera che la divideva dal granelit. Non sapeva più cosa fare quando senti altra energia unirsi alla sua. Da principio non riuscì a capire a chi appartenesse quell’energia, poi ad un tratto vide altre tre sagome accanto a lei e capi che si trattava di Max, Liz e Kyle si erano uniti a lei proprio come quando Michael era stato male e tutti insieme grazie alla loro unione erano riusciti a riportarlo indietro. All’improvviso la barriera che la separava dal granelit si infranse e lei riuscì ad afferrare il granelit e a portarlo con se; poi dovette solo compiere il procedimento inverso.. Aveva impiegato molte energie per portare a termine la missione e non appena ebbe aperto gli occhi sarebbe crollata al suolo, se Max da una parte e Kyle dall’altra non l’avessero sostenuta e adagiata delicatamente a terra le ci vollero alcuni minuti prima che riuscisse a riprendersi e ad osservare le facce preoccupate dei suoi amici abbozzò un sorriso e cercò di rassicurarli –Non vi preoccupate sto bene sono solo un po’ stanca.- cercò di mettersi a sedere ma le gambe la tradirono e torno ad accasciarsi al suolo, un preoccupato Max l’aiuto a mettersi seduta appoggiando la schiena alla parete di roccia –Izzy sei debole hai consumato molta energia x riportare qui il granelit…- Isabel interruppe il fratello –Lo so non ti preoccupare, mi bastano pochi minuti e tornerò come nuova sta tranquillo. Grazie a tutti senza di voi non sarei mai riuscita a riportare il Granelit qui.-
 Passarono alcuni minuti in modo che Isabel fosse in grado di muoversi –adesso sto bene è meglio andare ad avvisare Michael e Maria su come è andata.- –Izzy sei sicura di stare bene?- le chiese Max con tono preoccupato –Tranquillo oro sto bene –Se lo dici tu va bene, ma in ogni caso e meglio che qualcuno venga in macchina con te x sicurezza.- le rispose Max –Vado io con lei.- si offri prontamente Kyle –Perfetto e io vado in macchina con Liz ci vediamo tra quindici minuti davanti al Crashdown.
 
Appena i quattro amici entrarono nel Crashdown non fu loro permesso neanche di sedersi, che furono subito raggiunti da Michael e Maria –Ehi siamo appena arrivati dateci il tempo almeno di sedere e di ordinare muoio di fame– disse Isabel subito appoggiata da Liz –A chi lodi anch’io sto letteralmente svenendo dalla fame.- –D’accordo- concesse Maria facendoli sedere e tirando fuori dal taschino il blocco delle ordinazioni –allora cosa volete ragazzi –Fammi pensare allora si vediamo … Ho deciso CheesMarte (traduzione un chees burgher) anelli di saturno una fetta di torta al cioccolato e un frappè di venere –Arriva tutto tra cinque minuti cuoco permettendo e voi?- chiese Maria rivolta verso gli altri tre –Io lo stesso i Isabel- rispose Liz –Ragazze ma siete sicure di star bene di solito non prendete più di un misero giove tostato, come mai oggi tutta questa abbondanza?- volle sapere Max. Le due ragazze si guardarono in faccia e dopo un occhiato d’assenso risposero in coro: -Siamo affamate tutto qui –Donne valle tu un po’ ha capire- borbotto Kyle a bassa voce sicuro che non l’avessero sentito, ma purtroppo x lui, le ragazze l’avevano sentito eccome, come se non bastasse questa volta a dare manforte a Liz e Isabel ci si mise anche Maria –Guarda che ti abbiamo sentito. Cosa vorresti dire che siamo lunatiche?- –Assolutamente no! Dicevo così x dire …- cerco di giustificarsi Kyle, –Per questa volta passi, ma la prossima volta sta attento a quello che dici mi raccomando- lo rimbrottò una seccata Maria –Allora dove eravamo rimasti? Ah sì voi cosa ordinate ragazzi –una porzione di anelli di saturno e coca.- Le rispose Max – lo stesso x me –disse Kyle – -Bene faccio in un lampo.
Dopo neanche dieci minuti Maria, aiutata da Michael, porto le ordinazioni ai ragazzi e sia Maria che Michael si sedettero al tavolo con loro –Allora come è andata?- chiese un ansioso Michael –Non puoi aspettare cinque minuti che mangiamo? -No mi dispiace non è possibile ho solo  cinque minuti  di  pausa quindi sbrigatevi e raccontateci com'è andata-  le  rispose spazientito  Michael –D’accordo te lo dico subito (Isabel si rivolge  a  Maria) come mai è cosi stressante oggi?- - E' tutto il pomeriggio che è così quindi  te lo  chiedo  digli quello che vuole sapere e speriamo che si dia  una  calmata perché se continua così io lo strozzo giuro su dio che lo strozzo.- -D'accordo vi dico tutto, ma lo faccio solo x Maria che è tutto il giorno che ti soppor­ta-  disse  Isabel facendo una linguaccia a Guerin -E' andato  tutto  bene  ho richiamato  il  Granelit si trova nella grotta x motivi di  sicurezza-  disse Izzy. Michael tirò un sospiro di sollievo -Meno male non ci sono stati  intoppi?-  Questa  volta  a rispondergli fu Max -No nessuno è  stata  magnifica  è riuscita ha richiamarlo al primo tentativo- -Max adesso non esagerare, se  non fosse stato x il vostro aiuto (Izzy passa lo sguardo da Max a Liz e da Liz  a Kyle) non ci sarei riuscita….- -Allora diciamo che ti abbiamo dato una mano, in fondo  gli amici non fanno proprio questo?- le rispose Liz sorridendo-  Scusate ma  volete  farci capire qualcosa anche a noi?- chiese Maria  -Ecco  ho  avuto bisogno  della  loro energia c'erano dei sistemi di difesa x  impedire  che  il granelit  venisse portato indietro e senza il loro aiuto non so se sarei  riu­scita  ad abbattere quelle difese abbiamo dovuto unire le nostre energico  come quando  abbiamo aiutato Michael a guarire nella riserva indiana.-  le  rispose Isabel  -Maledizione....-borbotto Michael tra i denti. - Lo sapevo che  dovevo venire  anch'io accidenti! Siete sicuri che è andato tutto  bene?-  -Tranquillo l'unica  cosa  da fare ora è stare all'erta orami Kivar e company  si  saranno accorti  che il granelit è ritornato in mano nostro e faranno di tutto  x  ri­prenderselo.-Disse  Max  con tono preoccupato per circa due  minuti  nessuno osso rompere il silenzio che si era creato alla fine lo fece Maria rivolgendo­sia Liz che a Isabel -Allora ragazze avete chiesto il permesso x il weekend?- Liz annui, Isabel non rispose così attirò su di se sia lo sguardo delle due ragazze che  dei ragazzi che non capivano di cosa stavano parlando dopo due minuti  di silenzio  e diversi sguardi Isabel rispose -Non ancora pensavo di  chiederglielo stasera a cena, ma non credo che faranno dei problemi.- -Si può sapere di  cosa state parlando?- -Chiese Michael - Ti ricordi che ti avevo detto che mia madre sarebbe  andata  via x il weekend? (Michael fa cenno di sì con la  testa)  Ecco avevo  pensato  di organizzare un pigiama party (prima che i  ragazzi  potesse
fare  commenti)  al femminile non sono ammessi maschi.- E io  che  pensavo  di passare  tutto il weeekend solo conte senza quel mastino di tua madre! -  piagnucolò Michael - Prima cosa mia madre non è un mastino è solo un po' appren­siva e forse non ha tutti i torti ...rispose Maria e Isabel gli diede manforte -La  madre  di  Maria fa bene a fare il mastino come dici tu, se mia figlia
avesse x fidanzato un tipo del genere farei anche di peggio.- Liz annui come a dire  che  era d'accordo con la frase pronunciata da Isabel. Michael  stava  x replicare punto sul vivo ma fu più veloce Maria e riprese il discorso da  dove l'aveva interrotta Isabel -Secondo mia madre parte venerdì e torna lunedì  sera, anzi molto più probabilmente martedì mattina. Terzo noi ragazze avevamo inten­zione di fare il pigiama party sabato sera, quindi come vedi anche tu spaceboy ci  rimane tutta la domenica e anche lunedì, se Liz gentilmente mi  copre,  da passare insieme.- tutti e due guardarono in modo significativo Liz che da  prima fece  finta  di  niente ma alla fine si arrese - D'accordo ti  copro,  ma  cosa ottengo  in  cambio?- -La mia gratitudine eterna non ti  basta?-  le  rispose Maria –No, è troppo poco, diciamo che x il weekend prossimo che sarei di turno mi  sostituirai tu vero?- -Lo sai che questo si chiama ricatto?-  -Prendere  o lasciare  questo sono le condizioni decidi tu- E va bene affare fatto-  disse Maria porgendole la mano in modo che Liz la stringesse x suggellare il patto.
I cinque minuti di pausa erano finiti e Maria e Michael tornarono a lavoro, per la gioia di Liz e Isabel che una volta che i due furono tornati ai  rispettivi compiti si fiondarono letteralmente sul piatto colmo di cibo davanti a  loro, senza neanche notare gli sguardi sconcertarti che gli lanciavano Max e Kyle.
Come Isabel aveva previsto sua madre non creò la minima difficoltà quando  gli disse  che era stata invitata a passare il sabato sera a casa di  Maria,  anzi sua madre fu contenta di sapere che sua figlia si svagava un po'.
Erano le nove di sabato sera quando Philip Evans scarico sua figlia di fronte a casa  de Luca -Diverti tesoro. Vengo a prenderti domani mattina?- -No  non  c'è problema  mi accompagna Maria vediamo domani, notte papa.- -Come vuoi  tu  tesoro, notte.-  la macchina si rimise in moto e spari nella note, pochi minuti  dopo aver  suonato  il campanello le venne aperta la porta fu la  stessa  Maria  ad andare  ad  aprirla: era in pigiama rosa acceso e con i bigodini in testa  e  delle buffe  ciabatte  a forma di coniglietto -Accomodati  Isabel...  -Maria  Lancio un'occhiata  al bagaglio di Isabel che era composta da un enorme  borsone  più due  Beautycase - Isabel guarda che stia fuori di casa solo una notte  non  due settimane e come mai quei beauty?- le chiese Maria, Isabel arrossi  imbarazzata - Bhe ecco veramente non sapevo bene cosa portare e li dentro (indico i  Beau­ty) ci sono tutti i miei trucchi -E io che pensavo che poi Alieni non aveste bisogno di trucchi come noi comuni mortali comunque non importa aspetta che  ti do  una mano – DeLuca provò a sollevare il borsone che Evans teneva in Mano  ma non ci riuscì -Accidenti quanto pesa cosa ci hai messo qua dentro tutto  l'ar­madio? Fa niente aspetta che chiamo Liz x darci una mano... Liz vieni a  darmi una  mano  con il bagaglio di Isabel.- Due minuti dopo fece  la  sua  comparsa sulla  porta  Liz  anche  lei in pigiamo solo un  po'  meno  visto  di  quello dell'amico e senza bigodini, i capelli li portava sciolti sulle spalle e sopra tutto  senza  quelle buffe ciabatte che indossava Maria; ai piedi  portava  un paio di calze da ginnastica bianche. Dopo innumerevoli sforzi e tentativi riuscirono a portare dentro il bagaglio di Isabel. Una volta che bagaglio e proprietaria furono entrate in casa, quest’ultima venne esaminata con cura dalla proprietaria di casa che poco dopo emise il suo verdetto –Di la c’è camera mia (Deluca indicò una porta in fondo al corridoio) puoi andare lì a cambiarti, se vuoi.- le disse sorridendo Maria –e perché dovrei cambiarmi?- chiese stupita Isabel. Le altre due ragazze scoppiarono a ridere –E ora che ho detto di così esilarante?-domando Isabel.
 –Izzy, ti ricordi che abbiamo organizzato un pigiama party?- Evans annuì –E come pensi che sia possibile fare un pigiama party se tu rimani in jeans e maglione?- le domando Maria Evans arrossi, ma si recò nella stanza di Maria x cambiarsi; prima di chiudere la porta Isabel chiese –Porto di qua anche i Beauty –No- le risposero in coro Maria e Liz –Questi ci saranno utili x dopo -- In che senso – chiese in tono preoccupato Isabel che, ad essere sinceri, non si fidava del tutto di Maria –Vedrai, vedrai.-
Isabel mormorò un poco convito ok e andò a cambiarsi. Una volta cambiata raggiunse le altre due ragazze che si erano sistemato in salotto davanti alla tv con davanti un enorme barattolo di gelato –Spero che cioccolato e panna vada bene anche x te – le chiese Liz –Va benissimo- e prese il cucchiaio che le porgeva Liz mentre Maria stava armeggiando con il video registratore –Si può sapere cosa stai combinando?- le chiese Isabel –Sto cercando di far partire questo maledetto catorcio. Accidenti è la millesima volta che dico a mia madre che questo coso è vecchio quanto il cucco ma lei mi ascolta? No anzi dice che funziona benissimo, benissimo un corno.- Parker sorrise sentendo il monologo dell’amica e si affrettò a rassicurare Evans che la guardava preoccupata –Tranquilla, fa sempre così ci litiga x dieci minuti, poi si rassegna e mentre lei va a prendere qualcosa da bere io sistemo il tutto e siamo pronti x la serata –Capisco ma che film ha noleggiato –Aspetta fammi ricordare … Ah sì ha noleggiato Meet Jo Black con quel bel figliolo di Brad Peet, poi ha preso la “casa degli spiriti” con Banderas e altri due che non mi ricordo ma su una cosa puoi stare tranquilla l’attore protagonista è carino da morire e sono sempre storie sentimentali.
Dopo l’ennesimo urlo di Maria, Liz la spedì in cucina a prendere da bere e con l’aiuto di Isabel riuscì a sistemare il video registratore –Accidenti però Maria non ha tutti i torti è un vero è proprio catorcio, perfino io con i miei poteri avrei qualche difficoltà a farlo funzionare.- Parker sorrise –Il problema di Maria è che non è mai riuscita a farlo funzionare nemmeno quando era nuovo di zecca. ha una vera e propria avversione x questo apparecchio e per tutti gli apparecchi meccanici in genere, diciamo che odio a priva vista loro odiano lei e lei odia loro.- Le due ragazze iniziarono a ridere proprio mentre Maria rientra va nella stanza con le bibite fresche. –Cosa c’è da ridere me lo dite voglio ridere anch’io e dai…-supplico Maria –Niente… Niente… -disse Liz tra una risata e l’altra –Stavo solo spiegando a Izzy il tuo odio verso gli apparecchi meccanici che d’altronde è ampiamente ricambiato.- Maria sospirò –E’ vero è un odio profondo e viscerale che non riesco proprio a superare è più forte di me, ma per fortuna ho qualcuno che mi aiuta quando sono in difficoltà.- disse Maria notando che il video registratore aveva preso a funzionare in modo regolare.
La serata trascorse nel migliore dei modi dopo essersi visto due dei quattro film noleggiati da Maria ed essersi finito una confezione da 1 kg di gelato, le ragazze si dedicarono al trucco parrucco e pettegolezzo: i trucchi portati da Isabel furono utilizzati in grande quantità e sempre da lei le altre due ragazze vennero a conoscenza di un’incredibile quantità di informazioni riguardanti Max e Michael. Soprattutto Maria venne a conoscere anche la parte spensierata dell’infanzia del suo spaceboys e di tutte le marachelle che aveva combinato e di come era bravo a far ricadere la colpa sui fratelli Evans: ad esempio raccontò un episodio che si era svolto alle elementari: -Vi ricordate quella volta in quarta quando dalla scuola sparirono tutti i registri?- chiese Isabel le altre due annuirono in segno d’assenso –Non mi ricordo di aver mai visto cosi arrabbiata la signora Duff pensavo che le sarebbe venuta un infarto…-ricordò Maria –Già, era diventata verde dalla rabbia ci tenne in punizione fino alla fine dell’anno senza ricreazione…-Disse Liz che s’interruppe un attimo come se avesse realizzato qualcosa e poi riprese a parlare –Non vorrai dirmi che li aveva fatti sparire Michael?- Isabel sorrise ricordando come l’aveva raccontato Michael subito dopo averlo fatto. –Esattamente, li fece sparire perché la signora Duff gli aveva messo un ritardo e la mattina dopo sarebbe dovuto venire accompagnato da Hank.Sì introdusse nella scuola di notte usando i suoi poteri e sempre usando i suoi poteri polverizzo letteralmente i registri. Fortunatamente nessuno scoprì cosa era veramente accaduto ai registri e rimasto sempre l’atto di un “vandalo ignoto” come disse la signorina Duff – concluse Isabel sorridendo. –Bhe…- iniziò Maria timorosamente –Non proprio, in effetti una persona venne torchia a fondo, se non sbaglio rischiò anche la sospensione da scuola.- Evans guardò con curiosità le sue due amiche –Chi? Io di questa storia non so niente, davvero qualcuno a rischiato grosso x la bravata di Michael?- chiese Evans e vedendo che le altre esitavano insistette –E dai sto morendo di curiosità. Mi volete dire chi era?- Maria stava x rispondere, ma fu fermata da una gomitata di Liz. Deluca lancio alla sua migliore amica che significava “ma sei tutta matta?” poi capì il motivo di quel gesto: Alex.
Quindi si affrettò a fare marcia indietro –Nessuno lascia stare. Allora raccontami cosa altro a combinato Michael che io non so.- Isabel scosse la testa –Mi dispiace, ma non dirò più una parola se non mi dite chi ha rischiato la sospensione a causa di Michael –Izzy davvero non è il caso- le rispose Liz, ma Evans fu irremovibile e alla fine le altre due cedettero e le rispose Maria farfugliando delle parole incomprensibili –Era Alexc- –Come? (Isabel si porto una mano all’orecchio nel tipico gesto di chi non ha capito una parola) ripeti più forte non ho capito nulla- Maria sbuffò e fece una smorfia che aveva visto tante volte fare a Michael e che ormai faceva anche lei –Era Alex!- Isabel spalancò gli occhi incredula –Non è possibile come mai anno incolpato Alex è impossibile mi stai prendendo in giro?- –No te lo giuro (Maria si portò una mano sul cuore come a sottolineare la veridicità del suo giuramento) Sai era appena arriva lì da una settima e i suoi fascicoli non erano ancora arrivati, non conosceva nessuno stava sempre solo. Quindi fu naturale che incolpassero l’ultimo arrivato. Mi ricordo ancora la sua faccia che cambiò colore diventando più bianco di un fantasma quando la signora Duff lo scortò dal preside. Il preside lo tenne sottotorchio x più di un’ora e visto che non aveva prove e lui non confessava fu costretto a rilasciarlo, ma lo minaccio che l’avrebbe tenuto d’occhio e al primo passo falso sarebbe stato buttato fuori aspetta ora come disse esattamente…- Maria ci penso un minuto e poi riprese il discorso interrotto –“non voglio mele marce nella mia scuola. L’istruzione non è un diritto ma un privilegio se lo ricordi bene signor Whitman”. Questo ce lo racconto Alex diverso tempo dopo e devo dire che fece anche un imitazione perfetta della voce del preside.Mi ricordo che da quella volta ogni volta che lo incrociava lungo li corridoi lo squadra dalla testa ai piedi povero Alex. Continuò cosi fino alla fine delle elementari – Maria scosse la testa e sorrise tristemente ricordano Alex e quante ne avevano fatte insieme.
Isabel ascoltò affascinata il racconto di Maria; solo allora si rese conta di quanto poco conoscesse Alex e spinta dall’istinto chiese –Raccontami qualche aneddoto su di lui.- Maria ci penso un ‘attimo e poi inizio a raccontare: -Al iniziò era chiuso timido non parlava con nessuno e se ne stava sempre x conto suo, le cose non migliorarono di certo dopo la storia dei registri. Faceva una tristezza vederlo da solo seduto al suo banco con quel suo grembiulino bianco e quel enorme fiocco azzurro. Cosi un giorno io e Liz ci decidemmo e durante la pausa x la ricreazione ci sedemmo accanto a lui. Lui ci accolse con un sorriso ed iniziammo a parlare. Da allora diventammo grandi amici e da allora lo coinvolgemmo in qualsisia cosa facevamo. Da un duo eravamo diventati un trio.- Appena Maria ebbe finito di parlare intervenne Liz –Già, proprio così è iniziata la nostra amicizia. Povero Alex quel giorno lo sottoponesti ad un interrogatorio peggiore di quello del preside. Pensa che volle sapere qualsiasi cosa della sua vita, gli fece ogni domanda possibile e immaginabile lo distrusse letteralmente che penso che alla fine abbia rimpianto il momento in cui ci siamo sedute accanto a lui.- Le ragazze iniziarono a raccontare molti aneddoti su Alex, ma uno in particolare colpi Isabel –ti ricordi quella volta che entrammo di sgamo al concerto degli u2 che si teneva ad Albuquerque? – chiese Maria a Liz –Si, che me lo ricordo dopo aver fatto una testa così a tua madre e non avendo ottenuto ne i soldi x i biglietti, ne il permesso sei riuscita a convincere me ed Alex ad andarci lo stesso. Pensa che ha convinto i nostri genitori che andavamo ad Albuquerque x seguire un convegno sulla fisica quantistica non solo li ha persino convinti ad andarci da soli con la macchina dei genitori di Alex - Gia, ho un notevole potere persuasivo e in più, cosa più  importante, riesco  a  darla a bere a chiunque, fu una serata memorabile. Il  concerto  si teneva allo stadio di football, riuscimmo ad intrufolarci dentro da un buco della recinzione e riuscimmo persino ad occupare dei posti in prima
fila…- disse Maria compiaciuta x come era riuscita a d ottenere ciò che voleva. –fino a che non
passarono a chiedere i biglietti e la security ci becco in flagrante non solo ci sbatte fuori, ma chiamarono anche i nostri genitori e così x un mese fummo tutti e tre consegnati.- le ricordò Liz –Mica è colpa mia che ne sapevo che la security passava a controllare i biglietti anche una volta entrati, pero sono riuscita ad avere l'autografo di Bono…- Liz sorrise - Avesti dovuto vederla  si è messe letteralmente a  piangere  e a pregare le Bodyguard di portargli un autografo. Ha  commosso tutti, io e Alex eravamo imbarazzati da morire, ma la cosa più imbarazzante e stato vedere piangere un omone nero dall'espressione cattiva alto due metri che pesa più di 100 kg. Dopo che Maria aveva finito di recitare la sua scena questa montagna d'uomo scoppia a piangere come un bambino di due anni alla fine siamo stati noi a consolare lui.- Scusate ma tutto questo quando è successo? io non ho mai saputo nulla- disse Isabel -Fammi pensare è successo la scorsa estate dopo che abbiamo saputo dei destini sai avevamo bisogno di distrarci un po'eravamo tutti a terra così decidemmo che avremmo passato tutta l'estate insieme.-Le rispose Maria - Ora mi spigo perché durante tutta l'estate non ho mai ne visto ne sentito Alex. E ditemi un po' oltre che ad entrare ai concerti senza pagare cosa altro avete fatto- volle sapere Isabel –Un’altro episodio divertente è stato quando siamo andati in piscina -Disse Maria -Ho capito a quale episodio ti riferisci è quando siamo andati in piscina e tu hai abbordato quei tipi assurdi?- chiese Liz, Maria fece di si con la testa -Un pomeriggio era così caldo che decidemmo di andare in piscina per rinfrescarci un po' e la signorina qui presente (indica Maria), non appena io e Alex le voltiamo le spalle rimorchia dei tipi assurdi rozzi da morire....- -Devi ammettere che erano carini- L'interruppe Maria, Liz le lancia un occhiataccia. -Carini quelli?! ma se sembravano Ozzy Hosborn da giovane pieni di tatuaggi ed erano persino ubriachi, per non parlare della ragazza che volevi rifilare al povero Alex.- E sentiamo cosa aveva che non andava quella ragazza?- chiese con tono innocente Maria -Cosa aveva che non andava?! sembrava un camionista se è possibile era ancora più rozza dei suoi amici. Se non mi ricordo male la scena in piscina si svolse così da una parte c'eri tu che flirtavi con quei due tipi, io che mi tenevo a debita distanza e Alex che cercava di fuggire dai tentacoli di quella tizia alla fine per salvarlo abbiamo dovute dirle che io e Alex stavamo insieme e sembrò che lei si rassegnasse. La situazione precipita quando uno dei tizi con cui stavi flirtando vuole baciarti a tutti i costi e tu corri da noi gridando: "Alex tesoro salvami! questo bruto vuole baciarmi" (Liz imita alla perfezione la voce di Maria, suscitando la risata di Isabel e l'incupimento di Maria che non ha molto gradito) e gli buttasti le braccia al collo facendolo cadere dalla sdraio, ma la cosa si complica ancora perché la tizia che tampinava Alex esordisce dicendo "ehi?! ma tu non stavi con quella brunetta" e indica me, ma Maria ci mette sopra il carico da novanta "Cosa?! Tesoro come hai potuto mi tradisci con lei, la mia migliore amica" e scoppia in un pianto degno di un oscar, Alex cerca di calmarla e di spiegare che e tutto un equivoco, ma nessuno sembra dargli ascolto, anche perché la signorina qui presente non accenna un minuti di piangere. Piange così disperatamente che persino quel tipo mi pare si chiamasse Jo si intenerisce e sferra un cazzotto ad Alex colpendolo diritto all'occhio destro stava per completare l'opera, ma per fortuna è arrivato il bagnino e li ha invitati ad andarsene, mentre se andavano hanno minacciato Alex dicendogli che l'aspettavano fuori x chiudere i conti. Abbiamo dovuto aspettare l'orario di chiusura x andare a case e per di più sotto scorta del bagnino...- - e dai come la fai lunga io volevo solo divertirmi quel tipo però ad un tratto ha iniziato ad allungare le mani e io ho detto la prima che mi passava in mente x parlo smettere non pensavo che fosse manesco e poi che ne sapevo che anche voi avevate usato la stessa tecnica x liberarvi dei Mandy.- Cerco di giustificarsi Maria –Sara anche come dici tu, ma il guaio è che non calcoli mai le conseguenze delle tue azioni, Alex ci ha guadagnato un occhio nero per non parlare di quello che è successo il giorno dopo... - Perché cosa è successo il giorno dopo? -Chiese Isabel -Niente, di grave li abbiamo solo incontrati al cinema - si affretto a rispondere Maria -Peccato che ti sei dimenticata di dire che Jo, Mandy e Sam volevano finire l’opera iniziata in piscina, siamo dovuti scappare di corsa dal cinema e che qui ragazzi ci hanno rincorsi fino al Crashdown dove ci siamo dovuti barricare dentro x una settimana non siamo potuti più uscire.- la rimbrotto Liz -Ma tutte le vostre estati sono sempre così movimentate?- chiese Isabel –Si, la maggior parte sono sempre state così. Ogni anno io e Alex rimproveravamo Maria x quello che combinava e le giuravamo che era l’ultima volta che ci coinvolgeva nei suoi progetti e lei puntualmente con quella sua espressione da cane bastonato ci prometteva che non l’avrebbe fatto mai più e noi da ingenui quale eravamo gli credevamo, però puntualmente ogni estate succedeva la stessa cosa.- le spiegò Liz –Uffa quanto la fai lunga, però grazie a me vi siete divertiti durante tutte le estati.- borbotto Maria con tono offeso –Io non dico che non mi sono divertita. Avrei voluto solo non passare sempre meta dell’estate consegnata in casa x qualcosa che tu combinavi.- le rispose a tono Liz –Ragazze non vorrete mettervi a litigare? Sarebbe piaciuto anche a me passare delle estati come le avete passate voi, ma non è mai stato possibile la paura che qualcuno ci scoprisse era troppo che in un certo senso ho rinunciato a vivere a pieno.- disse tristemente Isabel –Però si può sempre rimediare, vero Maria?- -Certo Liz quest’anno passerai le tue vacanze con noi ho già qualche mezza idea di cosa fare e di dove passarle?- disse con il suo solito tono allegro Maria –Per me va bene vuol dire che quest’anno sarà un estate a tutta vita c’è qualche consiglio che mi volete dare ?- chiese Evans –L’unico consiglio che ti posso dare e quello di prepararti a tutto con Maria non si può mai sapere dove si va a finire.- le rispose Liz mettendole un braccio sulle spalle.
Le ragazze continuarono a chiacchierare ancora x un po’, poi venne l’ora di andare a letto. Si sistemarono in soggiorno stavano quasi x dormi quando Isabel chiese: -state dormendo?- –No non ancora cosa c’è Izzy – le chiese Liz –Niente è che volevo farvi una domanda. Che cosa rischiereste x amore?- La prima a rispondere fu Maria –Credo tutto anche la vita. Sarei disposta a rischiare la vita x Michael e in certo senso lo sto già facendo, ma non mi pentirò mai della mia scelta anche se ci lasciassimo domani. Certo soffrirei come pochi, ma meglio soffrire che vivere una vita di rimpianti –Io la penso come Maria certo i rischi ci sono e sono tanti, ma vale la pena correrli. Che senso ha vivere una vita tranquilla ma senza amore. Sarebbe una vita piatta, vuota, una vita che non avrebbe senso vivere. Secondo me è meglio aver amato e sofferto che non aver amato x nulla. Come mai ci hai fatto questa domanda?- chiese Liz –Ecco io stavo pensando ad Alex e al potere di tornare nel passato del granelit….- Maria non la lasciò finire –Vuoi dire che stai pensando di utilizzare il granelit per salvare Alex? (Isabel annui) Max e Michael non te lo permetteranno mai è troppo pericoloso si tratta di un viaggio nel tempo –Lo so che potrebbe essere pericoloso, ma io amo Alex e se c’è anche una minima possibilità che lui torni da me io voglio sfruttarla e al diavolo le conseguenze. Voi non lo fareste se foste al posto mio?- –Sì probabilmente lo faremmo anche noi, però devi stare attenta non devi in alcun modo entrare in contatto con te stessa nel passato, altrimenti scomparireste tutte e due ….- Maria fece x parlare, ma Liz intuì la domanda che voleva porle – E’ stato il Max del futuro a dirmelo quando gli chiesi perché non andava direttamente da se stesso e lui mi spiegò che si sarebbe creato una specie di buco temporale che avrebbe distrutto tutti e due. C’è ancora una cosa che devi sapere una volta che avrai compiuto la tua missione scomparirai semplicemente, non ti sarà possibile far ritorno nel tuo futuro perché quel futuro non esisterà più. Io capisco che tu voglia fare tutto il possibile x cercare di salvare Alex, ma devi essere pronta alle conseguenze qualsiasi esse siano –Di sicuro il futuro non potrà essere peggiore di come è adesso. Io devo tentare, l’unica cosa che vi chiedo e di non dirlo a Max e Michael.- –d’accordo non gli diremmo nulla qualcosa ci inventeremmo qualcosa ti aiuteremmo x quanto sarà possibile ma adesso dormiamo e tardi e io sono stanca morta buonanotte ragazze sogni d’oro.- disse Maria e Isabel e Liz approvarono in pochi minuti la stanza fu immersa nel silenzio.
Dopo quella serata l’amicizia tra le tre ragazze ne usci rinsalda, succedeva spesso che le ragazze uscissero per fare compere o un cinema e una pizza; capitava anche che rimanessero o dormire a casa di una o di un’altra e ogni volta che avevano la certezza di essere da sole parlavano dell’idea di Isabel e si scambiavano opinioni e consigli su come era meglio che agisse una volta arrivata nel passato. Le settimane trascorsero veloci è finalmente arrivo il tanto sospirato ultimo giorno di scuola i ragazzi si ritrovarono all’uscita della scuola x sapere come era andata –E anche x quest’anno me la sono cavata. C’è mancato poco che Seeleman non mi appioppasse il coso di recupero, meno male che non l‘ha fatto mi avrebbe rovinato le vacanze e per giunta dovrei sentire gli urli di mia madre- disse Maria rivolta a Isabel e Liz – A voi non chiedo neanche come è andata, di sicuro tutte A e B- –Avevi qualche dubbio?! Le risposare in coro Evans e Parker –No, nessuno. mi avrebbe scioccato il contrario. Guardate ecco che arrivano i ragazzi. Allora sentiamo quante materie ti hanno dato?- chiese Maria rivolgendosi a Michael, il ragazzo sorrise –Nessuno sono riuscito ad avere la sufficienza in tutte. Pensa che sono riuscito ad avere persino alcune B –Cosa?! Non ci credo Maria come diavolo sei riuscita a farlo studiare? Io ci provo dalle medie e non ho mai ottenuto niente era peggio che parlare ad un muro.- Deluca sorrise maliziosamente –diciamo solo che ho usato degli argomenti molto convincenti ai quali non ha saputo controbattere.- Liz guardò Max e gli chiese –a te com’è andata –Bene se consideri tutto quello che mi è successo la media è un po’ calata, ma non di molto.- Nel frattempo videro arrivare Kyle dalla palestra dalla faccia che aveva sembrava che non gli fosse andata poi molto ben –Ehi Kyle…- lo chiamò Isabel –come è andata?- -Diciamo non molto bene. Ho rimediato una bella insufficienza più corso di recupero in spagnolo. A voi com’è andata –E’ andata a tutti bene persino Michael e riuscito ad ottenere una media sufficiente.- Kyle sorrise –Allora tutti i pomeriggi passati a studiare con Maria hanno dato i sui frutti, sono contento x lui quello che mi preoccupa di più sarà la reazione di mio padre, mi ricordo ancora la sfuriata che mi ha fatto quando ho saltato la scuola x andare a Las Vegas, non credo che questa volta reagirà meglio… –Basta musi lunghi oggi è finita la scuola che ne dite di festeggiare con una festa?- chiese Maria –ottima idea almeno mi preparo psicologicamente ad affrontare mio padre –Perfetto visto che siamo tutti d’accordo io Liz e Maria ci occupiamo del cibo, voi ragazzi cercate di dare un aspetto decente all’appartamento di Michael –Ehi il mio appartante è più che decente, cosa vorresti insinuare che casa mia assomiglia ad un porcile?- chiese con tono risentito Michael –Porcile è un eufemismo! Ogni volta che entro a casa tua devo stare attenta a dove metto i piedi ci sono pile di panni e piatti sporchi da tutte le parti; mi domando come Maria riesca ancora ad entrare in casa tua.- gli rispose Isabel con il suo stesso tono. Guerin stava x controbattere, ma fu fermato da Maria che lo prese da una parte e cercò di calmarlo –Michael, non vorrai litigare anche oggi? Dai, lascia perdere fallo per me…- la ragazza l’abbraccia e gli sussurra all’orecchio –Noi abbiamo un altro motivo x festeggiare oltre la fine della scuola…- –E sarebbe? - -Mia madre mi ha comunicato che lei e lo sceriffo andranno x tutta l'estate in vacanza New York. avremmo tutta l'estate x stare insieme, bisognerà solo  fare un po' di attenzione.- -e quando partirebbe tua madre?- le chiese Michael stringendola  di più come a fargli capire che anche a lui piaceva l'idea  che Amy  non ci fosse x più di un mese -Parte domani mattina ma, stasera  rimane  a dormire  dallo sceriffo....- -Perfetto vorrà dire che stasera io e Liz ci  fermeremmo  ha  dormire da te così non sarai sola - si intromise Isabel  -  Isabel!! -urlò  Michael -questa era una conversazione privata, nessuno ti ha mai  detto che  non si deve origliare e che non e buona educazione auto invitarsi  a  casa
altrui?!  le rispose con una punta di ironia nella voce -Veramente io  non  mi sono  auto invitata lo facevo solo x lei dovevamo fare una sera al  femminile domani sera a casa mia tanto vale spostarla a sta sera visto che Maria ha casa libera  no?!-  Intanto  si era avvicinato anche Kyle che chiese  a  Maria  -Sei davvero sicura che i due piccioncini partano domani e stiano via tutta l'estate?- Maria sorrise -Tranquillo, sono arci sicura mia madre era così su di giri quando  me l'ha detto che deve essere per forza vero.- Kyle tirò un sospiro  di sollievo  -Meno male così dovrà solo aspettare che parta Signore ti  ringrazio, mi  venivano i brividi al solo pensiero di come avrebbe reagito mio padre  una volta  saputa la notizia.- -Bene adesso muoviamoci o si farà tardi ...  Isabel prende x un braccio Maria e si avviò ad andare a recuperare Liz. Infatti  Liz e Max non si erano avvicinati a Maria e Michael avevano approfittato del  fatto che nessuno li osservasse e avevano iniziato a baciarsi; fu Isabel ad interromperli  battendo  energicamente una mano sulla spalla di Liz - Liz siamo  già in
ritardo  quindi staccati da mio fratello e vieni con noi.- A malincuore Liz  si staccò  e si avviò dietro Isabel salutando Max e gli altri -Ciao  ci  vediamo più  tardi.- Mentre diceva quelle parole fisso intensamente Max, fu di  nuovo richiamata alla realtà da Isabel - Liz senti?- -Si che c'è - -Stasera  dormiamo tutte da Maria sua madre dorme fuori - Liz annui -Per me non c'è alcun  problema basta  che passi un momento al Crashdown x avvisare i mie.-  d'accodo  prima passiamo  dal Crashdown, poi facciamo spese e poi ci fermiamo a casa  mia  così avviso  mia  madre.  Detto questo i due gruppi si divisero e  ognuno  andò  a svolgere le mansioni che gli erano state assegnate. Si ritrovarono tutti a casa di Michael verso le cinque; non appena Isabel fu entrata notò con piacere  che tutto  era in ordine -Bene vedo che finalmente hai dato una sistemata  ora  sì che  assomiglia  ad una casa e non ad un porcile.-
 La festa  si  protrasse  in allegria fino verso le nove, ora in cui le ragazze salutarono i ragazzi e si diressero a casa di Maria. –Sentite, vi devo confessare una cosa…- Esordì Isabel una volta che le ragazze si furono sistemate –Il motivo principale x cui ho voluto organizzare questa serata tra sole donne è che ho deciso di usare il Granelit x tornare nel passato e…- –E hai bisogno del nostro aiuto (Isabel annuì). Allora hai preso la tua decisione?- le chiese Maria –Sì, sono sicura e non farò marcia indietro.- disse con decisione Isabel –Hai già pensato ad un piano?- chiese Liz –Bhe… non proprio ho solo abbozzo di idea ….- disse con tono incerto Isabel –Andiamo bene, avanti facci sentire questo tuo abbozzo di idea.- disse Maria –Ecco visto che non posso andare dalla me passata, pensavo di andare da Max o da Michael –Ti consiglio vivamente di andare prima da Max. Michael non ti darebbe ascolto. – le consiglio Maria e anche Liz fu dello suo stesso avviso –credo che abbiate ragione. Quindi appena arrivata devo cercare di parlare a Max da solo x avere la sua fiducia e poi cercherò insieme a lui di convincere Michael –disse Isabel –Già, non sarà facile anche con l’aiuto di Max ci vorranno sette camicie x convincerlo. Ti aspetta un compito molto arduo… Prima dovrai convincere Max e poi Michael non ti invidio x nulla - disse Maria. Isabel non rispose subito stava rimuginando sulle parole di Maria. L’aspettava veramente un compito arduo non sarebbe stato facile convincere Max, figuriamoci Michael. Sospirò qui due si somigliavano molto: quando decidevano una cosa era impossibile fargli cambiare idea, alcune volte nemmeno lei ci riusciva. solo due persone riuscivano quasi sempre a fargliela cambiare: Liz e Maria. Ad un tratto Isabel sorrise era rischioso e non era detto che le due ragazze fossero d’accordo, però conveniva provare a chiederglielo. –E adesso cosai da sorridere hai trovato un modo x convincerli della tua buona fede?- chiese Maria, il sorriso di Isabel si allargò ancora di più –sì credo di avere un’arma segreta x convincerli.- –E sarebbe?- chiese Liz –Voi.. –Cosa?! Non vorrai mica che noi veniamo con te spero? Tu stai parlando di un viaggio nel tempo … io… io ho paura non me la sento di farlo.-disse con voce sconvolta Maria –Maria, calmati sentiamo che cosa stava x dirci Isabel.- disse Liz con voce tranquilla; per tutta risposta Maria si alzò in piedi e inizio a camminare su e giù x la stanza –Calmarmi come faccio a calmarmi lei… (indica Isabel) ci sta chiedendo di compiere un viaggio nel tempo, che potrebbe essere pericoloso e dal quale non torneremmo più. E io dovrei calmarmi?- disse Maria alzando il tono di voce –Adesso siediti e ragioniamo con calma (Maria si siede). I pericoli esistono anche se restiamo qui; Izzy cambierà il passato, questo “futuro” non esisterà più e di conseguenza neanche noi esiteremmo più o almeno non come saremmo oggi.- disse Liz anticipando la replica di Maria –quindi in un modo nell’altro scompariremmo comunque tanto vale starla a sentire, avanti parla sentiamo qual è il tuo piano.- disse con tono rassegnato Maria. –Io sono arrivata alla conclusione che voi siete l’uniche a cui quei due danno retta e che sanno delle cose che possono convincerli che quello che dico sia la verità –Anche questo è vero, non credo che ti ascolterebbero alla prima penserebbero che tu sia un mutaforma come Nasedo, dovresti sudare sette camicie x farti credere e questo ti farebbe perdere tempo, con il rischio che i nemici ti scoprano e ti elimino prima che tu possa compiere la tua “missione” –Hai centrato in pieno il problema Maria è per questo che ho bisogno di voi. Siete le uniche a cui daranno ascolto.- Evans diede alcuni minuti alle due ragazze x riflettere poi chiese: –Allora cosa avete deciso venite con me si ho no?-La prima a rispondere fu Liz –X quanto mi riguarda non ci sono dubbi. Vengo con te.- dal tono fermo della sua voce si capiva che non aveva nessuna paura, Evans e Parker guardarono Deluca che sospirò –Tanto in un modo o nell’altro sono destinata a sparire no? Bhe tanto vale che lo faccia da protagonista no? Vengo anch’io –Hai già deciso quando partire?- chiese Liz –il prima possibile soprattutto prima che Max o Michael scoprano qualcosa. X noi sarebbe la fine se scoprissero il nostro piano.- –Che ne dite di farlo domani mattina?- esordi Maria –Così presto?- chiesero le altre due in coro –Sì, pensateci bene. Stasera dormiamo tutte qui, basta che voi due avvisiate le vostre famiglie che abbiamo intenzione di passare il weekend nel deserto e il gioco è fatto tanto più che Max dormirà da Michael li metterà x un po’ fuorigioco. domattina ci alziamo presto e partiamo x la caverna. Quando i ragazzi si accorgeranno della nostra scomparsa noi saremmo già partite –Hai avuto un’idea geniale comunque e meglio lasciare un biglietto dove spieghiamo dove siamo andate, altrimenti i ragazzi potrebbero pensare a un rapimento dei nemici e farebbero un putiferio rischiando di farsi scoprire.- suggerì Liz –Sono d’accordo con te Liz il piano è ottimo. Ora sarà meglio andare a dormire altrimenti salta tutto il piano. – disse Isabel.
Le ragazze si erano già rannicchiate sotto le coperte pronte quando Isabel disse: -Ragazze vi volevo ringraziare x l’aiuto che mi state dando senza di voi non c’è l’avrei fatta –Non c’è di che alex era un nostro amico e manca molto anche a noi. Se questo è l’unico modo x riaverlo tra noi siamo pronte a correre il rischio.- disse Liz sapendo di parlare anche a nome di Maria.
 
 
 
La mattina dopo le ragazze si alzarono presto, dopo aver fatto colazione avvertirono i rispettivi genitori che come previsto non fecero nessuna. La cosa più difficile da fare fu scrivere il biglietto x i ragazzi, dopo una lunga discussione arrivano alla stesura definitiva e lo lasciarono fuori della porta di Michael, accanto alla bottiglia del latte lasciata dal lattaio, in moto che lo vedesse, dopo aver lasciato il biglietto si diressero con la macchina di Maria alla caverna dov’era custodito il granelit.
Una volta entrate nella grotta Isabel prese il granelit dal suo nascondiglio e lo mise nell’apposita fessura –Quanto tempo ci vorrà prima che sia pronto x farci compiere il viaggio- chiese Maria che nonostante tutto aveva paura –Tranquilla, stando a quanto mi ha detto il Max del futuro non ci vorrà molto al massimo un ora.- rispose Liz –esatto ad essere precisi un ‘ora e 10 minuti, quindi conviene che ci sediamo e aspettiamo con calma.- Le tre ragazze si misero a sedere l’una di fronte all’altra –Siete sicure di volerlo fare…- chiese ad un tratto Isabel notando le facce preoccupate delle sue amiche –Potete ancora tirarvi indietro se non ve la sentite, io vi capisco –No non mi tiro indietro ho deciso che andrò fino in fondo e lo farò- disse Liz con decisione –Neanche io mi tiro indietro vengo con voi, poi se rimanessi qui dovrei sorbirmi la sfuriata di Max e Michael finche voi non cambiate il passato. Corro meno rischi a venire con voi che a rimanere qui.- disse Maria che con quell’ultima battuta suscitò un sorriso a Isabel e Liz. dopo quella battuta di Maria nessuna apri bocca, ognuna era concentrata su quello che stavano x andare a compiere. Cambiare il passato era una cosa di enorme importanza che avrebbe influito sulle loro vite in maniera determinante, speravano solo di cambiarlo nel migliore dei modi. Vennero riscosse dai loro pensieri da un suono che proveniva dal granelit –Tranquille e il segnale che mancano 10 minuti alla partenza.- disse Isabel che si alzò in piedi imitata dalle altre.
 
Nel frattempo a casa di Michael i ragazzi si stavano svegliando. Il primo a farlo fu Michael, che dopo essere andato in bagno si diresse alla porta x prendere il latte –E questo cos’è – borbotto ancora mezzo assonnato prendendo il biglietto scritto dalle ragazze. Appena iniziato a leggere gli ci vollero meno di cinque minuti x svegliarsi del tutto e capire cosa avevano intenzione di fare le ragazze, si diresse come una furia in salotto dove dormivano Max e Kyle. –Svegliati Max, accidenti questo non è il momento di dormire.- Urlo Michael mentre cercava di svegliarlo Max –Ma che diavole ti prende? è successo qualcosa?- chiese Max, Guerin annuì –E meglio che leggi questa…- gli diede la lettera e Max iniziò a leggere, intanto anche Kyle si era svegliato –Ma siete impazziti che diavolo avete da urlare di prima mattina – borbotto Kyle stiracchiandosi e si ritrovò sotto il naso la lettera che Max aveva appena finito di leggere. intanto che Kyle leggeva Max e Michael si misero a discutere sul da farsi –Accidenti siamo in un bel guaio! non solo Isabel decide di fare una sciocchezza, ma come se non bastasse si trascina dietro Liz e Maria.- Brontolo Michael camminando avanti e indietro era terrorizzato, anche se non lo avrebbe mai ammesso era terrorizzato dall’idea che qualcosa andasse storto. Se ciò fosse successo le ragazze sarebbero rimaste bloccate chissà dove, senza che loro potessero fare niente x aiutarle. Nel frattempo Kyle aveva finito di leggere la lettera –Che dite è il caso dia avvertire mio padre?- chiese Kyle –Sì, avvertilo digli di venire alla caverna, noi intanto lo precederemmo là. Forse facciamo ancora in tempo a fermare quelle tre pazze incoscienti.- disse Max con tono deciso; i tre ragazzi si fiondarono fuori dell’appartamento e si diressero a tutta velocità verso il deserto mentre Kyle avvisava suo padre dell’accaduto.
 
Mancavano ancora pochi minuti e poi il granelit le avrebbe trasportate nel passato, le ragazze si disposero a cerchio con il granelit al centro. Erano così concentrate su quello che stavano x compiere che non si accorsero dei rumori che provenivano dall’esterno. I ragazzi erano appena arrivati quando notarono la macchina d’Isabel parcheggiata in un angolo –Guardate, quella non è la macchina di Isabel?- chiese Kyle –sì è la sua macchina. Forse facciamo ancora in tempo x fermarle.- disse Max –Ben allora che aspettiamo? Entriamo.- propose Michael –Non sarebbe meglio aspettare l’arrivo di mio padre?- chiese Kyle che da una parte era preoccupato x le sue amiche, dall’altra tutte quelle storie di alieni non gli piacevano affatto. –Senti non abbiamo tempo x aspettare io entro voi fate un po’ come vi pare.- disse Michael –Michael!!! Aspettami vengo con te. Senti Kyle tu sei libero di venire con noi o di aspettare tuo padre qui fa un po’ come ti pare.- disse Max avviandosi dietro Michael; Kyle ci pensò su un attimo, poi si decise a seguire i due ragazzi. Una volta entrati nella grotta i tre ragazzi percorsero lo stretto corridoio che li portò alla stanza del granelit. I tre ragazzi si fermarono sulla soglia dove trovarono le tre ragazze disposte a cerchio intorno al granelit –Per fortuna siamo arrivati in tempo x fermarle – mormorò Kyle – Non dire, il granelit sta x partire o entriamo e partiamo con loro o rimaniamo qui sta a noi decidere.- disse Max, Guerin non rispose ma si avviò con passo deciso nella stanza seguito da Max. dopo qualche attimo di indecisione anche Kyle seguì i due ragazzi “ormai era tardi x tirarsi indietro. E poi quando gli sarebbe capitata un'altra occasione di fare un viaggio nel tempo” si disse x convincere se stesso che aveva preso la decisione giusta. Solo una volta che i ragazzi furono entrati e preso posizione nel cerchio le ragazze si accorsero di loro, ma nessuna di loro fece in tempo a chiedergli spiegazioni perché il granelit si attivò e portò tutti con se. Proprio in quel monte arrivò lo sceriffo che non poté far altro che vedere partire il granelit e non vedendo nessuno intuì che erano partiti tutti, compreso suo figlio, -Buona fortuna ragazzi…- sussurrò rivolto a l cielo –E’ adesso cosa mi invento x spiegare l’assenza dei ragazzi?- si chiese scuotendo la testa –Bho?! qualche cosa mi inventerò.- e cosi dicendo si avviò sconsolato verso la sua auto e fece ritorno in città.
 
 
Ci vollero alcuni minuti prima che i ragazzi si rendessero conto che il Granelit aveva compiuto alla perfezione il suo compito. La prima parlare fu Maria -Accidenti ragazzi che viaggio! Ho dolori dappertutto. - affermò la ragazza con voce lamentosa e toccandosi le braccia e le gambe x accettarsi che non avesse nulla di rotto; -tu hai dolori dappertutto? E io cosa dovrei dire? Sei seduta sulla mia schiena e non è come avere una piuma appoggiata sopra di te lo assicuro- Brontolò Michael mentre cerca invano di alzarsi, ma senza successo visto che Maria gli pensava sulla schiena e non accennava ad alzarsi. -Con quest'ultima frase vorresti forse dire che sono grassa?- gli chiese Maria con tono minaccioso, il ragazzo si affrettò a ritrattare e a spiegarsi meglio -non volevo dire assolutamente che sei grassa. Come ti vengo in mente certe assurdità? Tu sei leggerissima e solo che se non ti sposti un po' non riesco ad alzarmi da questa posizione.- Maria si girò a guardare il ragazzo in faccia e gli lanciò un occhiataccia, poi si alzo e gli disse -X questa volta te la sei cavata, ma la prossima volta fai più attenzione alle parole che usi intesi?- gli chiese puntandogli un dito accusatorio in faccia. -Finitala di litigare voi due e venite qui.- li richiamò Liz che poi si rivolse a Isabel - Hai idea di dove siamo finiti?- Evans annuì - Ho programmato il granelit x farci arrivare prima della "presenta partenza" di Alex x la Svezia. All'inizio dell'estate x essere più precisi e siamo vicino a Roswell nel deserto, non dovremmo essere molto lontano dalla caverna che contiene il granelit.- -Ottima organizzazione Isabel come sempre del resto.- si congratulo Max poi guardo l'orologio segnava appena le sette -E' ancora presto. io dico di aspettare ancora un paio po' prima di iniziare a muoverci quando saremmo sicuri che tutte le persone che potrebbero farci domande indiscrete siano impegnate altrove. Fino ad allora io dire di cercare un posto dove fissare la nostra base, avremmo bisogno di un luogo dove riposarci. Di certo non possiamo usare la caverna o l'appartamento di Michael succederebbe un bel casino se incontrassimo noi stessi-. I ragazzi rimasero un po' in silenzio pensando a un posto che potesse andare bene x loro, alla fine Kyle propose -che ne dite della vecchia fabbrica di sapone è disabitata da anni. Dopo quella festa con mega retata finale nessuno si azzarda più ad avvicinarsi a quel luogo. Si trova alla periferia di Roswell dove non correremmo il rischio di incontrare
noi stessi.- disse Kyle sperando di essersi reso utile -Dico che hai avuto un ottima idea.- disse Isabel sfoderando un radioso sorriso -Sarà meglio muoverci abbiamo un bel po' di strada da fare- aggiunse Liz; così dicendo le tre ragazze e Kyle si avviarono verso Roswell e la fabbrica, solo Max e Michael non si avviarono subito -Sai una cosa Michael?- disse Max pensiero -Cosa?- chiese Michael -dico che hai solo tu sei in grado di metterti in certi casini e uscirne come se nulla fosse.- affermò Max con sicurezza e davanti allo sguardo interrogativo lanciatogli dall'amico scoppiò a ridere e si affrettò a spiegare -Mi riferivo a Maria e alla discussione che avete avuto. Hai rischiato che non ti parlasse più x una settimana questo lo sai vero?- gli disse Max, Michael abbozzo il suo solito mezzo sorriso ironico -Lo so cosa ho rischiato, ormai sono un esperto x togliermi da certi impicci che neanche tu immagini.- -Allora voi due vi muovete o vi lasciamo qui?- gli grido Maria che si trovava a pochi metri di distanza. i due ragazzi si affrettarono a raggiungere il resto del gruppo.
Ci vollero all'incirca dieci minuti x arrivare alla fabbrica; una volta entrati fu Michael il primo a parlare: -Ora che siamo arrivati qui vogliamo decidere come procedere?- chiese rivolto a gli altri -x prima cosa bisognerà elaborare un piano...- disse Isabel -Fammi capire bene tu avevi intenzione di tornare nel passato senza me e Max e per di più trascinandoti dietro Maria e Liz senza avere un piano ben preciso?- le chiese Michael, Isabel esito un po' a rispondere -Bhe ecco io avevo intenzione di chiedere il vostro aiuto e ho pensato che con il loro aiuto (indicando Liz e Maria) sarebbe stato più facile ottenerlo.- -Tutto qui? Non avevi in mente niente altro?- le chiese Michael, Isabel scosse la testa - No. pensavo che poi il piano l'avremmo elaborato insieme a voi una volta arrivati qui.- cercò di spiegare Isabel -E poi quello impulsivo sarei io eh? Tu ti sei avventurata allo sbaraglio senza avere la minima idea di cosa fare x di più portandoti dietro altre persone. Non hai neanche preso in considerazione che qualcosa non funzionasse come doveva o che il tuo piano non avrebbe funzionato. sei un incosciente Izzy.- la rimproverò Guerin. -Adesso basta litigare! ormai quel è fatto è fatto, non si può piangere sul latte versato cerchiamo di elaborare un piano e una strategia.- disse Max -Max ha ragione! invece di litigare tra di noi cerchiamo di trovare un modo x cambiare il futuro altrimenti saremmo bloccati qui x sempre.- disse Liz
- D'accordo, ma non abbiamo la più pallida idea da dove iniziare x cambiare le cose.- chiari Michael. -ti sbagli Michael, abbiamo in mano tutti gli elementi sta solo a noi farli combaciare.- disse Liz -E scommetto che tu hai già in mente un modo x farli combaciare giusto?- disse Maria -Esatto Maria...- le rispose Liz -allora cosa aspetti a dirlo anche a noi?- le chiese spazientito
Guerin tutto quel parlare non gli piaceva affatto; Lui preferiva alle parole i fatti. -In questa faccenda sono coinvolti 3 persone principali: Alex, Tess e Nasedo...- - Nasedo?! che diavolo centra Nasedo in tutta questa storia?- volle sapere Michael -ti sei scordato che è stato lui a stipulare più di cinquanta anni fa il patto con Kivar?- gli chiese Isabel -No... è solo che... no niente continua Liz.- disse Michael -Come dicevo queste tre persone sono collegato. Come ha ricordato Izzy Nasedo ha stipulato il patto con Kivar, patto che poi ha riferito a Tess. Tess una volta saputo del patto a contattato Alex facendo in modo che l'aiutasse ad attuare il suo piano. Secondo me dovremmo tenerli d'occhio tutti e tre e fare in modo che Tess e Nasedo non vengano in contatto con Alex.- disse Liz -Quindi il tuoi piano consisterebbe nel tenerli x un po' sotto controllo e aspettare il momento buono x intervenire e metterli fuori gioco?- chiese Maria -Esatto!- le rispose Liz -Secondo me è un buon piano voi che ne pensate?- volle sapere Max. tutti furono d'accordo con lui. -Bene visto che ora abbiamo un piano non ci resta altro che dividersi in tre gruppi e tenere gli occhi e le orecchie ben aperte ed essere pronti ad avvertire gli altri in caso di pericolo.- disse Max Scusate se ve lo chiede, ma come facciamo a metterci in contatto con gli altri in caso di pericolo se siamo divisi?- volle sapere Kyle -Ha questo penserò io basta che ci dividiamo in modo che voi tre ( lo sguardo della ragazza passò da Kyle a Maria da Maria a Liz) vi trovate insieme con uno di noi- disse Isabel riferendosi con quel "noi " ha lei, Max e Michael -Intendi usare la telepatia x metterci in contatto gli uni con gli altri- le chiese il fratello. -Hai capito al volo! Chiarito questo decidiamo come dividerci e chi seguire.- disse Isabel. -io e Maria seguiremmo Nasedo. Ho un conto in sospeso con quell'uomo... -disse Michael - Michael attento a non fare sciocchezze. Ricordati che noi no possiamo esporci troppo o per noi sarà la fine.- gli ricordò Max -tranquillo, non ho nessuna intenzione di fare sciocchezze. sarò il massimo della prudenza te lo giuro.- disse Guerin -ehi vi siete dimenticati una cosa.- disse Maria -Cosa?!- le chiesero gli altri - Nasedo a preso il posto di Pears nel fbi quindi non si trova a Roswell come diavolo facciamo a rintracciarlo?- chiese la ragazza; - qui ti sbagli Maria. Nasedo è ha Roswell!- affermò con sicurezza Kyle -E tu come lo sai?- gli chiese Max -Semplice me lo disse Tess. mi disse che era in vacanza e che era tornato a Roswell x tenervi d'occhio senza farsi vedere. mi disse anche che voi non lo dovevate saperlo x la vostra sicurezza, me lo sono ricordato solo dopo che Liz ha scoperto la verità sulla morte di Alex. mi dispiace avrei dovuto dirvelo prima.- disse Kyle con voce mortificata. - no è colpa tua! Non potevi sapere cosa stavano architettando quei due... - disse Isabel cercando di sollevare il morale di Kyle - Tess ti ha detto anche dove alloggiava Nasedo?- chiese Michael - fammi pensare un attimo.. si mi disse che Nasedo alloggiava al Blue Night il motel che si trova alla periferia di Roswell sulla statale 19 quella che porta ad Albuquerque, se non mi ricordo male mi disse anche che Nasedo si era fatto registrare sotto il nome di Mark Smitt, per non dare nell'occhio. non mi ricordo altro.- disse Kyle -E' più che sufficiente! Grazie a quello che ti sei ricordato sappiamo che Nasedo è in città, che alloggia al Blue Night e che è registrato sotto il nome di Mark Smitt.- disse Michael che a modo suo cercava di ringraziare Kyle x le informazioni che gli aveva dato.- io e Liz ci occuperemmo di Tess. dovrebbe essersi già trasferita a casa tua vero Kyle?- chiese Max, l'altro ragazzo annui -perfetto a me e a te Kyle non resta che seguire alex.- disse Isabel -non è che avete qualche idea di dove potrebbe essere?- chiese Isabel rivolta a Liz e Maria -adesso dovrebbe essere a letto, ma tra un paio d'ore circa dovrebbe essere con noi al Crashdown a cercare di convincere i nostri genitori a darci il permesso x la famosa conferenza di Albuquerque.- le rispose Maria -ho capito quindi questa sera si va ad Albuquerque a sentire gli u2 - disse Isabel -e che centrano gli u2 con una conferenza?- chiese Michael - lascia perdere è una lunga storia che forse un giorno ti racconterò - gli disse Maria. Si riposarono x mezz’ora poi i vari gruppetti si divisero x andare ognuno verso la propria destinazione dandosi appuntamento tra due ore alla fabbrica. Se qualcuno si fosse trovato nei guai dove contattare Isabel la quale poi si sarebbe messa in contatto con gli altri.
 
I primi ad arrivare a destinazione furono Liz e Max.
-credi che Tess sia in casa?- chiese Liz –Secondo me sì, ma non ne avremmo mai la certezza se non entriamo disse Max, la ragazza annui di rimando e strinse ancora di più la mano del ragazzo come a cercare di farsi coraggio. I due ragazzi entrarono senza problemi, Kyle aveva dato loro le sue chiavi di casa, - E’ una fortuna che Kyle ci abbia dato le sue chiavi altrimenti sarei stato costretto ad usare i mie poteri- bisbigliò mentre si guardava in torno, non era mai stato a casa dello sceriffo. Pur con lo sceriffo un rapporto molto stretto quella era la prima volta che entrava a casa sua. –Liz qual è la camera di Kyle – chiese il ragazzo –in fondo al corridoio la prima porta a sinistra.- gli rispose la ragazza. I due ragazzi percorsero in silenzio lo stretto corridoio fino a che non si trovarono di fronte alla porta della stanza di Kyle; Max fece segno a Liz di non parlare e aprì la porta, i due ragazzi entrarono facendo attenzione a fare il meno rumore possibile.La stanza di Kyle non era molto grande di fronte a loro sotto la finestra si trovava il letto del ragazzo nel quale dormiva Tess; appena Max la vide aprì la mano e creò un bolla luminosa di colore verde che andò ad avvolgere Tess come ad isolarla dal mondo esterno, poi imitò Liz che si era subito messa alla ricerca di qualcosa che li potesse aiutare. Liz stava cercando nell’armadio quando trovò una piccolo baule chiuso a chiave, provò a sollevarlo e notò che era molto pesante, fece segno a Max dia avvicinargli e gli mostrò cosa aveva trovato. Max guadò incuriosito il piccolo baule che Liz teneva in mano, si domandò che cosa contenesse di tanto prezioso da essere chiuso con un lucchetto l’unico modo x scoprirlo era aprirlo; dopo un attimo di esitazione Max uso i suoi poteri sul lucchetto che si apri senza fare resistenza rivelando ciò che conteneva. All’interno della baule i due ragazzi vi trovarono diversi fogli su cui erano scritti diversi nome cognomi numeri di telefono e indirizzi di persone sparse non solo a Roswell o nel New Messico ma in tutta l’america, di tutti qui nomi uno solo diceva qualcosa ai ragazzi era quello di Leanna alias Jennifer; delle foto che ritraevano tutti loro compreso Alex, quelle che ritraevano Alex erano segnate con un cerchio rosso in corrispondenza del viso del ragazzo; due libri, i due ragazzi esaminarono con cura i due libri; uno era stranissimo era scritto con alieni molto simili a quelli che River Dog aveva mostrato loro nella caverna alla riserva indiana e erano anche molto simili a quelli che Alex aveva tradotto quando era andato a Las Cruses. L’altro libricino era Del tutto simile al quaderno che Liz usava come diario; nascosti sotto tutta quella roba trovarono una custodia di velluto rettangolare, l’aprirono e dentro vi trovarono un oggetto di forma rettangolare nero e completamente liscio al tatto, era di un materiale stano molto simile al materiale di cui erano fatto i comunicatori. i due ragazzi stava ancora pensando se era il caso di prendere il materiale contenuto nel baule o quando sentirono un rumore provenire dal letto: era Tess, la ragazza era sul punto di svegliarsi, infatti la bolla intona a lei cominciava a perdere la sua consistenza. Non avevano molto tempo. Max prese il materiale contenuto nel baule lo porse a Liz e poi richiuse il lucchetto fondendolo parzialmente, in modo che non fosse più possibile aprirlo; poi aiutato da Liz rimise al stanza nelle condizioni in cui l’avevano trovata e uscirono velocemente dalla stanza e dalla casa. Appena furono usciti sentirono dei rumori provenire dal bagno e poi dalla cucina segno che Tess si era svegliata. Liz tirò un sospiro di sollievo erano usciti a pena in tempo, Max l’abbraccio e camminando abbracciati si diressero verso la vecchia fabbrica. Liz appoggio la testa sulla spalla di Max e gli chiese –Max mi spieghi una cosa?- il ragazzo la baciò sulla fronte prima di rispondere –tutto quello che vuoi- -che cos’era quella bolla luminosa in cui hai avvolto Tess?- Max sorrise –era solo un piccolo campo di forza.Serviva solo ad isolare Tess dal resto della casa, in modo che noi potessimo cercare per un po’ indisturbati.- Liz si girò a guardarlo in faccia. –Sei sicuro che lei non si sia accorta di nulla?-. -non ti preoccupare, dormiva profondamente quando l’ho attivato e ha iniziato a disattivarsi gradualmente non appena Tess ha iniziato a svegliarsi. Non si è accorta di niente.- le disse Max con tono rassicurante, la ragazza annui e si alzò in punta di piedi x baciarlo. –cosa ho fatto x ricevere questo premio?- chiese Max dopo che Liz stacco le labbra dalle sue –Niente e solo che e da ieri che non ti baciavo e così ho pensato di farlo, ma se ti da fastidio non lo faccio più- disse la ragazza con tono allegro, sapeva benissimo che ha lui non dispiaceva. –no tutt’altro, anzi se permetti ricambio più che volentieri…- disse il ragazzo prima di baciarla a sua volta. Rimasero x alcuni minuti in mezzo di strada a baciarsi, poi Liz anche se con un po’ di riluttanza si staccò da Max e gli disse –Max siamo in mezzo di strada, credo che sarebbe meglio far ritorno alla fabbrica non trovi?- Max annui la prese x mano, ma prima di riprendere a camminare Max le sussurrò all’orecchio –sarà meglio muoverci, così una volta arrivati alla fabbrica possiamo riprendere quello che abbiamo interrotto.- la risposta di Liz fu il suo dolce sorriso, sorriso che lui adorava. Sempre tenendosi la mano i due ragazzi ripresero a camminare nella direzione della fabbrica x aspettare gli altri.
 
Michael e Maria impiegarono più di mezzora x arrivare Al Blu Night.
-finalmente siamo arrivati! Non c’è la facevo più a camminare, ma perché non abbiamo preso un taxi o fatto l’auto stop?- si lamentò un esausta Maria –Per due semplici motivi: 1) non abbiamo i soldi x poter pagare un taxi; 2) se facevamo l’auto stop e si fermava qualcuno che conoscevamo mi spieghi che cosa ci inventavamo?- le rispose Michael – E’ vero a questo non avevo pensato- disse Maria arrossendo: si era resa conto che aveva detto una stupidaggine. I due ragazzi si erano fermati di fronte al motel sull’altro lato della strada, -Mamma mia che postaccio!- esclamò Maria dopo aver dato un’occhiata alla edificio che le stava di fronte –vorrei sapere come facciano ad andare a dormire in quel posto- osservò Maria Non è l’Hilton o il Palace questo e vero. Però devi ammettere che è il posto ideale per chi vuole passare inosservato.-le fece notare Michael, Maria annui, in effetti doveva riconoscere che Michael aveva ragione: in posti come quelli tutti badavano hai fatti propri, nessuno ti poneva troppe domande. –sappiamo che è registrato sotto il nome di Mark Smitt, però non sappiamo quale sia la sua camera ne se al momento è in camera, dobbiamo trovare un modo x scoprirlo.- disse Michael, la ragazza gli mise una mano sulla spalla e sorrise –non ti preoccupare ho già in mente una mezza idea x scoprirlo lascia fare a me.- Guerin si girò a guardarla con fare sospettoso –Maria non avrai intenzione di fare quello che penso io vero?- Deluca non rispose si limitò a fargli un sorriso malizioso prima di attraversare la strada lasciando il ragazzo fermo sul posto ad osservarla finché lei non si girò a chiamarlo –Allora Michael che fai lì impalato ti muovi o no?!- –arrivo, arrivo!- si affrettò ha risponderle il ragazzo mentre la raggiungeva.
L’atrio del motel non era migliore dell’esterno; Maria si girò verso Michael e gli disse piano –Aspettami qui. Io vado a reperire un po’ di informazioni sul nostro “amico” Mark Smitt.- detto questo si avviò con fare verso la reception –Ehi amico vorrei un informazione.- disse la ragazza con voce suadente rivolta al portiere mentre si appoggiava al banco in modo da mostrare un po’ di quello che la scollatura della sua camicetta nascondeva; il portiere diede una bella sbirciatina alla scollatura di Maria e abbozzo un sorrisetto malizioso prima di rispondere –dipende da che tipo di informazioni e da che cosa dai in cambio tutto ha un prezzo…- Maria si sporse dal bancone x riuscire a parlare all’orecchio dell’uomo, ma non si accorse che in questo modo lasciò intravedere ancora di più quello che c’era dentro la scollatura. –Devi solo rispondere a qualche semplice domanda, non ti chiedo molto no?! X quanto riguarda quello che vuoi in cambio: dipende tutto da come risponderai alle mie domande.- disse la ragazza ritirandosi indietro non appena finito di parlare; -mi sembra giusto bellezza inizia con le domande verrò di rispondermi al meglio… x la ricompensa vedremmo dopo.- Maria sorrise maliziosamente, -in girò si dice che un certo Mark Smitt alloggia in questo motel è vero?- il portiere annuì senza mai togliere lo sguardo dalla scollatura di Maria – e’ vero è arrivato qui due giorni fa. Io ne ho visti di tipi stani, ma come quello mai –come strano?- volle sapere Maria –Non esce quasi mai, esce solo x prendere il pranzo e la cena, dall’albergo non è più uscito da quando è arrivato e cosa ancora più strana fa e riceve un sacco di telefonata urbane ed extraurbane, alcuno sono addirittura vengono da fuori dello stato.- le spiegò il portiere –non è che tu potresti darmi una copia dell’elenco di queste telefonate, oltre che ha dirmi che numero di stanza ha il signor Smitt?- chiese Maria con voce innocente –x il numero di stanza non c’è problema è la n°35, ma x quanto riguarda l’altra cosa che mi hai chiesto è rischio se qualcuno mi scoprisse rischierei grosso tu mi capisci vero…- le disse il portiere con tono allusivo –non si preoccupi sarà ripagato profumatamente x quell’informazione.- gli disse Maria –se la metti su questo piano vado a farti immediatamente una fotocopia del registro, l’uomo aprì la porta alla sue spalle e torno cinque minuti dopo con in mano la fotocopia del registro e una piccola chiave -ho pensato che avresti gradito anche questa…- disse il portiere indicando la piccola chiave –questa è la chiave di riserva.- Maria prese i due oggetti e aprì la borsa x riporvi dentro i due oggetti e prendere il portafoglio x pagare l’uomo; per sua fortuna aveva ancora dietro la paga del mese, prese mille dollari e li posò sul bancone prima di ritornare da Michael. Non aveva ancora fatto due passi quando fu bloccata dalla voce dell’uomo –ehi bellezza e che ci dovrei fare con questi?- disse con tono ironico –cos’è sono pochi perché io ne ho ….- la risposta della ragazza fu interrotta dal portiere –no, non hai capito. io non voglio i tuoi soldi.- le disse con un tono che spaventò un po’ la ragazza –e allora che diavolo vuole da me in cambio?- chiese la ragazza che stava indietreggiano a piccoli passi. –ora te lo mostro.- disse il portiere con un sorriso prima di lasciare il bancone e afferrarla x un braccio –Ehi, ma che diavolo stai facendo- chiese Maria cercando di liberarsi –nulla sto solo prendendo la mia ricompensa disse l’uomo attirandola più vicino, Maria cercava di liberarsi inutilmente –Mi lasci mi sta facendo male …- protesto la ragazza mentre cercava disperatamente di liberarsi, ma ottenne l’effetto contrario perché l’uomo strinse ancora di più la presa. –senti bellezza smettila di fare la difficile, io ti ho dato quello che hai voluto adesso io voglio qualcosa io….- disse l’uomo avvicinandosi ulteriormente x baciarla mentre con la mano libera stava iniziando a sbottonarle la camicetta. Maria era impietrita dalla paura, ma ebbe comunque la forza di dire –Ehi!!! Non erano questi patti!!! –protesto la ragazza, l’uomo si limitò a sorridere e disse –Forse, ma i patti si cambiano. Nessuno te l’ha mai detto?-. Maria si dibatteva disperatamente con tutte le sue forze, ma inutilmente. quell’uomo era molto più forte di lei, stava x baciarla quando ad un tratto si sentì tirare indietro e un ombra si frappose tra di loro: era Michael che aveva seguito tutta la scienza senza che lei se ne accorgesse ed era intervenuto nel momento giusto. –e tu chi saresti?- chiese l’uomo risentito x essere stato interrotto –togliti di mezzo io e questa “signorina” abbiamo una faccenda da concludere.- Maria non appena senti le parole dell’uomo si strinse involontariamente a Michael, che percepì la sua e fece segno di no con la testa, l’uomo scoppiò a ridere –Ma tu guarda se dovevo proprio io dovevo trovare il paladino delle ragazze indifese. Senti ragazzo io e lei abbiamo concluso un affare e io voglio il mio compenso.- disse l’uomo sporgendosi in avanti x afferrare Maria. La ragazza si rannicchiò ulteriormente contro la schiena di Michael e disse –è vero abbiamo concluso un affare e io ti ho dato dei soldi come compenso o mi sbaglio?- -e io ti ripeto che i tuoi soldi non mi interessano e poi ti avevo detto che avrei deciso cosa avrei voluto in cambio.- le rispose l’uomo cercando di afferrarla di nuovo Maria riuscì nuovamente a sfuggirgli –Sì, ma non pensavo che avrebbe….- Maria non fece in tempo a finire la frase che fu afferrata dal portiere e la stava trascinando dietro il bancone verso la porta sul retro –Mi lasci andare o urlò. Guadi che non scherzo…- anche questa volta non fece in tempo a finire la frase che fu interrotta da un ceffone del portiere –Senti carina puoi urlare quanto ti pare, tanto non ti sentirà nessuno….- Disse il portiere rivolo verso Maria, poi si girò verso Michael che stava avanzando minacciosamente verso di loro –e in quanto a te, ti consiglio di starne fuori è un discorso tra me e questa qui, se proprio ci tieni puoi ripassare dopo che avrò finito con lei allora sarà tutta tua.- disse l’uomo sghignazzando –anche se non credo che dopo avrà più voglia di parlare con te.- Michael era furioso –senti lascia che ti dia io un consiglio, lasciala stare se non vuoi guai.- il tono di Michael era basso e minaccioso, ma l’uomo non se ne avvide –mi domando perché ti dai tanto da fare x questa qui, è una cagnetta in calore…- a quella frase Michael non ci vide più e iniziò a prendere a pugni l’uomo, solo l’intervento di Maria che lo tirò indietro riuscì a calmarlo un poco, l’uomo si rimise in piedi e si massaggiò la mascella dolorante.- ehi si può sapere che ti è preso? Questa qui è solo una troietta che va con tutti, non c’è bisogno di scaldarsi tanto.- Michael stava x lanciarsi contro l’uomo, ma anche questa volta fu fermato da Maria –Michael no! Lascia perdere non ne vale la pena.- Michael annui mise un braccio sulle spalle della ragazza e fece x condurla fuori, poi all’ultimo minuti ci ripenso e disse rivolto al portiere –Amico devi solo ringraziare lei se non ti ho mandato all’ospedale. Se vuoi un consiglio stai alla larga dalla mia ragazza capito?!- l’uomo annuì –scusa io non avevo capito che lei fosse la tua ragazza, per dimostrare la mia buona fede vi do un'altra informazione. Ho sentito per puro caso si intende una conversazione nel quale il signor Smitt diceva che questa sera ha un appuntamento x le nove, se volete dare un’occhiata alla sua stanza avete campo libero.- disse con tono allusivo rivolo hai due ragazzi che annuirono e uscirono dal motel.
I due ragazzi camminarono velocemente x far ritorno alla fabbrica specialmente Michael che era ancora furioso, la ragazza se ne accorse e gli chiese timidamente –Sei arrabbiato con me?- -e perché dovrei? Hai semplicemente rischiato che quell’uomo ti mettesse le mani a dosso, niente di più o mi sbaglio?- le rispose Michael con un tono di voce che malcelata la sua rabbia. -Michael…- mormoro Maria cercando le parole adatte x spiegarsi, ma lui la interruppe bruscamente –Michael un corno!!!- disse il ragazzo con un tono di voce che esprimeva tutta la sua rabbia –Hai rischiato grosso e non te ne sei resa nemmeno conto accidenti, se io non fossi intervenuta quel uomo ti avrebbe messo le mani addosso…- Michael si fermò bruscamente notando lo sguardo spaventato di Maria. Infatti, la ragazza solo adesso si era resa conto che aveva rischiato grosso, se Michael non fosse intervenuto probabilmente quell’uomo avrebbe potuto anche violentarla. Quel pensiero la colpì come un fulmine facendola rabbrividire notevolmente tanto che anche Michael se ne accorse e l’abbracciò x cercare di calmarla –Scusa Maria ho esagerato è solo che non mi è piaciuto x nulla quello che ho visto. Hai rischiato veramente tanto. Io non voglio che tu rischi più in quel modo….- il ragazzo prevenne la replica di Maria. – Lo so che lo hai fatto x me, x cercare di ottenere informazione, ma io non sopporterei che ti succedesse qualcosa x colpa mia tu sei importante x me. Sei una parte fondamentale della mia vita, del mio cuore non voglio che ti succeda niente a che se x questo dovessi mandare al diavolo Antar e il mio lato alieno. Promettimi che non farai mai più una cosa del genere promettimelo!- Mentre le diceva quelle parole il ragazzo cercò il suo sguardo. Maria era in preda ad una forte emozione; non sapeva cosa rispondergli: da una parte avrebbe voluto rispondergli che avrebbe fatto tutto quello che lui le avrebbe chiesto; ma dall’altra sapeva benissimo che non sarebbe mai rimasta in disparte sapendo che il suo amore correva dei pericoli. Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere x aiutarlo. Dopo alcuni secondi di silenzio Maria si decise a rispondergli –Michael senti, non ti posso proprio promettere che non rifarò mai più quello che ho fatto oggi ….- davanti allo sguardo minaccioso del ragazzo che sembrava non capire cosa intendesse dirgli con quelle parole, la ragazza si affettò a spiegare: -Michael anche tu x me sei una parte fondamentale della mia vita. Non puoi chiedermi di rimanere in disparte sapendo che tu rischi la vita, mi chiedi troppo io faro qualsiasi cosa sia nelle mie facoltà x aiutarti, però ti prometto che cercherò d’essere più prudente, ma non tagliarmi fuori dalla tua vita questo proprio non lo sopporterei ti prego!!!- lo implorò Maria. Il ragazzo dal canto suo era rimasto spiazzato dalle affermazioni della ragazza. Era la prima persona, escludendo Max e Isabel che lui considerava la sua vera famiglia, che gli assicurava che era disposta perfino a rischiare la vita x lui. Quella ragazza era speciale e lui aveva già rischiato di perderla più di una volta, non volva commettere gli stessi errori anche questa volta. Il ragazzo guardò in quegli enormi occhi verdi che lo fissavano speranzosi, non se la senti proprio di deluderli. –E va bene hai vinto tu non ti terrò più all’oscuro di quello che mi succede, ma tu mi prometti che cercherai di stare attenta e di non rischiare più come oggi inteso?- Maria sorrise e si mise una mano sul cuore x giurare –Parola di scout. In ogni caso devi ammettere che sono stata brava no?! Ho ottenuto un sacco d’informazioni utili…- Michael la interruppe gli dava fastidio ricordare come aveva ottenuto quelle informazioni –Si, si, d’accordo. A proposito che informazioni ti ha dato quell’uomo. – le chiese Michael x distogliere la conversazione da come aveva ottenuto le informazioni. Maria sorrise maliziosamente e si alzò in punta di piedi x parlarle all’orecchio: -Io te lo dico ma tu che cosa mi dai in cambio?- Michael sorrise a sua volta e le rispose –Ehi, noi siamo una squadra ho il diritto di sapere che informazioni hai ottenuto.- La ragazza scosse la testa –E no, x ottenere qualcosa bisogna sempre dare qualcosa in cambio, l’ho imparato proprio cinque minuti fa. –E quale sarebbe il prezzo?- le chiese il ragazzo abbracciandola più forte. –Un bacio, non mi sembra poi così caro…- Michael fece la sua solita smorfia –Insomma non sai che sacrificio mi chiedi, ma x il bene di tutti noi sono pronto a sacrificarmi.- Deluca stava x rispondergli x le rime, ma la sua protesta fu bloccata sul nascere da Michael che prontamente la bacio.
Fu un bacio lungo e intenso. Un bacio che esprimeva più delle parole quello che provavano l’uno x l’altro. Da un po’ di tempo a questa parte il loro rapporto si stava evolvendo sullo stesso piano di Liz e Max, anche loro potevano vedere i ricordi e le sensazioni che provava l’altro. Era stupendo. Dopo che il bacio fu terminato i due ragazzi ripresero a camminare abbracciati; il primo a parlare fu Michael –Allora io ho pagato il prezzo richiesto, adesso sta a te dire tutto quello che sai –Allora sono riuscita ad ottenere la fotocopia del registro dove sono segnate le tutte le chiamate fatte e ricevute da Nasedo e in più sono riuscita a farmi dare anche una copia della chiave dell’appartamento….- Michael spalancò gli occhi sorpreso –Ecco perché il portiere ha detto quell’ultima frase…- Maria sorrise –E bravo il mio Sherlock Holms. Ora sarà meglio sbrigarci a tornare dagli altri, così esaminiamo insieme con loro l’elenco di telefonate.- Michael annui e affrettando il passo i due ragazzi ripercossero la strada che aveva percorso solo qualche decina di minuti prima.
 
Casa Whitman si trovava dall’altra parte della città rispetto alla fabbrica. Kyle e Isabel ci misero un quarto d’ora x arrivarci; ora si trovavano dalla parte opposta della casa e la stava osservando interrogandosi sul da fare. –Allora che cosa prevede il piano?- chiese Kyle, era nervoso anche se non lo avrebbe mai ammesso. Evans sorrise enigmaticamente e poi rispose al ragazzo: - L’unica cosa da fare è entrare nella camera d’Alex e vedere se riusciamo a scoprire qualcosa.- affermo Isabel con una sicurezza che in realtà non possedeva. Aveva paura e tanta, quella era la sua unica possibilità di riavere Alex e non poteva corre il rischio di sbagliare qualcosa, altrimenti oltre che la fine x Alex sarebbe stata la fine x tutti loro. Fu sempre Kyle a riportarla alla realtà –credo che tu abbia ragione prima entriamo meglio è – la ragazza annuì, ma non si mosse. Kyle la guardò stupito –Allora che ci facciamo ancora qui ci vogliamo muovere o no?!- chiese il ragazzo, Isabel abbassò la testa e arrossi imbarazzata –Ecco …. Veramente io… non ho la più pallida idea di quale sia la camera d’Alex…- riuscì a balbettare Evans, Valenti alzò le braccia al cielo in segno di sconforto –Andiamo bene… fammi capire: tu x un periodo sei stata la sua ragazza e non sei mai andata a casa sua?- Isabel annui troppo imbarazzata x aprire bocca. Kyle tirò un sospiro rassegnato, ormai si era abituato a tutte quelle loro stranezze. –Per fortuna lo so io. Seguimi….- così dicendo i due ragazzi attraversarono la strada e si diressero sul giardino posteriore della casa – La camera d’Alex si trova al secondo piano e quella lì….- disse Kyle rivolto ad Isabel indicandole una finestra aperta. –Fortuna che Alex dorme ancora con le finestre aperte… - disse ancora Kyle avvicinandosi verso il grande albero di sequoia che ritrovava al centro del giardino e iniziando a girgli intorno come se stesse cercando qualcosa. –E adesso cosa stai facendo ?- gli chiese Isabel –Niente sto solo cercando questa.- e le mostro una scaletta di corda che conduceva sopra l’albero –Mi spieghi che cosa c’e ne facciamo di una scaletta di corda- gli chiese Isabel un po’ spazientita non capiva assolutamente cosa avesse in mente Kyle –Se mi dai cinque minuti ora ti spiego qual’è la mia idea…- Isabel lo guardò un po’ dubbiosa, ma acconsenti –Questa scaletta porta alla casa sull’albero. Una volta sull’albero basterà semplicemente andare sul terrazzo della camera ed entrare….- Isabel lo interruppe –mi spieghi come facciamo a passare dall’albero al terrazzo i mie poteri sono poteri mentale e non di levitazione.- disse Isabel ancora di più spazientita. –Per tua informazione la casetta si trova quasi sopra il terrazzo basterà solo spiccare un piccolo salto. Sempre che tu sia in grado di farlo.- le disse ironicamente Kyle. Evans sbuffo –Non è il momento x l’ironia. Non ti preoccupare x me “campione” preoccupati piuttosto x il tuo ginocchio, non voglio essere costretta a mettermi in contatto con Max x venire a guarirtelo.- gli rispose la ragazza con il suo stesso tono, il ragazzo non rispose le fece soli il gesti di sali prima di lui.
Isabel si arrampicò sulla scaletta e una volta finita la scalata si trovò dentro una casetta tutta fatta in legno dove c’erano dei vecchi giocattoli, fumetti sparsi qua la e disegni alle pareti. Isabel rimase incantata a guardarsi attorno. Quel posto esprimeva tutto quello che amava di più in Alex. -Si può spere perché stai lì impalata? Non mi dire che non hai mai visto una casa sull’albero.- le chiese Kyle –E’ la prima volta che salgo una casa fatta su un albero. Da piccoli ne volevamo una, ma mia madre disse che era pericolo e così noi rinunciammo x non farla preoccupare.- disse la ragazza. –questa l’abbiamo fatta tutta da soli io e Alex, all’inizio anche i nostri genitori non volevano, ma alla fine l’abbiamo spuntata noi. Questo era il nostro luogo di ritrovo venivamo sempre qui a giovare o a nasconderci quando avevamo fatto qualche, marachella che non volevamo che i nostri genitori scoprissero.- Kyle sorrise ripensando a tutte le volte che aveva giocato o dormito la dentro. –Insomma era il vostro rifugio segreto dal quale erano banditi gli adulti e le ragazze.-, gli chiese Isabel era curiosa di sapere qualcosa di più d’Alex, solo adesso si era resa conto che lo conosceva così poco. Kyle scosse la testa –Per quanto riguarda gli adulti hai ragioni, ma x le ragazze non ci giurerei più di tanto. Maria e Liz erano sempre qui diciamo che eravamo una banda mista (Isabel lo guardò sorpresa). E’ inutile che fai quella faccia, ci abbiamo provato a dirgli che le ragazze non erano ammesse, ma tu prova un po’ a convincere Maria e dove andava Maria andava anche Liz così alla fine ci abbiamo rinunciato e le abbiamo accettate a patto che si comportassero come dei maschi; e ha essere sinceri ci hanno preso proprio alla lettera: erano due e veri propri maschiacci si arrampicavano come noi e non si tiravano mai indietro qualsiasi cosa proponessimo di fare, non mi ricordo d’averle mai sentite piagnucolare o lamentarsi.-disse Kyle Isabel cerco di immaginarsi quelle due ragazze che apparivano così femminili comportarsi come dei maschiacci, poi scosse la testa –Proprio non riseco ad immaginare Liz e Maria che si comportano come due maschiacci, mi sarebbe piaciuto vederle.- disse Isabel che ancora non riusciva a credere che Liz e Maria fossero mai state diverso da come le vedeva ora, non riusciva a ricordare una sola occasione dove non si fossero comportate da ragazze educate e femminili. –Sarà meglio sbrigarci non vorrei che Alex si svegliasse e ci beccasse qui sarebbe un vero e proprio disastro.- Isabel annui, stava x avviarsi dietro a Kyle; quando la sua attenzione fu attirata da un plico di fogli accantonati nell’angolo: si trattava di poesie, lettere, bigliettini d’auguri o di S.valenti tutti scritti da Alex. Come spinta da una forza soprannaturale Izzy le raccolse tutti e li portò con se. –Izzy ti vuoi muovere o no?! Non possiamo stare qui tutto il giorno.- esclamò Kyle quando vide che si attardava dentro la capanna.
Non ebbero alcuna difficoltà ad entrare nella stanza d’Alex. Il ragazzo dormiva pacifico nel suo letto, i ragazzi cercarono di fare il meno rumore possibile. Si diressero immediatamente verso il computer; sapevano esattamente che se volevano scoprire qualcosa quello era il posto adatto. L’accesero, ma con enorme disappunto costatarono che conteneva una quantità enorme di file. Non avrebbero fatto mai in tempo a guardarli tutti. Isabel si guardo intorno cercando una soluzione, il suo sguardo si poso su una scatola di dischetti, fece segno Kyle di passarglieli e iniziò a copiare tutto il contenuto del hard disk. Finirono appena in tempo, stava x uscire dalla stanza quando sentirono la sveglia d’Alex suonare e sua madre svegliarlo e la risposta di un assonnato Alex che chiedeva ancora cinque minuti. –Fiuu x un pelo ancora un minuto e ci beccava con le mani nel sacco. Ora abbiamo bisogno solo di un computer x leggere tutti quei file.- disse Kyle pensieroso. –Vedrai che uno lo troviamo adesso sbrighiamoci a tornare da gli altri- disse Isabel. I due ragazzi iniziarono a camminare nella direzione della fabbrica.
 
Erano passate due ore da quando i ragazzi si erano separati. I primi a far ritorno alla fabbrica furono Max e Isabel, seguiti subito dopo da Isabel e Kyle. Gli ultimi ad arrivare furono Michael e Maria.
-Allora chi inizia?- chiese Michael una volta che tutti si furono seduti –Iniziamo noi- disse Max.
- Liz ha trovato questa scatola nascosta nell’armadio di Kyle …- disse Max mostrando la scatola che teneva in mano –e cosa c’è dentro?- chiese Maria che era sempre molto curiosa; fu Liz ha risponderle, -Contiene una lista di nomi di persone con i loro relativi indirizzi e numeri di telefono; il libro con le istruzioni x tornare sul vostro pianeta non ancora tradotto; e un diario.- –Un diario?! Non pensavo che Tess fosse il tipo che scrivesse, e cosa c’è scritto avanti leggiamolo.- disse Maria con impazienza –Aspetta prima sarà meglio sapere cosa avete trovato voi.- disse Max rivolo e lei e a gli altri quattro ragazzi, Isabel annuì e disse –Io e Kyle abbiamo copiato tutto l’hard disk del computer d’Alex, conteneva troppi file perché li potessimo guardare sul posto.- spiegò la ragazza –tutto qui? Chiese Michael Isabel stava x rispondere di sì, ma fu preceduta da Kyle –No, ho preso anche l’agenda d’Alex dove c’è scritti tutti i suoi impegni e appuntamenti, così sarà più facile seguire i suoi spostamenti –Scusa, ma quando hai preso l’agenda d’Alex?- chiese Isabel che non si era accorta di niente –ecco l’ho presa mentre tu eri impegnata a copiare l’hard disk del suo computer ho pensato che poteva esserci utile.- disse il ragazzo –Hai fatto bene. Così sapremmo sempre dove si trova Alex, in questo modo sarà più facile seguirlo e tenerlo d’occhio.- disse Liz –Adesso tocca a voi dirci che cosa avete scoperto.- disse Max rivolto a Michael e Maria. –Kyle aveva ragione Nasedo è registrato sotto il nome di Mark Smitt al Blu Night stanza numero 35. Il portiere ha detto che non esce quasi mai solo x mangiare, però riceve e fa un sacco di telefonate anche al di fuori dello stato. Sono riuscita a farmi fare una fotocopia del registro dove sono segnate tutte le telefonate in entrata. Il portiere ha anche detto che a sentito x caso un pezzo di conversazione di Nasedo nel quale diceva che domani sera sarebbe uscito, così ho convinto il portiere a darmi la chiave di riserva della stanza. Domani sera qualcuno di noi potrà andare a dare un’occhiata alla stanza di Nasedo.- disse Maria –Accidenti Maria come diavolo hai fatto ad ottenere tutte queste informazioni?- chiese Isabel, Maria era riluttante a rispondere all’amica. Se le avesse risposto avrebbe dovuto raccontare anche la scena che si era svolta con quell’uomo e l’intervento di Michael in suo soccorso, per sua fortuna intervenne Michael che rispose al suo posto –L’importante è che le ha ottenute il com’è secondario. Ora è più necessario decidere cosa fare non trovate?- -Michael ha ragione…- disse Max –Io dire di riposarci un altro po’ il viaggio è stato faticoso. Una volta che ci saremmo schiariti le idee esamineremmo quello che abbiamo trovato e decideremmo cosa fare-. La proposta di Max fu accolta da tutti, in pochi minuti tutti si addormentarono: Max e Liz abbracciati, poco distante da loro anche Maria e Michael si erano addormentati l’uno nelle braccia dell’altro, Kyle invece dormiva da solo e dal lato opposto della fabbrica. L’unica che non riusciva a dormire era Isabel, andò a sedersi vicino a Kyle e provo a sdraiarsi e ha dormire, ma ogni volta che cercava di chiudere gli occhi l’immagine d’Alex che dormiva tranquillo nel suo letto. Le era costata un enorme sforzo di volontà non avvicinarsi a lui, non toccarlo non baciarlo abbracciarlo; la ragazza cercò di trovare una posizione più comodo x stendersi, ma qualcosa le premeva nelle tasche dei pantaloni. Solo allora si ricordò dei fogli che aveva preso della casetta sull’albero, li tirò fuori dalla tasca dei pantaloni si trattava di lettere poesie e bigliettini erano tutte disposti in ordine cronologico, Isabel sorrise questo era tipico d’Alex, la prima risaliva alla quarta elementare. Isabel la prese in mano si sistemo un po’ più comodo e iniziò a leggerle. La prima cosa che colpì Isabel fu il contenuto della lettera era una lettera d’amore scritta da Alex quando era ancora un bambino. Il linguaggio era ancora infantile, ma da quella lettera traspariva l’Alex che aveva fatto innamorare la ragazza: quel ragazzo leale onesto sempre pronto ad aiutare tutti a qualsiasi costo, il ragazzo che la sapeva ascoltare quando aveva bisogno di sfogarsi, che la sapeva far ridere quando era triste e aveva bisogno di qualcuno che la trasse su di morale, traspariva il ragazzo romantico che la sapeva far sentire speciale unica al mondo con un semplice gesto; ad Isabel scese una lacrima sulla guancia ripensando a tutte le qualità d’Alex e come il destino, o meglio Tess, glielo avesse portato via così in fretta senza darle il tempo di appezzarlo x quello che era; si asciugò immediatamente quella lacrima traditrice e riprese la sua lettura: “So bene che non mi conosci, forse probabilmente non sia nemmeno che esisto, invece tu per me esisti eccome. La prima volta che ti ho visto è stato all’inizio di quest’anno; io ero appena arrivato nella scuola e non conoscevo nessuno.Tu stavi giocando a palla nel cortile della scuola con le tue amiche, ad un tratto una di loro lancia la palla troppo in alto e questa finisce proprio sui miei piedi e tu mi chiedi i lanciartela. Sei stata la prima persona al di fuori della mia maestra, che mi ha rivolto la parola e da allora mi sono innamorato di te. So che è stupido e che non riconosco affatto e che tu non conosci me, ma la mia amica Maria dice che l’amore è così non si scegli chi amare si ama e basta; è stata proprio lei ha spingermi a scriverti questa lettera dice che se non mi butto vivrò sempre con il rimpianto e io non voglio avere dei rimpianti nella mia vita. Spero che anche se tu non ricambi i miei sentimenti possiamo almeno essere amici. Dammi una risposta al più presto l’accetterò qualsiasi essa sia
Alex Whitman.
Una volta finita di leggerla Isabel provò un fitta di gelosia mista a curiosità. Da una parte le dava fastidio che Alex si fosse innamorato di qualcun altro, anche se aveva solo otto anni; dall’altra era curiosa di sapere chi era la bambina a cui Alex aveva scritto la lettera che poi non gli aveva mai consegnato. Nella lettera si faceva riferimento a Maria forse lei poteva risponderle. Fece x riporre la lettera e si accorse che sul davanti del foglio c’era scritto qualcosa: “X Isabel Evans da Alex Whitman” il tutto era corredato da un disegno di un piccolo cuoricino tutto sbilenco, ad Isabel si inumidirono gli occhi di lacrime: era lei la ragazza a cui Alex aveva scritto. Possibile che fosse stata così ceca x tutto quel tempo? La ragazza prese a sfogliare tutti i fogli che aveva preso era tutti stati scritti x lei un altro in particolare attirò la sua attenzione; era un bigliettino d’auguri che Alex aveva scritto x il suo compleanno: “Ciao Isabel, ho saputo che oggi è il tuo compleanno non ho fatto in tempo a comprati un regalo e a dire la verità in questo periodo non ho molti soldi sai li ho spesi tutti x i regali di natale. Tu ti starai chiedendo chi è questo scemo che ti scrive questo bigliettino.
E presto detto: io seguo con te matematica fisica e scienze, sono il ragazzo seduto al primo banco in mezzo alle due ragazze che fanno le cameriere al Crashdown sono state proprio loro a consigliarmi di scrivere questo bigliettino hanno detto che era una cosa carina e originale spero che tu la pensi come loro. Spero che tu abbia capito chi sono. No?! Allora ti doto un altro indizio tre settimane fa il professor Seeleman ci ha assegnato una ricerca di scienze da svolgere insieme, mi pare che riguardava la riproduzione di tutti gli essi viventi che abitano nell’ambiente marino, in particolare delle alghe. Il mio nome è Alex Whitman così se non hai capito ancora chi sono basta guardare sul annuario e saprai chi quel pazzo che ti ha mando questo biglietto d’auguri.
Ti auguro di passare un felice compleanno e gia che ci sono ti faccio gli auguri di Buon anno e Buon natale.
Alex Whitman.
Alex era arrivato persino a scrivere una canzone x lei che naturalmente era rimasta inedita.Con qui fogli stretti al cuore gli sembrava di stringere Alex e con quel pensiero stampato ben in mente si addormentò.
Fu svegliata poco più di un ora dopo da Kyle –Izzy svegliati gli altri sono già tutti svegli. Stiamo aspettando te x cominciare ad esaminare il materiale recuperato.- La ragazza si stiraccio e sbadiglio prima di alzarsi in piedi x raggiungere gli altri; nel fare ciò alcuni fogli le cedettero a terra, Kyle fece il gesto di raccoglierli, ma Isabel fu più veloce di lui e li rimise velocemente in tasca e ignorò l’occhiata perplessa che lui le rivolse e si diresse dove si erano già sistemati gli altri.
 
-Adesso che ci siamo tutti decidiamo cosa esaminare x primo… - disse Max –X quello che ha preso Isabel abbiamo bisogno di un computer… -continuò Max –Potremmo usare quello che ha Michael quando lui è a lavorare.- propose Maria –Sì credo che sia l’ideale- approvò Max –visto, che x quello d’Isabel dobbiamo aspettare questo pomeriggio dire ad esaminare l’elenco di nome che abbiamo trovato a casa di Tess con i numeri di telefono che ha recuperato Maria.- propose Liz –Ottima idea Liz, così riusciamo ad individuare con chi sono in contatto Tess e Nasedo.- approvò Michael.
Dopo quest’ultima frase i ragazzi si misero a lavoro e individuarono oltre al numero di Kyle trovarono un numero dell’università di Las Cruses probabilmente quello che utilizzano x mettersi in contatto con Leanna, diversi numeri che corrispondevano alla città di N.Y. Uno dei quali corrispondeva ad un certo Nicholas, Isabel impallidì non pensate che sia “quel Nicholas” com’è possibile che abbai dei legami con loro –E’ più che possibile anzi molto probabile. Ricordati che Nasedo ha stretto un patto con Kivar e Nicholas è il rappresentante di Kivar sulla terra.- disse pensieroso Max –Guardate questo numero…- disse Maria indicando un numero locale di Roswell –Non è il numero che corrisponde all’ufo cecnter?- chiese Maria –Fa vedere?- disse Max –Sì, hai ragione, ma x quale motivo hanno chiamato l’ufo center l’uniche persone che lavorano la dentro siamo io e ….- - Brody - l’interruppe Liz –Pensaci bene, Brody è spesso posseduto da Larek è più che naturale che Nasedo cerchi anche l’appoggio di Larek x l’attuazione dei suoi piani. Ricordatevi che Larek è il reggente di uno dei più grandi pianti del tuo sistema, non che migliore amico di Zan; è logico che cerchi di tirarlo dalla sua parte perché non sobilli gli altri pianeti contro Kivar una volta scoperto quello che era stata la sorte dei reali di Antar. Tutto questo è in relazione col bambino che hai avuto da Tess…- -In che senso?- volle sapere il ragazzo. –Molto semplice: kivar ha intenzione di mettere sul trono il figlio che hai avuto da Tess, essendo ancora un bambino lui ne farebbe le veci. Questo oltre a rabbonire i sudditi, in fin dei conti si tratta sempre di un membro della famiglia reale di Antar, calmerebbe anche i possibili malumori che si creerebbero nei pianeti vicini.- spigo Liz –Insomma il bambino era la merce di scambio perfetto x Nasedo e Tess. In cambio del bambino avrebbero avuto salva la vita…- disse sconsolato Max; -Già, ma non ti devi preoccupare questo non accadrà mai! Siamo venuti qua apposta x modificare il futuro no? Basterà solo fare in modo che scopriamo il patto di Tess con Nasedo prima e il gioco è fatto.- disse Isabel –Izzy ha ragione. Vedrai che troveremmo una soluzione x neutralizzare Tess e Nasedo.- affermò Michael. –Cavoli!!!- esclamò Maria –Quei due hanno contatti con persone che si trovano in tutto lo stato e perfino fuori. L’unica cosa che mi chiedo se sono persone “umane” o “mutaforme” come Nasedo.- chiese Maria –Secondo me, sono persone umane che sono possedute da alieni come Brody.- ipotizzò Max –Quindi secondo te sono solo umani e non Skin come Nicolas o Courtune?- chiese Michael –Se nella lista di persone ci fosse qualche skin credo che faccia parte della tribù di Nicolas e non di quella di Courtnie. Courtnei era sì una skin, ma non ci voleva fare del male voleva solo aiutarci; quindi è improbabile che Nasedo abbia contatti con persone come lei ostili a Kivar.- gli fece notare Isabel –Alloro possiamo dire con quasi assoluta certezza che le persone su questa lista si dividono in due categorie: da una parte abbiamo degli umani che vengono rapiti x poter usare il loro corpo e dall’altra abbiamo degli skin, alieni sanguinari che se scopriss4ro cosa abbiamo in mente di fare cercheranno di ucciderci senza pietà. Non mi pare che siamo in una bella situazione perché non possiamo distinguere gli uni dagli altri. – affermò Kyle preoccupato. –grazie x l’illuminazione. Lo sapevamo dall’inizio che non sarebbe stata una passeggiata. Nessuno ti ha obbligato a venire potevi benissimo restare a casa.- gli rispose risento Michael –Sta pur certo che questa è la prima e l’ultima volta. La prossima volta rimango a casa ci puoi giurare, ma se te lo sei dimenticato Alex era uno dei miei migliori amici e se permetti cercherò di fare qualunque cosa x aiutarlo. Stavo solo costatando che dobbiamo essere prudenti se ci uccidono addio Alex e addio noi.- gli rispose Kyle risentito –x me potevi restare anche ora a casa. Non abbiamo di certo bisogno del tuo aiuto x salvare Alex e men che meno lui visto quello che hai combinato la prima volta.- disse Michael alludendo al fatto che Kyle aveva aiutato Tess a sbarazzarsi del cadavere di Alex, -Senti “amico”, quelli con i poteri siete voi non io. Io sono solo un povero “umano” che è stato usato x i vostri scopi. Non dare la colpa a me se voi non vi siete resi conto di quello che succedeva.- Michael si alzò spazientito e iniziò ad urlare –Adesso sarebbe colpa mia se Tess ha ucciso Alex vero? Ti ricordo che Tess viveva in casa tua, dormiva nel tuo letto. Sei tu quello che l’ha aiutata a portare fuori il cadavere del tuo “amico”; che poi tanto amico non era visto che non hai fatto niente x lui.- –Io non ho fatto nulla x lui? Senti io conoscevo Alex da quando aveva otto anni: ho giocato, riso, parlato, discusso con lui. Sai quante cose abbiamo fatto insieme quante volte ci siamo aiutati nei momenti difficili?! Non credo, tu non conoscevi Alex come lo conoscevo io; ci hai mai scambiato cinque parole che non riguardassero Maria o gli alieni?- Michael non rispose e abbassò la testa mortificato –Me lo immaginavo e tu critichi me, queste critiche le potrei accettare da Liz o da Maria, ma non da te. Quindi la prossima volta che mi accusi di essere complice di Tess giuro che non userò più le parole x risponderti passerò direttamente alle mani.- disse Kyle gridando più di Michael, Isabel intervenne x cercare di calmare i due ragazzi –Adesso basta!!! Piantatela tutti e due. Non siamo venuti qua x litigare su di chi è la colpa della morte d’Alex …- disse Isabel che lanciò un’occhiataccia nella direzione di Michael che x tutta risposta si giro dall’altra parte con aria indifferente –O x fare a botte….- disse la ragazza guardando Kyle che abbassò lo sguardo colpevole. –Siamo qui x aiutare Alex. Se avete in mente un piano x aiutarlo potete parlare, se no tenete chiusa la bocca e ascoltate gli altri.- disse Isabel. Max fu d’accordo con lei –Izzy ha ragione dobbiamo essere uniti tra noi non beccarci in continuazione quindi Michael chiedi scusa a Kyle.- Guerin guardò sorpreso il suo migliore amico –e Perché dovrei chiedergli scusa?! Io ho solo detto la verità, non è colpa mia se la verità fa male.- disse Michael con il suo solito sorrisetto strafottente, non si accorse minimamente che Kyle stava x scagliargli un pugno in piena faccia, ma x sua fortuna Maria si mise fra i due ragazzi –Michael Guerin finiscila di comportarti come un bambino di cinque anni! Sai benissimo che quello che hai detto non è la verità. Non è colpa di Kyle se Alex è morto, non è colpa di nessuno di noi. La sola responsabile della sua morte è Tess: è lei che lo ha usato e poi quando non gli serviva e ha minacciato di rivelare cosa aveva fatto l’ha ucciso senza pietà senza un briciolo di rimorso.- disse Maria con le lacrime che gli rigavano il volto; Michael fece x avvicinarsi, ma la ragazza lo blocco con un gesto della mano. – Isabel ha ragione siamo qui x cercare di cambiare il futuro, ma non ci riusciremmo mai se litighiamo tra noi. Dobbiamo essere uniti e aiutarci a vicenda non litigare come cane e gatto- disse Maria, appena la ragazza ebbe finito di paralare Kyle si diresse velocemente verso l’uscita della fabbrica –Kyle aspetta dove vai?- le chiese Liz –Ho bisogno d’aria x schiarirmi le idee- gli rispose Kyle senza fermarsi. –Aspettaci veniamo con te!- le disse Maria prendendo x mano Liz e avviandosi dietro il ragazzo, Kyle non rispose e uscì dalla fabbrica con Maria e Liz alle calcagna.
 
Una volta rimasti soli i tre alieni si affrontarono –si può sapere che diavolo ti passa x la testa?- gli chiese Max –Niente io ho solo avuto il coraggio di dire quello che anche voi pensavate e non avevate il coraggio di dire, siete troppo dei bravi ragazzi.- disse Michael con il suo solito tono derisorio, non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Isabel lo prese x il colletto della camicia e lo sbatté contro il muro –E’ non caro! Non te la cava così a buon mercato questa volta; troppo comodo prima tiri il sasso poi nascondi la mano dicendo che tu hai solo detto quello che anche noi pensavamo. X tua informazione io non ho mai pensato una cosa del genere e nemmeno Max … - la ragazza si volto a guardare il fratello che annui immediatamente come a dire che la pensava come la sorella –l’unico che la pensava in quel modo sei tu!!! Accidenti Michael dobbiamo restare uniti e tu invece cosa fai? Inizi a dire un mucchio di sciocchezze, Maria ha ragione alcune volte ti comporti come un bambino di cinque anni. Ti do un consiglio da amica anche se non te lo meriteresti cambia atteggiamento o rischi di perdere x sempre tutte le persone a cui vuoi bene, fattelo dire da una che sa cosa vuol dire perdere le persona a cui vuol bene. -disse Isabel Michael non rispose stava ripensando alle parole che gli aveva detto Maria –Izzy ha ragione, capisco che tu ti senta tradito da Tess e Nasedo, ma prendersela con gli altri non è la soluzione giusta fattelo dire da uno che ha fatto il tuo stesso errore e a causa di quell’errore x poco non perdeva tutte le persone che amava di più.- Michael si lascio scivolare lungo la parete e chiese sommessamente –dite che questa volta ho esagerato –Non credo che ci voglia un genio x capirlo. L’unica cosa che puoi fare sperare che Liz e Maria riescano a calmarlo un po’ altrimenti quando rientra ti prendi un bel pugno in piena faccia.-scherzò Max –Davvero spiritoso!!! Io vi sto chiedendo un consiglio x rimediare e tu mi prendi in giro. Sei un gran bell’amico davvero!- esclamò Michael con tono irritato, si era accorto del suo errore e questa volta non sapeva proprio da che parte cominciare x rimediare. –Forse non è ancora troppo tardi x te zuccone – gli disse Isabel sedendosi accanto a lui –Vedrai che le ragazze sistemeranno la cosa; oggi abbiamo avuto una giornata pesante: abbiamo svolto un viaggio nel tempo sapendo bene che se la missione va a buon fine lei com’è adesso non esisterà più;
 
Nel fra tempo Liz e Maria aveva raggiunto Kyle e dopo che si furono seduti sul ciglio del marcia piede avevano iniziato a parlare: -No Liz e inutile che cerchi di giustificarlo, questa volta l’ha combinata grossa. Gli voglio un bene dell’anima, ma quando fa così non lo sopporto proprio…- Maria sospirò –A dir il vero non so x quanto sopporterò ancora quel suo atteggiamento.- disse la ragazza che sembrava più furiosa lei di Kyle –io ci ho provato a capirlo e a dargli tempo, ma ogni volta che sembra che siamo facendo un passo avanti lui rovina tutto e ne compie cento indietro. Cosa crede che è stato l’unico ad avere un infanzia difficile, anche la mia non è stata delle migliori però non mi comporto come lui. Io non faccio di tutto x ferire le persone come fa lui…- Maria non riuscì più a parlare, era troppo arrabbiato Liz l’abbracciò e cercò di consolarla –Michael ha sbagliato, questo non lo mette in dubbio nessuno, però ora non esagerare. Non credi di esagerare adesso, non vorrai lasciarlo x una sciocchezza del genere le chiese?- le chiese Parker, Deluca scosse la testa –Non è solo x Kyle; quest’ultimo episodio ha fatto solo traboccare un vaso già colmo. Io vorrei solo che se lui ha bisogno di parlare con qualcuno lo facesse con me che sono la sua ragazza, non che mi escludesse dalla sua vita ha suo piacimento, lui pensa di potermi gestire in modo separato tenendomi fuori dei pericoli e dai problemi che costellano la sua vita, ma non capisce che così mi fa solo del male. Io ho bisogno di lui, ma se devo averlo a metà preferisco non averlo affatto. –dichiaro con fermezza Maria. –Hai provato a dirglielo –Certo un milione di volte e ogni volta lui mi giura e spergiura che cambierà e io tutte le volte come una cretina gli credo, ma adesso basta è l’ultima volta che mi lascio fregare da lui!- esclamò Maria –non credi di esagerare. Guarda che ha offeso me e non te – disse Kyle che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad ascoltare. Le due ragazze si girarono verso il ragazzo –ad essere sinceri non sono poi così tanto arrabbiato con lui. Quello che lui mi ha detto oggi lo già pensato io di un migliaio di volte, poi non credo che pensi veramente quello che ha detto altrimenti me lo avrebbe già detto da un pezzo. X quel poco che conosco non è il tipo che pensa troppo a quello che deve dire. Se deve dire una cosa la dice e al diavolo le conseguenze è la classica persona che aggredisce x non essere aggredito - disse Kyle, Maria sorrise –io non direi che lo conosci poi così poco, ci hai messo un secondo x capire come agisce. Pensa che io x capirlo mi c’è voluto quasi un anno, tu invece in poco più di tre mesi hai capito come è fatto –Credo che questa voi ragazze chiamereste solidarietà maschile. X voi ragazze noi siamo complicati e x noi ragazzi voi siete complicate tutto qua.- disse Kyle alzando le spalle come a dire che quella era la spiegazione di tutto. –Da quando in qua fai dei discorsi così profondi? Mi ricordo che fino a poco tempo fa i tuoi argomenti di conversazione si limitavano a due soli: le ragazze e lo sport non parlavi d’altro.- disse Maria ironicamente –Gentile come sempre grazie e poi da allora ho scoperto nuovi interessi -oddio no, ecco che inizia di nuovo con la storia del Buddismo che ti apre la mente ti prego e ti fa vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Kyle ti supplico conosciamo questa storia a memoria, sono felice che tu abbia nuovi interessi però incominci a essere davvero stancante- disse Maria –Sentite perché non la smettete di litigare e non andiamo a cercare qualcosa da mangiare?- chiese Liz che era intervenuta x mettere pace –E va bene andiamo piccolo budda guidaci tu alla ricerca del cibo.- disse Maria, Kyle la guardo storto, ma non le disse niente e si avviò insieme alle su e due amiche a cercare qualcosa da mangiare.
 
Nella fabbrica si respirava un aria tesa, Michael non stava fermo un minuto camminava avanti e indietro x lo stanzone e lanciava occhiate nervose alla porta nella speranza di vedere gli altri far ritorno. –Non credete che sia meglio andarli a cercare? E’ parecchi che sono usciti, forse è successo loro qualcosa…- disse il ragazzo rivolto agli altri –Michael siedi x favore mi stai facendo entrare il nervoso…- disse Isabel –Vedrai che non gli è successo niente. Saranno qui fuori a parlare dove vuoi che siano andati?- continuo la ragazza –Izzy ha ragione vedrai che sono qui fuori ha parlare tra poco torneranno dentro.- disse Max. Guerin guardo in faccia prima uno e poi l’altro, nessuno dei due aveva un’aria preoccupata; quindi era solo a essere così preoccupato. Decise di seguire l’esempio dei suoi due amici e si mise seduto x terra cercando di calmarsi, ma ci tenne a precisare –D’accordo forse sono io che esagero un po’, ma se tra dieci minuti non sono di ritorno io…- non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che Liz, Kyle e Maria comparvero sulla soglia con tre buste della spesa ricolme. –Tu cosa?!- gli chiese Maria, il tono della ragazze era ancora un po’ brusco -Niente, niente…- disse Guerin che poi noto che i ragazzi erano carichi di cibo –E’ solo che non vi vedevo tornare e mi sono un po’ preoccupato…- poi indicò le tre enormi buste che i ragazzi avevano appoggiato a terra –E quelle da dove saltano fuori?!- fu Kyle a rispondergli –A forza di parlare c’era venuta fame così abbiamo pensato di andare alla ricerca di cibo e x questo che siamo stati fuori così tanto –Siete stati imprudenti e se aveste incontrato qualcuno? Che cosa avreste fatto è ?- li rimprovero Michael –Questo quartiere è lontano da dove usciamo di solito, è improbabile che incontrassimo qualcuno che conoscevamo e poi prima o poi qualcosa da mangiare la dovevamo comprare sì o no? Non possiamo mica morire di fame.- l’apostrofò Maria risentita. –Non ho detto che dobbiamo morire di fame, ma siete stati imprudenti era meglio se andavamo noi a prendere da mangiare.- le rispose a tono il ragazzo –e perché scusa? Guarda che quello che hai detto riguardo alle persone che potevamo incontrare vale anche x voi…- disse la ragazza sempre più indispettita –Non è esatto noi abbiamo i poteri x difenderci voi siete solo “umani”…- la ragazza l’interruppe bruscamente adesso era più che arrabbiata, –siamo andati solo a comprare del cibo, mica siamo andati ad affrontare i nemici in battaglia. Non puoi mica pretendere che ce ne stiamo qui rintanati come dei topi. In questo modo non riusciremmo mai a fermare Tess e Nasedo, tanto valeva se me ne rimanevo nella “mia” Roswell invece di venire qui.- –E mai possibile che tu abbia l’abilità di fraintendere puntualmente quello che dico. Non ho mai detto che non dovete uscire, solo è meglio se uscite sempre con uno di noi è più sicuro.- –Più sicuro x chi? X me o per te? Io sono benissimo in grado di difendermi da sola, non ho bisogno del “prode cavaliere” che arriva in mio soccorso x tirarmi fuori dei guai.- Michael le lancio un sorriso ironico il tutto corredato da occhiata scettica, -ah così tu credi che io non sia in grado di difendermi da sola? L'hai voluto tu…- così dicendo la ragazza si avvicinò minacciosamente a Michael, il quale sembrava non prenderla minimamente in considerazione ci volle poco più di dieci secondi x rendersi conto che l’aveva sottovalutata e anche di molto. In fatti in un batter d’occhio Michael si ritrovo disteso x terra con Maria che gli sedava a cavalcioni sullo stomaco; la ragazza era stata così veloce che lui non aveva fatto in tempo a fare la minima reazione e ad essere sinceri probabilmente neanche se avesse potuto l’avrebbe fatto. Gli altri ragazzi scoppiarono a ridere, solo Michael non riusciva vedere il lato comico della situazione e non solo perché n’era il protagonista; non riusciva a spiegarsi come avesse fatto Maria ad atterralo in quel modo e così velocemente: un attimo prima si trovava a qualche metro di distanza e dopo pochi istanti lui si era ritrovato disteso a terra con lei sopra. –Ho capito che ti sai difendere da sola, però adesso ti dispiacerebbe toglierti di dosso? Vorrei alzarmi. E possibile?- –non c’è problema – disse Maria alzandosi e dando la mano a Michael x aiutarlo –muoviamoci o una fame. – gli disse allegramente Maria, aveva ritrovato il buon umore di sempre. Michael annuì e si diresse insieme con lei verso le tre buste piene di cibo x cercare di trovare qualcosa da mettere sotto i denti.
 
Michael rimase distratto x tutta il tempo del pranzo. Stava ancora rimuginando su quello che aveva Maria e sulla strana visione che aveva avuto; non riusciva proprio a spiegarsi l’accaduto da quando in qua Maria possedeva dei poteri? Non riusciva proprio a trovare una spiegazione logica. Gli altri ragazzi dal canto loro non gli fecero domande pensavano che era ancora mortificato x come avesse trattato Maria e stesse cercando un modo x farsi perdonare. Dopo poco che avevano finito di mangiare Maria esordi sbadigliando –io vado a fare un riposino sono stanca morta –aspetta….- la fermò Isabel, -non puoi andare a dormire dobbiamo decidere ancora come muoverci x questa sera –lo so, però non riesco proprio a tenere gli occhi aperti. Mi farete sapere dopo cosa avete deciso tanto x me va bene qualsiasi cosa decidiate.- disse la ragazza avviandosi verso una piccola stanza, dove prima doveva esserci l’amministrazione.
Isabel e Liz la osservarono entrare nella piccola stanza e chiudersi la porta alle spalle –in Questo periodo dorme troppo non trovi?- osservò Isabel rivolta a Liz –Sì. In oltre si stanca molto facilmente e ultimamente il suo appetito e raddoppiato, sembra che mangi x due….- concluse Liz; Michael ascoltò con attenzione la conversazione tra le due ragazze e inizio a rimuginare su quello che era accaduto poco prima: Maria aveva sviluppato dei poteri!!! Di questo era sicuro, altrimenti non era possibile che avesse fatto quella che aveva fatto. Ma come diavolo aveva fatto? Nemmeno Liz n’aveva e lei era stata guarita da Max, quindi modificata eppure la sua struttura era rimasta umana, o almeno così pensava. Il ragazzo fu distolto bruscamente dai suoi pensieri dalla voce d’Isabel –Michael che ne dice va bene x te?- -Uh cosa hai detto Izzy, scusa ero distratto non ti ho seguito- Isabel scosse la testa spazientita –nel periodo che tu eri su “marte” abbiamo deciso che Liz e Max seguiranno Tess, io e Kyle seguiremmo Alex ad Albuquerque e tu e Maria prima di andare a guardare nella stanza di Nasedo, dovreste passare a casa a vedere se trovate qualcosa che ci possa essere utile nei file del computer d’Alex. Ci sono problemi o il piano x te va tutto bene?- gli chiese Isabel un po’ spazientita dall’atteggiamento assente di Michael –Non c’è nessun problema. Se non c’è altro io andrei a comunicare il piano a Maria.- così dicendo Michael si alzò in piedi e poiché nessuno obbiettava si diresse verso il piccolo ufficio dove riposava Maria.
 
Dopo che fu entrato nel piccolo locale vide Maria che dormiva tranquillamente rannicchiata in un angolo; si richiuse delicatamente la porta alle spalle, x non disturbare il sonno tranquillo della ragazza. Appena gli fu vicino gli venne in mente che poteva “monitorare” il corpo della ragazza x vedere se c’era qualcosa che non andava, ma non appena mise una mano sullo stomaco della ragazza, Maria apri gli occhi ed esclamò con voce ancora impastata di sonno: -Sì può sapere che diavolo ti prende?- gli chiese la ragazza, il ragazzo scosse la testa –Niente… è solo che mi dispiace x quello che ho detto a Kyle e volevo chiederti scusa x averti dato dell’incosciente…- mentì il ragazzo, non poteva certo annunciargli che credeva che avesse sviluppato dei poteri alieni e che lui stava cercando di appurarlo con certezza. Strinse ancora di più a se la ragazza –Piano, piano così mi fai male.- disse Maria, il ragazzo allentò un po’ l’abbraccio –così va meglio. Credo che tu sia venuto anche x avvisarmi di quello che avete deciso oltre che abbracciarmi giusto?- chiese Maria –Giusto! Allora a noi hanno assegnato due compiti, oltre quello di guardare alla stanza di Nasedo dobbiamo passera da casa mia x guardare ai file contenuti nel computer di Alex.- gli rispose il ragazzo – giacché abbiamo due compiti sarà meglio muoverci, ti dispiacerebbe staccarti e aiutarmi ad alzarmi?- gli chiese la ragazza, il ragazzo sorrise –con vero piacere.- così dicendo si alzò e aiuto la ragazza ad uscire.
Intanto nello stanzone principale gli altri quattro ragazzi si stavano organizzando x andare a seguire i rispettivi obiettivi. Isabel e Kyle non avevano problemi sapevano con esattezza dove avrebbero trovato Alex, la parte più difficile era raggiungerlo siccome non avevano mezzi. –Muoviti Kyle, altrimenti rischiamo di perdere l’autobus x Albuquerque.- disse Isabel che aspettava sulla soglia con impazienza. –arrivo, arrivo. Fammi solo prendere i soldi x i biglietti altrimenti ci sbattono fuori dall’autobus.- disse Kyle che frugava nel portafoglio alla ricerca disperata di qualche spicciolo, non appena li ebbe trovati fece x raggiungere Isabel, ma fu richiamato da Max –Kyle aspetta un momento, non è che sapresti dove possa andare Tess questa sera?- chiese speranzoso Max, Kyle scosse la testa –Mi dispiace, ma non ne ho la più pallida idea. Sono partito x il campeggio estivo ieri e tornerò solo fra due settimane.- disse dispiaciuto Kyle –Kyle!!!! Ti muovi o no?!- disse Isabel esasperata -mi dispiace, ma posso proprio aiutarvi. Ora sarà meglio che mi muova, altrimenti perdiamo davvero l’autobus. Ci vediamo dopo- disse Kyle affrettandosi a seguire Isabel che era già schizzata furori.
Max salutò Kyle con un cenno del capo era intento a pensare dove poteva essere Tess, fu Liz a interromperlo da quella riflessione. –Max, forse ho capito dove andrà Tess questa sera. Guarda qui…- il ragazzo si avvicinò a Liz che gli mostro il diario di Tess alla data di oggi c’era scritto “incontro alla caverna delle capsule” –Scommetto quello che ti pare che a quell’incontro incontreremmo anche Nasedo.- disse Liz –Già credo che tu abbia ragione. Muoviamoci adesso dobbiamo arrivare lì prima di loro x trovare un posto adatto x osservarli.- disse Max mentre si dirigeva verso l’uscita seguito da Liz.
Quando Michael e Maria tornarono nel grande stanzone lo trovarono deserto. –Ehi ma dove sono andati gli altri?- chiese Maria –Probabilmente sono già usciti, ci conviene andare anche a noi.- disse Michael prendendo x mano Maria e conducendola sulla strada che li avrebbe portati al suo appartamento.
 
Dopo mezzora di viaggio in autobus Kyle e Isabel arrivarono ad Albuquerque. Una volta scesi dall’autobus Isabel esclamò –io odio l’autobus e tutti i mezzi pubblici in genere.- Kyle le rivolse un sorriso ironico –Mi dispiace Principessa; capisco che tu sei abituata ad altri mezzi di trasporto, ma per questa volta ti dovrai accontentare.-le rispose Kyle Isabel sospirò esasperata –lo so, lo so. Non mi stavo lamentando e solo che … no niente lascia perdere. Muoviamoci il concerto si terrà allo stadio di football. – i due ragazzi s’incamminarono a passo spedito, ad un certo punto Kyle le chiese –Mi spieghi come diavolo facciamo ad entrare? Non abbiamo il biglietto e di entrare di sgamo non se ne parla. So benissimo come sono entrati qui tre e so anche che fine hanno fatto, noi non possiamo permettercelo!- disse Kyle Isabel sorrise –vedo che Alex ti ha raccontato la storia del concerto, non ti preoccupare so benissimo anch’io che non possiamo entrare come sono entrati loro. Lascia fare a me ho già in mente un piano.- -E quale sarebbe, mi piacerebbe saperlo prima di andare a finire in galera.- gli disse Kyle –Tranquillo lascia far a me, vedrai che andrà tutto bene.- Kyle le lanciò un occhiata scettica –Se lo dici tu..-. Ci misero dieci minuti x arrivare dalla fermata dell’autobus allo stadio, appena arrivarono nei pressi dello stadio videro una coda immensa, Isabel prese con decisione la mano di Kyle e trascinandosi dietro il ragazzo si fece largo fino all’entra dello stadio dove c’erano davanti gli uomini della security, una volta arrivati fin lì Isabel si concentro x alcuni secondi poi disse a bassa voce a Kyle –Adesso tu lascia parlare me capito?- Kyle annui, mentre Isabel lo trascinava di fronte alla guardia al cancello e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi disse: -mi scusi, io e il mio amico siamo sulla lista ci potrebbe far entrare?- l’omone li squadro da capo a piedi e poi disse–siete un po’ in ritardo tutti quelli della lista sono già entrati, ma dimmi il tuo nome che controllo.- - Evans, Isabel Evans + 1- gli rispose la ragazza sempre sorridendo; l’uomo guardò alla lista e poi disse –Sì eccoti qui…- fece segno a gli altri agenti che erano a posto e che potevano passare –Ecco questi sono i vostri passi e adesso sbrigatevi.- i due ragazzi si affrettarono ad entrare, ma fecero appena cinque passi che furono richiamati dalla guardia –Ehi aspettate un minuto…- Isabel e Kyle s’irrigidirono e poi si voltarono –Ehi, ma tu non sei il capitano della squadra di Basket della Roswell High?- chiese l’omone –sì, sono io perché c’è qualche problema?- chiese nervosamente Kyle, l’omone gli sorrise bonariamente –no nessuno è che mio figlio segue ogni tua partita, non è che potresti farmi un autografo?- Kyle si rilassò e sorrise alla guardia –non c’è nessun problema gli lo faccio volentieri, come si chiama sua figlio?-disse Kyle prendendo la carta e la penna che l’omone gli porgeva –Si chiama Kevin. Scrivi al mio più grande fan Kevin.- Kyle appena finito di scrivere gli porse il foglio –grazie, grazie mille. Non sai come sarà felice mio figlio.- Per me è stato un piacere, ma ora dobbiamo proprio andare arrivederci- Non appena voltarono l’angolo Isabel scoppiò a ridere –e adesso cosa hai da ridere – le chiese Kyle. - Niente è solo che sto ripensando alla faccia che hai fatto quando quella guardia ci ha richiamato, sei sbiancato come un lenzuolo. Cos’è avevi paura che si fosse accorta che qualcosa non andava nella lista e chiamasse la polizia?- gli disse Isabel con tono Sarcastico –Parli bene tu. Io non mi sono ancora abituato a queste storie di alieni, suppongo che tu abbia usato i tuoi poteri x entrare qui?- le disse Kyle –Supponi bene, però se avessi saputo che eri così famoso ne avrei fatto a meno. Quella guardia in cambio del tuo autografo ci avrebbe fatto entrare lo stesso.- disse Isabel sorridendo ancora –Lasciamo perdere. Piuttosto cerchiamo un posto dove poter osservare qui tre pazzi senza che loro se ne accorgano. Hai idea di dove si siano sistemati.?- le chiese Kyle che era ansioso di cambiare argomento, era la prima volta che qualcuno gli chiedeva l’autografo e lui si sentiva in imbarazzo. –Certo, so esattamente dove sono qui tre, si trovano proprio sotto il palco. Se noi andiamo nelle gradinate di lato al palco dovremmo vederli bene senza che loro ci vedano.- disse Isabel con sicurezza. Come aveva detto Isabel Alex Liz e Maria si trovavano proprio sotto il palco e dai posti che avevano scelto riuscivano oltre che a seguire il concerto anche a vederli bene in modo detenerli d’occhio. Erano arrivati a metà concerto quando la band decise di far una pausa di quindici minuti di pausa, Liz e Maria ne approfittarono x andare al bagno lasciando Alex da solo; Isabel aveva seguito le ragazze da lontana x assicurarsi che non facessero brutti incontri. Era appena tornata la suo posto quando Kyle esclamò –e bravo Alex! Izzy non te la prendere, ma Alex ha rimorchiato una tipa niente male…- Izzy guardò immediatamente nella direzione di Alex e vide che stava parlando con una biondina che rideva ad ogni parola di Alex. Dopo averla squadrata da capo a piedi commentò –Non è niente di speciale carina, ma insipida; non è punto femminile e ride come un’oca.- Kyle si girò a guardarla in volto e ci mise meno di due minuti a capire che Isabel era gelosa, anche se non lo avrebbe mai ammesso; il ragazzo si diverti a stuzzicarla un po’ –Io non dire che non è femminile, anzi e ben carrozzata sia davanti che di dietro…- disse Kyle, Isabel gli rivolse un’occhiataccia –I soliti ragionamenti da maschi! E mai possibile che voi non notate altro in una ragazza oltre che tette e sedere? E poi Alex non è quel tipo di ragazzo a lui non interessano solo certe cose.- disse Isabel con tono risentito, Kyle sorrise maliziosamente –Sarà anche come dici tu, ma quella lì gli sta appiccicata come se avesse la colla e non credo che a Alex dispiaci più di tanto.- le disse il ragazzo indicando come la ragazza si strusciasse ad Alex, mentre gli parlava all’orecchio. Isabel osservò il viso della ragazza era un viso conosciuto, ci mise due minuti x ricordare chi era: - Leanna!!!- esclamò la ragazza, Kyle si girò e le chiese –Chi?!- -Quella ragazza è Leanna, la ragazza con cui Alex sarebbe stato fidanzato in Svezia ed era anche sua la casella di posta elettronica dove aLex aveva mandato il manuale alieno tradotto.- gli rispose Isabel quasi gridando –E che diavolo ci fa qui?! Liz non aveva detto che era una studentessa “umana” dell’università di Las Cruses, mi domando come mai è qui?- disse Kyle con tono pensieroso –E quello che voglio scoprire…- disse la ragazza a bassa voce in modo che Kyle non la sentisse, non appena vide Leanna allontanarsi da Alex si affrettò a seguirla –Io devo parlare con lei. Tu rimani qui a controllare Alex torno tra poco- disse Isabel mentre si precipitava giù dalle gradinate, Kyle non poté far altro che annuire.
Isabel riuscì a bloccare Leanna prima che uscisse dallo stadio e la porto in un corridoi isolato in modo che fossero lontani da orecchie indiscrete; Evans stava x iniziare a parlare, ma fu anticipata dalla ragazza: -ma bene guarda un po’ chi abbiamo qui? La cara principessa Vilandra a cosa devo l’onore? Aspetta fammi indovinare si tratta del tuo “amico “ terrestre con cui stavo parlando pochi minuti fa non è vero? Sai è proprio un bel ragazzo, simpatico, carino intelligente… peccato che abbia due grossi difetti: è terreste e non ha alcun potere che lo possa difendere. Se continua a dare confidenza a tutte le sconosciute che incontra primo o poi farà una brutta fine.- disse la ragazza con un sorrise che metteva i brividi x quanto fosse crudele. Isabel si sentì invadere dalla rabbia, aprì la mano e senza neanche rendersene conto scaglio Leanna in fondo al corridoio, la ragazza era ancora un po’ stordita quando Isabel le si avvicinò e le disse –Sì può sapere chi diavolo sei e che cosa vuoi da Alex?- la ragazza sorrise ancora malignamente –Ancora non l’hai capito principessina? Mi deludi sai? Io pensavo che tu fossi intelligente e invece…- Isabel afferrò la ragazza x il collo e la tirò su –Attenta a non provocarmi potresti pentirtene molto amaramente…- la minacciò Isabel –ti ho fatto due domande e esigo una risposta subito, se non vuoi fare una brutta fine.- disse Evans lasciandole il collo ma aprendo la mano in un gesto significativo –datti una calmata, se mi uccidi non otterrai le informazioni che mi hai chiesto.- disse la ragazza sistemandosi i vestiti prima di iniziare a parlare –come avrai già capito sono un’aliena che sta possedendo il corpo di questa ragazzina, il mio vero corpo si trova su un pianeta satellite di Antar. Mi serve l’aiuto di quel terrestre x svolgere un compito assegnatomi da Kivar in persona. Come sai io non posso occupare x molto tempo questo corpo o ne provocherei la morte, non che mi interessi particolarmente, solo non sai quanto sia difficile procurarsi un corpo adatto.- disse con non curanza Leanna mentre si sistemava i capelli –che genere di missione ti ha affidato, parla se non vuoi che io…- -tu cosa? Ma non farmi ridere, non saresti in grado di fare male a una mosca tento meno a me…-le rivolse un sorriso malefico e aggiunse –Io ti ho già detto quello che potevo, il resto scoprilo da sola. Non ti consiglio di andare da Alex e parlargli di questa storia non ti crederebbe mai e rimasto troppo scottato con la storia dei vostri destini che fa ti tutto x evitarti, non credo che riuscirai neanche a vederlo, se vuoi te lo saluto io o preferisci che risaluti Kivar?- la ragazza scoppiò in una risata maligna –voglio proprio vedere come farai a fermarmi.- detto questo la ragazza ebbe un fremito e si accasciò al suolo priva di sensi come succedeva anche a Brody quando Larek interrompeva la connessione. Isabel sorrise e disse silenziosamente –io ti consiglio di occuparti più di te che non di voler vedere come riuscirò a fermarti. Grazie a te sono riuscita a sapere qual’era il legame sulla terra tra Kivar e Nasedo, ora che lo so sarà molto più facile fermarti…- detto questo si avvicino alla ragazza e le diede dei piccoli schiaffi sulla faccia x farla riprendere –Ehi ti senti bene? Vuoi che chiami un medico?- le chiese Isabel non appena la ragazza aprì gli occhi –cosa è successo? Dove mi trovo?- chiese la ragazza in evidente stato confusionale –Sei in corridoi dello stadio di Albuquerque, sei svenuta io stavo cercando il bagno e ti ho visto mentre svenivi.- le spiego Isabel –Sei sicura di sentirti bene, se vuoi vado a chiamarti un medio?- le chiese Isabel mentre l’aiutava a rialzarsi –No davvero non serve. Ora sto bene, ti ringrazio sarò svenuta x il caldo.- disse la ragazza mentre si allontanava –Sarà meglio che vada a prendere una boccata d’aria.- disse la ragazza avviandosi verso l’uscita, Isabel annui e fece ritorno da Kyle –finalmente sei tornata! Tutto bene e successo qualcosa?- le chiese Kyle –Niente di importante ho semplicemente scoperto chi era in realtà Leanna e che cosa vuole da Alex ….- Isabel prevenne con un gesto della mano le proteste di Kyle –Tranquillo, lei non ha scoperto niente. Siamo ancora la sicuro, qui è stato tutto tranquillo?- chiese la ragazza –Si, dopo pochi minuti che tu sei andata via sono tornate le ragazze e non si è fatto più vedere nessun tipo strano, neanche la security scommetto che in questo caso ci hai messo tu lo zampino o mi sbaglio?- disse Kyle –no, non ti sbagli. Non potevo permettere certo che fossero sbattuti fuori, altrimenti come diavolo facciamo a tenerli d’occhio?- Kyle annui -hai ragione. Guarda sta ricominciando il concerto- le disse il ragazzo indicando il palco. Il concerto durò ancora un ora poi fini, Kyle e Isabel aspettarono che Maria Alex e Liz uscirono dallo stadio e si misero in macchina, poi si diressero verso la fermata dell’autobus che li ricondusse a Roswell.
 
Max e Liz arrivarono in anticipo sul luogo dove era fissato l’incontro tra Tess e Nasedo, dopo aver scelto un angolo della caverna riparato da occhi indiscreti, ma che gli consentisse di ascoltare tutto senza perdersi una parola Max chiese a Liz –Che ore sono?- la ragazza guardo l’orologio che portava al polso e rispose –sono le otto e Mezza. L’appuntamento era fissato x le nove, almeno così c’era scritto sul diario, manca ancora mezz’ora all’appuntamento.- Max sorrise maliziosamente e la guardò in modo significativo –Quindi abbiamo mezz’ora tutta x noi?- la ragazza colse subito il suo sguardo e sorrise a sua volta –Più o meno si, tu hai già in mente un modo x occuparla?- gli chiese lei anche se già sapeva cosa aveva in mente, il ragazzo si avvicina lei e prima di posare le labbra sulle sue disse: -dire proprio di si…- Liz come risposta gli passo le braccia intono al collo e ricambiò il suo bacio.
Stavano ancora baciandosi, quando Liz si scostò un poco da lui e gli sussurrò –Max credo che sia arrivato qualcuno ho sentito dei rumori.- gli disse la ragazza indicandogli con un cenno della testa il centro della grotta. La ragazza aveva ragione: era Tess, dopo pochi minuti arrivò anche Nasedo con le sembianza di Pears –Allora procede tutto secondo i piani?- volle sapere Nasedo/Pears –Sì non ti preoccupare, oggi Leanna si è messa in contatto con Alex vedrai che non ci vorrà molto a convincerlo a collaborare con noi.- disse Tess –E con Max come vanno le cose?- le chiese l’alieno – qui la faccenda è un po’ più complicata: è innamorato di quella terreste, mi ha già detto chiaro e tondo che non gli importa niente di quello che ha detto la regina madre.- disse con tono sconsolato Tess –Accidenti, non è servito ha niente mostragli il messaggio della regina madre. Dobbiamo trovare un modo x separarli, sai benissimo quale sono le condizioni imposto da Kivar x tornare a casa no?- disse Nasedo/Pears –Lo so benissimo. Io sto facendo del mio meglio, ma qualsiasi cosa faccia lui rimane indifferente; sarebbe tutto più facile se fosse lei ha lasciarlo.- A quelle ultime parole lo sguardo di Nasedo s’illumino –cosa hai detto?- -Ho detto che sarebbe molto più facile se lo lasciasse lei, ma non ci contare troppo quella stupida è disposta a rischiare la sua vita x lui, lo hai visto anche tu…- Nasedo l’interruppe –hai detto bene quella ragazza è disposta a tutto x il bene del ragazzo; se spingiamo i tasti giusti riusciremmo a convincerla che deve lasciarlo x il suo bene e allora tu avrai campo libero.-disse Nasedo con un ghigno che fece rabbrividire Liz, Max se ne accorse e la strinse a se. –scommetto che tu hai già in mente un piano non è vero?- disse Tess –Esattamente x questo avrò bisogno dell’aiuto di Leanna x attuare il mio piano, contattala e dille che ci vediamo qui alla grotta domani sera alle otto così vi spiegherò che cosa ho in mente. adesso è meglio che tu vada, non vorrei che qualcuno si chiedesse che fine hai fatto.- disse Nasedo Tess annui –Allora ci vediamo domani sera, non vedo l’ora di sapere che piano hai escogitato.- disse Tess mentre usciva dalla grotta –Vedrai che ti piacerà molto- così dicendo anche Nasedo seguì Tess fuori dalla grotta.
I due ragazzi rimasero nascosti finche non furono sicuri che Nasedo e Tess se ne fossero andati; Max era notevolmente scosso. Nasedo aveva in mente qualcosa e dalla sua espressione non prometteva niente di buono -Max …- lo chiamò Liz, Max si girò verso la ragazza e vide che lo guardava preoccupata, il ragazzo abbozzò un sorriso triste e cerò di rassicurala –Non ti preoccupare sto bene, ora mi domando che piano abbia in mente Nasedo…- disse Max pensieroso –ha intenzione di sfruttare il granelit che era in possesso di Leanna x andare nel futuro e distruggervi facendo si che la me futura ti spinga nel passato x modificare il futuro.- disse Liz con un tono di voce così basso che Max faticò un po’ a capirla, Max le sia avvicinò e l’abbracciò x confortarla –Vedrai che troveremmo il modo x fermarli te lo prometto…- Liz no rispose, ma si strinse ancora di più a lui x cercare conforto nel suo corpo; rimasero x alcuni minuti così abbracciati senza dire niente, poi si staccarono e uscirono dalla grotta x fare ritorno alla fabbrica
 
Maria e Michael si trovano di fronte all’appartamento di quest’ultimo. Michael cercava le chiavi –Accidenti eppure ero sicuro di averle messe in tasca, ma dove diavolo sono andate a fine?- si chiese il ragazzo mentre si frugava nelle tasche Maria lo fissava divertita; mentre lui continuava cercare le chiavi la ragazza si appoggio alla porta che si aprì immediatamente rischiando di farla cadere x terra, come al solito Michael non aveva chiuso la porta di casa. –Michael lascia perdere ho già risolto il problema.- -Vuoi dire che hai tu le chiavi –le chiese il ragazzo senza alzare la testa –No ….- disse Maria –Ma come al solito tu non hai chiuso la porta a chiave.- e gli indico la porta semi aperta –oh, probabilmente avevo furia e me ne sono dimenticato.- si giustificò il ragazzo, Maria gli lanciò un’occhiata scettica –Si come no, ma lasciamo perdere e sbrighiamoci a entrare tra mezzora dobbiamo essere al Motel.- disse la ragazza.
I due ragazzi entrarono ed andarono direttamente nella camera di Michael dove si trovava il computer; in quella stanza regnava il caos più totale: panni sporchi da tutte le parti, il letto non era stato neanche rifatto, per non parlare da quanto tempo in quella stanza non veniva spazzato e spolverato. Maria fece una smorfia di disgusto –Accidenti che schifo!!! Si vede proprio che in questo periodo non stavamo insieme. Intanto che tu guardi che tipo di file conteneva l’archivio di Alex io do una ripulita in giro- disse Maria mentre iniziava a raccogliere i panni sporchi e a metterli da una parte; nel frattempo Michael iniziò a dare un’occhiata ai file del computer di Alex.
La maggior parte di essi era costituita da tesine e compiti in classe correzioni varie, articoli; finalmente Michael arrivo a sfogliare la rubrica che conteneva un numero impressionate di indirizzo di posta elettronica –Ehi Maria vieni qui guarda cosa ho trovato.-disse il ragazzo indicando lo schermo del computer dove appariva l’indirizzo e-mail di Leanna e anche le e-mail che si erano scambiati –non ci sono dubbi si tratta proprio di Leanna.- confermò la ragazza –dalle e-mail che si sono scambiati sembra che si siano conosciuti su in chat e ha fatto pure lei la prima mossa.- disse Michael, Maria diede un occhiata alla sveglia che ritrovava sul comodino segnava venti minuti alle nove –Michael stampa quella roba e andiamocene, mancano venti minuti alle nove. Alle nove dobbiamo essere al Motel. – gli ricordò Maria. Michael annui diede il comando x stampare, mentre la stampante faceva il suo lavoro, Michael si diede un occhiata in giro. La stanza sembrava un'altra: i panni sporchi erano tutti ripiegati e ammucchiati da una parte ordinatamente, il letto era stato rifatto e anche i fogli che si trovavano sparsi x la camera erano stati raccolti e sistemati ordinatamente su una sedia. –Accidenti Maria, in questi pochi munti sei riuscita a dare un aspetto decente a questa camera.- disse Michael compiaciuto –Se avessi avuto un po’ più di tempo e anche una scopa e cencio x spolverare la stanza sarebbe stata anche pulita che ordinata.- disse Maria sorridendo soddisfatta x quello che era riuscita a fare in così poco tempo. Appena la stampante ebbe finito di stampare raccolsero i fogli e i dischetti e si diressero verso il motel. Arrivarono al Motel appena in tempo x vedere che Nasedo usciva; -Perfetto Nasedo è appena uscito. Sbrighiamoci a dare un’occhiata alla sua stanza.- detto questo Maria entrò nell’albergo seguita a pochi metri di distanza da Michael. Non appena il portiere la vide entrare l’apostrofò –Ehi bellezza vedo che sei tornata e che questa volta sei da sola…- non aveva notata Michael che si trovava a qualche metro da lei. –Se hai bisogno di una mano te la do volentieri, così riprendiamo il discorso che abbiamo interrotto stamattina.- disse l’uomo con un sorrisetto x niente rassicurante Maria stava x rispondergli, ma venne anticipata da Michael che l’aveva raggiunta e l’abbraccio in modo possessivo –no amico non è da solo ci sono io con lei. Vedo che ti sei già scordato della chiacchierata che abbiamo avuto stamattina? Va be, vorrà dire che ti rinfrescherò la memoria: sta alla larga da lei è la mia fidanzata, non mi piace che qualcuno gli giri intorno; non te lo ripeterò un’altra volta, la prossima volta passerò hai fatti intesi?- gli disse Michael con tono minaccioso, l’uomo annui spaventato –Intesi ti assicuro che non succederà più.- assicuro l’uomo –Bene cos’ mi piaci. Adesso dicci a che piano si trova la stanza n° 35- gli chiese Michael –Al secondo piano primo corridoio infondo a destra.- gli rispose l’uomo indicandogli una rampa di scale di fronte a loro, i due ragazzi non gli risposero e si avviarono nella direzione indicatagli dall’uomo.
La stanza dell’alieno non era molto grande ed era nello stesso stato della stanza di Michael, Maria guardò con aria disgustata la stanza –Questo posto è tenuto quasi peggio che camera tua.- disse la ragazza dando un calcetto ad un mucchio di piatti sporchi. –deve essere un vizio di voi “alieni maschi” quello di non pulire mai; perché La stanza di Izzy non è mai in queste condizioni, spero solo x Liz che Max sia diverso altrimenti non sa cosa l’aspetta.- commento Maria camminando a piccoli passi nella stanza x evitare di inciampare –Invece di parlare perché non mi dai un mano a cercare qualcosa che ci possa aiutare.- l’apostrofò Michael un po’ risentito. Per alcuni minuti nessuno dei due ragazzi parlò erano troppo occupati a cercare qualcosa di interessante in mezzo a quel letamaio, ad un tratto Maria lanciò un urlo Michael si precipitò dalla ragazza –Maria che c’è da urlare?- le chiese Maria si rifugio nella braccia del suo ragazza e indicò un foglio che si muoveva, il ragazzo sposto il foglio con cautela e rivelò un piattola enorme –Calmati tesoro e solo uno scarafaggio.- le disse il ragazzo invitandola a voltarsi e indicandole l’insetto che stava scorrazzando x il pavimento. Maria tirò un sospiro di sollievo –Mi dispiace, ma mi sono spaventata a morte quando ho visto il foglio che si muoveva.- cercò di giustificarsi la ragazza, il ragazzo sorrise –La prossima volta prima di gridare in quel modo sposta prima il foglio mi hai…- il ragazzo si interruppe aveva notato degli strani oggetti semi seppelliti sotto un cumulo di immondizia –Michael hai visto qualcosa?- gli chiese Maria seguendo il suo sguardo, il ragazzo annui –Si guarda quegli oggetti stani oggetti hanno un che di famigliare non trovi?- disse Michael indicandoglieli. –E’ vero li l’ho notati anch’io. stavo x prenderli, ma poi ho visto il foglio muoversi e mi sono spaventata.- disse Maria chinandosi x raccoglierli. Appena li prese in mano ebbe una visione. si trovavano nella grotta c’erano tutti loro: Lei, Michael, Liz, Isabel, Max Kyle e Alex, quest’ultimo dettaglio le fece capire che si trattava di una visione sul “futuro”; di fronte a loro si trovavano Nasedo e Tess con in mano un oggetto x uno, mentre un’altro oggetto era posizionato in mezzo alla stanza. Nasedo e Tess fecero segno a Lei Liz e Isabel di avvicinarsi, solo quando furono in mezzo alla stanza Maria notò una terza persona nascosta nell’ombra che aveva in mano una specie di telecomando; si avvicinò a loro e quando fu a pochi metri spinse un pulsante del telecomando che apri una specie di varco che inghiotti le ragazze e lo sconosciuto; subito dopo la visione finì e Maria rabbrividì facendo cadere a terra i due oggetti. Solo allora si accorse che Michael la stava osservando preoccupato –Maria che ti succede stai bene?- le chiese con tono ansioso. la ragazza era ancora sotto choc annui con fare incerto, –Si io credo di si e solo che…- Maria non sapeva come fare a spiegali che cosa era successo, anche perché non riusciva a capire nemmeno lei quello che era successo o meglio come mai era successo. Lei era un essere umano come mai aveva avuto quella visione, di solito era Michael che le aveva era uno dei suoi poteri. Maria scosse la testa confusa non poteva dirglielo aveva già tanti problemi da risolvere non poteva aggiungercene –Mi sono solo scivolati di mano, sono tutti ricoperti di sporco x questo mi sono caduti. Adesso sbrighiamo a raccoglierli e andiamocene di qui prima che Nasedo ritorni.- disse la ragazza chinandosi x la seconda volta a raccoglierli. Michael non era affatto convinto dalla risposta che gli aveva dato Maria. La ragazza non appena aveva preso in mano i due oggetti era sbiancata e aveva trasalito, non glie erano semplicemente scivolati perché coperti di sporco c’era molto di più sotto; per il momento si sarebbe accontentato della spiegazione della ragazza, ma quella sera stessa avrebbe provveduto a indagare maggiormente. –Aspetta un minuto prima di uscire devo fare una cosa dammi qui cosi- le disse Michael, Maria gli diede gli oggetti senza protestare e osservo Michael passarci la mano sopra x alcuni secondo in modo da ottenerne delle copie perfette –E’ meglio non correre rischi Nasedo si poteva accorgere della loro assenza.- le spiego il ragazzo, Maria annui e si diresse senza fiatare verso l’uscita; non vedeva l’ora di lasciare quel posto e far ritorno alla fabbrica, aveva bisogno di stare un po’ da solo x riuscire a capire che cosa le stava succedendo.
 
 
Erano ormai le tre passate quando tutti fecero ritorno alla fabbrica. –Io direi di rimandare a domattina il racconto di quello che abbiamo scoperto se non ci siano cose urgenti di cui parlare- disse Max –no noi possiamo aspettare domattina vero Kyle?- disse Isabel cercando la collaborazione del ragazzo. –si non è successo niente di grave. – confermò Kyle anche se era poco convinto. –Anche noi possiamo aspettare domani mattina.- disse Michael –bene allora proporrei di andare a dormire.- così dicendo Max prese la mano di Liz e insieme alla ragazza si avviò dove una volta c’erano gli spogliatoi delle donne, mentre Michael e Maria si avviarono verso il piccolo ufficio del direttore; rimasero solo Kyle e Isabel nel grande salone –non ti preoccupare non ho nessuna intenzione di dormire qui credo che andrò a dormire negli spogliatoi degli uomini.- disse il ragazzo con un po’ di imbarazzo, non voleva che si creassero equivoci tra lui e Isabel già se ne erano creati troppi con Tess, dal canto suo la ragazza sorrise divertita vedendo il nervosismo di Kyle –x me puoi pure dormire qui, so che sei un bravo ragazzo e che non fari niente. Se proprio non vuoi dormire qui ti consiglio di andare a dormire nella mensa, se andassi nello spogliatoi maschile credo che non dormiresti molto…- disse Isabel con tono allusivo –e perché?- chiese il ragazzo –semplice i muri di questa fabbrica sono molto sottili e lo spogliatoio delle donne è accanto a quello degli uomini rischieresti di sentire tutto quello che avviene li accanto. Non credo che ti piacerebbe, almeno che tu non sia uno di qui tipi a cui piace ascoltare cosa fanno i vicini.- gli rispose Isabel, -no, non sono proprio il tipo. Credo che seguirò il tuo consiglio andrò a dormire nella mensa ci vediamo domani.- disse Kyle avviandosi nella direzione della mensa –fa un po’ come vuoi disse Isabel mentre si rannicchiava in un angolino, ma la sua mente era già lontana stava di nuovo pensando ad Alex. a quest’ora era nel suo letto che dormiva, chissà che cosa stava sognando. Le parole di Leanna le tornarono alla mente “non ti preoccupare troppo x Alex ci penserò io ha consolarlo vedrai che in un batter d’occhio si dimenticherà di te principessina “. Quelle parole facevano ancora male, sapeva bene in che modo aveva intenzione di consolare Alex, ma sapeva anche se tutto sarebbe andato x il meglio lei avrebbe riavuto il suo Alex; non avrebbe mai permesso a quell’aliena di portarglielo via. Ad un tratto gli venne un dubbio e se Alex l’avesse già dimenticata e non ne volesse più sapere niente di lei? Isabel si rigirò nervosamente sul giaciglio improvvisato quel dubbio non la lasciva in pace, c’era solo un modo x toglierselo: entrare nella mente di Alex e scopri quali erano i suoi sentimenti. Era rischioso e se gli altri l’avessero saputo avrebbero cercato in tutti i modi di impedirglielo, ma lei doveva sapere e questo era l’unico modo. Con l’immagine di Alex ben impressa si addormentò ed entrò nei suoi sogni.
All’inizio non riusciva a vedere niente, poi fu come se le si schiarì la vista e vide che si trovava sul lago dove svolgevano le loro riunioni prima che Michael andasse a vivere da solo. Alex era seduto in riva al lago sopra un masso, era intento ha guardare il sole che stava tramontando –non è bellissimo Izzy?- chiese ad un tratto il ragazzo senza voltarsi Isabel si avvicinò e si sedette sopra un masso accanto a lui –si hai ragione è uno spettacolo stupendo…- disse Isabel guardando di fronte a se, poi si girò verso il ragazzo e gli disse – come hai fatto a capire che c’era qualcuno e soprattutto che ero io?- –semplice il tuo profumo lo riconoscerei tra mille. Nessun’altra persona usa quel profumo solo tu, lo usi da quando andavi alle medie.- disse il ragazzo con un sorriso triste continuando a guardare di fronte a se –come mai sei venuto qui?- gli chiese la ragazza –mi piace venire qui ha pensare. È un posto talmente tranquillo che mi sembra di essere tornati quando non avevamo tutti quei problemi…- disse Alex con tono amaro, Isabel gli prese una mano e lo fece girare verso di se –Alex, noi non abbiamo più parlato da quando abbiamo ricevuto il messaggio di mia madre io….- Alex la interruppe posandole un dito sulle labbra –lo so cosa stai x dire io capisco che tu voglia stare con Michael. Il vostro destino consiste nel salvare il vostro pianeta e io ti sarei di impiccio, però voglio che tu sappia che se x qualsiasi motivo tu abbi bisogno di me io ci sarò, se avrai bisogno di sfogarti, di una spalla su cui piangere conta pure su di me.- le disse stringendole di più la mano.
Isabel era commossa: l’amava a tal punto che era disposto a lasciarla libera di seguire il suo destino, ma le diceva anche che sarebbe rimasto sempre al suo fianco in qualsiasi momento lei avrebbe avuto bisogno di lui, lui ci sarebbe stato. –no non hai capito. Io volevo dirti che cercherò in tutti modi di aiutare il mio popolo e mia madre, ma che non voglio perderti…- come era successo pochi istanti prima il ragazzo la interruppe –ma non mi perderai. Io sarò sempre al tuo fianco quando avrai bisogno di un amico.- Isabel sorrise teneramente –Alex io non intendevo come amico, se tu mi avessi lascito finire io avrei aggiunto che non voglio perderti come ragazzo.- Alex la guardò stupito, Isabel si fece forza doveva dirglielo anche se x lui era solo un sogno… -Alex io ti voglio bene. Certo ho delle responsabilità verso il mio pianeta d’origine e la mia gente, ma non voglio che questo rovini quello che c’è tra di noi, tu sei la persona più importante, al di fuori della mia famiglia, nella mia vita. Io ti amo Alex.- disse Izzy tutto d’un fiato. Alex non riusciva a credere alle proprie orecchie era una vita che aspettava che Izzy gli dicesse quelle parole e ora che le sentiva non riusciva a crederci –Izzy dici sul serio non mi stai prendendo in giro vero? Perché io non lo sopporterei io…- questa volta fu il turno di Isabel di interromperlo, gli poso un dito sulle labbra e poi si avvicino a lui x baciarlo. Alex ci mise meno di dieci secondi x ricambiarlo e ancora meno ci misero le visioni x invadere le loro menti. Isabel ne fu felice questo era segno che Alex era la persona giusta x lei. Rimasero abbracciati così x lungo tempo fino a che non furono svegliati.
 
Maria si lasciò scivolare lungo una parete del piccolo prefabbricato che fungeva da ufficio. Era esausta eppure x lei le fatiche non erano ancora finite; doveva riuscire a capire come mai aveva avuto quella strana visione e soprattutto capirne il senso. C’era tutti compreso Alex questo indicava che loro sarebbero riusciti nel loro intento di cambiare il futuro, ma anche che quello che aveva visto si riferiva al futuro; queste erano gli elementi positivi della visione, poi venivano gli elementi negativi della visione: da come si era svolta la visione Tess e Nasedo non erano stati fermati del tutto, anzi da quello che poteva intuire li tenevano sotto tiro con delle armi aliene e poi c’era quella figura nell’ombra chi diavolo era? Era sempre rimasta nascosta x tutto il tempo della visione, dalla sagoma che traspariva si deduceva che era una figura maschile adulta quindi era da escludere Nicholas che aveva comunque le sembianza di un bambino. Rimaneva Brody, ma qualcosa le diceva che non era lui. Maria conosceva abbastanza la figura di Brody x riconoscerla anche se semi nascosta, quella figura non assomigliava x nulla a quella di Brody. Quindi dove trattarsi di un nuovo nemico che ancora non si era palesato; capiva che portasse con se Izzy: era un’aliena e principessa di Antar era un ottimo ostaggio se voleva controlla Michael e Max, ma perché anche lei e Liz? Loro due erano due comuni terrestri, Izzy sarebbe sta più che sufficiente come ostaggio, che senso aveva portarle con loro? Era un azzardo essendo terrestri potevano benissimo non essere in grado di sopravvivere con un clima diverso da quello terreste. Se loro due fossero morte questo avrebbe scatenato le ire di Max e Michael che l’avrebbero attaccato senza riflettere troppo. Maria sospirò aveva gli occhi chiusi ed era immersa così profondamente nei suoi pensieri, che non si accorse che Michael si era avvicinato a lei aveva iniziato a baciarla, distinto Maria aveva risposto ai baci di Michael, ma così facendo gli aveva comunicato cosa stava pensando.
Solo quando Michael esclamò –Maria perché diavolo non mi hai detto quello che ti era successo?- Maria riaprì gli occhi e se lo torvo in ginocchio davanti a lei che la guarda con uno sguardo pieno di rimprovero –ecco io non volevo crearti altri problemi. Te lo avrei detto, non adesso ma te lo avrei detto. – cerco di giustificarsi la ragazza –E quando me lo avresti detto? Dopo che il fatto si fosse verificato?- le chiese Michael con tono accusatorio –io volevo solo capire che cosa mi sta succedendo e volevo cerca di capirla un po’ prima di parlartene.- disse Maria con le lacrime agli occhi stava x scoppiare a piangere era stata una giornata terribile x lei: si era ritrovata nel passato x cercare di salvare Alex, era stata costretta a subire le avens di quell’uomo spregevole al motel x due volte e come se non bastasse come ciliegina sulla torta ci si era aggiunta quella visione; tutto questo era troppo x lei che scoppiò a piangere singhiozzando. Michael si sedette accanto a lei e l’attiro sul suo grembo –va bene d’accordo Maria ho capito, però adesso calmati e cerca di dormire dopo una nottata di sonno vedrai che ti sentirai meglio.-disse Michael cullandola dolcemente, Maria annuì tra un singhiozzo e l’altro rilassandosi un po’ alla volto. dopo dieci minuti tutti e due stavano dormendo profondamente.
 
Tutta altra scena si era svolta nello spogliatoio femminile: Max e Liz era abbracciati in un angolo stavano parlando tra di loro a bassa voce –stai bene? Hai freddo?- le chiese Max, Liz si sistemo meglio contro il suo corpo e lo guadò con uno sguardo che tradiva la passione che poco prima li aveva uniti –no tranquillo sto di incanto. Mai stata meglio. – disse Liz sorridendo e appoggiando la testa sul suo petto. Max sorrise a sua volta e pensò che Liz aveva ragione anche lui stava sempre bene quando era in compagnia di Liz. Non riusciva ancora a capire come aveva fatto ad illudersi di poter stare altrettanto bene con Tess; era così diversa da Liz come lo è il giorno dalla notte: Liz era così leale onesta e limpida quanto Tess era scorretta, disonesta e torbida, sotto la sua facciata angelica si nascondeva un demone che non guardava in faccia a nessuno x raggiungere i suoi scopi, ma ormai era inutile rimuginarci più di tanto: ora al suo fianco c’era Liz e non avrebbe permesso più a nessuno di dividerli. Con quel pensiero ben impresso nella mente iniziò a baciare e carezzare nuovamente la ragazza che dopo pochi istanti rispose con il suo stesso ardore ai suoi baci e carezze. I loro corpi si cercarono e trovarono con ardore, una volta che la passione si esaurì i due rimasero abbracciati e si addormentare dopo pochi minuti.
 
Erano appena le sette quando un rumore che proveniva a poca distanza da lei svegliò Isabel –scusami Isabel, non volevo svegliarti e che avevo fame e stavo cercando qualcosa da mangiare e sono inciampato- disse Kyle vedendo che la ragazza si era svegliata e messa a sedere sul letto –non fa niente…- disse la ragazza rivolgendogli un sorriso radioso. Kyle la guardò con sospetto e le chiese –sei sicura di stare bene?- -benissimo mai stata meglio.- disse la ragazza alzandosi e dirigendosi verso la zona dove si trovavano i viveri aggiunse rivolta a Kyle –io vedo di preparare qualcosa x colazione tu vai a svegliare gli altri, però non entrare bussa soltanto e avvertili che tra cinque minuti e pronto il caffè.- disse Isabel con un sorriso a trentadue denti; Kyle annui e perplesso chissà che cosa gli era successo quella mattina x essere così pimpante pensò il ragazzo mentre si avviò a svegliare i ragazzi.
Cinque minuti dopo tutti si ritrovarono nel grande salone, Isabel arrivò canticchiando era stracarica di cibi e vivanda, tutti la guardarono stupiti –si può sapere che cosa ti è successo questa mattina? Erano settimane che non ti alzavi così di buon umore.- le disse il fratello, la ragazza posò tutto x terra e si sedette sotto lo sguardo attento degli altri –Niente che vuoi che mi sia successo. Cos’è vietato alzarsi di buon umore?- rispose la ragazza evasivamente non voleva rispondere, se avesse detto quale era il motivo della sua allegria ne sarebbe nato un putiferio –no è solo che sei troppo contenta perché non sia successo niente.- insistette Max. Isabel guardò uno x uno le persone che gli stavano di fronte: i ragazzi le lanciarono uno sguardo interrogativo, non capivano cosa le era successo e erano determinati a scoprirlo; le ragazze le lanciarono uno sguardo complice avevano intuito che c’era di mezzo Alex. Fu proprio Liz ha toglierla da quell’impiccio –Non credo che sia fondamentale capire cosa sia successo a Isabel no? Le nostre priorità sono Nasedo e Tess: dobbiamo escogitare un piano x fermarli.- Isabel colse al volo l’occasione che l’amica le aveva offerto –Liz ha ragione. Sbrigatevi a mangiare, dopo dobbiamo aggiornarci su quello che abbiamo scoperto ieri sera.- disse Isabel con tono che non ammetteva repliche.
I primi a parlare furono proprio Isabel e Kyle: -bene ora che abbiamo finito di mangiare possiamo iniziare la riunione- disse Isabel dopo che insieme con le ragazze avevano fatto sparire l’immondizia. –Allora credo che sia meglio che inizi io ha raccontare – disse Isabel, - l’altra sera al concerto ho fatto un incontro interessante. Ho incontrato Leanna che mi rivelato un paio di cosette intersanti sul piano che hanno in mente.- disse Isabel –Hai incontrato Jennifer al concerto?- chiese Max, Isabel fece segno di no con la testa –Ho detto che ho incontrato Leanna non Jennifer.- ribadì Isabel –Izzy ma Jennifer e Leanna sono la stessa persona. Questo l’abbiamo appurato un bel po’ di tempo fa, senza contare che Jennifer o Leanna come la vuoi chiamare è un essere umano non vedo che cosa centri in tutta questa storia.- disse Max –so che Leanna o meglio Jennifer è un umano, ma io ti ho detto che ho visto Leanna e non Jennifer.- ripeté Isabel con un tono che tradiva un po’ di irritazione –Isabel forse è meglio che li spieghi esattamente quello che è successo e chi è esattamente Leanna, altrimenti non riusciremmo ad uscirne più da questo vicolo cieco.- le disse Kyle –Sì credo che tu abbia ragione. Durante la pausa del concerto mentre Liz e Maria andavano in bagno io e Kyle abbiamo notato una ragazza che si era messa a parala re con Alex lì x lì non l’avevo riconosciuta, poi quando ho visto chi era e che si allontanava ho deciso di seguirla e l’ho bloccato in un corridoio deserto dove abbiamo avuto una piccola conversazione. Sono riuscita a sapere che Jennifer è umana ma Leanna no. A Jennifer succede la stessa cosa che succede a Brody con Larek …- -Vuoi dire che viene posseduta da questa Leanna?- le chiese Michael –Sì, solo che ha differenza di Brody lei non pensa di essere rapita di chi o cosa, semplicemente non ricorda più nulla.- rispose Isabel –Dicci quello che ti ha detto. Avanti non farci stare sulle spine- la sollecitò Michael impaziente. –Bhe ecco x la verità non sono riuscita a sapere molto, mi ha detto che lei è un aliena originaria di un pianeta satellite di Antar e Kivar le ha affidato una missione sulla terra e che x compiere questa missione ha bisogno dell’aiuto di Alex, non sono riuscita a farmi dire altro, subito dopo avermi detto questo ha lasciato il corpo di Jennifer.- disse Isabel –mi domando che genere di missione debba svolgere x Kivar.- mormorò Michael con tono pensieroso –ha questi ti posso rispondere io.- gli disse Liz tutti si girarono nella sua direzione aspettando una risposta –non capisco è tu come faresti a saperlo?- le chiese ancora Michael, Liz sorrise –Maria ha ragione non ti ricordi mai nulla, allora vedrò di rinfrescarti io la memoria. Ti ricordi il libri alieno tradotto nella nostra lingua che abbiamo trovato a Las Cruses?- gli chiese Liz –Sì è con questo?- rispose Michael non capendo dove voleva andare a parare la ragazza. –Michael noi siamo andati lì x seguire le tracce di Alex…- gli ricordò Maria –Ed e proprio seguendo le sue traccia che siamo arrivati a quella casa abbandonata in periferia.- continuò Liz, Michael si batte una mano sulla fronte –è vero!- esclamò –E’ stato Alex che ha tradotto il manuale, quindi la missione affidatagli a Leanna da Kivar e contattare Alex e convincerlo a lavorare con loro. Questo spiegherebbe tutte le e-mail di Leanna che abbiamo trovato nel computer di Alex.- disse il ragazzo tirando fuori una decina di fogli e mostrandoglieli –non è solo questo il compito affidato da Kivar a Leanna. Deve aiutare Tess e Nasedo ad attuare il loro piano x riportarvi tutti su Antar nelle mani di Kivar, oltre che fare da intermediario tra Kivar e Nasedo.- concluse Liz –Ecco il perché Nasedo a detto a Tess di contattarla Leanna…- disse Max, -Scusa ti spiacerebbe spiegarci a che proposito Tess deve contattare Leanna?- chiese Maria esprimendo il dubbio di tutti. –dopo un po’ che eravamo alla grotta è arrivata Tess e subito dopo Nasedo. Nasedo le chiedeva come stava procedendo il piano e lei rispondeva tutto bene tranne che non riusciva ad instaurare nessun rapporto con me. Dopo che Tess ha detto che sarebbe stato tutto più semplice se Liz mi avesse lasciato, Nasedo ha detto che aveva in mente un piano x fare si che ciò avvenisse, ma che aveva bisogno anche dell’aiuto di Leanna x attuare il suo piano e di dirgli di farsi trovare tutte due domani allo stesso posto e alla stessa ora.- disse Max –Dobbiamo stare attenti Nasedo è molto forte e soprattutto riesce a sfruttare e controllare meglio di noi i suoi poteri. Di sicuro avrà in mente qualcosa di poco carino, dobbiamo riuscire a scoprire cos’è e fermarlo prima che la metta in atto. – disse Michael –io forse ho un idea di cosa a In mente di fare Nasedo.- disse Isabel –Bene Izzy sentiamo la tua ipotesi.- l’incoraggiò il fratello. –ecco Liz ha detto che ti ha lasciato perché il Max del futuro è venuto da lei e le ha detto che senza di Tess non saremmo stati in grado di affrontare i nemici e che io e Michael saremmo morti giusto?- chiese la ragazza, gli altri annuirono come risposta –Oltre che al manoscritto tradotto a casa di “Leanna” Liz, Michael e Maria anno trovato anche un granelit giusto?- chiese ancora la ragazza –Giusto, ma questo cosa centra con il piano di Nasedo…- disse Michael –A meno che …- continuò il ragazzo –A meno che. Io credo che Nasedo voglia usare il granelit x attaccarci nel futuro e fare in modo che il Max del futuro venga costretto a tornare indietro modificare il passato.- concluse la ragazza al suo posto –E assurdo tutto questo è mostruoso. Voi dire che lui e Tess ucciderebbero migliaia di persone solo x fare in modo che Liz e Max si lascino e che Tess abbia campo libero con Max – esclamò Kyle alzandosi in piedi e iniziando a camminare avanti e indietro nervosamente –è assurdo, io non ci credo non posso crederci vorrebbe dire che Tess è … lei è un … - Kyle non riusciva pronunciare quella parola, voleva dire che non aveva capito niente di quella ragazza e che tutto l’affetto che aveva provato e in parte provava ancora per lei era del tutto sbagliato –Un mostro? – disse x lui Liz Kyle annuì –so che x te è difficile da accettare, ma questa è la vera natura di Tess ha usato te e ha usato Alex e disposta a fare qualsiasi cosa x ottenere il suo scopo, non le importa se migliaia di innocenti ne pagheranno il prezzo lei andrà avanti lo stesso è x questo che noi dobbiamo fermarla. Dobbiamo impedirle di fare dal male a qualcuno che sia Alex o qualsiasi altro innocente.- disse Liz con fermezza, Kyle capì che Liz aveva ragione la sua era solo apparenza dietro quel suo volto così angelico si nascondeva un diavolo dall’anima nera che andava fermato a tutti i costi. –hai ragione Liz dobbiamo fermarla noi lei da sola non si fermerà mai.- disse Kyle –voi cosa avete scoperto oltre alle e-mail di Leanna?- chiese Isabel a Michael e Maria.-dopo essere stati in casa di Michael siamo andati a dare un’occhiata nella stanza di Nasedo e abbiamo trovato questi – disse Maria mostrando i due oggetti –Avete una qualche idea di quale sia la loro funzione?- chiese Max –Ecco io …. cioè noi…- balbetto Maria, non sapeva come spiegargli la visione e soprattutto perché l’aveva avuta lei. Michael vedendo che la ragazza era in difficoltà si intromise nel discorso –sì, quando ho preso in mano i due oggetti ho avuto una visione dove vedevo qual è il loro funzionamento. Se vengono messi x terra in questo modo…- Michael si alzò e posizionò i due apparecchi alle due estremità della stanza producono una specie di campo di forza che tieni isolate le persone all’interno dell’aria circoscritta dei due apparecchi. – disse Michael riprendendo il suo posto a sedere. Liz guardò i due oggetti con attenzione e aggrottò –C’è qualcosa che non va? – le chiese Max che aveva notato la sua espressione –no, è solo che il materiale di cui sono fatti non ti sembra molto simile al materiale di cui è fatto l’oggetto che abbiamo nella scatola di Tess – disse Liz a bassa voce –Michael nella tua visione c’erano altri oggetti simili- gli chiese Liz -sì- rispose il ragazzo Liz si alzò e andò a prendere la scatola e mostro l’oggetto che vi era dentro a Michael –come questo?- chiese Liz –Sì era identico a questo, ma voi dove l’avete trovato?- -nascosto tra le cose di Tess. Michael nella tua visione sei riuscito a vedere anche il potere di questo oggetto?- chiese Max Michael guardò Maria che annuì leggermente come a confermargli che quello era il terzo dispositivo. –E un dispositivo che crea una specie di varco x un altro mondo, o dimensione non si capiva bene, x attivarlo serve una specie di telecomando che noi non abbiamo trovato e voi?- gli altri scossero il capo –probabilmente c’è l’ha la terza persona quella nascosta nell’ombra- disse Maria –e tu che ne sai?- l’apostrofò Isabel guardandola con sospetto –Ecco io…- balbettò di nuovo Maria “accidenti alla mia boccaccia, non potevo starmene zitta. Adesso come diavolo gli spiego che la visione l’ho avuta io e non Michael.” Pensò Maria mordicchiandosi con fare nervoso il labbro inferiore, ancora una volta Michael venne in suo aiuto. –le ho raccontato la visione non mi sembra di aver fatto nulla di strano no?- disse Michael rivolto verso Isabel –no, non hai fatto niente di male, ma adesso non credi che dovresti raccontare anche a noi la tua visione.- gli disse Isabel anche se con evidenze riluttanza Michael racconto loro la visione che aveva avuto Maria. Dopo che ebbe finito di raccontare Liz diede sfogo ad un dubbio comune anche agli altri –l’unica cosa che non capisco è x quale motivo “prelevare” anche me e Maria, sarebbe troppo rischioso.- -e quello che mi sono chiesta anch’io non ha senso. Isabel sarebbe stata sufficiente x colpire Max e Michael e li avrebbe indeboliti notevolmente, ma io e Liz saremmo state un peso e x di più non sappiamo in che modo reagiremmo a contatto con un’atmosfera diversa da quella terreste.- disse Maria –Facciamo il punto della situazione….- disse Kyle –Sappiamo che Leanna è un alieno e che “occupa” in modo abusivo il corpo di Jennifer, sulla terra deve svolgere una missione datagli da Kivar quella di tradurre il libro x far ritorno su Antar da linguaggio alieno a linguaggio terreste e x svolgere questo compito ha bisogno dell’aiuto di Alex e in più fa da intermediaria di Kivar con Tess e Nasedo; che Nasedo e Tess si incontreranno con Leanna alla grotta e chiederanno il suo aiuto x intervenire sul futuro in modo da separare Liz da Max e portare a termine il loro piano; abbiamo in mano tre oggetti Alieni che creano un campo di forza e aprono un varco x Un altro pianeta, ma non abbiamo il dispositivo x azionarli e sappiamo in oltre che un nuovo nemico li userà x portare le ragazze su un altro pianeta.- disse il ragazzo riassumendo alla perfezione la situazione –accidenti Kyle hai fatto un quadro completo della situazione; x caso hai anche qualche idea che ci possa aiutare in questo momento?- disse Isabel con una vena di ironia Kyle annui pensieroso –Sappiamo che Nasedo e Tess incontreranno Leanna alla grotta domani verso le nove di sera abbiamo due possibilità o affrontiamo direttamente quei tre e cerchiamo di eliminarli in uno scontro diretto o li spiamo e una volta scoperto qual è il loro piano cerchiamo di sabotarlo nell’ombra a voi la scelta – concluse Kyle passando lo sguardo su tutti i ragazzi seduti insieme a lui. –io dico di affrontarli tre dei quattro dispositivi li abbiamo noi ci conviene agire al più presto prima che quei tre combinino qualcosa di irreparabile- disse Michael –forse hai ragione, ma dobbiamo studiare un piano non possiamo mica presentarci lì e dire salve indovinate un po’ chi siamo? –disse Isabel con fare ironico – Izzy ha ragione dobbiamo escogitare un piano e che sia un buon piano- disse Max. –che ne dite se facessimo un misto delle due soluzioni proposte –disse Maria –spiegati meglio –l’esortò Michael –io direi di arrivare prima di loro alla grotta e osservare x un po’ quello che succede e quello che diranno e una volta che avremmo saputo quello che c’è da sapere usciremmo allo scoperto e cercheremmo di fermarli, anche se non funziona l’approccio diretto avremmo sempre un'altra possibilità x fermarli.- disse Maria –credo che l’idea di Maria sia la migliore: ci lascia aperte più possibilità.- disse Isabel alzandosi e dirigendosi verso la porta, x poi fermarsi a pochi passi dalla porta x voltarsi indietro e anticipò le domande degli altri –io vado a tenere d’occhio Alex, non vorrei che Leanna lo contattasse ancora.- -si è meglio evitare altri contatti tra i due.- concordò Max –Bene allora io vado ci vediamo dopo, visto che esco mi fermerò anche a comprare qualcos’altro da mangiare.- concluse la ragazza, ma non si mosse e si mise a guardare Kyle con insistenza come del resto fecero gli altri. –Bhe che c’è da guardare? Ho il viso sporco x caso?- tutta quella attenzione puntata su di lui gli dava fastidio –no non hai nulla in faccia ti devi solo alzare di lì e muoverti a raggiungermi. Sbaglio o abbiamo deciso che dovevamo sempre uscire in coppia e io sono in coppia con te, quindi alzati da lì immediatamente!- gli urlò contro Isabel, Kyle arrossì ma non le rispose e si avviò di corsa nella sua direzione –ci vediamo tra un po’- disse Isabel trascinandosi dietro Kyle e uscendo di corsa dalla fabbrica mentre gli altri quattro decisero di rimanere nella fabbrica a parlare ancora un po’ prima di dedicarsi ad altre attività più piacevoli.
 
Era appena passato l’orario di pranzo quando Isabel e Kyle carichi di borse di cibo entrarono nella fabbrica deserta. I due ragazzi posarono le borse in un angolo e cominciarono a chiamare gli altri -Max, Michael, Liz, Maria ci siete? Siamo tornati abbiamo comprato del cibo. – disse Isabel, ma nessuno rispose. La ragazza si girò a guardare Kyle –Perché non rispondono? Non gli sarà successo qualcosa?- chiese la ragazza allarmata –calmati non gli è successo nulla …- -e tu come fai a saperlo?- la ragazza si stava ancora di più agitando –Izzy rifletti se fosse successo qualcosa te lo avrebbero fatto sapere no?- la ragazza annuì un po’ più sollevata – si hai ragione, ma allora rispondono?- Kyle stava x risponderle, ma venne anticipato da una voce che proveniva dall’ufficio –arriviamo subito, smettetela di fare tutta questa confusione.- era la voce di Michael che stava uscendo dal piccolo ufficio seguito da Maria. Poco dopo si senti un'altra voce che proveniva dallo spogliatoio femminile –Stiamo arrivando, Izzy smettila di agitarti e soprattutto di urlare altrimenti qualcuno si accorgerà della nostra presenza qui.- questa era la voce di Max, in pochi minuti le due coppie furono nel salone principale. –Hai comprato qualcosa da mangiare?- chiese Michael rivolgendosi a Isabel la ragazza annui e indicò le due borse stracolme di cibo abbandonate in un angolo –perfetto ho una fame da lupo- disse il ragazzo prendendo x mano Maria e avvicinandosi alle buste; i due ragazzi furono seguiti a ruota da Max e Liz, stavano x prendere qualcosa quando furono fermati dalla voce irritata di Isabel –scusate se vi disturbo, non voglio sapere in che cosa eravate impegnati x non rispondermi, però gradire che la prossima volta mi rispondeste almeno. Ho avuto paura che vi fosse successo qualcosa….- i ragazzi la guardarono con aria colpevole –d’accordo, d’accordo x questa volta siete perdonati ma non fatelo mai più.- disse Isabel avvicinandosi insieme a Kyle alle buste che contenevano il cibo.
Dopo che ebbero finito di mangiare Max chiese –Izzy è andato tutto bene?- Izzy annui pensierosa –direi anche troppo bene, Leanna non si è fatta vedere e Alex e stato tutto il giorno a lavorare al suo computer. Il mio istinto mi dice che questa e la calma prima della tempesta, dobbiamo risolvere la questione “Tess – Nasedo” al più presto o saranno guai grossi –Da quando in qua sei diventata così pessimista?- le chiese Michael con tono ironico –non è pessimismo, ho solo la sensazione che quei due abbiano in mente qualcosa di grosso.-– secondo me Izzy ha ragione qui due sono capaci di qualsiasi cosa x ottenere il loro scopo.- disse Maria –Avete intenzione di tornare a sorvegliare Alex?- chiese Max rivolto alla sorella e Kyle –si lo sorveglieremmo fino a quando ci sarà possibile. – disse Isabel alzandosi e dirigendosi verso la porta seguita da Kyle. –non ci aspettate ci vediamo direttamente alla grotta.- detto questo i due ragazzi salutarono e uscirono dalla stanza.
 
Erano le otto quando gli altri ragazzi decisero di iniziare ad avviarsi verso la gratta –sarà meglio muoverci, ci metteremmo circa mezzora x arrivare alla grotta e Nasedo ha fissato l’appuntamento x le nove. Credi che dovremmo portare con noi anche gli oggetti che abbiamo sottratto a Nasedo e Tess?- chiese Michael rivolto a Max –si credo che sia la cosa migliore, se le cose si mettessero male potremmo sempre usarli x difenderci di loro.- disse pensiero Max –Allora sbrighiamoci, non mi piace troppo l’idea dia andare girare nel deserto di notte, a essere sincera mi mette i brividi con tutti quegli animali.- disse Maria facendo una smorfia di disgusto. Michael sorrise e le mise un braccio sulle spalle –Tranquilla ci sono io, vedrai che nessun animale si avvicinerà a te- Maria sospirò –lo spero bene altrimenti le mie urla si sentiranno fino in città- disse la ragazza con un espressione seria dipinta sul volto, dal canto loro gli altri si misero a ridere e poi sia avviarono verso la loro destinazione. Come aveva previsto Michael ci misero all’incirca mezzora x arrivare alla grotta; si erano appena sistemati quando sentirono dei passi provenire dall’esterno e una voce che li chiamava piano –Max, Michael ci siete?- era la voce di Isabel –Sì, siamo dentro sbrigatevi a entrare e ha nascondervi, tra pochi minuti Nasedo e gli altri saranno qui. – le rispose Max da dietro una roccia. Isabel e Kyle fecero appena in tempo a nascondersi che sentirono altri passi all’esterno x poi entrare nella grotta: erano Leanna e Tess –Allora si può sapere x quale motivo mi avete fatto venire qui? Non erano questi i patti voi vi dovevate occupare di Max e degli altri e io del terreste o mi sbaglio?- chiese Leanna con voce risentita –Hai ragione, ma vedi è che stiamo avendo più difficoltà del previsto a portare a termine la missione. Nasedo ha escogitato un piano che potrebbe fare al caso nostro, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto x portarlo a termine.- cercò di spiegarle Tess –E di che genere di piano si tratta? Sai benissimo che prima di agire dobbiamo chiedere l’approvazione di Kivar vero?- le ricordo Leanna –e proprio x questo che ti ho fatto venire qui- disse una voce maschile alle loro spalle Nasedo era arrivato. –allora avanti sentiamo questo tuo piano.- gli disse con un tono sarcastico Leanna –sappiamo entrambi che i cosiddetti reali d’Antar non lasceranno mai di loro volontà i terrestri che hanno conosciuto qui sulla terra, neanche ascoltare il messaggio della regina madre li ha indotti a cambiare atteggiamento, sai bene che se non li lasceranno, non verranno mai su Antar con noi e sai bene che Kivar la farà pagare cara sia a noi che a te se loro non torneranno su Antar. –E scommetto che tu hai anche un piano x evitare che ciò accada vero?- gli rispose Leanna con un sorrisetto ironico. –Sicuramente, ma x attuare questo piano ho bisogno del tuo aiuto non che del consenso di Kivar sia ovvio.- disse Nasedo come ha sottolineare la sua fedeltà a Kivar. –posso esporti il mio piano?- le chiese Nasedo –sì, sono curiosa di sapere che cosa ti sei escogitato questa volta. - -Tu hai sempre il granelit?- volle sapere l’uomo –sì certo c’è l’ho, sai molto bene che è l’unico mezzo x permettervi di far ritorno u Antar.- -Bene, ma sai anche che il granelit può essere usato x compiere viaggi nello spazio e nel tempo.- -certo che lo so conosco ogni caratteristica del Granelit. Si può sapere dove vuoi arrivare?- gli chiese la ragazza con tono un tantino spazientito. –semplice voglio usare il Granelit x compiere un viaggio nel tempo.- disse Nasedo con un sorrisetto crudele, Tess spalancò gli occhi –non mi dire che …- mormorò la ragazza –Esatto vedo che hai capito al volo: voglio distruggere il loro futuro in modo che siano costretti a cambiare il passato in un passato che sia gradito a noi è ovvio.- disse Nasedo sorridendo –si l’idea mi piace è tanto che non mi trovo coinvolta in una battaglia di dimensioni galattiche, è troppo tempo che sono inattiva mi ci vorrebbe proprio un po’ di movimento.- disse la ragazza sorridendo a sua volta.
I ragazzi avevano sentito tutto quello che si erano detti Nasedo e Leanna e non appena capirono che lì altri se ne stavano x andare uscirono dai loro nascondigli –mi dispiace disturbarvi, ma non credo proprio che attuerete il vostro piano –disse Max puntando verso di loro uno degli oggetti che avevano scoperto nell’appartamento di Nasedo, anche Michael e Isabel ne tenevano uno in mano e ad un cenno di Max si disposero in modo da tenere ognuno di loro sotto tiro un nemico, mentre Maria, Liz e Kyle rimasero un po’ di disparte con Kyle che si era sistemato a meta strada tra gli alieni e le ragazza come a proteggere quest’ultime –Max noi… io…- balbettò Tess –Tess smettila con le tue bugie ormai sappiamo tutto del vostro piano e faremmo di tutto x impedirvi di attuarlo – le rispose quasi urlando Isabel –Ma guarda chi si rivede i tre reali con i loro due amici umani e la meta e meta.- disse con tono ironico Leanna –Ehi chi sarebbe la meta e meta? Io sono umano mi hai capito o una parte del tuo cervello non funziona qui sulla terra?- disse Maria con tono risentito –accidenti che caratterino lo stesso caratterino che ha tuo padre. Cos’è l’unica cosa che hai ereditato da lui?- le rispose la ragazza sempre con tono ironico –non sono affari tuoi cosa ho o non ho ereditato da mia padre e si può sapere che cosa sai tu di mio padre?- gli chiese la ragazza con voce spazientita –ma come non mi dire che tua madre non ti ha detto niente su tuo padre principessina?- gli chiese Leanna con tono ancora più ironico –si può sapere di che diavolo stai parlano mio padre era un essere umano solo un po’ più vigliacco dei suoi simili che ha abbandonato mia madre quando ero ancora molto piccola questo è tutto. Secondo me occupare troppo un corpo altrui fa andare in pappa il cervello perché la principessa è Isabel e non io.- disse Maria che stava visibilmente alterandosi e perdendo la pazienza –su questo ti sbagli mia cara, vorrà dire che devo farti un riassunto delle puntate precedenti…- disse la ragazza con finta aria esasperata. –si può sapere che diavolo stai blaterando? Ti do un consiglio spassionato sbrigati a spiegarci tutta questa storia altrimenti sono guai.- disse Michael puntandogli addosso l’oggetto misterioso –Ti consiglio di dargli ascolto, perde facilmente la pazienza e quando la perde sono dolori- l’apostrofò Isabel sempre tenendo sotto tiro Tess. Leanna scosse la testa –quante volte te lo devo ripetere che le vostre minacce non mi spaventano?- la ragazza si gira verso Nasedo e gli chiede –Loro non sanno nulla di questa storia vero? (Nasedo annui e la ragazza abbassò la testa con finta aria sconsolata) Va bhe, vorrà dire che gli la racconterò io…- -sbrigati a raccontare o quanto è vero il dio ti dovrai cercare un altro corpo da occupare perché questo lo ridurrò molto ma molto male.- disse Michael quasi gridando, la ragazza alzò le mani come x difendersi dalla veemenza verbale del ragazza –d’accordo, d’accordo accidenti principessina te lo sei scelto con un bel caratterino. Disse Leanna rivolgendosi a Maria e notando che il ragazzo non scherzava, ma che si stava preparando effettivamente a colpirla – ora inizio a raccontare dammi un minuto di tempo. Iniziamo a dirvi che non siete gli unici “alieni “ che atterrarono sulla terra più di cinquanta anni fa, solo che a differenza di voi che siete degli ibridi chi atterrò poco distante da voi era del tutto alieno…- -sì può sapere che cosa centra tutto questo con mio padre?- chiese Maria che non riusciva ancora a capire –Accidenti come te lo spiego è difficile spiegare certe cose a voi terrestri avete la mente così ristretta…- - Hei !!!- protestarono in coro i tre terrestri –Lasciamo perdere forse è meglio spiegargli che cosa è successo prima che Sailus approdasse sulla terra: dovete sapere che Kivar non si limitò a tentare di occupare solo Antar, ma anche i pianeti vicino in particola Baliox. Baliox era un pianeta di dimensioni minuscole rispetto ad Antar e si trovava ai margini della nostra galassia, ma era ricco di Pirox una materia ultra leggero che serve x creare astronavi e armi. Lo stesso materiale di cui sono fatti gli oggetti che tenete in mano; Kivar riuscì senza sforzo nella conquista di Baliox perché il popolo era pacifico è non aveva mai combattuto a differenza del vostro popolo che non si è mai piegato. Il popolo di Baliox si adattò presto al nuovo sovrano, ci fu solo un piccolo focolaio di resistenza capeggiato dalla regina Selena, ma anche quello fu presto represso e la regina madre catturata e incarcerata ma prima riuscì a far fuggire suo figlio Sailus da Baliox e lo spedì con una navicella sulla terra, dove sapeva che erano atterrati i quattro reali di Antar, il suo compito era quello di stipulare un’alleanza con loro x riuscire a battere Kivar e liberare i pianeti da lui soggiogati. Però come avrete intuito non andò cosi: quando arrivò a Roswell si accorse subito che i quattro reali non si erano risvegliati e che quando l’avrebbe fatto avrebbero avuto all’incirca sei anni, così decise di fermarsi a Roswell x attendere il momento buone x contattare i reali fu così che conobbe tua Madre si innamorarono si sposarono e nascesti tu, passarono ancora degli anni e poi cercò di mettersi in contatto con i quattro reali e così che ha scoperto il tradimento di Nasedo e Tess ed è per questo motivo che loro l’hanno dovuto farlo sparire della circolazione.- -vuoi dire che l’hanno ucciso- chiese Maria con voce tremante di pianto –no l’hanno solo consegnato a Kivar adesso sta marcendo in una segreta nel palazzo di Antar, la prossima volta che lo vedrò gli porterò i tuoi saluti principessina.- disse Leanna con tono sprezzate, Maria era sconvolta le stavano tornando alle mente ricordi sopiti della sua infanzia: come la storia su nonna Selena che suo padre le raccontava quando era piccola prima di addormentarsi,lei aveva sempre pensato che fosse una favola e invece era la realtà: lei era x metà aliena come Michael ecco che si spiegava il perché di quelle strane visione facevano parte dei suoi poteri. –cos’è non parli più adesso? Non mi dire che ti ho scioccato, scusa non era nelle mie intenzioni. Adesso se volete scusarmi ho da fare.- così dicendo Leanna si girò verso l’uscita si stava x avviare fuori gli altri ragazzi erano ancora sotto choc solo Maria intervenne –dove credi di andare tu?- la voce della ragazza era molto diversa dal solito aveva perso del tutto quella nota allegra che la caratterizzava anche nei momenti più difficili –Senti, senti la principessina vorrebbe fermarmi e come? Tu non hai poteri sei solo una terrestre con un padre strano.- disse la ragazza con tono ironico –Errore mia cara ho anch’io dei poteri e te li mostro subito.- così dicendo la ragazza si portò davanti a Kyle e alzo la mano destra, in quel stesso istante Leanna non si poté più muovere –cosa c’è adesso sei tu che non parli più? Ti conviene non sottovalutarmi ancora, questo era solo uno dei miei e non era neanche uno dei più potenti.- disse Maria avvicinandosi a Michael e ponendosi tra lui e Leanna, la ragazza aveva gli occhi chiusi sembrava in trance, dopo alcuni minuti Leanna sembrò riprendersi e le rivolse un sorriso che le fece venire i brividi –visto che sei così forte ho pensato di chiamare rinforzi- disse la ragazza sorridendo ancora di più, dopo due minuti si sentì un rumore provenire dall’esterno –ecco il mio rinforzo è arrivato ora si che siete nei guai.-
Dopo pochi minuti fece la sua comparsa nella stanza un ragazzo che dimostrava all’incirca ventisei anni, Maria spalancò gli occhi e mormorò –tu sei l’uomo che stava nell’ombra nella visione.- quest’ultimo le sorrise -e così i tuoi poteri si sono finalmente manifestati. Finalmente dopo tanto tempo ci si rivede Zan Rath e vedo che c’è pure la mia dolcissima Vilandra. Da quanto tempo non ci si vede ne sono passati di anni..- disse il nuovo arrivato –chi sei?- gli chiese Max –Ma come non mi ricordate di me? Neanche tu Vilandra? Cosi mi spezzi il cuore.- rispose il ragazzo con tono ironico –smettila con questa recita e dicci chi sei- gli disse Isabel alterata –vedo che sei sempre impaziente come un tempo tesoro. Io sono Kivar tesoro il tuo grande amore.- gli disse quest’ultimo avvicinandosi ad Isabel, la ragazza istintivamente arretrò e scosse la testa –io non sono il tesoro di nessuno specialmente il tuo.- gli rispose la ragazza –vuoi dire che non ti ricordi il tuo passato, il nostro passato?- le chiese il ragazzo continuando ad avanzare nella tua dimensione e fermandosi a pochi passi da lei –hai detto “passato” ti sei dimenticato di una cosa io non sono Vilandra io sono Isabel, quindi ti consiglio di starmi lontano se non voi che ti faccia male- disse la ragazza puntandogli l’arma che aveva in mano dritta al petto –Kivar che diavolo sei vento a fare qui, lascia in pace mia sorella!!!- gli grido Max, Kivar si girò verso il ragazzo –anche tu hai mantenuto il tuo stesso carattere sempre così irritante. Vuoi sapere che sono venuto a fare? Semplice sono venuto a prendere due principesse e una terreste, le due principesse le ho trovate (passo il suo sguardo da Maria a Isabel), ma non ho ancora visto la terreste (Kivar fece vagare lo sguardo sulla stanza e finalmente vide Liz che si trovava ancora dietro a Kyle) Ha eccola li…- -Tu non porti nessuno da nessuna parte non ti provare a torce loro un capello o te la faremmo pagare cara- disse Michael –Ecco il solito Rath sempre sbruffone come un tempo…- Kivar scosse la testa poi rispese a parlare –Voi non potete fare niente x fermarmi, ho il doppio dei vostri poteri messi insieme.- disse l’alieno scoppiando a ridere –Sarà anche come dici tu ma ti sei scordato che i tuoi preziosi dispositivi li abbiamo noi- gli fece notare Maria –Si voi avete i dispositivi, ma non vi serviranno a un bel niente senza il telecomando x attivali e quello si da il caso l’ho io.- Kivar mostro un piccolo telecomando –vi conviene arrendervi e venire con me con le buone, se non lo farete userò le cattive.- disse il ragazzo guardando in faccia prima Maria e poi Isabel, ma cosi facendo non si era accorto che Kyle si era spostato dalla sua posizione egli stava arrivando alle spalle, appena gli fu dietro Kyle gli saltò addosso e Liz ne approfittò x prendere il telecomando che gli era caduto –Bella mossa Kyle.- approvò Michael –E adesso cosa fari? Il dispositivo d’accensione e in mano nostra, mi sa che questa volta dovrai essere tu ad arrenderti- -mi sottovaluti Rath …- disse Kivar movendosi velocemente nella direzione di Liz tutti gli altri non ebbero il tempo materiale di far nulla, tutti tranne Maria che si mosse altrettanto velocemente e si mise tra lui e la ragazza –forse sei tu che sottovaluti noi.- gli disse Maria –Vedo che i tuoi poteri si sono risvegliati del tutto, ma è solo un piccolo imprevisto. Neanche i tuoi poteri sono abbastanza forti x fermarmi.- le disse Kivar –I suoi da soli no, ma ricordati che ci sono anch’io- gli disse Isabel portandosi accanto a Maria –Quando lo vorrai capire che tu appartieni a me…- le disse Kivar –Izzy non appartiene a nessuno, tanto meno ad un essere viscido come te- disse Liz sistemandosi accanto a Izzy e attivando il dispositivo –siete solo tre ragazzine sciocche non potete fare nulla x fermarmi- le apostrofò Kivar –Tu parli troppo x i mie gusti .- disse Maria alzando la mano destra e bloccando come aveva fatto con Leanna pochi minuti prima, Isabel apri la mano e lo scaglio al centro della stanza dove Liz attivò il dispositivo che apri un vaco dimensionale, ma proprio in quel momento dalla mano di Kivar parti un raggio mortale che centro in pieno le ragazze mandandole a sbattere contro la parete esterna.
Max e Michael si precipitarono verso le ragazze mentre Kyle teneva sotto tiro Leanna e gli altri; dopo pochi minuti Liz, Mari e Isabel si ripresero, ma mentre Liz e Maria erano in ottima forma, Izzy non lo era altrettanto; sembrava che il raggio avesse causato dei danni gravi, Max si inginocchiò accanto a lei e provò a curarla diverse volte senza risulta –Perché non riesco a guarirla e soprattutto perché lei è rimasta Ferita gravemente mentre tu e Maria non avete neanche un graffio – chiese Max rivolgendosi a Liz. – questo te lo posso spiegare io.- gli disse Leanna dal fondo della grotta –e molto semplice: Maria ha ereditato la caratteristica di tutti quelli appartenenti alla razza di suo padre ciò l’immortalità, ma lei essendo mezza terrestre non è che sia proprio immortale; diciamo solo che il raggio di Kivar colpisce esclusivamente la parte terreste che c’è on voi, ma che la parte aliena di Maria ne ha assorbito la potenza distruttiva lasciandola illesa. X quanto riguarda Liz tu l’hai guarita e guarendola l’hai modificata, hai fatto si una parte dei tuoi poteri passassero a lei. Probabilmente senza accorgersene lei ha attivato una specie di scudo che l’ha protetta dal colpo di Kivar, mentre Isabel essendo priva di tutte queste difese a subito il colpo in pieno, quelle che vedete sono le conseguenze del colpo di Kivar, non ha speranze .- disse Leanna con malcelata soddisfazione. –adesso chiudi quella fogna o giurò su Dio che ti faccio fare la sua stessa fine –l’apostrofò Kyle.
Nel frattempo Isabel aveva preso respirare sempre più debolmente –Hei vedete anche voi quella colonna di luce lassù?- chiese Isabel indicando il soffitto della grotta –Izzy non ti sforzare di parlare adesso devi solo stare tranquilla e permettermi di guarirti- le disse il fratello con le lacrime agli occhi, ma Isabel scosse la testa –Hai sento anche tu quello che ha detto Leanna, non puoi fare niente x me..- ad un tratto Isabel si interruppe e sgranò gli occhi –Alex?- chiese rivolgendosi a una figura che solo lei vedeva –Alex sei venuto a prendermi? Questo vuol dire che finalmente staremmo insieme?- Isabel aspettò una risposta che solo lei potette sentire, gli altri la videro sorridere dolcemente –sono felice tanto felice…-la ragazza non proferì più parola e il suo corpo iniziò a svanire sotto le braccia del fratello, che si iniziò a piangere.
 
Isabel si risveglio di colpo aveva avuto un incubo terribile guardò la sveglia sul comodino: segnava le quattro di notte, si alzò in fretta dal letto e si diresse in bagno prima di fondarsi sul telefono e comporre un numero. Dopo un numero imprecisato di squilli una voce maschie e assonnata rispose –Pronto qui Alex Whitman chi è che rompe alle quattro di notte?- -Alex sono io Izzy..- - Izzy!! Si può sapere che è successo di così grave perché tu mi chiami in piena notte?- le chiese il ragazzo. –no niente di grave è solo che ho fatto un brutto incubo e ..- la ragazza era imbarazzata. –E..- la sollecitò il ragazzo dall’altro capo del telefono. –e mi sono un po’ spaventata, io ho sognato che tu eri morto x cola di Tess..- fece un respiro profondo –so che non dovrei chiedertelo e so che ci tieni tantissimo, ma ti prego non andare in Svezia ti prego!! Io ho bisogno di te, non mi lasciare da sola sei l’unica persona a cui voglio bene. Io ti amo Alex –disse tutta d’un Fiato la ragazza, se in quel momento il ragazzo l’avesse potuta osservare avrebbe visto che era arrossita fino alla radice dei capelli. –cosa?! Izzy io…- -Ti prego non dire niente promettimi solo che penserai a quello che ti ho detto lo fari?- _Izzy non ti stai dimenticando di qualcosa?- le chiese il ragazzo un po’ dubbioso. –Lascia stare il mio destino. Io voglio bene a Michael, ma gli voglio bene come un fratello, mentre il bene che provo x te e diverso io ti amo, non lo dimenticare mai qualsiasi cosa accada.- - D’accordo ti prometto che ci penserò adesso ti lascio ci vediamo domattina a scuola.- - D’accordo buonanotte Alex- -buonanotte Izzy .
Una volta riappeso il ricevitore la ragazza si rimise a letto e si addormentò quasi subito pensando al suo dolce Alex era quello il ragazzo che voleva la suo fianco, un tipo sensibile e dolce che la capisse sempre, ma anche ironico e divertente che le sapeva tirare su il morale anche quando era a terra, tutto l’opposto di Michael. Non si accorse di un ombra che si stagliava in un ‘angolo della stanza e che non appena si fu addormentata le sussurrò piano all’orecchio –Brava figlia mia sono fiera di te, la vostra grande forza sta nell’amore, l’amore vero e non quello che qualcun altro ha deciso x voi. Spero solo che tuo fratello e il suo braccio destro lo capiscano, non vorrei essere costretta a fare quello che ho fatto x te – così dicendo l’ombra come era apparsa se ne andò lasciando dietro di se una lieve brezza e la consapevolezza che l’amore vero era la cosa più importante nella vita un lezione che adesso che Isabel l’aveva imparata avrebbe tenuto ben al sicuro nel fondo del proprio cuore.

Scritta da Fay80


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