Traduzione dall'originale
realizzata da Kikka
[La storia comincia al Crashdown. Liz sta lavorando al turno
serale. Max, seduto al bancone, sta indugiando su un piatto di patatine fritte
e una tazza di caffè. C'è solo un'altra cliente nel ristorante, una donna
seduta ad un tavolo. Liz sta dando un'occhiata in giro e vede un giornale con
il titolo che parla dell'esplosione alla Base Rogers.]
Liz (Voce fuoricampo): Io non sono religiosa, ma sono stata in chiesa. ...So
cosa è giusto e cosa è sbagliato. E so che è sbagliato beneficiare in qualsiasi
modo della morte di qualcun' altro. Ma non negherò che la morte di Tess mi ha
liberato. Come un'ombra scura passata sopra il sole, per poi lasciare che la
luce possa tornare a splendere. E' un giorno nuovo di zecca, pieno di
possibilità e di speranza. Non mi sono sentita così da molto....molto tempo.
[L'attenzione di Liz cade su Max. Lui la guarda da sopra la spalla e le
sorride.]
Liz (Voce fuoricampo): E' diverso per Max. Lui ha perso più che suo figlio. Ha
perso un senso di direzione della sua vita, uno scopo. Lui assume un' aria
coraggiosa, ma... io so.
[Liz passa un biglietto ad un'altra cameriera, che sta lavorando dietro il
bancone, e si siede a poche sedie di distanza da Max.]
Liz: Che cosa stai facendo ancora qui? Hai una cotta per qualche cameriera del
luogo?
Max: (sorridendo velatamente) Così si dice. ...Hai poi avuto notizie dalla
Northwestern?
Liz: Sto ancora aspettando...
Max: Devi essere nervosa.
Liz: ...Sto cercando di gestire l'intera faccenda dell'ammissione al college
con grazia e "aplomb".
Max: "Aplomb"?
Liz: Già... E' una parola del test d'ammissione che non riesco a togliermi
dalla testa. Mi sta lentamente facendo impazzire.
Max: Liz. ...e se venissi alla Northwestern con te?
[Max la guarda speranzoso, ma Liz esita per un lungo istante.]
Liz: Max... se pensi che sia qualcosa che credi veramente che potresti e
vorresti fare, allora va bene. Ne...ne parleremo. Ma altrimenti... per favore
non mettermi in mezzo a tutto questo uragano di emozioni.
[Max abbassa lo sguardo e annuisce.]
Donna: Mi scusi, signorina?
Liz: (sorride a Max) Torno subito.
[Liz si avvicina alla cliente al tavolo. La donna le sorride e le passa il
conto e delle banconote.]
Donna: Grazie.
[Improvvisamente, toccando la mano della donna, Liz ha un flash e la vede in un
vicolo vicino al Crashdown, assalita da un uomo che la minaccia con la pistola
per derubarla e poi le spara, uccidendola. La donna se ne va dal ristorante e
Liz, sconvolta, si dirige dietro al bancone e si siede. Max si accorge che è
scossa e le si avvicina.]
Max: Hey. Hey, cosa c'è che non va?
Liz: Quella donna che se ne è appena andata...
Max: (guardando la donna che si allontana) Che cosa?
Liz: Penso che stia per essere uccisa.
Max: Di cosa stai parlando? (Max accarezza i capelli di Liz.)
Liz: Stava camminando in un vicolo e c'era un uomo con una pistola.
Max: Stai dicendo che hai appena visto il futuro?
Liz: Ho visto qualcosa..! Dobbiamo seguirla.
[Liz afferra Max per la mano e lo trascina fuori.]
Liz: Dietro qui..!
[Si fermano dietro un cassonetto in un vicolo vicino al Crashdown. Vedono la
donna che si allontana, poco più avanti nel vicolo.]
Max: Sei sicura che...?
[Improvvisamente un rapinatore sbuca fuori da dietro un cassonetto. Afferra la
borsetta della donna e le punta una pistola.]
Donna: No, ti prego....
Liz: Max...
[Max usa i suoi poteri per togliere la pistola di mano al rapinatore e per far
scattare gli allarmi delle macchine vicine. L'uomo getta la borsetta e scappa
via. La donna si guarda alle spalle e vede Max e Liz che la guardano.]
Liz: Ok...andiamo...andiamo
[Liz comincia ad andarsene, ma Max esita. Lui e la donna si guardano per un
istante, poi Max si gira e se ne va.]
[Alla Base Rogers, alcuni tecnici stanno perlustrando e ripulendo. Uno di loro
trova la videocassetta con la registrazione su Isabel, parzialmente bruciata.]
Liz (Voce fuoricampo): Il problema con il fare programmi per il futuro...anche
quando puoi vedere il futuro...è che il destino ha un suo modo d'intervenire...
e sconvolgere "i migliori progetti di uomini e topi." Robert Burns, 1785. Era
nel test d'ammissione anche questo.
[SIGLA.]
[Isabel entra in casa e trova Jesse al telefono.]
Jesse: Allora... parli seriamente. Beh, suppongo che dovrò richiamarti al
riguardo. Sì. Ciao.
Isabel: (vedendo che è serio.) ...Cosa?
Jesse: Ah... un mio amico, Chris Hobson. E' appena entrato in società alla...
ah, Langtree, Watkins e Sullivan. E' una delle compagnie legali più famose a
Boston.
Isabel: Interessante...
Jesse: Gli serve qualcuno per rilevare la loro sezione contenziosi.
Isabel: Oh... Dunque, Boston, eh? Beh... quanto ti frutta?
Jesse: 350 per cominciare.
Isabel: Jesse, sii serio, non possiamo vivere con 350 dollari a settimana,
specialmente in quella città. Cioè, il costo della vita da solo deve essere al
meno...
Jesse: No. 350... all'anno.
Isabel: ...Allora, tu ... vuoi dire, è...
Jesse: Sì. Trecentocinquanta mila.
Isabel: All'anno!?
Jesse: (sorride) All'anno...
Isabel: Oh, Dio mio! (lo abbraccia) Tesoro, è grandioso! Oh, mio Dio!
Jesse: Allora, ciò significa che accetto? Andiamo?
Isabel: Molto probabile!
[Isabel ride. Si guardano e lei lo abbraccia di nuovo. E' eccitata ma con
qualche apprensione.]
[Liz e Maria stanno lavorando al Crashdown. Michael lavora al grill e Kyle sta
pranzando al bancone.]
Maria: Allora, sei chiaroveggente adesso?
Liz: Non sono chiaroveggente. E' solo successo una volta.
Maria: Va bene, pensi che potresti dirmi che cosa succederà fra me e il Ragazzo
Spaziale?
[Entrambe sono davanti al passavivande in attesa delle loro ordinazioni.
Michael consegna alcuni piatti, si accorge che lo stanno fissando e resta
corrucciato. Poi scuote la testa e torna al grill senza dire niente.]
Liz: Probabilmente va oltre le mie possibilità.
Maria: Già. Non dirmelo. Beh... almeno...avremo sempre l'un l'altra, giusto?
Liz: Si, certo che ci avremo.
[Liz e Maria portano le loro ordinazioni ai tavoli. Liz passa a fianco di Kyle
e si ferma, annusandolo.]
Liz: Che cosa hai fatto?
Kyle: E' chiamato "lavoro da uomini"...
Liz: In una fogna?
Kyle: Vicino. Ho spurgato i condotti biologici di un camper del 1975.
[Il papà di Liz entra nella stanza con in mano una lettera.]
Sig. Parker: Dall' Università Northwestern.
[Liz fissa la lettera, ma non si muove.]
Kyle: Una lettera d'accettazione?
Liz: Beh, o quello, oppure una lettera di rifiuto.
[Improvvisamente suona il campanello delle ordinazioni. Liz e suo padre si
girano entrambi verso Michael e gli danno un'occhiataccia.]
Michael: ...Spiacente. I tuoi "orbit rings" sono pronti.
[Il padre di Liz fa un respiro profondo e consegna la lettera a Liz. Come lei
la tocca ha un altro flash e vede che è stata accettata.]
Liz: Sono stata accettata!!
Sig. Parker: (ridendo) Non l'hai ancora nemmeno aperta...!
Liz: (guardando cautamente suo padre,apre la lettera e legge) Ce l'ho fatta,
sono entrata!
Sig. Parker: Ha! Wha-ho-hoo!
[Jeff abbraccia sua figlia. Liz è felice. Maria la guarda desolata. Kyle si
siede e batte le mani con un sorriso forzato.]
Kyle: (parlando a se stesso) Devo fare qualcosa con la mia vita...
[A casa Valenti, Kyle sta pranzano con il suo capo.]
Kyle: Ad ogni modo...grazie per questa riunione.
Capo: Riunione? Avevi solo detto che facevamo una scappata per pranzo.
Kyle: Giusto. Ma... pensavo che potessimo parlare un pochino...
Capo: Hai intenzione di lamentarti? Senti, le acque di scolo dei camper fanno
parte del lavoro, amico.
Kyle: Non si tratta di questo. E' solo che...che io...veramente sto pensando al
mio futuro.
Capo: Oh, quindi è una questione di soldi. Beh, ascolta, tutti i salari sono
congelati. La vedi la TV? Voglio dire, siamo nel mezzo di un periodo di
recessione, non posso sperperare i soldi come...
Kyle: (interrompendolo) No, no, non è quello, non è quello, non è quello. Non è
quello...non preoccuparti... Ehm... io penso di avere molto da offrire. (Da
dietro una porta, i padre di Kyle sta ascoltando senza essere visto.) Forse
potremmo espanderci...e magari anche un giorno... aprire un nuovo...ehm...
garage. Comunque, mi stavo solo... mi stavo chiedendo se tu volessi
considerare... la possibilità di prendere un socio.
Capo: (incredulo)...Un socio? ...Guarda, mi dispiace, ma non è così che vanno
le cose. Sei un ragazzo. Non sei nemmeno il mio meccanico. Sei un assistente...
Kyle: (deluso) Sì, hai ragione. Lasciamo perdere.
Capo: Socio. (ride) Suona un po' da pazzi...
[Jim Valenti, sentendo, resta male per Kyle.]
[In un motel, da qualche parte a Roswell, tre uomini si incontrano. Uno è un
Generale dell' Aeronautica, gli altri due sembrano civili.]
Uomo 1: Uno dei miei uomini ha tirato fuori questa dalle macerie un paio di
notti fa.
[Alla TV, una videocassetta mostra Isabel circondata da oggetti che volano, in
camera sua.]
Generale: ...E' lei la... "cosa"...che ha distrutto la nostra base?
Uomo 1: Può essere.
Uomo 2: Ci sono parecchi candidati.
Generale: controllato, ma arrabbiato) E l' Unità Speciale può ... occuparsene?
Uomo 2: L' Unità Speciale non esiste più...
Uomo 1: E nemmeno questo incontro...
Generale: (sorridendo) Giusto.
Uomo 2: Comunque, i membri dell' Unità sono rimasti tutti in contatto l'un
l'altro.
Generale: Quindi potete occuparvi di questo...?
Uomo 2: E' per questo che ci avete contattato... vero, Generale..?
Generale: (guardando il video per un momento) Abbiamo perso un gran numero di
brave persone alla Base Rogers... (girandosi per guardare in faccia i due
uomini) Non voglio che succeda di nuovo.
Uomo 1: Allora è finita... Queste creature non disturberanno mai più nessuno.
[Nell'appartamento di Michael, Liz è seduta in braccio a Max. Si stanno
baciando sul divano.]
Max: Congratulationi....
Liz: L'hai già detto.
Max: ...Oh. (la bacia)
Liz: ...Ma mi piace il modo in cui lo dici.
Max: Voi "ragazze del college"...
Liz: (ironica) Hey, vogliamo essere amate per le nostre menti, non per i nostri
corpi.
[Max sorride e annuisce.]
Liz: Parli seriamente? Sai, sul fatto di voler venire con me?
Max: (scostandole i capelli dal viso) Non sono mai stato così serio...
[Max infila l'altra mano sotto la maglietta di Liz, per accarezzarle la schiena
e la vita.]
Max: ...Che splendida... mente...che hai...
Liz: Ohh...non penso che sia la mia mente... ma continua a cercare, sono sicura
che la troverai.
Max: ...Davvero?
Liz: ...Ah ah. Ricordi che posso predire il futuro? ...E stasera... il tuo
futuro... sembra molto... molto...brillante. (Liz spinge lentamente Max
indietro sui cuscini. Lui chiude gli occhi e lei si piega in avanti per
baciarlo.)
[Mentre si baciano, Liz improvvisamente ha dei flash e vede se stessa, Max,
Isabel e Michael che vengono uccisi. Si alza di scatto, ansimando. Max la
guarda preoccupato.]
Max: ...Cosa?...
Liz: ...Stiamo per essere tutti uccisi!
[Più tardi, la banda si è riunita nell'appartamento di Michael. Jim, Kyle,
Isabel, Jesse, Maria e Michael ascoltano mentre Max e Liz raccontano cosa è
appena successo.]
Liz: E' stato terribile. Venivamo uccisi tutti, l' ho visto.
Maria: "Tutti" nel senso di tutti quanti?
Liz: Max, Isabel, Michael, e... io. (Liz attraversa la stanza per stare vicino
a Max)
Michael: (sbrigativo) Io mi sogno che veniamo fatti fuori tutti ogni altra
notte. Perché quest' incontro?
Max: Liz ha cominciato ad avere delle premonizioni...quando... tocca le
persone. (Liz è imbarazzata.) Ehm... ha visto una donna che stava per essere
uccisa in una rapina a mano armata. L'abbiamo seguita e abbiamo potuto
salvarla.
Jesse: Ci credi? Pensi che potrebbe veramente succedere?
Max: Penso che dovremmo tutti prendere la cosa seriamente...
Michael: Okay, allora, dove veniamo beccati, quando veniamo beccati e chi ci
becca?
Liz: Non lo so. Le immagini erano una specie di flash impressionistico.
Jim: Ci servono maggiori informazioni.
Isabel: Dove eravate? Dove eravate quando hai avuto i flash?
Max: Qui.
Kyle: Hai detto che hai questi flash quando tocchi le persone.
Liz: Infatti stavamo. ...Io stavo... "toccando una persona"... (Liz gira lo
sguardo imbarazzata e tutti loro capiscono)
Maria: ...Che intimo.
Isabel: (cercando di non ridere) Io... penso che dovremmo solo focalizzarci su
cosa facciamo adesso.
Max: Giusto. Dovremmo tutti stare in guardia. Ah... Liz e io cercheremo di...
ah...
Kyle: ...ottenere un altro flash?
Max: (scrolla le spalle, un po' imbarazzato) Mi sembra la cosa giusta da
fare...
Maria: Allora... io, ah... ho capito che non ho compiti a casa, giusto..? Okay.
(verso Michael) Dunque, ehm, devo parlare con te, Ragazzo Spaziale. Abbiamo un
appuntamento domani.
[Michael si avvia dietro Maria, lanciando un ultimo sguardo verso Max e Liz.]
[La mattina dopo da Madame Vivian.]
Madame V: Dunque, cosa volete da questa relazione? Voglio dire, dove ognuno di
voi vede se stesso diciamo fra... cinque anni da adesso?
Michael: La teoria corrente è che io stia per essere polverizzato.
Madame V: "Polverizzato"?
Michael: Morto. Kaput. Finito, Michelito. (Madame V fissa Michael, incredula e
preoccupata) ...Senza offesa, potremmo passare alla parte in cui lei tira fuori
la sua sfera di cristallo eccetera..... Voglio tornare a casa in tempo per il
wrestling.
Maria: Mi scuso per lui. Michael, per favore, io davvero ho solo...bisogno che
tu provi ad aiutarmi a capire questa cosa, va bene?
[Mentre Maria e Michael parlano, Madame V sta studiando i Tarocchi con molta
preoccupazione.]
Michael: Tui sei quella che ha rotto con me due secondi dopo che si è trovata
faccia a faccia col suo ex ragazzo!
Maria: E allora cosa mi dici di quella faccenda con Courtney l'anno scorso?
Michael: Quelle erano circostanze attenuanti. Lei era un' adoratrice di
Michael...
Maria: Ci sono sempre circostanze attenuanti, vero?! Sai cosa? Sono proprio
stufa di questo. Sono stufa di questo, Michael...
[I due si accorgono che Madame V li sta fissando.]
Maria: Ehm...chiedo scusa. Io... ehm... Vede? Siamo senza speranza.
Madame V: Maria...ti dispiacerebbe se parlassi con Michael da sola per qualche
minuto?
Maria: Perché...? Io voglio sentire tutto quello che lei ha da dire, anche
se...
Madame V: Non riguarda te e Michael. E' qualcosa di...più grande della vostra
relazione.
Maria: ...Naturale che lo è. E' sempre tutto così, vero? [si alza] Okay.
[Michael guarda scettico Madame V mentre Maria si allontana.]
Madame V: Michael. Qualcosa di brutto sta per succedere. (continua a girare le
carte, mentre Micheal la guarda corrucciato e scettico) Molto brutto. E c'è
solo un modo per evitare che succeda. ...Tu devi credere nell' Amore.
Michael: "Credere nell' Amore". ...Non ho idea di che cosa significhi.
Madame V: Lo so che non lo sai. Ma provaci. Potrebbe salvarti la vita. ...E
quella di altri.
Michael: Io penso che lei sia un' imbrogliona.
[Madame V prende una carta e la tende verso Michael.]
Madame V: Così non te ne dimentichi.
[Michael prende la carta e la guarda. E' la carta degli Amanti. Poi esce dalla
casa di Madame V come una furia. Maria lo sta aspettando ai piedi dei gradini
della casa.]
Michael: Andiamo, è suonata! Andiamocene!
Maria: Io...non ci credo!! Tu non mi vuoi dire che cosa ha detto!! (Maria lo
strattona per una manica) Sai, questo è così indicativo...
Michael: Sta zitta!
[Michael si arrabbia e per sfogarsi fa saltare in aria un vaso di creta
appoggiato sui gradini della casa di Madame V.]
[L'immagine si ferma sul gesto di Michael e si trasforma in una fotografia. La
foto è in mano ad uno dei due uomini dell'Unità Speciale, dentro una stanza.
Sparse sul tavolo ci sono anche altre fotografie: Michael che parla con Max,
Isabel che cammina, Maria che sorride. I due uomini dell'Unità Speciale le
stanno studiando.]
[Max e Liz sono distesi sul letto di Liz, a baciarsi ed amoreggiare, cercando
di ottenere un altro dei flash premonitori di Liz.]
Liz: Lavoro duro...
Max: Già... qualcuno deve pur farlo...
[Liz ride e continuano a baciarsi.]
Liz: Dunque cosa mi sta succedendo, Max? (Max le accarezza i capelli, con aria
preoccupata) Voglio dire, cosa significa questo? Sto diventando una di voi?
Max: Non lo so, ma qualunque cosa stia succedendo, siamo insieme adesso...
[Max riprende a baciarla. Improvvisamente Liz ha di nuovo dei flash di loro che
vengono uccisi. Stavolta però Liz vede anche un altro uomo, su un podio, che
parla alla gente.]
Max: ...Hai visto qualcosa?
Liz: Ho visto di nuovo che ti uccidevano... Oh, aspetta, aspetta un secondo,
c'era anche qualcun altro. L'ho già visto prima...
Max: Chi era?
[Liz si alza a va verso il suo cassettone, cercando tra le cose per trovare un
libro.]
Liz: Quella faccia! So che l' ho già vista prima... Dov'è?...[Liz trova quello
che sta cercando] Questo è lui. Era lì nel momento in cui tu venivi...nel
momento in cui tu venivi ucciso. Voglio dire...stava tenendo un discorso o roba
simile.
[Liz mostra a Max il libro. In copertina c'è la foto dell'autore, che è l'uomo
che ha visto Liz.]
Max: ...Bryce McCain..? ...Sarà l'ospite d'onore al convegno UFO. Moriremo il
12 giugno.
Liz: Sono meno di due settimane.
Max: Abbiamo dodici giorni per scoprire come fermare la cosa.
[Il gruppo si è riunito nel deserto, vicino alla camera dei bozzoli: Max e Liz,
Michael e Maria, Isabel e Jesse, Kyle e Jim.]
Michael: Allora, chi è questo Bryce McCain?
Liz: E' uno scrittore di fantascienza. Sarà al convegno UFO.
Max: Quindi abbiamo meno di due settimane prima di essere tutti uccisi.
Maria: Dio... come è possibile che stia succedendo? E perché adesso?
Liz: Beh... probabilmente ha qualcosa a che fare con il fatto che Tess ha
distrurro la Base.
Michael: Forse hanno trovato la videocassetta di tua madre.
Isabel: Dunque, cosa, è colpa mia adesso?!
Michael: Sto solo dicendo che hanno messo insieme le cose piuttosto in fretta!
Jesse: Sentite, non ci aiuterà puntare il dito contro qualcuno, okay?
Jim: Ha ragione. Dobbiamo far saltar fuori un qualche piano come squadra.
Michael: Squadra? Ma guardaci. E' ridicolo!
Maria: Michael, non ci sei d'aiuto...
Max: Ha ragione.
Michael: Okay, bene, allora aiutiamo. Qual'è il piano?
[Tutti loro guardano verso Max, che è seduto per terra vicino a Liz. Max non
risponde per qualche attimo, fissando il vuoto corrucciato. Poi scuote la
testa.]
Max: Non prenderò questa decisione per tutti voi. Rinuncio al trono. (Si alza,
guardando Michael e Isabel.) Io non sono il re. E tu non sei il mio secondo in
comando. E tu non sei una principessa. Stiamo solo combattendo per le nostre
vite.
Isabel: Beh, allora, dobbiamo cominciare a pianificare su come contrattaccare.
Michael: Io ho un'idea migliore. Perché non ci leviamo d'impiccio prima che ci
piombino addosso? Ce ne andiamo.
Kyle: ...E dove andiamo?
Michael: Ovunque tranne qui. Voglio dire, affrontiamo la cosa: Sanno chi siamo.
E' finita. ...Ce ne andiamo da Roswell, ce ne andiamo in fretta e ce ne andiamo
il più silenziosamente possibile... Ce ne andiamo tutti separatamente. (Michael
guarda dispiaciuto verso Maria, che è seduta ai suoi piedi. Maria alza lo
sguardo verso di lui, incredula e agitata.)
Maria: "Separatamente"?!
Michael: Al momento siamo più al sicuro come individui che non come gruppo.
Voglio dire, cosa dovremmo fare se andassimo via insieme? Prendere un furgone?
...Ce ne andiamo silenziosamente nella notte, ognuno per conto suo. ...Almeno
se prendono qualcuno di noi... forse non ci prendono tutti.
Jim: Aspetta un minuto... andiamo via tutti?
Michael: Al momento, gli unici in pericolo, (accennando a Liz) secondo la sfera
di cristallo qui, siamo ... io, Max, Isabel e Liz. Quindi il resto di voi è al
sicuro. Potete stare qui.
Maria: Oh, cos'è?... Così adesso non sono invitata??
[Agitata e arrabbiata, Maria si alza per affrontare Michael.]
Michael: ...Maria...
Maria: Ah... tu vuoi...tu hai intenzione di lasciarmi qui?! Voglio dire, sai, è
incredib...E' perfetto! Questo è proprio il modo perfetto per finire questa
intera... stupida cosa! Lascia perdere. Bene. Addio, buona fortuna! (Maria si
allontana arrabbiata nel deserto, lasciando Michael perplesso. Michael si avvia
dietro di lei ma Liz lo ferma.)
Liz: (verso Michael.) Hey. ...Lascia fare a me.
[Liz corre dietro a Maria.]
Max: Se vogliamo andare, non dovremmo esitare. E' meglio che cominciamo a
partire subito dopo la cerimonia del diploma. Uno alla volta. E non ci voltiamo
indietro.
[Liz si sta avvicinando a Maria, che si sta ancora allontanando arrabbiata.]
Liz: Maria...
Maria: Cosa??
Liz: No, aspetta!! Aspetta.... Maria, qual'è il tuo problema!? Qual'è il tuo
problema??
Maria: (si ferma e si gira in lacrime) Ho rischiato la mia vita! Ho rinunciato
a tutto! Voglio dire, ogni altro amico che ho mai avuto, l'ho scaricato del
tutto. Mia madre non sa nemmeno più chi sono!! E adesso è tutto finito...tu sei
una di loro. Tu sei parte di questa cosa. E intendi andartene con loro e
lasciarmi qui a Roswell...E io sarò bloccata qui a fare la cameriera per il
resto della mia vita...
Liz: Puoi davvero guardarmi in faccia e dire questo?! Io sono molto vicina all'
essere uccisa, entro dodici giorni, e tu cosa stai dicendo!? Stai dicendo che
sei incavolata perché non stai per essere uccisa anche tu!
Maria: (piangendo) E' solo che... non so...sto andando in pezzi, Liz. So che
suona ridicolo in questo momento. So che sembro pazza, ma...
Liz: E' solo che tutto quello che ho sentito negli ultimi cinque mesi è quanto
tu volessi uscire da questo caos alieno! E adesso... cos'è..?! Vuoi entrarci di
nuovo?! Maria, Maria, qual'è dei due!? Vuoi entrarci o vuoi uscirne?!
Maria: Non lo so... non lo so!... Qual'è meglio per me? Tu puoi vedere il
futuro, Liz, per favore, dimmi... prendi la mia mano ...forse avrai un flash.
...Dimmi solo... qual'è meglio per me??
Liz: Maria, Maria... Maria... Maria... Ascoltami. Devi smetterla. (Liz prende
fra le mani il viso di Maria, lisciandole i capelli) Okay? Chi può saperlo? Va
bene? Io posso vedere il futuro... e non ne ho idea! Ascolta... forse hai
solo... hai bisogno di provare a decidere che cosa vuoi...E poi andare a
prendertelo. ...Okay?
[Liz bacia Maria sulla fronte e poi l'abbraccia.]
[Kyle e suo padre stanno tornando alla macchina.]
Jim: Allora, suppongo che noi staremo qui, eh?
Kyle: Già. Sarà divertente. Potremo fare scommesse su quando avranno intenzione
di rimpossessarsi della nostra casa.
Jim: Ho fatto una telefonata per tuo conto.
Kyle: Di cosa stai parlando?
[Jim da a Kyle un distintivo.]
Kyle: Che cos'è questo?
Jim: (fiero e sorridente) Un distintivo da Vice-sceriffo. Lo Sceriffo Hanson
vuol darti una possibilità nell'ufficio dello Sceriffo.
Kyle: ...Papà. Questa è l'ultima cosa che voglio fare con la mia vita. Essere
un poliziotto come te e il nonno...è il mio peggior incubo.
Jim: Hey, puoi fare quel diavolo che vuoi, ma questo distintivo è un onore! Ed
essere un ufficiale delle forze di legge non è un incubo, è un sogno!
Kyle: E' il tuo sogno! E poi comunque, perché diavolo chiedi favori per dare un
distintivo a me, quando per tutto questo tempo non hai alzato un dito per
riavere indietro il tuo di distintivo!?
[Kyle restituisce a suo padre il distintivo e Jim si ferma a guardarlo
pensieroso.]
[Jesse e Isabel stanno parlando prima di salire in macchina.]
Jesse: Chiamerò Boston e dirò loro di dare il lavoro a qualcun altro.
Isabel: No. Accetta il lavoro. Andremo a Boston. Troveremo un modo. Non ho
intenzione di lasciare più che questa cosa ci freni.
Jesse: Isabel, sei sicura?
Isabel: Sì. Accetta il lavoro.
[Jesse sorride e bacia Isabel, poi l'abbraccia. Isabel sorride a Jesse, poi
gira intorno alla macchina, parlando sottovoce.]
Isabel: Non posso credere che stia per finire tutto così.
[Max si appoggia alla sua macchina, guardando Isabel e Jesse, poi alza lo
sguardo verso Michael, che sta per salire sulla sua moto. Si guardano l’un
l’altro per un momento e Max inizia ad avvicinarsi a Michael, ma poi esita.
Allora Michael si dirige verso Max.]
Michael: Beh, io non mi diplomo, quindi suppongo che sarò il primo a partire.
Max: (avvicinandosi a Michael) Michael, senti...
Michael: Ahhh... intendo viaggiare leggero, quindi puoi tenerti i miei cd dei
Metallica.
Max: So che le cose tra noi sono state un po’, ehm...
Michael: Sì, beh, Maxwell... non farlo... perché... io non posso...
[Max trascina Michael in un abbraccio e i due restano così abbracciati per un
lungo momento, circondati da tutti i loro amici.]
[In un motel, i due uomini dell’ Unità Speciale stanno interrogando la donna a
cui Liz e Max hanno salvato la vita. Le stanno mostrando alcune foto degli
alieni con i loro amici e familiari. Uno degli uomini è in piedi accanto alla
donna e aspetta una risposta.]
Uomo 1: Prima ci aiuta, Signora Mills, e prima potrà tornare a casa.
Sig.ra Mills: (scuotendo la testa) ...Mi hanno aiutato. ...Mi hanno salvato la
vita.
[Il secondo uomo sta guardando fuori dalla finestra.]
Uomo 2: (velatamente minaccioso) Sono sicuro che i suoi bambini saranno molto
felici di vederla... Si sta facendo tardi.
[Intimidita e esitante, la donna indica una foto di Liz, poi una di Max.]
Uomo 1: Grazie.
Sig.ra Mills: Posso andare adesso? (si alza tremante, fissando la sua
borsetta.)
Uomo 1: Lei non è mai stata qui. Non ci ha mai visto.
[La donna annuisce. L’uomo sorride freddamente e lei si avvia di fretta alla
porta, scortata dall’altro uomo.]
[L’uomo avvicina sul tavolo quattro foto. Sono Michael, Max, Isabel e Liz.]
Uomo 1: Questi quattro. Questi sono tutti. Ora possiamo procedere.
Uomo 2: Dove?
Uomo 1: In qualche posto dove siano tutti insieme. Al coperto. Un edificio che
possiamo bloccare. Un qualche posto dove non si aspettino che possa accadere.
[Maria arriva fuori da casa sua e trova Michael seduto sulla sua moto. Gli si
avvicina.]
Maria: Pensavo stessi partendo.
Michael: Infatti... ma volevo solo... non so.
Maria: Solo dire arrivederci?
Michael: (cercando le parole) ...Volevo dire che questa cosa è stata incasinata
fin dall’inizio. Tu ed io. …Noi. …Proprio tutta l’intera, lunga, stupida
storia...
Maria: ...Grazie...
Michael: Ma non la cambierei con nient’ altro. Significa così tanto per me,
sai. Dal primo giorno, dal momento in cui ti ho rapita e ho rubato la tua
macchina... sapevo che eri la ragazza per me. Non ho mai voluto nessun altra...
Maria: Michael... (avvicinandosi commossa)
Michael: E neanche adesso. Quindi...ovunque io stia andando, qualunque cosa
farò, so solo che ti amerò per sempre.
[Bruscamente, Michael si mette il casco, accende la moto e corre via.]
Maria: Aspetta! No... aspetta. Non…non puoi dire una cosa così e poi
semplicemente …
[Maria resta in piedi sulla strada, sorpresa e sperduta.]
[Quella sera, Max e Liz sonoinsieme sul terrazzo di Liz. Lei sta accendendo
alcune candele, mentre lui sta stendendo una coperta colorata sul pavimento.]
Max: Liz, ho pensato a lungo a quello che è successo prima. ...Noi abbiamo
salvato la vita di quella donna.
Liz: (sorride) Lo so...
Max: E’ solo che io ho... questa strana sensazione riguardo a questa cosa.
Liz: Oh? ...Beh, che significa?
[Preoccupata, Liz si avvicina a Max, ma lui si allontana da lei, andando verso
il tizzone del carbone, senza guardarla in viso.]
Max: Io...mi sono sentito proprio come se non avessi uno scopo... sai? Nessun
posto dove andare. ...Forse... forse il motivo per cui sono stato messo qui è
proprio questo... Per aiutare le persone. ...Forse è questo che dovrei fare con
la mia vita, dopo aver lasciato Roswell.
Liz: Come... Tom Joad in “Grapes of Wrath”... Fare buone azioni ed evitare la
legge.
Max: (sorride, poi si gira a guardarla) Il fatto è... che non posso farlo senza
te.
[Liz e Max si scambiano una lunga occhiata carica di domande. Poi Liz si
avvicina.]
Liz: ...Farei qualunque cosa... se ciò significasse stare con te...
[Max sorride. Dopo un momento si gira di nuovo verso il tizzone e solleva il
coperchio.]
Max: ...Un trucco che ho imparato da Superman. Vediamo se funziona davvero.
[Liz lo guarda incuriosita. Max prende un pezzettino di carbone dal tizzone e
lo rinchiude nel palmo della mano. Poi lo stringe forte con grande sforzo. Dal
suo pugno si sprigiona una grande energia. Dopo un momento, Max strofina
l’oggetto sul fondo della felpa e si gira lentamente verso Liz. Poi le si
avvicina e si inginocchia ai suoi piedi, fissandola intensamente. Quindi apre
la mano e porge a Liz il diamante che ha appena forgiato.]
Liz: Oh mio Dio...
Max: Liz... ci stanno portando via la nostra casa. ...Vogliono ucciderci...
e... potrebbero riuscirci. ...Ma quando guardo nei tuoi occhi, io... non sento
rabbia... o... privazione. ...Mi sento come il più fortunato mezzo-uomo del
pianeta. (Liz sorride) Tu sei pura... sei... sei vera... e... sei reale. E al
momento questa sembra l’unica cosa che importi. ...Voglio stare con te Liz. ...
Per sempre.
Liz: ...Per sempre potrebbe significare solo dodici giorni...
Max: Allora prenderemo questi dodici giorni... (mettendo il diamante sul palmo
di Liz e richiudendole la mano intorno) ...e li vivremo come fossero dodici
vite.
...Liz Parker... vuoi sposarmi?
[Fissandolo intensamente, Liz si inginocchia lentamente di fronte a lui e
sorride.]
Liz: ...Sì.
[Max sorride di gioia e sollievo, attira Liz verso sè e le da un tenero bacio.
Poi si stacca per un momento.]
Max: ...Dopo la festa del diploma.
Liz: (sorride) ...Okay...
[Infine i due si baciano appassionatamente.]
[Quella sera, nell’ Auditorium della scuola “West Roswell High”, la classe del
2002 che si è diplomata siede ad assistere alla cerimonia, vestita con gli
abiti rossi, ridendo e applaudendo a mano a mano che i compagni vanno sul palco
a ritirare il diploma.]
[Liz, Max, Maria e Kyle sono seduti in vari posti dell’ Auditorium. Max guarda
due file dietro di lui dove c’è Liz e le sorride. Liz abbassa gli occhi
imbarazzata. Kyle vede il loro sguardo e resta perplesso per un istante. Ancora
più indietro, Isabel e Jesse sono seduti con i genitori di Max ad assistere
alla cerimonia, proprio di fronte a dove è seduto il padre di Liz. Jeff Parker
lancia un fischio ed applaude.]
Cerimoniere: (quando gli applausi si spengono) Congratulazioni...
Congratulazioni.... E mentre continuiamo ad onorare la nostra classe anziana,
ci piacerebbe dar loro un po’ delle nostre parole di speranza ... prima di
mandarli là fuori nel mondo come diplomati alla scuola superiore. Quindi
adesso, è mio piacere presentare il nostro ospite speciale per questa serata.
Il vincitore di tre premi Hugo Award per la narrativa fantascientifica…e
l’autore di numerosi best-seller internazionali... Bryce McCain!!
[Mentre tutti applaudono, l’autore sale sul palco. Max, Liz, Maria, Isabel,
Jesse e Kyle rimangono sconvolti, a mano a mano che comprendono l'identità
dell'uomo, e si scambiano occhiate disperate. Bryce McCain comincia a parlare.
I ragazzi continuano a guardarsi, senza sapere cosa fare.]
McCain: Molto del mio lavoro riguarda la possibilità di una vita aliena.
Naturalmente... questa è fiction. Ma la verità è che ... che siamo tutti
alieni, davvero, a modo nostro... Specialmente durante la scuola superiore...
[I ragazzi si guardano intorno per vedere se riescono a scorgere gli uomini
armati, ma è inutile. I cecchini sono fuori visuale, nell’oscurità del piano
superiore, e sono in contatto fra loro via radio.]
Uomo 1: [alla radio] Qui è “Vice re”. Tutti i cecchini facciano rapporto,
prego.
Bulldog: [mirando alla nuca di Max] Qui è “Bulldog”. Il mio obbiettivo è nel
mirino.
Terrier: [mirando alla nuca di Liz] Qui è “Terrier”. Il mio obbiettivo è nel
mirino.
Pointer: [mirando alla nuca di Isabel] Qui è “Pointer”. Il mio obbiettivo è nel
mirino.
Uomo 1: Qui è “Vice re”. Tutti i cecchini si tengano pronti. Nessuno spari
finché il resto dell’ Unità non sarà arrivato, per provvedere al controllo
della folla e mettere al sicuro l’edificio.
[Nel frattempo, fuori Roswell, Michael è seduto sulla sua moto a lato della
strada, quando vede passare uno strano convoglio di auto nere, dirette verso la
città, nella notte. Allora prende qualcosa dalla tasca e la guarda: è la carta
dei tarocchi "Gli Amanti". Michael fissa il convoglio per un momento, poi
s'infila il casco e mette in moto. La carta cade a terra.]
[Intanto all'Auditorium, Bryce McCain continua a parlare.]
McCain: Quando mi sono seduto per scrivere questo discorso... sono rimasto
colpito dalle similitudini... tra quello che faccio... e la situazione in cui
voi vi trovate adesso.
[Max guarda Liz agitatissimo e lei gli sorride coraggiosamente.]
McCain: ...credere in ciò che potrebbe essere. Cioè avere fede... okay, che la
vita e l'universo racchiudono molto più di quello che percepiamo. Mentre
meditate...
[Max improvvisamente decide di passare all'azione. Si alza e si dirige verso il
palco. La gente lo guarda sorpresa mentre si muove.]
Bulldog: Abbiamo un movimento! L'obiettivo è attivo! L'obiettivo è attivo!
Uomo 1: Bulldog, mantieni l'obiettivo! Mantieni il ragazzo nel mirino.
Bulldog: Che diavolo sta facendo!?
[Max sale sul palco a fianco di McCain e copre il microfono con una mano,
interrompendolo nel mezzo della frase. Poi gli parla a bassa voce.]
Max: E' meglio che lasci subito l'edificio.
McCain: ...Cosa??
Max: E' per la sua sicurezza personale.
[Max passa la mano sul foglio in cui McCain ha scritto il suo discorso e fa
comparire la scritta "Se ne vada ora per la sua stessa sicurezza."]
Max: Si allontani semplicemente...
[Sconcertato, l'autore fissa il messaggio, poi Max. Quindi si allontana
rapidamente giù dalle scale.]
[Max guarda in alto nell'oscurità. Tutti i cecchini hanno le armi puntate su di
lui. Max comincia a parlare. Liz, Kyle e Maria lo guardano, chiedendosi quali
sono le sue intenzioni.]
Max: Salve. Io sono...sono Max Evans. Ho pensato di cogliere questa opportunità
per, ehm... dire poche cose per mio conto ... e per conto della classe dei
diplomati...
[Mentre parla, Max posa la mano sul connettore del microfono e usa i suoi
poteri per mandare una scossa di energia attraverso il sistema elettrico.
Improvvisamente, nella stanza diventa buio pesto, eccetto per un singolo fascio
di luce puntata sul viso di Max. La folla rumoreggia.]
Terrier: Ho perso il mio obiettivo!
Pointer: Anch'io!
Bulldog: Anche Bulldog è bloccato.
[Mentre Max dice alcune parole alla folla, Liz, Maria e Kyle cominciano a
lasciare i loro posti e a muoversi tra le file di sedie. Sforzandosi di vedere
nel buio, Jeff Parker guarda verso Liz, chiedendosi cosa stia succedendo.
Isabel sta ascoltando intensamente Max, per capire cosa fare.]
Max: ...Alcuni di noi sono qui stasera per camminare sopra questo palco,
prendere il loro sudato diploma e lanciare in aria i cappelli. Ma c'è un altro
gruppo qui... stasera... un gruppo di persone che sono qui tutte insieme per un
altro motivo. ...Sono qui per dire addio. Addio alle loro vite alla scuola
superiore...
Isabel: (In lacrime sussurrando verso Jesse) Ci siamo. Forse nella mia prossima
vita... (gli prende le mani e vi mette qualcosa dentro. Lui la guarda
intensamente e scuote la testa.)
Max: ...addio alle loro famiglie... agli amici...
Phillip: Che sta succedendo?
Isabel: Max e io dobbiamo andarcene. Non c'è tempo per spiegare, ma Jesse vi
darà i dettagli.
Diane: Oh, Isabel, no...
Isabel: Mamma e papà, vi amo così tanto! ...Sono così grata che sappiate la
verità.
Phillip: Anche noi ti amiamo...
[Isabel abbraccia sua madre, poi si alza e abbraccia suo padre. Jesse la
guarda, addolorato.]
Max: ...Vedete, questo... questo gruppo ne ha passate delle belle... e stasera
è la sera... in cui hanno deciso di farla finita, una volta per tutte.
[Jesse apre la mano. Dentro ci sono la fede e l'anello di fidanzamento di
Isabel.]
Max: E' stata una lunga... durissima strada per loro. Hanno molte... ferite...
[Liz apre la porta per uscire e si gira a guardare nell'auditorium. Max la
guarda mentre si allontana.]
Max: Hanno perso persone... persone che erano loro vicine.
[Isabel si gira a dare un'ultima occhiata prima di uscire dalla porta.]
Max: Hanno sempre avuto l'un l'altro per tenersi aggrappati... (guarda in alto
nell'oscurità) ...Ma stasera tutto questo sta per finire...
[L'uomo dell'Unità Speciale sta camminando per un corridoio buio della scuola,
seguito da molti uomini che marciano dietro a lui.]
Uomo 1: (parlando all'auricolare) Che sta succedendo? Li avete o no?
[I cecchini ora stanno cercando tra la folla con i raggi infrarossi.]
Pointer: Qui è Pointer. Non la vedo.
Terrier: Qui è Terrier. Ho perso anch'io il mio obiettivo.
Bulldog: Bulldog ha ancora via libera. Devo colpirlo?
Uomo 1: Aspetta un attimo. Siamo quasi in posizione.
Max: Io sono un membro di questo gruppo di... "outsiders". Ho sempre saputo di
essere diverso... E per molto... molto... tempo, tutto quello che ho desiderato
è stato solo essere una faccia qualunque nella folla... Ma alla fine... non era
possibile. ...Suppongo che non potrebbe esserlo mai. Quindi d'ora in poi,
semplicemente... mi concentrerò su quello che sono veramente. ...Alcuni di voi
potrebbero non apprezzare questo. ...Alcuni di voi potrebbero perfino...
trovarlo spaventoso. (Max guarda di nuovo davanti a sé nell'oscurità, con una
sfumatura di rabbia nella voce) Ma non è più un mio problema. Io devo essere
quello che sono veramente... e lasciare che il destino si occupi del resto.
Quindi... grazie, Roswell... Grazie per... per avermi lasciato vivere fra di
voi. (Max guarda i suoi genitori, sull'orlo delle lacrime) Grazie per avermi
dato una famiglia... Grazie per avermi dato una casa... (La madre di Max si
porta una mano alla bocca disperata e Phllip la conforta.)
[Gli uomini dell'Unità Speciale entrano come furie dalla porta
dell'Auditorium.]
Uomo 1: (alla radio con Bulldog) Siamo in posizione! Colpiscilo!
[Il cecchino sta per premere il grilletto, ma improvvisamente l'Auditorium è
invaso da una luce accecante. E' Michael che entra rombando con la sua
motocicletta e raggiunge il palco dove si trova Max.]
Bulldog: Che diavolo...!? Ho perso il mio obiettivo! Ho perso il mio obiettivo!
Non riesco a vedere niente! Che diavolo sta succedendo??
Uomo 1: (alla radio) Mantieni l'obiettivo. Mantenete gli obiettivi!!
Michael: Andiamo!!
[Max salta sulla moto dietro a Michael e i due partono, dribblando gli uomini
dell'Unità Speciale, spalancando la porta dell'Auditorium e sfrecciando via
nella notte.]
[Un'ultima volta, il gruppo si ritrova nel deserto vicino alla camera dei
bozzoli. Michael e Max sono appena arrivati e camminano insieme verso gli
altri. Liz, Isabel, Kyle e Maria sono appoggiati alle auto. Tutti sono di nuovo
vestiti normalmente.]
Michael: La modestia mi impedisce di ricevere l'applauso.
[Max e Isabel gli sorridono, poi Max va a mettersi al fianco di Liz.]
Liz: Probabilmente non sanno niente di te, Kyle. Potresti ancora tornare
indietro.
Kyle: (sospira) Anche se per un qualche miracolo non mi avessero collegato al
resto di voi ragazzi, resta ancora la piccola questione dei miei poteri alieni
latenti. Un bel giorno ronzerò e crepiterò come un foglio di carta stagnola in
un forno a microonde...e vorrei solo essere il prima possibile con quelli della
mia specie quando succederà.
Michael: Sta davvero cominciando a rivolgersi a noi come a quelli della "sua
specie" ?
[Max apre la bocca per parlare, ma non trova le parole.]
Maria: Neanche io intendo tornare indietro.
Liz: No..? (sorride, ma è sorpresa)
Maria: No... il mio futuro è qui.
Michael: Maria... pensa a quello che stai dicendo...
Maria: (si avvicina lentamente a Michael.) ...L'ho fatto...e... questa è la mia
decisione. Questo è quello che voglio. E... qualunque cosa sia alla fine, che
sia quel che sia ... ma...lo faremo insieme.
[Michael la studia e infine le sorride, stringendola a sé e dandole un bacio
sulla fronte.]
Max: Quindi adesso siamo in sei.
Michael: Come ho già detto, ci servirà un furgone.
[Improvvisamente vedono le luci dei fari di un vecchio furgone che si avvicina.
Si ferma sgommando di fronte a loro. Immediatamente, Michael, Max e Isabel si
preparano a colpirlo.]
Jesse: (catapultandosi giù dal furgone con le mani in alto e parlando veloce)
Sentite, aspettate! ...Aspettate!! Non...non sparate, o...o esplodete o
qualunque cosa voi facciate, o-okay?
[Isabel corre ad abbracciare Jesse.]
Isabel: Jesse...
Jesse: Voglio venire con te.
Isabel: (piangendo) No... Jesse, non puoi.
Jesse: Al diavolo Boston, e...e al diavolo la carriera e una vita normale!
...Qualunque cosa sia. ...Io ti amo. E’ tutto quello che importa per me...
Isabel: (guardandolo teneramente) Il fatto che tu sia... venuto qui... e che tu
sia disposto a fare questo... significa per me più di quanto tu possa mai
sapere... Ma non posso lasciare che tu lo faccia.
Jesse: Isabel...
Isabel: No..! Ti ho trascinato in tutta questa faccenda senza nemmeno dirti la
verità...ed è stato un errore. ...E l'unico modo di fare la cosa giusta è
lasciarti andare. (Jesse scuote la testa) Quindi, vai. Vai a Boston. Ricomincia
da capo. Semplicemente... fai la vita che avresti dovuto fare prima di
incontrarmi...
Jesse: Non ci andrò senza di te.
Isabel: Devi farlo.
[Jesse la fissa intensamente, ma infine vede che è risoluta.]
Jesse: ...Tornerai da me?
Isabel: Continuerò a pregare... che un giorno sia sufficientemente sicuro...
Jesse: Beh... conterò su questo.
[Jesse prende la sua mano e vi infila di nuovo i suoi anelli. Poi le bacia la
mano. Si abbracciano di nuovo. Isabel sta piangendo.]
Isabel: Ti amo...
[Lo bacia poi si allontana.]
[Mentre il gruppo è partito a bordo del furgone, una macchina della polizia con
le luci della sirena accese blocca loro la strada. Si fermano guardandosi l’un
l’altro, preoccupati. Dopo un po’, Kyle scende dal furgone e si avvia piano
piano verso il poliziotto che sta in piedi a fianco della sua auto. Quando Kyle
si avvicina, l’agente solleva il cappello in segno di saluto. Allora vediamo
che è Jim Valenti.]
Jim: Ho sentito che mi sono perso una bella cerimonia.
Kyle: (ride, grattandosi la testa) Non penso...che si ...dimenticheranno tanto
presto... della classe del 2002. ...Che bel completino...Vice Sceriffo.
Jim: Già...Già. Beh, quando ricominci da capo, devi pur cominciare da qualche
parte, giusto?
Kyle: Giusto.
Jim: Io, ehm...non chiederò dove state andando, così potrò onestamente dire che
non lo so. Ma posso dirti che ci sono un bel po’ di persone che vi stanno
cercando... E al momento pensano che siate diretti a sud verso il Messico.
Kyle: Perché pensano questo?
Jim: Suppongo che abbiano ricevuto una soffiata anonima. (sorride) Posso
scortarvi fino in Arizona, poi sarete da soli... (Kyle annuisce) Voglio dire,
sarete davvero da soli.
Kyle: ...Grazie, papà.
Jim: (commosso) E’ il minimo che posso fare.
Kyle: Voglio dire... grazie per... (non trova le parole) Solo... grazie.
[Jim si toglie il cappello e si avvicina a Kyle per abbracciarlo. Sono entrambi
commossi fino alle lacrime.]
Kyle: Ti voglio bene, papà.
Jim: Ti voglio bene anch’io.
[Jim bacia suo figlio e Kyle infine si stacca dall’abbraccio.]
Kyle: ... Va bene.... (si gira per avviarsi al furgone)
[Jim lo guarda addolorato mentre torna dagli altri.]
[Mentre Liz parla, suo padre è seduto al bancone del Crashdown e sta leggendo
il diario di Liz, che gli è stato consegnato per posta.]
Liz (Voce fuoricampo) ...Non posso dirti molto più di questo. Non sarebbe
sicuro, per te e per noi. ...Posso dirti che siamo molto lontani…e che stiamo
tutti cercando di evitare la legge…e di fare del bene nel mondo...
[Vediamo una piccola chiesa di legno bianco, circondata di pini.]
Liz (Voce fuoricampo): Oh, e suppongo che dovrei dirti che... Max e io alla
fine abbiamo fatto il grande passo.
[Max e Liz escono dalla chiesa vestiti da sposi. Liz è vestita di bianco, con
una gonna lunga, stretta in vita, e una camicia a maniche lunghe che le lascia
scoperte le spalle. I capelli sono ornati di fiori. Max è vestito in completo
nero, senza cravatta, con una camicia bianca e una rosa bianca sul risvolto
della giacca.]
[Max e Liz scendono i gradini della chiesa sorridenti, mano nella mano, e si
fermano sul marciapiede sottostante. Maria, Kyle, Michael e Isabel escono dalla
chiesa dietro di loro. Max si piega per abbracciare Liz in vita e darle un
lungo tenero bacio, mentre gli altri li inondano con petali di rose. Max e Liz
sorridono mentre i loro amici li festeggiano. Mentre Maria abbraccia Liz e
Michael abbraccia Max, la scena ritorna al padre di Liz che sta leggendo il
diario, piangendo.]
Liz (Voce fuoricampo): Da il mio amore alla mamma. Fai leggere questo diario
anche a lei. Poi, dallo alla mamma di Maria. E dopo questo, prendilo e brucialo
fuori nel deserto, vicino alle rovine della camera dei bozzoli... dove mio
marito è nato.
[La scena ritorna alla chiesa. Kyle si sta congratulando con Liz e Max. Isabel
abbraccia prima suo fratello, poi Liz. Tutti si dirigono al furgone. Max prende
Liz per mano e l’accompagna.]
Liz (Voce fuoricampo): Così questa è la fine. Della nostra vita a Roswell. Che
strano, lungo viaggio è stato. Torneremo mai indietro? ...Non lo so... E
neanche non posso vedere nel futuro.
[Liz segue Max nel furgone, poi si gira per chiudere la porta scorrevole e
guarda fuori dal finestrino, raggiante e sorridente.]
Liz (Voce fuoricampo): Tutto quello che so... è che io sono Liz Parker... e
sono felice.
[Mentre il furgone si allontana lungo la strada, vediamo un adesivo sul
parafango con il disegnino di un disco volante e con la scritta: "Grazie per
averci visitato! ROSWELL".]
Traduzione dall'originale
realizzata da
Kikka
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