Traduzione dall'originale
realizzata da Kikka
[Al locale "Cow Patty’s", Maria sta cantando con Jim Valenti
e i "Kit Shickers". Liz e Kyle sono seduti ad un tavolo a guardarli.]
Maria: [cantando] Stop right there. I gotta know right now. Before we go any
further, do you love me? Will you love me forever? Do you need me? Will you
never leave me? Will you make me so happy for the rest of my life? Will you
take me away? Will you make me your wife? Do you love me? Will
you love me forever? Do you need me? Will...
[ Fermati qui. Devo saperlo adesso. Prima che tu vada oltre, mi ami? Mi amerai
per sempre? Hai bisogno di me? Mi lascerai mai? Mi farai felice così per il
resto della mia vita? Mi porterai via? Mi renderai tua moglie? Mi ami? Mi
amerai per sempre? Hai bisogno di me? Mi...]
Kyle: Sono l'unico che vede la "nauseabondità" di questa cosa?
Liz: Convinciti, cantano benissimo. [Liz si guarda intorno] Ehm, dove sono
tutti gli altri?
Kyle: Ci sono così tanti duetti là fuori. Duetti puliti. Aaron Neville e Linda
Ronstadt riescono a tenere le mani lontane l'uno dall'altra, e anche Elton John
e Kiki Dee.
Liz: Ad Elton John piacciono gli uomini.
Kyle: Già. Beh, il Capitano ha mai approfittato di Tennille?
Liz: Cosa!?...Chi?
Kyle: [guardando Maria e suo padre] Oh, nel nome di tutto quello che c'è di
sacro, state lontano l'uno dall'altra!...Devo andare a lavarmi gli occhi. [Kyle
si allontana.]
[Mentre Maria e Jim cantano, una donna nel pubblico li sta ascoltando
attentamente e prende appunti su un blocco.]
[Max arriva e si siede vicino a Liz.]
Max: Hey. [ Le da un bacio sulla testa.]
Liz: Mmmm. Ciao. Ti sei perso metà dello spettacolo.
Max: Sì, ho fatto tardi in biblioteca.
Liz: Oh. Beh, ehm, Isabel e Jesse vengono?
Max: Ah, sono a Santa Fe stasera.
Liz: E Michael?
Max: Non lo so.
Liz: Questa è una cosa grossa per Maria! Ha continuato a provare per più di una
settimana! E nessuno dei suoi amici si fa vedere!
[Max guarda Maria, che si sta scatenando sul palco, e sorride.]
Max: Non credo che se ne accorgerà. [Vede che Liz non sta sorridendo] Dai, mi
dispiace.
Liz: Non sono io la persona con cui dovresti scusarti.
Max: ...Cosa c'è che non và?
Liz: ...Niente....Penso di star covando qualcosa.
Max: Beh, c'è in giro una brutta influenza.
Liz: Ah, perfetto.
Max: Sì, è terribile. ...Febbre, mal di gola, nausea. [Max si alza]...E un
incontrollabile desiderio di ballare. [La prende per mano per portarla a
ballare.]
Liz: No, no, per favore Max! [L'altra mano di Liz è appoggiata al tavolo e
tocca il suo piatto. Il piatto diventa rosso, per il calore emanato dalla mano
di Liz, e il cibo comincia a fumare. Ma loro non se ne accorgono.] Per favore
non... [Max e Liz vanno verso la pista da ballo.]
[Un cameriere arriva al loro tavolo e tenta di prendere il piatto di Liz. Si
scotta e si allontana. Il piatto è accartocciato e fuso per metà. Intanto Max e
Liz continuano a ballare e a divertirsi.]
SIGLA.
[Crashdown. Stesso giorno. Liz porta un piatto a Maria, che è seduta al
bancone. Non stanno lavorando, sono appena tornate dal locale.]
Liz: Patate Pluto offerte dalla casa.
Maria: Grazie.
Liz: Congratulazioni. [Le dà un bacio] Ti chiamo uno dei prossimi giorni, okay?
Maria: Ok, ciao.
Liz: [andandosene] Ciao.
[Jim si avvicina e si siede accanto a Maria.]
Jim: Maria, prima che mi dimentichi, [le dà dei soldi] qui c'è la tua parte per
lo spettacolo al "Cow Patty's". Non è molto.
Maria: Dai, è tutto per amore del divertimento.
Jim: Hey, io e i ragazzi ne abbiamo parlato e l'abbiamo deciso all'unanimità.
Che ne diresti di far parte dei "Kit Shickers" su base permanente?
Maria: E tu niente?
Jim: Mmm. [sorride] Voglio dire, neanche tu non vorresti fare sempre solo da
supporto. Canterai qualche pezzo da solista, ma canteremmo insieme ovviamente.
Ehm, sto lavorando ad una lista di canzoni per lo spettacolo. "Baby It's Cold
Outside."
Maria: Carina.
Jim: Ummm, "Stop Draggin' My Heart Around."
Maria: Classica.
Jim: "Islands in the Stream."
Maria: Not così tanto.
Jim: Lascia perdere questa. Allora che ne dici?
Maria: Sicuro.
Jim: Grandioso.
[La donna che avevamo visto nel pubblico entra al Crashdown.]
Jim: Le prove sono domani.
[La donna si avvicina a Maria.]
Dominique: Io - ti - adoro! Dominique Lazar, Producer Records. [Dà il suo
biglietto a Maria] Ero al tuo spettacolo.
Jim: Oh, grazie. Jim Valenti, voce principale. Piacere di conoscerla.
Dominique: [ignorando Jim.] Sei stata proprio, proprio brava! P.S. Io non lo
dico mai.
Jim: Beh, grazie, era un nuovo spettacolo. Maria è una bella aggiunta, non
crede?
Dominique: Oh, c'era anche lei?
Jim: Voce principale.
Dominique: Oh! Oh, sì, certo. Bel lavoro. [Si gira verso Maria] Maria, Maria
come?
Maria: DeLuca.
Dominique: [scrive sul suo taccuino] Maria DeLuca, posso lavorarci.
Maria: Ok, pianeta Terra chiama la signora con dei gran begli stivali, a
proposito.
Dominique: Grazie.
Maria: Ehm, non so chi lei pensa che io sia, ma posso...posso garantirle che ha
preso la ragazza sbagliata.
Dominique: Sono un ANR Executive. Sto esplorando il Sud Ovest in cerca di nuovi
talenti. Dolcezza, chiunque con una voce come quella, che può sfoderare un look
come quello, decisamente non è la ragazza sbagliata! Hai un minuto?
Maria: Sì, certo.
Dominique: Grande.
[Si alzano e cominciano ad allontanarsi.]
Dominique: Oh, tenga. [Dà a Jim il suo biglietto da visita.]
[Liz entra nel retro del Crashdown, vede suo padre in cucina e tenta di
dirigersi velocemente verso le scale, prima che lui la veda.]
Sig. Parker: Come è stato lo spettacolo?
Liz: [si ferma] E' stato bello. ...Buonanotte.
Sig. Parker: Un po' presto per andare a letto, non devi fare dei compiti?
Liz: Sì, gli ho già fatti.
Sig. Parker: Ha chiamato il signor Fletcher, dall'ufficio del consulente
scolastico. Hai preso due C (appena sufficiente) in Spagnolo e Storia.
Liz: Ehm. E' perchè ho avuto due quiz a sorpresa lo stesso giorno che si doveva
fare il tema di Inglese. Hanno fatto fiasco tutti.
Sig. Parker: Giusto. E' la stessa scusa che intendi usare al tuo colloquio per
Harvard?
Liz: Ho davvero un gran mal di testa. Possiamo parlare di questo domani?
Sig. Parker: Sai, io ho fatto marcia indietro su tutta quella faccenda del
collegio, perché mi hai promesso che avresti tenuto sotto controllo la tua
vita...e andare a Harvard è stato il tuo sogno da quando avevi...quanto? Sei
anni?
Liz: Cinque, ed è stato perché tu hai messo un poster di Cambridge sopra il mio
letto.
Sig. Parker: Già... Tesoro, tu hai molto più cervello e talento nel tuo dito
mignolo, di quanto qualsiasi ragazzo di Roswell abbia nel suo intero corpo.
Liz: Papà, per favore.
Sig. Parker: Sto parlando seriamente. Quanti di loro stanno anche solo pensando
di andare al college? [Le passa un'aspirina] Se ne vanno solo in giro,
guardando la TV e sognando di diventare delle rock star.
[Maria entra di corsa.]
Maria: Wow!!! [Alzando le braccia al cielo.] Un' etichetta discografica vuole
scritturarmi! Sto per diventare una rock star!
[Il giorno dopo a scuola. Liz e Max sono nella classe di biologia. Il
professore sta parlando.]
Professore: Useremo la mosca della frutta per scoprire la gerarchia genetica.
Come le caratteristiche cambiano all'interno di una popolazione e perché.
[Max si siede vicino a Liz, che sta dormendo sul banco.]
Max: Liz.
Liz: Hmm?
Max: Stavi dormendo.
Liz: [si alza] No, non è vero.
Max: Hai della bava sulla mano.
Liz: [guardandosi la mano] Oh, che schifezza.
[Max mette la sua mano sopra quella di Liz. Si avvicina il professore.]
Professore: Signor Evans, signorina Parker c'è qualche problema nel vostro
angolo delle angustie adolescenziali?
Max e Liz: Ehm, no. No.
Professore: Beh, allora per favore tornate nella classe di biologia.
[Il professore si allontana e Liz mugugna e appoggia la testa sulla spalla di
Max.]
Max: Ti senti peggio?
[Si alzano e attraversano l'aula, dirigendosi verso la loro postazione di
chimica.]
Liz: Sì, è come se la mia vista fosse annebbiata e la mia testa fosse appena
stata trascinata per la strada durante una corsa.
Max: Forse domani?
Liz: Sta zitto. Avrei decisamente voluto stare a casa da scuola, oggi, se mio
padre non mi fosse addosso per questo colloquio.
Max: Che colloquio?
Liz: Ho un appuntamento con l'addetto alle ammissioni ad Harvard tra 2 giorni.
Non c'è niente di deciso, è solo che c'erano questi termini massimi di tempo,
sai? E se voglio mantenermi viva la possibilità di andare là, allora questo
colloquio è una cosa che devo assolutamente fare.
Max: Oh, okay.
Liz: (riferendosi alla biologia) Probabilmente dovremmo cominciare.
Max: Giusto.
[Liz si avvia verso un mobiletto con gli attrezzi di chimica, per prendere
un'ampolla. Si guarda allo specchio e improvvisamente la sua faccia sparisce.
Resta sconcertata a guardarsi, finché la sua faccia ricompare. Si gira a
guardare Max, ma lui non si è accorto di niente.]
[Liz è dal dottore. E' seduta sul lettino. Il dottore entra.]
Dottore: Liz, la conta dei tuoi globuli bianchi è normale, il che esclude
qualsiasi infezione batterica. Ehm, potresti avere un virus. Stai provando
qualche disturbo?
Liz: No.
Dottore: Tosse?
Liz: No.
Dottore: Che mi dici di....
[Improvvisamente Liz non riesce più a sentire quello che il dottore le sta
dicendo. Lo guarda e vede che le sta parlando, ma non riesce a sentirlo. Poi
tutto torna alla normalità.]
Dottore: Sei sessualmente attiva, Liz?
Liz: No!! No, Dottor Fink, no, ehm...
Dottore: Non posso aiutarti a proteggerti, se non sei completamente onesta con
me.
Liz: Proteggermi da cosa?
Dottore: Quando si è giovani, Liz, a volte si sottovalutano le conseguenze del
conoscere intimamente qualcuno, e c'è la possibilità che tu possa prenderti
qualcosa perfino da qualcuno che ami.
[Liz e Kyle sono al Garage di Toby. Kyle sta lavorando e parlando con Liz.]
Kyle: Strani sintomi? Spiegati.
Liz: Ehm, affaticamento e una totale incapacità di concentrarsi.
Kyle: Come me, ogni giorno.
Liz: Sto avendo alcune allucinazioni.
Kyle: Sì? Come cosa?
Liz: Beh... come ieri, ho guardato nello specchio a scuola e la mia faccia era
completamente sparita.
[Kyle ride.]
Liz: Cioè...non per davvero. Questa è una cosa seria Kyle! Mi sta succedendo
qualcosa di strano.
Kyle: Ok. Perché mi stai dicendo queste cose?
Liz: Quello che mi rende diversa da qualsiasi altro è il fatto che sono stata
portata indietro dalla morte da un alieno.
Kyle: Già. E anche io. ...E ora che hai toccato una delle mie più profonde e
oscure paure... proviamo a dire che quello che stai passando è solo stress.
[Kyle prende un libro.] "Buddha, portami via". Questo libro mi ha tirato fuori
da alcuni momenti veramente molto duri. Ecco qui, giovane virgulto, prendi. [Le
consegna il libro e torna a lavorare.]
[Liz da un'occhiata al libro e poi lo getta su uno scaffale, sopra ad una radio
in riparazione. La radio si accende e si sente della musica per qualche
secondo. Liz si riavvicina per riprendere il libro e la radio si riaccende,
stavolta più a lungo. Liz riprova ad avvicinare la mano e dalla radio sprizzano
scintille. Kyle sente e si avvicina a Liz.]
Kyle: Hai appena... ?
[Liz avvicina la mano di nuovo. Sprizzano scintille.]
Kyle: Lo hai fatto. Wow.
Liz: Kyle, penso di star cambiando.
Kyle: Hai parlato con Max di tutto questo?
Liz: No, non voglio dirlo a Max, non ancora.
Kyle: Ma lui è quello che ci ha guariti, bisogna che lo sappia.
Liz: Ho paura di dirglielo.
Kyle: Perché? Vai sempre da lui per qualsiasi cosa.
Liz: No, lui ha rischiato così tanto quando mi ha guarito. E' questo quello che
mi ha fatto innamorare di lui.
Kyle: Sì, anche a me.
Liz: Kyle!
Kyle: Senti, quello che sta succedendo qui è davvero spaventoso! Se non
alleggerisco la tensione, potrei uscire pazzo.
Liz: Sì, lo so.
Kyle: Se è troppo difficile per te, andrò io a parlare con lui.
Liz: No! Ehm, scusa. No, ehm, potresti per favore semplicemente rispettare i
miei sentimenti.
Kyle: [annuisce]...Lascia che la mia opinione si manifesti. Io penso che sia
una pessima idea.
Liz: Annotato. Devo andare. [Liz si avvia.]
Kyle: Liz!... Non sei da sola in questa faccenda. Se ti serve qualcosa,
chiamami.
Liz: Grazie.
[E' sera. Maria è fuori dalla casa di Michael ad aspettarlo. Michael arriva con
in braccio dei sacchetti della spesa.]
Michael: Senti, l'altra sera ho perso quella cosa con te e Valenti perché ho
dovuto fare un turno extra. [Apre la porta.]
Maria: Michael.
Michael: E stare seduti in un bar ad ascoltare musica non aiuta a mettere la
Snapple sul tavolo.
Maria: Sì, ok, beh...ho bisogno di parlarti. [Gli passa davanti ed entra
nell'appartamento. E' molto eccitata.]
Michael: Più tardi, va bene? Il "Daily Show" comincia tra 5 minuti e devo
riscaldarmi la cena precotta.
Maria: Il tuo modo di vivere mi sconvolge.
Michael: Buonanotte.
Maria: Una donna che lavora per un'etichetta discografica mi ha visto cantare
l'altra notte e mi ha offerto di fare un "demo".
Michael: Un cosa?
Maria: Un "demo". E' come un test che si fa agli artisti per vedere se hanno un
qualche potenziale. Intendono registrare 3 o 4 canzoni delle mie e pagheranno
per tutto. Riesci a crederci?
Michael: No.
Maria: Oh Dio! Cose come questa succedono a persone come Alicia Keys o...non
so, Fiona Apple o roba del genere! Non a me, comunque, e non a Roswell! Sto
solo... oh, sto solo andando fuori di testa!! [Lo abbraccia.]
Michael: [tenendo un pacchetto della spesa in braccio.] Hey!! Ho l'insalata di
patate qua dentro!
Maria: Vuoi sentire una cosa veramente stupida, Michael? Quando Dominique,
la... ehm, la tipa della casa discografica, mi ha detto questa novità, la prima
cosa che ho pensato è stata: "Non vedo l'ora di dirlo a Michael".
Michael: E questo è stupido? Grazie!
Maria: Scusa, scelta di parole sbagliata. ...Ma, seriamente, sei la prima
persona con cui volevo condividere questa cosa. Ho aspettato qua fuori per 2
ore!
Michael: Sono molto felice per te, Maria.
Maria: [ride e lo abbraccia] MTV sto arrivando!
[Maria dà un bacio a Michael. Poi lo bacia di nuovo. Michael restituisce il
bacio. Si stendono sul divano.]
[Stanza di Liz. Maria e Liz stanno parlando. Maria sta provandosi dei vestiti,
guardandosi allo specchio.]
Maria: Questo non significa affatto che siamo di nuovo insieme.
Liz: [distesa sul suo letto] E Michael lo sa?
Maria: Beh, sa che non sono interessata ad avere quello che avevamo prima. Sono
stata chiara su questo. E' una...un' amicizia tra ragazzo e ragazza con una
piccola scossa.
Liz: Suona così romantico! Perché non ti provi quel completo con i pantaloni
neri?
Maria: Il completo nero!? Ma chi sei tu? Mia zia Maude? Questo...
[Per alcuni secondi, Liz non riesce più a sentire quello che Maria sta dicendo.
Poi tutto torna alla normalità.]
Maria: Giusto? Cioè, dai!
Liz: Maria, devo dirti una cosa.
Maria: [ignorando Liz] Sai cos'altro stavo pensando? Non è una coincidenza che
la mia vita abbia cominciato a muoversi nel momento in cui io e Michael abbiamo
rotto. Voglio dire, Dio, tu non sai quanto sia liberatorio essere fuori da
tutto quel caos alieno. E' come se improvvisamente la mia vita fosse una vera
vita.
Liz: Già. Perché non ti provi gli stivali?
[Maria sta cantando e suonando in uno studio di registrazione.]
Maria: [cantando] You're like an angel with the sweetest smile, but when you
use it you're an evil child. Oh, Ohhh. That's what brings me back again. We get
along but only half the time. The other half you ain’t no friend of mine.
Nooooo. That's what brings me back again. I love you on your best behavior. I
love you more when you are doing something wrong. But that's what's wrong with
me. You said you liked it yesterday. But now you're telling me that I can't
stay. It's all your crazy messed up ways that bring me back. They bring me
back. They bring me back. They bring me back. You bring me back.
[ Sei come un angelo con il più dolce sorriso, ma quando lo usi sei un diavolo
bambino. Questo è ciò che mi riporta di nuovo indietro. Noi ce la intendiamo,
ma solo per metà del tempo. L'altra metà non sei mio amico. Nooooo. Questo è
ciò che mi riporta di nuovo indietro. Ti amo quando ti comporti al meglio. Ma
ti amo di più quando stai facendo qualcosa di sbagliato. Ma è questo quello che
non va in me. Ieri hai detto che ti piaceva. Ma adesso mi stai dicendo che non
posso restare. Sono tutti i tuoi pazzi modi di fare incasinati che mi riportano
indietro. Mi riportano indietro. Mi riportano indietro. Tu mi riporti
indietro.]
[Dopo la registrazione.]
Dominique: Allora Maria, tu bevi?
Maria: No
Dominique: Droghe?
Maria: Non se ne parla!
Dominique: Cioè, a me personalmente non potrebbe fregarmene di meno, ma i
ragazzi di sopra, sono loro che mi fanno fare queste domande.
Maria: Perché?
Dominique: Sai, solo milioni di ragazze adolescenti e le cose che sono loro
permesse. Oh, e poi, quanti anni hai?
Maria: Ne ho appena fatti 18.
Dominique: Oh benissimo, questo è quello che continuerai a dire alla gente per
i prossimi tre anni.
[Entra Michael.]
Maria: [sorpresa] Michael!
Michael: Hey. [La bacia sulla guancia.] Volevo solo fare un salto a vedere come
procedono le cose. [Si avvicina a Dominique] Salve. Michael.
Dominique: Salve. Dominique Lazar.
Maria: Michael, è solo...ehm...
Michael: Sono un amico della band.
Maria: Saremmo per così dire nel mezzo di qualcosa, qui.
Michael: [ignorandola] Bel posto.
Dominique: Sì, passabile in caso di necessità. Oh Maria, dolcezza, mi serve che
tu mi dica quando puoi viaggiare.
Maria: Ok. Dove dovremmo andare?
Dominique: New York.
Michael: City?
Dominique: Sì. Beh, se alla mia gente piace quello che abbiamo fatto qui,
allora registreremo il "demo" laggiù.
Michael: Quanto dovrà stare via?
Dominique: Nella migliore delle ipotesi, per sempre. [ride] Può tornare in
pullman qui in città quando il sindaco dovrà tagliare un nastro per qualcosa.
[ride]
[Maria è esterrefatta. Ride anche lei.]
Michael: New York?
Dominique: E' un problema?
Maria: Oh, no, no, no. Per niente.
Dominique: Splendido.
[Campo di Football. Liz è seduta sulle gradinate a guardare un allenamento con
le bandiere. Max si avvicina e le consegna un libro.]
Liz: Colloqui per il College per Stupidi?
Max: Ho intenzione di aiutarti ad entrare a Harvard.
[Max si siede vicino a Liz e comincia a dare una scorsa al libro.]
Max: Perché l'Università di Harvard?
Liz: Ehm, beh, quando ero in prima superiore, lessi questo articolo veramente
interessante della Dott.ssa Laura Holt....lei è questa professoressa che lavora
al Dipartimento della Biologia Molecolare e Cellulare... e mi ha proprio dato
una visione totalmente diversa della scienza. Ha veramente cambiato la mia
vita.
Max: Quali sono i tuoi 3 punti di forza?
Liz: Perché mi stai aiutando? Perché se entro... Cambridge è molto lontana,
Max.
Max: Lo so questo, ma questa cosa è molto importante per te. ...Ah, qual'è il
tuo più grande rimpianto? [Liz non risponde] Che c'è che non va? Ti senti
ancora male?
Liz: Ehm, solo un po'. Non so. Sono un po' preoccupata per tutta questa
faccenda di scuola, sai? [Prende i suoi libri e si alza] Sai cosa? Dovrei
andare. Mio padre mi sta aspettando al Crashdown. [Liz si riprende il libro]
Grazie per l'aiuto, Max. [Liz si avvia]
Max: [Si alza e afferra Liz per un braccio] Liz, aspetta.
[Liz sviene. Max l'afferra e la fa sedere.]
Max: Stai bene?
Liz: Sì. Sì, sto bene. Io, ehm, penso che questa influenza mi stia
distruggendo. Ehm, dovrei andare a casa e infilarmi a letto. [ Appoggia una
mano su uno dei suoi libri per prenderlo. Immediatamente il libro va a fuoco.
Liz allontana la mano e caccia un urlo. Max blocca Liz con il suo corpo e usa i
suoi poteri per spegnere le fiamme.]
Max: Non l' ho fatto io!
Liz: L' ho fatto io.
[Max la guarda confuso.]
Max: Non è possibile.
Liz: [annuisce] Sì che lo è! Tu mi hai guarita e adesso io sono diversa.
[Michael e Max sono nel deserto a scavare con delle pale.]
Michael: Voi ragazzi mi state sempre dando addosso sul fatto di essere
impulsivo e stupido. Beh, sai cos'è stupido? Strisciare per il deserto mentre
tuo padre sta guardando ogni nostro movimento.
Max: Stai zitto, Michael.
Michael: Di chi è stata l'idea di seppellire la roba aliena in un posto
qualsiasi? Cosa siamo noi? Otto? Esiste una cosa chiamata cassetta di
sicurezza!
Max: Mi serve la traduzione del libro! Deve esserci qualcosa sul cambiamento di
Liz.
Michael: L' hai letta almeno 10 volte!
Max: Beh, forse ho perso qualcosa!
Michael: E se invece non c'è niente là dentro?!
Max: Beh allora troverò qualcuno che sappia qualcosa! [pausa] Anche se dovessi
contattare l' FBI.
Michael: Hey Max, so che è una cosa grossa, ma devi stare calmo! Va bene? Non
alzare alcun polverone. Se ci esponiamo non potremo aiutarla.
Max: E' un rischio che sono disposto a correre.
Michael: [arrabbiato] Vuoi che inculchi in quella tua testa un po' di buon
senso proprio adesso?!? Ho una pala qui, lo farò!
[Max usa i suoi poteri per spedire la pala di Michael lontano di qualche
metro.]
Max: [agitatissimo] C'è qualcosa che non va in lei, Michael! E io non so come
sistemarla!
Michael: Lo scopriremo.
Max: E che succede se non ci riusciamo?! Che succede se peggiora?! Io ho
incasinato le cose un milione di volte per scoprire che siamo! Sai quante volte
lo ha fatto Liz? [pausa] Mai! E questo è quello che riceve in cambio! Senti,
sto facendo tutto quello che ci vuole per aiutarla. Se hai qualche problema con
questo, puoi andartene subito!
[Michael si allontana. Prende la sua pala e torna indietro ad aiutare Max a
scavare.]
[Scuola. Liz sta facendo il colloquio per Harvard.]
Uomo: Allora, signorina Parker, perché Harvard?
Liz: Beh, fin da quando avevo 14 anni e lessi un lavoro della Dott.ssa Laura
Holts, capii che volevo lavorare con lei in persona.
Uomo: Laura è una splendida insegnante. Penso che voi due andrete molto
d'accordo. Ti vedi nel...
[Liz non riesce più a sentire che cosa le sta dicendo.]
Liz: Mi scusi, cosa?
[L'uomo ripete la domanda, ma Liz non riesce di nuovo a sentirlo.]
Uomo: Liz? [adesso lei lo capisce]
Liz: Mi scusi, potrebbe solo ripetere la domanda?
Uomo: Tu intendi... [Liz non riesce più a sentirlo.]
Liz: Penso...ehm. ...Non ne sono proprio sicura.
Uomo: Ora ovviamente Harvard... [Liz di nuovo non riesce a sentirlo.]
[L'intera stanza comincia a girare intorno. Liz si spaventa e si alza di scatto
dalla sedia, facendola cadere.]
Uomo: Liz, che cosa stai facendo?
Liz: Mi scusi. Mi...mi...mi dispiace. Mi dispiace. [Prende la sedia e la
rimette di fronte alla cattedra.] Ecco qui. Ecco qui. [Liz se ne và di corsa
dalla stanza.]
[Crashdown. Maria entra e va a sedersi al bancone, vicino a Jim.]
Maria: Ciao.
Jim: Hey. Come sei bella. Hai un appuntamento?
Maria: No, è solo per un ricevimento che Dominique ha organizzato.
Jim: Giusto.
Maria: Ascolta, non ti ho mai ringraziato. Se non mi avessi invitato a cantare
con la band, tutta questa cosa non sarebbe mai successa.
Jim: Non devi ringraziarmi. Andiamo, eri magnifica.
Maria: Sì, ma lo eri anche tu.
Jim: Beh, grazie. Lo pensavo anch'io.
Maria: Mi sento come se ti avessi rubato qualcosa.
Jim: Non hai rubato niente. Senti, ora...quanto spesso succede che capiti una
cosa come questa? Devi approfittarne. Io lo farei se succedesse a me.
Maria: Lo so.
Jim: Ascolta, sto facendo tardi per il controllo dell'audio.
[Jim si alza per andarsene.]
Maria: Ok, beh, potresti dire ai ragazzi che li saluto?
Jim: Sicuro. In bocca al lupo.
Maria: Grazie.
[Jim se ne và. Maria và nel retro del Crashdown, dove Michael sta lavorando.]
Maria: Hey.
Michael: Oh, grazie per essere passata.
Maria: Sono già in ritardo, quindi hai solo un minuto.
Michael: Beh, ci vorrà un po' di più di così. Jesse è per strada.
Maria: [confusa] Scusa?
Michael: Gli ho chiesto di dare un'occhiata al tuo contratto.
Maria: Perché l' hai fatto?!
Michael: Maria, stai parlando di prender su tutto e andare a New York!
Maria: Jesse non...
Michael: Voglio solo essere sicuro che tu sia protetta.
Maria: Ok, Michael, aspetta, vedo cosa sta succedendo qui!
Michael: Sì, stai buttando via un consiglio legale gratuito!
Maria: No, intendo noi! Io...apprezzo veramente l'interesse, ma tu non devi
badare a me. Le nostre vite non sono più collegate.
Michael: Non siamo appena stati a letto insieme?
Maria: [lentamente] Sì, è vero.
Michael: Ma non significa niente!
Maria: E'...è stato bellissimo, ma...voglio dire...è solo che non significa
che...E' stata una cosa spontanea. Tu ti sentivi bene, io mi sentivo bene...
Michael: Questa è la ciliegina su una giornata già grandiosa, ho capito!
Maria: Michael...
Michael: Semaforo rosso! Non è un problema.
Maria: Augurami buona fortuna.
[Michael le fa un gesto di saluto con la spatola da cucina. Maria se ne và.
Michael guarda verso l'alto. E' chiaramente ferito.]
[Liz e Kyle sono nella stanza di Liz. Liz è seduta sul suo letto. Kyle è di
fronte a lei.]
Liz: Mi dispiace, sono sicura che ci sarebbe qualche altro posto dove dovresti
essere.
Kyle: No, senti, mi sono offerto io.
Liz: E' che non avevo proprio nessun altro da chiamare.
Kyle: Maria non lo sa?
Liz: [scuotendo la testa] Ah-ah, non ancora. Questa faccenda del disco è una
cosa veramente enorme per lei. Ha dato così tanto della sua vita per tutto
questo. [Kyle si siede vicino a Liz e le appoggia una mano sulla spalla.] Tu
come stai?
Kyle: Non ho ancora sintomi ma, sai... Max mi ha guarito almeno un anno dopo
che ha guarito te, quindi ...forse ho solo questa finestra di tempo
assolutamente grandiosa, durante la quale posso ossessionarmi con questa cosa.
Liz: [ride] Che fortunato!
[Bussano alla finestra. E' Max. Kyle si alza e Max entra nella stanza.]
Max: [verso Liz] Cos'è successo?
[Liz non risponde.]
Kyle: Fagli vedere.
[Liz si alza le maniche e si vede che le sue mani sono attraversate da scosse
di elettricità.]
Max: Ti fa male?
Liz: Va e viene.
[Max si siede vicino a lei.]
Liz: Pensi che morirò?
[Max la guarda sconsolato, senza rispondere.]
[Dominique e Maria sono allo studio di registrazione. Dominique si sta
ritoccando il trucco e Maria sta sniffando il suo olio di Eucalipto.]
Dominique: Allora Adam Chase sta arrivando. E' un produttore leggendario,
tesoro, e se gli piace la tua roba, puoi farti largo sulla mensola del
caminetto e assumere una domestica per spolverare i tuoi Grammys. [vede che
Maria sta sniffando.] Cosa... cosa stai facendo?! Cos'è quello?
Maria: Oh, è solo Eucalipto. E' per aiutarmi a star calma.
Dominique: Sì, beh, dolcezza, basta così! Puzzi come J. Lo! Wow.
[Adam entra.]
Dominique: AC!
Adam (AC): Dominique. Che sta succedendo baby?
Dominique: Beh, chiaramente controlli tutte le bollenti novità.
Adam: Mi sembra giusto.
Dominique: Ecco la nostra scoperta. Adam Chase, Maria DeLuca.
Maria: Piacere.
Adam: Piacere.
Dominique: Allora?
Adam: [ tenendo in mano il “demo” di Maria] E' un singolo.
Dominique: Lo sapevo!!
Maria: Si chiama "Behavior". L' ho scritto quando io e il mio ragazzo abbiamo
rotto.
Adam: Giusto. Ci ho pasticciato un po' sopra, vuoi sentire?
Maria: Sì, mi piacerebbe molto sentirlo.
[Adam le fa sentire il “demo” rivisitato.]
Dominique: [al telefono con qualcuno.] Ciao. Sì, ad Adam Chase và a genio! Oh
sì, la ragazza sarà favolosa. Ok, Ok, ciao.
[La canzone di Maria è stata trasformata in versione techno-dance. Maria non ne
è chiaramente contenta.]
Adam: Ben ritmato, vero?
Maria: Questa sono io?
Adam: Sì, ho rimixato i suoni vocali e ho aggiunto qualche rimixaggio sotto.
Sai, è un po' ritagliato lungo gli orli, ma è roba tua.
Dominique: Wow. E' una numero uno, vero?
Adam: Lo sai.
[Dominique lancia un gridolino di gioia.]
Maria: Doveva essere una canzone d'amore.
Dominique: Sì, beh, adesso è una canzone che si può anche ballare.
[Qualche minuto più tardi, Dominique e Maria stanno parlando in privato.]
Dominique: Quindi tu la detesti.
Maria: No. No, ero solo indirizzata verso uno stile P.J. Harvey e adesso suona
come Britney Spears.
Dominique: Io...non sono assolutamente d'accordo.
Maria: [sospira] La mia musica è qualcosa di personale per me, Dominique.
Dominique: Ok. Maria, il mio lavoro è trovare artisti che possono vendere
dischi, giusto? Adesso, tesoro, tu hai il look e la voce per farlo, ma quando
si arriva alla musica, baby, devi lasciarla scrivere ai professionisti.
Maria: Quindi, io sono solo una comodità?
Dominique: No. No...hai molto talento, ma questa etichetta discografica è
pronta ad investire molti soldi su di te e... sai, loro pagano i conti, loro
hanno l'ultima parola. E' così che sono sempre andate le cose. ...Beh, senti,
forse bisogna che tu ti chieda se veramente vuoi farlo. [Maria annuisce]
[Più tardi, quella sera, Maria è fuori dalla casa di Michael ad aspettare che
rientri. Michael si avvicina.]
Michael: Fammi indovinare, sei incappata in George Lucas in videoteca e lui ti
vuole nel suo prossimo film.
Maria: Avevi ragione di dirmi di essere cauta. Quelle persone della casa
discografica sono false. Vogliono trasformarmi in una sciocca principessa del
pop.
Michael: Pessima cosa.
Maria: Hanno trasformato una delle mie canzoni in un'autentica schifezza,
Michael. E' stato così umiliante.
Michael: Perché sei qui?
Maria: Forse sto per buttar via una grossa opportunità, mi serve qualcuno con
cui parlare.
Michael: Fammi capire bene, mi hai mollato così potevi andartene a vivere il
tuo sogno...e adesso mi vieni a dire che stai mollando anche quello?
Maria: Mi dispiace, ho solo davvero bisogno di qualche consiglio adesso.
Michael: E' come hai detto tu. Noi non siamo più legati. Potrei invitarti
dentro e dirti di restare a Roswell, perché questo è quello che voglio, ma sai
una cosa? Non voglio essere quello con cui te la prenderai per aver rovinato la
tua vita.
Maria: Michael...
Michael: Dovresti andartene ora. [Apre la porta per entrare.]
Maria: Non ho nessun altro posto dove andare.
Michael: Hai un sacco di altri amici.
Maria: Come chi? Liz? Ho cercato di parlarle, ma non è in giro.
Michael: Ma sai almeno che cosa le sta succedendo?!
Maria: Sì, è arrabbiata e preoccupata e non risponde alle mie telefonate.
Michael: Potrebbe star morendo, Maria!
Maria: Cosa!?
[Max, Liz e Kyle sono nel deserto. Max porta Liz davanti all'auto, alla luce
dei fari, la distende per terra e si inginocchia al suo fianco. Le guarda la
pancia e vede che ci sono scariche elettriche. Kyle è in piedi dietro di lui.]
Kyle: Ok, spiegami di nuovo che cosa facciamo?
Max: Secondo il libro, posso usare le pietre guaritrici per amplificare i miei
poteri. [Max piazza le pietre intorno a Liz] Se facciamo così, questo potrebbe
spazzar via qualunque cosa stia succedendo dentro di lei.
Kyle: Cosa posso fare io?
Max: Solo stare indietro.
[Max stende la sua mano sopra la pancia di Liz e cerca di guarirla. Sotto il
fascio di energia, il corpo di Liz si solleva di qualche decina di centimetri
da terra, mentre Max continua a cercare di guarirla.]
Liz: Fa male!
Max: Fa un respiro profondo. Non ci vorrà ancora molto.
Liz: Fermati, per favore, non resisto!
[Kyle si avvicina.]
Max: [fermando Kyle] No!
Liz: [dolorante] Fermati!
Max: Aspetta, sta funzionando, posso sentirlo!
Liz: No!
Kyle: Max!
Max: Ancora solo un po'. Liz, devi fidarti di me!
Liz: [in panico] Non posso!
[C'è un' esplosione di energia. Liz casca a terra e Max viene spinto
bruscamente all'indietro.]
Liz: [tirandosi su a sedere] Smettila di farmi del male!
Max: [Sedendosi] Non volevo fartene.
Liz: No, Max, ma me ne fai! Me ne fai sempre....Perché sei stato a letto con
lei!? [Max non risponde] Perché?!?
Max: Liz...
Liz: [piangendo] Ogni singola volta che nomini tuo figlio, questo mi ricorda
quello che mi hai fatto. Come mi sei stato infedele! Come puoi non capirlo!?
Max: [cercando di toccarla] Liz, per favore...
Liz: [indietreggiando] Stai lontano!! Lo stai facendo...
Max: No, non è vero. Liz, ti prego. [Le tocca il viso] Per favore. [ Scosse
elettriche le passano sul viso. Liz grida.]
Kyle: [ afferrando il braccio di Max.] Max! Max, fermati! Ascoltala! Vuoi
ucciderla!?
[Max guarda Liz, disperato.]
[Fuori dal Crashdown, Kyle e Liz sono in macchina.]
Kyle: Ti aiuto a salire le scale.
Liz: Posso farcela da sola. ...Ho veramente detto tutte quelle cose a Max,
vero?
Kyle: Sì.
Liz: Non ho potuto farci niente. Tutto è come...
Kyle: Esploso.
Liz: Come farò a guardarlo in faccia?
Kyle: Ascolta, capirà che qualcosa è andato storto là fuori. Tu non avevi il
controllo di ciò che stavi dicendo.
Liz: Ma ce l'avevo. Voglio dire, quello è ciò che sento veramente nel profondo
di me. ...E adesso lui lo sa, Kyle.
Kyle: E allora?
Liz: Non posso tornare indietro.
Kyle: Liz, senti, non puoi preoccuparti di Max adesso. Devi prenderti cura di
te. [Liz sospira] Hai capito?
Liz: Sì.
Kyle: Ok. Perché non provi a dormire un po'?
[Liz scende dall'auto. Più tardi, Liz è distesa sul suo letto. Maria entra in
camera.]
Maria: Sono qui.
[Liz e Maria sono fuori, sedute su una panchina.]
Maria: Mi dispiace così tanto.
Liz: Maria, smettila di scusarti.
Maria: Sei passata attraverso un vero inferno.
Liz: Sì, ed è esattamente quello che non volevo che capitasse a te lungo la
via.
Maria: Non farlo mai. Sei la mia migliore amica, Liz Parker, quindi non farlo
mai, ok?
Liz: Ok. ...Non dovresti proprio lasciarti scappare questa faccenda del disco.
Maria: Ti ho detto...
Liz: E allora? Allora, devi fare un compromesso. E con questo?
Maria: Non sono una che si svende.
Liz: [ironica] Questo è fantastico. Dovresti dirlo a tutti i tuoi colleghi,
alla fabbrica del formaggio. Sono sicura che resteranno molto impressionati.
Maria: [ridendo] Okayyyy. Strega.
Liz: Maria, tu hai più talento nel tuo dito mignolo di qualsiasi altro in
questa città.
Maria: [alzando i due mignoli] Quale dei due?
Liz: Sono seria. Dovresti trovare un modo per fare un compromesso, senza
perdere quello che per te è più importante. Perché, se non lo fai, finirai per
essere infelice per sempre.
Maria: Ma allora dovrei andare a New York, e io proprio non intendo lasciarti.
Mi dispiace.
Liz: Io starò bene. Davvero.
Maria: D'accordo. Domani inviterò Dominique al mio mega-buffet "tutto quello
che riesci a mangiare". [ride] ...Dio, la vita potrebbe essere più complicata
di così? A volte, vorrei solo poter chiudere gli occhi e...essere semplicemente
da un'altra parte.
Liz: Un caffè a Parigi?
Maria: No. Giamaica. La spiaggia. L'oceano blu. La sabbia tiepida fra le dita
dei piedi. ...Ti senti un po' meglio?
Liz: Sì!
Maria: Anch' io!
[Liz ritorna nella sua stanza. Max è seduto fuori dalla sua finestra.]
Liz: [avvicinandosi alla finestra] Max, che stai facendo qui? Non puoi stare
qui.
Max: Ho provato a chiamarti.
Liz: Ero fuori con Maria.
Max: Ho pensato che fosse successo qualcosa.
Liz: No, non è successo. Ma mio padre salirà fra pochi minuti. [Max cerca di
guardare dentro la stanza, ma Liz gli blocca la visuale.] Devi proprio
andare... [Max le è troppo vicino. Scosse di elettricità ricominciano a
passarle sul viso] Max, te ne devi andare!
Max: Ascolta! Andremo in macchina a L.A. (Los Angeles). Langley saprà cosa
fare! Lui può sistemare tutto.
Liz: Max!
Max: Maria può coprirti! Possiamo essere di ritorno in 2 giorni!
Liz: No!
Max: Ti prego, Liz. [Max cerca di afferrarla per un braccio, ma lei si
allontana. Allora indietreggia un po'.] Tutto quello che hai detto nel
deserto... non possiamo proprio fare finta che non sia successo. Ho bisogno di
parlarne.
[Liz comincia a chiudere la finestra.]
Max: Liz, ti prego, non chiudermi fuori. [Sono entrambi vicini alle lacrime]
Che cosa faremo adesso?
Liz: [trattenendo le lacrime] Devo scoprirlo. ...Da sola.
[Liz chiude la finestra. Si guardano l'un l'altra per qualche secondo. Max le
sussurra " ti amo" e poi si avvia a scendere la scala esterna. Si ferma a
guardarla un'ultima volta e le sorride. Poi se ne và.]
[Il signor Parker sta lavorando giù al Crashdown, dopo l'orario di chiusura.
Liz gli si avvicina.]
Sig. Parker: Tesoro, che c'è che non và?
Liz: La mia vita è fuori controllo. Voglio andare in collegio.
[Il signor Parker l' abbraccia.]
[Liz ha fatto i bagagli. Dà un'ultima occhiata alla sua camera. Poi scrive una
lettera.]
Liz: [Voce fuori campo] Caro Max, cosa c'è di così speciale nell'essere
normali? Ti ricordi quando me lo hai chiesto? A quel tempo, la risposta era
"niente". Per causa tua, Max, per quanto tu mi amavi. [Mentre sentiamo la voce
di Liz, vediamo che ha preso un autobus.] Adesso però, la risposta è diversa.
La normalità è qualcosa di cui ho bisogno. Ed è per questo che devo andarmene.
Devo scoprire cosa significa la mia vita, lontano da Roswell e lontano da te.
[Max sta leggendo la lettera.] Non odiarmi per aver fatto questo. Ti amo più di
quanto tu possa mai sapere. Liz.
[Liz è sull'autobus e guarda fuori dal finestrino, sorridendo.]
Traduzione dall'originale
realizzata da
Kikka
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