Trascrizione realizzata da
Elisa
2014 A.D. poco prima della fine
(Max e Liz penetrano all’interno del Granilith)
MAX: Non ti lascerò!
LIZ: No, Max, devi andare nel passato!
MAX: Se ci riuscirò, se ce la farò io e te non esisteremo…
LIZ: Senti…
MAX: Non ci saremo più!
LIZ: Se non lo fai moriremo! Moriranno tutti! Max, devi andare! Devi fare
questo! Tu ci devi andare!
MAX: Non ti rivedrò più…
(Si abbracciano disperati)
MAX: Grazie…
LIZ: Di cosa?
MAX: Per ogni sorriso, per ogni bacio…
LIZ: Max, io non ho nessun rimpianto…
(Un’esplosione nei pressi del Granilith getta in terra i due ragazzi, poi Max
si alza ed inserisce un tubo di cristallo nella base del cono, che si attiva.
Si guardano negli occhi, poi Max si materializza all’interno del cono del
Granilith e l’energia sprigionata fa cadere a terra Liz, che si rialza e si
avvicina al giovane tendono una mano verso di lui nel tentativo di toccarlo in
un ultimo saluto. Il corpo di Max svanisce in un alone luminoso)
LIZ: Max… Max !… (Si lascia scivolare in ginocchio desolata)
Hondo, New Mexico, il presente
(Maria, Liz ed Alex sono in viaggio in macchina, sotto la pioggia)
LIZ: Mi sento così confusa…
ALEX: E io depresso…
MARIA: Bravi!
LIZ: Max continua a venire alla mia finestra per dirmi che vuole tornare con
me, ma io so che non potrebbe funzionare!
ALEX: Isabel mi ha fatto un altro di quei discorsi tipo: “Alex, sei un grande
amico!” Mi veniva da vomitare…
MARIA: Io ho Michael Guerin. E’ mio!... Dovevate vedere la sua faccia quando mi
ha chiesto scusa! I suoi occhi mi imploravano di riprenderlo e di tornare con
lui, così l’ho acciuffato una volta per tutte! Beh, credo…
LIZ: Ma dove ci stai portando?
MARIA: In un posto dove tutte le nostre domande avranno finalmente una
risposta! Fidatevi di me…
(L’auto si ferma vicino allo studio di una medium: “Madame Vivian’s. Know Your
Future”)
MARIA: Ci dirà del futuro con i nostri amici alieni. E’ una veggente: mia madre
ha vissuto seguendo i suoi consigli…
ALEX: E questa sarebbe una garanzia?
(Alex è seduto davanti alla medium)
ALEX: Quindi Isabel e io…
MADAME VIVIAN: Tu sarai un suo grande amico, il suo pilastro. Non farai mai
l’amore con lei, però…
ALEX: Andiamo, Madame Vivian, deve esserci qualche cosa in quelle foglie!
Qualche... momentino di lussuria, qualcosa!… Ah… la mia vita…
(E’ il turno di Maria)
MADAME VIVIAN: Questo ragazzo è un incostante…
MARIA: Col sesso va bene?
MADAME VIVIAN: Questa relazione non durerà molto a lungo…
MARIA: Senta, signora… Non che io abbia voglia a tutti i costi di sposarlo, ma
insomma: durerà qualche mese?
MADAME VIVIAN: 48 ore al massimo.
MARIA: 48 ore?!?
MADAME VIVIAN: Eh sì…
MARIA: Ok. Saranno almeno belle?
(Davanti alla veggente siede Liz)
MADAME VIVIAN: Non ho mai visto delle carte così prima… E’ un ragazzo… diverso…
LIZ: Già…
MADAME VIVIAN: E’ molto… importante, questo ragazzo… un leader…
LIZ: Sì. Lui ha tutto un altro destino: non c’è spazio per me…
MADAME VIVIAN: No, lui sceglierà l’amore!
LIZ: Cosa?
MADAME VIVIAN: Sceglierà te.
LIZ: No. No, no, questo è impossibile…
(La donna indica le carte sul tavolo)
MADAME VIVIAN: Le carte sono chiare: sposerai il tuo vero amore e sarai felice.
Vedi questa carta? Vuol dire intimità, sesso. Queste cose non ti mancheranno di
certo…
(Liz è nella sua stanza, in piedi davanti allo specchio, e si aggiusta un
foulard bianco di pizzo sulla testa)
LIZ: Io, Liz Parker, prendo te, Max Evans, come mio…
(Un rombo, un forte bagliore ed un’improvvisa folata d’aria spaventano Liz, che
si gira di scatto verso la finestra. Max, con i lunghi capelli raccolti in un
ciuffetto dietro la nuca ed un completo nero di pelle, si accovaccia sul
davanzale e la guarda)
MAX: Liz…
LIZ: Max?
SIGLA
LIZ: No, io non… io non so chi sei tu, ma tu non sei Max! (Indietreggia per
allontanarsi da Max e sale sul letto)
MAX: Liz, so che è difficile da credere…
LIZ: Ma che ti aspetti? Che io mi beva che il granilith è una specie di
macchina del tempo?!?
MAX: Non aveva questo scopo, ma ha un’enorme quantità di potere e abbiamo
creato artificialmente uno squarcio nel tempo!
LIZ: No! No, non esistono i viaggi nel tempo, ok? Perché sono contro ogni
regola della fisica, della realtà e… di qualunque cosa!
MAX: Mi rendo conto che è sconvolgente…
LIZ: No, tu non sei Max, ok? Tu… tu sei solo un brutto sosia… sei un altro tipo
di alieno che riesce a somigliare a Max con quella barba e quei… quei capelli
grigi!…
MAX: Ho i capelli grigi?
LIZ: Non mi diverti, va bene?
MAX: Aspetta…
(Max la prende per un braccio ma lei cerca di divincolarsi)
LIZ: No… no…lasciami andare…
MAX: Liz, Liz! Sono io...
LIZ: Ti prego, lasciami stare!
MAX: Se io fossi solamente un sosia non potrei dirti quello che sta per
accadere… Fra circa dieci secondi io comincerò a cantare davanti alla tua
finestra. Accompagnato da… una banda messicana…
LIZ: Una banda messicana? Max non farebbe mai una cosa così assurda!…
MAX: Tre, due, uno…
(Silenzio)
LIZ: Allora?
MAX: Ancora qualche secondo…
(Si sentono le prime note di una chitarra)
MAX: Ho passato una settimana a imparare le parole da un amico spagnolo…
(Sorpresa, Liz esce sulla terrazza e si accosta al parapetto. Max la segue
rimanendo nei pressi della finestra)
(In strada, accompagnato da tre suonatori messicani, Max si porta il sombrero
al cuore e comincia a cantare)
MAX: No mas tres dìas...
LIZ: E’ una situazione imbarazzante…
MAX: Lo so... Ma volevo a tutti i costi la tua attenzione... Mi avevi respinto…
(Da dietro il sombrero Max fa apparire un mazzo di rose rosse e lo lancia verso
Liz. Prima che lei le afferri, le rose diventano bianche)
MAX: Mentre ti lanciavo i fiori ho ricordato che preferivi le rose bianche…
LIZ: Come mai sei qui?
MAX: Non posso dirti troppo, Liz… Solo quello che devi sapere: fra quattordici
anni saremo conquistati dai nostri nemici.
LIZ: Ah… Chi sarà conquistato?
MAX: Tutti quanti… La Terra. Devi aiutarmi ad evitare che questo accada.
Dobbiamo cambiare il futuro!... Dovremo agire… con una precisione… chirurgica!
Nessuno deve sapere che sono qui, soprattutto non io… Quello… sono io da
ragazzo…
LIZ: E… cosa vorresti che facessi?
MAX: Dopo: sta arrivando tuo padre… (Si appoggia alla parete accanto alla
finestra per non essere visto)
JEFF PARKER: Liz, che diavolo succede là fuori? E’ di nuovo Max? E’ lui che sta
cantando? Sono le undici, domani si va a scuola!…
(L’uomo si avvicina al parapetto e vede i tre messicani e Max allontanarsi in
strada)
JEFF PARKER, ridacchiando: Accidenti…
(Al Crashdown Café)
MARIA: Devo parlarti…
MICHAEL: Di che?
MARIA: Beh, del nostro rapporto…
MICHAEL: Vuoi scherzare?
MARIA: Una maga dice che le nostre prossime 48 ore saranno critiche. Puoi…
cercare di non fare il cretino? Ci riesci?
(Arriva Courtney)
MARIA: Niente cameriere in cucina!
COURTNEY: Il mio ordine, Mickey G?
MICHAEL: Sì, ecco…
(Courtney gli si avvicina sorridendo)
COURNEY: Due vassoi, e un’insalata greca con poco formaggio…
(Gli dà una pacca sul didietro)
COURTNEY: Che bravo ragazzo…
(Courtney prende i vassoi con le ordinazioni e se ne va)
MICHAEL: Mi aveva passato l’ordine già da un po’…
MARIA: Ok… Smettila, Guerin. Che c’è sotto?
MICHAEL: Già… vorrei tanto saperlo…
MARIA: Cioè?
MICHAEL: Io non mi fido.
MARIA, con una smorfia: Neanch’io!
MICHAEL: C’è qualcosa che non va, in lei… E’ un’altra faccia nuova in città. E’
arrivata quest’estate così, all’improvviso… La sua foto era nell’ufficio della
Whitaker… Mi scodinzola intorno, lanciando certi sguardi!…
MARIA: Quindi… credi che sia un’aliena?
MICHAEL: O forse una spia... non lo so…
MARIA: Ti dico come la vedo io, Mickey G… Quella ti ha preso di mira!
MICHAEL: Mm… E’ una buona idea…
(Michael si accorge che un hamburger sta bruciando)
MICHAEL: Oh, diavolo!
MARIA: Cosa è una buona idea, Michael?
(Nella stanza di Liz. Max prende in mano una striscia di foto formato tessera
che rappresentano se stesso e la ragazza e viene sorpreso da Liz, rientrata in
quel momento)
LIZ: E’ roba mia!… Allora… ho qualche domanda…
MAX: Mi rendo conto…
LIZ: Se… vuoi che Max faccia scelte diverse nella vita perché non vai a dirlo a
lui?
MAX: E’… complicato… Ma… se una persona incontra se stessa in un’altra epoca
potrebbe esserci una… una reazione…
LIZ: Di che genere?
MAX: Non capisco neanche io il concetto ma… Surena ha detto… Lei un giorno sarà
una tua grande amica… ha detto che ha qualcosa a che fare con la meccanica
quantistica, ma in sintesi… Max e io saremmo distrutti se dovessimo entrare in
contatto…
LIZ: Ah…
MAX: Quello che accadrà nei prossimi giorni è decisivo per la storia del
pianeta… Le cose fra noi sono destinate a… a cambiare… approfondirsi… Diverremo
inseparabili… e non ci dividerà mai più niente fino…
LIZ: … alla fine del mondo?
MAX: Esatto.
LIZ: Che è successo?
MAX: Più noi ci avvicinavamo… più andava male con Tess. E un giorno se n’è
andata da Roswell…
LIZ: Per colpa mia?
MAX: No, per colpa mia…. per come l’ho trattata… Si è scoperto che lei era
essenziale alla nostra sopravvivenza. Noi quattro, Michael, Isabel, Tess e io
eravamo una squadra al completo… ognuno con un dono diverso… E se mancava uno
dei doni mancava la forza. Sta per crollare tutto…
LIZ: Allora… vorresti da me che ti aiutassi a stare con Tess, giusto?
MAX: Sì...
LIZ: Perché non sei andato da lei?
MAX: E’ di te che mi fido… è in te che io ho fiducia… Perché non si tratta solo
di avvicinarmi a Tess… Ho bisogno… ho bisogno che tu mi aiuti ad allontanarmi
da te…
(Michael accompagna Courtney a casa sua con la moto)
COURTNEY: Grazie del passaggio.
MICHAEL: Per così poco…
COURTNEY: Guidi molto bene, sai?
MICHAEL: Grazie.
COURTNEY: Penso... che passerò un’altra notte accoccolata fra le lenzuola a
maneggiare il telecomando…
MICHAEL: Credo che...
COURTNEY: … a meno che... tu non abbia voglia di finire nel mio letto…
MICHAEL: Io devo andare.
COURTNEY: Peccato. Allora… ‘notte… (Si china a dargli un bacio sulle labbra)
MICHAEL (fissa la ragazza e ci ripensa): Al diavolo!
(A casa Valenti Tess stacca un poster dalla parete alle spalle del letto e
sullo spazio lasciato vuoto passa una mano facendo apparire un segno di colore
più chiaro. In quel momento sopraggiunge Kyle)
KYLE: Ehi, non voglio che tu faccia queste cose da strega in casa!
TESS: Fuori dalla mia stanza!
KYLE: E’ la mia stanza!
TESS: Lasciami stare, per favore! (Si avvicina a Kyle) Sono stufa di questo
posto, e anche di Max Evans!
KYLE: Impossibile…
TESS: Non ho chiesto io di starci insieme! Crede che starò ad aspettarlo finché
non avrà capito qual è il suo destino? Non ci sto!... Che se la cavi da solo,
come facciamo tutti!... Sai, sembra che non fossero capaci di fare niente
finché non sono arrivata io! Mm, odio questa vita! (Si siede sul letto e fa un
respiro profondo) Ora va meglio!
KYLE: Sei proprio bella quando sei arrabbiata…
TESS: Sì, certo!…
KYLE: Davvero! Sento una grande energia che si sprigiona da te… Per accendere
la lampada della saggezza dobbiamo prima... pensare alle esigenze del nostro
corpo…
TESS (si alza e va vicino a Kyle): Lasciami dire una cosa, Buddha: io ho una
lampada che ha un gran bisogno di essere accesa!...
(Si sente il suono del campanello della porta d’ingresso e Kyle va ad aprire)
LIZ: Ciao…
KYLE: Sei qui per un motivo o sei venuta perché sentivi che una volta tanto
potevo essere felice?
LIZ: Io… veramente devo parlare con Tess.
(Kyle si volta per andarsene passando vicino a Tess)
TESS: Penseremo dopo alla mia lampada…
KYLE: Certo… Porterò i miei attrezzi...
(Kyle esce dalla stanza e Liz si avvicina a Tess)
TESS: Come va?
LIZ: Credevo che potessimo parlare…
TESS: Parlare di che?
LIZ: Tess, so che siamo partite col piede sbagliato, ma…
TESS: Senti, non amo le confidenze!
LIZ: No, neanch’io, ma…
TESS (Si siede sul divano con fare seccato): Mm...
LIZ: Voglio aiutarti con Max!
TESS: Cosa?!?
LIZ: Io conosco Max e forse posso aiutarti con lui…
TESS: Ma allora mi consideri proprio una stupida!... Non so quale sia il tuo
piano ma non voglio aiuto, assolutamente! Tu mi detesti, tutti voi! Credi forse
che non lo sappia?
LIZ: Non sto facendo questo per te, lo sto facendo per Max!... Il suo futuro
sei tu…
TESS: E te ne sei accorta ora?
LIZ: No, no! Senti... ci ho pensato quel giorno del deserto, quando m’ero
allontanata da lui. Tess, io… io sono stanca di vivere così e… e non sarò
libera di cercare qualcuno finché Max non troverà un’altra!
TESS: Senti, a me non serve il tuo aiuto! Se Max non viene da solo può anche…
può anche andarsene al diavolo!
LIZ: Tess, non è stato facile per me venire qui… puoi immaginartelo… So che ti
è difficile ammettere che hai bisogno del mio aiuto... ma è così!... Dipende…
dipende solo da te…
(A casa di Courtney. La ragazza è inginocchiata alle spalle di Michael e lo
massaggia sulla schiena)
MICHAEL: Allora, da quanto tempo vivi a Roswell?
COURTNEY: Qualche mese.
MICHAEL: Perché sei qui?
COURTNEY: Mi ha sempre interessato l’argomento alieni, ma devo ammettere che
quello che ho visto andava ben oltre le mie aspettative…
(Cominciano a baciarsi)
COURTNEY: E ora?
MICHAEL: Doccia!
COURTNEY: Vieni…
MICHAEL: No, solo tu!
COURTNEY: Perché?
MICHAEL: Intanto vai tu, per favore, eh? Io ti raggiungo tra un secondo…
COURTNEY: Ok. Giochetti d’acqua? Carini... Faremo tanti bei giochini, Mickey G!
(Va verso il bagno cominciando a spogliarsi)
(Rimasto solo Michael comincia a frugare in un cassetto poi apre gli sportelli
di un mobile e lo trova pieno di flaconi di lozione per il corpo. Sentendo
bussare alla porta richiude gli sportelli e va a vedere di chi si tratta)
MICHAEL (apre la porta a Maria): Ma che diavolo fai qui?
MARIA: Indago su Courtney. Tu, che diavolo fai?
MICHAEL: Io, indago su Courtney! Vattene!
MARIA: No, no, no! Ho trovato una foto di te, Max e Isabel nel suo armadietto,
e la tua faccia era cerchiata!
MICHAEL: Sul serio?
COURTNEY: Metti un po’ di musica, tesoro!
MARIA: Bastardo!
MICHAEL: Dovevo farla uscire dalla stanza! (Si volta indietro verso il punto da
cui è provenuta la voce di Courtney) Sì, d’accordo, amore!
MARIA: Oh! Maledetto!
MICHAEL: Ho tutta la situazione sotto controllo! Ora, però, vattene via!
MARIA: Se la sfiori anche solo con un dito...!
MICHAEL: Non la sfiorerò nemmeno con un’unghia!
COURTNEY: Lo sai, i tuoi sono baci che non si dimenticano!
MARIA: Oh! (gli dà uno schiaffo in testa) Evidentemente sei venuto qui per due
motivi!
COURTNEY (entra nel soggiorno indossando solo un asciugamano annodato sul
petto): C’è qualcuno...
MARIA: Ah... (lancia a Courtney un mollettone per i capelli) Ecco, l’avevi
dimenticato. Ehm... (Guarda Michael in faccia) Ti avevo detto che ti restavano
48 ore? No, sono stata troppo ottimista! Tra noi è finita! (e se ne va)
MICHAEL (si gira appena verso Courtney poi esce a sua volta): Me ne vado.
(Tess siede ad uno dei tavolini esterni del Crashdown Café. Dal lato opposto
della strada, nascosti dietro una porta a vetri con le veneziane abbassate, Liz
ed il Max venuto dal futuro osservano la scena con un binocolo)
MAX: Sei riuscita a farle mettere quel top?
LIZ: Sì. Ti piace molto?
MAX: Dobbiamo... giocare tutte le carte... Sta arrivando!
(Arriva Max e si avvicina al tavolino)
LIZ: Non guardarlo... lascia che si avvicini... Fagli vedere il libro, devi
essere certa che lo veda!... Digli che Steinbeck è il tuo scrittore
preferito...
MAX: Si è seduto! Ci siamo...
LIZ: Molto bene... (Sentendosi osservata si volta verso Max e gli sorride) Che
c’è?
MAX: No, niente... Solo... che rivederti a diciassette anni mi fa riprovare
certe sensazioni... lo stomaco stretto ogni volta che ti vedevo...
LIZ: E... ehm... poi ci siamo sposati?
MAX: Sai che non posso.
LIZ: Sì, so che non puoi parlarne, scusa, lo so...
MAX: Siamo fuggiti... A diciannove anni.
LIZ:Diciannove anni? Ah, eravamo due ragazzini... eravamo troppo giovani!
MAX: Io l’avevo detto! Ma tu mi dicesti che Romeo e Giulietta erano più giovani
di noi... Così andammo a Vegas. Ci sposammo in una chiesetta. Auguri,
ragazzi!...
LIZ: Non fu un vero matrimonio...
MAX: Ah, fu bellissimo... Chiamammo Maria, Michael, Isabel e Alex, che ci
raggiunsero a metà strada. Passammo tutta la notte a cantare... ballare... da
qualche parte vicino Phoenix, e alla fine della notte la radio trasmise
“Crederò”!
LIZ: Adoro quella canzone...
MAX: Lo so. Tutti gli altri erano sfiniti ma... ma noi no! Ah, ballammo noi due
soli... Da allora è stata... la nostra canzone.
LIZ: Se il piano funziona... io non potrò mai vivere quel giorno!
MAX: No, infatti...
LIZ: E che succederà a te se il piano funzionerà? Cioè a te... a... alla
versione futura di te...
MAX: Se riusciremo a cambiare qualcosa della storia ci sarà un futuro diverso.
Tutto ciò che formerebbe la mia persona fra quattordici anni sarebbe diverso...
L’uomo che sono ora... cesserebbe di esistere.
(Max ora è seduto davanti a Tess)
MAX: Senti, mi rendo conto che non è colpa tua... Mi hai cercato solo perché è
il tuo destino...
TESS: Sai, posso solo immaginare... Credevi di aver trovato l’amore della tua
vita, e poi qualcuno viene a dirti che tu devi stare con un’altra...
MAX: Sì, è esatto...
TESS: Se ti va di stare con me d’accordo, altrimenti non ha importanza...
MAX: Io non riesco a cambiare idea.
TESS: Lo so ma... si deve essere in due, e se Liz non è interessata...
MAX: Come, Liz non è interessata?
TESS: No, veramente...
MAX: Hai parlato con lei?
TESS: Non esattamente...
MAX (rendendosi conto che qualcosa non va si gira perplesso e nota sull’altro
lato della strada la veneziana abbassata)
MAX (compreso che Max si è accorto di loro lascia andare la veneziana ed
indietreggia): Accidenti...
(Intanto Max si è messo a correre verso la porta a vetri)
LIZ (rivolta al Max del futuro): Esci di qua! (lo sospinge verso il retro
perché si nasconda)
(Max entra nel locale e Liz gli va incontro)
LIZ: Max!
MAX: Ci stavi guardando!
LIZ: Ah...
MAX: E’ stata una messinscena!
LIZ: Sì.
MAX: Hai provato a farmi mettere con Tess...
LIZ: So quanto mi odierai in questo momento e... e io...
(Max le prende il viso tra le mani e la bacia, e le immagini di loro bambini e
dei baci scambiatisi in casa di Michael e nel Crashdown Café passano tra loro)
(I due ragazzi si staccano e Liz resta per qualche secondo con gli occhi
chiusi)
MAX: Io l’ho sentito... e so che l’hai sentito anche tu... e... so che pensi...
che devo lasciarti andare... per il bene di Michael, di Isabel e... e della mia
razza... Ti sei rivolta a Tess... ma lei non può essere te,... non potrà mai
esserlo!
LIZ: Max... noi dobbiamo fermarci qui!... Dobbiamo, è assolutamente
indispensabile...
MAX: Esci con me, venerdì! C’è un concerto di Gomez a Santa Fe... (estrae i
biglietti da una tasca del giubbotto) Ho i biglietti...
LIZ: No, no, Max, non potrò più uscire con te mai più, vuoi capirlo? Ti prego,
non continuare ad insistere...
MAX: Non posso... (e se ne va)
(Rimasta sola Liz si gira desolata verso il Max del futuro)
(Casa Parker. Max segue Liz nella sua stanza scavalcando la finestra dalla
terrazza)
MAX: Tu dovevi rompere con lui, non baciarlo!
LIZ: Tu... tu mi hai baciata! Cioè... lui mi ha baciata!
MAX: Mi fai solo innamorare di più!
LIZ: Ho appena rifiutato il concerto di Gomez!
MAX: L’hai fatto anche l’ultima volta! Quel no non è stata una risposta!...
LIZ: Quindi siamo andati al concerto?
MAX: No... La sera di Gomez sono venuto in camera tua... e quella sera il
rapporto fra di noi si è cementato...
LIZ: Cementato... Quando dici così vuoi dire che...?
MAX: Abbiamo fatto l’amore.
LIZ: No, no, non è vero!
MAX: Liz...
LIZ: No, no, non ho intenzione di fare l’amore con te o con nessun altro... non
voglio farlo in questo momento della mia vita!...
MAX: Penso che ti sbagli...
LIZ: No! Fare l’amore con te è l’ultima cosa che mi può passare per la testa!
Io... io... io non ho neanche...
MAX: Io sì.
LIZ: Ah, è fantastico!... Max il santo che se ne va in giro con un profilattico
in tasca... Non voglio nemmeno sapere che cosa è successo nella tua realtà, io
non farò l’amore con te, non lo farò con nessun altro finché non sarò pronta, e
non lo sono affatto!
MAX: Ti ho già spiegato cosa è successo! Dobbiamo cambiare le cose, dobbiamo
farlo! Finora abbiamo fallito... e non è soltanto Max il problema, qui... anche
tu... Non ti vuoi decidere a cambiare... Devi cercare di fare qualcosa... prima
che sia troppo tardi...
(Al Crashdown Café, nello spogliatoio, Maria sta strappando una foto
rappresentante Michael quando Alex si affaccia sulla soglia)
ALEX: Maria...
MARIA (piangendo): Puoi aspettare fuori un secondo?
ALEX: Certo! (Si rende conto che la ragazza è in lacrime) Cosa c’è?
MARIA: Possiamo andarcene da qui?
ALEX (avvicinandosi a lei): Che è successo?
MARIA: Ho trovato una foto di Michael nell’armadietto di Courtney, è come se
fosse presa da una telecamera, non so...
ALEX: Mio dio, sta bene?
MARIA: Sì, sta benone... Anzi, a meraviglia!... Ero preoccupata quindi sono
andata all’altro capo della città per dargli una mano e... quando sono arrivata
lui... stava già lì... e anche Courtney... in un asciugamani...
ALEX (abbracciandola affettuosamente): Maria...
(Casa Evans. Max sta facendo degli esercizi alla sbarra quando sente bussare
alla finestra. Si volta e vede Liz, così va ad aprire): Che bella sorpresa!
LIZ: Non è quello che credi. (Rifiuta la mano tesa di Max per aiutarla a
scavalcare la finestra) No, non toccarmi. Eh... ti... puoi... mettere una
maglietta, per favore?
(Max si gira per prendere una maglietta e se la infila)
LIZ: Grazie...
MAX: Liz...
LIZ: Non dire niente, ok?... perché sono venuta con tutto un bel discorso ma
quando comincerai a parlare tu il mio discorso non reggerà, sarà diverso!
Voglio solo essere certa di dirti tutto quindi... tu non dire niente!
MAX: Ma...
LIZ: No, non devi dire neanche una parola!... Ho... ho appena riletto Romeo e
Giulietta... e... la prima cosa che ho capito è che il titolo non è giusto. Il
titolo è “La tragedia di Romeo e Giulietta”! Loro muoiono... Lei è una
ragazzina, è anche più giovane di me, e muore... Credo che il motivo per cui la
gente pensa che sia un’opera romantica è che non sa che voglia dire trovarsi in
quella situazione... Però... però... quando la tua vita e anche la vita di
altre persone viene messa a rischio non c’è assolutamente niente di
romantico!... Max, non puoi fermare quello che ti sta succedendo... cioè la tua
vita sarà sempre pericolosa... Ma la mia non deve essere così... La mia vita è
in pericolo solo se sto accanto a te... Io... io mi voglio innamorare di un
ragazzo... un tipo normale... Voglio vivere almeno fino ai miei trent’anni e...
e un giorno voglio anche sposarmi e... e anche avere dei figli... e... e voglio
che i miei figli possano essere al sicuro... Ecco, Max, se... se tu mi ami
veramente devi lasciarmi andare... Ti amo tantissimo ma... io non voglio morire
per te...
(Max continua a guardarla in silenzio, gli occhi lucidi di lacrime)
(Al Crashdown Café Max siede dietro il bancone e guarda Maria)
MARIA: Vuoi sentirti dire solo che andrà tutto bene, vero?
MAX: No... Voglio sentire che cos’hai da dire...
MARIA: Ok... Te lo dico.... Lascia Liz,... lasciala andare... Sarebbe un vicolo
cieco, non abbiamo niente a che fare con voi!... Sono stufa... tutto questo ci
sta complicando la vita!... E’ una situazione assurda...
(Sulla terrazza di casa Parker Liz, seduta con le gambe rannicchiate contro il
petto, piange mentre Max la osserva, poi tende una mano verso di lei. La mano
passa attraverso la scatola di vimini che si trova sul tavolino davanti a lui)
LIZ: Ma... che sta succedendo?
MAX: Ecco, ci siamo!... E’ andata come volevi... Me ne vado...
LIZ: Cioè vuoi dire che tornerai da dove sei venuto?
MAX: No, io non ho dove tornare...
(Al Crashdown Café Maria osserva Max)
MARIA: Allora? Che mi dici?
MAX: Non ce la faccio... Io la amo... Che ci posso fare?
MARIA: Non c’è speranza.
(Sulla terrazza di casa Parker Liz continua a piangere. Max tende di nuovo la
mano e questa volta tocca la scatola di vimini)
MAX: Non ha funzionato. Dobbiamo fare qualcos’altro!
LIZ: No, non ci riesco...
MAX: Devi, Liz...
LIZ : Hai idea di quanto sia stato difficile per me dirgli che non volevo
morire per lui? Lui è l’unica ragione per la quale sono viva... Tu... tu ti
devi inventare un altro piano... ti prego... Va’ da qualcun’altra... io... io
ti giuro che non ce la faccio più...
MAX: Venticinque minuti prima di venire qui ho tenuto Michael fra le mie
braccia... morto... Isabel era morta due settimane prima... Tu ce la devi fare!
Tu devi trovare un modo... Le nostre vite dipendono da te.
LIZ: Ma come? Che cosa posso fare per riuscire ad allontanarti da me?
MAX: Non lo so...
(Al Crashdown Café. Liz si avvicina alla porta che separa il retro dal locale e
guarda dal vetro Isabel e Michael chiacchierare. Maria la raggiunge da dietro)
MARIA: Che hai?
LIZ (voltandosi verso l’amica): Ehm... niente....
MARIA: Sembri dispiaciuta...
LIZ: Sì... però non ne posso parlare... Ah, ho saputo di Michael e Courtney!
(Abbraccia Maria per confortarla)
MARIA: Quello che mi secca è che... quella dannata madame Vivian aveva ragione.
Michael non sarà il miglior fidanzato del mondo, questo lo so, lo sai anche
tu!... Tutta l’America lo sa! Ma quando li ho beccati insieme... aveva
un’espressione impacciata in viso... Non sono mai stata così male...
LIZ: Oh mio dio...
MARIA: Eh, già. Cioè, forse è stato meglio perché... quando li ho visti ho
capito che lui non poteva fare più niente per rimediare... Ora so che è finita!
(A casa Valenti, Kyle apre la porta d’ingresso e si trova davanti Liz)
LIZ: Devi aiutarmi!
(Casa Parker. Kyle comincia a sfilarsi la camicia mentre Liz è in bagno)
KYLE: Sai... non abbiamo parlato... molto, di recente...
LIZ: Già... Ehm, come stai?
KYLE: Non male! Ho trovato Buddha
MAX (appoggiato alla parete, guardando Liz riflessa nello specchio): Non hai
avuto una buona idea!
LIZ: Perché? Che cosa vuoi dire, scusa?
MAX: Credi che funzionerà? Non sarei mai geloso di Kyle!...
LIZ (afferrando i risvolti della maglietta per togliersela): Ti volti, per
favore? (Alza poi la voce per farsi sentire da Kyle) E’ una specie di
meditazione, vero? Incenso, eccetera...
KYLE: E’... guardare la vita da un punto di vista spirituale... in sintonia con
i piani diversi dell’esistenza...
MAX: Che razza di cavolate!
KYLE: Devo levarmi anche gli slip?
LIZ: No, no, quelli te li puoi tenere!
KYLE: Bene...
MAX: Se lui prova a...
LIZ: Ho tutto sotto controllo... Per favore, sta’ lontano!...
KYLE (vedendo Liz uscire dal bagno con indosso solo un asciugamani): Uh... Sai,
non mi è nuovo l’abbigliamento...
LIZ (scuotendo la testa): Non siamo mai stati a letto insieme...
KYLE: No, parlo dell’asciugamani... Ricordi in piscina, due estati fa?
LIZ (sorridendo): Sì.
KYLE: Bene!... Liz... io... voglio che tu sappia che... che ho meditato su
questa intera situazione... e che sono... in pace con me stesso...
LIZ: Ah... Va bene...
KYLE: Allora, cominciamo?
LIZ: Sì, Kyle... Voglio solo rendermi conto se... se hai capito che in realtà
non succederà niente. Non...
KYLE: consumeremo, ho capito.
LIZ: E anche i baci...
KYLE: Senza esagerare, lo so!
LIZ: Sì, ok.
KYLE: Ti devo aiutare, no? Il mio corpo è solo un mezzo!
LIZ: D’accordo. (Si infila sotto le lenzuola e si libera dell’asciugamani)
(A casa di Michael. Il ragazzo sta guardando la partita di football in
televisione quando sente bussare alla porta. Va ad aprire ed Alex entra
passandogli davanti a testa bassa)
MICHAEL: Che c’è?
ALEX: No, niente, niente...
MICHAEL: Senti, voglio vedere la partita quindi, se devi parlare...
(Alex prende il telecomando e spegne la televisione)
ALEX: Ti sei reso conto di che cosa hai fatto a Maria?
MICHAEL: E’ stato solo un equivoco.
ALEX: Senti, non m’importa se pesi quindici chili più di me o che potresti
uccidermi con qualche tuo potere alieno, io non ti permetto di trattarla in
questa maniera! Non m’importa che Isabel mi tratti come una scarpa, ma nessuno
deve trattare così Maria! Non è una ragazza qualunque!
MICHAEL: Devi credermi, io non c’entro niente con...
(Dalla porta aperta si affaccia Courtney)
COURTNEY: Toc toc!
(Alex, nel vedere la ragazza, sferra un pugno a Michael colpendolo alla
mascella e facendolo cadere a terra, poi scuote la mano dolorante)
MICHAEL (strofinandosi la mascella): Ti rendi conto che rischi la vita, a farmi
questo?
ALEX: Sì...
MICHAEL: Ah... Allora sei un vero amico...
ALEX (voltandosi per andarsene): Dimmelo un’altra volta e ti prendo a calci nel
sedere!
COURTNEY (si inginocchia accanto a Michael): Stai bene?
MICHAEL: Sì, sto bene... (Guarda la ragazza e comincia a baciarla. Insieme si
alzano in piedi e, sempre baciandosi, indietreggiano fino ad appoggiarsi contro
la parete. Michael stringe forte Courtney e passa una mano sotto la sua
camicetta ma tra le dita gli resta un brandello di pelle) Sei una Skin!...
Ferma! (Tende il braccio per bloccarla ma l’energia così sprigionata distrugge
invece la televisione. Courtney fugge attraverso la finestra mandando in
briciole il vetro).
(Nella stanza di Liz)
KYLE: Max Evans deve averti fatto arrabbiare parecchio se hai deciso di fare
questo...
LIZ: Ti ho detto che non mi va di parlare del perché lo faccio...
KYLE: Beh, visto che ti sto dando il mio ultimo brandello di dignità...
LIZ: No, davvero, non posso...
KYLE: Abbiamo qualcosa in comune...
LIZ: Sì? Che cosa?
KYLE: Siamo... le uniche due persone che io conosca che sono morte e... sono
state... resuscitate da un alieno.
LIZ: Sì, hai ragione...
KYLE: Ti senti diversa?
LIZ (voltandosi verso di lui): Sì.... Kyle...
KYLE: Mm?
LIZ: Quando lui ti ha guarito... ah... tu... hai visto delle cose?
KYLE: Delle cose?
LIZ: Flash... immagini...
KYLE: No... Ma da quando mi ha guarito mi sembra di vedere Max Evans nudo!
(Liz scoppia a ridere)
KYLE: E’ bello farti ridere di nuovo...
LIZ: Sento come se fosse la prima volta che parliamo... lo sai?
KYLE: E anche chiacchierare è bello...
LIZ: Sì... è vero...
(Nel frattempo Max è apparso dietro la finestra stringendo in mano i due
biglietti per il concerto di Gomez e ha visto Liz a letto con Kyle. Liz si
gira, lo vede ed un’espressione smarrita le si dipinge sul volto. Max se ne va
sconvolto lasciando cadere a terra i biglietti del concerto. Dal suo
nascondiglio il Max del futuro chiude gli occhi chinando il capo)
KYLE (resosi conto dell’accaduto): Direi che ha funzionato...
(Liz annuisce brevemente portandosi vicino alla bocca un lembo delle lenzuola
stretto convulsamente tra le dita)
(Max siede su una panchina nel parco, dove viene raggiunto da Tess)
TESS: Stai bene?
MAX: No.
TESS: Posso... sedermi?
MAX (dopo un lungo silenzio): Certo...
(Sulla terrazza di Liz)
MAX: Ho combattuto mille battaglie... ma vederti fare quello che hai fatto è
stata la più difficile...
LIZ: Ripenso alla sua faccia... e alla tua faccia...
MAX: Forse sarebbe meglio... per te, anche...
LIZ: Che cosa sarebbe meglio?
MAX (sorridendole con dolcezza): Ti ho visto con Kyle. Sta diventando
davvero... un ragazzo in gamba... Forse sarebbe meglio per te stare con un
umano...
LIZ (chinandosi leggermente verso di lui): Ma tu lo sai quello che sei per me?
Quello che sarai per sempre?... Tu sei l’amore della mia vita!... Chiunque
altro verrà sempre al secondo posto... Non ci sarà mai un altro come te...
(Al parco)
TESS: Hai voglia di parlarne?
MAX: No.
TESS: Vuoi che... me ne vada?
MAX (dopo un lungo silenzio): No...
(Sulla terrazza di Liz)
LIZ: Quindi... Max e Tess staranno insieme?
MAX: Non lo so... Non so niente, ora... Questo è un mondo diverso...
LIZ: Perciò io resterò sola...
MAX: Può darsi... O magari no... Da ora in poi il futuro è tutto da
costruire... Te l’ho sempre detto, Liz... creiamo noi il nostro destino...
LIZ: Ehm... ti va di ballare con me?
MAX: Cosa?
LIZ: Voglio fare il mio ballo di nozze...
(Al suono delle note di “I Shall Believe” Max prende la mano di Liz aiutandola
ad alzarsi e balla con lei.
Al parco Tess appoggia una mano sulla spalla di Max e lui la guarda in viso.
Mentre ballano Max fa girare Liz su se stessa. Al termine del giro Liz si
accorge che Max non c’è più ed alza lo sguardo al cielo stellato).
SIGLA DI CHIUSURA
Trascrizione realizzata da
Elisa
|