Roswell.it - Approfondimenti

Le trascrizioni degli episodi di Roswell
Episodio 2.4 "Quell'estate del '47"

Cliccate qui per leggere il copione originale italiano dell'episodio speditomi dalla dialoghista italiana Daniela Altomonte, che ringrazio molto!

Trascrizione realizzata da Crilla


(L’episodio inizia coi quattro alieni nella stanza del Granilith)

TESS: Sembrano le lampade a fluorescenza del laboratorio di biologia.

MICHAEL: Nasedo ha mai parlato di una collezione di pietre?

TESS: Secondo voi, ci può sentire?

MAX: Torneremo dopo la scuola.

(Cambio scena: Corridoio della scuola - Michael e Max stanno camminando vicino)

MAX: Dopo la nona ora, ci torniamo.

MICHAEL: Sai sempre a cosa dare la precedenza, Max.

(Maria si imbatte in Michael)

MARIA: Ciao. Hai cambiato gel? Stamattina hanno messo in vendita i biglietti per la partita. Hai sentito i miei messaggi?

MICHAEL: Certo (e si allontana lasciando Maria contrariata).

MAX: Che gentilezza!

MICHAEL: L’ordine del giorno prevede solo noi quattro: nessuna distrazione!

(Liz si imbatte in Max)

LIZ: Oh, Max...ascolta. Continuano ad arrivare telefonate all’ufficio della senatrice Whitaker. Che faccio? Devo rispondere?

MICHAEL: Non adesso! Ehm…

LIZ (a Max): Ci vediamo in classe (e si allontana).

MAX (a Michael): Sai quelli come te si fanno il vuoto attorno (si allontana).

(L’insegnante di storia di Michael lo ferma nel corridoio)

INSEGNANTE DI STORIA: Signor Guerin, per assurdo che le possa sembrare, ad appena un mese dall’inizio del semestre, lei per me è già bocciato! Ha stabilito un record.

MICHAEL: Se posso essere franco: la Seconda Guerra Mondiale non fa per me!

INSEGNANTE DI STORIA: Allora facciamo una cosa: in questi giorni in città si sta tenendo un raduno di reduci di guerra. Voglio un’intervista, con l’esperienza di uno di questi veterani, sulla mia scrivania, entro le 17 di oggi.

MICHAEL: Gli anziani mi mettano a disagio.

INSEGNANTE DI STORIA: Beh, provi a considerarli dei pezzi di storia viventi.

(Cambio scena: Camera d’albergo di Hal Carver, veterano di guerra - Michael sta cercando di intervistarlo)

MICHAEL: Come è stato, fare la Seconda Guerra Mondiale?

HAL: Tu che ne dici?

MICHAEL: Ok,… ok andiamo oltre! Ehm… Roswell...che differenza c’è fra come è oggi e come era allora?

HAL: Non lo so. Non ci metto più piede dal ‘47.

MICHAEL: Senta, Hal...

HAL: Capitano Carver.

MICHAEL: Capitano Carver. Mettiamola così. Se lei mi racconta un paio di cosette, io le metto su questo bel quadernino e il resto lo copio dall’enciclopedia.

HAL: Ma certo alle prime difficoltà si prende un libro e si copia. Voi ragazzi oggi giorno, siete più ignoranti di una scarpa. Hai mai sentito di Pearl Harbur, della Bomba Atomica, di Yalta, di Jane Russell? Ti è mai capitato?

MICHAEL: Vuoi toglierti i denti per lavarteli?

HAL: Hai detto, scusa?

(Sul tavolo Michael prende una vecchia foto di un aereo)

MICHAEL: B-17G.

HAL: La fortezza volante! Ti piacciono gli aerei?

MICHAEL: Sono nato per volare.

HAL: Anch’io. Quello sulla foto sono io.

MICHAEL: Ma allora perché se ne è andato nel ‘47?

HAL: Non sai cosa è accaduto quell’anno?

MICHAEL: Uh…è precipitato un disco volante. Gli umani sono impazziti, ecc….

HAL: Tu come avresti reagito sapendo che i superstiti vagavano per le strade.

MICHAEL: Li avrei riconosciuti subito. Alti 3 metri, con tute color argento. Spaventosi!

HAL: Sono le cose che vi hanno fatto credere quelli che hanno scritto i libri.

MICHAEL: Senta io non credo a tutto questo…

HAL: Noi non eravamo pazzi. Siamo stati ingannati.

MICHAEL: Fa differenza?

HAL: Senti ragazzino, io non sono uno di quei teppistelli, amici tuoi. O abbassi la cresta, o ti sbatto fuori di qui a calci nel sedere.

MICHAEL: Eh… non serve che si scomodi. Mi prendo questo e vado via immediatamente.

HAL: Avevano occhi scuri, vuoti, inespressivi. Età indefinibile. Scegli tu o restare a bocca aperta come un pesce lesso, oppure imparare qualcosa.

MICHAEL: Vuole farmi una lezione sugli alieni?

(Hal annuisce)

MICHAEL: Ok, sentiamo.
(Da questo momento al racconto del Capitano Carvey, Michael immaginerà gli avvenimenti del ’47 e sia lui che gli altri amici daranno il volto ai personaggi citati nel racconto. Michael sarà il Capitano Carvey)
HAL (voce di sottofondo): Sai tutti quei mammalucchi che si lamentano tanto del riscaldamento del globo, dovrebbero trascorrere un’estate in New Mexico, in una base militare senza aria condizionata. A quei tempi si poteva scrivere una lettera senza dover dire grazie a Bill Gates. E le donne avevano tutte le curve al posto giusto. Roba vera, capisci. Io avevo 21 anni, ne avevo combinato una grossa, che mi aveva inchiodato ad una scrivania a tempo indeterminato. Ma quella ragazza mi piaceva da matti e voleva vedere Hoover Dam , una delle dighe più alte del mondo…
(La scena si traspone al 1947. Michael, che interpreta Hal Carver da giovane, è appisolato ad una scrivania. Il telefono squilla)

SOLDATO: Carver, vuoi rispondere?

HAL (voce di sottofondo): Insomma, dopo 3 anni di brande militari e sigarette da quattro soldi, avevo deciso di fare di testa mia...

SOLDATO: Carver, ti vuoi svegliare, non sei in albergo.

HAL: (voce di sottofondo) … il che voleva dire andare a caccia di guai.

SOLDATO: Hal!

HAL/MICHAEL: 509, Carver.

JESSE: Questa linea è sicura?

HAL/MICHAEL: Si, credo.

JESSE: Si è schiantato un aereo.

HAL/MICHAEL: Cosa? Quale?

JESSE: Non lo so, ma non è certamente uno dei nostri.

(Sigla iniziale)

(Scena: Stanza di albergo di Hal, giorni d’oggi. Hal continua il racconto, mentre Michael scarabocchia sul suo blocchetto)

HAL: Da quelle parti vedere movimento era frequente come incontrare un elefante rosa. Appena Marcel fece quella telefonata, tutta la base cominciò ad agitarsi.

MICHAEL: Ah… interessante. (nota sul tavola la pistola di Hal) Quella ce l’ha sempre dietro?

HAL: Meglio proteggersi le spalle. Alcuni pensarono che si trattasse di un aliante, oppure di un missile. Io invece avrei scommesso che c’era lo zampino dei Comunisti. Mi stai ascoltando? Si può sapere che diavolo hanno i tuoi capelli?

MICHAEL: Le ragazze ci vanno matte.

HAL: Io li pettinavo all’indietro con la brillantina ed avevo un’aria rispettabile

MICHAEL: Davvero? Non era sempre a caccia di guai?

(Cambio scena - 1947. Max interpreta il ruolo di Richard Dodie, l’amico di Hal. Hal e Richie sono in jeep nel deserto)

HAL (voce di sottofondo): Io e Richard Dodie fummo spediti sul luogo del disastro. A 30 miglia dalla base. A metà strada ci fermammo per mangiare un boccone e quando arrivammo il posto già brullicava di militari. Richard era un bravo figliolo, lavoravamo nello stesso ufficio ed eravamo amici. Aveva la mania di appallottolare le magliette tutte insieme.

RICHIE/MAX: La prossima volta che ti viene fame, aspetta la fine della missione..

HAL/MICHAEL: Richie, ma l’hai vista la ragazza che stava alla cassa? Era già cotta al punto giusto. Mi ha anche fatto pagare la metà di quanto dovevo. Ha anche una sorella che domani…..

RICHIE/MAX: Non mi interessa.

HAL/MICHAEL: Vuoi farti sfuggire due bellezze locali?

RICHIE/MAX: (Hal e Richie vedono i resti dello schianto) Santo cielo…. che roba è quella? Troppo piccolo per essere un BC-59

HAL/MICHAEL: Un aereo così io non l’ho mai visto.

(Sopraggiunge il Colonnello Cassidy che ha le sembianze dello Sceriffo Valenti)

CASSIDY/VALENTI: Ehi, Willie , Joe!

HAL (voce di sottofondo): Il Colonnello James Cassidy detestava quelli come me, il che faceva al caso mio, perché io adoravo stuzzicare le teste di rapa come lui.

CASSIDY/VALENTI: E’ un po’ tardino per rendervi utili, giusto ragazzi?

HAL/MICHAEL: Dodie aveva fame, signore.

RICHIE/MAX: Veramente, signore…

CASSIDY/VALENTI: Evitiamo commenti, Dodie.

HAL/MICHAEL: Che cosa raccolgono, signore?

CASSIDY/VALENTI: Quando la riguarderà glielo farò sapere.

HAL/MICHAEL: Ho capito.

CASSIDY/VALENTI: Andate a rapporto da Smith, e poi date una mano laggiù. Spero le sia passata la “fame”.

RICHIE/MAX: Che spiritoso!

HAL/MICHAEL: Che destino gramo, amico mio. Rischi la pelle a Francoforte e Doiren. Fai un atterraggio di emergenza con un B-17, senza fargli un graffio, e poi vieni trattato come un inserviente.

RICHIE/MAX: Gli ordini sono ordini. Magari era un modello sperimentale?

SOLDIER: Attenti alle casse!

(Un soldato carica delle casse su un camion, nel movimento cade ai piedi di Hal un pezzo di uno strano metallo. Hal lo raccoglie e con facilità l’accartoccia, ma appena riapre la mano il pezzo di metallo si distende tornando alla forma liscia di partenza)

HAL/MICHAEL: Richie, guarda qui! C’è gente che pagherebbe per vedere questa roba.

RICHIE/MAX: Continua a fare lo scemo Hal e non vedremo più una cabina di pilotaggio.

(Alle loro spalle si sente una voce femminile di una report, Betty Osorio, che protesta con lo sceriffo dell’epoca. Maria interpreta Betty, Kyle lo sceriffo Valenti senior)

BETTY/MARIA: Lei non mi può impedire di entrare. Questo è l’esercito e voglio parlare con il responsabile.


HAL (voce di sottofondo): Di solito una bella voce corrisponde ad un bel paio di gambe.

SCERIFFO VALENTI/KYLE: Signorina Osorio, la prego. Le ho già detto che…

BETTY/MARIA: Senta le ho già detto che io sono una giornalista acceditata dello Star-Telegram e devo… che sto dicendo? E’ probabile che non l’abbiate neppure mai sentito nominare. Chi è che comanda qui? Colonnello sono arrivate voci che dicono che avete trovato un disco volante, ha qualcosa da dire?

CASSIDY/VALENTI: Questa zona è OFF LIMITS. La porti via di qui, Sceriffo Valenti.

BETTY/MARIA: Fermo! Io ho il permesso di stare qui, non me ne vado via. Dai George scatta qualche fotografia.

CASSIDY/VALENTI: Prendi la macchina.

GEORGE: Ehi, ridammela, costa un occhio della testa

BETTY/MARIA: Gliela faccio ricomprare nuova.

CASSIDY/VALENTI: Sceriffo per favore!

BETTY/MARIA: Ben tornato dalla guerra, colonnello. Se l’ha dimenticato il Primo Emendamento esiste ancora. Mi tolga quelle manacce di dosso

(Betty viene spinta in un’auto e allontanata, nel frattempo da un’altra macchina scende il Capitano Sheridan Cavitt, interpretato da Alex, che si avvicina a Hal)

HAL (voce di sottofondo): Il nostro agente del contro spionaggio, il Capitano Sheridan Cavitt, alla base era noto come Mr.Acume. Quando non hai qualità, almeno una te la devi inventare.

CAVITT/ALEX: Capitano, lo vede quel camion? Lo porti direttamente al hangar numero 20. Senza fare domande e senza soste, neanche per soccorrere 4 persone in fin di vita, sul ciglio della strada.

HAL/MICHAEL: Roswell ha bisogno di turisti, Capitano.

CAVITT/ALEX: Prenda con se un altro uomo e vada via subito!

(Cambio scena – Roswell tempo presente)

MICHAEL: Il resto lo so. I federali presero Marcel come capro espiatorio e diedero la colpa del disastro ad un pallone sonda. L’idea fu di Cavitt, se non ricordo male.

HAL: Quel leccapiedi. Dove lo hai sentito?

MICHAEL: Leggo riviste sugli UFO da quando avevo 8 anni.

HAL: Allora ci credi a queste cose!

(Hal si accende una sigaretta)

MICHAEL: Dovrebbe smettere.

HAL: Il medico ha detto che tanto la mia situazione non cambierebbe.

MICHAEL: Eh…per questo che è tornato?

HAL: La guerra ha la straordinaria capacità di creare dei legami profondi tra gli uomini. Alcuni dei più bei giorni della mia vita li ho trascorsi qui, in questa base, in mezzo ai ragazzi del 509. Mettiamola così: questa è l’ultima possibilità che ho per salutarli.

(Si vede un reduce con la moglie che bisticciano sull’uniforme che gli va stretta)

MOGLIE: Dentro quella pancia.

REDUCE: Non ci riesco!

MICHAEL: La sua le sta ancora?

HAL: Più me ne sto seduto qui, e più fatico a pensare di averne indossato una.

MICHAEL: Per quale ragione?

HAL: Perché tutto quello che per me era rappresentato da quella divisa è morto nel ’47. Tieni….(Hal lancia il pezzo di strano metallo, che aveva raccolto nel ’47, a Michael, che afferrandolo si accorge delle sue proprietà)... un piccolo souvernir di quel periodo.

(Cambio Scena: Roswell 1947 – Hal e Richie sono all’interno di un camion, che viaggia nel deserto di notte)

RICHIE/MAX: Per te la giornalista segue una pista?

HAL/MICHAEL: Quella vuole soltanto fare un’esclusiva, punto e basta! Ma perché, perché pensi che segua una pista?

RICHIE/MAX: Dato che un agente del controspionaggio ci ha ordinato il silenzio…

HAL/MICHAEL: Ignora Cavitt. Scommetto che quando va da sua madre, pretende che gli faccia rapporto.

RICHIE/MAX: Amo il mio Paese… e se la fuori ci fosse qualcosa, in grado di distruggere noi e anche tutto il resto?

HAL/MICHAEL: Tranquillo, Richie. Nessuno ti porterà via la moglie, né lo steccato di paletti, o il tuo adorato barbecue...

(Il camion inizia a rallentare)

RICHIE/MAX: Perchè stai rallentando?

HAL/MICHAEL: Ma cosa?...

HAL (voce di sottofondo): In quel preciso istante una strana forza prese il controllo del furgone)

(Hal alza lo sguardo dal volante e sulla strada vede una figura luminosa, in piedi davanti al camion. Nonostante la frenata immediata, il camion pare travolgere la figura luminosa)

RICHIE/MAX: Oh, mio Dio.

HAL/MICHAEL: Ma che….

(Hal e Richie scendono allarmati dal camion)

HAL/MICHAEL: Guarda sotto il furgone!

(Richie invece di guardare sotto il furgone apre il telo per vederne l’interno, ove appare una massa nervosa imprecisa che pare pulsare e che emette una luce rossastra)

RICHIE/MAX: Hal!

(Hal raggiunge Richie. Entrambe sono attoniti dalla visione)

(Cambio Scena: Crashdown 1947. Hal e Richie sono al tavolo che bevono. Degli avventori sono presso al bancone col barista)

PETE: Mio cugino che sta nei pompieri, ha detto che ha visto un disco volante.

DONNA AL BANCONE: Il Reverendo Deaton ha detto che è la fine del mondo.

PETE: E questo non è che l’inizio. Appena l’aviazione se ne andrà via di qui, non so come faremo a mantenere viva questa città. Ma forse una soluzione ci sarebbe….

UOMO AL BANCONE: Roswell, New Mexico – La patria degli omini verdi. Eh….

RICHIE/MAX: Si era illuminato, vero? Non ho avuto un’allucinazione.

HAL/MICHAEL: Avremmo dovuto chiedere cosa erano!

RICHIE/MAX: Magari prima che Cassidy ci rimproverasse per il ritardo. Vorranno scoprire se hanno intenzioni amichevoli.

HAL/MICHAEL: O al diavolo! In questo momento noi dovremmo essere in volo, a spedire all’altro mondo chi ha portato qui quei cosi.

RICHIE/MAX: Non è come in un film. Quando toccherà a noi, ce lo diranno. (si alza dal tavolo e si allontana) Giro tuo, torno subito.

(Hal si avvicina al bancone)

HAL/MICHAEL: 2, Pete.

BETTY/MARIA: Lei si trovava giù al campo oggi?

HAL/MICHAEL: Lei è la signorina che è stata portata via dalla Polizia. Non vedo segni di manette sui suoi bei polsi.

BETTY/MARIA: Diciamo che la Polizia mi ha fatto da scorta. Betty Osorio dello Star-Telegram.

HAL/MICHAEL: Hal Carver. Non serve dire altro.

BETTY/MARIA: Le andrebbe qualcosa?

HAL/MICHAEL: Il suo numero di telefono.

BETTY/MARIA: Qualcosa mi dice che è un tipo che non chiama.

HAL/MICHAEL: Qualcosa mi dice che stavolta lo farei.

BETTY/MARIA: Oggi le hanno affidato un incarico speciale. Che c’era nel furgone?

HAL/MICHAEL: Non parlo mai di cose di lavoro con una bella donna.

BETTY/MARIA: Aspetti. Chi dovreste spedire all’altro mondo?

HAL/MICHAEL: Non glielo posso dire perché se lo facessi… la ucciderebbero.

(Hal ritorna al proprio tavolo e Cavitt gli siede di fronte)

CAVITT/ALEX: Che diavolo stava facendo con quella giornalista?

HAL/MICHAEL: Voleva solo bere a sbafo: visto che non era aria, se ne è andata.

CAVITT/ALEX: Non ci si può fidare della stampa. Hanno rovinato la reputazione del maggiore Marcel in un giorno.

HAL/MICHAEL: Nel caso lei non fosse al corrente, Marcel ha detto di aver trovato un disco volante.

CAVITT/ALEX: Rettifico: un pallone sonda! Stia lontano da quella donna.

HAL/MICHAEL: Perché non va a cercare compagnia, Cavitt.

(Cambio scena: camera da letto di Rosemary, la ragazza di Hal. Isabel ne interpreta il ruolo)

HAL (voce di sottofondo): In quel periodo mi vedevo con una ragazza. Veramente si trattava di una donna. Rosemary era vedova e due volte divorziata e non aveva neppure 25 anni. La nostra era semplice attrazione fisica.

HAL/MICHAEL: Le cabarettiste di Nizza fanno la stessa cosa.

ROSEMARY/ISABELL: Non credo sia l’unica cosa che facciamo allo stesso modo. Hai lasciato qui le calze.

HAL/MICHAEL: Non sono mie.

ROSEMARY/ISABELL: Bene!

HAL/MICHAEL: Vuoi sapere cosa ho fatto oggi?

ROSEMARY/ISABELL: Assolutamente no.

(Rosemary si avvicina a Hal su letto per amoreggiare)

HAL/MICHAEL: Così mi piaci! (iniziano a baciarsi)

(Hal scorge qualcuno dalla finestra che li sta spiando)

HAL/MICHAEL: Chi è là? Ti consiglio di sparire!

(Cambio scena: Crashdown nel presente. Hal e Michael sono seduti al bancone)

MARIA: Vuole dei biscottini con quel frappè?

HAL: Portamene un altro, tesoro.

MARIA: Sarebbe il terzo banana split…

MICHAEL: E’ vietato dalla legge? Stiamo parlando, non vedi?

MARIA: Certo, scusa! Ma se si sente male, ce lo accompagni tu all’ospedale!

HAL: Chiedi il conto. Ce ne andiamo!

MICHAEL: E’ presto per andare al raduno.

HAL: Ad essere sinceri ragazzo, non so più se ci andrò al raduno.

MICHAEL: Perché non andiamo a rivedere i posti di allora?

HAL: Immagino che tu abbia una macchina?

(Michael si reca nel retro del locale per chiedere un favore a Maria)

MICHAEL: Mi serve un favore.

MARIA: Sai di solito il protocollo telefonico funziona così: chi chiama lascia un messaggio e chi è chiamato gli ritelefona a meno che non sia gravemente malato, o un imbecille totale.

MICHAEL: Senti, mi servirebbe…

MARIA: Penso di aver avuto fin troppa pazienza. Sono stata un vero modello di autocontrollo. Ma santo cielo, non ti sei accorto che è una bionda ossigenata?

MICHAEL: Chi?

MARIA: Provo a descrivere la scena: tu, Courtney, la stradina buia sul retro ed io che cerco di non dare di stomaco.

MICHAEL: Senti di questo fatto della gelosia abbiamo già parlato. Devi accettare il fatto che io sono alieno e tu sei umana. Non possiamo vivere insieme.

MARIA: Hai fatto un’eccezione per il pezzo da museo che ti porti dietro?

MICHAEL: Maria, quell’uomo sa delle cose riguardo l’impatto del ’47…

MARIA: Certo…

MICHAEL: ..cose che per me sono molto importanti.

MARIA: Ok…

MICHAEL: Voglio portarlo un po’ in giro per rinfrescargli la memoria. E vorrei che tu mi prestassi la macchina.

MARIA: Mi dispiace! Se si deve spostare un umano serve una macchina, se invece di deve spostare un alieno, serve un’astronave…ops, io non ce l’ho!

MICHAEL: Maria, stare con quell’uomo farà più bene a lui che a me. Non ti va di fare felice un anziano?

MARIA: Sia chiaro, lo faccio solo perché mi è sempre dispiaciuto di non aver salutato mio nonno prima che morisse (gli consegna le chiavi dell’auto).

MICHAEL: E’ un over 60. Fagli lo sconto.

MARIA: Idiota!

(Cambio scena: Crashdown 1947. Hal incontra Betty nel locale)

BETTY/MARIA: Buongiorno.

HAL/MICHAEL: E’ certa di voler restare qui, signorina. Perché al bar dell’hotel di fronte, hanno una crostata di ciliegie davvero straordinaria.

BETTY/MARIA: Siamo al tavolo laggiù.

(Betty si avvicina ad un tavolo, dove è seduta un’infermiera militare: Yvonne White – Liz la interpreta)

BETTY/MARIA: Le presento Yvonne White, infermiera alla base.

YVONNE/LIZ Grazie di essere venuto.

HAL/MICHAEL: Cosa è questa storia?

BETTY/MARIA: Yvonne si è rivolta a me perché ha visto cose che non sa spiegare e pensavo che vi saresti potuti….

HAL/MICHAEL (rivolto a Yvonne): Dolente, signora. E’ stato un piacere incontrarla, ma ora devo andare.

HAL/MICHAEL (a Betty): Non mi chiami più! (e si appresta ad uscire dal locale)

BETTY/MARIA: (raggiungendolo) Perché non vuole ascoltarla?

HAL/MICHAEL: Io ero venuto per stare insieme a lei.

BETTY/MARIA: E’ molto gentile. Almeno veda se le vostre storie si somigliano.

HAL/MICHAEL: Provi a scrivere questo sul suo tacuino: si è trattato di un pallone sonda!

BETTY/MARIA: Lo dice ma non ci crede. Se gli extraterrestri sono atterrati a Roswell, tutta l’America ha il diritto di sapere.

HAL/MICHAEL: Non si finga patriota. E’ solo una spiantata in cerca di un titolo in prima pagina.

BETTY/MARIA: Questo non è il modo di parlare ad una signora.

HAL/MICHAEL: Appena ne vede una, me la indichi, ed io modero il linguaggio.

(Cambio scena: camera da letto di Rosemary 1947 – Rosemary e lo sceriffo Valenti sono vicini, tutto è sottosopra)

HAL/MICHAEL: Tesoro, non immagini nemmeno….Jim.

SCERIFFO VALENTI/KYLE: Hal.

HAL/MICHAEL: Erano sue le calze?

ROSEMARY/ISABELL: E’ venuta la polizia militare. Lo sceriffo Valenti mi stava aiutando a mettere in ordine. Ho provato a chiamarti alla base, ma il centralino era sempre occupato.

(Cambio scena – Ufficio Colonnello Cassidy - Hal arriva infuriato e si precipita dentro, la segretaria Dixie, interpretata da Tess, cerca di fermarlo)

DIXIE/TESS: Ciao, Hal. Hal…

HAL/MICHAEL: Perché la polizia militare è stata a casa della mia ragazza?

DIXIE/TESS: Non sono riuscita a fermarlo, signore.

CASSIDY/VALENTI: Può andare, Dixie. Chiuda la porta

DIXIE/TESS: Si, signore.

HAL/MICHAEL: Si tratta di una civile, Colonnello.

CASSIDY/VALENTI: Se fossi in lei non userei quel tono, Capitano. Dove era questa mattina? Parker non apre mai prima delle 11.

HAL/MICHAEL: Mi fate anche pedinare, adesso?

CASSIDY/VALENTI: Doveva stare lontano da quella giornalista.

HAL: Questa è una violazione dei miei diritti!

CASSIDY/VALENTI: Lei si rende conto, di quanti tenenti stanno aspettando di poter entrare nella cabina di pilotaggio di un B-29? Vuole tornare a volare? Allora stia zitto, resti alla base e cerchi di finire il periodo di sospensione senza farsi distrarre da altro! Sono stato chiaro?!

HAL/MICHAEL: Si, signore.

CASSIDY/VALENTI: Sono stato chiaro?!

HAL/MICHAEL: Si, signore!

CASSIDY/VALENTI: Bisogna inviare un telegramma alle famiglie di due soldati semplici. Fifer e McCarthy. Rimasti uccisi questa mattina in un incidente stradale. Qui ci sono i dettagli. Se ne occuperà lei! Ora può andare.

(Hal esce dall’ufficio arrabbiato, dalla furia scaraventa la lampada della propria scrivania a terra. Poi si siede e apre gli incartamenti che il colonnello gli ha dato. Ci ripensa e decide di telefonare a Yvonne White)

HAL/MICHAEL: Centralino. Yvonne White. Padiglione donne.

YVONNE/LIZ: Pronto?

HAL/MICHAEL: Yvonne, sono Hal Carver, ci siamo visti stamattina. Le vorrei parlare, domani, senza giornalisti in mezzo ai piedi.

YVONNE/LIZ Non è possibile. Sto per trasferirmi a Londra. Prendo la corriera per l’aeroporto, stasera.

HAL/MICHAEL: Mi aspetti lì.

(Cambio scena – Notte 1947 - Yvonne e Hal sono in macchiana a parlare)

YVONNE/LIZ Erano due corpi senza vita, e avevano questo aspetto (su quaderno Yvonne ha disegnato l’aspetto del classico alieno).

HAL/MICHAEL: Chi era presente?

YVONNE/LIZ Dei medici che non avevo mai visto prima. Mi hanno trattenuta per eseguire l’autopsia. Posso solo dire che non erano dei mammiferi. L’epidermide, le mani, gli organi. Non ho mai visto una cosa del genere.

HAL/MICHAEL: Nessuno le ha spiegato di che si trattava?

YVONNE/LIZ Subito dopo sono stata a colloquio con un alto generale di Campo Wright. Mi ha detto di non dirlo a nessuno.

HAL/MICHAEL: Perché ha chiamato Betty?

YVONNE/LIZ Perché lei mi ha dato ascolto. Non riesco più a dormire. Ho paura. Voglio andarmene il più lontano possibile da Roswell. Voglio dimenticare di essere stata qui.

HAL/MICHAEL: Buona Fortuna.

(Yvonne scenda dall’auto e si incammina verso la fermata dell’autobus lì vicino. Hal si trattiene in auto, poi un presentimento, scende di corsa dall’auto e sale sull’autobus. Di Yvonne non c’è traccia)

HAL/MICHAEL: Dov’è la ragazza? L’infermiera che è appena salita?

AUTISTA: Io non ho visto nessuna infermiera.

(Cambio scena - Hal ritorna nell’ufficio del colonnello Cassidy. Dixie sta depositando sulla scrivania un fascicolo riservato)

DIXIE/TESS: Ma guardate un po’ chi si vede, stamattina.

HAL/MICHAEL: Dixie, come faccio a localizzare un aereo di trasporto truppe, in volo verso Londra?

DIXIE/TESS: Senti, non so che cosa hai in mente, ma ti consiglio di lasciar perdere. In giro si dice che ti manchi qualche rotella. E so che lo pensa anche il Colonnello.

HAL/MICHAEL: Io voglio solo che stiano tutti bene.

DIXIE/TESS: Forse dovresti pensare un po’ più a te stesso.

HAL/MICHAEL: Grazie per il consiglio, tesoro. Se vuoi, uno di questi giorni ti porto a rivedere Hoover Dam.

DIXIE/TESS: Oh, sono in ritardo per il parrucchiere. Questi riccioli non vengono per magia, sai.

(Hal rimasto solo in ufficio, prende l’incartamento riservato e trova una foto di un cadavere con l’impronta argentea sul petto)

HAL/MICHAEL: Top Secret.

(Cambio scena – Hangar 20, 1947 – Hal cerca di entrare dentro)

HAL/MICHAEL: Riposo.

GUARDIA: Si, signore.

HAL/MICHAEL: Faccio parte della squadra che ha portato qui il camion. Il Colonnello Cassidy vuole un rapporto aggiornato.

GUARDIA: Grazie, Capitano. Entri pure.

(In quel momento Richie esce dall’hangar e ferma Hal)

RICHIE/MAX: Che cosa vuoi?

HAL/MICHAEL: Cassidy ha richiesto un piccolo inventario.

RICHIE/MAX: Qui dentro può entrare solo chi è provvisto di un permesso speciale.

HAL/MICHAEL: Tu ne sei provvisto.

RICHIE/MAX: Questo incarico mi è piovuto dal cielo.

HAL/MICHAEL: Fammi dare un’occhiata.

RICHIE/MAX: Non c’è niente da vedere.

HAL/MICHAEL: Tutte le persone di questa base, le stazioni radio i quotidiani sostengono che la causa di tutto è un pallone sonda abbattuto. Ma noi sappiamo che non è così. Ho letto il fascicolo riservato, e… conferma…

RICHIE/MAX: Te ne devi andare.

HAL/MICHAEL: Di che cosa hai paura? Di ciò che sai, o di ciò che ci nascondono.

RICHIE/MAX: Stavolta non starò al tuo fianco, Hal. Lasciami fare il mio lavoro.

RICHIE/MAX: (alla guardia) Il capitano Carver ha finito.

HAL: (voce di sottofondo) Qualcuno era arrivato a Dodie, perciò mi decisi a parlare con la giornalista.

(Cambio scena – Deserto 1947 - Hal incontra su di una strada deserta Betty)

BETTY/MARIA: Chiedo scusa per il ritardo. A volte quelle trappole sembrano pensare per conto loro.

HAL/MICHAEL: Vuole che dia un’occhiata?

BETTY/MARIA: Ah… l’ho già sistemata da sola. Le auto sono come gli uomini, basta dare un’agitatina al cavetto e stanno bene fino al giorno dopo.

HAL/MICHAEL: Non sapevo che fosse un’esperta di queste cose.

BETTY/MARIA: Che notizie ha per me?

HAL/MICHAEL: Cominci prima lei.

BETTY/MARIA: Mi ha contattata Glenn Dennis. L’impresario delle Pompe Funebri. Per informarmi che dalla base hanno ordinato delle bare per bambini.

HAL/MICHAEL: Perchè?

BETTY/MARIA: Per seppellire qualcosa. E ora parli lei.

HAL/MICHAEL: Il Colonnello Cassidy mi ha chiesto di informare le famiglie di due soldati che sono morti in un incidente, con la jeep.

BETTY/MARIA: In realtà che cosa è accaduto?

HAL/MICHAEL: Quei ragazzi erano giù al campo. E sono inciampati su due sacchi larghi circa un paio di metri. E mentre stavano andando a segnalare il fatto, si sono imbattuti in qualcosa. Un testimone dice che erano due figure di luce bianca. Hanno cercato di estrarre le pistole. C’è stata una luce accecante.

BETTY/MARIA: Gli alieni li hanno uccisi?

HAL/MICHAEL: Mio fratello è stato ucciso un anno fa, a Manila Bay. Ho visto mia madre mentre apriva quel telegramma. I soldati morti qui, meritano di più. Le loro famiglie devono sapere la verità.

(Hal consegna il fascicolo "Top Secret" a Betty)

HAL/MICHAEL: E’ tutto qua dentro.

BETTY/MARIA: Desidera essere menzionato? Devo saperlo. Quando questa storia verrà pubblicata, lei potrebbe diventare un eroe o un traditore.

(Cambio scena – stesso scorcio di deserto – tempo presente. Michael e Hal sono appoggiati al cofano della Jetta)

HAL: Puoi correre veloce quanto vuoi, ma in qualche modo il tempo ti raggiunge sempre.

(Michael, senza farsi vedere, cambia il contenuto di una bottiglia di bibita in birra e la porge a Hal)

MICHAEL: C’è n’era una in macchina della mia amica. Lei senza birra non riesce a stare.

HAL: Quello schianto della tavola calda?

MICHAEL: Già.

HAL: Voi state insieme?

MICHAEL: No. Abbiamo avuto una mezza storia, ma ormai fra me e lei non c’è più niente.

HAL: A vedervi non sembra. In tutta la mia vita, io non mi sono mai innamorato, però… quella sera, sotto quel cielo stellato… insieme a quella donna… con tutto quello che sapevamo. Avrei dovuto baciarla.

MICHAEL: Che fine fece Betty?

HAL: Hai un’altra birra?

(Cambio scena – Crasdown 1947. Richie è al bancone che sta bevendo per dimenticare i propri problemi. Hal entra e gli si siede accanto)

HAL/MICHAEL: Lunga giornata ad eseguire ordini?

RICHIE/MAX: Sono un vigliacco, Hal. Non infierire.

HAL/MICHAEL: Sei sbronzo.

RICHIE/MAX: E non cercare di ottenere altro da me.

HAL/MICHAEL: Che cosa sta succedendo?

RICHIE/MAX: Avevi ragione. Ho visto delle cose, ho… sentito quello che vogliono fare. Io sono un soldato ed ho obbedito agli ordini. Ma non sono per niente fiero di me. Mi chiedo se sto dalla parte giusta. Stiamo dalla parte giusta, eh?

HAL/MICHAEL: Non preoccuparti. Ho un’amica. C’è tanta gente che vuole sapere quello che è successo, proprio come noi. E domani il mondo farà un altro piccolo passo verso la verità.

RICHIE/MAX: Perché domani?

HAL/MICHAEL: Troverai tutto nell’edizione di domattina. Vuoi un passaggio fino a casa. (Richie fa cenno di no) Ci vediamo (ed esce)

(Appena uscito Hal, Cavitt, in abiti civili, si siede accanto a Richie)

CAVITT/ALEX: Ottimo, Capitano.

RICHIE/MAX: Non mi tocchi.

(Cambio scena – Mattino dopo – Hal con in mano alcuni quotidiani. Nessuna notizia di alieni)

HAL (voce di sottofondo): Il giorno seguente era un giorno normale, come tutti gli altri. Anche troppo normale. L’articolo non era stato pubblicato.

(Hal chiama al telefono Betty)

CENTRALINISTA: Fort Worth Star-Telegram.

HAL/MICHAEL: Vorrei Betty Osorio, per favore.

CENTRALINISTA: Resti in linea….Spiacente signore, in questo momento non è in ufficio. Vuole lasciare un messaggio?

HAL: No. La ringrazio.

(Cambio scena – Ufficio di Hal – Hal si siede alla propria scrivania e scorge una lettera già redatta a suo nome. Si tratta della richiesta di congedo da firmare)

HAL/MICHAEL: Dipartimento della Difesa. (si alza e si precipita nell’ufficio del Colonnello Cassidy. Dentro vi trova Richie)

HAL/MICHAEL: Dov’è Cassidy?

RICHIE/MAX: Lo sostituisco io.

HAL/MICHAEL: Eri al corrente di questo? Sapevi tutto?!

RICHIE/MAX: Erano informazioni segrete…

HAL/MICHAEL: Tu mi hai tradito!

RICHIE/MAX: Ho ricevuto degli ordini! Non avevo altra scelta.

HAL: Sei stato un vero amico, Richard.

RICHIE/MAX: Firma la lettera, rendi tutto più semplice. Prendi le tue cose. E accetta il congedo con onore.

HAL/MICHAEL: Mi porterete via con la forza, da questa base.

RICHIE/MAX: Non sei mai stato un eroe, Carver. Perché non sei stato il solito egoista, figlio di un cane?

(Hal da un cazzotto a Richie in faccia)

RICHIE: Li hai fatti imbestialire parecchi, Carver. Volevano sbarazzarsi di te, ma li ho conviti a trattarti da militare. Firma le dimissioni Hal, prima che questa storia prenda una brutta piega.

(Richie mostra delle foto contenute in un fascicolo a Hal. Vi sono ritratti Hal con Rosemary. Hal contro voglia firma la richiesta di congedo)

HAL/MICHAEL: Goditi il tuo steccato di paletti, Richie… te lo sei meritato.

(Cambio scena – Crashdown 1947 - Hal si siede al banco)

HAL/MICHAEL: Il solito, Pete.

PETE: Ciao, Carver. Hanno portato una cosa per te.

HAL/MICHAEL: Cosa?

PETE: Se vuoi usare il mio bar come ufficio postale, in cambio mi dovrai pagare l’affitto dello sgabello.

(Pete consegna ad Hal una busta. Dentro c’è un biglietto di Betty con un numero telefonico ed una chiave. Hal va al telefono e chiama)

SORELLA DI BETTY: Si, pronto?

HAL/MICHAEL: Betty?

SORELLA DI BETTY: No, io sono la sorella.

HAL/MICHAEL: Potrei parlare con Betty?

BETTY'S SISTER: Betty è morta. E' rimasta coinvolta in un incidente, sull’autostrada, ieri sera. Con chi parlo?

HAL/MICHAEL: Non importa… mi scusi. Non ha importanza.

(Cambio scena – Base militare 1947 - Hal si avvicina ad una porta chiusa e la apre con la chiave che Betty gli ha lasciato. Si introduce nell’obitorio, dove trova 8 involucri depositati su dei lettini. Sono raggruppati a quattro. Si appresta a fare delle foto, e scorge sul pavimento due dottori morti. Hanno entrambe un’impronta argentea sul torace. Vede inoltre 8 piccole bare, poi scorge da uno specchio, che dietro a lui, oltre un paravento, ci sono due figure che si muovono. Si volta e dal paravento appaiono due alieni, stile “Cocoon” che emettono suoni strani)

HAL (voce di sottofondo): Hai mai sentito il verso di mamma orsa, quando qualcuno si mette tra lei ed i suoi piccoli? Fa venire la pelle d’oca. In quel momento però mi sono reso conto di aver avuto paura della cosa sbagliata ed ho capito che quegli esseri non volevano fare del male a noi...

HAL/MICHAEL: Vogliono salvare loro.

(Hal lascia la stanza indenne. Nell’allontanarsi si accorge che tre soltati stanno per arrivare con male intenzioni. Per allontanarli dagli alieni non gli rimane altro che suonare l’allarme incendio. E attirare su di sé l’attenzione)

HAL/MICHAEL: Ehi!

(I soldati accorsi lo inseguono. Hal scappa e riesce a scavalcare la rete, ma nel salto la macchina fotografica cade a terra dalla parte sbagliata)

(Cambio scena – Deserto tempo presente - Hal spara a delle bottiglie vuote con la propria pistola)

HAL: Vuoi provare?

MICHAEL: Che cosa vide? Cosa c’era in quelli involucri?

HAL: Non era previsto che andassi oltre con questa storia. Non era previsto.

MICHAEL: Per favore.

HAL: Erano molto simili a dei feti umani. 4 in ogni involucro. In totale 8. Quella notte ho fatto le valigie. La base era in stato di allerta. Impossibile uscire. Nessuno sarebbe potuto scappare senza essere visto. E questa è la storia di Hal Carver. L’unica volta in cui mi sono esposto per salvare una situazione, si è risolto tutto in una catastrofe.

(Michael tende la mano verso le bottiglie e con i propri poteri le frantuma, sotto gli occhi allibiti di Hal)

MICHAEL: Hai salvato me.

(Si avvicina ad Hal, che tentava invano di accendersi una sigaretta, e con il pollice infiammato, stile accendino, fa per accenderla. Hal commosso lo abbraccia)

(Cambio scema – Corridoio della scuola. Liz è al proprio armadietto a riporre dei libri, Michael sopraggiunge)

MICHAEL: Hai visto Max?

LIZ: Oh, Michael. Ah, no. Se non sbaglio più tardi dovrebbe fare un salto al Crashdown.

MICHAEL: Stai bene?

LIZ: Io? Si, certo. Perchè?

MICHAEL: Pensavo alla senatrice Whitaker. Sistemeremo tutto.

LIZ: Si, lo so.

MICHAEL: Senti, riguardo a stamattina… insomma mi dispiace.

LIZ: Grazie. E’ stato Max a chiederti di farlo?

MICHAEL: Cosa?

LIZ: Cercare di essere educato.

MICHAEL: No. E’ una cosa che mi è venuta spontanea (e si allontana)

LIZ: Mi fa piacere.

MICHAEL: Uhn.

(Cambio scena - Michael ha portato Maria nella stanza del granilith)

MICHAEL: Tu mi hai chiesto per quale motivo non ti ho mai richiamato.

MARIA: E quale sarebbe… questo motivo?

MICHAEL: Non lo so… ma spero che insieme riusciremo a trovarlo.

MARIA: Insieme? Lo hai anche detto senza impappinarti.

MICHAEL: Oggi, mi hanno fatto una piccola lezione di storia. Ed ho capito che... vi devo molto, più di quanto immaginassi. A te, Liz, Valenti ed ad un tizio… di nome Hal che vive a Tampa a cui piace giocare a bocce. Non me ne ero mai reso conto. E’ per questo che ti volevo dire… (le porge le mani) Grazie! (Maria mette le proprie mani in quelle di Michael)

MARIA: Non c’è di che. (poi lui si stacca turbato) Che cosa c’è?

MICHAEL: Sai i bozzoli che hanno ospitato Max, Isabel, Tess, e me?

MARIA: Si, prima della nascita.

MICHAEL: Ce ne sono altri 4 là fuori, da qualche parte.


Trascrizione realizzata da Crilla


Cliccate qui per leggere il copione originale italiano dell'episodio speditomi dalla dialoghista italiana Daniela Altomonte, che ringrazio molto!


Roswell © 1999/2002 Jason Katims Productions / Regency Television - UPN
© 2001/02 Antonio Genna - Roswell.it
La trascrizione è di proprietà del sito Roswell.it, è assolutamente vietato utilizzare in altri siti il materiale inserito in questa sezione!

Torna al menu delle trascrizioni degli episodi

Torna a Roswell.it