Trascrizione realizzata da
Ambra
Pensiero di Liz:
“27 settembre
mi chiamo Liz Parker e non potrò mai più guardare le stelle come prima. Anzi,
credo che non guarderò più niente come prima. Che intendeva Max Evans quando ha
detto: ci vedremo a scuola? Intendeva: non riuscirò a respirare finché non ci
rivedremo? O era solo qualcosa che uno dice solo per non stare zitto? E che
starà pensando in questo momento? Sarà anche lui ossessionato, torturato,
passerà da una notte insonne all’altra chiedendosi come andrà a finire tra noi?
1.52 di notte; Max sta dormendo ma il cigolio della sua finestra che viene
aperta dall’esterno lo sveglia. Si alza e impugna una mazza.
Max: fermo dove sei!
Illumina il ragazzo con una torcia e riconosce Michael.
Michael: no! No…sono io.
Max: hai litigato con Hank?
Michael: non potevo dormire.
Max estrae un sacco a pelo da sotto il letto per Michael e lo stende.
Max: io stavo dormendo, invece.
Michael: sorprendente!
Max: cosa è sorprendente?
Michael: che tu possa dormire tranquillamente mentre è in gioco la nostra vita!
Max: Michael..
Michael: Max,ascolta. La foto che Valenti ha mostrato a Liz è la prova che
qualcun altro come noi è stato qui nel ’59. Ed era qui quando c’è stato lo
schianto. Sa da dove veniamo, sa chi siamo e sa perché siamo qui. Forse
saprebbe spedirci indietro.
Max: Michael, io ti capisco, credimi. E credimi, anch’io vorrei saperlo. Ma la
foto è in mano allo sceriffo, quindi non la vedremo mai…cioè, è quasi
impossibile. Giusto? Michael?
[Sigla]
Maria: cioè,che sappiamo noi di questa gente? Niente! Come sappiamo che non
sono alti un metro, verdi e viscidi?
Liz: non lo sappiamo.
Maria: e sai cosa non mi piace soprattutto? I loro poteri! Chissà,magari
possono con il semplice movimento di un dito farti sparire!
Liz: può anche essere.
Maria: d’accorso, ho capito, stai facendo l’indifferente. Giuro che ti
strozzerei. Liz! Abbiamo a che fare con gli alieni!!!
Liz le mette una mano sulla bocca; un uomo l’ ha sentita parlare di alieni e le
guarda come se fossero matte, poi se ne va.
Liz: potresti evitare di dire questa parola in pubblico?
Liz e Maria stanno servendo ai tavoli del Crashdown.
Maria: il fatto è che non sappiamo niente i questi cecoslovacchi. Sono buoni
cecoslovacchi? Cattivi cecoslovacchi? Non lo sappiamo. Sono solo dei
cecoslovacchi. Per quanto ne sappiamo non hanno neanche i passaporti!
Alex: chi è cecoslovacco?
Liz e Maria si voltano in fretta verso di lui.
Liz: ciao!
Maria: ciao!
Alex: ciao. Allora, chi è questo cecoslovacco?
Maria: ehm..il ragazzo del ferramenta!
Liz(nello stesso momento): ehm…un ragazzo della scuola!
Liz: si, un nuovo ragazzo a scuola che lavora dal ferramenta!
Maria: esatto!
Alex: beh, e allora?
Maria e Liz in coro: niente!
Alex(ironico): grazie della spiegazione!
Maria e Liz se ne vanno verso la cucina.
Maria: guarda, sta arrivando un cecoslovacco!
Liz si volta e vede Michael.
Maria: ecco, quello mi fa venire i brividi!
Pensiero di Liz mentre è a scuola e guarda Max: quello che colpisce dei
cecoslovacchi è che hanno uno sguardo…incredibilmente magnetico!
Nella classe entra una donna giovane e bionda.
Prof: salve, sono Kathleen Topolsky e sostituirò per qualche giorno il
professor Singer che è malato.
Ragazzo: spero che sia un caso grave!
Topolsky: allora,questa è la famosa Roswell, New Mexico! Prima di cominciare,
una domanda: c’è forse qualcuno di voi che crede davvero negli alieni?
La classe scoppia a ridere,all’infuori di Liz e Max.
Topolsky: d’accordo, facciamo l’appello: Collins?
Ragazzo: presente.
Topolsky: Evans?
Max: presente.
Topolsky: Guerin?
Nessuna risposta.
Topolsky: Michael Guerin? È presente? Qualcuno sa dov’è Michael?
Tutti si girano verso Max
Topolsky : Evans, giusto? Max Evans.
Max: si.
Topolsky: sai dov’è Michael Guerin?
Max: Michael non è entusiasta della geometria.
Topolsky: non è entusiasta,eh? Bene, io credo di poterlo capire. È una materia
che entusiasma pochi. Apriamo il libro a pagina 228.
Fine lezione,fuori dalla classe.
Liz: ciao!
Max: ciao. Come va?
Liz: bene…ehm, sai…sempre le solite cose..sempre le stesse.
Max: bene.
Liz: non è strano?
Max: cosa?
Liz: il fatto che la supplente abbia fatto tutte quelle domande su Michael. Che
voleva sapere?
Max: stava solo facendo l’appello.
Liz: certo…
Max: non ti preoccupare. Nessuno sospetta di Michael. Assolutamente.
Da dietro arriva Isabel.
Isabel: ciao Liz.
Liz: ciao!
Isabel prende sottobraccio il fratello e lo trascina via: andiamo!
Lo sceriffo arriva nel suo ufficio e trova un uomo seduto.
Uomo: buongiorno.
Valenti: salve.(rivolto al vice sceriffo)Chi è?
Vice sceriffo: FBI..agente Hart.
Valenti: con chi deve parlare?
Vice sceriffo: con nessuno, che io sappia.
Valenti: che sta facendo qui?
Vice sceriffo: a quanto pare niente. Sta seduto lì dalle sette di stamattina.
Valenti: agente Hanson, tu gliel’ hai chiesto che ci fa qui?
Vice sceriffo: si. Lui ha detto che è qui in missione e che dobbiamo
comportarci come se niente fosse..
Valenti: ah! Questa spiegazione ti è bastata, vero? Ma che bravo!
Valenti(all’agente dell’ FBI): agente Hart, sono lo sceriffo Valenti, i suoi
documenti prego.
Agente: mi scusi per l’intrusione. Sono qui in missione, sceriffo. Lei continui
pure come se…
Valenti: come se niente fosse, si , lo so. Vede, il problema è che avere un
agente federale seduto nel bel mezzo del mio ufficio non è una situazione,
diciamo, usuale.
Agente: ho avuto l’ordine di non alzarmi assolutamente da questa sedia.
Valenti: ah. Questo ufficio è fuori dalla giurisdizione dell’ FBI quindi le
chiedo per cortesia di alzarsi e uscire da qui. E di portarsi via anche la sua
sedia.
Liz: è impossibile che lei non sia chi dice ci essere!
Maria: beh, nessuno è veramente chi dice di essere. Che vuoi dire esattamente?
Liz: niente..
Maria: vuoi dire che lei è una spia?
Liz: ma no…non essere ridicola!
Maria: guarda che potrebbe anche essere, sai?
Liz: no, questo è pazzesco, dai, smettila, su!
Maria: pensaci bene! Ha fatto l’appello! Quando mai un supplente fa l’appello?
Mio Dio, è una classica storia da Roswell! Si, io ti dico che è stata mandata
qui.
Liz: perché l’avrebbero fatto?
Maria: per trovare i cecoslovacchi!
Liz: adesso stai esagerando, Maria!
Maria: questo mi conferma quello che stavo pensando prima che tu mi dicessi
questa cosa e cioè che dobbiamo a tutti i costi, a tutti i costi, dirlo ad
Alex!
Liz: no, senti Maria, non dobbiamo dire niente a nessuno, mai. Mai.
Maria: non dobbiamo? Io sono di parere opposto. Senti, ci serve qualcuno che ci
aiuti a riflettere, stanno succedendo cose che potrebbero essere pericolose.
L’altro giorno lo sceriffo mi fa tutte quelle domande e ora appare questa
misteriosa Topolsky. Fanno proprio cosi, mandano agenti speciali del governo,
cacciatori di alieni..già e noi rischiamo di fare la stessa fine dei
cecoslovacchi! Ci serve il parere di Alex!
Lo osservano mentre mostra di essere snodabile ad un gruppetto di ragazzi.
Alex: io sono snodabile! Giuro, riesco a farlo, non so come!
Maria(a Liz): lo ammetto, non è proprio James Bond ma per ora non abbiamo
niente di meglio!
Alex(al gruppetto che si allontana ridendo): che c’è? ehi! Mi avete preso per
pazzo?
Maria: sta arrivando Kyle Valenti!
Liz: verso il corridoio o è diretto verso di me?
Maria: verso di te!
Liz: oh..
Maria: che gli dirai?
Liz: credo che non ci sia proprio niente da dire. Ci siamo frequentati quest’estate
senza alcun impegno..sono certa che ora che siamo tornati a scuola mi ricorderà
come una storiella estiva!
Maria: mh!
Kyle: Liz!
Liz: Kyle.
Kyle l’abbraccia: la mia ragazza!
Maria scoppia a ridere: ciao!
Liz: Ehi:
Kyle: Ehi. Come stai?
Liz: bene, però sai, sono molto presa dagli impegni della scuola.
Kyle: queste cose le prendi molto sul serio.
Liz: già.
Kyle: bene. Ok.
Liz: ok.
Kyle: senti Liz, credo che sia importante essere onesti fra noi. Ne parlavo con
Tommy della squadra ed è d’accordo con me. Bisogna essere puntuali, Liz. So che
non c’era niente di preciso tra noi ma dovevamo vederci al Crashfestival e
quando si tiene a una persona, e io tengo a te, bisogna essere puntuali. Se tu
fossi stata una qualunque che mi aveva dato buca…
Liz vede la Topolsky camminare per il corridoio con diversi dossier in mano.
Kyle: …avrei continuato per la mia strada ma tu non sei una qualunque quindi…
Liz: Kyle, mi piacerebbe tanto parlare con te, ma ora non ho tempo, scusa. Devo
proprio andare, scusa.
Liz percorre il corridoio in fretta cercando la Topolsky; gira ad un angolo e
le va a sbattere addosso. Alla Topolsky cadono tutti i dossier che aveva in
mano e si spargono sul pavimento.
Liz: oddio, mi scusi!Mi dispiace molto.
Si china a raccoglierli insieme alla Topolsky.
Topolsky: Parker! Liz!
Liz: Si.
Topolsky: ho una memoria fotografica!
Liz: ah, interessante! Non ho mai conosciuto nessuno con la memoria
fotografica!
Topolsky: mi è utile nel mio lavoro.
Liz(raccogliendo i dossier): ecco, se posso aiutarla.
Topolsky: grazie, sei molto gentile.
Liz raccoglie un dossier che riguarda Michael…
Liz bussa alla porta della “casa” di Michael ed Hank le apre.
Liz(un po’intimorita): salve…
Hank: salve.
Liz: (sempre più intimorita): stavo cercando Michael…Michael Guerin.
Hank: mh!
Liz: forse ho sbagliato indirizzo…
Hank torna in casa, chiamando: Michael!
Michael arriva e la vede: usciamo. Forza.
Michael: erano i miei dati, sicura? Erano proprio i miei?
Liz: si.
Michael: ha…ha chiesto di me in classe?
Liz: beh, ha fatto solo l’appello e quando ha visto che non c’eri ha chiesto se
qualcuno ti conosceva.
Michael: beh, allora mi cerca!
Liz: non so che sta succedendo ma ho pensato che dovevo dirtelo.
Michael: grazie
Liz: di niente
Michael: senti,Hank ti ha insultata per caso?
Liz: ah…no. No.
Michael: lo devi ignorare.
Liz: scusa se sono venuta qui da te.
Michael: io vivo qua. Grazie.
Valenti è in ufficio e parla al telefono
Valenti: lo so che è tardi ma ha mandato un agente nel mio ufficio e ho diritto
ad una spiegazione immediata!..no, non voglio richiamare!…no, no, non posso
aspettare domani!…si, anche a me dispiace tanto….senta…no, no, mi scusi…pronto?
Pronto?
Valenti attacca la cornetta e prende il dossier dove sono contenute le foto dei
morti con l’impronta della mano bianca sul petto. All’interno trova una chiave
che nasconde nel tappo del thermos che infila in un sacchetto e poi in un
cassetto della sua scrivania.
Appena lo sceriffo se ne va dall’ufficio Michael entra dalla porta principale
portando un sacchetto in mano.
Vice sceriffo: ciao, vuoi qualcosa?
Michael: buonasera agente. Vendo dolci per beneficenza.
Vice sceriffo: dolci?
Michael: si, per riaprire l’orfanotrofio di West Lake, agente…Hanson. Lei può
aiutarci a dare una casa a decine di bambini bisognosi. Le singole scatole
vengono sei dollari l’una..ah, e ci tengo a raccomandarle le arachidi
croccanti, sono buonissime.
Vice sceriffo: ecco, sono a dieta, cerco di evitare i dolci.
Michael: beh, allora… se è d’accordo do un’occhiata per vedere se c’è qualcuno.
Michael fa per avviarsi verso l’ufficio dello sceriffo
Vice sceriffo: non c’è nessuno di là.
Michael: ah…potrei tornare domani sera?
Vice sceriffo: di solito la notte qui non c’è nessuno.
Michael: la ringrazio molto per il suo tempo.
Michael se ne va ma incontra il poliziotto che era presente con lo sceriffo al
Crashdown ad interrogare Liz.
Poliziotto: che ci fai tu qui?
Michael: vendo dolci per beneficenza.
Poliziotto: ma non qui dentro.
Michael: non si arrabbi.
Michael è a casa si Isabel e Max.
Isabel: ma sei matto?
Michael: non sono entrato così, avevo un pretesto.
Max: e qual era il pretesto?
Michael: una vendita per beneficenza.(rivolto a Isabel): un dolcetto?
Isabel lo guarda in maniera strana, allora Michael lo offre a Max
Max: e come è andata?
Michael: male .Non mi hanno comprato niente.
Isabel: lui voleva sapere se hanno creduto al pretesto!
Michael: ma certo, hanno abboccato. Perché quel vestito?
Isabel: perché devo uscire, Michael. Con un ragazzo. Che mi piace. Anzi, mi
piace tutta la mia vita qui. Anzi, ho un appuntamento venerdì prossimo cui
spero di non dover mancare per sfuggire alla legge!
Michael: ehi, non c’è problema. Quella cartella deve essere nell’ufficio di
Valenti. Lui se ne va alle sette e mezza di sera e non resta nessun altro a
guardia del suo ufficio. N oi entriamo, troviamo la cartella, prendiamo le
informazioni e rimettiamo tutto a posto.
Max: e come facciamo, per ipotesi?
Michael: c’è un lucchetto alla finestra, non ci vuole niente per aprirla.
Max: c’è un allarme, per ipotesi?
Michael: è una sciocchezza, posso disattivarlo anche io!
Isabel: Max, non gli dare retta! Non posso credere che tu stia considerando
l’idea!
Max: volevo sapere se era realizzabile il piano!
Michael lo guarda speranzoso, Isabel fissa il fratello.
Max: e non è realizzabile.
Isabel si rilassa un po’.
Max: non si può Michael.
Michael: è quello che abbiamo aspettato per tutta la nostra vita! Cioè, è la
prima volta che riusciamo ad avere un’ indizio che può dirci chi siamo. Non
abbiamo scelta.
Arrivano i coniugi Evans.
Philip: ehi!
Diane: c’è qualcuno?
Michael: e con gli agenti alle costole dobbiamo decidere, non credi?
Max: agenti?
Isabel: di cosa stai parlando, Michael?
Michael: chiedi a Liz.
Philip: avete fame?
Diane: ragazzi!
Philip e Diane arrivano nella stanza
Diane: abbiamo portato la pizza!
Isabel: ciao.
Diane: ciao cara, sei molto elegante! Carina! Michael..ciao!
Michael: salve, stavo andando.
Philip: vuoi un po’ di pizza?
Michael: no, grazie, mio padre ha cucinato. Grazie.
Diane: beh, io ho fame!su ragazzi, piatti, tovaglioli, coraggio, preparate!
La Topolsky sta facendo lezione di matematica.
Topolsky: noi sappiamo che la somma di A, B e C è uguale a 360°.
Liz(a bassa voce): ma che sta dicendo?
Topolsky: cosa c’è, Parker?
Liz: è 180.
Topolsky: come, scusa?
Liz: eh si, la somma degli angoli interni di un triangolo è di 180°.
Qualcuno ridacchia.
Topolsky: …certo! Certo, è ovvio! è uguale a 180°!
Max e Liz si guardano.
Max: aveva anche schede di altri studenti?
Liz: si, si, ma il fatto è che ha preso quella di Michael!
Max: quante altre ne aveva?
Liz: non lo so, forse dieci.
Max: dieci sono tante.
Liz: ok, forse erano solo cinque, non so quante ce n’erano.
Max: non puoi arrivare a casa di Michael e raccontargli una cosa del genere.Tu
non lo conosci, non è uno che ci pensa tanto su prima di fare qualcosa. Lui
agisce d’istinto.
Liz: mi dispiace Max, credevo che fosse in pericolo, che fosse meglio
avvertirlo…
Max: in pericolo perché?
Liz: non lo so, io non ne ho idea. Voglio soltanto dire che se c’è una spia fra
di noi non credi che dovremmo darci subito da fare?
Max: spia?
Liz: si…
;Max: senti..
Liz: no, Max, guarda che queste cose esistono sul serio. Esistono rami speciali
del governo, cacciatori di alieni, cose del genere.
Max: tu credi che la Topolsky sia una cacciatrice di alieni?
Liz: beh..se lo dici così sembra un’idea ridicola.
Max: Liz..grazie. Grazie del tuo interessamento ma..dobbiamo continuare la
nostra vita esattamente come prima. Dobbiamo solo stare più attenti. Tutti noi.
Anche tu.
Max cammina per la scuola e vede la Topolsky e lo sceriffo Valenti che si
stringono la mano. Li fissa pensieroso.
Maria(legge un biglietto): “ vediamoci nella stanzetta dei cancellini alla
sesta ora. Max.” Liz, lo sai cosa vuol dire questo, vero?
Liz: no, dimmelo tu, cosa vuol dire?(mentre si mette il rossetto)
Maria: è dove Greg Coleman ha lasciato un livido grosso come una mela a Marlin
Garcia, è dove Richie Ull e Amanda Loise l’ hanno fatto la prima volta, è dove…
Liz: ti dico che stai solo ingigantendo la faccenda.
Maria: e io dico che non dovresti farlo, ok?non sappiamo che cosa può
succedere. Cioè, quel ragazzo ti ha toccato e hai avuto come una visione,
chissà che può succedere se ti bacia! Chissà che cosa si prova ad essere
baciata da un cecoslovacco! Non lo sai!
Liz: d’accordo, Maria! Ti assicuro che non ci saranno baci! Max non è
minimamente interessato a me, mi ha detto che le cose sono assolutamente come
prima, non è cambiato niente! Me l’ ha detto lui.
Maria: guarda che nella stanzetta dei cancellini non ci si bacia soltanto!
Ragazza vicino a loro: questo è sicuro!
Maria: quella stanza serve a due cose: a pulire i cancellini e a perdere
l’innocenza! Sai che intendo per perdita di innocenza? quella stanza ha segnato
il destino di molte di noi!
Valenti è nel suo ufficio quando entra l’agente Stevens.
Agente Stevens: salve sceriffo.
Valenti: agente Stevens! Non telefona, non scrive…mi dispiace di aver cacciato
via il suo agente da qui l’altro giorno sa, problemi di giurisdizione..non se
la prenda! Allora…che cosa avete trovato nel grembiule della cameriera?
Stevens: a dire il vero molte cose…pomodoro, sale, acqua, zucchero,
aceto…ketchup sceriffo, non sangue. Si è già sprecato troppo denaro dei
contribuenti per cercare quello che non c’era. Non è atterrata nessuna
navicella spaziale nel ’47, non ci sono alieni a Roswell, New Mexico. Il
governatore mi ha ordinato di perquisire questo luogo ed eliminare qualunque
informazione che parli di UFO, avvistamenti di alieni o altro fatto paranormale
accaduto in questa città. È una storia finita sceriffo. Coraggio, ragazzi.
Degli uomini entrano e cominciano a svuotare gli archivi.
Valenti: sul grembiule c’era sangue, vero?altrimenti perché vi affrettereste a
rimuovere il mio archivio? Non è uno spreco del denaro dei contribuenti?
Agente Hart: è chiuso.
Stevens tende la mano verso Valenti per farsi dare la chiave di una parte
dell’archivio e Valenti gliela porge.
Stevens: faremo presto. Grazie, sceriffo.
Valenti si alza con il sacchetto che aveva chiuso nel suo cassetto e va verso
la porta.
Valenti: fate come a casa vostra. Io vado a pranzo.
Liz: e così questa è la stanza dei cancellini. Non c’ero mai stata prima.
Max: volevo solo stare in un posto tranquillo.
Liz: certo.(Liz chiude a chiave la porta)
Max: hai ragione sulla Topolsky. Non è quello che può sembrare. Ecco il suo
ufficio( Max stacca un pannello della parete e si vede l’ufficio della donna).
Dobbiamo scoprire perché è venuta qui.
Liz: già(si avvicina).
Max: è libera la sesta e la settima ora quindi…non ci resta che aspettare…
I due si guardano negli occhi, vicini…
Michael, appostato con un cannocchiale vicino all’ufficio dello sceriffo vede
l’agente Hart caricare nel bagagliaio della sua auto le schede presenti
nell’archivio di Valenti.
Liz: ecco, non ho le idee chiare, perché se siete atterrati nel ’47 tu hai
veramente 16anni o sei un 50enne nel corpo di un ragazzo di 16anni o forse voi
invecchiate in un modo diverso cioè come se un anno di alieno equivalesse a tre
anni umani.
Max sorride divertito mentre lei parla.
Max: è da molto che ci stai pensando, eh?
Liz ride: si, è vero.
Max: noi siamo usciti dalle celle di ibernazione nell’89. Non so quanto siamo
stati lì dentro. Quando siamo usciti dimostravamo 6anni.
Liz: e…eravate verdi?
Max: verdi?
Liz(annuendo): si, prima di assumere forme umane eravate alti un metro, verdi e
viscidi? Sai(ride), scusa se te l’ ho chiesto, una curiosità di Maria.
Max: no, abbiamo sempre avuto questo aspetto. A parte…il terzo occhio.
Liz: ah si?
Max si abbassa e Liz cerca di trovare il suo terzo occhio. Quando lui rialza la
testa e la guarda fa finta di niente.
Max: scherzavo!
Liz(facendo finta di aver capito che lui scherzava): si…lo so che scherzavi.
Poi scoppia a ridere e gli dà una spintarella sulla spalla, ridendo: stupido!
Anche Max si mette a ridere.
Liz: allora tu non sai da dove vieni, da quale pianeta, chi è la tua gente a
parte Michael e Isabel?
Max: non ne ho idea.
Liz: beh, deve dare un senso di libertà.
Max: trovi?
Liz : ecco, guarda me. I miei sono proprietari del Crashdown caffè quindi qui
in città tutti sanno chi sono. Per cui se mi taglio i capelli se ne accorgono
tutti e credono di dovermi dare il loro parere e questo mi fa sentire un po’claustrofobica.
Insomma, voglio dire, come posso fare a vivere una vita normale se mi sento
sempre addosso gli occhi di tutti, capisci? A volte vorrei poter essere
invisibile.
Max: a volte io vorrei non dover essere invisibile, invece.
Un rumore nell’ufficio della Topolsky annuncia il suo arrivo.
Topolsky: allora, gli ho controllati tutti ed è da lui che voglio iniziare.
(porge un fascicolo all’uomo che è con lei)
Uomo: Michael Guerin. Gli hai già parlato?
Topolsky: non ha messo piede a scuola da che sono qui, ma se Maometto non va
alla montagna…
Uomo: gli parlo io?
Topolsky: no, lo farò io. Controlla solo che l’indirizzo sia esatto.
Uomo: d’accordo.
L’uomo se ne va e Max e Liz si allontanano dalla grata che permette loro di
osservare l’ufficio.
Max e Liz sono in macchina insieme; Max si ferma vicino al Crashdown, vedendo
Michael che corre verso di lui.
Max(a Liz): fa presto.
Liz: d’accordo.
Liz salta fuori dalla jeep e si dirige al Crashdown.
Max: Michael, ti devo par,lare.
Michael: tolgono roba dall’ufficio dello sceriffo!
Max: cosa?!
Michael: uno in giacca e cravatta. Dobbiamo entrare.
Max: ma…
Michael: ora o mai più, Max.
Maria(servendo ai tavoli): c’è dell’altro! Legga anche questa parte del menù!
Arrivando in fretta Liz le passa accanto e Maria la segue.
Maria: dove sei stata?
Liz: ho bisogno che tu mi copra.
Maria: quando?
Liz: stasera.
Maria: oh, no, stasera è la follia!
Uomo al tavolo: mi scusi! Sono venti minuti che aspetto la mia torta al
cioccolato alieno!
Maria: arriva subito!(rivolta a Liz): come se non fosse già abbastanza grasso!
Sei stata una volta nella stanza dei cancellini e già non vuoi più lavorare?
forza, mettiti il grembiule, donna perduta, le masse chiedono cibo grasso con
nomi alieni e noi dobbiamo darglielo, è la nostra missione!
Liz: no, no, devo fare una cosa molto importante. Ti prometto che poi ti dirò
tutto, sei la mia migliore amica, ma adesso devo proprio andare!
Liz fa per uscire ma si imbatte in Alex.
Alex: Liz, voglio delle spiegazioni. Già, innanzitutto gira voce che la
settimana scorsa ti hanno sparato proprio qui, poi al Crashfestival sembrava
che tu(e indica Maria che si è avvicinata) fossi stata investita da una
macchina ma non era vero. E ogni volta che vi incontro diventate silenziose o
vi inventate qualche sciocca storia su cecoslovacchi, la Cecoslovacchia è un
paese che non esiste più già da un pezzo! Io voglio la verità e la voglio
subito!
Liz: Alex, la ragione per cui noi continuiamo a cambiare argomento è…
Maria: nausea! Abbiamo la nausea, Alex!
Liz: si, e non volevamo parlarne davanti a te perché pensavamo che forse ti
saresti sentito un po’..a disagio.
Maria: ma se lo vuoi sapere te lo possiamo dire!
Liz: e anche con tutti i dettagli!
Alex: no! Sto mangiando!
Alex se ne torna al suo tavolo.
Liz(a Maria): grazie!
Max: è importante anche per me.
Michael: tu non vuoi fare altro che proteggere la tua vita a Roswell.
Max: si, infatti, è così.
Michael: hai pensato alla mia vita, Max?
Max: si ,certo.
Da dietro intanto si avvicina Liz
Max: senti, la Topolsky ha preso i tuoi dati, sta andando a casa tua.
Michael: cosa?
Max: sta lontano da là stasera. Va’ a casa nostra, c’è Isabel, va’ lì e
aspetta.
Michael: aspetto che vengano a prendermi?
Max: non fare lo stupido.
Michael se ne va non del tutto convinto.
Max(a Liz, mentre guarda Michael andarsene): andiamo.
I due salgono sulla jeep e partono proprio mentre arriva Kyle; questo li vede e
decide di seguirli.
Max e Liz arrivano vicino alla “casa” di Michael e si fermano. Qualche metro
più indietro si ferma Kyle, non visto.
Liz: e come mai tu sei finito in una vera famiglia e Michael è finito qui?
Max:…è una storia lunga..
Liz: il suo papà adottivo è…sempre così..
Max: spiacevole? Si.
Arriva la macchina della Topolsky; lei scende e bussa alla porta. Liz si sporge
verso Max per vedere meglio e da dietro Kyle nota il movimento.
Kyle: oh no!!
Ad un certo punto a Liz cade l’anello a terra e si abbassa per cercare di
recuperarlo. Da dietro Kyle la vede abbassarsi e sembra proprio che lei si sia
“distesa” sulle gambe di Max.
Kyle: oddio, Liz!!! Che fai?!? Alzati!!!! Liz!!!!
Kyle scende dalla sua auto e va verso di loro.
Intanto Hank apre la porta alla Topolsky.
Hank: si?
Topolsky: mi dispiace disturbarla, stavo cercando Michael.
Kyle(arrivando a lato di Max): Liz!
Liz(sussurrando): Kyle!
Kyle : ciao Max.
Max : ciao Kyle.
Kyle : Che succede ?
Liz(sussurrando):niente!
Kyle: come parli?
Liz(sussurrando): stiamo solo..aspettando Michael, vogliamo andare al..
Max: ..bowling.
Kyle: ma come parli?
Liz(sussurrando): andiamo al bowling!
Kyle: che cosa facevi là sotto?
Liz(sussurrando): mi era caduto l’anello!
Kyle: e lo dici così?!
Topolsky(ad Hank): le lascio il mio numero.
Hank: e che ci faccio?
Topolsky: può dire a Michael di chiamarmi?
Kyle: insomma, cosa…
Max: zitto!(lo prende per la giacca e lo trascina giù.)
Kyle: cosa?
Max: zitto!
Kyle: ma dove vai? Che state facendo?
Liz si abbassa troppo tardi e la Topolsky la vede; poi sale in macchina e se ne
va.
Lo sceriffo esce dall’ufficio e torna a casa, Michael si avvicina all’
edificio. Vede la finestra sbarrata e si ferma.
Max: forse quando le acque si saranno calmate potremmo…mangiare insieme…che ne
dici?
Liz: a pranzo?
Max: si..se vuoi.
Liz: cioè al ristorante?
Max: certo!
Liz: ok, bene. Allora abbiamo un..no, non è un appuntamento…è un pranzo.
Max: pranzo..giusto.
Liz: meglio andare a casa.
Max: si, è meglio.
Dal Crashdown esce Isabel che gli fa segno di muoversi, poi rientra.
Max(sorridendo dolcemente): ‘Notte.
Liz(sorridendo anche lei): buonanotte.
Max se ne va e Liz rimane a guardarlo.
Isabel raggiunge Max.
Isabel: Michael è sparito.
Michael sale attraverso la grondaia e arriva davanti alla finestra sbarrata.
Isabel(in macchina con Max): Michael non sa controllare i suoi poteri.
Max: lo so.
Michael riesce ad aprire la finestra con in suoi poteri. Max e Isabel arrivano
a trovano la finestra aperta. Intanto Michael cerca tra la roba di Valenti. Ad
un certo punto la macchina dello sceriffo si ferma davanti al suo ufficio.
Isabel: fai uscire Michael dall’ufficio, io intanto cercherò di distrarre
Valenti.
Max: ok.
Poliziotto: ha dimenticato qualcosa?
Valenti: delle carte.
Isabel: sceriffo. Per fortuna ho trovato lei. Ho una gomma a terra e non so
assolutamente cambiarla.
Intanto Michael trova il sacchetto nel quale era stata nascosta la chiave.
Poliziotto: sceriffo, lei ha finito il servizio. Aiuto io la signorina.
Valenti: no, grazie, ci penso io.
Michael vede la chiave e fa per prenderla ma in quel momento alla finestra
appare Max
Max: Michael, vieni, su!Valenti è tornato!
Michael prende la chiave e appena la tocca ha la visione di una cupola.
Max: su! Dai!
Michael fa un balzo appena la visione si interrompe e da sotto lo sceriffo, il
poliziotto e Isabel avvertono il tonfo.
Valenti: tu aspetta qui.
Isabel(sottovoce): accidenti!
Max: vieni, forza!!
Michael e Max riescono a uscire sulla finestra, rifissano le sbarre con i loro
poteri e si preparano a saltare. Intanto Valenti e il poliziotto stanno per
raggiungerli, anche se ancora non li hanno visti.
Max: uno..due..tre.
Saltano giù e finiscono dentro un bidone della spazzatura. Lo sceriffo tocca le
sbarre e le trova a posto. In quel momento arriva Isabel.
Michael(arrampicandosi fuori dal bidone): te l’avevo detto che era una cosa da
nulla.
Max(uscendo): da nulla, eh?
Valenti finisce di cambiare la gomma ad Isabel.
Valenti: ecco fatto. A posto, signorina Evans.
Isabel: grazie. Grazie tante.
Valenti: Isabel, vero?
Isabel: si.
Valenti: è un po’ tardi. Mh?
Isabel sorride: avevo una gomma a terra.
Valenti: già. Dov’è Max, stasera?
Isabel: non ne ho la minima idea. Sono la sorella, non il custode.
Valenti: mh.
Isabel: grazie ancora.
Valenti: ma ti pare.
Isabel mette in moto e parte.
Max tocca la chiave e si concentra ma non accade niente.
Max: niente.
La passa a Isabel che fa un tentativo e fa un profondo respiro a occhi chiusi.
Michael: che vedi?
Isabel: Leonardo di Caprio nella doccia.
Michael prende la chiave dalla mano, irritato. Poi salta giù dalla jeep e se ne
va, Max lo segue.
Max: ehi. Scusa per prima. Non sapevo che la tua vita fosse così dura.
Michael: si, ma ho capito una cosa. Il fatto che la mia vita faccia schifo è un
vantaggio. Rende tutto più facile. Devi sempre essere pronto ad andare, a fare
i bagagli e partire. Magari tra dieci anni, magari tra qualche giorno…o magari
domani. Vuoi un consiglio? Non lasciarti mai coinvolgere Max. Diventi più
debole.
Michael se ne va.
Liz passa per un corridoio della scuola.
Topolsky: Liz Parker. Ti vorrei fare qualche domanda su Michael Guerin. Il tuo
amico Michael è veramente nei guai, Liz. Non sono la vostra supplente. Liz, ti
ho vista vicino casa di Michael ieri sera. Sono la consulente scolastica.
Liz: consulente scolastica?
Topolsky: si, e Michael è un ragazzo che rischia seriamente di essere espulso
da questa scuola. Se sei veramente sua amica devi parlargli, devi convincerlo a
venire da me. E presto. Hai capito, Liz?Lo farai?
Liz: Lo farò.
Topolsky: grazie.
Pensiero di Liz:
da quando ha saputo di Max, Michael e Isabel ho riflettuto molto sui segreti.
Per ogni persona che ha un segreto ce n’è un’altra che vuole conoscere quel
segreto.[ si vede Valenti che scopre che la chiave gli è stata sottratta] A
volte avere un segreto ti fa sentire isolato dagli altri. [ si vede Michael che
cammina verso casa di Max e vede lui e Isabel che giocano con il signore e la
signora Evans a basket, ridendo ed esultando ad ogni punto; li fissa per un
momento poi si allontana dalla parte opposta] Ma un segreto può darti anche la
sensazione di avere qualcosa in comune con qualcun altro[si vedono Liz e Max
che si guardano negli occhi nella stanza dei cancellini]. E ora perfino io, Liz
Parker, la più normale ragazza di questa città, con una vita banalissima,
perfino io…ho qualcosa da nascondere!
Trascrizione realizzata da
Ambra
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