PAPALINA
Ingredienti:
farina,
uova, burro, semi di cumino, acqua, lievito naturale, lievito di birra, sale.
Il nome ha precisi riferimenti ecclesiali per la ricchezza degli ingredienti.
Nella Valle del Belice un pane simile, ma senza uova, prende il nome di "vastedda"
o "cucciddatu di S. Giuseppe".
PUPI CU L'OVA
Ingredienti: farina di grano tenero o duro,
acqua, uova, lievito naturale, sale.
E' tradizione vivissima quella di confezionare pani speciali contenenti delle
uova intere per le festività pasquali: dai popoli primitivi ai giorni nostri
l'uovo ha sempre avuto una valenza trascendentale. L'impasto di questo pane
viene rotto in tanti pezzi cui si dà le più svariate forme: antropomorfe (pupi
e pupe), zoomorfe (cavallucci, galline), fitomorfe (alberi e fiori) o oggetti di
uso quotidiano come canestri, ceste e corone. Queste forme incorporano al loro
interno una o due uova e vengono finemente intagliate, decorate e incise fino a
diventare dei veri capolavori.
VASTEDDA
Ingredienti: farina, acqua, lievito, sale,
fiori di sambuco.
E' un pane rituale del ragusano, ad uso propiziatorio. La parola "guastedda"
che ricorre in quasi tutta l'isola, deriva dall'antico francese "gastel", con il
significato di focaccia o schiacciata. Assume però diversi significati nelle
varie province siciliane: si tratterà di pizza nell'ennese, di grossi pani
nell'agrigentino o nisseno, di pane nel palermitano e nella Sicilia occidentale.
Di solito è una pagnotta di 20/30 cm, dalla mollica gialla, spugnosa, morbida e
fragrante e dalla crosta dal caldo colore brunito. Nella Valle del Belice il
nome "vastedda" indica anche un particolare formaggio.
CAVAGNEDDO
Ingredienti: farina di grano tenero, acqua,
zucchero, lievito naturale, sale.
E' un pane dolce, del periodo pasquale, a forma di cesti, canestrelli, animali
domestici, bambini, piante e fiori.
CUCCIDATI DI CARROZZA
Ingredienti: semola di grano duro rimacinata,
acqua, lievito naturale, sale.
Questo tipo di ciambella salata viene utilizzata per le decorazioni dei carri in
occasione della festa della Madonna di Tagliasia. Sono più di 50 le donne
mobilitate, per più di tre giorni di seguito. Gli intagli ai bordi esterni
fanno assomigliare le ciambelle a tanti soli splendenti che, collocati nei
carri, sono di grande effetto scenografico.
FILUNI
Ingredienti: semola di grano rimacinata,
lievito di birra, sale, acqua, sesamo.
Nei secoli passati in Sicilia il grano, oltre ad essere utilizzato per fare il
pane, veniva consumato anche fresco (cuccia) in quanto consentiva di sfuggire
alle gravose imposizioni fiscali cui venne soggetta la macinazione durante la
dominazione spagnola.
I UOI (Buoi)
Ingredienti: farina di grano tenero,
noccioline, acqua, lievito naturale, sale.
E' un pane tradizionale che si prepara a Modica (terra di altopiano dove
pascolano le vacche modiciane) per Capodanno. "I Uoi" viene regalato
ai ragazzini come dono iniziatico, di passaggio dall'infanzia all'età del
lavoro, che con buone probabilità sarà quello di allevatore (stando al
significato del pane).
MAFALDA
Ingredienti:
farina di semola rimacinata, malto, semi di sesamo, semolina, lievito di birra,
sale.
E' un pane dalla crosta dorata, dal delicato e caratteristico sapore di semi di
sesamo. Tra i più diffusi dell'isola, viene foggiato in diverse forme, tra le
quali "occhi di S. Lucia" e "Corona", ottenuta quest'ultima
tagliando in due punti il lato superiore di un panetto a forma di mezzaluna -
non superiore ai 3 etti - che con la lievitazione e la cottura si apre a
ventaglio nella parte incisa, facendola assomigliare ad una corona.
PANE A BIRRA
Ingredienti: farina di grano 00, acqua, lievito
naturale, lievito di birra.
Due sono le pezzature di questo pane: il torciglione o intrecciato, e il
parigino, di forma lineare con tagli nella parte superiore. Nell'isola i pani di
uso quotidiano sono tutte pezzature di 250 gr. Il sesamo, come elemento
decorativo, viene impiegato solo su pani bianchi: esso conferisce gusto ed aroma
particolari ed era conosciuto fin dall'antichità. Un dolce a base di sesamo,
detto "milloy", veniva preparato in Sicilia durante le tesmoforie in
onore di Cerere.
©2000/05 Antonio
Genna
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