Debbie rapita!
Riassunto: La figlia di Broots è stata rapita e...
Data di composizione: 4/06/2002
Adatto: a tutti
DISCLAIMER:
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Jarod il
Camaleonte Italia", e che tutti i personaggi della serie "Jarod il Camaleonte /
The pretender" utilizzati nel racconto sono di proprietà MTM Productions / 20th
Century Fox, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di
lucro.
Questa è una storia interattiva. Durante il racconto potrai effettuare delle scelte, che faranno svolgere la storia in diversi modi. Se il finale non ti piace, torna indietro e cambia, ci sono ben 10 finali.
Il Centro, ore 8:20 a.m.
Miss Parker entrò nell'ufficio di Sidney e vide quest'ultimo parlare con Broots.
"Buongiorno" disse facendoli spaventare.
"Miss Parker, ciao" disse Broots tirando un sospiro di sollievo.
"Che avete stamattina? Aspettate forse una visita del Raines?" chiese lei
ridendo.
"No, stavamo parlando della figlia di Broots" disse Sidney
"Oggi è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive, quindi faranno una
festa a scuola. Non vedeva l'ora di andarci"
"Un pò la invidio" disse Miss Parker sospirando e a quella frase Broots e Sidney
si meravigliarono.
"Non ci posso credere, Miss Parker che ama le feste" disse Sidney ridendo.
"Non amo le feste Sidney" lo rimproverò lei "la invidio solo per il semplice
fatto che lei è ancora una bambina, si può divertire e non come me che alla sua
età ero in un college dove dovevo soltanto studiare. Broots" disse poi girandosi
verso di lui e guardandolo "guai a te se la mandi in un college. Non te lo
perdonerei mai"
"Sta tranquilla non ne ho neanche in mente" disse lui abbassando gli occhi.
"Adesso parliamo di Jarod, sapete qualcosa?" chiese lei cambiando argomento.
"Sappiamo solo che 2 giorni fa era a New York e....."
"Benissimo andiamo" disse lei interrompendo Broots.
"No, Miss Parker non servirà andare. Tutto quello che hanno trovato Brigitte e
Lyle è qui" disse lui.
"Chi? Brigitte e Lyle sono già andati là? Broots ma come hanno fatto a scoprire
dov'era Jarod prima di te?"
"Non lo so Miss Parker, veramente l'ho saputo stamattina perchè...."
"Perchè Lyle e Brigitte ti hanno portato queste cose dopo averle guardate e
riguardate" disse lei dandogli un'occhiataccia.
"Mi dispiace Miss Parker"
"Adesso non è il caso di arrabbiarsi con Broots. Lui fa il possibile, vediamo
piuttosto cosa c'è qui" disse Sidney prendendo un libro "molto interessante"
disse poi sorridendo.
"Che cos'è?" chiese lei levandoglielo dalle mani.
"Da quel poco che ho visto, quel libro parla di leggi, armi e....."
"Polizia. Ecco quello che fa Jarod. Il poliziotto"
"Esatto, anche se mi chiedo perchè Jarod ci ha lasciato un segno così evidente
della sua prossima simulazione" disse Sidney perplesso.
"Forse è un tranello, o chissà magari il tuo ragazzo prodigio comincia a
diventare stupido. Broots mettiti al computer e cerca di collegarti agli archivi
della polizia, chissà che non lo troviamo" disse lei ma in quel momento squillò
il telefono dell'ufficio. Rispose Miss Parker.
"Chi è"
"Miss Parker, credevo di aver chiamato l'ufficio di Sidney".
"Jarod, che sorpresa. Si questo è l'ufficio di Sidney ma quando ci sono io
l'ufficio è di mia proprietà quindi....."
"Passami Broots è un'emergenza" disse agitato.
"Quello che puoi dire a lui puoi dire anche a me"
"Questa volta no, si tratta di sua figlia"
"Non dire sciocchezze Jarod, lei è a scuola"
"Parli di Debbie?" chiese Broots alzandosi.
Miss Parker mise il viva voce "allora genio, parla, ho messo il viva voce"
"Broots sei lì?"
"Si, Jarod, stavi parlando di mia figlia?"
"Si, Broots, purtroppo Debbie e alcuni suoi compagni........ sono stati rapiti"
"Cosa? Ma ne sei sicuro?"
"Si, se avete trovato il mio libro avrete capito anche che adesso sono un
poliziotto e mi sto occupando di questo caso"
"E speri che noi ti crediamo?" chiese lei.
"Tu forse no" disse Broots "ma io si. Jarod ascolta non tenteremo di catturarti.
Vengo subito alla scuola di Debbie, voglio aiutarti anche io a trovarla".
"Noi vorresti dire" disse Sidney e poi guardò Miss Parker e così fece anche
Broots.
"E va bene, ti aiuterò anche io Broots" disse lei un pò seccata per il fatto che
non voleva collaborare con Jarod.
"Comunque è meglio che voi stiate al Centro"
"Non ci pensare neanche topo da laboratorio. Lo so che vuoi che noi restiamo qui
solo perchè hai paura di me, ma per il bene di Debbie non ti catturerò questa
volta. Ti bastano le mie parole o continui a non fidarti?" gridò lei.
"Non ho paura di te, ma se venite qui poi vi manderanno via comunque perchè
sareste solo un impiccio per le indagini. Fidatevi di me. Rimanete al Centro".
"Forse dovremo fare come ha detto Jarod"
disse Sidney "resteremo qui, ma ci dovrai informare su tutto"
"Non vi terrei mai all'oscuro di qualcosa, specie quando si tratta di Broots"
disse lui prima di riattaccare.
"Ma perchè Sidney?" chiese Broots "io non ce la faccio a stare con le mani in
mano mentre Debbie è là fuori chissà dove"
"Broots ha ragione" disse Miss Parker "in questo momento Debbie potrebbe
trovarsi in serio pericolo e noi perdiamo tempo qui"
"Calmatevi, quello che ha detto Jarod è vero. Se andassimo là saremmo di
impiccio alla polizia, è meglio stare qui e guardare il telegiornale"
"Il telegiornale? Cosa c'è di tanto interessante?" chiese Lyle entrando.
"Lyle, regola n° 1°: bussare prima di entrare" disse Miss Parker.
"Scusa sorellina ma ero di passaggio e vi ho sentiti parlare di una certa Debbie,
e se non mi sbaglio è la figlia di Broots. Si trova nei guai per caso?" chiese
Lyle con una faccia disinteressata.
"Ma che dici? Non è affatto nei guai anzi, in questo momento è a una festa
scolastica" disse Miss Parker sorridendo.
"Allora perchè dicevi "adesso potrebbe trovarsi in pericolo?"
"Avrai capito male"
"Non mentire con me, se nascondete qualcosa lo verrò comunque a sapere. Broots"
disse poi rivolgendosi a lui "se Debbie si trovasse veramente in pericolo, posso
occuparmi io di salvarla. Ti ricordo che il Centro può fare qualunque cosa"
"Andiamo non dire sciocchezze" disse Miss Parker "non potresti fare niente"
"Invece si sorellina, non sottovalutare il Centro"
"Comunque non ce n'è bisogno. Hai capito male. La figlia di Broots non è affatto
in pericolo, vero Broots?"
"Si e vero. Debbie è a scuola" disse sorridendo.
Se vuoi che Lyle creda a Miss Parker e a Broots
vai al capitolo 5, se
invece non ci crede vai al capitolo 2.
CAPITOLO 2
"Adesso che facciamo Sidney?" disse sottovoce Miss Parker "se Lyle scopre che in
tutta questa storia c'è di mezzo anche Jarod, andrà alla scuola di Debbie e
cercherà di catturarlo"
"Lo so Miss Parker, c'è da sperare che al telegiornale non inquadrino Jarod"
Ma proprio in quel momento sullo schermo il cameramen inquadrò la squadra della
polizia e Lyle lo vide.
"Guarda guarda chi c'è là" disse guardando Miss Parker "ecco perchè non volevate
che io lo sapessi, siete d'accordo con Jarod" disse spegnendo il televisore.
"Ascolta Lyle" disse Sidney "non siamo assolutamente d'accordo con Jarod, ma per
il bene della figlia di Broots dobbiamo restare qui, se andiamo là saremmo solo
un intralcio nelle indagini"
"Sidney forse non hai capito, a noi non interessano le indagini, ma catturare
Jarod"
"Non puoi farlo, Jarod troverà i rapitori dobbiamo per una volta seppellire
l'ascia di guerra nei suoi confronti" disse Miss Parker.
"Sorellina, non farti condizionare dal rapimento della figlia di Broots, ricorda
qual'è il tuo compito"
"Io voglio bene a Debbie, e voglio che venga liberata"
"Il lavoro che fa Jarod lo può fare benissimo un altro poliziotto"
"No, non è così" disse Sidney "Jarod si può immedesimare nei rapitori e scoprire
più in fretta dove tengono nascosti i bambini"
"Oh andiamo Sidney, tu lo sopravvaluti troppo"
"Forse, ma io mi fido più di lui che di un qualunque altro poliziotto" disse
Broots.
"Non farmi ridere" disse Lyle e poi fece per uscire.
"E adesso dove stai andando?" chiese Miss Parker.
"Mi sembra ovvio, vado ad avvertire Brigitte e Raines di questa storia. Vedrai
che la polizia troverà i rapitori anche senza Jarod" disse uscendo.
"Accidenti Sidney e adesso che facciamo?" chiese Miss Parker "però forse Lyle
non ha tutti i torti"
"Che intendi dire?" chiese Broots.
"Intendo dire che anche senza Jarod la polizia troverà i rapitori e...."
"Ma che dici Parker?" disse Sidney "qui stiamo parlando della figlia di Broots e
comunque io non sopravvaluto Jarod quando dico che può immedesimarsi nei
rapitori. Sono sicuro che ha già trovato una pista..."
"....che perderà se Lyle e Brigitte lo cattureranno" disse Miss Parker "forse
dovremo anche noi andare alla scuola"
"Ma allora come facciamo ad avvertire Jarod che stanno arrivando Lyle e
Brigitte?"
"C'è da sperare che Jarod ci chiami così lo possiamo avvertire" disse Broots.
"Non servirà Broots, ho io il numero di cellulare di Jarod" disse Sidney mentre
faceva il numero.
"Perchè non ce lo hai detto prima?" disse Miss Parker.
"Jarod mi aveva detto di non dirvi che avevo il suo numero ma questa è
un'emergenza" disse e poi mise il viva voce.
"Sidney, sei tu?"
"Si Jarod sono io ...."
"....Noi Jarod" disse Miss Parker.
"Non ho ancora trovato nessuna traccia che ci dia un'indicazione di dove si
siano recati i rapitori"
"Ti abbiamo chiamato per un'altra faccenda. Lyle ha scoperto tutto e ora sta
venendo lì con Brigitte per catturarti" disse Sidney.
"Accidenti questa non ci voleva" disse lui.
"Jarod, se vuoi veniamo anche noi lì con Lyle e Brigitte così possiamo
impedirgli di catturarti" disse Miss Parker.
"Si ottima idea Miss Parker" disse Lyle entrando.
"Lyle" disse Jarod furioso.
"Sorellina non è da te aiutare Jarod e metterti contro il Centro" disse Lyle "e
in quanto a te genio, sta pur certo che fra poco sarai di nuovo qui con noi"
"Lyle qui si tratta della figlia di Broots" gridò Jarod.
"Non mi interessa niente, a me importa solo riportarti indietro" disse Lyle ma
Miss Parker lo prese per la giacca.
"Stammi a sentire, a te forse non importa ma a noi si, quindi adesso tu rimani
qui" disse lei a denti stretti "Jarod, non preoccuparti, Lyle non verrà, lo
tratteniamo noi"
"Grazie Miss Parker" disse prima di riattaccare.
"E adesso cosa vuoi fare? Legarmi?" chiese Lyle.
"Sei molto perspicace. Sidney hai una corda o delle manette?"
"Si, certo" disse Sidney e poi aprì il cassetto della scrivania prendendo un
paio di manette "eccole" disse dandogliele.
"Grazie Sidney" disse Miss Parker e fece per mettergliele ma Lyle cercò di
divincolarsi.
Se Lyle riesce a scappare vai al capitolo 4, se invece
non ci riesce, vai al capitolo 3
Lyle cercò di divincolarsi ma
Miss Parker ebbe la meglio e riuscì ad ammanettarlo alla scrivania.
"Ti consiglio di non provarci mai più" disse lei "adesso dimmi se hai già
avvertito Raines e Brigitte"
"Si certo che li ho avvertiti. Brigitte mi sta aspettando per partire, credo che
fra poco verrà qui. Non ti è servito a niente ammanettarmi, puoi solo ritardare
la mia partenza di ... diciamo 10 minuti" disse ridendo.
"Non preoccuparti, vado io a parlare con Brigitte. Le dirò di partire senza di
te. Da sola non ce la farà a catturare Jarod" disse lei ridendo e poi se ne
andò.
Percorrendo il corridoio Miss Parker vide Raines parlare con Mr Parker in
corridoio, così decise di nascondersi e ascoltare.
"Dr Raines non credo che quello che ha fatto sia giusto. Usare una povera
bambina come cavia per i suoi esperimenti" disse Mr Parker adirato.
"Signor Parker, non ho bisogno del suo permesso. Io voglio che questa bambina
diventi una simulatrice e comunque ho il permesso del Triumvirato, non vorrà
mettersi contro Matumbo?"
"Certo che no, ma qui non stiamo parlando di una bambina qualsiasi ma della figl..."
"Scusate se vi interrompo ma ho una brutta notizia da darvi" disse Brigitte
arrivando.
"Cosa c'è cara?" chiese Mr Parker.
"Si tratta di Lyle è da 5 minuti che è sparito".
"Non preoccuparti Brigitte" disse Miss Parker sbucando fuori dal suo
nascondiglio "Lyle mi ha detto di dirti che puoi partire anche senza di lui
perchè ..... è dovuto andare via".
"D'accordo, strano però che l'abbia detto a te" disse Brigitte.
"Sai com'è Lyle, è sempre un pò strano. Piuttosto di chi stavate parlando
prima?"
"Ci stavi per caso spiando Angelo?" chiese Mr Parker.
"No, passavo di qua..... Avete parlato di una bambina vero? Un nuovo
esperimento. Lei è un mostro Raines come si fa a usare una bambina innocente per
degli esperimenti" disse Miss Parker e poi se ne andò e così fece anche Brigitte
nella direzione opposta.
"Questo non ci voleva. Adesso che sua figlia sa di questa storia...."
"No, non sa chi è la bambina. Speriamo che non si metta a fare delle ricerche.
Io vado Raines ci vediamo" disse Mr Parker andandosene.
Miss Parker nel frattempo era ritornata nell'ufficio di Sidney.
"Tutto sistemato" disse entrando "Brigitte non ha sospettato nulla e adesso è
partita da sola"
"Accidenti" disse Lyle sottovoce "comunque chi ti dice che Brigitte non riuscirà
a catturarlo?"
"Se non ci sono mai riuscita io non ce la farà neanche lei" disse e poi si fece
seria "sai Sidney? Raines sta cominciando un nuovo esperimento ...... su una
bambina, vuole farla diventare una simulatrice"
"Proprio come aveva fatto con Angelo" disse Sidney.
"Dobbiamo impedirgli di fare una cosa simile e...." venne interrotta dallo
squillo del telefono.
"Chi è?" disse Sidney mettendo il viva voce.
"Sidney, sono Jarod ascolta ho scoperto dove si trova Debbie"
"Dove?" chiese Broots.
"E' al Centro, io sto venendo lì, voi intanto andate a cercarla"
"Oh no, temo di sapere dove si trova" disse Miss Parker preoccupata.
"Allora è probabile che la bambina di cui stava parlando Raines sia...." disse
Broots.
"....sia Debbie" concluse Sidney.
"Quindi Raines la sta usando per qualche esperimento?" chiese Jarod.
"Si, vuole farla diventare una simulatrice, come ha fatto con Angelo" disse
Sidney.
"Presto dobbiamo andare da Raines" disse Broots agitato.
Miss Parker prese la sua pistola e con Broots uscì dall'ufficio "Sidney, è
meglio che tu rimanga qui a sorvegliare Lyle" disse prima di chiudere la porta.
"Jarod, sei proprio sicuro di voler entrare al Centro?" chiese Sidney "Miss
Parker e Broots basteranno a salvare Debbie".
"Ci vorrà un dottore nel caso Raines abbia già fatto qualcosa a Debbie no?"
disse sorridendo e poi riattaccò.
Nel frattempo Miss Parker e Broots andarono nell'ufficio di Raines.
"Lui non c'è, immagino che sia da Debbie, dobbiamo scoprire dove la tiene
nascosta" disse Miss Parker.
"Miss Parker ho trovato qualcosa" disse Broots guardando le carte "qui c'è tutta
la documentazione di Debbie"
"Questo vuol dire che avevano già da tempo programmato di rapirla" disse lei
avvicinandosi e poi aprì una busta lì vicino.
"Cos'è?" chiese Broots.
"E' un'autorizzazione di Matumbo" disse leggendola "con questa lettera Raines
può svolgere il suo nuovo progetto"
"Progetto simulatore" disse Broots leggendo.
"Sidney una volta mi disse che Raines, quando usò Angelo per questo progetto lo
portò nel SL 18. Andiamo" disse uscendo.
"Ma cosa ne sai? Magari Raines adesso non usa più quel SL, per lui sono tutti
uguali" disse Broots.
"No, non è così, il SL 18 è uno dei suoi SL privati ed è lì che tiene tutti gli
aggeggi per gli esperimenti" disse lei.
Dopo pochi minuti erano già arrivati "Broots quando io apro la porta terrò sotto
tiro Raines tu va subito a liberare Debbie, dobbiamo essere veloci" disse lei e
prima che Broots potesse dire qualcosa lei diede un calcio alla porta ed
entrarono.
"Cosa ci fate qui?" chiese Raines spaventato.
"Sta zitto Raines. Broots vai a prendere Debbie" disse Miss Parker e Broots si
avvicinò al lettino dove era sdraiata.
"Debbie, svegliati" disse Broots.
Se vuoi che Debbie si svegli vai al capitolo 6, se invece
vuoi che Raines le abbia già fatto qualcosa vai al capitolo 10.
"Maledizione" disse lei e poi si girò verso Broots e Sidney "adesso sicuramente
andrà ad avvertire Brigitte e andranno alla scuola".
"Cosa facciamo?" chiese Broots.
"Raggiungiamo Lyle e Brigitte, prenderemo tempo, tu Sidney contatta di nuovo
Jarod, digli di stare attento"
"Si d'accordo ma state attenti anche voi, Brigitte e Lyle possono diventare
pericolosi" disse Sidney mentre faceva il numero di telefono di Jarod.
"Lo saremo" disse lei uscendo dall'ufficio insieme a Broots.
"Tu sai dove può essere Brigitte?" chiese Broots.
"Sicuramente nell'ufficio di mio padre, andiamo" disse lei entrando
nell'ascensore.
Ufficio di Mr Parker
Lei entrò senza bussare e trovò Lyle, Brigitte e Mr Parker che parlavano.
"Angelo, parlavamo proprio di te" disse lui un pò arrabbiato.
"Non so cosa ti abbia detto Lyle ma lasciami spiegare" disse lei avvicinandosi.
"Non c'è niente da spiegare" disse Lyle "tu sei d'accordo con Jarod e hai anche
tentato di ammanettarmi nell'ufficio di Sidney per impedirmi di andare ad
avvertire Brigitte, cos'altro devi spiegare?" disse Lyle furioso.
"Mia figlia è stata rapita" disse Broots "Jarod ci ha offerto il suo aiuto e...."
"...e voi naturalmente avete accettato senza neanche pensare che state
collaborando con la nostra preda" disse Brigitte.
"Nostra?" disse Miss Parker "per tua informazione Jarod è la MIA preda"
"Anche noi, in questo periodo stiamo tentando di catturarlo, te ne sei
dimenticata?" chiese Lyle.
"Lyle ha ragione. Broots, mi dispiace per tua figlia ma Jarod deve tornare, se
il Triumvirato sapesse che state collaborando con Jarod passerete dei grossi
guai e non voglio che mia figlia corra rischi" disse Mr Parker.
"E per questo vuoi mettere a repentaglio la vita di Debbie per salvare me?"
chiese Miss Parker.
"Sei mia figlia, angelo" disse lui sorridendo.
In quel momento nell'ufficio entrò Sidney "Scusate se vi interrompo. Miss
Parker, Broots potete venire nel mio ufficio?" chiese.
"Si, veniamo. Immagino che adesso voi andiate a cercare Jarod" disse lei.
"Naturalmente sorellina, pensavi che ci fossimo dimenticati?"
"No, questo non credo che potrà mai capitare" disse lei e poi uscì.
"Allora Sidney?" chiese lei sottovoce mentre andavano all'ascensore.
"Ho chiamato Jarod e l'ho avvertito, comunque ci sono buone notizie, sembra
abbiano trovato una pista da seguire per cercare i rapitori" disse lui.
"Bene, allora torniamo in ufficio" disse lei.
Ufficio di Sidney
"Speriamo che Jarod si faccia sentire presto" disse Broots.
"Ha detto che ha trovato il nome dei rapitori e l'indirizzo di un loro rifugio
vicino a Blue Cove, gli ho detto di chiamarmi anche se non trovava niente"
"Spero che invece li trovi" disse lei.
"E Lyle e Brigitte?" chiese Sidney.
"Sono sicura che adesso andranno a scuola e naturalmente lui non ci sarà ma sono
preoccupata, se si informano verranno a scoprire che lui è andato in quel
rifugio" disse lei.
"Quando l'ho chiamato, ha detto che sarebbe stato prudente" disse Sidney.
Ad un tratto entrò Mr Parker nell'ufficio sorridendo "tesoro, ci sono due buone
notizie"
"Quali?" chiese lei.
"La prima è questa" disse lui facendo entrare Debbie nell'ufficio.
"Debbie!" disse Broots correndogli incontro e abbracciandola.
"La seconda è che Jarod è tornato" disse ancora e tutti lo guardarono
preoccupati.
"Immagino che l'abbiano preso Lyle e Brigitte" disse lei.
"Veramente no, loro sono solo andati alla polizia e hanno raccontato che Jarod
era il complice dei rapitori. I suoi colleghi l'hanno arrestato e l'hanno
portato al commissariato da Lyle e Brigitte che si sono fatti passare anche loro
per agenti di polizia e.... l'hanno portato qui"
"Ottimo piano" disse lei e poi uscì dall'ufficio con la pistola in mano lasciano
Mr Parker perplesso.
Nel corridoio vide Raines che si congratulava con Lyle e Brigitte e vicino a
loro c'erano due spazzini che tenevano Jarod.
"Immagino che siate molto soddisfatti" disse lei puntando contro di loro la
pistola.
"Che stai facendo Miss Parker?" chiese Lyle.
"Liberate Jarod. Adesso" ordinò lei. Brigitte tirò fuori la pistola ma prima che
potesse sparare Jarod riuscì a liberarsi dalla presa degli spazzini e disarmarla
e poi scappò.
"Prendetelo!" gridò Raines e così Lyle e Brigitte con gli spazzini lo
inseguirono.
Miss Parker sorridendo se ne ritornò nell'ufficio di Sidney "Jarod è fuggito"
disse facendo finta di essere arrabbiata.
Casa di Miss Parker, ore 11:30
Lei tornò a casa stanca. Dopo aver fatto fuggire Jarod si era presa un sacco di
ramanzine da parte di tutti, soprattutto da suo padre, ma non le importava.
Jarod era libero e questo bastava. Ad un tratto sentì squillare il telefono.
"Chi è?" chiese.
"Grazie per oggi" disse lui sorridendo.
"Grazie a te di avermi salvato da Brigitte" disse anche lei sorridendo.
"Perchè l'hai fatto?" chiese.
"Non volevo che ti catturassero dopo che hai salvato la vita di Debbie. Ah
proposito, Broots ti ringrazia. Ha detto che ti avrebbe liberato lui se non
l'avessi fatto io"
"Ma immagino che da domani tutto ritorni come prima" disse lui sorridendo
amaramente.
"La caccia continua Jarod" disse lei e poi chiuse la telefonata.
FINE: se vuoi leggere altri finali torna indietro e cambia le tue scelte.
CAPITOLO 5
"Credo che mi stiate dicendo la
verità, dopotutto non la vedo mia sorella collaborare con Jarod e..." in quel
momento gli squillò il cellulare.
"Si?....Ah sei tu Brigitte, dimmi pure.....ne sei sicura? Va bene partiamo
subito" e poi chiuse la telefonata sorridendo.
"Abbiamo trovato Jarod, preparatevi" disse lui e a quelle parole tutti si
spaventarono ma Miss Parker cercò di mantenere tutto il suo sangue freddo.
"Ah si, bene, e dove si trova?" chiese.
"A Chicago, i nostri spazzini hanno trovato delle tracce" disse lui " vi voglio
sulla torre tra 10 minuti" e poi uscì dall'ufficio.
"E adesso cosa facciamo? Io non mi muovo da qui" disse lei.
"Ma non puoi fare diversamente Parker, se non vieni Lyle capirà che c'è qualcosa
che non va. Non è da te non venire quando c'è una traccia da parte di Jarod"
disse Sidney.
"Lo so, posso dire che non mi sento bene, oppure semplicemente perchè mi sembra
un viaggio inutile, e infatti è così".
"Io non intendo andare, Debbie è stata rapita e devo restare qua" disse Broots.
"Bè sentite andrò io, dirò che vi siete accorti di avere del lavoro importante
da sbrigare e non potete venire" disse Sidney e poi uscì dall'ufficio.
"Spero che a Lyle non vengano dei sospetti" disse Miss Parker.
"Io non mi preoccupo per lui, sto pensando a Debbie, perchè Jarod non ha ancora
chiamato?" chiese Broots.
"Probabilmente perchè non ha scoperto niente, altrimenti ci avrebbe avvertito"
"Io vado alla scuola" disse Broots uscendo.
"Ma dobbiamo restare qui, se Jarod ci chiamasse?" disse lei.
"Ho deciso che voglio occuparmi io delle indagini, andiamo a scuola, magari
troviamo qualcosa" disse lui "e comunque stai pure qua se vuoi, io vado"
"No, aspetta vengo" disse lei e insieme uscirono.
10 minuti dopo
Miss Parker e Broots stavano per entrare a scuola ma vennero fermati da due
poliziotti.
"Non potete entrare, chi siete?" chiese uno.
"Siamo ..... professori, lavoriamo qui e dobbiamo entrare" disse lei.
"Va bene, andate" disse lui lasciandoli passare.
"Brava, bella idea dire che eravamo professori" disse Broots.
"Almeno siamo entrati, ma come facciamo a cercare? La scuola brulica di
poliziotti" disse lei.
"Miss Parker, che diavolo ci fai qui?" chiese Jarod arrivando.
Lei stava per tirare fuori la pistola
"Io non lo farei" disse lui e così lei la mise via.
"Siamo venuti qua perchè vogliamo scoprire dove si nascondono i rapitori" disse
Broots.
"Vi avrei avvertiti io..."
"....non ce la facevamo ad aspettare, hai scoperto qualcosa?" chiese lei.
"Si, ho scoperto qualcosa ma" si avvicinò ancora di più a lei e parlò a bassa
voce "non voglio mettere in mezzo i miei colleghi"
"Perchè?" chiese Broots.
"Perchè gli indizi che ho trovato portano.... al Centro" disse lui.
"COSA!!!!" gridò lei e tutti i poliziotti si girarono e lei improvvisò qualcosa
"davvero lei ha quell'età agente?" disse stupita "pensavo fosse più giovane"
Lui sorrise per la presenza di spirito di Miss Parker ma quando tutti i
poliziotti si girarono i tre si fecero subito seri.
"E allora cosa aspettiamo? Andiamo al Centro no?" disse Broots a bassa voce.
"Fatelo voi, io adesso non posso, vi raggiungerò" disse e così Miss Parker e
Broots tornarono al Centro.
Il Centro, ufficio di Sidney, 10 minuti dopo
"Presto Broots, collegati alle telecamere di tutti i SL, speriamo di riuscire a
trovarla" disse lei appena entrata nell'ufficio.
Lui si mise al computer e cominciò la ricerca. Dopo mezz'ora trovarono, nel SL
19 Raines con Mr Parker che stavano parlando.
"Si può sentire cosa dicono Broots?" chiese Miss Parker avvicinadosi al monitor.
"Si, certo" disse Broots accendendo le casse del PC.
"Signor Raines, quando ha intenzione di procedere?" chiese Mr Parker.
"Stanotte, così almeno non ci sarà nessuno che mi potrà scoprire. Se vuole può
assistere anche lei all'esperimento" disse Raines.
"Si, d'accordo, allora ci vediamo stanotte alle 11:00 qui con Lyle e Brigitte"
disse lui e poi se ne andò.
"Pensi che c'entri Debbie in questo esperimento?" chiese Broots.
"Ne sono sicura. Dobbiamo appostarci vicino al SL 19 stasera così li coglieremo
in flagrante" disse lei.
"Dovremo chiamare Jarod?" chiese lui.
"No, non servirà. Ce la caveremo da soli" disse lei.
Il Centro, SL 19, 11:10 p.m.
Miss Parker e Broots erano vicino al SL 19, aspettando che arrivassero Raines e
gli altri con Debbie.
"Accidenti, zio Fester e tutta la famiglia Addams, mio padre compreso, stanno
tardando" disse lei seccata.
"O magari hanno cambiato idea e adesso sono in un altro SL"
"No, è assurdo" disse lei.
Ad un tratto videro Raines e gli altri accompagnati da due infermieri del Centro
che portarono Debbie nel SL. Lei era addormentata su una barella.
"Forza sbrigatevi" disse Raines e dopo aver messo Debbie sul tavolo del
laboratorio i due infermieri se ne andarono.
"Andiamo" disse lei uscendo allo scoperto ma venne fermata da Jarod.
"Non ancora Miss Parker" disse lui "grazie di avermi avvertito"
"Jarod ce la possiamo cavare benissimo anche senza di te. Piuttosto come facevi
a sapere che eravamo qui?" chiese stupita.
"Sidney quando è tornato da Chicago ha scoperto il piano di Raines e mi ha
avvertito"
"E adesso cosa facciamo?" chiese Broots.
"Io li distraggo, voi intanto andate a liberare Debbie, conoscendo Raines sono
certo che non inizierà l'esperimento senza la presenza di Lyle e Brigitte" disse
e poi uscì allo scoperto.
"Ragazzi, mi fa piacere rivedervi" disse sorridendo e poi si mise a correre.
"Jarod fermati!!!" disse Lyle e con Brigitte lo rincorsero lasciando nel SL solo
Raines e Mr Parker.
"Accidenti, questo non ci voleva, adesso dobbiamo aspettare" disse Raines.
"Non ce n'è bisogno, proceda" disse Mr Parker.
"Non senza di noi papà" disse Miss Parker entrando con la pistola puntata contro
di loro. Broots andò a prendere Debbie.
"Angelo, lasciami spiegare" disse Mr Parker.
"No, papà. E' orribile quello che stavate per fare" disse Miss Parker "oggi vi
abbiamo sentiti che parlavate di un esperimento e dato che Jarod ci aveva detto
che la bambina si trovava al Centro, abbiamo subito capito che sarebbe stata lei
la cavia, ma per quale esperimento poi?".
"Noi stiamo da tempo cercando di creare un clone, e adesso abbiamo l'antidoto
giusto" disse Raines.
"Volevate clonare Debbie?" chiese Broots.
"Si esatto, cosa c'è di male in questo?" chiese Mr Parker.
"Cosa c'è di male? Se l'esperimento non riusciva?" chiese lei.
"A Debbie avremmo tolto solo delle cellule, non avrebbe corso nessun pericolo"
"Perchè proprio lei?" chiese Broots.
"Una volta l'hai portata al Centro e quando l'ho vista ho capito che era
perfetta per questo esperimento" disse Raines.
"E' per questo che l'hai fatta rapire" disse Miss Parker "e immagino che per
diffondere le acque hai rapito anche altri bambini ma loro non ti servivano,
dove sono adesso?" chiese.
"Sono rimasti per tutto il tempo addormentati e adesso sono sani e salvi a casa
loro" disse Mr Parker.
Ad un tratto Debbie si svegliò "ma che è successo?" chiese confusa.
"Debbie, adesso andiamo a casa, tutto bene?" chiese.
"Si, il signor Raines è stato gentile con me in tutto questo tempo" disse lei
sorridendo.
"Debbie, ti ricordi di quando ti ho parlato di quell'esperimento? Vuoi che venga
creato un tuo clone?" chiese Raines sorridendo.
"Cosa? Non dica sciocchezze Raines" disse Broots "diglielo tesoro che non vuoi
fare da cavia".
Se vuoi che Debbie accetta di essere clonata vai al capitolo
11, se invece non vuole vai al capitolo 17.
"Debbie, svegliati" disse
Broots. Lei aprì gli occhi e sorrise.
"Ciao papà, cos'è successo?" chiese alzando la testa.
"Ti spiegherò tutto più tardi, adesso dobbiamo andare" disse lui e poi la prese
in braccio e corse fuori dal SL.
"Non vi servirà a niente scappare, riprenderò quella bambina" disse Raines.
"No, Raines, non te lo permetterò" disse Mr Parker entrando nel SL. Lei si girò
stupita.
"Papà, cosa ci fai qui?" chiese.
"Angelo scusami sono stato uno stupido a permettere a Raines di usare quella
bambina per il progetto simulatore. Potrai perdonarmi?"
"Chiedi perdono a Broots, e soprattutto a sua figlia. Io non ti devo perdonare"
disse lei furiosa e poi si allontanò.
Uscendo dal SL si trovò faccia a faccia con Jarod che appena la vide si girò e
si mise a correre.
"Jarod, fermati!!" disse lei correndogli dietro.
Lui riuscì ad uscire dal Centro ma Miss Parker non lo perse mai di vista e
arrivati fuori lei sparò in aria. Lui si fermò e si girò verso di lei.
"Non vorrai spararmi vero?" chiese.
"Cosa ci fai qui Jarod? Se ti avesse visto Raines....."
"Cosa? Prima cerchi di catturarmi e adesso, invece di farlo mi chiedi che
diavolo ci faccio qui? Comunque sono venuto per Debbie. Dov'è?" chiese.
"E' salva, fortunatamente siamo arrivati in tempo".
"Meno male, e adesso? Mi catturerai?" chiese guardando la sua pistola.
Lei aveva ancora la pistola puntata verso di lui ma dopo qualche secondo
l'abbassò sospirando "senti Jarod, io non ti ho visto d'accordo?" disse e poi si
girò sorridendo e si mise a camminare verso l'entrata del Centro.
"Grazie Parker" disse lui ad alta voce.
"Te ne vuoi andare topo da laboratorio?" disse lei senza girarsi.
"Non me lo faccio ripetere due volte" disse lui sottovoce e sorridendo e poi
corse via.
FINE: se vuoi leggere altri finali, torna indietro e cambia le tue scelte.
"Credi che troveranno
qualcosa?" chiese Broots.
"Si, Broots, non ti preoccupare, vedrai che Debbie tornerà a casa presto" disse
Sidney "piuttosto spero che al Centro non si siano accorti della nostra
scomparsa, forse dovremo chiamare e dire che non siamo lì..."
"...inventando una scusa, spero" disse Broots.
"Ma certo. Non direi mai che stiamo collaborando con Jarod" disse Sidney. In
quel momento sentirono bussare alla porta dell'ufficio.
"Avanti" disse Sidney.
"Salve, voi dovete essere gli agenti dell'FBI" disse il poliziotto.
"Si, siamo noi" disse Broots.
"Io sono della scientifica, queste sono le impronte digitali che abbiamo trovato
e anche la documentazione sulle macchie di sangue. Buon lavoro" disse lui e poi
uscì.
"Bene Sidney, cominciamo, dobbiamo consultare l'archivio" disse lui prendendo i
fascicoli.
20 minuti dopo
"Sidney guarda ho trovato a chi appartengono le impronte. Uno si chiama Paul
Garryson e l'altro è John Wallace" disse Broots.
"Finalmente, e adesso cosa facciamo? Avvertiamo Miss Parker e Jarod?"
"No, prima dobbiamo cercare la documentazione su questi due uomini"
"Usando il computer spero, non mi va affatto di sfogliare altri fascicoli" disse
Sidney e poi prese la cartella con la documentazione delle macchie di sangue,
mentre Broots si mise al computer e andò negli archivi della polizia.
"Oh no" disse Sidney sconvolto.
"Cosa c'è? Hai scoperto qualcosa?" chiese Broots preoccupato.
"Le macchie di sangue trovate nell'aula appartengono all'insegnante rapita"
"Come lo sai?" chiese Broots.
"La scientifica ha trovato nel sangue l'ormone della gravidanza"
"Oh mio Dio, quindi l'insegnante rapita è incinta" disse Broots anche lui
sconvolto.
"Si, speriamo non perda il bambino"
"Lo spero anch'io" disse Sidney "ma aspetta però, il sangue potrebbe anche
essere dell'insegnante che è stata aggredita. Broots io telefono alla scuola tu
intanto continua a cercare" disse Sidney uscendo.
Dopo 10 minuti tornò.
"Allora Sidney?" chiese Broots.
"Ho chiesto se qualche insegnante dell'istituto è in stato interessante, mi è
stato detto di no, questo vuol dire che l'insegnante rapita è incinta e anche di
poche settimane altrimenti se ne sarebbero accorti"
"Forse non lo sa neanche lei" disse Broots.
"Già, ma io spero lo sappia almeno sa che deve proteggersi per il bene del
bambino"
"Intanto io ho trovato l'identikit dei due uomini, sono stati tutti e due già
arrestati diverse volte per rapine e c'è una cosa molto interessante. Sono
fratelli e possiedono una casa in campagna poco distante da Blue Cove, magari è
lì che hanno portato i bambini"
"Io chiamo Jarod e Miss Parker, dirò di controllare" disse Sidney facendo il
numero di cellulare di Jarod.
"Chi è?"
"Jarod, sono Sidney, abbiamo scoperto chi sono i due uomini e sappiamo che hanno
una casa in campagna poco distante da Blue Cove, forse è lì che tengono i
bambini. Ti dò l'indirizzo" disse dettandoglielo.
"Grazie Sidney"
"Jarod, ascolta l'insegnante rapita è incinta, assicurati che stia bene una
volta liberata"
"Non preoccuparti Sidney" disse Jarod prima di riattaccare.
"E adesso cosa facciamo? Andiamo anche noi là?" chiese Broots.
"No, forse è meglio aspettare, forse Jarod ci chiamerà per dirci di avvertire i
suoi colleghi di andare ad aiutarlo, in questo caso andremo anche noi" disse
Sidney.
Proprio in quel momento squillò il cellulare di Sidney.
"Sono Sidney"
"Sidney dove vi siete cacciati tu, Broots e Miss Parker?" chiese Raines.
"Raines, siamo andati... a Chicago perchè Jarod è stato avvistato là".
"Tornate immediatamente, Jarod in realtà è a Blue Cove e forse fra poco tornerà
al Centro." disse Raines prima di riattaccare.
"Hanno scoperto che Jarod è qui. Forse Lyle e Brigitte si sono informati e hanno
anche saputo del rapimento" disse Sidney spaventato.
"Ma tanto non scopriranno mai dove si sono nascosti i rapitori" disse Broots "a
meno che non facciano delle ricerche all'interno del Centro. Cosa facciamo?"
"Calma Broots. Dobbiamo avvertire Jarod e subito" disse Sidney facendo il numero
del cellulare di Jarod.
Se vuoi che il Centro non abbia ancora trovato Jarod vai al
capitolo 16, se invece vuoi che Lyle e Brigitte siano già arrivati vai al
capitolo 14.
CAPITOLO 8
"No, Jarod. Non possiamo
starcene qui con le mani in mano mentre Debbie potrebbe essere in pericolo,
almeno non io. Sono suo padre e voglio salvarla" disse Broots.
"Si, ti capisco. D'accordo come volete, venite pure, ma niente scherzi. Mi sono
spiegato bene.... Parker?" disse lui.
"Hai la mia parola che non tenterò di catturarti" disse lei.
"Bene, allora quando arriverete agli uffici della polizia fingete di essere
dell'FBI, venuti per collaborare con noi, è il solo modo che avete di aiutarmi
nelle ricerche"
"Noi non siamo simulatori Jarod" si lamentò lei.
"Bene, allora resta al Centro, se vuoi. Broots, Sidney voi cosa ne pensate a
riguardo?"
"Veniamo subito Jarod" disse Sidney e anche Broots annuì.
"E tu Parker?" chiese Sidney.
"Ci vediamo in macchina tra 10 minuti" disse lei prima di uscire dall'ufficio.
"Jarod, terrò d'occhio io Miss Parker nel caso le venisse in mente di catturarti
quando saremo da te" disse Sidney.
"Grazie Sidney, non mi fido molto di lei" disse Jarod prima di riattaccare.
Blue Cove, Ufficio della polizia, 20 minuti dopo.
Miss Parker, Sidney e Broots stavano per entrare negli uffici della polizia. Lei
era vestita con il suo solito taiellur mentre Sidney e Broots si erano vestiti
eleganti per sembrare il più possibile agenti dell'FBI.
"Mi raccomando Broots, cerca di non camminare con il tuo solito passo goffo,
altrimenti sospetteranno qualcosa" disse lei prima di entrare negli uffici "e
non ti mettere a parlare di cose che non c'entrano con le indagini. Tu invece
Sidney non cominciare a comportarti come il Dr Freud, tutto chiaro?" disse lei.
"Va bene ma tu non essere tanto severa" disse Sidney.
"Ricordate che io sono il vostro capo, quindi non datemi del tu e parlate solo
quando siete interpellati" disse lei
"Aspetta non dobbiamo inventarci dei cognomi?" chiese Broots ma lei era già
entrata e dopo una breve occhiata vide Jarod e tutti e tre si avvicinarono a
lui.
Jarod che era seduto quando vide Sidney e Broots vestiti così eleganti a momenti
si metteva a ridere ma cercò di trattenersi.
"Salve, posso fare qualcosa per voi?" disse il capo di Jarod.
"Siamo dell'FBI, venuti qui per aiutarvi nelle ricerche di quel gruppo di
bambini rapiti" disse lei.
"Permette signora? Io sono l'agente Jarod Green, sarei felice di poter lavorare
con una bella donna come lei" disse Jarod sorridendo e dandole la mano e lei
sorridendo gliela strinse fino a fargli male.
"Anche per me è un piacere, agente Green. Io sono l'agente Parker e questi sono
i miei più stretti collaboratori, l'agente Sidney Williams, vicino alla pensione
ma ancora efficiente e l'agente Broots Callaghan, non molto sveglio ma quando si
mette a lavorare produce" disse lei e poi si girò verso di loro che la
guardavano arrabbiati "ragazzi che avete?" chiese lei prima di rigirarsi verso
Jarod che sorrideva anche lui.
"Io invece sono l'agente Andrew Scott, qua dentro sono il capo" disse.
"Bè anche io per loro due sono il capo. Speriamo di esservi utili".
"Lo sarete di certo. Jarod illustra all'agente Parker gli indizi che abbiamo
trovato, non sono molti quindi speriamo di trovarne altri molto presto" disse
lui prima di andarsene.
"Non potevi evitare le tue opinioni su noi due Parker?" chiese Sidney "e poi io
sono ancora giovane come un...."
"Lasciamo perdere i paragoni Sidney" disse lei "avanti genio illustraci gli
indizi, obbedisci al capo" disse lei ironicamente "e in quanto a prima, vedi di
non scherzare più con me, altrimenti la prossima volta la mano te la troverai
per terra"
"D'accordo Miss Parker. Venite nel mio ufficio" disse lui ridendo e poi andarono
nel suo ufficio.
"Come ha detto prima il mio capo non ci sono molti indizi. Sappiamo solo che il
rapimento è avvenuto stamattina ma nessuno si è accorto di niente all'inizio,
dato che c'era una festa a scuola, poi un'insegnante è entrata nella classe di
Debbie ed è stata aggredita dai rapitori e quando si è ripresa ha dato
l'allarme. Oltre a Debbie sono stati rapiti anche 4 suoi compagni e
un'insegnante".
"Pensi che il rapitore sia uno fuggito dal carcere?" chiese Sidney.
"No, ho controllato, non ci sono stati nè fughe nè recenti uscite di criminali
in questo periodo".
"Forse è stato qualcuno della scuola" disse Miss Parker.
"Può darsi, ma ho interrogato tutti gli insegnanti e il personale della scuola
e..."
"...hanno tutti un'alibi" concluse lei.
"Esatto"
"Come fai a sapere che si tratta di rapimento Jarod? Magari Debbie e i suoi
compagni si sono solo nascosti in realtà" disse Sidney.
"No, abbiamo interrogato l'insegnante che è stata aggredita, ma non ha visto in
faccia i rapitori perchè avevano il passamontagna."
"Bene, sappiamo che Debbie è stata rapita da più uomini probabilmente 2 ma
potrebbero essere anche 3 o di più, ora la domanda è: dove li hanno portati?" si
chiese Miss Parker.
"E' questo che dobbiamo scoprire. Io torno a scuola per cercare di immedesimarmi
nei rapitori, chissà che non scopro qualcosa, voi restate qua, tra poco
arriveranno le impronte digitali che abbiamo trovato. Guardate in archivio,
magari sono già schedate e se per caso trovate i nomi dei rapitori fate delle
ricerche su di loro usando anche il computer e poi chiamatemi così verrò qui.
Tutto chiaro?" disse Jarod.
"Chiarissimo, ma c'è solo una piccola eccezione nel tuo piano Jarod" disse Miss
Parker "vengo anch'io con te. Un aiuto ti servirà no?"
"Verrà Sidney con me" disse lui guardandola.
"No, non hai capito. Ho detto che vengo io e non si discute, andiamo" disse lei
uscendo dall'ufficio.
"Buon lavoro" disse Jarod a Sidney e a Broots prima di uscire anche lui
dall'ufficio.
Se vuoi restare negli uffici della polizia e seguire il lavoro di Broots e
Sidney vai al capitolo 7, se invece vuoi andare alla scuola
di Debbie con Miss Parker e Jarod vai al capitolo 9.
CAPITOLO 9
Miss Parker e Jarod salirono in macchina
e in pochi minuti raggiunsero la scuola di Debbie.
"Dove andiamo adesso?" chiese lei.
"Nella classe di Debbie, è lì dove lei e i suoi compagni sono stati rapiti"
disse lui. Percorrendo il corridoio incontrarono una delle insegnanti di Debbie.
"Agente Green, cosa ci fa ancora qui?" chiese lei "pensavo che aveste finito con
le indagini nella scuola"
"Salve signora Russell. Si, lo pensavo anch'io ma voglio rivedere il luogo del
rapimento, magari trovo altri indizi"
"Non avete ancora trovato una pista da seguire?" chiese lei camminando con lui.
"Purtroppo no, speriamo che i pochi indizi che abbiamo trovato fin ora ci
possono servire"
"Ah si? E cosa avete trovato?"
"Mi sembra che lei stia facendo un pò troppo l'impicciona" disse Miss Parker
"non possiamo dire nulla a chi non è della polizia, a meno che lei sia una
poliziotta in incognito"
"No, non lo sono, ma ci tengo che i miei studenti tornino sani e salvi"
"Questa non è una buona scusa per impicciarsi. Piuttosto dov'era lei quando è
avvenuto il rapimento? Per caso stava coprendo le spalle ai rapitori?" chiese
lei guardandola.
"Agente Parker, la smetta" disse Jarod "mi scusi signora Russell la mia collega
sospetta sempre di tutti, ora ci scusi ma dobbiamo andare" disse lui sorridendo
e trascinando Miss Parker.
"Ci vediamo in tribunale" disse Miss Parker mentre veniva trascinata via.
"Ma si può sapere che ti prende?" chiese Jarod a bassa voce.
"Quella ha un fare sospetto, continuava a chiedere informazioni e sono certa che
adesso andrà ad avvertire i rapitori. Seguiamola" disse lei correndo ma lui la
fermò.
"Non essere sciocca Parker. Lei, nel momento del rapimento era in sala
professori con altre 3 insegnanti"
"Bene bene, allora ha delle complici quella strega"
"PARKER!!" gridò lui guardandola.
"Eh va bene, genio. Andiamo nella classe di Debbie" disse lei rassegnata e
incamminandosi verso il corridoio ma poi si girò vedendo che lui non la seguiva
"che hai?" chiese.
"E' questa la classe di Debbie, socia" disse lui sorridendo e indicandogliela
"prima le signore"
Lei senza dire niente entrò "accidenti non ho mai visto una classe più
disordinata di questa"
"E' qui dove è avvenuto il rapimento, è ovvio che è in disordine Parker" disse
lui guardandola.
"Lo so anch'io, non sono come Broots. Avanti mettiti al lavoro per scoprire
quello che è successo"
Lui si mise vicino alla scrivania e si guardò un pò in giro cercando di capire
cosa pensavano i rapitori quando entrarono nell'aula. Anche lei si guardava un
pò in giro cercando altri indizi.
"Secondo te i rapitori li hanno rapiti per caso?" chiese lei.
"No, avevano già in mente di rapirli, secondo me sapevano di questa festa. E'
stata una fortuna per loro che Debbie e i suoi compagni erano in aula. Se
fossero stati anche loro alla festa il rapimento sarebbe stato più difficile ma
sono sicuro che l'avrebbero comunque compiuto"
"Bè, in tutte le feste c'è sempre qualcuno che passeggia per la scuola, o che se
ne sta nella propria aula. E' sempre così" disse lei "sono andata anch'io a
scuola"
"Non posso dire lo stesso" disse lui ironicamente "i rapitori sono entrati
nell'aula con il passamontagna e una pistola"
"Cosa ti fa credere che avessero una pistola?" chiese lei.
"L'insegnante che è stata aggredita tentando di salvare i bambini ha visto che
avevano delle pistole" disse lui "poi uno di loro ha puntato la pistola
contro..."
...contro l'insegnante e gli altri, o l'altro, contro i bambini che si sono
messi a gridare" continuò lei e poi guardò Jarod che la guardava stupito "allora
i rapitori hanno ordinato ai bambini di stare zitti probabilmente
minacciandoli..."
"...poi è arrivata l'insegnante che è stata subito colpita da uno dei rapitori"
disse lui.
"Sono usciti molto in fretta perchè avevano paura che qualcuno li avesse
sentiti. Sono usciti dal retro della scuola dove avevano le macchine. Non erano
nascoste perchè lì vicino c'è il parcheggio delle insegnanti quindi non davano
nell'occhio"
"Ehi Parker ma sei una cacciatrice o una simulatrice?" chiese lui sorridendo.
"Ho un buon sesto senso. Ora mi chiedo una cosa: l'insegnante che c'era in
classe con i bambini, perchè era lì?"
"Non lo sappiamo" disse lui stupendosi "non ce lo siamo mai chiesti a meno
che..."
"...a meno che lei sia d'accordo con i rapitori. Dobbiamo interrogare di nuovo
l'insegnante che è stata aggredita. Avrà pur visto l'insegnante che c'era in
classe".
"Gliel'abbiamo già chiesto. Ha detto che ha visto uno degli uomini puntargli
contro la pistola, quindi non può essere d'accordo con loro"
"Magari stava fingendo, tutto è possibile. Andiamo nel parcheggio delle
insegnanti, magari troviamo qualcosa là" disse lei uscendo dall'aula.
Percorsero il corridoio scendendo le scale e poi uscirono
"Devono aver fatto la stessa strada che abbiamo fatto noi adesso, perchè è
isolata" disse lei "le macchine le avranno messe qui, non troppo lontane dalla
scuola ma neanche troppo vicine". Si inginocchiò e vide dei segni "guarda Jarod
sono segni di ruote"
Si inginocchiò anche lui "non ci sono altri segni, quindi la macchina era una
sola e da quel che vedo, sono andati via molto velocemente"
"Aspetta un attimo Jarod. Non è possibile che la macchina fosse una sola, come
facevano a starci tutti?"
"Già è vero. I rapitori erano due o di più, i bambini 5 e poi c'era
l'insegnante"
"Anche se i rapitori erano solo due non è possibile che in una macchina ci
stiano 8 persone. Dammi della matta ma credo che qui ci sia di mezzo anche
qualche insegnante"
"Forse sto cominciando ad avere troppi sospetti ma anche io comincio a pensare
che l'insegnante rapita sia in realtà la complice"
Proprio in quel momento squillò il cellulare di Miss Parker. Lei mise il viva
voce
"Chi è?"
"Miss Parker sono Broots, dovete venire qui immediatamente. Abbiamo scoperto
delle cose importanti"
"Ascolta Broots" disse Jarod mentre salivano in macchina "parlacene al telefono,
così se hai trovato una pista la seguiamo senza venire lì al commissariato"
Se vuoi che Broots abbia trovato una pista vai al capitolo
13, se invece vuoi che Jarod e Miss Parker tornino al commissariato da
Broots e Sidney vai al capitolo 12.
CAPITOLO 10
"Debbie svegliati" disse Broots
ma lei non si mosse.
"cosa le hai fatto Raines?" chiese Broots prendendola in braccio.
"Ormai è troppo tardi, purtroppo l'esperimento non ha funzionato e Debbie ....."
"Rimarrà come Angelo?" chiese Miss Parker sconvolta.
"Si, esatto" disse Raines apparentemente dispiaciuto "eppure ero sicuro di
riuscirci questa volta, accidenti".
Miss Parker a quelle parole non ci vide più dalla rabbia e gli sparò a una gamba
facendolo cadere e poi si avvicinò a lui "adesso dammi l'antidoto per salvarla"
"Non c'è un antidoto"
"Non mentire con me" disse lei parlando a denti stretti e poi gli puntò la
pistola alla testa "parla o ti faccio fuori"
"Se ci fosse un antidoto l'avrei già salvata, te l'ho detto Miss Parker, non
c'è"
"Si che c'è invece" disse Jarod entrando.
Lei si girò verso di lui puntandogli contro la pistola.
"Ma che stai facendo Miss Parker? Sei impazzita" disse lui avvicinandosi a
Broots.
"Hai detto che c'è un antidoto vero? Cosa aspetti a salvarla?" disse lei.
"Devo prepararlo, mi ci vuole tempo, devo andare al rifugio dove ho tutto
l'occorrente. Venite anche voi" disse.
"NO, tu adesso lo prepari qui, dopotutto siamo in un laboratorio"
"Miss Parker, facciamo come dice lui. Non avevi detto che non avresti tentato di
catturarlo?" disse Broots.
Lei guardò Jarod minacciosa ma poi abbassò l'arma "va bene, ma una volta che
avrai salvato Debbie ti dovrò riportare al Centro".
Lui senza dire niente uscì dal SL e così fece anche Broots. Miss Parker guardò
Raines e poi si abbassò parlando sottovoce "potrei ucciderti, ma non voglio
guai. Prova solo a farci seguire e ti pentirai di questa mia bontà nei tuoi
confronti" e poi si alzò correndo fuori dal SL.
Dopo 2 ore arrivarono al rifugio di Jarod che si trovava poco distante da Blue
Cove. Dopo essere entrati Broots mise Debbie sul letto mentre Jarod si mise
subito al lavoro per creare l'antidoto.
"Sei sicuro che questo sia l'antidoto giusto?" chiese Miss Parker dopo mezz'ora
che stava lavorando.
"Si, una volta Sidney cercò di curare Angelo con questo antidoto"
"Ma non ha funzionato" disse Broots.
"Con lui no, ma Debbie è una bambina e penso che funzionerà su di lei"
"E se non funzionasse?" chiese Miss Parker.
"Funzionerà" disse lui guardandola "ecco ho finito" disse avvicinandosi a Debbie
e poi le iniettò l'antidoto "adesso dobbiamo solo aspettare"
"Quanto?" chiese Broots.
"Dipende, potrebbe essere un'ora oppure pochi minuti" disse lui "nel frattempo
io vado...."
"Tu non vai da nessuna parte" disse Miss Parker sbarrandogli la strada e tirando
fuori la pistola.
"Non posso neanche andare a cambiarmi?" chiese lui.
Lei andò nella camera vicina e guardò dentro per vedere se c'erano porte sul
retro "va bene genio, va pure" disse facendolo entrare e poi chiuse la porta.
"Ma perchè lo tieni sempre d'occhio? Tanto non credo che scapperà prima di
sapere se l'antidoto funziona" disse Broots.
"Lo so ma non si può mai sapere" disse lei.
Ad un tratto Debbie si mosse e aprì gli occhi.
"Debbie" disse Broots sorridendole "ciao come stai?"
"Papà, ma che è successo?" chiese lei confusa.
"E' un pò lunga da spiegare" disse Miss Parker "ma l'importante è che stai bene.
Jarod, vieni fuori guarda, Debbie si è svegliata" disse bussando alla porta
della camera ma non sentendolo la aprì "accidenti è scappato ma come ha fatto?"
si domandò e poi vide la finestra aperta e un biglietto sul letto:
Scusa se me ne sono andato Miss Parker, ma so che l'antidoto funziona e sono
sicuro che in questo momento Debbie si sarà già svegliata quindi io non vi servo
più
Jarod
Lei non potè fare a meno di sorridere ma poi si fece subito seria e tornò da
Broots e da Debbie.
"Torniamo a casa" disse sorridendo.
FINE. Se vuoi cambiare il finale torna indietro e cambia le tue scelte.
"Papà, forse ti sembrerà una
cosa strana, ma il signor Raines non è una persona cattiva, prima di iniziare
l'esperimento mi ha informato di quello che mi avrebbe fatto, cioè togliermi
solo qualche cellula. Io voglio essere clonata, così almeno potrò avere una
sorellina identica a me"
"Non ci posso credere" disse Miss Parker "Debbie cosa ti ha fatto Raines? Ti ha
plagiata vero?"
"No, Miss Parker, non ti preoccupare so perfettamente quello che sto dicendo.
Papà, mettimi giù voglio continuare l'esperimento" disse lei.
Broots la mise in piedi e lei si stese sul lettino.
"Dica la verità Raines" disse Broots "le ha fatto qualcosa?" chiese.
"No, ve lo assicuro"
"Ma è stata lei a convincerla a fare da cavia" disse Miss Parker.
"Angelo, Raines è cambiato. Adesso non userebbe mai una persona per un
esperimento senza prima informarla di cosa le farebbe".
"Si, però non ha smesso di fare esperimenti, e poi Debbie non è maggiorenne, non
dovrebbe prendere queste decisioni senza il consenso del padre e Broots non è
d'accordo".
"Debbie ci ha dato il suo consenso e per noi basta. Ora angelo resta pure se
vuoi guardare ma se vuoi intralciare il nostro lavoro vai nel tuo ufficio" disse
Mr Parker.
"Io resto" disse Broots e poi si avvicinò a Debbie "sei veramente sicura di
volerlo fare?"
"Si, papà. Raines può iniziare" disse lei e poi Raines le iniettò un anestetico.
"Non posso credere che anche tu Broots sei d'accordo con tutto questo" disse lei
facendo una smorfia e poi se ne andò.
Nel corridoio incontrò Brigitte e Lyle che ritornavano nel laboratorio.
"Immagino che Jarod sia riuscito a scappare" disse lei sogghignando.
"Si, ma non finisce qui" disse Lyle furioso e poi le passarono vicino ed
entrarono nel laboratorio.
Il Centro, il giorno dopo
Lyle, Brigitte, Mr Parker, Miss Parker, Sidney, Broots e Debbie si trovavano
vicino al SL 12. Raines stava per mostrare loro il clone di Debbie.
"Raines è in ritardo" disse Miss Parker seccata.
Ad un tratto uscì dal SL "benvenuti, entrate pure, l'esperimento è completamente
riuscito, Debbie da oggi avrai una nuova sorellina" disse Raines e tutti
entrarono.
"Immagino che lei sarà soddisfatto" disse Miss Parker "comunque sono curiosa"
"Bene, Debbie puoi uscire" disse Raines e di fronte a loro si avvicinò una
bambina identica a lei.
"Cosa ne dite?" chiese lui sorridendo.
"E' praticamente....uguale" disse Broots stupito.
Anche Miss Parker era rimasta senza parole dallo stupore. Non riusciva a credere
che Raines ce l'avesse fatta.
"Ciao, io sono la tua nuova sorellina" disse Debbie al clone "abbiamo tutti e
due lo stesso nome"
"Anche tu quindi ti chiami Debbie?" chiese il clone sorridendo.
"Si e questo è il tuo nuovo papà" disse lei indicando Broots.
"Ciao piccola" disse un pò imbarazzato lui "forse è meglio che adesso andiamo,
tu Debbie devi far vedere a ..... Debbie la sua nuova casa"
"Raines, ma non poteva darle un nome diverso?" chiese Miss Parker.
"No, perchè il clone, essendo stato preso dalle cellule di Debbie,
automaticamente prende tutto di lei, nome, abitudini, vizi ecc.
"Noi andiamo Miss Parker, ti dispiace?" chiese Broots.
"No, andate pure, ci vediamo domani" disse lei e poi tutti uscirono dal SL e
tornarono nei propri uffici.
Appena entrata in ufficio le squillò il cellulare.
"Chi è?"
"Così l'esperimento di Raines è riuscito"
"Jarod, come fai a....
"....io so tutto. Cos'ha detto Broots?"
"Era rimasto senza parole, proprio come me"
"Miss Parker, io credo che Raines non abbia creato il clone di Debbie per farle
un regalo o altro, io credo che abbia in mente qualcosa di losco" disse lui
preoccupato.
"Non credo, secondo me ha clonato Debbie per vedere se l'esperimento funzionava.
Puoi dormire sonni tranquilli" disse lei prima di riattaccare.
"Ho paura che non sia così Miss Parker" disse Jarod.
Nel frattempo nel SL 12 Raines e Mr Parker erano rimasti a parlare.
"Complimenti Raines, e adesso cosa vuole fare?"
"Metterò a punto il mio vero piano. Ho intenzione di rapire altri bambini e
clonarli e infine farli diventare dei simulatori. Non ho ancora provato
l'esperimento del progetto simulatore, ed è per questo che uso dei cloni, almeno
se ci dovessero essere dei problemi, sono solo delle copie" disse Raines e poi
sia lui che Mr Parker sorrisero.
FINE: se il finale non ti è
piaciuto, torna indietro e cambia.
CAPITOLO 12
"No, è meglio che veniate qui.
Abbiamo scoperto chi sono i rapitori ma nessuna pista da seguire fin ora" disse
Broots.
"E' già qualcosa. Veniamo subito" disse lei e poi riattaccò.
Dopo 10 minuti arrivarono nell'ufficio "allora cosa avete scoperto?" chiese
Jarod avvicinandosi a Broots.
"Abbiamo confrontato le impronte digitali con quelli dell'archivio e sappiamo il
nome di due uomini, e questa è tutta la loro documentazione" disse Broots
"Bene, almeno adesso sappiamo che i rapitori sono solo due" disse lei.
"Putroppo però non sappiamo niente di loro, nè dove abitano adesso nè dove
abitavano prima, sappiamo solo che sono fratelli" disse Broots.
"Noi sospettiamo anche dell'insegnante rapita" disse Miss Parker "pensiamo che
sia complice dei rapitori"
"Bè, non sappiamo chi sia l'insegnante ma quello che abbiamo scoperto dopo
potrebbe collegarsi ai vostri sospetti" disse Broots aprendo una cartella.
"Cos'è?" chiese Jarod.
"La scientifica ha esaminato le macchie di sangue trovate e il tipo di sangue
non appartiene a nessuno dei due uomini"
"Però potrebbe essere dell'insegnante che è stata aggredita" disse Miss Parker.
"No, ci siamo informati, l'insegnante aggredita non ha quel gruppo sanguigno"
disse Sidney.
"Allora appartiene a quella che è stata rapita" disse Miss Parker.
"Però non abbiamo ancora prove sufficienti per dire che lei sia la complice"
disse Jarod.
"Accidenti, perchè non ci abbiamo pensato prima?" disse Miss Parker "forse ho io
la prova che lei è la complice. Avete il numero della scuola?" chiese.
"Si, eccolo" disse Sidney dandoglielo.
"Grazie, torno subito" disse lei uscendo dall'ufficio. Tutti erano confusi, non
capivano il comportamento di Miss Parker, perfino Jarod. Dopo pochi minuti entrò
sorridendo.
"Jarod, dobbiamo andare a casa di quell'insegnante. Broots hai l'indirizzo?"
chiese lei.
"Fammi capire. Perchè hai telefonato alla scuola?" chiese Jarod.
"Abbiamo detto che i rapitori non potevano avere una macchina sola giusto? Ho
telefonato alla scuola e ho chiesto se potevano andare a vedere se c'era ancora
la macchina dell'insegnante rapita. Loro sono andati a controllare e....."
"Non c'era?" chiese lui sorridendo.
"No, sparita. Coincidenza?"
"Brava Parker, ottimo lavoro" disse lui.
"Ma perchè adesso andate a casa dell'insegnante?" chiese Broots dando
l'indirizzo a Miss Parker.
"Se lei è stata rapita, a nessuno verrà in mente di andare a casa sua. Forse
Debbie e i bambini si trovano là" disse Jarod.
"E se non ci fossero?" chiese Sidney.
"Ci saranno" disse Miss Parker e poi uscirono dall'ufficio.
20 minuti dopo
Jarod e Miss Parker erano vicini alla casa che si trovava poco distante da Blue
Cove. Guardarono dentro la finestra e li videro. I bambini erano seduti sul
pavimento mentre uno dei rapitori li teneva d'occhio e l'altro stava parlando
con l'insegnante.
"Avevamo ragione Jarod" disse lei sottovoce "l'insegnante è la complice. Entro
io per prima" disse lei e poi diede un calcio alla porta entrando.
"Fermi tutti" disse lei puntando la pistola contro uno dei rapitori. La donna e
l'altro avevano anche loro estratto le pistole contro Miss Parker. Anche Jarod
entrò puntando la pistola contro di loro.
"Miss Parker, sei tu" disse Debbie sorridendo.
"Ciao piccola, tra poco potrai rivedere il tuo papà. Tutto bene?"
"Sta benissimo" disse l'insegnante "siamo in tre contro due, vi consiglio di
arrendervi"
"Perchè li avete rapiti?" chiese Jarod prendendo tempo.
"Hai mai sentito parlare di riscatto?" disse uno degli uomini "abbiamo rapito i
bambini più ricchi, ma possiamo anche sacrificarne uno per salvarci" disse
prendendo Debbie e puntandogli la pistola alla testa.
"No, va bene" disse Miss Parker buttando la pistola e alzando le mani "ascolta
prendi me, hai mai sentito parlare del Centro?" chiese poi.
"Si, certo. Chissà che gente ci lavora lì"
"Bene, io sono la figlia del capo del Centro. Se non mi credi guarda questo"
disse lei dandogli l'autorizzazione all'accesso nella struttura.
"Accidenti, allora devi essere molto ricca".
"Prendete solo me, io posso darvi di più che tutti questi bambini messi insieme"
"D'accordo" disse l'altro "voi potete uscire, sbrigatevi"
"Miss Parker sei matta?" disse Jarod.
"E' l'unico modo che ho di salvarli. Me la caverò Jarod ma tu adesso devi
portare i bambini alla scuola e soprattutto porta Debbie da Broots" disse
sottovoce.
"Si d'accordo, stai attenta" disse lui uscendo.
"Ci credi degli stupidi?" disse l'insegnante rivolta a Jarod "anche tu resterai
qui, andrò io alla scuola con i bambini e racconterò che ci hanno lasciati
liberi.
"Sicuramente i bambini diranno che lei era d'accordo con i rapitori" disse
Jarod.
"Oh no, non lo diranno. Li farò tacere. Le minacce funzionano" disse lei uscendo
dalla casa ma ad un tratto arrivarono le macchine della polizia che
accerchiarono tutta la casa. Jarod e Miss Parker approfittando della distrazione
dei rapitori li disarmarono e l'insegnante fu costretta ad arrendersi.
Miss Parker guardò i poliziotti mentre li arrestavano con un'aria soddisfatta
"ce l'abbiamo fatta Jarod" disse ma girandosi non lo trovò. Si guardò in giro ma
niente, era sparito. Sorrise e poi raggiunse Debbie e insieme andarono al
commissariato.
Casa di Miss Parker, ore 22:30 p.m.
Miss Parker stava per andare a letto ma squillò il telefono.
"Chi è?"
"Mi dispiace di essermene andato senza salutarti oggi"
"Immagino che l'hai fatto perchè avevi paura che io ti riportassi al Centro"
disse lei sorridendo.
"Mi secca ammetterlo, ma è così"
"Non l'avrei mai fatto Jarod, non dopo quello che hai fatto"
"Sei stata più brava di me a risolvere il caso. Come sta Debbie?"
"Bene, per fortuna non è rimasta molto traumatizzata per quello che è successo.
E' una bambina forte"
"Un pò come te. Ah proposito e tu?" chiese.
"Io cosa?"
"Come stai?"
"Ti preoccupi per me Jarod?"
"No, ma sono sicuro che avrai dovuto dare molte spiegazioni al Centro quando sei
tornata"
"Si, infatti. Raines, Lyle e mio padre mi hanno tempestato di domande ma ho
trovato una buona storiella da raccontare, anche se sono stufa di venire sempre
controllata da loro" disse tristemente.
"Però non hai risposto alla mia domanda Parker" disse lui.
"Se sto bene? Non proprio"
"Ti manca qualcosa, la libertà"
"Non l'avrò mai Jarod, non fino a quando sarai di nuovo al Centro e questo mai
giusto?
"Parker io...."
"Non dire niente Jarod" lo interruppe lei "anche tu vivi all'ombra del Centro, è
il destino" disse sorridendo amaramente prima di riattaccare.
FINE: se vuoi dare alla storia un altro svolgimento torna indietro e cambia
le tue scelte.
CAPITOLO 13
"Si, d'accordo. Ho trovato un indirizzo
che credo vi sarà utile. Abbiamo fatto delle ricerche. I rapitori sono tre, due
sono fratelli e l'altro è un amico. Non si sa dove abbiano vissuto i due
fratelli ma abbiamo trovato l'indirizzo dell'altro uomo" disse Broots e poi
glielo dettò.
"Grazie, c'è dell'altro Broots? Qualche altra traccia?" chiese Miss Parker.
"No, solo questo. Non abbiamo la certezza però che siano lì, possono essere
andati dovunque" disse Broots.
"Incrocia le dita, Broots, noi andiamo là" disse lei.
"Volete che veniamo anche noi?" chiese.
"No, nel caso non fosse l'indirizzo giusto, vi chiameremo se sono lì però" disse
Jarod e poi spense il cellulare.
"Dobbiamo muoverci" disse Miss Parker "e se poi non sono là?"
"Non lo so Parker, spero ci siano, anche perchè Broots non ha trovato
nient'altro".
15 minuti dopo
Jarod e Miss Parker scesero dalla macchina senza far rumore e si avvicinarono
alla casa.
"Sai Jarod, non vorrei essere ottimista ma credo che siano qui, la casa è
isolata" disse lei.
"Si, lo credo anch'io, ma dobbiamo entrare, dalla finestra non si può vedere
niente perchè ci sono le imposte chiuse...."
"....motivo in più per credere che siano là dentro" disse Miss Parker poi tirò
fuori la pistola e diede un calcio alla porta entrando, seguita da Jarod.
Se vuoi che i rapitori siano dentro la casa vai al capitolo
15, se invece non ci sono vai al capitolo 18.
CAPITOLO 14
"Salve Sidney" disse Lyle ridendo.
"Lyle, sei tu" disse Sidney.
"Si, putroppo non sei riuscito ad avvertire in tempo Jarod, siamo arrivati prima
noi"
"Ascolta Lyle, la figlia di Broots è stata rapita e probabilmente i rapitori
sono in quella casa che sta davanti a te. Se vuoi catturare Jarod fa pure, ma
prima permettigli di salvare i bambini"
"Miss Parker mi ha detto la stessa cosa pochi minuti fa e adesso indovina dov'è?
Sta cercando di salvare i bambini aiutata dagli spazzini, come vedi non sono poi
così senza cuore. Piuttosto chiama la polizia, tra poco noi ce ne andremo, non
vogliamo essere immischiati, rimarrà solo la mia cara sorellina dato che finge
di essere una dell'FBI" disse Lyle e poi riattaccò.
"Accidenti hanno catturato Jarod. Presto, dobbiamo andare là" disse Sidney e poi
uscirono dall'ufficio.
Dopo 10 minuti arrivarono e trovarono i rapitori che si erano già arresi.
"Eccovi qua" disse Miss Parker avvicinandosi a Sidney e Broots mentre gli altri
poliziotti misero le manette ai due rapitori.
"Debbie" disse Broots correndo verso di lei e poi l'abbracciò.
"Dobbiamo chiamare un'ambulanza, sono preoccupata per l'insegnante, ho paura che
perda il bambino" disse Miss Parker a uno degli spazzini.
"La chiamo subito" disse lui allontanandosi con il cellulare.
"Immagino che Lyle e Brigitte se ne siano andati" disse Sidney.
"Si, esatto e...."
"Miss Parker, ha chiamato suo fratello, dobbiamo ritornare al Centro" disse Sam.
"Si, d'accordo"
"E' stata bravissima agente Parker" disse il capo della polizia stringendole la
mano.
"Grazie ma è anche merito di Jarod"
"Dov'è adesso?"
"Putroppo ha avuto un problema in famiglia e si è dovuto assentare" disse lei
sorridendo.
"Spero non sia niente di grave, ma a quanto pare si è fatta aiutare anche da
altri suoi colleghi" disse guardando Sam e altri 2 spazzini.
"Si, anche loro sono dell'FBI, li ho chiamati quando Jarod è andato via,
scusatemi se non ho chiamato voi, ma preferisco lavorare con persone che
conosco"
"Certo, capisco. Mi scusi devo andare" disse e poi si allontanò.
"Ciao Debbie, tutto bene?" chiese Miss Parker.
"Si, anche se sono preoccupata per l'insegnante. E' vero che aspetta un bambino
e potrebbe perderlo?"
"Si, è vero piccola ma i dottori all'ospedale faranno di tutto per salvarla.
Adesso dobbiamo tornare al Centro, Broots ti accompagneremo a casa, tanto è
sulla strada" disse Miss Parker e poi tutti salirono in macchina.
Il Centro 20 minuti dopo
"Non posso credere che voi abbiate collaborato con Jarod" disse Mr Parker
furioso a Miss Parker e a Sidney.
"L'abbiamo fatto per una giusta causa, dovevamo salvare la figlia di Broots" si
giustificò Miss Parker.
"E poi comunque l'avete catturato, potreste anche perdonarci" disse Sidney.
"Voi l'avreste catturato?" chiese Brigitte.
"Certo che l'avremmo fatto, subito dopo che Debbie sarebbe stata fuori pericolo.
E' per quello che ho voluto collaborare con lui, per catturarlo"
"Adesso dove lo avete portato?" chiese Sidney.
"Mi dispiace ma non possiamo dirtelo" disse Raines entrando nell'ufficio di Mr
Parker con Lyle.
"Non ti fidi di me Raines?" chiese Sidney.
"Sinceramente ....no" disse Raines "è inconcepibile che voi abbiate collaborato
con Jarod, anche se era per salvare la figlia di Broots".
"Pensatela come volete, ma adesso che l'avete catturato io me ne voglio andare
dal Centro" disse Miss Parker.
"D'accordo, dopottutto questi erano i patti" disse Mr Parker.
"Bene, ciao papà, ci vediamo. Sidney andiamo" disse e poi tutti e due uscirono.
"Voglio assolutamente parlare con Jarod, Sidney. Voglio che sappia che tutto è
andato bene e...." in quel momento squillò il suo cellulare
"Cosa c'è" disse
"Miss Parker sono Broots" disse con una voce dispiaciuta.
"Broots, è successo qualcosa?" chiese.
"Si, ho telefonato all'ospedale, su richiesta di Debbie, per sentire come stava
l'insegnante e... putroppo ha perso il bambino e non sapeva neanche di essere
incinta perchè era solo di poche settimane" disse lui.
"Quindi doppio dolore per lei, d'accordo grazie Broots" disse e poi guardò
Sidney.
"L'insegnante ha perso il bambino e non sapeva di essere incinta"
"E' terribile" disse Sidney sconvolto.
"E' andato quasi tutto bene oggi" si corresse lei e poi vide Raines uscire
dall'ufficio di Mr Parker e decise di seguirlo.
"Sii prudente Parker" disse Sidney entrando nel suo ufficio.
SL 20
Raines entrò nel SL e parlò con due spazzini.
"Mi raccomando, state sempre qua di guardia" disse lui e poi se ne andò.
Miss Parker senza farsi vedere da Raines entrò nel SL.
"Ciao ragazzi" disse sorridendo e facendo gli occhi dolci.
"Miss Parker, ma che sorpresa" disse uno dei due.
"Ascoltate, mi fate un favore? Posso parlare 5 minuti con Jarod?" chiese.
"Bè, non dovremo far entrare nessuno, ma lei è..... la figlia del capo del
Centro, non ci possiamo rifiutare" disse l'altro.
"Grazie, vi farò aumentare lo stipendio, ah mi raccomando. Non dite niente al
Signor Raines" disse entrando.
Vide Jarod seduto sul letto e ammanettato a una mano "Miss Parker che sorpresa.
Che ci fai qui?" chiese.
"Sono venuta a dirti che oggi è andato tutto bene ma purtroppo l'insegnate ha
perso il bambino e..."
"...e io sono stato catturato"
"Jarod, non era una mia trappola" disse lei sedendosi.
"Si, lo so. Adesso immagino che te ne andrai dal Centro"
"Si, questi erano gli accordi che ho preso con mio padre. Me ne vado"
"Sei passata di qua solo per dirmi questo?" chiese guardandola.
"Sono venuta a dirti che .... mi secca ammetterlo ma .... mi dispiace che ti
abbiano catturato"
"Scusa? non ho sentito bene" disse lui stupito.
"Hai capito benissimo. Avrei preferito catturarti io"
"Non l'avresti mai fatto Parker"
"Se parli di oggi hai ragione, non l'avrei mai fatto"
"Non solo oggi, parlo di tutto il tempo che sono rimasto fuori"
"Ora devo andare" disse lei alzandosi.
"A quanto pare i ruoli adesso si sono invertiti, tu fuori dal Centro e io
dentro"
"Riuscirai a riscappare Jarod?" chiese lei girandosi.
"Questo è il problema" disse lui guardandola.
FINE: se preferisci un altro finale, torna indietro e cambia.
CAPITOLO 15
"Fermi tutti" gridò lei
vedendo i rapitori.
"Come avete fatto a scoprirci?" chiese uno degli uomini.
"Hai mai sentito parlare di ricerche, impronte digitali e polizia?" disse lei.
"Siamo stati sciocchi a lasciare impronte, è vero, ma comunque vediamo se
riuscite a salvare i bambini" disse e poi estrasse la pistola e così fecero
anche gli altri due "due contro tre, le cose si mettono male o sbaglio?" chiese
ridendo.
"Fra poco la casa sarà circondata" disse lui.
"Tu devi essere Jarod immagino. Hai ragione, fra poco la casa sarà
circondata..... ma da spazzini del Centro" disse un altro.
"Cosa?" chiese lui.
"Noi non siamo rapitori qualsiasi, lavoriamo per il Centro, al servizio del Dr
Raines. Quella del rapimento era una trappola per prenderti".
"Ma allora i bambini dove sono?" chiese lei.
"Non lo sappiamo, Raines li ha portati probabilmente al Centro. Ah dimenticavo,
tre bambini hanno tentato di fuggire e.... abbiamo dovuto fermarli con la forza"
"Volete dire che...."
"....sono in gravi condizioni e contando che Raines non li ha portati subito in
ospedale, adesso potrebbero anche essere....angioletti" disse l'uomo ridendo.
"Sta zitto!" gridò Miss Parker sparandogli.
"Parker, Parker" disse Lyle entrando "non è così che si fa"
"Lyle, anche tu fai parte di questo piano?" chiese lei furiosa.
"Se sono qua....." disse ironicamente.
"Lyle, perfavore, dimmi dove sono i bambini"
"Al Centro, e questa non è una menzogna. Avverti pure Sidney e Broots di andare
là, tanto a noi interessa Jarod" disse e poi si avvicinò a lui con gli altri due
uomini.
Lui tentò di scappare ma venne fermato da Miss Parker.
"Parker, avevi detto che non avresti tentato di catturarmi" disse lui stupito
mentre Lyle gli metteva le manette.
"Mi dispiace Jarod, non posso mettermi contro il Centro"
"Ben detto sorellina" disse Lyle ridendo "ah mi stavo dimenticando, è meglio che
tu, Broots e Sidney facciate presto a tornare al Centro, quei bambini che sono
stati feriti non erano in buone condizioni, una di loro è .... la figlia di
Broots"
"COSA!!" gridò Miss Parker e poi si avvicinò a Lyle.
"Lyle, io posso salvarli" disse Jarod mentre veniva trascinato via.
"E' vero, Lyle. Abbiamo catturato Jarod, portiamolo al Centro e permettiamogli
di salvare Debbie e gli altri, tanto non può scappare una volta entrato al
Centro" disse lei.
"D'accordo, hai ragione. Andiamo" disse e poi tutti salirono in macchina.
Il Centro, 2 ore dopo.
Jarod era, con tre spazzini, nell'infermeria per cercare di salvare i tre
bambini, soprattutto Debbie. Miss Parker e gli altri erano fuori dall'infermeria
molto preoccupati. Ad un tratto gli spazzini uscirono con Jarod.
"Allora?" chiese lei.
"Debbie è salva, ma ...."
"Ma cosa?" chiese Broots preoccupato.
"Non ho potuto salvare un bambino, un suo compagno" disse tristemente e poi
venne portato via.
Sidney e Broots entrarono tranne Miss Parker che rimase a guardare Jarod.
"Cos'hai Miss Parker?" chiese Sidney.
"Jarod ha fatto molto .... non è giusto quello che ho fatto. Devo salvarlo"
disse e poi seguì gli spazzini. Sidney sorrise e poi ritornò nell'infermeria.
Arrivati al SL 16, rinchiusero Jarod in una cella, e poi se ne andarono. Lei,
senza farsi vedere entrò.
"Miss Parker" disse lui stupito.
"Non abbiamo molto tempo, Jarod, andiamo" disse lei e insieme uscirono stordendo
i due spazzini di guardia al SL e poi, usando le scorciatoie segrete di Jarod
uscirono.
"Vai Jarod" disse lei "adesso puoi continuare da solo"
"Perchè l'hai fatto?"
"Mi dispiace di averti fermato quando hai tentato di scappare da Lyle, ma se non
l'avessi fatto lui ti avrebbe sparato, non potevo permetterlo"
"Quindi è vero" disse lui sorridendo.
"Cosa?"
"Che tu tieni a me" disse e poi corse via.
Lei lo guardò e poi sorrise "si, Jarod, io tengo a te".
FINE: se vuoi un finale diverso torna indietro e cambia le tue scelte.
"Chi è?"
"Jarod sono Sidney, ascolta sono lì i rapitori?" chiese.
"Si, puoi dire ai miei colleghi di venire qui?"
"D'accordo, ascolta forse arriveranno anche Brigitte e Lyle, hanno scoperto che
sei a Blue Cove e sicuramente hanno fatto delle ricerche. Devi andartene"
"No, Sidney, correrò il rischio ma devo salvare quei bambini. Non preoccuparti,
me la caverò" disse prima di riattaccare.
"Broots, andiamo là presto. Non mi sento tranquillo" disse Sidney e con Broots
uscirono dall'ufficio.
Dopo 20 minuti arrivarono, con la polizia sul posto. Jarod e Miss Parker si
avvicinarono a loro.
"Finalmente siete arrivati" disse lei rivolta a Sidney e a Broots.
"Scusaci abbiamo fatto più in fretta che potevamo" disse Sidney.
"Com'è la situazione là dentro?" chiese Broots.
"Non è delle migliori, sicuramente i rapitori non si arrenderanno facilmente"
disse Jarod.
Proprio in quel momento uno dei rapitori uscì con Debbie e gli puntò contro la
pistola.
"DEBBIE!" gridò Broots correndo verso di lei ma venne fermato da Jarod.
"Non aggravare la situazione Broots" disse Jarod.
"Che cosa vuoi?" chiese Miss Parker.
"Molto semplice, ce ne vogliamo solo andare, quindi adesso ci muoveremo verso la
nostra macchina e se fate mosse false la mocciosa è morta" disse e poi con
l'altro rapitore andarono vicino alla macchina ma Debbie riuscì a divincolarsi e
si mise a correre verso Broots.
"Accidenti" disse il rapitore "me la pagherai mocciosetta" disse e poi puntò la
pistola contro di lei e premette il grilletto colpendola alla schiena.
"NOOO DEBBIE" gridò Broots correndo verso di lei. Anche Miss Parker e Jarod
andarono con lui.
Broots la girò lentamente "Debbie ti prego svegliati" sussurrò piangendo.
Jarod le sentì il polso e poi guardò Miss Parker scuotendo la testa.
"No, Jarod, dimmi che non è vero" sussurrò lei aspettando una risposta ma lui li
abbassò guardando il corpo di Debbie e poi mise una mano sulla spalla di Broots
per consolarlo.
Lei prese la sua pistola e sparò ai due rapitori che nel frattempo si erano
arresi.
"Ma cos'ha fatto?" gridò uno dei poliziotti "non serviva sparare si erano
arresi".
Lei lo prese per la giacca "senta, io volevo bene a questa bambina, era la
figlia del mio collega e adesso è morta. Quei due non dovevano passarla liscia".
In quel momento arrivò una macchina del Centro e scesero 2 spazzini con Lyle e
Brigitte.
"Presto Jarod, devi scappare" disse lei.
"Ma io..."
"Ci occuperemo noi di Broots, vai" disse lei e lui senza essere visto se ne
andò.
"Ma cos'è successo?" chiese Lyle avvicinadosi vedendo Broots che piangeva.
"Quella era sua figlia Lyle" disse lei con le lacrime agli occhi e salendo sulla
macchina del Centro.
Cimitero di Blue Cove, ore 11:30 a.m.
Miss Parker, Sidney, Broots e tutti gli altri erano al funerale di Debbie,
perfino Raines, anche lui dispiaciuto per la sua morte.
Dopo un'ora tutti lasciarono il posto dove venne seppellita tranne Broots. Era
rimasto lì per altre 2 ore continuando a leggere e rileggere le parole incise
sulla pietra della tomba: riposa in pace piccola Debbie. Sotto la scritta
c'era disegnato un piccolo angelo di pietra, molto somigliante a lei.
"E' bellissimo Broots" disse Jarod avvicinandosi.
"Che cosa?"
"Quell'angelo"
"Una volta, scherzando, mi disse che sulla sua tomba avrebbe voluto un angelo
disegnato sulla pietra, non avrei mai creduto che un giorno l'avrei fatto
veramente".
"Mi dispiace Broots, io ho salvato tante vite ma non sono riuscito a salvare
quella di Debbie"
"Non è colpa tua, anzi ti ringrazio" disse lui poi si alzò e si incamminò verso
la sua macchina.
Jarod restò a guardare quella pietra. Non riusciva ancora a credere che non era
riuscito a salvarla.
"Non è colpa tua Jarod" disse Miss Parker avvicinandosi.
"Lo so, ma non riesco ad accettarlo lo stesso, forse dovevamo agire subito,
senza aspettare la polizia e...."
"Ormai è fatta, non possiamo più tornare indietro" disse e poi si baciò la mano
mettendola sulla pietra della tomba di Debbie.
"E' meglio andare Jarod, prima che arrivi qualcuno del Centro" disse lei e,
insieme se ne andarono.
FINE: se il finale non
ti è piaciuto (è comprensibile) torna indietro e cambia le tue scelte.
CAPITOLO 17
"All'inizio volevo essere
clonata, ma adesso non ne sono più tanto sicura" disse Debbie.
"Ma fino a qualche minuto fa eri d'accordo" disse Raines.
"Si, lo so Raines, però poi dovrei dividere tutto con il mio clone e sarebbe
molto seccante" disse lei.
"Ma Debbie...." disse Mr Parker
"papà, l'hai sentita no?" disse Miss Parker "ha cambiato idea, spero che
rispettiate la sua decisione"
"Be, si angelo, non vogliamo obbligarla" disse Mr Parker.
"Bene, allora adesso andiamo. Tu Broots vai pure a casa"
"Grazie Miss Parker, ci vediamo domani" disse Broots andandosene.
Lei si girò vero Mr Parker e Raines che bisbigliavano qualcosa "vi consiglio di
lasciar perdere con questo esperimento" disse lei sorridendo e poi si allontanò.
Entrando nel suo ufficio si spaventò vedendo Jarod seduto sulla scrivania.
"Che diavolo ci fai qui?" chiese lei "non dovevi già essere fuori?"
"Mi sono trattenuto perchè volevo sapere com'è andata" disse lui avvicinandosi a
lei.
"Bene, Debbie e Broots sono andati a casa. Spero che Raines non si metta in
testa di rapire altri bambini"
"Lo spero anch'io, in ogni modo tienilo d'occhio e non solo lui, anche ...."
"...mio padre. Si lo so, anche lui era d'accordo con questo esperimento"
"Adesso avrai capito che persona è" disse lui guardandola.
"Si, ma voglio dargli un'altra possibilità" disse lei.
"Sei troppo buona Miss Parker" disse lui deluso "ora devo andare, a meno che tu
adesso non tiri fuori la tua pistola e mi porti da Raines"
"No, Jarod. Tu ti sei fidato adesso a rimanere al Centro e non mi va proprio di
catturarti, non c'è gusto"
Lui sorrise e poi si avviò verso la porta dell'ufficio aprendola ma si girò di
nuovo verso di lei "non fidarti di tuo padre, Miss Parker" disse lui e poi se ne
andò.
"Io non mi fido di lui Jarod" disse lei sorridendo amaramente.
FINE: se vuoi leggere altri finali, torna indietro e cambia le tue scelte.
CAPITOLO 18
"Maledizione" disse Miss Parker quando vide che la casa
era vuota. Rimise la pistola nella fondina e con Jarod si guardò un pò intorno
"e adesso che facciamo?" chiese.
"Dobbiamo tornare al commissariato, non c'è altro da fare" disse lui.
Ad un tratto squillò il cellulare di Miss Parker.
"Chi è?"
"Miss Parker, ci sono altre novità" disse Broots.
"Per fortuna, cosa c'è?"
"Abbiamo trovato l'indirizzo dei due fratelli" disse e poi glielo dettò.
"Bene, andiamo subito"
"State attenti, il Centro sa di questo rapimento, sicuramente sospetteranno che
c'è di mezzo Jarod nelle indagini"
"Si, staremo attenti, ti chiameremo se i rapitori sono là" disse e poi salirono
in macchina e si diressero verso la seconda casa che si trovava vicino alla
prima.
"Spero che questa sia la volta buona" disse lei avvicinandosi alla porta
d'entrata.
"Questa volta entro io per primo" disse lui e poi aprì la porta con la maniglia
ed entrò ma non c'era nessuno.
"Ce l'avete fatta ad arrivare" disse Lyle sbucando fuori.
"Ma che significa?" chiese lei.
"Mi dispiace ma Broots è stato obbligato a darti questo indirizzo, volevamo
prendere Jarod"
"Hai minacciato Broots? Ma come hai potuto?" disse lei furiosa.
"Dovevamo farlo, però adesso sicuramente lui starà parlando con Debbie"
"Hai minacciato di uccidere Debbie se non avesse fatto quella telefonata?"
chiese Jarod.
"Si, io e Brigitte non volevamo farlo, ma sapete com'è fatto Raines, è disposto
a tutto" disse Lyle sogghignando e si avvicinò a Jarod ma lui gli sparò a una
gamba facendolo cadere e poi scappò via.
Lei lo lasciò andare e si avvicinò a Lyle.
"Avanti Miss Parker, inseguilo" disse lui.
"No, Lyle questa volta l'hai proprio fatta grossa, nostro padre ne verrà
informato" disse lei alzandosi.
"Ne era al corrente anche lui" disse lui facendola girare.
"Avete fatto rapire Debbie e gli altri bambini per catturare Jarod?" chiese lei.
"Si, ma li avremo lasciati liberi se non ci fossimo riusciti" disse Lyle.
Lei senza dire niente uscì, prese la macchina di Lyle e tornò al Centro.
Il Centro
"Eravate tutti d'accordo, come avete potuto farlo?" chiese lei a suo padre,
Brigitte e Raines.
"Angelo, lasciaci spiegare, non avremmo mai fatto del male a Debbie e agli altri
bambini e poi comunque Jarod non è stato catturato ma i bambini sono stati
comunque riportati a casa"
"Per fortuna, ma non mi stupirei se domani ne venissero rapiti altri" disse lei.
"Non succederà, penseremo a qualcos'altro" disse Raines.
"Si, bene e cosa? Ucciderete un amico di Jarod per farlo uscire allo scoperto
per caso?"
"Niente di tutto questo" disse Brigitte.
"Meno male, mi sento meglio" disse lei ironicamente.
"Noi faremo di tutto per riportare Jarod al Centro, anche sacrificare qualcuno"
disse Raines "e ora Miss Parker se ne torni a casa".
Lei senza dire niente uscì dall'ufficio e nel corridoio incontrò Sidney.
"Parker, tutto bene?" chiese lui.
"Si, Sidney anche se non mi sarei mai aspettata che il Centro rapisse dei
bambini innocenti solo per catturare Jarod. Quello che mi rattrista di più è che
anche mio padre sapeva di questo piano di Raines e lo appoggiava pienamente. Ah
proposito, come sta Broots?"
"Bene, anche lui però è sconvolto per quello che è successo. Credo che adesso
comincierà a vedere Mr Parker e Raines sotto una luce diversa"
"Non è l'unico. Il mio rapporto con mio padre non sarà più lo stesso, cambierà,
anzi è già cambiato. Vado a casa Sidney, ci vediamo domani" disse e poi se ne
andò.
Mentre entrava in macchina le squillò il cellulare.
"Salve Jarod" disse lei con un sorriso amaro.
"Molto perspicace, Miss Parker, come sta Broots?"
"Sconvolto per quello che il Centro ha fatto a sua figlia, proprio come me"
"Il Centro sarebbe disposto anche a uccidere centomila persone pur di catturarmi
e scommetto che hanno in mente di fare qualcos'altro"
"Si, perciò stai attento Jarod"
"Miss Parker, tu credi che io sia un pericolo per gli altri?" chiese.
"No, Jarod. Il Centro lo è" disse sorridendo e poi spense il cellulare e salì in
macchina.
FINE: se vuoi leggere un altro finale, torna indietro e cambia le tue scelte.
(scritto da Maura)