1^ serie |
Ecco la raccolta dei vostri dialoghi preferiti pronunciati dai
personaggi di "Felicity" nel corso dei vari episodi TV della 1^
serie. Le citazioni sono
suddivise per singoli episodi, e all'interno di ogni episodio sono separate da
una linea vuota.
Per le battute segnalate finora ringrazio Chimel, FraRoswell, Alej.
Torna all'indice delle citazioni
1° episodio "A scuola di vita" (1.1)
FELICITY (fuori campo): Dicono che le vittime di incidenti, le persone che hanno perso un arto, possono ancora sentire il braccio o la gamba mancante, si chiama "dolore fantasma", giusto? Beh... all'improvviso ho avuto quest'orribile pensiero: e se la scuola fosse finita e la sensazione persistesse? Perché in quel momento non ho provato gioia, né dispiacere, né soddisfazione, le cose andavano così bene, ma non riuscivo a provare altro che terrore...
FELICITY (leggendo sull'annuario): Allora, ecco che
cosa ha scritto Ben Covington:
"Cara Felicity, eccoci qui... in questi quattro anni ti ho osservata e mi sono
chiesto spesso che tipo fossi, che cosa ti passasse per la mente durante tutto
il tempo in cui sei rimasta silenziosa e pensierosa, con i tuoi disegni. Avrei
dovuto chiedertelo, ma non te l'ho chiesto e adesso, dopo quattro anni neanche
ti conosco, ma ti ammiro. Potrò sembrarti un po' matto ma... non me ne importa
niente. Abbi cura di te stessa. Con amore, Ben.
P.S. Avrei dovuto scrivere "teniamoci in contatto", ma sfortunatamente non siamo
mai stati in contatto..."
FELICITY (guardando Ben da lontano): All'improvviso, sapevo cosa provavano tutti gli altri...
Felicity e Ben si incontrano sulle scale
FELICITY: Prima di tutto ci tengo a fare una premessa, cioè che non
voglio che tu fraintenda il significato di tutto quello che sto per dirti.
BEN: D'accordo!
FELICITY: Il fatto è... io sono venuta a New York più che altro
perché c'eri tu. Sì, avevo questa specie di attrazione, fin da quando eravamo
compagni di scuola e...anche se è vero che noi non abbiamo mai parlato prima di
diplomarci, tranne quella volta quando io ero volontaria per la raccolta del
sangue... Comunque io, probabilmente il fatto che non abbiamo mai parlato spiega
perché avevo questa sensazione, perché adesso naturalmente, adesso mi rendo
conto che è stata una pazzia raggiungere qualcuno che non conosco che era a
seimila chilometri di distanza e sono stata veramente impulsiva, ma adesso
voglio che tu sappia che è acqua passata e sono assolutamente a mio agio adesso,
davvero, sai perché non dipendeva veramente da te, ormai non ha più importanza,
adesso io sono qui e, sai... sono qui! Quindi... che cosa ne pensi?
BEN: Sinceramente? Sinceramente sono davvero lusingato, mi sembra
incredibile, sono lusingato, davvero...
FELICITY: Bene! Questa è davvero una risposta perfetta, una
risposta perfetta... d'accordo? Allora... possiamo essere buoni amici?
BEN: Sì, certo.
FELICITY: Fantastico!
BEN: Naturalmente sì...
Felicity, arrabbiata, va da Ben.
FELICITY: Perché hai scritto quelle cose sul mio libro?
BEN: Cosa?
FELICITY: "Ti ho osservato per quattro anni e mi sono chiesto
spesso che tipo fossi", perché l'hai scritto sul mio libro?
BEN: Veramente ti ho chiesto se le cose ti stavano bene...
FELICITY: E infatti è così... Ma le tue azioni hanno comunque
delle conseguenze...
BEN: Le mie azioni? A quali azioni ti riferisci?
FELICITY: Oh... andiamo, dai. Anche l'azione più insignificante
significa sempre qualcosa, lo sanno tutti... Come in fisica, a un'azione
corrisponde una reazione...
BEN: Io non ho preso fisica...
FELICITY: No, non dire che non hai preso fisica perché tu lo sai
benissimo, tu... tu fai sempre il finto innocente, sei uno carismatico e sorridi
e non lo puoi negare, mi hai fatto innamorare di te. E questo non è leale, lo
sapevi e la cosa ti piaceva...
BEN: Cosa? Il fatto che io ti piacessi? Sì, certo che mi
piaceva...!
FELICITY: Quando ti ho detto perché ero qui hai detto che eri
lusingato.
BEN: Lusingato? No, ero imbarazzato! Perché ho scritto più o meno
quello che pensavo sul tuo libro tu hai cambiato il tuo programma di studi, si
può sapere di che diavolo stiamo parlando?
FELICITY: Io ti conosco molto meglio di quanto tu creda.
BEN: Ah, davvero?
FELICITY: Sì, so tutto di tuo fratello...
BEN: Cosa?
FELICITY: Ho letto la tua prova di ammissione!
BEN: Hai letto la mia prova?
FELICITY: Sì! E' la prima cosa moralmente discutibile che ho
fatto in 17 anni...
BEN: No no no no no, aspetta un secondo... Come hai fatto a
leggere la mia prova?
FELICITY: Come hai potuto ingannarmi così, tu mi hai fatto
innamorare di te!
BEN: Sei impazzita? Io stavo solo cercando di essere un po'
carino con te... non ti ho mai chiesto di venire qui, è stata tua scelta, non
mia. Come puoi essere innamorata di me se non ci conosciamo?
Noel e Felicity, in camera di lui. Lei gli ha appena detto
che vuole andare via da New York.
NOEL: D'accordo, d'accordo, d'accordo... questa è la mai opinione,
l'opinione del tuo amico Noel: tu non devi andare via. Perché? Ecco perché:
perché qui impari a lottare per la vita, qui c'è la sfida, qui c'è il destino.
Se adesso ti sottrai alla lotta tu dovrai, e posso assicurartelo, misurarti con
lo stesso problema entro 5 anni, o 10. Diventerai un bravissimo medico, con uno
studio fantastico. Poi chiaramente ti sposerai e avrai ben quattro linee
telefoniche a casa. E poi bum! Ti assicuro che esploderai come un palloncino e
non resterà niente. Ti chiederai: "dove diavolo è la mia vita?" e allora sarai
obbligata a tornare a questo momento. Quando il tuo amico Noel ti ha dato un
consiglio spassionato: resta a New York o perirai. Sono cinque... sei parole.
FELICITY: Fammi solo... vorrei soltanto capire... tu non... provi forse
qualcosa per me, vero?
NOEL: Io? Sinceramente?
FELICITY: E' così?
NOEL: Sì. Ma... se mi permetti di darti un altro buon consiglio,
non devi assolutamente ignorare quello che ti ho detto, solo perché sai che
provo qualcosa per te.
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, mi scuso per aver tardato tanto a
risponderti, ho avuto dei momenti difficili a Santa Fè. Quando hai il cuore
spezzato, la vita a volte può sembrarti un'enorme delusione. Sono convinta che
il dolore serva a rafforzarci e che la nostra missione sia di non arrenderci.
Due settimane fa stavo per trasferirmi di nuovo, avevo fatto i bagagli e stavo
per ricominciare tutto da un'altra parte, quella mattina ho ricevutola tua prima
cassetta, mi sono seduta in mezzo a tutti quei pacchi ad ascoltare la tua voce,
a piangere come una bambina, stavolta eri tu il mio tutore. Credo di aver capito
un po' alla volta che siamo noi gli artefici della nostra vita, le cose ci
succedono ma sono le nostre reazioni che contano. Voglio che tu sappia che io
penso che tu abbia fatto la scelta migliore e non vedo l'ora di sapere come
andrà...
2° episodio "La scelta di Felicity" (1.2)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, non crederai a
quello che sai sentendo. Prima di tutto New York è il massimo, ringrazio Dio di
aver deciso di rimanere qui. All'inizio mi faceva un po' paura perfino
camminare sul marciapiede, mi pareva di essere un povero fiocco di neve in una
tempesta, poi ho pensato che anche gli altri erano fiocchi di neve. So che i
miei genitori staranno dando in escandescenze ora che sono tornata in
California, per tranquillizzarli che New York non ha inghiottito la figlia in
un boccone, per un paio di volte gli ho lasciato messaggi di dieci minuti sulla
segreteria telefonica. Ma ecco la cosa che ti stupirà di più: ho superato
benissimo la storia con Ben, è stata solo una stupida cotta, non ha funzionato,
tutto qui, avanti il prossimo... Pensavo che le cose potessero essere difficili
tra me e Julie, sai per via di quello che è successo, ma ne ho parlato con lei
e a quanto pare anche lei ha completamente dimenticato Ben, quindi... abbiamo
entrambe dimenticato Ben...
BEN: Ciao.
FELICITY: Ciao!
JULIE: Ti chiamo più tardi...
FELICITY: D'accordo...
BEN: Allora resti...
FELICITY: Già, io ho...deciso di soffrire per un po'...che c'è?
BEN: Niente, niente. E' che non riesco a capire...
...In un certo senso mi ha sorpreso quando l'ha detto e sul momento sai, non
sapevo come interpretarlo...
FELICITY: Ecco la mia nuova teoria: qualunque siano le conseguenze non ci si deve mai vergognare della verità, mai.
FELICITY: Mi ricordo quando c'erano i temporali, quand'ero piccola, mi rannicchiavo nel mio lettino, terrorizzata...Veniva mia madre, e s'infilava nel letto con me, mi accarezzava i capelli e mi diceva che andava tutto bene, e mi aiutava ad addormentarmi...E' sciocco, ma io pensavo che l'avrebbe sempre fatto...io non riesco a capirla, perchè si sente offesa, se io sono qui? Lei è sempre stata quella che capiva tutto, ma forse è in questo modo che si cresce, per quello che si prova...
4
° episodio "Stupore" (1.4)FELICITY (fuori campo): Cara Sally, non sono
mai stata più confusa in vita mia. E' successo qualcosa...qualcosa che
non posso credere, qualcosa di cui non so nemmeno come parlare...Io e
Noel una sera eravamo insieme e, te l'avrò detto almeno un milione di
volte, era sicuramente uno degli aspetti più piacevoli della vita a New
York...Sento di poter parlare con lui in qualsiasi momento e lo stesso
lui con me, ci capiamo perfettamente... Aspetta, è meglio che faccia un
passo indietro...Io credo che io e Ben ci siamo avvicinati il che, lo
ammetto, non significa molto...
...Io e Julie al momento ci troviamo ad un punto morto, ma sono sicura
che andrà tutto bene, solo che non so come, esattamente...
...D'accordo, so che sto saltando da un qua e là ma l'università
fornisce frigoriferi usati agli studenti dei dormitori. Chiunque ne
voglia uno deve presentare una richiesta e Noel era incaricato di
raccoglierle. Quel giorno sembrava davvero carino ma, non ricordo
esattamente, Elena deve aver pensato che ci fosse qualcosa fra me e
Noel, ma giuro, non c'era niente. E sai perchè non c'era niente? Perchè
io e Noel siamo solo amici, siamo due buoni amici...E questo mi riporta
dove ho cominciato, non facevamo altro che stare seduti sul tappeto a
giocare a Paroliere...
Sally, tu mi conosci, io non mi confondo facilmente...beh, non è vero,
ma niente è paragonabile a questo, niente. Sono così scombussolata che
non so nemmeno cosa provo, sono solo nervosa...
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, la tua crisi con Noel è andata esattamente come fra John e me... ci incontrammo in un'officina, facevo il controllo dei fumi di scarico e lui stava comprando dei pezzi per la sua motocicletta... siamo diventati amici. Qualche mese dopo, eravamo a cena al ristorante e con mia somma sorpresa John s'è appoggiato al tavolo e m'ha baciata. Voglio solo dire che non puoi sapere chi è quella persona, la persona che diventerà il tuo più grande confidente, la tua anima gemella o il tuo amante... potrebbe essere qualcuno su cui hai puntato lo sguardo per anni, oppure quel tizio che ti sta vicino, coi jeans strappati, a comprare pezzi per la sua motocicletta. Di chiunque si tratti all'inizio è uno sconosciuto, per cui può essere chiunque. Dalla morte di John ci penso molto spesso...
5° episodio "La moglie di Frankenstein" (1.5)
FELICITY (fuori campo): Ricordo di aver letto da qualche parte che i soldati che hanno combattuto insieme hanno tra loro un legame molto particolare, perché sono... sopravvissuti! Non sapevo cosa significasse prima di ieri sera...
6° episodio "A fin di bene" (1.6)
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, ho passato le ultime due notti in campeggio nel deserto da sola, in un certo senso Emmeth ed io stavamo correndo troppo, quindi allontanarmi mi aiuta a schiarirmi le idee. E' interessante quello che hai fatto per Ben, voglio dire, tu hai delle aspettative su di lui, su come vorresti che fosse, è normale. Io ho quelle stesse aspettative su Emmeth e so che è ingiusto. Lui non è perfetto, non è John... Ascoltare il tuo nastro mi ha ricordato una poesia che ha questo tema centrale: è più difficile contare su qualcuno o sapere di essere quello su cui gli altri contano? Comunque c'è un verso che dice così: "Se pari affetto non sarà ricambiato, lascia che il più devoto sia io". L'hai mai letta? E' una delle mie preferite...
7° episodio "Linea di confine" (1.7)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, ora ti farò conoscere una parola piuttosto strana: mestatrice. Ti assicurò che c'è sul vocabolario, significa "chi prende continuamente iniziative improntate all'intrigo o all'equivoco". Io non lo faccio apposta, ma sono una mestatrice, questo è evidente. E così sto rovinando la mia vita...
8
° episodio "La decisione di Julie" (1.8)SALLY (fuori campo): Cara Felicity, è incredibile come incolpiamo noi stessi...Sai, quando è morto John io ero distrutta, ero sicura che in qualche modo cosmicamente avevo provocato io l'incidente...probabilmente è nella natura umana cercare di dare un senso alle cose...alle cose che accadono...Io credo che quello che fa più paura sia rendersi conto che a volte le cose accadono e basta, senza motivo, senza scopo, capitano semplicemente e a noi non resta che raccogliere i pezzi... E' quello che facciamo tutti, in continuazione, raccogliamo i pezzi nel miglior modo possibile.
9° episodio "Un tacchino ruspante" (1.9)
Felicity e Julie, al Dean & DeLuca.
FELICITY: Ciao! Allora, come stai?
JULIE: Bene, perché tutti continuano a chiedermelo come se stessi
per scoppiare in lacrime...
FELICITY: Allora non posso chiederti come stai?
JULIE: Solo se vedi che sto già piangendo...
Felicity e Julie, in camera.
FELICITY: Si sta comportando in modo strano...
JULIE: Stai parlando di Noel?
FELICITY: Che cosa credi che significhi?
JULIE: Credevo ne avessimo già parlato. Lui e Hannah stanno
cercando di riadattarsi, è difficile rimettersi in carreggiata, lui si
sente piuttosto confuso.
FELICITY: Provo una sensazione così strana... non poter andare
nella camera di Noel, non poter bussare alla sua porta e sentirlo
rispondere contento di vedermi...
JULIE: Riprovaci lunedì!... Mi sono stancata di telefonare a
tutte queste macellerie, andrò a comprare il tacchino domani mattina
mentre tu prepari tutto, non è una buona idea?
FELICITY: E se non fosse più contento di vedermi quando busso
alla sua porta? ...Scusa, sì, tu compri il tacchino, io penso al resto,
è un'idea magnifica, sì!
11° episodio "Lezione di sesso" (1.11)
Al bar dove lavora Felicity...
NOEL: Non puoi avere idea di quanto sia felice di tutta questa
faccenda!
FELICITY: Ahah
NOEL: Bene, ci penso io!
FELICITY: Latte intero o scremato?!
Elena e Felicity, camminando per strada.
ELENA: Davvero? Tu e Noel?
FELICITY: Sì, te lo sto chiedendo soltanto perchè tu hai molta
esperienza.
ELENA: Voi dovevate fare sesso già da molto tempo.
FELICITY: Io sono una che va piano...
ELENA: Ti do un suggerimento: mira alla palla.
FELICITY: Cosa?
ELENA: Devi mirare alla palla...
FELICITY: Di che palla stai parlando, scusa?
ELENA: Era in una pubblicità del football, devi raccogliere tutta
la tua energia, concentrarti e mirare.
FELICITY: Alla palla...?
ELENA: A lui! Affrontalo come un esame difficile, non pensare al
cibo, al lavoro e concentrati come se avessi i paraocchi. Come un
cavallo da corsa, dritta al traguardo. E va tranquilla, con l'occhio
fisso alla palla.
FELICITY: Alla palla...
ELENA: Sì!
FELICITY: Tu e Blair avrete una vita sessuale magnifica!
Julie parla con Ben.
JULIE: Ieri sera, in camera mia... io avrei voluto baciarti...
BEN: Già...
JULIE: E anche tu volevi baciarmi...
BEN: Sì, è vero!
JULIE: Quando ho parlato alla mia analista di te e me le ho detto
che non volevo sentirmi una persona che appena le succede qualcosa di
negativo va a rifugiarsi nel letto di qualcuno.
BEN: Sì, e lei che ha detto?
JULIE: Lei ha detto che tu non sei uno qualunque e che dovrei
fare quello che sento giusto, e io le ho detto che quello che sento
giusto sarebbe non avere fretta con te.
BEN: Ed è giusto.
JULIE: Sicuro?
BEN: Sì...
(si baciano)
12° episodio "Amiche" (1.12)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, una
delle cose che ho notato nel college è che la vita delle persone si
svolge proprio davanti a te, cioè tu vedi come mangiano, come dormono (a
proposito, Meghan dorme tutta nuda), poi vedi le loro relazioni, quando
si baciano e tutt'a un tratto ti ritrovi nel pieno della vita di
qualcuno, che ti faccia piacere o no.
Peccato che non si possano usare espressioni come "ma pensa!" o "che
buffo!" da dire all'inizio della frase "il tuo ragazzo ti tradisce",
perché renderebbero tutto molto più facile, da dire.
Ho letto da qualche parte che la testimonianza oculare è quella meno
attendibile perché c'è il fattore umano. Cioè potrei proprio scommettere
la vita che si trattasse di Blair? No! E Elena sembra molto felice...
Allora penso che, stando così le cose, la verità verrà a galla quale che
sia, quindi mi terrò fuori dalla cosa.
Sensa porta Noel dai suoi parenti russi.
SENSA: ...ho detto che sei il mio ragazzo.
NOEL: Ma… perché?
SENSA: Sei un bravo ragazzo!
NOEL: Che è anche fidanzato!
SENSA: Lo so!!
NOEL: Dimmi che stai scherzando...
SENSA: Tutte le telefonate che arrivano sono loro che mi
controllano… loro non mi staranno più addosso e tu farai un affare con
le macchine!
NOEL: E come la metti con l’autostima?
SENSA: La ritroverai tra un'ora!
FELICITY (pensando): L'unica volta che mi mandarono nell'ufficio del preside fu in quarta elementare, c'era un bambino che continuava a chiamarmi Infelicity Porter e visto che la cosa mi offendeva gli misi 27 bustine di sale nella tazza del latte. Ricordo la sensazione di camminare verso l'ignoto, credo che l'ansia di quello che sarebbe successo fosse la cosa... la cosa peggiore...
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, rischierò di distruggere l'immagine che hai di me, ma ho tradito John, una volta. Io e lui stavamo insieme da sei mesi, l'ho tradito con un mio ex e dopo un po' mi sono ricordata di colpo perché avevamo rotto e perché amavo così tanto John. In realtà John non l'avrebbe mai scoperto, ma dopo tre mesi non sopportavo il senso di colpa e gliel'ho detto. Credevo che il tradimento potesse soltanto distruggere un rapporto, ma d'allora in poi non gli ho mai più mentito, neanche per una sciocchezza. Certe volte in amore attraversare l'inferno non è drammatico, se ne vieni fuori più forte... credo che sia così anche per l'amicizia...
13° episodio "L'ossessione di Todd" (1.13)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, hai mai provato desideri così forti da ritrovarti a fare cose incredibilmente superstiziose tipo non respirare finchè la lancetta dei secondi non è sul dodici, per vedere se andrà bene?...
Felicity e Todd parlano fuori dal locale in cui si
sono incontrati.
TODD: Avrei dovuto baciarti sei anni fa...
FELICITY: Sai, non è affatto educato da parte tua venire qui a
fare certe affermazioni sul mio conto.
TODD: Se ti avessi baciato sarebbe cambiato tutto, ma ho avuto
paura, è stata solo un'occasione meravigliosa che poi è svanita. E per
coraggio o per stupidità sto provando a fare quello che molta gente non
fa: sto cercando un'altra occasione.
FELICITY: Beh, allora questo tuo... tuo... tuo tentativo di
seduzione è fallito del tutto.
TODD: Baciami!
FELICITY: Ecco, vedi, sei pazzo.
TODD: Solo un bacio e capiremo subito se sentiamo una specie di
scossa, e se è così potremo scappare insieme e potremo vivere solo come
ci va di vivere!
FELICITY: Ma chi ti dice che io non lo stia già facendo?
TODD: Davvero?
FELICITY: Addio, Todd...
TODD: D'accordo, bene, ho perso questa battaglia, posso anche
accettarlo, ma tu mi bacerai. Sappi una cosa, sono sconfitto, ma questo
non vuol dire affatto che io mi arrenda...
14° episodio "Medico o artista?" (1.14)
FELICITY (fuori campo): Dunque, quando avevo 12 anni scrissi questo biglietto a Todd Muchahy: "Caro Todd, sono seduta nell'aula di biologia del signor Doffman, so che una scuola estiva può essere noiosa, ma questa è peggio... Continuo a pensare a quanto sono felice di averti incontrato, tu mi fai delle domande intelligenti, cose che nessuno mi ha mai chiesto prima, neanch'io... credo che potrei diventare un'artista se volessi, ma forse poi papà non mi rivolgerebbe più la parola..." E alla fine disegnai uno scarabocchio sorridente. Poi scrissi "so che un giorno, quando diventerò grande, dovrò decidere se diventare un'artista o un medico, ma sono felice che quel giorno non sia oggi. Comunque per rispondere alla domanda che mi hai fatto in autobus, posso venire da McDonald's con te dopo la scuola, se ti fa piacere. Tua Felicity".
Rebecca e Felicity, in ospedale.
REBECCA: So tutto di te, sai...
FELICITY: Davvero?
REBECCA: Sì... prima che Todd lasciasse l'Ohio mi ha detto cosa
voleva fare, ha detto "risolverò questa storia di Felicity una volta per
tutte"... Era stato molto depresso per circa sei mesi... poi mi ha detto
che ti aveva visto a Natale e si era come risvegliato... All'inizio ero
arrabbiata, il mio fidanzato che voleva partire per vedere se lui era
fatto per stare con un'altra donna, ma poi ho capito. Se Todd era
veramente mio non potevo che lasciarlo andare. Poteva mentire, andarsene
e basta, ma mi ha detto tutto di te, e ho una domanda da farti: sei
innamorata di Todd?
FELICITY: No!
REBECCA: Lo giuri?
FELICITY: Beh, gli voglio bene, gli sono grata, ma... lui è tutto
tuo.
REBECCA: Perché lo amo, sai... voglio dire, forse sarà un po'
eccentrico ma nessuno è più generoso di lui.
Felicity e il professor McGrath, nel suo ufficio.
FELICITY: Mi sono ricordata perchè adoro la medicina, rimetta il
mio nome sulla lista, vorrei essere ammessa al suo seminario.
McGRATH: Credevo fosse un'artista pronta per il lancio...
FELICITY: Dottore, voglio partecipare al suo seminario!
McGRATH: Pronta a dare corpo e anima alla professione? Se non è
così allora non c'è niente da fare.
FELICITY: Aspetti, vuol dirmi che devo necessariamente voler
diventare un medico per poter frequentare il suo seminario?
McGRATH: Credevo fosse implicito.
FELICITY: Beh, mi scusi per quello che le dico, ma è ridicolo. Mi
dispiace, ma è così. Quello che ho ricordato, quello che mi ha spinto a
tornare, è che la medicina non è fatta solo di ricerche o... o voti o
soddisfazione dei genitori. E' la cosa più ovvia del mondo, ma l'avevo
dimenticata e... un medico è soprattutto una persona.
McGRATH: Certo. Bene, grazie.
FELICITY: Io mi impegnerò, mi impegnerò al 100% in questo
seminario, ma se voglio essere anche un'artista e fare anche quello, lo
farò, ma evitando che questo interferisca con il seminario.
McGRATH: Finito?
FELICITY: So che un giorno dovrò pur prendere una decisione, se
diventare un medico o un'artista, sono solo felice che quel giorno non
sia oggi...
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, sono felice che tu sia stata ammessa al seminario, tu ed Elena... Sono felice soprattutto che tu ti sia ricordata di essere un'artista. E' strano, ho ripensato a quello che hai detto, cioè che un giorno devi capire chi sei veramente... ma in fondo guarda me, ho quasi 34 anni e sto ancora cercando di capire chi sono... forse la ricerca non è qualcosa che riguarda solo l'università, la ricerca continua per il resto della nostra vita...
15° episodio "Amore o matrimonio?" (1.15)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, ecco come ho imamginato il mio matrimonio: la spiaggia al tramonto e io con un meraviglioso vestito bianco, la famiglia, gli amici tutti intorno...sai, tutte le banalità dall'inizio alla fine. Ecco come non l'ho immaginato: io e un basso, pelato omosessuale spagnolo che andiamo a firmare insieme dei documenti in municipio!
FELICITY (fuori campo): ...così ho deciso che non avrei sposato Javier, dovevo dirgli di no. C'è soltanto un buon motivo per sposarsi, si chiama amore.
FELICITY (fuori campo): ...e a quel punto ho capito che se sposavo Javier sarebbe stato per amore. Non succede spesso di trovare l'anima gemella e Javier aveva trovato la sua...
SALLY (fuori campo): Cara Felicity, per quanto sia pazzesco probabilmente avrei fatto la stessa cosa, anch'io mi sarei offerta di sposare Javier. La tua cassetta mi ha ricordato qualcosa a cui non pensavo da tanto tempo... l'amore è complicato, pieno di sacrifici e compromessi, ma forse è questa la parte migliore. Quando vedi qualcuno innamorato vorresti fare tutto quello che puoi per lui, perchè la verità è che vorresti essere lui...
16° episodio "Ritorno di fiamma" (1.16)
Noel e Hannah, nell'appartamento di lei.
HANNAH: Ciao!
NOEL: Ciao. E' un momento sbagliato, per caso?
HANNAH: No! Vieni! Vuoi qualcosa da bere? Abbiamo... mango, succo
d'arancia, acqua minerale e formaggio. Vuoi un bicchiere di formaggio?!
NOEL: Io...sai, ci ho pensato. Sì, molto intensamente,
seriamente. Ci ho pensato a lungo e... non posso aiutarti.
HANNAH: Questo mi fa sentire in imbarazzo... quel bacio ha
cambiato tutto tra noi, non è vero?
NOEL: Cos'era esattamente?
HANNAH: Di sicuro uno sbaglio. E anche probabilmente la cosa più
naturale che abbia fatto da mesi... E' strano, vero? Non dovevo farlo,
ma eravamo io e te... sai, New York di notte e parlavamo sempre di
venire qui insieme e... dopo anni che ti ho baciato migliaia di volte,
dopo... dopo non averti visto per mesi... Ah, di solito sono molto più
forte. Non ho pianto una sola volta da quando sono arrivata qui. Io ho
lanciato una moneta, ecco come ho deciso di venire qui. Testa, New
York!... Dopo il Giorno del Ringraziamento, sono tornata a Chicago e ho
cominciato ad uscire con quel ragazzo, e... non era così in gamba come
mi era sembrato. E all'improvviso non ho più capito che diavolo stavo
facendo. E ho ricevuto la lettera con cui mi accettavano al
conservatorio di New York... è stato un bel giorno, tranne per il fatto
che tu eri qui. Comunque è venuta testa e sono qui.
NOEL: Ma noi non possiamo fingere che le cose siano come erano
prima.
HANNAH: Lo so, Noel, non devi farmi la predica.
NOEL: Io pensavo che fossi a Chicago, con quel tizio, chiunque
egli sia...
HANNAH: E invece sono stata qui tutto il tempo... pensando a
te...
Felicity e Noel, in camera mentre lui ascolta la
cassetta di Hannah
FELICITY: Ciao! Julie suonerà a "microfono aperto"!
NOEL: Ah...
FELICITY: Cosa fai?
NOEL: Niente, è solo la... la cassetta di Hannah...
FELICITY: Non dovevi rimandargliela?
NOEL: Sono andato a trovarla, appositamente perchè volevo
riportargliela, però...sai...
FELICITY: Ah...
NOEL: Abbiamo solo parlato, non è successo niente...
FELICITY: Prima di tutto non ho mai pensato che tu tramassi alle
mie spalle e... non bisogna sottovalutare il parlare! Hai delle
fotografie di lei?
NOEL: Felicity... io sto riflettendo su alcune cose sai, sono un
po' confuso...
FELICITY: Confuso per quale motivo? E perchè mi chiami per nome
quando parli con me? Non l'hai mai fatto...
NOEL: Ti prego... non farmi sentire in colpa per aver visto
Hannah...io sto solo cercando di capire...
FELICITY: Mi dispiace. Io... io... io davvero, lo giuro, io non
volevo farti sentire in colpa per averla...ma adesso ti sto chiedendo
scusa perchè hai visto la tua ex ragazza che ti ha solo baciato, così...
così tu ami ancora Hannah, è questo che stai cercando di capire?
NOEL: E' naturale che io ami ancora Hannah, siamo stati insieme
per molto tempo...
FELICITY: Non voglio dire solo provare qualcosa per lei, o...
volerle molto bene. Quello che voglio dire è... credi di amare ancora
Hannah?
NOEL: No.
Ben e Felicity da Dean & DeLuca
BEN: Ci sentiamo stasera?
FELICITY: Sì.
BEN: Tutto bene?
FELICITY: Sì... hai l'allenamento...
BEN: Non preoccuparti... cosa c'è?
FELICITY: E' Hannah, Noel è confuso, quindi...
BEN: Ah... sì, lui è un ragazzo e a volte i ragazzi sono confusi,
tutto qui! Si risolverà tutto, vedrai, ne sono sicuro.
FELICITY: Perchè ne sei così tanto sicuro?
BEN: Perchè... prova a pensarci, Noel non sceglierebbe mai di
stare con qualcun'altra quando può avere te!
FELICITY: Grazie.
BEN: Eh sì!
Felicity e Noel, in camera dopo che lei l'ha visto
uscire con Hannah
FELICITY: Ascolta, io... io non voglio pensare niente, quindi
cercherò di venire direttamente al sodo e chiederti: che sta succedendo?
NOEL: Hannah mi ha chiesto di darle una mano.
FELICITY: E tu hai deciso di aiutarla... adesso puoi andare.
NOEL: Io non so che cos'altro fare, è disperata.
FELICITY: Se cominci a giustificarti per la tua decisione mi fai
venire il vomito. Non si tratta della sua musica, o del fatto che abbia
il blocco dello scrittore. Si tratta di te. Di te e di lei.
NOEL: Se non vuoi che l'aiuti dimmelo e non l'aiuterò.
FELICITY: Vuoi saperlo da me? Io non ti dirò cosa devi fare...
NOEL: Certo, a te sembra tutto così facile. Non si smette di
avere dei sentimenti per qualcuno perchè si comincia ad averli per
qualcun'altro.
FELICITY: Beh, evidentemente era una relazione molto profonda.
NOEL: Sì, lo era.
FELICITY: Più profonda di quanto io possa immaginare, dato che io
e te non siamo mai andati a letto insieme...
NOEL: Questo non c'entra niente.
FELICITY: Per fortuna non siamo andati a letto insieme e non ho
dato me stessa a qualcuno che è così insicuro dei suoi sentimenti.
NOEL: D'accordo. Credevo che fosse finita, tra noi. Può darsi che
lo sia, ma non lo so. E questa è la verità.
FELICITY: Stai... non capisco, stai rompendo con me?
NOEL: Non posso chiederti di aspettare mentre... mentre sono con
Hannah. Aspetta che prenda una decisione.
FELICITY: Tu hai già deciso, vero? Se non fossi arrivata e non ti
avessi visto saresti già sparito.
NOEL: Felicity...
FELICITY: Per favore esci dalla mia camera, non è possibile...
NOEL: Mi dispiace.
18° episodio "Buon compleanno" (1.18)
FELICITY: Cara Sally, non essendomi mai lasciata con qualcuno prima d'ora voglio farti una domanda: secondo te è normale sentirsi...schizofrenici? Mi spiego, un momento mi sento avvilita profondamente, triste al cento per cento, e poi divento furiosa e ce l'ho con Noel e lo detesto e... e poi penso che la colpa di tutto è solo mia, per quello che ho fatto...
Felicity e Noel, nella camera di lui.
FELICITY: Dunque, ecco quello che penso... Non devi andartene, ed
ecco il perchè. La tua andata via servirà solo a sovvertire tutte le
cose, tu sei come un cardine sul quale... sul quale poggia tutto il
resto... Ti rendi conto che se te ne vai Richard farà impazzire qualche
altro consulente e... Guy morirà di solitudine, e Lewis non avrà più
nessuno da ammirare. E pensa anche a Sensa, a Elena, a Julie e... a me,
noi abbiamo bisogno che tu resti, tu sei un ottimo consulente interno.
NOEL: Per questo devo restare?
FELICITY: No, non per questo, perchè questo posto sembrerà vuoto
se te vai da un'altra parte. Senti, io ora non so cosa siamo, né cosa
saremo, né cosa eravamo e nemmeno cosa vogliamo, ma... tra noi c'è
qualcosa di irrisolto, capisci, e... qualunque soluzione vogliamo
adottare, sia che decidiamo di non rivolgerci più la parola o di
rimetterci di nuovo insieme, se decidi di andartene, probabilmente non
potremo sperimentarla. Quindi non te ne andare...
19° episodio "Docuventario" (1.19)
FELICITY: Cara Sally, scusa se non ho mandato la cassetta, ho dovuto studiare come una matta. Tanto lo sapevo, lunedì c'erano le lasagne. Conosci la mia teoria, no?! Non so perchè, ma il carico di lavoro è strettamente collegato con il menù del lunedì in mensa. Lo so che sembra ridicolo, ma quando c'è la pasta sta pur certa che quella settimana ci toccherà studiare da pazzi. Allora, Noel ha deciso di non trasferirsi, però ancora non abbiamo proprio parlato... Vive in fondo al corridoio e non abbiamo ancora parlato! Detto fra me e te, mi manca. Mi mancherebbe anche di più se non dovessi studiare così tanto, il seminario di McGrath è davvero molto duro.
NOEL: Avevo deciso di trasferirmi prima che
tu mi parlassi... Avevi ragione, quello che hai detto è vero, se me ne
fossi andato la mia sarebbe stata solamente una fuga, per non dover
affrontare tutto quello che dobbiamo chiarire io e te. Ho barato quando
ho detto che restavo perchè ero il consulente.
FELICITY: Sono felice che tu sia rimasto, non importa per quale
motivo.
NOEL: Già... quello che abbiamo fatto è stato orribile, e abbiamo
preso decisioni che ci hanno fatto stare molto male.
FELICITY: Questo non significa che non possiamo ritrattare.
NOEL: Pensi che potremmo?
FELICITY: Mi domando in continuazione perchè è successo tutto
questo. Voglio dire, perchè tu hai deciso di stare con Hannah e...e
perchè io sono stata con Eli. Che cosa c'era di sbagliato nel nostro
rapporto?
NOEL: Non lo so...
FELICITY: Qualunque cosa fosse, ormai... non conta più,
l'importante adesso, a meno che non decidiamo di lasciar perdere e di
non parlarci più, è cercare di ricominciare dal principio e diventare
amici un'altra volta.
NOEL: Certo! Certo... amici...
Noel e Felicity, in camera di lui.
NOEL: Senti... così non va proprio...
FELICITY: Cosa?
NOEL: Tu seduta lì e io qui che fingiamo che non sia accaduto
niente...
FELICITY: Io non stavo fingendo.
NOEL: Invece io lo stavo facendo e non è possibile far finta che
non ci sia stato qualcosa fra te e... Eli.
FELICITY: Per me lui non significava niente.
NOEL: Forse questo peggiora le cose, di sicuro non mi fa sentire
meglio... non sto cercando di farti sentire in colpa, anch'io ti ho
fatto del male, lo so. Ho passato queste ultime settimane a guardarmi
dentro, alla ricerca di un modo per uscirne, però non credo di avere la
tua stessa capacità di ricominciare daccapo come se niente fosse, io non
ci riesco ad essere tuo amico.
FELICITY: Ah...
NOEL: Già, mi dispiace. Adesso non sono in grado di essere di
nuovo tuo amico.
Sean e Felicity, lui la intervista in camera.
SEAN: Qual'è la lezione più importante che hai imparato finora?
FELICITY: La lezione più importante?...
...le relazioni sono difficili, è questa la lezione che ho imparato.
Cominci a vederti con una persona, fai di tutto per dare il meglio di te
stessa e... e quando meno te lo aspetti succede qualcosa che non avresti
mai immaginato, una specie di terremoto che ti sconvolge l'esistenza e...
forse potrebbe anche non essere colpa di nessuno e può anche darsi che
la cosa si stesse preparando già da un pezzo e nessuno se n'è accorto...
Ad ogni modo, d'un tratto ti rendi conto che tutto quello che avevi è
ridotto in pezzi e tu ti ritrovi completamente sola, è come se... tutto
ti crollasse addosso e tu stai lì, in quella desolazione e non sai dove
mettere le mani... Alcune volte può succedere che con una persona pensi
di stare per molto tempo, ma a volte puoi sbagliare. Le relazioni sono
difficili, tutto qua.
Noel, parlando a Sean di Felicity
NOEL: No... ormai è finita. Vedi, il fatto è che se anche
provassi per un istante a dimenticare tutte le cose tremende che io e
lei ci siamo fatti reciprocamente, Felicity non è mai stata coinvolta
quanto me... e questo non si può cambiare.
Sean mostra a Noel l'intervista fatta a Felicity...
FELICITY: Hai presente quello che si dice, che si sente la
mancanza di qualcosa solo quando l'hai persa per sempre? E' così...
Santo cielo, questa sembra proprio un'intervista di Barbara Walters! La
cosa di cui mi rendo conto adesso, e sottolineo adesso, è che sono
innamorata di lui.
SEAN: Di quale dei due stai parlando?
FELICITY: Di Noel! Di lui, è ovvio. Ti dispiace se smettiamo
adesso?
NOEL: Ciao.
FELICITY: Ciao! Come mai qui? Non dovevi andare a quel programma
stasera?
NOEL: Sì, ho detto a Guy che non potevo e lui ha invitato una
tipa che ha incontrato per strada.
FELICITY: Ha invitato una che non conosce?!
NOEL: Ad ogni modo, eravamo in metropolitana e... mi sono visto
proiettato nel futuro, dopo l'università, quando non avrò più
quest'incredibile fortuna di vivere a pochi metri dalla stanza di una
persona come te. Non un'altra persona, proprio te. io non ero attratto
da te soltanto perchè tu non avevi ancora fatto l'amore con nessuno...
quello che voglio dire è che se io e te non riusciamo a... trovare il
modo di risolvere questa situazione, allora vuol dire che ho un'idea
sbagliata di quello che siamo. Io ti amo, dal primo momento che ti ho
vista e mi dispiace che ci sia voluto tanto per dirtelo.
21° episodio "Abracadabra" (1.21)
FELICITY: Cara Sally, tu lo sai che preferisco le materie scientifiche e questo forse perchè penso di essere una persona piuttosto razionale, per esempio non ho mai creduto in cose come la magia... ma negli ultimi giorni... beh... te lo devo raccontare... E' iniziato tutto con Ben, è stato davvero coraggioso. Ha chiamato sua madre e le ha detto la verità, che aveva bisogno di aiuto...
...come ti dicevo io non ho mai creduto nella magia. Lo sai però in che cosa credo? Nel destino...le cose non accadono per caso, per esempio quell'annuncio in cui si cercava qualcuno che portasse una macchina a San Francisco, secondo me è cominciato tutto da lì...
...Non avevo idea che stesse accadendo questo, sapevo solo che una volta risolta la storia della macchina, Ben avrebbe sentito il bisogno di sdebitarsi con la sottoscritta...
Noel, Guy e un uomo, alla fila al cinema per "Guerre Stellari:
Episodio 1".
NOEL: Beh allora, come va?
GUY: Ehi, ciao. Ti stavamo aspettando.
NOEL: Fantastico! Allora è tutto a posto?
GUY: No.
NOEL: Ho capito...insomma, allora qual'è il nodo?
GUY:Questo dipende da te. Allora, è Felicity o la borsa di studio?
NOEL: Ah, ora ho capito. Beh, senti, non ho bisogno di aiuto nelle mie
faccende ma con il programma.
UOMO: Piccolo amico, il tuo stato di frustrazione non è tratto dal
programma, ma dalla tua resistenza a scegliere.
NOEL: E lei chi è, scusi?
GUY: Sul serio Noel, noi abbiamo capito da che cosa dipende la tua
decisione di andare o no a Berlino, è esattamente come quando Luke deve
decidere se andare o no ad Alderan. Per favore ricordagli cioè che
Obi-Wan dice a Luke riguardo al fatto di andare ad Alderan.
UOMO: Devi fare ciò che senti essere giusto.
GUY: Devi fare ciò che senti essere giusto.
Ben e Julie, in biblioteca.
BEN: Ho fatto una riflessione.
JULIE: Su che?
BEN: Su varie cose.
JULIE: Senti, cerca di... perchè non provi ad essere più chiaro.
BEN: Tu ritieni che siamo troppo seri?
JULIE: Noi due?
BEN: Sì.
JULIE: Perché, tu lo credi?
BEN: Sì, a volte. Sì, cioè... cos'è che cerco di dire? Che noi... che
abbiamo 18 anni ma a volte... ecco, a volte sembriamo più grandi. Non ti
sembra...a te non sembra?
JULIE: Ho fatto qualcosa?
BEN: No! Non hai fatto niente, no... non si tratta di te, ma... è un'altra
cosa... davvero...
JULIE: Oh mio Dio...!
BEN: Cosa?
JULIE: La solita tattica maschile.
BEN: Che tattica?
JULIE: Fate finta di essere confusi, ma sapete esattamente dove volete
arrivare...
BEN: Perché? Non hai questa sensazione, che le cose diventano troppo
pesanti...non la senti?
JULIE: Se intendi che abbiamo avuto un anno faticoso, beh allora sì, credo
che le cose siano state troppo pesanti... allora cos'è, vuoi che rinunci
al viaggio?
BEN: No, credo che dovresti venire.
JULIE: Credi che dovrei o vuoi che venga?
BEN: Io voglio che tu venga.
JULIE: Forse prendersi una pausa non è una cattiva idea...
BEN: Julie, io non ho mai detto che dobbiamo lasciarci.
JULIE: Sì, lo so. Ma al di là dei giochetti ti sei espresso molto
chiaramente...
Noel e Felicity, in camera.
NOEL: Tu hai visto "Guerre Stellari"?
FELICITY: Sì, certo.
NOEL: Ricordi il pezzo in cui Obi-Wan Kenobi dice a Luke di andare ad
Alderan e poi gli dice anche di fare ciò che sente essere giusto?
FELICITY: ...
NOEL: Se vengo a fare il viaggio con te, dovrò rinunciare a Berlino.
FELICITY: E perchè mai?
NOEL: Un errore di data. Insomma, io avevo deciso di non andarci e di
rinunciare alla borsa di studio. Avevo paura che se...se fossi andato
così lontano tu avresti potuto... ma ora mi sono reso conto che non
posso rinunciare.
FELICITY: Ma tu non mi perderai, lo sai no?
NOEL: Sì, lo so. Ma sarà dura.
FELICITY: Sì.
NOEL: E questa storia dell'essere soltanto amici non semplifica le cose,
anzi direi che le complica parecchio...
FELICITY: Ti riferisci al fatto di baciarci?
NOEL: Sì.
FELICITY: Cioè, credi che non dovremmo cercare di farlo?
NOEL: No! O forse dovremmo... baciarci un'ultima volta, così per... toglierci
la voglia...
FELICITY: Sì, credo proprio che sia una buona idea.
(si baciano)
Meghan e Felicity, nella loro stanza.
MEGHAN: ...avevi ragione riguardo agli incantesimi, sono solo
sciocchezze...
FELICITY: Non ne sono più così sicura. O meglio, sto cominciando a
credere che gli incantesimi funzionino sul serio!
MEGHAN: Sì?!
FELICITY: Non sarebbe una meraviglia se funzionassero davvero? Cioè se si
potessero fare accadere le cose o renderle migliori solo facendo un
incantesimo...
MEGHAN:Parliamone... Alzati dal mio letto!
FELICITY: Scusa!
FELICITY: Mentre tornavo a piedi a casa non riuscivo a pensare ad altro che al viaggio che io e Ben avremmo fatto insieme, noi due soli, chiusi in quella macchina per almeno due settimane. E Noel? E Julie? Come avrebbero reagito alla notizia? Appena arrivata a casa ho guardato la foto che Meghan aveva riattaccato, quella che aveva usato per l'incantesimo d'amore... Lì per lì non l'avevo notato, ma si era sbagliata nel rimettere insieme i pezzi, prima io stavo accanto a Noel, e invece ora... tu non credi nella magia, vero? (nella foto si vedono nell'ordine Noel, Julie, Felicity e Ben)
22° episodio "Il senso dell'amicizia" (1.22)
FELICITY (fuori campo): Cara Sally, sì...ecco...ci
ho pensato a quel momento con Ben...e sono giunta alla conclusione che
sicuramente dev'essere stata solo una mia fantasia, o almeno per buona
parte...
(Da Dean & De Luca)
DANNY: Scusami tanto...
FELICITY: Di che?
DANNY: Stai fissando il vuoto... c'è da fare e tu fissi il
vuoto... dovresti sistemare i ripiani e invece fissi il vuoto...
FELICITY: Scusa.
DANNY: Fa parte del mio lavoro dirti queste cose, lo sai... sono
l'assistente del direttore.
FELICITY: Lo so. Hai ragione, hai ragione.
DANNY: Non sto facendo un gran lavoro, vero? Cioè, vado bene, ma
non benissimo...
FELICITY: Danny, il livello del tuo lavoro è eccellente.
DANNY: Grazie! Sei la più gentile, lo sai?! Spero proprio che
tornerai a lavorare qui il prossimo anno...
FELICITY: Anch'io!
FELICITY (fuori campo): A quanto poteva sembrare io e Ben eravamo
stati quasi sul punto di baciarci, come se quello stupido incantesimo
d'amore di Meghan avesse funzionato. Comunque sono sicura che non sia
stato proprio niente, sì, devo aver frainteso tutto. Ma qualsiasi cosa
sia stata, ha avuto un effetto molto strano. Mi ha ricordato il motivo
per cui avevo preso la decisione di venire a New York, la mia vita
durante gli anni del liceo e ciò che... che provavo per Ben. Ma non è
successo niente, e questo è positivo perché se noi due... beh sì, se...
se fossimo stati davvero sul punto di baciarci, la vita ora sarebbe
davvero complicata...
BEN: Senti, che diavolo è successo? L'hai notato anche tu?
FELICITY: Cosa?
BEN: Stavamo per baciarci...
FELICITY: Non lo so, davvero?
BEN: Sì, penso di sì.
DANNY: Scusa Ben, Laurie ha bisogno di te di là in magazzino...
BEN: D'accordo.
DANNY: Scusami.
BEN: Non c'è problema.
DANNY: Accidenti che bel taglio!
BEN: Ti ringrazio!
DANNY: Complimenti.
BEN: Questo rischia di complicare le cose?!
FELICITY: Sì!
FELICITY: Cara Sally, non ti sembra che quest'anno stia passando più velocemente del solito? Cioè... ecco, ho come la sensazione che il tempo stia volando... E' da un po' che la mattina mi sveglio prestissimo, chissà perché! Beh...forse è l'eccitazione per l'arrivo delle vacanze, ormai mancano solo pochi giorni. Ho cominciato a fare le valigie. Ah, devo assolutamente dirtelo, nell'armadio ho scoperto una cosa, è un elenco, di tutte le persone che hanno vissuto in questa stanza prima di me. Pensa, parte dal 1968. Radda Clark, Melissa Stone, Keith Gradshaw, Patty Tagliabue...nomi sconosciuti di persone che non ho mai visto... E allora mi sono chiesta... mi sono chiesta quale sia stato il loro destino, se ricordano ancora il loro primo anno qui, mi chiedo se sono ancora tutti vivi...
NOEL: Vieni con me!
FELICITY: Che cosa?
NOEL: Beh... ero a letto ieri sera, da solo, e ho pensato...
così, di punto in bianco, perché non vieni con me?
FELICITY: A Berlino? Ho... ho quel lavoro con il dottor Kessback...
NOEL: Sono solo due settimane, insomma la stessa durata del
viaggio che dovresti fare con Ben...e poi, ecco, mi sono permesso di...ti
ho prenotato un biglietto.
FELICITY: Oh santo cielo! Noel!
NOEL: Lo so, è una decisione importante, sai fare un viaggio del
genere, cioè da sola, con me, laggiù...insomma, ci ho pensato su e mi
sembra davvero la cosa migliore.
FELICITY: Ma non hai i soldi per un altro biglietto.
NOEL: Non sottovalutare le mie capacità finanziarie! Tra l'altro,
insomma, è rimborsabile, quindi nella malaugurata ipotesi in cui tu
dicessi di no... non li perdo, ecco.
FELICITY: No... non riesco a crederci!
NOEL: Non devi dirmi di sì ora, pensaci e... dimmi di sì dopo!
FELICITY: D'accordo.
NOEL: D'accordo vengo o ci devo pensare?
FELICITY: Ecco... allora, sì, io ci devo pensare.
NOEL: Bene!
FELICITY: Non so davvero che pensare di me, cioè chi direbbe di no ad un viaggio in Europa con un ragazzo a cui vuoi bene, che è quasi il tuo ragazzo... così ho deciso di affrontare subito la cosa con Ben. E' meglio essere chiari. Augurami buona fortuna...
Felicity e Ben, a casa di lui.
FELICITY: Non è il caso.
BEN: Cioè, non parti più?
FELICITY: No.
BEN: Perché?
FELICITY: Perché?
BEN: Sì...
FELICITY: Potrei darti un milione di motivi, ma...ma in questo
momento me ne vengono in mente soltanto tre...
BEN: Beh, ti giuro, sono davvero curioso di sentirli.
FELICITY: Allora, c'è... prima di tutto c'è il FATTORE NOEL.
BEN: Il FATTORE NOEL, che vuoi dire, è geloso?
FELICITY: No, no, non sa neanche che significa, è che...è che mi
ha invitato a Berlino.
BEN: Berlino? Accidenti, forte!
FELICITY: L'hai detto! Ed ecco il secondo, e cioè il FATTORE
JULIE, e questo ti assicuro che mi sta uccidendo...
BEN: Sì, lo so, lo so, il FATTORE JULIE...
FELICITY: Ricordi quando hai detto che Nicole ti faceva sentire
in imbarazzo con Lynn perché si...
BEN: Lo so, lo so, lo so.
BEN: Beh... insomma stai facendo la stessa cosa con me e Julie e
ora io mi sento in colpa come non so cosa.
BEN: Ehi, aspetta un secondo, c'è una grossa differenza. Loro
erano ancora fidanzati.
FELICITY: E voi due vi siete lasciati solo da poche ore!
BEN: L'hai detto, ci siamo lasciati. Qual'è il terzo punto?
FELICITY: Tu... sappiamo entrambi qual'è il terzo punto...
BEN: No, dimmelo!
FELICITY: Ti sei reso conto che stavamo per baciar... non far
finta di cadere dalle nuvole!
BEN: D'accordo! D'accordo, d'accordo! Solo perché... perchè
dovrebbe essere un motivo per non partire insieme?
FELICITY: Perché sì.
BEN: Perché sì? E' questo il motivo? Perché sì? Senti... non lo
so, quella cosa di Noel, sai... Berlino è roba forte, è un occasione da
non perdere! Sul FATTORE JULIE... davvero non so che cosa dirti. Per
quanto riguarda la terza cosa l'unico motivo per cui è diventata un
problema è perché in quel momento non ci siamo baciati, così... così è
diventata una questione irrisolta...
FELICITY: Sì, certo! Direi che hai centrato la cosa.
(Ben la bacia)
BEN: E' tanto che avevo voglia di farlo.
(Felicity si alza)
BEN: Perché te ne vai?
FELICITY: Non lo so, è un riflesso condizionato.
BEN: Felicity...
L'uomo del passaporto e Felicity, lei deve fare la
foto.
UOMO: Dov'è che vai?
FELICITY: ...Berlino.
UOMO: Oh Berlino! Bella, è proprio bella.
FELICITY: Ci sei stato?
UOMO: No, ma... me l'hanno detto. Parli tedesco?
FELICITY: No.
UOMO: Ah. Questo è un guaio. Bene, ora guarda qui, la punta del
dito, questo dito. Ci vorrà solo un secondo.
FELICITY: Tu sei mai andato da costa a costa?
UOMO: Da qui a Los Angeles? Sì, una volta.
FELICITY: E com'è?
UOMO: E' stato uno dei momenti più belli della mia vita.
FELICITY: Davvero?
UOMO: Sì. Sì sì, forse il migliore. E' stato fantastico. Dovresti
farlo. E non hai neanche bisogno del passaporto, vai dove ti pare, e se
sei con la persona giusta, beh, allora... è davvero il massimo!
FELICITY: Ah.
UOMO: Bene. Sei pronta?
(scatta la foto)
UOMO: Allora buon viaggio.
FELICITY: Grazie.
UOMO: Ovunque tu vada.
Julie e Felicity, in un'aula.
JULIE: So chi c'è dietro.
FELICITY: Te l'ha detto lui?
JULIE: No, è stato Lynn. Mi ha detto di Nicole.
FELICITY: Nicole?
JULIE: Sì, sotto gli occhi di tutti, sempre in giro insieme, e
tutti i giorni a nuotare...è ovvio che è lei.
FELICITY: Quindi tu credi che le piaccia.
JULIE: Sì. Però è stata lei a cominciare, è per questo che...Lynn
ha deciso di lasciarla. Ti rendi conto?
FELICITY: Sì, io...
JULIE: Quindi lo sapevi già! Sapevi di Nicole? Sapevi che andava
dietro a Ben e non me l'hai detto?
FELICITY: Sì, cioè...lui me l'ha accennato al lavoro, del fatto
che...ha detto solo che lei ci aveva provato.
JULIE: E perché me l'hai nascosto?
FELICITY: Mi dispiace... tanto a lui non piace Nicole.
JULIE: Lo sostiene anche Lynn. Ma se non è lei, allora chi è?
FELICITY (fuori campo): Avrei dovuto dire: Julie, non riesco a
crederci, ma penso di essere io quella ragazza, ma se avessi detto così
mi avrebbe chiesto che cosa sentivo per Ben e io... non so proprio se
avrei saputo rispondere. Così ho cominciato a chiedermelo, cioè... forse
Elena aveva ragione, che male c'era a prendere in considerazione l'idea
di andare con Ben? E' un'ipotesi che non ferisce nessuno, giusto?
Ben e Felicity, in strada davanti a casa di lui.
BEN: Ciao.
FELICITY: E se decidessi di venire?
(salgono in casa)
FELICITY: Non dovrei essere qui...
BEN: Io ne sono felice!
FELICITY: Ieri sera, ero a letto e...e cercavo di capirci
qualcosa. ecco, che significato avrebbe partire insieme?
BEN: Ma perchè tutto deve avere sempre un significato? Insomma,
perchè ti accanisci a dare un significato ad ogni cosa?... senti, io
stasera parto, che fai? Vieni con me?
FELICITY: Non posso restare qui, diventerei un diavolo, non
posso.
BEN: Ancora con questa storia?! Beh, ascolta, tu non sei un
diavolo.
FELICITY: Ma potrei diventarlo.
BEN: Per me non cambierebbe niente.
FELICITY: Non è vero.
BEN: E invece sì!
FELICITY: Allora, prima di tutto se lo diventassi non vorresti
più partire con me... e ti capirei... e poi, ci sono gli altri, lo
capisci? Lo sai che soffrirebbero per questa storia...
BEN: Sì, ma che posso farci se mi piaci? Vedi, il fatto è che...
che sei pazza! E' così, stai lì ad analizzare tutto, all'inizio la cosa
mi spaventava, ma... poi ho scoperto quanto sei intelligente e... che
sei una buona amica. Beh, mi piaci davvero! Ascolta, c'è l'occasione di
fare questo viaggio, e ci tengo a farlo con te.
FELICITY: Anche io ci tengo.
(Julie scende dal piano superiore)
JULIE: Ho trovato quel dischetto...
Felicity e Julie, in camera
FELICITY: Julie, io... mi dispiace davvero per quello che è
successo. Avrei dovuto parlartene, non... non avrei dovuto nasconderti
tutto.
JULIE: Beh sarebbe stato difficile... come fai a dire ad un'amica
che le stai rubando il ragazzo?
FELICITY: Non stavo facendo questo...
JULIE: Come mi sento stupida, lì a chiedere se pensavi che ci
fosse un'altra donna non immaginando di starle davanti...
FELICITY: Julie...
JULIE: Bacia bene, non è vero?
FELICITY: E' stata una cosa inaspettata, io... Julie...ti chiedo
sinceramente scusa.
JULIE: Sai che me ne faccio delle tue scuse... certo, forse ti
dispiace o forse no, ma non me ne importa. Sei solo una lurida bugiarda.
FELICITY: Non so che dirti.
JULIE: Non importa, lasciami sola.
FELICITY: Julie, io non partirò con Ben...
JULIE: Ti ho chiesto di andartene.
FELICITY: Forse non...io non andrò con Ben, io... io vado... vado
a Berlino con Noel...
JULIE: Non penso proprio che andrai a Berlino con Noel...
FELICITY: Perché?
JULIE: Gliel'ho detto.
FELICITY: Come hai potuto?
FELICITY (fuori campo): E poi ho trovato una
lettera di Noel, incredibile. Te la leggo. "Cara Felicity, sebbene sia
vero sembra impossibile, nove mesi fa non ti conoscevo nemmeno, ora
posso dire con tutta certezza che per me non c'è nessuno più importante
di te. Qualsiasi cosa sia successa tra te e Ben, o che possa succedere
con qualunque altro, non potrebbe cambiare i miei sentimenti. E con
questo concludo questa lettera stupida ma sincera e ti chiedo, per
favore di considerare seriamente quello che allego. Con affetto, Noel".
(Felicity prende dalla busta il biglietto per Berlino)
FELICITY (fuori campo): Quando avevo 6 anni
costruii un formicaio. Dopo alcuni mesi aprii il coperchio e lasciai
uscire le formiche. Il giorno dopo il terraio era vuoto, le formiche
erano sparite, ma avevano scavato delle piccole gallerie, una miriade di
percorsi in cui avevano vissuto e lavorato, per mesi. Ricordo che restai
lì a guardare per un po' il mio formicaio e mi accorsi che ce n'era
ancora una. Se ne stava lì a spostare piccoli granelli di sabbia...me ne
restai lì a guardarla fino a che cominciò a farsi strada nel labirinto
di gallerie e finalmente riuscì a raggiungere il bordo. Poi discese
lungo la parete e arrivata giù si fermò. Beh, giuro, era come se stesse
decidendo da quale parte andare. E poi, alla fine, andò via. Ecco qui,
ho preso una decisione. Non sarei andata a casa in aereo da sola, né
avrei dovuto decidere tra Ben e Noel, ma lo feci.
TASSISTA: Dove andiamo?
FELICITY (fuori campo): Tornerò a casa tra due settimane. Ti
spedirò una cassetta appena arrivata. Con affetto, Felicity.
Felicity © 1998/2002 Imagine Television
- Touchstone Television - WB Television
Felicity World
© 2001/02 Antonio Genna
Tutto il materiale presente nel sito "Felicity World" non è
riproducibile senza autorizzazione!