Cronologia fondamentale
dell'epoca d'oro del doppiaggio italiano
Dagli albori agli anni 1970
a cura di Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi
1929
Negli studi californiani della Fox viene doppiata in italiano una scena
del film Sposi a Hollywood. E’ in assoluto il primo esperimento di
doppiaggio nella nostra lingua.
1930
Per la prima volta viene doppiato integralmente in lingua italiana un
lungometraggio. L’operazione viene eseguita ad Hollywood dalla MGM per il
melodramma criminale Carcere, con improvvisati doppiatori d’origine
italo-americana, caratterizzati da un forte accento dialettale.
1931
La terza major, la Paramount, inaugura appositi studi di doppiaggio –
che all’epoca venivano chiamati di sincronizzazione – in varie lingue
europee, tra cui l’italiano, a Joinville in Francia. Per la prima volta
vengono ingaggiati attori di prosa di madre lingua.
1932
Primo doppiaggio assoluto avvenuto in teatri di posa italiani. Lo
realizza la Cines Pittaluga per il capolavoro comico di Renè Clair A me la
libertà (1931). Si colgono già voci prestigiose del teatro italiano come
Gino Cervi e Corrado Racca. La svolta tecnologica, oltre a generare indubbi
benefici commerciali per la miglior fruibilità da parte dello spettatore
medio, venne plaudita dalla censura che si trovò agevolata nell’opera di
neutralizzare alcune metafore ritenute inclini alla propaganda socialista e
per pilotare la deformazione del titolo originale A nous le libertè.
1934
Primo doppiaggio di una produzione italiana. Si tratta di Odette, un
indigesto fumettone con protagonista l’ex diva del muto Francesca Bertini,
doppiata da Giovanna Scotto, che ne ha cancellato l’inadeguata inflessione
partenopea che appariva in palese contrasto con il carattere del personaggio
della vicenda.
1944
Dopo lo sbarco di Anzio, gli Stati Uniti, per favorire la
socializzazione della popolazione con le truppe occupanti, distribuiscono
sul mercato italiano pellicole doppiate in italiano direttamente negli USA.
Dall’esperienza maturata nei primi anni trenta vengono utilizzati nuovamente
doppiatori italo-americani con esiti spesso risibili per pronuncia e
traduzione. Ad esempio, in La mia via (1944) con Bing Crosby, la città di
San Francisco è grossolanamente italianizzata in San Francesco, mentre nel
poliziesco giallo rosa Si riparla dell’Uomo Ombra (1939), il “revolver”, nel
deferente ossequio alla ferrea regola fascista di terminare i sostantivi con
la vocale, è ridicolmente tramutato in “revolvere”. Inaugura questo ciclo Il
Sergente York (1941) con Gary Cooper.
1945
Alcuni attori già cimentatisi nella “sincronizzazione”, come Emilio
Cigoli, Paola Barbara, Nerio Bernardi, Franco Coop, Felice Romano, riparati
nella neutrale Spagna per sottrarsi ai pericoli e alle miserie di una patria
divenuta campo di battaglia dopo l’8 settembre 43, per sbarcare il lunario
formano una cellula di doppiaggio temporanea che durerà 10 mesi, per creare
le edizioni italiane di film americani di successo sfuggiti al doppiaggio
negli Stati Uniti. Primo della serie fu Il Segno di Zorro (1941) con Tyrone
Power.
1946
I doppiatori, fino ad allora direttamente scritturati dalle case di
distribuzione, decidono di autogestirsi. Diventa operativa la CDC
(Cooperativa Doppiatori Cinematografici). E’ la svolta epocale che
trasformerà un’occasionale collaborazione in professione continuativa,
esalterà un inevitabile espediente tecnico in arte della recitazione. La CDC
rappresenterà costantemente la punta di diamante del settore, anche a
livello internazionale, per organizzazione aziendale e talento individuale.
Il cinema in Italia, non solo di provenienza estera ma anche quello di
produzione nazionale, non sarebbe stato lo stesso, in particolare non
sarebbe stato altrettanto elogiato, senza il contributo fondamentale del
doppiaggio, in buona parte per merito della CDC. In questo fertile crogiolo
sono divenute immortali le voci storiche di : Emilio Cigoli, Giulio Panicali,
Gualtiero De Angelis, Gino Cervi, Carlo Romano, Stefano Sibaldi, Augusto
Marcacci, Paolo Stoppa, Gianfranco Bellini, Sandro Ruffini, Lauro Gazzolo,
Mario Besesti, Olinto Cristina, Corrado Racca, Giorgio Capecchi, Gaetano
Verna, Bruno Persa, Albero Sordi, Mario Pisu, Luigi e Nino Pavese, Manlio
Busoni, Adolfo Geri, Mauro Zambuto, Mario Ferrari, Cesare Fantoni, Amilcare
Pettinelli, Ferruccio Amendola; e quelle femminili di : Lydia Simoneschi,
Tina Lattanzi, Rosetta Calavetta, Dhia Cristiani, Giovanna Scotto, Rina
Morelli, Andreina Pagnani, Miranda Bonansea, Wanda Tettoni, Renata Marini,
Franca Dominici - citando per ragioni di spazio solo le voci più importanti.
Doveroso infine ricordare per i doppiaggi canori, due citazioni per tutte :
il Quartetto Cetra – a cavallo degli anni 40 e 50 – e Tina Centi –
mattatrice negli anni 60 .
Nello stesso anno viene fondata la ODI (Organizzazione Doppiatori
Italiani). Si propone da subito come alternativa alla CDC. Non riuscirà
mai a contendere il primato della concorrente, tuttavia costituirà un’altra
ribalta d’espressione di talento a una batteria d’attori di notevole
spessore artistico del calibro di Vittorio Sanipoli, Arnoldo Foà, Carlo
D’Angelo, Nino Manfredi, Riccardo Cucciolla, Alberto Lupo, Roldano Lupi,
Carlo Ninchi, Camillo Pilotto, Rolf Tasna, Corrado Mantoni, Ubaldo Lay, Ivo
Garrani, Gianrico Tedeschi, Michele Malaspina, Alberto Bonucci, Mario Colli,
Paolo Ferrari, Carlo Croccolo, Riccardo Garrone, Carlo Hintermann, Tino
Carraro e come attrici : Anna Proclemer, Gabriella Genta, Gemma Griarotti…
1952
Per oltre un quinquennio, in un clima di pace armata, predomina un
geloso spirito di appartenenza alla propria parrocchia. Poi improvvisa
s’infervora la campagna acquisti. La ODI strappa alla CDC il poker d’assi
Mario Ferrari, Aldo Silvani, Gaetano Verna, Adolfo Geri, offrendo loro il
più remunerativo incarico di direttore di doppiaggio. L’ultimo di questi,
voce italiana ufficiale di Gene Kelly, risulta determinante per far
accaparrare alla ODI il doppiaggio del mitico musical Cantando sotto la
pioggia.
1953
Paradossalmente il colpo di mano indebolirà la ODI. L’alterazione dei
suoi equilibri interni provoca diffusi malumori. Si aggiunga il costante
incremento delle richieste di doppiaggio, nelle quali rientrano in pianta
stabile anche la sostanziale totalità delle pellicole italiane. Queste sono
state le due principali cause che favorirono la formazione di una terza
società di doppiaggio: la CID (Cooperativa Italiana Doppiatori). E’
facilmente intuibile come ad essa aderiscano inizialmente molti doppiatori
provenienti dalla ODI. La CID conquisterà la predilezione di diversi
produttori e registi, che le affidarono il doppiaggio dei loro film per
evitare al pubblico di scoprire come tanti attori italiani venivano non di
rado doppiati. Le voci più note della CDC, abbinate di norma alle star
hollywoodiane, avrebbero reso, anche solo per percezione subliminale, più
vulnerabile questo inconfessabile segreto, su cui per inciso sono state
puntellate, dagli anni 50 fino agli anni 70, le carriere di alcuni divi
nostrani dalle doti interpretative non proprio inappuntabili. Oltre a vari
artisti prima menzionati come esordienti alla ODI, faranno parte della
storia della CID tanti attori pregevoli, tra cui Giorgio Piazza, Riccardo
Cucciolla, Antonio Guidi, Nino Dal Fabbro, Renato Cominetti, Achille Millo,
Gianni Bonagura, Francesco Sormano, Renato Izzo, Giancarlo Sbragia, Carlo
Baccarini, Enzo Liberti, Corrado Gaipa, Mario Milita, Alessandro Sperlì,
Mario Bardella, Luigi Vannucchi, Stefano Satta Flores, Dante Biagioni, Dario
Penne, e le attrici : Luisella Visconti, Solvejg D’Assunta, Valeria Valeri,
Benita Martini, Adriana Asti, Giuliana Lojodice, Isa Di Marzio…
1954
A riprova del radicale abbandono del sonoro in presa diretta nel cinema
italiano, il produttore cinematografico Fortunato Misiano, factotum della
Romana Film, specializzata nella realizzazione di melodrammi popolari e
sceneggiate, decide di fondare una propria casa di doppiaggio, la ARS
(Associazione Romana di Sincronizzazione), di cui assume la carica di
presidente. Fa ingaggiare elementi già rodati come Otello Toso, Roberto
Villa, Rolf Tasna, Gaetano Verna. Nel contempo però dimostra lungimiranza
investendo in giovani prospetti che diverranno artisti di fama od apprezzati
doppiatori in altre più quotate case, quali Enrico Maria Salerno, Aldo
Giuffrè, Elio Pandolfi, Ernesto Calindri, Carlo Croccolo, Alighiero Noschese,
Oreste Lionello, Silvio Spaccesi, Luigi Ortuso, Franco Volpi, Raffaele Pisu,
Ennio Balbo, e le giovani attrici : Monica Vitti, Bice Valori, Rossella
Falk, Anna Maria Guarnieri. Per contenere i costi stringe accordi con la
CID, assicurandosi la facoltà di utilizzo delle sue sale di doppiaggio e,
qualora necessitasse, dei suoi doppiatori di punta. A sua volta la CID
ottiene accordi di cartello per ottenere maggiori commesse e usufruire di
corsie preferenziali per avvalersi di doppiatori associati a Misiano. L’ARS
chiuderà i battenti nei primi anni 60 con la confluenza dei suoi iscritti
nella SAS.
1957
Viene fondata la D.A. (Doppiatori Associati) . L’associazione ha
vita molto breve, forse perché la qualità delle prestazioni risulta
decisamente inferiore alla concorrenza. Vi aderisce, come contrattista e non
come socio, Stefano Sibaldi, che l’anno precedente aveva abbandonato la CDC
per aggregarsi temporaneamente alla ODI.
1958
Nasce la SAS (Società Attori Sincronizzatori). In avvio eredita
molti associati ODI, CID e soprattutto ARS. Si strutturerà con uno staff
d’interpreti di alto rango come : Renzo Palmer, Roberto Villa, Stefano
Sibaldi, Rolf Tasna, Franco Latini, Leonardo Severini, Luciano Melani,
Giulio Bosetti, Giacomo Furia, Armando Bandini, Alfredo Censi, Renato De
Carmine, Roberto Bertea, Renzo Montagnani, Sandro Tuminelli, Adriana De
Roberto, Gabriella Genta, Deddi Savagnone, Antonella Steni. Con l’arrivo di
Emilio Cigoli nel 1966, la SAS beneficerà di un’impennata d’incarichi, tra
cui molti titoli americani di cassetta con i divi doppiati abitualmente da
Cigoli. Per far fronte alle nuove sfide vengono lanciati giovani validissimi
attori come Michele Kalamera, Gigi Proietti, Giancarlo Maestri, Gianni Musy
(Glori), Marcello Tusco, Sergio Di Stefano, Loretta Goggi.
1964
Mimmo Palmara fonda la SINC Cinematografica, che si occuperà per
lo più delle edizioni di film italiani di genere a basso costo in voga
all’epoca - peplum, western spaghetti - . Qui si faranno le ossa bravi
doppiatori come Stefano Carraro, Francesco Mulè, Franco Angrisano, Gigi
Pirarba, Silvano Tranquilli.
1966
Emilio Cigoli, la voce per eccellenza del cinema italiano, lascia la CDC
per trasferirsi alla SAS. Pochi mesi prima Stefano Sibaldi torna all’Alma
Mater CDC.
1970
Si scioglie la CDC. Dalle ceneri nasce la CD (Cooperativa Doppiatori).
Schematizzando l’evoluzione di questa associazione nelle sue varie
denominazioni fino alla soglia degli anni 80, si può suddividere la
progressiva integrazione e sostituzione del nucleo storico originario in tre
gruppi. Della seconda generazione ( a partire dalla fine anni 40 ) vanno
ricordati : Giuseppe Rinaldi, Pino Locchi, Massimo Turci, Renato Turi,
Riccardo Mantoni, Corrado Pani, Maria Pia Di Meo, Fiorella Betti, Germana
Calderini, Vittoria Febbi … La terza generazione ( a partire dalla seconda
metà degli anni 50 ) vede fra i protagonisti : Cesare Barbetti, Nando
Gazzolo, Sergio Fantoni, Sergio Tedesco, Glauco Onorato, Oreste Lionello,
Sergio Graziani, Arturo Dominici, Enrico Maria Salerno, Rita Savagnone, Anna
Miserocchi, Flaminia Jandolo, Serena Verdirosi… La quarta infine ( a partire
dalla seconda metà degli anni 60 ) comprende fra i più titolati : Pino
Colizzi, Manlio De Angelis, Luciano De Ambrosis, Gianni Marzocchi, Gianrico
Tedeschi, Michele Gammino, Piero Tiberi, Vittorio Stagni, Sergio Fiorentini,
Giorgio Piazza, Renato Mori, Sergio Rossi, Antonio Guidi, Micaela Esdra,
Roberta Paladini, Simona Izzo…
Anno di fondazione della CVD (Cine Video Doppiatori). Un folto gruppo
d’importanti interpreti della CDC vi si trasferisce, fra questi : Renato
Turi, Oreste Lionello, Corrado Gaipa, Luigi La Monica, Massimo Foschi,
Gianni Bonagura, Giampiero Albertini, Mario Feliciani, Wanda Tettoni, Benita
Martini, Melina Martello. Alla CVD appartengono molte stupende
interpretazioni vocali del decennio, da attribuirsi ad attori di valore
assoluto come : Giancarlo Giannini, Adalberto Maria Merli, Romolo Valli,
Alberto Lionello, Glauco Mauri, Silvio Spaccesi, Paolo Ferrari, Mario
Maranzana, Renzo Montagnani, Vittorio Congia, Stefano Satta Flores, Claudio
Capone, Renato Cortesi, ed attrici come : Livia Giampalmo, Valeria Moriconi,
Valeria Valeri, Solvejg D’Assunta, Laura Betti, Adriana Asti, Ottavia
Piccolo …
1972
Alcuni fra i più quotati doppiatori della SAS - Luciano Melani,
Giancarlo Maestri, Roberto Villa, Roberto Bertea - migrano alla CVD.
1973
La CID subisce pesanti defezioni da cui non si risolleverà mai più,
perdendo le sue colonne portanti : Giorgio Piazza, Riccardo Cucciolla,
Antonio Guidi, Renato Mori, Sergio Rossi, che si trasferiscono alla CD.
1979
Viene costituita l’Associazione Doppiatori Liberi. Un esempio
dell’infinita serie di case di doppiaggio, sovente estemporanee, che
cresceranno - e moriranno – come funghi a partire da quegli anni.
Il nostro percorso storico
s’interrompe volontariamente qui.
Dal 1975 iniziano a proliferare le cosiddette TV private. La loro messa in
onda fa aumentare radicalmente le commesse per il doppiaggio delle valanghe
di produzioni televisive estere appena importate per questo nascente
famelico mercato, che si distingue per la bramosia sfrenata di decuplicare i
profitti, tagliando brutalmente costi e tempi di lavorazione, a totale
discapito del pregio artistico del prodotto finale. Un fenomeno dirompente
che causa profondi ed insanabili sconvolgimenti. Pur mantenendo varie
eccellenze, nel suo complesso la scuola di doppiaggio italiana vede
drasticamente ridimensionata quella autorevole immagine, conquistata negli
anni, d’elite mondiale del settore. L’epoca d’oro è giunta al termine.
© 2012
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI
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