Intervista a VITTORIO AMANDOLA
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista esclusiva ad un doppiatore italiano. E' il turno di Vittorio Amandola, attore teatrale, cinematografico e televisivo nonché doppiatore ed adattatore cinetelevisivo.
Intervista effettuata il 25 luglio 2004, a cura di Andrea Pannocchia. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
VITTORIO Cognome: AMANDOLA Nato il 4 novembre 1952 a Perugia Sposato con la doppiatrice Sonia Scotti Curriculum: |
L'INTERVISTA
Prima di tutto una domanda
classica. Come ha iniziato a fare il doppiatore?
Finito il militare, nel 1978, dopo aver lavoricchiato quattro stagioni
in teatro, capii che non avrei potuto fare l'attore affidandomi solo a
teatro e altri sbocchi quali tv, cinema, radio, per cui, cominciai a fare
provini di doppiaggio. Mi aspettavano 3 anni di provini...
Lei è sposato con una
famosa doppiatrice, Sonia Scotti. Inutile chiederle se condividete la
passione del doppiaggio, quello che volevo chiederle è: vi siete conosciuti
in sala di doppiaggio?
Noi non condividiamo la passione per il doppiaggio, ma per il nostro
lavoro, ovvero tutto lo "spettacolo". Io sono il suo primo ammiratore e lei
mi tratta come Tyrone Power!
Si che ci siamo conosciuti in sala, ma ci siamo frequentati in modo più
"approfondito", dopo dieci anni che ci conoscevamo, e dopo due precedenti
matrimoni. Siamo la classica famiglia anni Ottanta .. Ma la nostra è più
bella...
Noto che lei ha partecipato
molte volte al doppiaggio di film Disney, per citarne alcuni "La bella e la
bestia", "A bug's life", "La Sirenetta" (insieme a sua moglie nel ruolo di
Ursula). C'è un motivo particolare per cui è così interessato ai film della
disney?
Non ero e non sono affatto interessato ai prodotti Disney, anzi sul
piano culturale avrei dei distinguo.
Lei è stato per molto la
voce di Pippo, perchè ha lasciato la parte a Roberto Pedicini?
Il motivo dovrebbe chiederlo ai responsabili Disney che decisero a suo
tempo di sostituirmi (forse avranno saputo dei distinguo...) Ma io posso
dirle che questo e' un normale avvicendamento. Roberto, oltre ad essere
perfetto nel ruolo, assolutamente insuperabile come bravura (il più bravo,
intenso e colorito doppiatore attualmente in attività), ha dieci anni meno
di me e quindi più adatto come timbro all'età "fissa" del personaggio.
Sempre sui cortometraggi
Disney, cosa può dirmi sui suoi colleghi Gaetano Varcasia e Luca Eliani
(rispettivamente le voci di topolino e paperino)?
Gaetano dovrebbe vederlo in teatro, è un fatto. L'ho diretto in una mia
commedia "Gion e Gerry" a fianco di Gerolamo Alchieri (altro attore ottimo,
a proposito le do un'anticipazione, Gerolamo ha appena doppiato Groucho Marx
nella riedizione di due film "The big story" e "A night in Casablanca").
Con Gaetano abbiamo fatto anche due stagioni teatrali insieme, è un cavallo
pazzo, un bell'incontro umano e professionale. (sapete proprio poco di noi
attori, eh?)
Luca Eliani lo conosco meno, è un po' che non lo vedo... Ma a questa
attività e' un po' imprestato, essendo un disegnatore, scelto a suo tempo
per la capacità di fare la stessa voce di paperino, le sue qualità
artistiche come attore non potrei valutarle. E' stato un buon compagno di
lavoro.
La sua voce è apparsa anche
in una delle serie più famose di tutti i tempo, "I Simpson", dove
interpretava Waylon Smithers. Posso chiederle come mai ha poi lasciato il
personaggio?
Non ho affatto lasciato il personaggio, lo faccio ancora io. Accadde
però che dopo uno dei laceranti periodi di sciopero del nostro settore
decisi di non partecipare più al doppiaggio dei "Simpson", per protesta
verso certi atteggiamenti "antisindacali" della direzione dei medesimi, che
non mi appartenevano... Richiestomi dopo qualche anno di tornare al mio
posto, ripresi a dare la voce a Smithers. Chi l'ha fatto in quel frangente?
Nemmeno lo so... (Si tratta di Maurizio Reti, NdI)
Se non sbaglio, lei ha
anche curato l'adattamento italiano di un noto videogioco, "Myst 3 - Exile".
Qual è la sua opinione sui videogiochi?
"Myst 3 - Exile"... Mica mi ricordo... Comunque sia e' stato un lavoro
puramente tecnico. Interessante frontiera... è venuto bene?
La mia opinione sui videogiochi? Giocai un paio di volte a "Super Mario", mi
aiutava a concentrarmi durante certe necessità... fisiologiche, dopodichè ho
preferito "Guerra e pace"! ...
Nella sua lunga carriera di
attore c'è un film o uno spettacolo a cui è legato in modo particolare?
Lunga? Ho appena iniziato, il bello arriva adesso, stia a vedere!
Quale preferisco? L'ultimo!! Io difendo sempre la nave anche quando affonda!
E capita...
Se non sbaglio, lei non è
mai stato direttore di doppiaggio. Posso chiederle come mai?
Per carità! La qualifica più bistrattata, carica di responsabilità,
misconosciuta, sottovalutata e difficile! Nove ora al giorno in sala!! La
potrebbero fare davvero in pochi, ma visto che ne servono tanti... Come
disse un giorno, mi pare, Glauco Onorato, "una direzione di doppiaggio è
come una sigaretta, non si rifiuta a nessuno..."
C'è qualche doppiatore che
lei stima in maggiormente?
Tra gli uomini Roberto Pedicini, tra le donne mia moglie Sonia.
Fra i doppiatori scomparsi,
chi è che le manca di più?
Sergio Antonica, morì in moto proprio
per correre a un turno, ma si può? Aveva quattro figli e una voglia
straordinaria di vivere, di realizzarsi, eravamo a pranzo assieme il giorno
prima, davanti al suo piatto di spaghetti parlava solo di futuro.
Che cosa ne pensa dei
doppiatori di ultima generazione?
Beh... Mi piace ... Migliore della nostra, anche umanamente, tenga d'occhio
Davide Perino, Fabrizio De Flaviis, Barbara De Bortoli.
Il doppiaggio viene spesso
sottovalutato e molte volte non si considera che doppiare un personaggio non
è facile come si pensa, è d'accordo?
Già, ma del resto il doppiaggio è metà del lavoro no? E' normale che da
parte delle produzioni si tenda a schiacciare una figura che non può
prendere e pretendere più spazio di quella sulla quale si e' investito di
più, ovvero l'attore. Io credo che abbiano ragione... purché paghino bene e
in tempo...
Quanto alla difficoltà del doppiaggio è un po' come per gli allenatori,
tutti credono che saprebbero fare di meglio.
Il pubblico tende a non
considerare il doppiatore un attore, nonostante molti doppiatori famosi sono
anche attori (Giannini, Gullotta, Amendola, Lionello). Non crede che questo
sia sbagliato?
La sua lista è assai incompleta! Prima di tutto ci sono io...(perdoni
l'indispensabile narcisismo...) Pensi a Sordi, Manfredi, Proietti, Paolo
Stoppa, Rina Morelli, Glauco Onorato... Ce ne sono a mazzi! Sa quanti
doppiatori sono nati all'Accademia d'Arte Drammatica? Al "Piccolo" di
Milano? Nei teatri stabili? Alla Bottega di Gassmann?
É noto che un doppiatore
non viene "retribuito" con uno stipendio molto alto, come si fa invece con
gli attori. Cosa ne pensa?
Non è vero che lo stipendio del doppiaggio non è alto, è che non è uno
stipendio. Quella degli attori è una posizione ibrida di lavoratori, tra il
subordinato e la libera professione. Il grande difetto, comune a tanti
settori, è la precarietà , che si "succhia" paghe superiori a quelle di un
operaio, di un impiegato di banca, con lunghi, penosi periodi di crisi. Per
essere più chiari, ad agosto gli attori non vanno in ferie, sono
disoccupati...
Ha qualche consiglio per
un'aspirante doppiatore?
No. Ne ho per gli attori. Se però uno ci crede e si sente di farlo si metta
alla prova, può avere fortuna o meno, comunque non si terrà dentro quel
senso di insoddisfazione per non averci provato. Incontrerà persone
disponibili ed emerite carogne, come ovunque. Un po' di scuola di teatro non
farebbe male...
Qualche parola per i suoi
fans?
Ho dei fans? Fuori i nomi!
© 2004
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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