Intervista a MASSIMO ROSSI
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista ad un doppiatore italiano. è il turno di Massimo Rossi, voce italiana di Sean Penn, Charlie Sheen, Kiefer Sutherland, Antonio Banderas e molti altri divi di tutto il mondo.
Intervista effettuata nel mese di marzo 2005, a cura di Alessandro Germani, Simone Poletto e Riccardo Sorrentino. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
MASSIMO Cognome: ROSSI Nato il 3 dicembre 1955
Marito dell'assistente al
doppiaggio Sabina Montanarella Curriculum: |
L'INTERVISTA
Quando hai iniziato la
tua attività di doppiaggio?
Credo intorno al 1962 ed ero molto piccolo. Non per niente sono già
pensionato.
Qual è stato il tuo
primo lavoro?
Il mio primo lavoro è stato il film "La guerra dei bottoni". L'anno,
come ti ho detto, era intorno al 1961-1962.
Se non sbaglio, era un
film francese?
Credo di sì.
Il film da te doppiato
dovrebbe poi essere stato anche riproposto come un remake?
Penso di sì, anche se la nuova edizione verrà effettuata con la tecnica
del 5.1, essendo un'innovazione nel campo del digitale. Anche se il pubblico
sempre vuole il doppiaggio originale, ma non sempre questo è possibile dato
che i vecchi master, la maggior parte delle volte, non godono di un buono
stato di conservazione. Per farti un esempio, io stesso ho dovuto ridoppiare
la parte di Richard Dreyfuss, ne "Lo squalo", la cui voce in passato nel
doppiaggio italiano era stata di un altro grande collega: Pino Colizzi.
Secondo te è necessario
ritrasmettere vecchie glorie di tutti i generi (animazione, telefilm, film)
con questi nuovi doppiaggi? Io ed altri cultori amanti del vecchio genere
non condividiamo questa decisione da parte delle ditte.
Personalmente, anch'io che sono dell'ambiente non condivido questa
politica. Anche perché io stesso ho lavorato con i doppiatori –oltretutto
sono stati anche dei colleghi che mi hanno insegnato il mestiere quando
anch'io ero ancora agli inizi– dei vecchi generi.
Sei stato tu, nella
famiglia Rossi, il primo a fare il doppiatore?
Sì, nella famiglia Rossi sono stato io il primo, di seguito mia sorella
Emanuela e mio fratello Riccardo.
In ordine cronologico!
All'inizio, io ero molto insicuro dato che avevo un carattere molto
riservato. Non a caso ero anche molto timido.
Conoscendoti
personalmente, non si direbbe. In tutti questi anni di attività, il lavoro
che fai –come sempre avviene per tutti– ti ha cambiato professionalmente,
anche perché all'epoca eri un bambino?
Sì, considerando appunto che all'epoca avevo sei anni sono maturato poi
con i tanti lavori che via via facevo.
Tu ti sei ritrovato a
doppiare il compianto John Ritter, protagonista del telefilm "8 semplici
regole"...
Sì, l'ho doppiato nel telefilm ed anche nel film "Babbo Bastardo".
Non per niente tu sei
stato anche il vincitore di due premi nelle manifestazioni "Romics" a Roma e
"Voci nell'ombra" a Novi Ligure. Ti saresti mai aspettato questi premi?
No, francamente. Credevo che –non che non mi abbia fatto piacere
riceverli– altri personaggi più importanti, più difficili dà interpretare ai
quali io ho dato e do la voce potessero essere considerati di più.
Mah, comunque è un
classico, la situazione appena da te descritta. Quante volte molti
personaggi vengono ricordati, citati per dei lavori secondari che magari
loro stessi non considerano essere le loro glorie.
Sì, non rinnego i personaggi che fino adesso ho doppiato. Ma come da te
detto, vorrei che anche altri personaggi ai quali io ho dato la voce
potessero riscuotere il dovuto tributo.
Il primo lavoro con tua
sorella Emanuela è stato nel cartone animato "Ryu, il ragazzo delle
caverne", se non sbaglio.
No, lì eravamo già grandi ed io con lei già avevo fatto anche altre
cose.
Parlando sempre di
cartoni animati da te doppiati, tu hai dato la voce anche al personaggio di
Kaneda in "Akira", che a distanza di oltre vent'anni è considerato ancora un
caposaldo dell'animazione giapponese.
Già, e mi sono trovato a doppiare anche un documentario sui tre mostri
sacri dell'animazione giapponese: Miyazaki, Suzuki e Takahata.
Come erano i rapporti
tra te e tua sorella durante il lavoro?
Bellissimi.
Non c'è mai stata una
rivalità tra voi?
No, assolutamente, anzi quando ci chiedono chi tra noi è il più bravo
noi diciamo sempre: gli altri due fratelli.
Tu sei uno dei
doppiatori veterani!
Sì, se leviamo i doppiatori più grandi di me che ancora lavorano.
Attualmente stai
doppiando altri cartoni animati?
No, il mio ultimo lavoro nel genere dei cartoni animati giapponesi è stato
la serie di City Hunter per videocassetta e "Shrek 2" in cui davo la voce al
"Gatto con gli stivali" doppiato in originale da Antonio Banderas.
Il lavoro al quale sei
rimasto più attaccato?
Tanti anni fa ho doppiato un personaggio figlio di Horst Buchholz, il
ragazzetto del film "I magnifici sette". Si chiama Christopher Rhodes e
interpretò il ruolo di Alì Agca, l'attentatore del Papa. Lo sceneggiato si
chiama appunto "Attentato al Papa". è il personaggio a cui sono
particolarmente legato perché mi ha permesso di esprimere e affinare le mie
qualità, in quanto ho dovuto studiare sia il turco che l'inglese,
l'inglese–turchizzato, e per finire l'italiano–turchizzato nei vari livelli
di apprendimento.
Dello sceneggiato
"Cuore" di Luigi Comencini che ricordo hai?
Un bellissimo ricordo, anche perché ho avuto la fortuna di conoscere di
persona Luigi Comencini.
Tu eri il narratore?
Sì, io facevo la parte di Enrico, il personaggio che racconta la storia di
questo libro, o meglio è lui che partendo per la guerra racconta attraverso
i suoi ricordi la sua vita da scolaro.
Tu hai collaborato con
un altro grande del doppiaggio, Romano Malaspina. Che ricordo hai di quest'esperienza?
È stato difficile lavorare con chi ha avuto alle spalle una lunga esperienza
teatrale?
Lavorare con Romano anzi è stato molto divertente, essendo lui un
personaggio sui generi e la tecnica è totalmente diversa. Lavorare in
teatro, cosa che ho fatto, è bellissimo, perché sei tu che devi creare il
personaggio , mentre nel doppiaggio devi seguire alla lettera un personaggio
gia' interpretato. Comunque non è stato difficile.
C'è un lavoro che ti
sarebbe piaciuto doppiare, ma non hai fatto?
Si, il prossimo che dovrò fare!
Beh, di soddisfazioni ne
hai avute!
Infatti ne ho avute tante ed è per questo che ti ripeto che avendo
lavorato tanto non c'è un lavoro in particolare che mi sarebbe piaciuto
doppiare ma che non ho fatto.
Tornando ai cartoni
animati, tu hai doppiato il maggiore Char in "Gundam", nel cui cast c'era
anche Rita Baldini, ora è tuo cugino Fabio Boccanera a dare la voce a questo
personaggio, hai dato a lui qualche consiglio?
No, anche perché non mi ricordo bene di questo lavoro! E lui sa
benissimo cosa fare!
È proprio questo il
bello: ripercorrere dei flash-black, quando sono passati magari più di vent'anni
dalla messa in onda del lavoro fatto. Comunque ti posso assicurare che ti ha
sostituito in maniera impeccabile!
I piccoli Rossi continueranno il lavoro del padre?
La più piccola qualche lavoro l'ha fatto. Ha partecipato a film come "Polar
Express", "Gli Incredibili", "Una scatenata dozzina", mentre il più grande
un paio di volte ha partecipato a qualche lavoro. Ciò è dovuto al fatto che
se da una parte il lavoro è aumentato, dall'altra ci sono pochi bambini. Per
farti un esempio: quando all'inizio non c'era molto lavoro, in un mese se
riuscivi a coprire 10-11 turni di tre ore e mezza, avevi molti più giorni
liberi, ora considerando che i tempi sono serrati questo è impensabile, il
consiglio che posso dare ai miei figli è quello di fare ciò che gli piace.
Se sarà il lavoro d'attore ben venga, potrò aiutarli, altrimenti papà è
contento lo stesso!
Però la maggiore
produzione iniziò negli anni 80.
Il vero boom venne con l'arrivo delle tv private nel 1976-1977, quindi
negli anni '80 c'era già un gran lavoro di produzione di tanti cartoni, film
o telefilm, cosa che c'è ancora.
Ad esempio Sky manda in
onda proprio produzioni degli anni '80.
Sì, perché non c'è il tempo materiale per ridoppiare vecchie produzioni.
Ragazzi, purtroppo vi devo salutare!
Grazie Massimo, per la
tua disponibilità!
Grazie a voi!
© 2005
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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