Intervista a MARINA MASSIRONI
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista esclusiva ad un doppiatore italiano. E' il turno di Marina Massironi, attrice teatrale e cinematografica, in passato molto attiva come doppiatrice.
Intervista effettuata il 30 settembre 2005, a cura di Andrea Pannocchia. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
MARINA Cognome: MASSIRONI Nata a Legnano (MI) il 16 maggio 1963. Curriculum: |
L'INTERVISTA
Iniziamo con la Marina
Massironi doppiatrice. Se non sbaglio lei ha cominciato a doppiare a Milano
nel 1987, ricorda quale è stata la sua prima esperienza?
Dopo un po' di "fegatelli" e "brusii" qua e là, la prima serie da
protagonista è stata "L'allegro mondo di Talpilandia", una serie di cartoni
che raccontavano le imprese di due talpine. Io ero Sweet.
Lei crede che il doppiaggio
sia un esperienza importante per un attrice? Per lei lo è stato?
Credo che sia un'esperienza particolare che può arricchire la formazione
di un attore, pur lavorando soltanto su uno degli strumenti della
recitazione, cioè la voce. Io ho potuto scoprire altri personaggi tramite le
mie corde vocali e poi li ho sviluppati in toto, specialmente in tv (vedi
Patti Cannavacciuolo, la rock star di "Mai dire gol").
Ricorda qualche momento o
un doppiaggio di una serie in particolare del periodo di sua maggiore
attività come doppiatrice?
Ricordo con piacere i "Tiny Toons", dove doppiavo Elmyra, una bambina
terribile, molto divertente nel suo dolcissimo e crudelissimo rapporto con
gli animali. Ma soprattutto Daria.
Negli ultimi anni, a causa
dei numerosi impegni teatrali e televisivi, ha un po' diradato la sua
attività di doppiatrice, a parte le sue partecipazioni ai film della Disney.
Pensa mai di doppiare nuovamente una serie animata come una volta?
Non escludo questa possibilità. Il problema delle serie è che devi stare
ferma per un po' e dare la totale disponibilità alla sala di doppiaggio, e
questo non si incastra bene con le tournèe...
Con i suoi vecchi colleghi
di sala di doppiaggio a Milano è ancora in contatto?
Con alcuni, non molti in verità, ma il fatto è che a Milano ci sto
davvero pochissimo ultimamente.
Uno dei suoi ultimi
doppiaggi in una serie è stato "Daria", ci racconti qualcosa. Come mai ha
deciso di lasciare il personaggio nell'ultima serie, lasciando il ruolo alla
collega Sonia Mazza?
Non potevo continuare, avevo già degli altri impegni di lavoro
inconciliabili, purtroppo, adoro il glaciale umorismo e il cinismo di Daria.
Delle sue esperienze di
doppiaggio romano per i film della Disney invece cosa può raccontarci?
Il lavoro è lo stesso, ma per il cinema si ha più tempo a disposizione e
quindi risulta sicuramente più curato. "Monsters & Co." è un film
bellissimo, con una sceneggiatura originalissima e completa, che si offre a
diverse letture, diverte grandi e bambini, è il mio preferito. Per entrambe
le esperienze ("Monsters & Co." e "Mucche alla riscossa") mi hanno chiesto
di fare un provino da mandare alla sede americana. Lì hanno scelto le voci.
Il doppiaggio sembra essere
comunque ben inserito in famiglia, come dimostra sua cugina Cinzia, in
grande attività a Milano ed appartenente all'ADAP.
Oh, si, Cinzia è bravissima, assai versatile e ha una voce bellissima, molto
calda, gliela invidio un po'...
Passando alla Marina
Massironi attrice, quale ritiene sia stato il fattore principale che le ha
permesso di fare il salto di qualità? Ritiene che complici di questo siano
stati Aldo, Giovanni e Giacomo? Lavorerà ancora con loro?
Il sodalizio con il trio ha coinciso con la possibilità di farmi
conoscere, cosa che per una donna che lavora da sola è sicuramente più
difficile.
Ma non c'è mai stato un disegno sotto, infatti il successo è arrivato dopo
anni di pedane, serate, provini, che abbiamo fatto insieme, prima in duo con
Giacomo e poi in quartet.
Lei è una delle poche
attrici comiche (ma non solo) in Italia, è d'accordo? Prende questo come una
responsabilità?
Non sono propriamente d'accordo, diciamo che sono una delle poche
emerse. Il mio lavoro è di per sé una responsabilità, sia nel comico che nel
drammatico, che di recente ho affrontato in "Padri e figli", una grande
responsabilità verso il pubblico. E' la sua soddisfazione che mi rende
soddisfatta.
Lei ha vinto un David come
miglior attrice non protagonista in "Pani e tulipani", si aspettava questo
riconoscimento? Le va di raccontarci qualcosa sulla sua esperienza nel film?
"Pane e tulipani" è una di quelle esperienze che capitano poche volte
nella vita. I nove David, davvero inaspettati, hanno premiato un gruppo di
persone che hanno lavorato nella stessa direzione con lo stesso grado di
passione ed entusiasmo e grande affetto, guidati da un
talentuosissimo elegantissimo regista. Su quel set, complice Venezia, sono
nati legami di amicizia che durano tuttora.
Ci parli della sua recente
interpretazione nella fiction "Padri e figli".
"Padri e figli" è stata per me un'ottima occasione per provarmi anche su
altre corde, per assaggiare il pianto, l'insicurezza, la maternità, la
gelosia ecc. senza mai cadere nel melodramma, grazie ad una raffinata
sceneggiatura di Sandro Petraglia e ad un cast di ottimi attori, tra cui in
primo piano Silvio Orlando, un attore dotato di grande naturalezza e
generosità, e due registi molto attenti: Gianni Zanasi e Gianfranco Albano.
Avvicinandoci alla
conclusione, ha qualcosa in ballo che può rivelarci in questo momento?
Da fine ottobre 2005 sono di nuovo in giro per l'Italia con lo
spettacolo "Harry ti presento Sally", con Giampiero Ingrassia. Gireremo fino
a fine
febbraio, le ultime tre settimane saremo a Roma, al Teatro Brancaccio, un
grande appuntamento. La tournée sarà pubblicata a giorni sul mio
website.
Consigli agli aspiranti
attori/doppiatori?
Sono banale, ma studiare serve davvero, quantomeno a non sentirsi
improvvisati... E poi lo studio della recitazione è una meraviglia, io
ricordo la scuola e tutti i seminari come un periodo intensissimo, in
cui ho scoperto tante cose di me che non conoscevo, armi che avrei poi
potuto usare...
E serve molto vedere tante cose, a teatro, al cinema, e nel doppiaggio
andare in sala a vedere chi è più esperto di te.
Un saluto ai fans?
CIAOOOOO!
© 2005
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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