Intervista a FRANCESCO PRANDO
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista. E' protagonista Francesco Prando, voce italiana in parecchi film di Keanu Reeves, Vince Vaughn e Luke Perry, e voce dell'ultimo 007 Daniel Craig, nonchè voce di parecchi protagonisti del piccolo schermo e attore cinetelevisivo.
Intervista effettuata nel mese di gennaio 2007, a cura di Antonio Genna. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
FRANCESCO Cognome: PRANDO Nato il 22 febbraio 1960 a Roma Curriculum: |
L'INTERVISTA
Come sei entrato nel mondo
del doppiaggio? Quale è stato il primo doppiaggio che ritieni "importante"?
Ho cominciato a lavorare nel 1979 ,quindi un po' tardi rispetto ad altri
colleghi e questo malgrado fossi figlio di un doppiatore e avessi la mia
famiglia tutta nell'ambiente (mio nonno era Checco Durante, un attore
dialettale romano abbastanza famoso, e mia madre, mia zia, mia nonna e altri
lavoravano con lui). E' stato quasi per caso che ho cominciato, dal momento
che io suonavo e insegnavo batteria, ma con la musica è difficile vivere e
così, quasi per necessità, chiesi a mio padre di provare a fare qualche
turno; le cose andarono subito bene e, dopo tre anni e qualche serie
televisiva, feci il mio primo film di circuito da protagonista, dove
doppiavo Nicolas Cage; è un film a cui io sono molto legato, "Birdy" di Alan
Parker, anche perché sono convinto che sia ancora una delle cose più belle
che abbia fatto.
Al cinema hai doppiato
parecchi attori importanti, da Keanu Reeves a Vince Vaughn, da Matt Dillon a
Matthew McConaughey, da Guy Pearce a Hugh Grant e al nuovo 007 Daniel Craig:
chi è il più facile da doppiare in italiano, e quale invece secondo te
presenta più difficoltà?
Penso che attori semplici da doppiare non ce ne siano; quello che mi
diverte di più è forse Hugh Grant per i suoi grandi tempi comici e per le
sue nevrosi che in certi momenti mi aiutano, quello che più mi ha messo in
difficoltà è sicuramente Tom Hanks: per riuscire a rendere la sua
straordinaria verità ho faticato da morire, è veramente un mostro!
C'è un attore (del presente
o del passato) a cui non hai mai prestato la tua voce, e che invece ti
piacerebbe molto doppiare?
Non ci sono attori particolari che vorrei doppiare, sono già molto
fortunato a fare quelli che faccio, però avere la possibilità di poter dire
una volta nella vita "Il mio nome è Bond, James Bond" è stato davvero
fantastico!
Anche in TV hai fornito la
tua bella voce a parecchi protagonisti, tra i tanti ricordo Michael T. Weiss
in "Jarod il Camaleonte", Billy Campbell in "Ancora una volta" e "4400" e
Kyle Chandler in "Ultime dal cielo": in questo caso ti chiedo quale tuo
doppiaggio di un telefilm ricordi ancora con piacere.
Tra le serie quelle che ricordo con vero piacere sono "Ultime dal
cielo", "Jarod il camaleonte", "Beverly Hills, 90210", ma soprattutto "Will
& Grace": non mi sono mai divertito tanto anche se niente è più faticoso
delle sit-com e del comico in generale: non puoi mai rilassarti, devi stare
sempre al massimo.
Nel tuo curriculum annoveri
anche numerosi doppiaggi di film d'animazione e cartoni animati (tra i
tanti, sei la voce di Ned Flanders ne "I Simpson"): ti diverte cimentarti in
questi lavori, o preferisci doppiare film e telefilm?
I cartoni animati sono fantastici mi piace moltissimo farli, e i Simpson
sono davvero geniali! Ti danno la possibilità di lanciarti, sperimentare,
fare le cose più strane che ti passano per la testa e che magari in altre
situazioni non faresti mai! E poi giocare con la voce e' molto divertente.
Ho appena doppiato "Giù per il tubo" dove ho anche cantato, e sto per
iniziare"Shrek 3": è decisamente un momento pieno di cartoni!
Gli appassionati di fiction
televisiva ti conoscono bene per la tua presenza nel cast di "Incantesimo"
nel ruolo del commissario D'Angiò. Cosa ne pensi del ruolo che interpreti da
molti anni? Ritieni che per un doppiatore siano fondamentali anche il
teatro, il cinema e la televisione?
Fare anche l'attore è un completamento di questo mestiere dove è
importante differenziare e cercare di fare tutto, dal doppiaggio al set, dai
documentari alla pubblicità, dalla radio al teatro, perchè questo ti
permette di fare tutte le esperienze e di trovarti sempre pronto in ogni
situazione. Il lavoro sul set è abbastanza diverso dal doppiaggio perchè una
cosa è l'espressione con tutto il corpo con la libertà di scegliere i tuoi
tempi, un'altra è l'espressione con la sola voce ma vincolata dai tempi di
qualcun'altro: non saprei dire qual'è la più
difficile. Comunque ho deciso di rimettermi in gioco e così, dopo tutti
questi anni, a metà stagione lascerò "Incantesimo" per cercare qualche nuova
sfida.
Quali sono i tuoi progetti
futuri, tra doppiaggio e fiction?
Non ho dei progetti particolari per il futuro, anche perchè questo
lavoro è così,si vive abbastanza alla giornata, non si sa cosa accadrà
domani, e forse questa è una delle cose che mi piace di più.
Hai numerosissimi fan in
tutta Italia: vorresti dir loro qualcosa dalle pagine di questo sito?
Come ultima cosa, un consiglio alle "nuove leve": fate le cose seriamente.
Non pensate che sia facile perchè non è così, metteteci costanza, impegno,
passione, non sentitevi mai arrivati, sappiate che c'e' sempre la
possibilità di dire una battuta meglio di come l'avete appena detta,
ascoltate chi è più bravo di voi, e studiate! Questo lavoro non si
improvvisa.
© 2007
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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