Intervista ad ALESSANDRO ROSSI
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista esclusiva ad un doppiatore italiano. E' il turno di Alessandro Rossi, attore teatrale e televisivo, dialoghista e direttore del doppiaggio e voce italiana di numerosi attori, tra cui Arnold Schwarzenegger, Samuel L. Jackson e Liam Neeson.
Intervista effettuata nel gennaio 2004, a cura di Lorenzo Pregliasco, e già pubblicata su "Seltz", testata della Consulta Provinciale degli Studenti di Torino, nel maggio/giugno 2004. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
|
Nome:
ALESSANDRO Cognome: ROSSI Nato a Roma il 12 ottobre 1955 Sito web: www.alerossi.com Curriculum: |
![]() |
L'INTERVISTA
Alessandro Rossi, il suo è
un mestiere particolare ed affascinante. Ma quali sono le soddisfazioni
professionali per un doppiatore?
È sempre difficile parlare in generale. Per quanto mi riguarda le
soddisfazioni sono state da una parte doppiare attori o film che mi hanno
coinvolto moltissimo – tra questi sicuramente "Schindler’s List" – e
dall’altra il fatto di riuscire a entrare sempre più nelle abilità che
richiede un mestiere come questo, fatto di passione ma anche di tecnica.
Lei presta la voce ad
alcuni grandi attori del cinema mondiale, da Arnold Schwarzenegger a Liam
Neeson a Samuel L. Jackson a Patrick Stewart. Come vive il suo “rapporto
professionale” con Arnold Schwarzenegger: si sente troppo identificato con
questo personaggio?
No, in realtà assolutamente no. Schwarzenegger è un attore
importantissimo, ma non è l’unico che ho doppiato; perciò non mi sento
particolarmente identificato con lui. Devo anche dire che Schwarzenegger, a
parte l’aspetto pubblico, come uomo di cinema – sembrerà paradossale – è un
attore molto stimolante da doppiare, perché per esempio ha un forte senso
dell’autoironia: si pensi a I gemelli o a Last action hero. Insomma, si può
dire che l’elemento che lo ha aiutato ad arrivare dove è arrivato, oltre
alla sua intelligenza, è il fatto di essere riuscito anche a sorridere di sé
stesso.
Lei ha mai conosciuto di
persona qualcuna delle stelle di cui è doppiatore?
Ho conosciuto recentemente Samuel L. Jackson: gli ho stretto la mano e
ci siamo fatti due risate.
Come ha cominciato a
doppiare?
Ho cominciato per caso. Io sono uno degli attori che ha iniziato più
tardi questo mestiere, a quasi trent’anni; prima ho fatto una decina d’anni
di teatro, poi mi sono trovato con dei colleghi in radio alla Rai e fra
questi colleghi c’era Vittoria Febbi, grandissima attrice e doppiatrice, che
mi ha proposto di iniziare a doppiare. E con il tempo sono entrato in questo
mondo.
Alcuni criticano il
doppiaggio, sostenendo che snaturi l’essenza dei film stranieri e vorrebbero
invece i film in lingua originale con i sottotitoli. Che cosa risponde?
Sicuramente il doppiaggio “tradisce” l’originale, come qualsiasi
traduzione; però può anche essere uno strumento. Il prodotto originale è
l’originale, e il doppiaggio interviene con un’operazione che in qualche
modo lo snatura ma che in qualche modo rende anche più intellegibile il
film, facilitandone la fruizione. C’è una cosa che diceva Hitchcock, molto
interessante rispetto al doppiaggio: il regista sosteneva che, a parità tra
un film sottotitolato e un film ben doppiato – perché il problema del
doppiaggio è che sia un buon doppiaggio, aggiungo io – gli interessasse
molto di più un film doppiato, perché il suo problema come regista che
faceva un certo tipo di cinema era quello di avere il pubblico totalmente
coinvolto nel “gioco” che portava avanti sullo schermo. Se il pubblico si
“divide” fra il guardare la scena e leggere il sottotitolo continuamente è
chiaro che ciò produce un effetto di estraniamento, del tutto deleterio per
un certo tipo di cinema.
Qual è a suo giudizio il
livello complessivo del doppiaggio italiano in relazione con ciò che accade
negli altri Paesi?
Per esperienza ho conosciuto qualche doppiaggio tedesco, qualche
doppiaggio francese e poco di spagnolo, e a me sembra che il livello del
doppiaggio italiano sia, su una certa fascia di prodotti, molto buono. C’è
comunque dell’ottimo doppiaggio, del doppiaggio mediocre e del cattivo
doppiaggio, sicuramente.
Quale indicazione può
fornire a chi volesse intraprendere la carriera di doppiatore?
Deve lavorare per essere un attore. Se poi gli interessa il doppiaggio,
può iniziare a seguire i colleghi che doppiano e a mano a mano inserirsi. Ma
anzitutto deve pensare a sé stesso come a un attore e non come a un
doppiatore, perché il doppiatore non può nascere solo facendo doppiaggio.
È attivo da qualche anno il
sito Internet www.alerossi.com. Da che cosa nasce l’iniziativa?
Alcune persone, tra cui Paolo Iommi, webmaster di grandissime capacità,
mi hanno chiesto se mi potevano dedicare un sito. Dopo aver visto che si
trattava di una cosa molto bella, ho pensato che si sarebbe potuto allargare
anche agli altri doppiatori, facendolo diventare una sorta di sito sul
doppiaggio. Alerossi.com è un punto nel quale molte persone che sono
interessate al doppiaggio riescono a trovare molte informazioni in generale
su questo mondo.
Secondo lei c’è una carenza
di informazione su quello che è il mondo del doppiaggio?
Secondo me sì. Il doppiaggio è per definizione un mondo che vive nell’ombra:
non a caso il più importante premio per doppiatori si chiama giustamente
Voci nell’ombra, perché di fatto il doppiaggio è un pezzetto del grande
prodotto cinematografico. C’è una carenza di informazione su quella che è la
natura reale del doppiaggio, e questo lo dimostra anche il tipo di domande
che vengono rivolte: spesso si considera la professione del doppiatore come
un qualcosa di astratto, e c’è poca coscienza del fatto che il lavoro del
doppiatore è innanzitutto il lavoro dell’attore. Che, messo di fronte ad un
microfono, partecipa all’opera di traduzione partendo da un film originale.
© 2005
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
E' consigliata una risoluzione
1024 x 768
con Microsoft Internet Explorer versione 5 o superiore
E' vietato inserire in altre pagine il materiale presente
in questo sito senza autorizzazione!