Intervista ad ALINA MORADEI
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista ad un doppiatore italiano. E' il turno di Alina Moradei, storica voce italiana di Angela Lansbury nella longeva serie "La signora in giallo".
Intervista effettuata da me l'11 novembre 2007. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
ALINA Cognome: MORADEI Curriculum: |
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L'INTERVISTA
Quando ed in che modo è
entrata nel mondo del doppiaggio? Qual è stato il suo primo ruolo?
Dopo aver fatto tanto teatro e lavorato in radio, mi sono avvicinata al
doppiaggio perché stando a Roma c’era un’altra possibilità di lavoro. La
prima volta che sono entrata in una sala di doppiaggio mi hanno dato da dire
solo una parola e precisamente "Help". Io non sapendo l’inglese l’ho detto
con la voce più tenera possibile. All’urlo del direttore che mi ha detto
"Deve gridare aiuto!" mi sono sentita morire e avrei voluto sprofondare
dietro il leggio.
In ambito cinematografico ha
doppiato molte famose attrici, da Joan Plowright (in "Avalon", "Dance with
me", "Un ciclone in casa") a Jean Stapleton (in "C'è post@ per te"), da
Maggie Smith (in "Washington Square - L'ereditiera") a Cloris Leachman (in
"Alex & Emma"): qual è stata l’attrice che le ha dato più soddisfazione
doppiare?
A parte Angela Lansbury, che sono 20 anni che viviamo insieme,
l’emozione è stata per Katharine Hepburn nel film "L’evaso e la signora" uno
dei suoi ultimi, perché era già malata ma era ancora di una bravura
incredibile. Un’altra che mi ha emozionata è China Zorrilla nel film
"Intramontabile effervescenza", uno dei miei ultimi film usciti al cinema.
Ha anche doppiato parecchi
personaggi in film d’animazione e cartoni animati, come la Fata Smemorina in
"Cenerentola" 2 e 3, ed è stata la voce narrante di alcuni cartoni
giapponesi come "Georgie" e "La piccola Nell": ricorda con piacere questi
doppiaggi, che l’hanno fatta conoscere anche al pubblico dei più piccoli?
Moltissimo! Adoro doppiarli e dare la voce anche agli animali. Ho fatto
la civetta,la topona, la pipistrella e, come ultima, l’orsa bianca nel film
che è uscito da poco "Bentornato Pinocchio".
In TV la sua voce resterà
sempre legata ad un classico pluri-replicato delle nostre emittenti, ovvero
"La signora in giallo", in cui doppia la storica protagonista Angela
Lansbury. Com’è stata scelta per questo ruolo? Come si è trovata a doppiare
l’attrice per le 12 stagioni del telefilm?
Come sempre succede c’è stato il provino, perché come dice Eduardo, gli
esami non finiscono mai. Quando si diventa la voce ufficiale di un attore
straniero, ci si immedesima completamente non solo nel personaggio, ma
proprio nell’interprete. È come se in quel momento, non solo si diventasse
Angela Lansbury, ma anche Jessica Fletcher. Col tempo ci si fa l’abitudine,
è vero, ma quando si vede lo stesso attore in qualche vecchio film, doppiato
da un’altra persona, fa sempre uno strano effetto. In "Pomi d’ottone e
Manici di scopa", Angela Lansbury era doppiata dalla grande Lidia Simoneschi,
la voce italiana di Ingrid Bergman, e quando i miei nipoti videro per la
prima volta questo film, mi chiesero perché avevo cambiato voce!
Ha qualche aneddoto o
curiosità legato alla lunga lavorazione del doppiaggio della serie?
Alcuni fan italiani a Saint Etienne in Francia, mi hanno telefonato per
comunicarmi che avevano creato un club a mio nome, e poco tempo fa, un
ragazzo siciliano, mi ha contattato per chiedermi se potevo fare una
telefonata alla sua fidanzata nel giorno del suo compleanno, per farle gli
auguri come Jessica Fletcher. Io ho eseguito, ma quando la ragazza ha
sentito la mia voce, mi sono seriamente spaventata dal fatto che non desse
più cenni di vita! Oppure il mio amico veneziano Nicola, che sono diversi
anni che mi telefona per sapere come sto, cosa faccio, chi doppio, e ha solo
23 anni ed è una guardia costiera!
Lei ha anche doppiato altre
caratteriste, da Jean Stapleton nella sit-com "Arcibaldo" a Ann Guilbert in
"La Tata": si trova più a suo agio nei ruoli comici o in quelli drammatici?
A me piacciono entrambi!
Nella sua carriera ha
partecipato a produzioni teatrali e televisive?
Quando ero a Milano, la televisione riprendeva le commedie, e io ho
partecipato alla "Moglie saggia" di Goldoni, "L’altro figlio" di Pirandello,
"L’acqua cheta" di Novelli e molte altre.
Giudica che il doppiaggio
italiano sia cambiato molto negli ultimi venti-trent’anni?
Si, è diventato molto più difficile perché sono cambiati i mezzi
tecnici, la quantità di lavoro è aumentata, ma il tempo per realizzare un
doppiaggio è sempre più ristretto.
C’è qualche consiglio che
vuole indicare ai giovani che vogliono entrare nel mondo del doppiaggio?
Prima di tutto andare in una scuola QUALIFICATA di recitazione, imparare
a controllare l’emissione della voce, la dizione e la predisposizione al "sinc".
Inoltre bisogna avere tanta pazienza e perseveranza.
© 2007/19
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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