Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 93
(26/05/2014)


Il vecchietto del Far WestUn sondaggio commissionato per promuovere il lancio del Django griffato Quentin Tarantino ha incoronato, a sorpresa, il mitico vecchietto del Far West, personaggio immaginario più rappresentativo dell’epopea western nel cinema, premiandolo come testimonial più ricorrente nei diversi modelli espressivi del genere, alternatisi storicamente.
Qual è stato l’attore americano che ne ha incarnato il prototipo nei ruggenti anni ‘30? Chi è stato la sua prima voce italiana? Quale le è subentrata nei doppiaggi eseguiti nel dopoguerra?

Un indizio utile...


Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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George “Gabby” Hayes

Il primo vecchietto del Far West è stato l’attore americano George “Gabby” Hayes.
Nato nel 1885, partecipò, neocinquantenne, già a partire dalla prima pellicola, “Hop-a-long Cassidy” (1935), alla serie cinematografica incentrata sull’omonimo eroe western interpretato da William Boyd.
Sarà in tale contesto che progressivamente, nei 67 episodi della serie girati a cavallo tra gli anni ‘30 e ‘40, prima con il nome di Uncle Ben, poi Windy, infine Windy Halliday, si strutturò il carattere tipico del vecchietto del West, evolvendo nel tempo da personaggio burbero a spalla del protagonista con propensioni sempre più comiche.
Nel primo film giunto in Italia (siamo nel 1938), titolato “Lo sceriffo di Mesa Grande” (tit. orig. Three on the Trail – 1936), Hayes è doppiato da Olinto Cristina, che sarà confermato per quell’attore nelle pellicole doppiate fino al 1940.

Al contrario di quanto reputano (erroneamente) in molti, il bravissimo Lauro Gazzolo subentrò come voce italiana di Hayes e si affermò nel tempo come voce ufficiale e più imitata di tutte le innumerevoli versioni del vecchietto del West, solo dal dopoguerra. Tra questi va annoverato anche il ridoppiaggio di “Three on the Trail”, rieditato col titolo “L’evaso giustiziere”.
Hopalong Cassidy ebbe come irriducibile fan anche Nando Meniconi (Alberto Sordi) in “Un americano a Roma” (1953), nel quale si vedono spezzoni di un film dell’eroe western durante la proiezione in una sala di terz’ordine.


Cosa avete risposto...

Tra le risposte esatte ricevute, segnalo:

Hanno risposto parzialmente Salvo e Paolo M.



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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