Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: quiz 80
(16/12/2013)
Ecco il quiz n°80:
QUIZZONE NATALIZIO
Un
allegro esploratore di voci del tempo perduto ha bollato la memoria
di Nicola Fausto Neroni, epico direttore di doppiaggio di
"Casablanca" (1942), col marchio a fuoco dello snobismo, reo di
avere sterzato nella scelta della voce italiana di Ingrid Bergman,
su quella, a suo dire, di secondo piano di Giovanna Scotto, a danno
dell'abituale e dominante Lydia Simoneschi. Ma l'intrigante gossip è
suffragato da una documentata indagine storica?
Nel 1946, anno dell'edizione italiana del cult curtiziano, la Scotto
può essere considerata una parvenu che, spodestando la
Simoneschi, resetta le gerarchie fra i doppiatori dell'epoca?
Quanti abbinamenti Ingrid-Lydia si possono contare fino al 1946? A
quando risale il primo? Quello di "Casablanca" è stato davvero il
primo ed unico contatto Ingrid-Giovanna?
Alcuni
indizi utili...Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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The winner is... GIOVANNA SCOTTO,
che infligge un sonoro 3 a 0 a Lydia
Simoneschi.
Infatti la Simoneschi, che reputiamo, al pari di tanti appassionati di
doppiaggio, di gran lunga la migliore voce italiana di Ingrid Bergman, fino
al 1946 non avrà ancora doppiato l'attrice svedese, iniziando a farlo solo a
partire dall'anno successivo.
La Scotto, al contrario, aveva già prestato la sua voce alla futura sig.ra
Rossellini nel 1941 per "Intermezzo" e 5 anni dopo replicherà oltre che per
"Casablanca", anche per "Saratoga".
Ecco l'elenco completo dei doppiaggi di Ingrid Bergman con le relativa
datazioni degli 11 film citati negli indizi :
- Intermezzo (1939) primo doppiaggio: 1941 (Scotto), ridoppiato nel 1963 (Simoneschi)
- Follia (1941) primo doppiaggio: 1944 (eseguito negli USA), ridoppiato nel
1956 (Simoneschi)
- La famiglia Stoddard (1941) primo doppiaggio: 1944 (eseguito negli USA),
ridoppiato nel 1950 (Simoneschi)
- Il dottor Jekyll e mr. Hyde (1941) primo doppiaggio: 1947 (Simoneschi)
- Casablanca (1942) primo ed unico doppiaggio: 1946 (Scotto)
- Per chi suona la campana (1943) primo doppiaggio: 1948 (Simoneschi)
- Angoscia (1944) primo doppiaggio: 1947 (Simoneschi)
- Io ti salverò (1945) primo ed unico doppiaggio: 1948 (Simoneschi)
- Saratoga (1945) primo doppiaggio: 1946 (Scotto), mai doppiato dalla
Simoneschi
- Le campane di Santa Maria (1945) primo ed unico doppiaggio: 1947 (Simoneschi)
- Notorius, l'amante perduta (1946) primo ed unico doppiaggio: 1947 (Simoneschi).
Nella realtà non si assistette ad alcuna competizione tra le due regine del
leggio.
Alla Scotto,fra le più impegnate sin dagli albori del doppiaggio italiano e
che nel 1946 vantava un invidiabile curriculum per estensione e prestigio,
subentrò nel 1947, per la superiore affinità vocale con la doppiata e, non
secondariamente, per ragioni anagrafiche, la più giovane collega.
Sfocia perciò nel ridicolo l'insinuazione che dipinge Nicola Fausto Neroni
come un ottuso bastian contrario.
Secondo noi invece,l'artefice mai criticato della direzione di circa un
migliaio di direzioni di doppiaggio, è stato un accorto e brillante
seminatore di una delle più fertili stagioni del doppiaggio italiano.
MORALE: colossale abbaglio nell'allegro fantasticare dell'esplorator
perduto.
Cosa avete risposto...
Tra le risposte ricevute, segnalo...
Dovendoci giustamente
fermare al '46 per l'anno di doppiaggio bisogna far fuori dal discorso
Il dottor Jekyll e mr. Hyde, Per chi suona la campana, Angoscia, Io ti
salverò, Le campane di Santa Maria e L'amante perduta, tutti doppiati
nel '47/'48. Credo vadano esclusi anche Intermezzo e Follia perché
ridoppiati dalla Simoneschi negli anni '50 e penso che i nomi delle
prime voci non si sappiano (in Follia c'era un'attrice italo-americana).
Rimangono quindi:
- Casablanca
- Saratoga (sarà questo l'altro film in cui era doppiata dalla Scotto,
ma oggi circola con voci moderne)
- La famiglia Stoddard, la cui edizione del '45 però ho sempre avuto il
sospetto, a causa della data, che possa essere un doppiaggio
italo-americano (sebbene Santa Columbia non fosse avvezza a tale
pratica) e quindi l'audio odierno con la Simoneschi potrebbe essere una
riedizione.
Le consegue che "l'allegro esploratore" ha toppato ancora una volta
clamorosamente!.. Ma parzialmente: il tizio arriva persino a dire che il
primo "strano" doppiaggio di Viva Zapata fu diretto da Neroni asserendo
che si tratti d'un Warner (è invece un Fox, dunque originariamente
diretto da Salvini che amava molto Marcacci), ma questa ed altre
castronerie rimandano comunque all'incontrovertibile realtà che Neroni
non gradiva le voci più gettonate. Sicuramente non fu il caso della
Bergman (e infatti chiamò la Simoneschi poi per "Indiscreto" e si dice
anche per "Il peccato di Lady Considine"), così come non avvenne nemmeno
per la Stanwyck dello stupendo "La seconda signora Carroll" o per Joan
Crawford che rimase alla Lattanzi pure nel suo periodo Warner, ma con
attori non di punta o senza voci ufficiali consolidatesi negli anni è
assolutamente vero che Neroni puntava sempre alla voce poco
inflazionata. Oggettivamente, quanti sono i Warner pre-55 (perché dopo
quella data la sua politica s'uniformò maggiormente a quella degli altri
colleghi) ad avere la coppia Cigoli-Simoneschi che tutti gli altri
sfruttavano fino all'inverosimile? E quanti sono i Warner con Panicali,
usatissimo dagli altri ma completamente assente sotto Neroni (io conosco
appena tre film Warner in cui recita Giulio)? E la Lattanzi
summenzionata ha forse lavorato molto con Neroni? Se non vogliamo citare
la Bergman perché giustamente ha poco senso, possiamo citare un'attrice
meno importante come Nancy Olson che Savini aveva affidato alla sua
prediletta Lydia Simoneschi, mentre sotto Neroni divenne Micaela
Giustiani che spopolava in Warner e in MGM al contrario degli altri
direttori che la ritenevano giustamente un epigono della Calderini.
Potremmo citare anche Ginger Rogers nel capolavoro "La setta dei tre K"
dove davvero la Scotto ha rubato il pane alla Simoneschi per di più
invecchiando tantissimo il personaggio, o la Doris Day dello stesso film
che passa dalla dolce Calavetta all'ubriacotta Morelli. A me quel
libraccio osceno scritto dal "professore" non piace, anche e soprattutto
perché scopiazzato da varie fonti (Guidorizzi su tutte) anche laddove
esse si contraddicono tra loro, però devo ammettere che sul
comportamento di Neroni non ha detto affatto stupidate, salvo poi
suffragarle con esempi sbagliati, ma ne sarebbero bastati di più
corretti e avrebbe dimostrato doverosamente quel che in effetti è vero.
Concludo rispondendo alla domanda circa la Scotto che avrebbe sovvertito
le gerarchie della CDC scalzando la Simoneschi: non è vero, ma il
barbuto non dice questo, dice solo che rubò a Lydia una sua cliente
fissa come avrebbe potuto dirlo della Stanwyck o di Jane Russell o di
Michèle Morgan o di Silvana Mangano semmai qualcuno avesse avuto
l'insana idea di far doppiare queste stelle alla Scotto.
- Francesco C.
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Le
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