Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: quiz 68
(16/09/2013)
ASPETTANDO FELLINEIDE (3)
Competizione in 10 quiz, con in palio l'ammirazione del crescente popolo doppiaggiofilo, nell'attesa di FELLINEIDE, ovvero la 4a edizione della Convention degli Amici de Il mondo dei doppiatori di Antonio Genna e di Doppio Cinema, interamente dedicata, a vent'anni dalla scomparsa, al grande regista riminese: un vero alchimista del doppiaggio.
Ecco il quiz n°68:
Arnoldo Foà è stato il doppiatore felliniano per eccellenza degli
anni ‘50. Il grande attore ci ha rivelato che il regista romagnolo
lo impose alla recalcitrante C.D.C., aggiudicataria della
sincronizzazione di “La strada” (1954), prelevandolo dall’acerrima
avversaria CID per il doppiaggio di Anthony Quinn. A quale valente
associato C.D.C. fu sottratta la parte?
Il doppiaggio del successivo ”Il bidone” (1955) fu ad appannaggio
della CID, dato che Fellini aveva come punto fermo di partenza
l’abbinamento di Foà per il protagonista Broderick Crawford. Come
voce di Picasso, interpretato da Richard Basehart, il regista si
fidò dell’endorsement di Foà a favore di un giovane dalla pronuncia
pulita e fragile, in alternativa al raccomandato dalla Casa. Chi
furono il reietto e l’eletto?
Qualche
indizio utile...Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Ne "La strada", al ruolo vocale di
Zampanò, interpretato da Anthony Quinn, fu inizialmente proposto
Mario Pisu, già doppiatore
dell’attore di origini messicane in “Ulisse” (1953). Pisu sarà Giorgio,
sorta di alter ego felliniano e marito di Giulietta Masina, in “Giulietta
degli spiriti” (1965).
Ne “Il bidone” la CID individuò
Giancarlo Sbragia quale doppiatore di
Richard Basehart, ma Fellini si avvalse del suggerimento di Foà e preferì il
coetaneo Enrico Maria Salerno,
titolare di una voce considerata più adeguata al personaggio di Picasso.
Sbragia si rifece con “E la nave va” (1983), in cui doppia Paolo Paoloni, il
mega direttore della saga fantozziana.
Cosa avete risposto...
Tra le migliori risposte ricevute, segnalo...
1. Il doppiatore appartenente alla C.D.C. che fu “sostituito”
da Arnoldo Foà potrebbe essere Mario Pisu; in qualità di attore Fellini
gli affiderà in seguito due importanti ruoli in 8 1/2 (1963) e in
Giulietta degli spiriti (1965) dove sostiene il ruolo di Giorgio, il
gelido, compassato e infedele marito della protagonista.
Mario Pisu ebbe poi l’occasione di doppiare successivamente Anthony
Quinn nei film “I cannoni di Navarone” e “Una faccia piena di
pugni”.
2. Come
doppiatore di Richard Basehart Fellini utilizzò Enrico Maria Salerno in
alternativa a Giancarlo Sbragia. Quest’ultimo, nel film “E la nave va”
doppia Paolo Paoloni, attore noto soprattutto per aver impersonato il "Megadirettore
Galattico" nella saga di Fantozzi. - Daniele Do.
Il primo silurato è
Mario Pisu (1910-1976) che aveva già doppiato Quinn in “Ballata
selvaggia” del 1953. L’imposizione era giustamente dovuta alla maggiore
corrispondenza vocale al personaggio di Zampanò. Nel 1965 Fellini gli
fece interpretare il ruolo di Giorgio il marito di Giulietta in
“Giulietta degli spiriti”.
Il secondo è Giancarlo Sbragia (1926-1994) che fu preferito da Enrico
Maria Salerno (1926-1994 anche lui !) per il doppiaggio di Richard
Basehart nel “Il bidone”. Egli doppierà per Fellini nel “E la nave va”
del 1983 il personaggio del maestro Albertini interpretato da Paolo
Paoloni (1929-vivente). Gli indizi fanno riferimento alla trama del
film: la nave trasporta le ceneri di una cantante lirica e un
rinoceronte.
Paoloni è noto soprattutto per essere stato interprete del
“Megadirettore Galattico” nella saga di Fantozzi. -
Massimo P.
Ha risposto parzialmente Luca F.
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Le
domande e le risposte sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.