Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: domanda 29
(27/08/2012)
Ecco la domanda n°29:
Il noto scrittore e polemista
statunitense Gore Vidal, scomparso il 31 luglio 2012, ebbe
numerosi trascorsi nel cinema, prevalentemente da sceneggiatore, di rado
come attore.
In un cameo, Vidal interpretò un delegato alle primarie per la nomina del
candidato democratico alle elezioni presidenziali americane. Quale
sarcastica metafora vi era sottesa?
Quale doppiatore venne inizialmente preferito per dare voce a Vidal
nell'edizione italiana della pellicola, e chi invece lo doppiò
effettivamente?
Qualche indizio utile...
- Gore Vidal volle ironicamente attribuirsi nella fiction quel ruolo
politico che nella vita reale non riuscì a conquistare. Il regista
accontentò volentieri l'autore del soggetto, di origine teatrale, e della
sceneggiatura.
- Inizialmente Vidal, per la brevità della parte, avrebbe dovuto avere la
stessa voce assegnata nel film al Governatore T. T. Claypoole: quella di
colui che risultò il più bravo fra gli interpreti di una versione filmata
del capolavoro manzoniano. Ma quando saputo chi aveva messo la faccia per
quel minuscolo ruolo, il direttore di doppiaggio si orientò su una voce
presente nel film solo per comparsate, casualmente un concittadino per
nascita del predecessore.
Scorrete la pagina in basso per la soluzione...
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Dell'ottima trasposizione
cinematografica del suo testo teatrale "The best man", intitolato per il
mercato italiano "L'amaro sapore del potere" (1964), Gore Vidal fu
anche sceneggiatore.
Nell'adattamento per il cinema si riservò il ruolo di Delegato del
Wisconsin, che appare come oratore all'assemblea della Convention
democratica. Una sarcastica allusione al fallimento delle proprie ambizioni
di impegno politico attivo, sfumate con la sconfitta alle elezioni del
Congresso americano del 1960, a cui si candidò senza successo.
Nell'edizione italiana, per il doppiaggio di quella simbolica apparizione,
fu preliminarmente accostata a Vidal la voce di Glauco Onorato, già
doppiatore nel film dell'attore John Henry Faulk, interprete del Governatore
T. T. Claypoole. Ma la fama dell'interprete, colpevolmente misconosciuta dal
direttore di doppiaggio, consigliò a quest'ultimo, una volta informato, di
attribuire in un secondo tempo il ruolo di Vidal ad un doppiatore meno
"compromesso" con altri personaggi, come risultò essere Ferruccio Amendola,
peraltro già presente in sala di doppiaggio per coprire semplice comparse.
Glauco Onorato interpretò il Griso, il capo dei Bravi al soldo di don
Rodrigo nella, considerata da molti e da noi, migliore delle versioni per lo
schermo de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni, quella televisiva del
1967 diretta da Sandro Bolchi.
Glauco Onorato e Ferruccio Amendola sono nati entrambi a Torino.
Cosa avete risposto...
Ecco questa volta la risposta di Daniele Do., parzialmente inesatta nella sua seconda parte.
Il film nel quale Vidal interpreta un delegato alle primarie è “L'amaro sapore del potere” di Franklin J. Schaffner (1964).
Il doppiatore che venne inizialmente preferito per dare la voce a Gore Vidal potrebbe essere Glauco Onorato.
Glauco Onorato (nato a Torino), è stato diretto da Sandro Bolchi nell'interpretazione del “Griso”, uno dei Bravi di Don Rodrigo nello sceneggiato “I promessi sposi”, ottenendo l’apprezzamento del pubblico e della critica.
Chi lo doppiò effettivamente: Luciano de Ambrosis (anch’egli, come Glauco Onorato, è nato a Torino).
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Antonio Genna - IL
MONDO DEI DOPPIATORI
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Le
domande sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.