Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: domanda 19
(07/05/2012)
Ecco la domanda n°19:
Il popolare Lino Banfi, tralasciando i doppiaggi “promozionali” in cui si è dilettato negli anni della maturità, si cimentò in quello "tradizionale" quando ancora non era un comico di primo piano, per sovrapporre la propria personalissima cadenza pugliese alle gesta di un attore campano, il quale, qualche anno più tardi, fece lo stesso con il proprio accento napoletano a favore di un attore pugliese. Sapreste identificare i dettagli di questo quadretto di ordinaria bizzarria?
Qualche indizio utile...
- Banfi sperimentò il "ruolo oscuro" in una commediola ruotante attorno alle
grazie discinte di una cantante dal pedigree sanremese, dotando della sua
inconfondibile parlata un maresciallo dei Carabinieri interpretato da un
bravo attore salernitano, scoperto da Eduardo ed apprezzato dal pubblico per
avere arricchito di candida umanità un pacioso sagrestano in un divertente
sceneggiato televisivo per ragazzi degli anni Sessanta, giustamente
collocato tra i classici del piccolo schermo.
- Il doppiato si trasformerà presto in doppiatore per l’autorevole
convocazione giuntagli dall’Albertone Nazionale, che lo conosceva bene per
averlo scritturato come attore in un suo precedente film, per "comicizzare"
con uno sgangherato gergo partenopeo un attore di origini pugliesi, nelle
vesti di un maldestro detective privato che per errore pedina la moglie
"cinematografica" del protagonista.
Scorrete la pagina in basso per la soluzione...
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Lino Banfi doppiò Franco
Angrisano, il simpatico Giacinto della serie televisiva "I ragazzi di
Padre Tobia" (1968), nel film "Passi furtivi in una notte boia"
(1976), che aveva come protagonista la procace cantante Carmen Villani.
Angrisano, dopo aver recitato come attore in "Polvere di stelle" (1973),
venne richiamato da Alberto Sordi in "Io so che tu sai che io so"
(1982) per doppiare Giuseppe Mannajuolo.
Cosa avete risposto...
Ancora una volta partiamo dalla risposta di Nicoletta G.:
Lino Banfi doppiò Franco Angrisano, attore lucano in realtà, perché nato a Potenza, ma da sempre vissuto a Salerno, e che raggiunse una buona popolarità nel ruolo del sacrestano bonaccione Giacinto, ne “i Ragazzi di Padre Tobia”, con Silvano Tranquilli come protagonista nel ruolo di padre Tobia, appunto.
Il film è “Passi furtivi in una notte boia – Zelmaide” (1976), di Vincenzo Rigo, con Walter Chiari e Carmen Villani, in cui Franco Angrisano ricopre il ruolo del maresciallo dei carabinieri. Il riferimento sanremese vale per Carmen Villani che era una cantante piuttosto in voga all’epoca. Partendo dalla vittoria a Castrocaro, arrivò al festival di Sanremo, al quale partecipò quattro volte. Quando il successo come cantante cominciò a calare, la Villani si dedicò al cinema, anche grazie al marito regista, diventando una popolare rappresentante di quella che fu la commedia erotica all’italiana.Angrisano, a sua volta, fu chiamato da Alberto Sordi che lo conosceva bene, per averlo diretto nel 1973 in “Polvere di Stelle”, nella parte di un viscido federale, per doppiare Giuseppe Mannajuolo, già allievo dell’Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico”, che in “Io so che tu sai che io so” (1982) è un investigatore pasticcione che pedina e fotografa la moglie di Sordi (Monica Vitti), per un banale errore di persona. Ad essere pedinata, infatti, doveva essere la moglie di un politico vicino di casa della coppia Sordi-Vitti, ma la signora in questione ha prestato la propria auto alla Vitti e il detective seguirà per sbaglio proprio quest'ultima, con tutti gli equivoci che ne scaturiranno. Lo stesso Mannajuolo lavorerà con Sordi anche nel film successivo “In viaggio con papà” (1982).
Ora le risposte di Massimo P.:
L’attore doppiato da Lino Banfi è Franco Angrisano (nato a Potenza nel 1926 e morto a Salerno nel 1996) nel ruolo del maresciallo dei carabinieri nel film del 1976 “Passi furtivi in una notte boia” di Vincenzo Rigo con Walter Chiari e la cantante Carmen Villani (qui come in altri suoi film degli anni 70 in un ruolo sexy).
Essendo il sottoscritto nato nel 1960 ricordo bene Angrisano nel ruolo del sacrestano Giacinto nell’eccellente serie TV RAI del 1968/73 "I ragazzi di Padre Tobia" (molto bella anche la canzone della sigla) con Silvano Tranquilli nel ruolo di Padre Tobia.
Bravissimo caratterista (ha lavorato addirittura con Billy Wilder) ha interpretato il ruolo del federale che vuole concupire Monica Vitti nel film “Polvere di stelle” del 1973 di Alberto Sordi per il quale ha doppiato l’attore Giuseppe Mannajuolo nel ruolo dell’investigatore nel suo film del 1982 “Io so che tu sai che io so”.
Ha risposto correttamente anche Elena C.
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Antonio Genna - IL
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Le
domande sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.