Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
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184
(16/10/2017)
QUIZ #184 |
Zorro,
icona mascherata del cinema d'azione, è il paradigma della duplicità
umana, divisa tra esteriorità ed intimità, ovvero tra ciò che siamo
e ciò che vorremmo essere.
Di seguito alcuni indizi per aiutarvi nella risoluzione:
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Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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"Il sogno di Zorro" (1951) è
stato girato per gran parte in presa diretta e particolarmente le scene in
interni.
Il doppiaggio interviene a colmare i "buchi" creatisi in svariate scene in
esterni, in quelle concitate o con frequenti stacchi, oppure quando appaiono
attori stranieri.
Cosicchè quando si dovette procedere a completare la sonorizzazione della
pellicola, si richiamarono solo i più noti fra i presenti sul set, mentre
per due attori, poi famosissimi, ma all'epoca relegati a ruoli minori:
Giacomo Furia e la sconosciuta diciassettenne Sophia Loren,
all'epoca ferma ancora al suo primo nome d'arte di Sofia Lazzaro, si pensò,
in verità dimostrando (la produzione) scarso rigore professionale, di
arrangiarsi con chi la CDC, incolpevole autrice del doppiaggio, in quel
momento aveva in "casa".
Quindi è Carlo Romano, doppiatore
abituale dei caratteristi in carne, a doppiare parzialmente Giacomo Furia,
quando risulta inutilizzabile la presa diretta, nei panni di Panchito,
panciuto sciocco assistente di casa Zorro.
Ed è Giuliana Maroni, doppiatrice
di Cenerentola, protagonista dotata del potere di comunicare con gli animali
nell'omonimo capolavoro disneyano (1950), nell'edizione italiana del 1951, a
prestare la voce a Sophia Loren, che altrimenti a sua volta sentiamo in
presa diretta, in quell'unica scena nella quale l'attrice napoletana mostra
le sue lunghe e tornite leve. Scena che, nella copia in possesso delle reti
Mediaset, risulta mancante!
Così come sono tagliati più spezzoni con protagonista l'attrice francese
Michéle Philippe, quando tenta di sedurre Walter Chiari, mostrando
generosamente (per i castigati anni 50) il décolleté.
Va ricordato che, parimenti ad altri lungometraggi di quegli anni, Mario
Soldati girò scene osè esclusivamente per il mercato francese, dove la
censura era meno opprimente e il nudo assicurava maggiori incassi.
La bellezza prorompente di Sophia Loren non poteva certo non essere notata e
a dimostrazione del fatto che da giovanissima abbia girato scene di nudo, in
rete tuttora circolano foto di scena e spezzoni filmati di, ad esempio, "Era
lui, sì,sì" del 1951 e "Due notti con Cleopatra" del 1953, con in bella
mostra il suo seno senza veli; scene, è bene chiarire, che non sono mai
state viste nei nostri cinema.
La Sampaolofilm, casa di proprietà clericale, acquistò i diritti di Il sogno
di Zorro nei primi anni '80 per la distribuzione televisiva e per proprie
ragioni etiche, ma anche per eliminare possibili ostacoli alla piena
circolazione sui piccoli schermi, ebbe la nefasta idea di tagliare anche le
scene a loro dire pruriginose che avevano superato la censura
cinematografica.
A farne le spese, probabilmente perché nemmeno identificata (!), sarà la
scena con la Loren doppiata.
Un vero delitto di ottusità e incompetenza!
Infine ricordiamo che Walter Chiari cambia personalità più volte , da
codardo bamboccione ad ardito spadaccino rubacuori ... e viceversa, quando
riceve una brutale botta sulla testa.
Cosa avete risposto...
Hanno risposto parzialmente Massimo P. e Giorgio B.
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Le
domande e le risposte sono curate da Franco Longobardi.