Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
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182
(18/09/2017)
QUIZ #182 |
Clark Gable-Emilio Cigoli, ovvero l'indissolubile binomio che ha marchiato i cinema italiani dal dopoguerra (1946) a fine carriera del divo USA. Un mantra violato con due sole eccezioni. Quali sono le pellicole orfane del pigliatutto livornese? Per "responsabilità" di chi? Quali le ragioni sottese? Chi nelle due circostanze ha doppiato i coprotagonisti virili di Gable?
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Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Emilio Cigoli, a partire dal 1946 e sino alla morte del divo
americano, ha doppiato Clark Gable in tutte le sue interpretazioni
apparse nei cinema italiani.
Con due sole eccezioni: "La
febbre del petrolio" (1940), dove è stato doppiato nel 1947 da
Ennio Cerlesi e
"Mare caldo" (1958), doppiato nello
stesso anno da Giulio Panicali.
Nel primo caso l'abbinata Gable-Cigoli
non si era ancora consolidata, anzi in quel 1947 la CDC progettò di
assegnare varie star hollywoodiane alla voce di Cerlesi: John Wayne in
"Romanzo del West" (1944), Gregory Peck in "La valle del destino" (1946) e
appunto quello citato negli indizi Vincent Price in "Il castello di
Dragonwick" (1946), regia d'esordio di Joseph L. Mankiewicz.
"La febbre del petrolio" è stato poi ridoppiato nel 1957, in pieno dominio
cigoliano e pertanto la voce di Gable non poteva che rientrare nelle
"grinfie" del grande doppiatore livornese.
La partner citata negli indizi è Hedy Lamarr, attrice austriaca trapiantata
con successo a Hollywood, mentre il co-protagonista è Spencer Tracy. Se nel
ridoppiaggio la voce di quest'ultimo è di
Augusto Marcacci, nella prima versione italiana si sente quella di
Gaetano Verna, la più adatta di sempre, a
nostro avviso.
In "Mare caldo", Cigoli doppia Burt Lancaster, mentre per Gable c'è Giulio Panicali. Questi, come direttore di doppiaggio, a fronte della disponibilità di Cigoli a doppiare chiunque dei due, decise di intraprendere la stessa strada seguita qualche anno prima per "Vera Cruz" (1954): il duro Lancaster affidato a Cigoli e l'eroe romantico Gary Cooper a Panicali.
Da ultimo chiariamo che il film "Se mi vuoi sposami" (1941), doppiato negli USA e quindi privo della collaborazione vocale di Cigoli, è stato doppiato nel 1945 e non nel 1946 come riportato da alcuni testi. Quest'ultimo è l'anno della distribuzione in Italia.
Cosa avete risposto...
Tra le risposte ricevute, segnalo in particolare:
Il primo “responsabile” dovrebbe
essere Ennio Cerlesi (Torino 1901-Roma 1951) da Voi citato negli indizi
per il doppiaggio di Vincent Price in “Il castello di Dragonwyck” opera
prima di Joseph L. Mankiewicz. Il film dovrebbe essere “La febbre del
petrolio” del 1940 uscito in Italia nel 1947 e riedito nel 1957 con il
ritorno di Cigoli voce di Gable. L'indizio fa riferimento all'attrice
Hedy Lamarr nota per il primo nudo cinematografico e come inventrice nel
campo delle telecomunicazioni.
La seconda eccezione è in “Mare caldo” del 1958 ove il direttore di
doppiaggio adottò il criterio di rispettare l'età dei doppiatori dando
al più giovane Burt Lancaster la voce di Cigoli e al più anziano Gable
quella di Giulio Panicali. Ciò era già avvenuto nel 1954 in “Vera Cruz”
per Lancaster/Cigoli e Gary Cooper/Panicali. -
Massimo P.
I due film in oggetto sono:
1) "La Febbre del Petrolio" di Jack Conway (1940). L'attrice-inventrice
austriaca è Hedy Lamarr, che nel 1942 ha brevettato insieme al musicista
George Antheil un metodo di frequency-hopping che è oggi alla base dei
sistemi Wi-Fi. La Lamarr ha lavorato con Gable anche in "Corrispondente
x" di King Vidor, sempre del 1940, ma quest'ultimo film non è stato mai
ridoppiato (le voci erano già quelle di Cigoli e di Renata Marini per la
Lamarr). Invece "La Febbre del Petrolio" è stato ridoppiato per la
riedizione del 1957, con le voci di Cigoli per Gable, Flaminia Jandolo
per la Lamarr e Augusto Marcacci per il coprotagonista Spencer Tracy. La
voce di Gable nel primo doppiaggio non può essere che di Bruno Persa,
doppiatore di Humphrey Bogart in tutti i film targati Warner Bros, tra
cui "La Seconda Signora Carroll" di Peter Godfrey del 1947, anno del
primo doppiaggio di "La Febbre del Petrolio", nonché doppiatore di un
giovane Robert Mitchum (doppiato spesso da Cigoli, negli anni '50 e '60)
in "Missione Segreta" di Mervyn LeRoy del 1944. Le ragioni di questo
guazzabuglio vocale mi sfuggono, anche perché "La Febbre del Petrolio" è
della Metro, come tutti gli altri film di Gable usciti nel dopoguerra
con la voce di Cigoli (a parte "Se Mi Vuoi Sposami" del 1941, in cui la
versione doppiata è arrivata direttamente dall'America subito dopo la
guerra), e quindi il direttore di doppiaggio dovrebbe essere lo stesso.
2) In "Mare Caldo" di Robert Wise (1958), in presenza di un
coprotagonista abitualmente doppiato da Cigoli, Burt Lancaster, il
direttore di doppiaggio prese la stessa decisione che aveva preso per
"Vera Cruz" di Aldrich (entrambi i film sono distribuiti dalla United
Artists) quattro anni prima: fece doppiare il coprotagonista Lancaster
da Cigoli e i due protagonisti, prima Gary Cooper e poi Gable, da Giulio
Panicali. - Luciano A.
Ha risposto parzialmente Anna F.
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Le
domande e le risposte sono curate da Franco Longobardi.