Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: quiz
175
(12/06/2017)
QUIZ #175 |
Il
poliziesco metropolitano "Un uomo, una città" (1974) nasconde una
coppia di doppiaggi fra i più bizzarri di sempre.
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Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Ecco due doppiaggi senza alcuna logica
espressiva, narrativa, creativa, di convenienza e, in ultima ratio, di
necessità. Si possono etichettare come prodotti di una lucida follia
manipolatoria, alimentata dall'estetica del paradosso e dell'assurdo.
Perché altrimenti scritturare il più noto cantautore della Terra di
Piemonte, Gipo Farassino, e poi farlo doppiare in ammiccante
napoletano da
Antonio Casagrande?
Perché dotare il redivivo "milanesun" Tino Scotti dell'antitetica
voce di Woody Allen, alias Oreste Lionello?
N. B. : Il padre del bravo Maurizio aveva appena doppiato
Enrico Maria Salerno in
"No il caso è felicemente
risolto" (1973), diretto dal fratello Vittorio Salerno (!). Altro
doppiaggio di "insostenibile leggerezza".
Cosa avete risposto...
Questa volta hanno risposto parzialmente Giorgia A., Romano F. e Carlo T.
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© 2017
Antonio Genna - IL
MONDO DEI DOPPIATORI
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Le
domande e le risposte sono curate da Franco Longobardi.