Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 134
(16/11/2015)


"Amico mio... frega tu che frego io"
Chi ha seguito questa rubrica, ha avuto modo di constatare come il nostro Paese sia stato la culla del doppiaggio creativo, inteso come elaborazione a fini artistici in sala di doppiaggio dei dialoghi fissati nel girato. La natura casareccia di certo nostro cinema in casi limite lo ha estremizzato fino a trasformarlo in free dubbing, nella formula ad esempio riscontrabile nel western trash "
Amico mio... frega tu che frego io" (1973).
Chi sono stati gli inventivi doppiatori della coppia protagonista Ettore Manni - Paolo Rosani, autori, seduta stante al leggio, di loro interi dialoghi?

 

Qualche indizio utile...

  • Demofilo Fidani amava celarsi dietro vari pseudonimi (in questo film si firma Miles Deem), tanto che Wikipedia gliene ha voluti appioppare ulteriori come Dick Spitfire, che invece era del suo produttore di fiducia Diego Spataro.
    Era un regista “riciclone”, fedele più ad un etica ecologistica che cinematografica, perché non buttava via niente, recuperando e riutilizzando il proprio, attinto da altri film, e l'altrui girato. Per questo suo ultimo western raggiunse l'apoteosi dell'ossessione antispreco. E' facile intuire che con tale logica, quanto poco fosse rimasto del copione, dopo lo stravolgimento operato nel montaggio.
  • Come ci ha rivelato il doppiatore di Ettore Manni il maquillage a quella sequela di immagini impazzite venne operato direttamente in sala di doppiaggio.
    Per Manni (anch'egli sotto pseudonimo, Red Carter) intervenne un valido attore cinematografico, in varie occasioni antagonista di Franco e Ciccio, come nella gustosa variante comica della roulette russa in cui la pistola era sostituita dal registratore di cassa di un saloon i cui tasti erano collegati a dell'esplosivo.
    Per Rosani (nei titoli Bud Randall) intervenne nell'ombra del leggio il ridoppiatore di tanti classici "nell'ombra".

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Amico mio... frega tu che frego io"

"Amico mio... frega tu che frego io" (1973) è un evidente esempio di free dubbing.
L'insufficienza delle scene girate da Fidani, per le ristrettezze di budget, lo indusse a completare il film rubacchiando qua e là dal suo "ricco" repertorio filmico, spezzoni di raccordo.
In assenza dell'adattatore dei dialoghi, tutto il resto per il completamento dell'opera, era affidato al doppiaggio!
Ce lo ha raccontato il bravo Adriano Micantoni, per l'occasione doppiatore ed improvvisatore di molti dialoghi di Ettore Manni-Red Carter.
Al suo fianco con lo stesso inusuale compito di doppiatore improvvisatore, Natalino Libralesso, ai più noto come Stefano Carraro.
Micantoni ha lavorato spesso nei film con Franchi ed Ingrassia, come nel film citato negli indizi, Ciccio perdona...io no! (1968).
Carraro è stato il ridoppiatore per la tv del protagonista di quasi tutte le pellicole della serie cinematografica anni 30-40 dell'Uomo ombra con William Powell.


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Tra le risposte ricevute, segnalo in particolare:



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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