Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
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(02/11/2015)
Giusto 20 anni fa si spegneva l'eterna promessa Franco Fabrizi. Del Vincent Price italiano (accostamento da lui assai gradito) sono caduti nel dimenticatoio almeno due tappe importanti della sua biografia. 1) Ad inizio carriera assunse un nome d'arte, attingendolo da un personaggio appena interpretato. 2) I non pochi doppiaggi patiti li somatizzò con amarezza, meno la stroncatura subita per un doppiaggio, a suo dire, "irrispettoso" delle sue peculiarità. Oltre a declinare il nome sostitutivo e le pellicole teatro di quegli eventi, provatevi ad identificare i suoi "strani compagni di viaggio" vocali presenti in queste ultime. Qualche indizio utile...
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Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Franco Fabrizi è stato un talento rimasto, a nostro modo di vedere,
inespresso. Un mancato divo della commedia all'italiana dalle tante
occasioni perse. Lo ha rimarcato da ultimo Tatti Sanguineti nel suo libro
"Il cervello di Alberto Sordi - Rodolfo Sonego e il suo cinema" (2015),
in cui rivela che il grande scrittore di cinema aveva pensato a lui, da
iniziale e non accreditato autore dello script, come protagonista de "Il
sorpasso" di Dino Risi.
La cialtroneria con cui aveva colorato i tanti personaggi negativi
interpretati era permeata da un magnetismo ambiguo, che lo avvicina per
analogia espressiva al grande Vincent Price, il quale al contrario ebbe modo
di manifestare appieno il suo enorme potenziale artistico.
Invece Fabrizi da promettente interprete felliniano, pur dando nel prosieguo
altre prove di spessore, venne relegato progressivamente a partire dagli
anni 1960 a ruoli di caratterista.
Il primo ruolo significativo, impersonando il capitano Franchi, lo
interpretò nel film di Francesco De Robertis "Carica eroica" (1952),
doppiato da Carlo D'Angelo.
Nel successivo "Eran trecento...", sempre uscito nel 1952, nel quale interpreta l'eroe risorgimentale Carlo Pisacane, Franco Fabrizi assunse il curioso nome d'arte di Fabrizio Franchi e fu doppiato da Sergio Fantoni, figlio del doppiatore Cesare, con cui condivise il set nel film tuttocast di Sergio Corbucci.
Nel film di Luigi Zampa "Gente di
rispetto" (1975) Fabrizi venne doppiato da
Luciano De Ambrosis. Doppiaggio
tecnicamente ineccepibile, ma espresso da una voce foneticamente assai
diversa da quella propria di Fabrizi, che è comunque piuttosto nota, e
l'effetto inevitabilmente provocò qualche sconcerto fra gli spettatori e
nella critica. Lo sconcerto si riversò anche sull'interpretazione
dell'incolpevole Fabrizi. Lo stesso trattamento venne subito da James Mason,
che nell'occasione era doppiato da Giuseppe Rinaldi in siciliano. Qui però,
a nostro parere, le obiezioni appaiono meno fondate.
La scelta poco oculata di De Ambrosis fu mutuata da un doppiaggio eseguito
qualche mese prima per il film
"L'ultimo treno della notte" (1975), la cui scheda è riportata su questo
portale. Ma erroneamente non si tenne conto della ben diversa rilevanza
mediatica fra le due pellicole, sottovalutando le maggiori ambizioni e
quindi le maggiori attenzioni che sarebbero state riservate al film di
Zampa.
Cosa avete risposto...
Tra le risposte ricevute, segnalo in particolare:
Il film in cui Fabrizi, nel ruolo del
patriota risorgimentale Carlo Pisacane, adottò il nome d'arte di
Fabrizio Franchi è “Eran trecento...” del 1952 di Gian Paolo Callegari.
Dovrebbe essere doppiato da Sergio Fantoni l'unico figlio d'arte (il
padre Cesare) del leggio presente nel cast del “Il giorno più corto”. Lo
pseudonimo è attinto da “Carica eroica” del 1952 di Francesco De
Robertis, in cui interpreta il ruolo del Capitano Franchi con la voce di
Carlo D'Angelo.
La “stroncatura” l'ebbe in “Gente di rispetto” del 1975 di Luigi Zampa
interpretando il medico del paese. Ho visto questo film anni fa e mi
sembra di ricordare che che fosse doppiato da Luciano De Ambrosis o
Romano Ghini mentre il suo collega di set James Mason ha sicuramente la
voce con cadenza siciliana di Giuseppe Rinaldi. De Ambrosis o Ghini
dovrebbero avergli dato voce nello stesso anno anche in “Appuntamento
con l'assassino” di Gerard Pires. - Massimo P.
Hanno risposto parzialmente Giovanni G. e Laura T.
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Antonio Genna - IL
MONDO DEI DOPPIATORI
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Le
domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.