Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 132
(19/10/2015)


"Gente d'onore"
La popolana irruenza del partigiano Folco Lulli ha bucato gli schermi del dopoguerra. Era stato il fratello Piero ad introdurlo nell'ambiente e poi a dargli man forte nel dare corpo al sogno cullato da tempo di ripetere, in habitat siciliano, il viaggio della morte interpretato anni addietro. Finalmente nel 1967 la Sagittario Film finanziò "Gente d'onore". Ma la regia maldestra, condita da un ego sordo a qualsiasi suggerimento, sancì la cacciata dei fratelli, ancor prima del termine delle riprese. Chi, subentrando vocalmente, infranse il mito di un Lulli all around?

 

Qualche indizio utile...

  • Ideatore, soggettista, sceneggiatore e regista, Folco Lulli venne stoppato proprio sul traguardo dell'ambizioso en plein, nella realizzazione di "Gente d'onore" (1967), rimasta la sua unica esperienza registica.
    Allontanati i fratelli Lulli per i diverbi sorti sul set, la produzione chiamò come sostituto vocale di Folco un'autodidatta come lo era stato lui: un girovago di teatri minori siciliani, scoperto dal cinema alla soglia dei quarant'anni. Divenne uno fra i più sordidi cattivi, come quando interpretò l'antagonista di Amedeo Nazzari, nei panni di un implacabile vendicatore di torti subiti di origini calabresi, realmente esistito.
  • Piero, entrato nel cinema prima del fratello maggiore, acquistò la voce italiana (o meglio, saporitamente siciliana) del celeberrimo latore "di un'offerta che non si potrà rifiutare".

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Vite vendute"

Folco Lulli aveva contribuito non poco ad impinguare le casse della Sagittario Film degli anni 60, con le sue interpretazioni sanguigne. Riconoscenti, pur se non totalmente convinti, i produttori assegnarono all'ex partigiano un piccolo budget per realizzare il sogno che cullava da anni: riproporre una trasposizione in terra siciliana del capolavoro di Henri George Clouzot, "Vite vendute" (1952), impressionante apologo sulla miseria umana con i protagonisti impegnati in un rischiosissimo viaggio che li vedrà soccombere uno ad uno.
Il film di Clouzot è ambientato in Centramerica, e Lulli (con la sua voce) appare tra i gloriosi interpreti.

La produzione di "Gente d'onore" riscontrò in corsa come il Lulli regista, valesse assai meno dell'attore e tentò invano di correggere le maggiori storture della sua direzione artistica. Ma Folco, spalleggiato da Piero, si dimostrò irremovibile. La liquidazione dei fratelli fu la logica conseguenza.
Si scritturò come ripiego Leopoldo Trieste, nelle vesti di attore ed anche di regista delle scene di raccordo, indispensabili al completamento del film.
Nella sonorizzazione della pellicola l'assenza dei fratelli venne colmata con la chiamata di Ignazio Balsamo per Folco e di Pino Colizzi per Piero.
Balsamo arrivò al cinema già maturo per merito di Pietro Germi, interpretando due anni dopo un odioso falso testimone nel film "Il brigante Musolino" (1950), in cui il bandito calabrese, realmente esistito, ha il volto di Amedeo Nazzari.
Colizzi ha dato voce a Robert De Niro in "Il Padrino Parte II" (1974), giovane Vito Corleone che pronunciò, in una caratteristica pronuncia siciliana, quella storica battuta resa celebre nel racconto del figlio nel primo "Padrino" (1972).


Cosa avete risposto...

Questa settimana nessuno ha risposto in modo totalmente esatto: ha risposto parzialmente Mauro G.



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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