Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 129
(07/09/2015)


Pino Mercanti
Per il 14° anniversario del Mondo dei Doppiatori, puntiamo i riflettori sulla Terra d'origine del suo indomito condottiero.
Sapevate che è esistita una Sicilian way of movie?
Negli anni '40 del secolo scorso, sotto la direzione artistica del palermitano Pino Mercanti venne realizzato un trittico per esaltare la sicilianità e supportare culturalmente le istanze separatiste.
Quali furono le pellicole fiancheggiatrici? In quale di queste, tuttavia, tre bandiere della tradizione attoriale isolana furono “inquinate” da voci continentali ? Chi erano gli “avvelenatori”?

Qualche indizio utile...

  • Non stiamo parlando semplicemente di film ambientati, girati e prodotti in Sicilia (il che non costituirebbe certo una novità assoluta), ma delle testimonianze di un ambizioso progetto politico-industriale per la creazione di un polo cinematografico autoctono, caratterizzato anche da una specificità contenutistica basata sulla valorizzazione dell'identità territoriale, unita al rifiuto delle ingerenze etnicamente estranee, allo scopo di dare fondamento storico culturale alle pulsioni indipendentiste che allora scuotevano l'Isola.
  • Con i capitali profusi dalla fantomatica OFS (Organizzazione Filmistica Siciliana), dietro alla quale non si è mai ben chiarito chi abbia operato concretamente, si produssero tre pellicole storico-avventurose, tecnicamente non disprezzabili, che però nel complesso fallirono gli obbiettivi politici e culturali di prospettiva.
  • Carenti di una tecnologia adeguata, la postproduzione venne completata a Roma, con la supervisione delle società incaricate della distribuzione.
  • Nella pellicola programmaticamente più intrigante, tre campioni della Scuola di recitazione siciliana, tutti cresciuti sotto la guida del mitico Angelo Musco, quali Michele Abruzzo, Umberto Spadaro, Rosolino Bua, smarrirono le loro sicilianità, subendo la sostituzione della loro colorita gergalità con le voci ben più omologate, assegnate nello stesso anno, ad un langhiano Gary Cooper, ad un fleminghiano Spencer Tracy e ad un bernhardtiano Humphrey Bogart.

 


Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"I cavalieri dalle maschere nere"

Tra il 1946 e il 1947 la OFS (Organizzazione Filmistica Siciliana) produsse tre pellicole, tutte dirette dal palermitano Pino Mercanti:
Malacarne (1946), melò di matrice neorealista ambientato in una solfatara;
Il principe ribelle (1947), eroica battaglia affrancatrice di un nobile nella Sicilia del '700;
I cavalieri dalle maschere nere (1947), la lotta contro il malcostume e il parassitismo di una setta segreta formata da “veri” siciliani.
Le tre pellicole ambientate, girate e prodotte in Sicilia, rappresentano un singolare tentativo, assai raro in Italia, di cinema militante, a sostegno della campagna politica di quegli anni drammatici del secondo dopoguerra, sferrata per sganciare la Sicilia dallo Stato Italiano.
Il progetto sostanzialmente fallì, contestualmente al fallimento dell'iniziativa politica separatista.
Su ciò suggeriamo di approfondire le vicende riguardanti il Movimento Indipendentista Siciliano.

Sotto il profilo puramente artistico riteniamo che il fallimento sia stato causato essenzialmente:
a) dall'esilità della forma di divulgazione del messaggio politico, condizionato dall'esigenza di superare le forche caudine della censura;
b) dall'assenza di una efficiente struttura organizzativa che costrinse la produzione a rivolgersi al “nemico” romano per la gestione della fase postproduttiva, sia per il montaggio che per il doppiaggio, i cui processi furono eseguiti secondo una logica imprenditoriale, bypassando le esigenze di tutela dell'identità territoriale;
c) dai finanziatori che, pretendendo un ritorno economico, costrinsero Mercanti ed i suoi collaboratori a realizzare opere di impatto popolare con un cast formato da nomi altisonanti, che però poco avevano da spartire con la tradizione siciliana.
Nel più ardito dei tre prodotti di propaganda separatista, "I cavalieri dalle maschere nere", parteciparono tre volti storici della tradizione attoriale siciliana, come Michele Abruzzo, Umberto Spadaro, Rosolino Bua. I tre purtroppo risultano appiattiti da un linguaggio asettico in lingua italiana, dagli incolpevoli: Luigi Pavese, Gaetano Verna, Bruno Persa.
In quel 1947 i sopracitati doppiarono nell'ordine anche, Gary Cooper in "Maschere e pugnali" (1946) di Fritz Lang, Spencer Tracy in "Il dottor Jekyll e Mr. Hyde" (1941) di Victor Fleming, Humphrey Bogart in "Nebbie" (1945) di Curtis Bernhardt.


Cosa avete risposto...

Tra le risposte ricevute segnalo in particolare...

Ha risposto parzialmente Simona B.



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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