Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: domanda 9
(27/02/2012)
Ecco la domanda n°9:
In
concomitanza con la temeraria iniziativa di fare rivivere il mito di Walter
Chiari in una miniserie televisiva in onda in questi giorni su Rai 1,
rendiamo un piccolo ma sentito omaggio al grande artista svelando un
assoluto inedito: qual è stata la sua unica esperienza da doppiatore? Chi ha
doppiato e perchè?
E per sfatare una bufala propagandata in alcune biografie che gli
accreditano la voce di Alberto Sordi al suo primo impegno cinematografico:
da chi in realtà venne doppiato all'esordio?
Qualche indizio utile...
- Il film che ospitò Walter Chiari, come attore e nelle inusuali vesti di
doppiatore, è una modesta pochade di coproduzione italo-spagnola infarcita
di triti equivoci sentimentali.
- L'attore doppiato è stato in una contemporanea esilarante commedia comica
il più caotico e divertente calcolatore di piccioni di Piazza San Marco a
Venezia.
- Il doppiaggio fu innescato da un contrattempo previsto ma non risolto, e
rappresenta una gustosa variante della parlata gutturale che Chiari già
utilizzava per parodiare Giorgio De Rege.
- A smentita di quanto sostenuto da alcuni azzardati scoop biografici (tra
gli altri, Wikipedia), Chiari al suo esordio cinematografico non fu doppiato
da Alberto Sordi, ma dal grande capostipite di una dinastia di doppiatori
tuttora in piena attività.
Scorrete la pagina in basso per la soluzione...
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In "La moglie di mio marito"
(1961), Walter Chiari doppia Pietro De Vico, lo stralunato
disoccupato turlupinato da Totò e Nino Taranto in
"Totòtruffa '62" (1961).
De Vico appare in una sola scena e per questo non venne chiamato in
postproduzione per il doppiaggio. Chiari presente in sala doppiaggio per se
stesso, quasi per gioco gli affibbiò una buffa voce che piacque al direttore
di doppiaggio e l'investitura fu immediata.
Infine Walter Chiari esordì nel film "Vanità" (1946) con la voce di
Gualtiero De Angelis.
Cosa avete risposto...
Tra chi ha fornito le risposte esatte, segnalo quanto scritto da Daniele D.:
La prima esperienza da doppiatore di Walter Chiari dovrebbe essere stata il film “Caccia al marito”, regia di Marino Girolami del 1960; l’attore doppiato è Piero de Vico (il famoso calcolatore di piccioni in "Tototruffa ’62").
Walter Chiari ha esordito nel cinema con “Vanità”, diretto da Giorgio Pàstina nel 1946, in cui l’attore è calato in un personaggio drammatico doppiato da Gualtiero De Angelis.
Ecco la risposta di Riccardo S.:
Il film dovrebbe essere "La moglie di mio marito" di Antonio Romàn del 1961 e l'attore che Walter Chiari doppia è Pietro De Vico (celebre la sequenza del film coevo "Tototruffa '62" in cui conta i colombi in piazza San Marco a Venezia.
Nel suo film d'esordio "Vanità" diretto da Giorgio Pastina nel 1946 Walter Chiari è doppiato dal grande Gualtiero De Angelis, doppiatore tra i maggiori della C.D.C., voce italiana, tra gli altri, di James Stewart e Cary Grant.
Ha risposto correttamente, anche se in modo parziale, Marco.
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Le
domande sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.