ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Piero Fiorili

• Un detto islandese sostiene che “una ragazza vergine è come un orzaiolo nell’occhio del diavolo”.
  E infatti, in un Inferno sontuoso e barocco, ecco Satana lamentarsi di un fastidioso orzaiolo. Avviene che una bella ragazza ventenne, figlia di un pastore protestante, si appresti alle nozze e sia ancora vergine. Per scongiurare una simile onta, il Maligno rimanda sulla Terra Don Giovanni e il suo altrettanto libertino servitore, sorvegliati entrambi da un demone vestito da frate.
  La missione è apparentemente semplice, si tratta di sedurre la ragazza prima delle nozze. Ma fallisce miseramente, perché l’irresistibile amatore si fa prendere da una crisi di coscienza, e per la prima volta nella sua carriera non riesce a sedurre una donna.
  L’orzaiolo di Satana guarirà ugualmente, grazie alla civetteria femminile, ma il menage familiare del pastore subirà impreviste conseguenze per effetto di quella visita demoniaca.
• Una delle pochissime commedie firmate da Ingmar Bergman (sono quattro in tutto), e certo la più bizzarra: lui stesso la definisce, nei titoli di testa, “un rondò capriccioso”. Da un autore passato alla storia del cinema per i suoi cupi psicodrammi, non ci si aspettava una tale scherzosa leggerezza.