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"L'armata Brancaleone"
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TITOLO ORIGINALE: "L'armata Brancaleone"
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REGIA: Mario Monicelli
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SOGGETTO: Mario Monicelli
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SCENEGGIATURA: Agenore Incrocci, Mario
Monicelli
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PRODUZIONE: ITALIA / FRANCIA / SPAGNA 1966
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DURATA: 120 minuti
PERSONAGGI |
INTERPRETI
|
DOPPIATORI
|
BRANCALEONE DA
NORCIA |
Vittorio Gassman |
-- VITTORIO GASSMAN |
MATELDA |
Catherine Spaak |
|
PECORO |
Folco Lulli |
ENZO LIBERTI |
TEOFILATTO DEI
LEONZI |
Gian Maria
Volonté |
-- GIAN MARIA VOLONTE' |
LA VEDOVA |
Maria Grazia
Buccella |
BENITA MARTINI |
TEODORA |
Barbara Steele |
|
ZENONE |
Enrico Maria
Salerno |
-- ENRICO MARIA SALERNO |
ABACUC |
Carlo Pisacane |
FRANCO LATINI |
MANGOLD |
Ugo Fangareggi |
MARCELLO 'MAX' TURILLI |
PICCIONI |
Pippo Starnazza |
FRANCESCO SORMANO |
|
Alfio Caltabiano |
ANTONIO GUIDI |
ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Riccardo F. Esposito
- Uno dei titoli provvisori del film era "Le
caccavelle", riferito alla pignatte e pentole che l'armata di straccioni
guidata da Brancaleone usava come elmi e armature.
- La rappresentazione del medioevo era una volta
tanto non mitizzata od oleografica come in tanti film del passato (un Evo di
Mezzo, quello ricostruito da Monicelli, più plausibile di quanto si creda,
con tutte le sue miserie e menzogne). Anche il tono, come spesso accade in
Monicelli, era solo apparentemente quello della commedia.
- Distribuito in Italia il 7 aprile 1966, il film fu
uno straordinario successo per l'epoca, una delle poche invenzioni "pure"
della commedia all'italiana. Addirittura il linguaggio, una fantasiosa
mistura di ricordi scolastici e latino maccheronico, divenne, al pari di
certi tormentoni televisivi dei giorni nostri (cfr. quelli dei comici di
Zelig…), un fatto di costume, e certe espressioni udite nel film ("Che te ne
cale", "cavalcone", "fila longobarda", "lo nero periglio che vien da lo
mare", ed altre) venivano ripetute per scherzo in strada, caso più unico che
raro in relazione ad un film di produzione italiana. "L'armata Brancaleone",
in definitiva, si guadagnò dei veri e propri "fans".
- Le due pellicole della serie Brancaleone (questa e
il suo seguito del 1970
"Brancaleone alle
crociate") diedero il via a diverse imitazioni, più o meno
palesi, come per esempio "I due crociati" (1968) e "Il prode Anselmo e il
suo scudiero" (1972).
- Il film fu girato soprattutto nel viterbese e in
Calabria. Per esempio, la sequenza iniziale dell’attacco dei barbari mostra
alcuni scorci di Nepi (VT). Il duello nel campo di grano fra Brancaleone e
Teofilatto, invece, è ambientato ai piedi del Monte Soratte, che si
intravede sullo sfondo. Infine, "Aurocastro delle Puglie" è in realtà il
piccolo borgo di pescatori denominato Le Castella, frazione del comune di
Isola di Capo Rizzuto, in Calabria: una vera e propria isola-fortezza
aragonese (recentemente restaurata).
Realizzazione 2003/06
Antonio Genna
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