"I fratelli senza paura"
TITOLO ITALIANO: "I fratelli senza paura"
TITOLO ORIGINALE: "All the Brothers Were Valiant"
REGIA: Richard Thorpe
SCENEGGIATURA: Harry Brown
DAL ROMANZO DI Ben Ames Williams
PRODUZIONE: USA 1953
DURATA: 101 minuti
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
DOPPIATORI |
JOEL SHORE | Robert Taylor | GIULIO PANICALI |
MARK SHORE | Stewart Granger | EMILIO CIGOLI |
PRISCILLA HOLT | Ann Blyth | FIORELLA BETTI |
RAGAZZA INDIGENA | Betta St.John | MARIA PIA DI MEO |
SILVA | Keenan Wynn | STEFANO SIBALDI |
FETCHER | James Whitmore | VINICIO SOFIA |
QUINT | Kurt Kasznar | GIORGIO CAPECCHI |
CAP. HOLT | Lewis Stone | AMILCARE PETTINELLI |
ASA WORTHEN | Robert Burton | |
JAMES FINCH, 1° Ufficiale | Peter Whitney | |
DICK MORRELL, 3° Ufficiale | John Lupton | |
CARTER | Jonathan Cott | |
COOK | Mitchell Lewis | |
AARON BURNHAM | James Bell | |
PETER HOW | Leo Gordon |
DOPPIAGGIO ITALIANO: C.D.C.
ALCUNE
NOTE SUL FILM
a cura di Piero Fiorili
Si tratta del remake (sonoro, e a colori) di un film del 1923 tratto dal medesimo romanzo di B.A. Williams. Quella prima versione muta è conosciuta in Italia col titolo "I balenieri dell'Atlantico" (in America invece aveva lo stesso titolo).
In questa versione l'azione è spostata nei più esotici Mari del Sud, occasione tra l'altro per sfoggiare le meraviglie naturali delle isole nello splendore del Technicolor (la fotografia, diretta da George Folsey, ebbe una nomination all'Oscar, ma il premio andò a Loyal Griggs per "Il cavaliere della valle solitaria").
La storia si basa sulla rivalità di due fratelli, sia sul piano professionale che su quello sentimentale, in quanto entrambi innamorati della stessa ragazza. Per imitare il successo ottenuto l'anno precedente dalla Universal con una storia di rivalità tra balenieri ("Il mondo nelle mie braccia", di Raoul Walsh, con Gregory Peck e Anthony Quinn), la Metro Goldwyn Mayer varò questo progetto mettendo insieme per la prima volta la coppia Robert Taylor (il fratello serio e integerrimo) e Stewart Granger (il fratello cinico e spavaldo, dotato di un sorriso canagliesco e irresistibile). La coppia funzionò benissimo, ma il film non ebbe il successo sperato, e i due si ritrovarono sullo stesso set solo tre anni più tardi (e a ruoli invertiti) per "L'ultima caccia".
Tipica della M.G.M. del periodo è anche la scelta di Richard Thorpe come regista tuttofare dei film d'azione; ma Thorpe era più a suo agio con la pomposità medievale ("Ivanhoe", "I cavalieri della tavola rotonda") piuttosto che col dinamismo delle riprese su un veloce veliero. D'altra parte Robert Taylor, il divo per eccellenza della Casa, lavorava volentieri con Thorpe (fecero otto film insieme!) e la produzione lo accontentò. Ma Walsh stravinse il confronto, col suo "Il mondo nelle mie braccia".
Curiosamente, in entrambi i film la protagonista femminile è Ann Blyth, graziosa e minuta, ma abbastanza improbabile come donna contesa da rudi lupi di mare!
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