"A Beautiful Mind"

• TITOLO ITALIANO: "A Beautiful Mind"

• TITOLO ORIGINALE: "A Beautiful Mind"

• REGIA: Ron Howard

• SCENEGGIATURA: Akiva Goldsman

• DAL ROMANZO "Il genio dei numeri" ("A Beautiful Mind") di Sylvia Nasar

• MUSICHE: James Horner

• PRODUZIONE: USA 2001

• DURATA: 136 minuti

• FILM VINCITORE DI 4 OSCAR PER: miglior film, regia, attrice non protagonista (Jennifer Connelly), sceneggiatura non originale

• DOPPIAGGIO ITALIANO: PUMAISdue
• SONORIZZAZIONE: INTERNATIONAL RECORDING
• TRADUZIONE: MATILDE D'AGOSTINO
• DIALOGHI ITALIANI: FIAMMA IZZO
• DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: FIAMMA IZZO
• ASSISTENTE AL DOPPIAGGIO: SIMONA ROMEO

ALCUNE NOTE SUL FILM

• Il film è uscito nei cinema italiani il 22 febbraio 2002.
• L'esatta dicitura della teoria dell'equilibrio di Nash è "Analisi degli equilibri nella teoria dei giochi non cooperativi".
• Nel 1994 a J. Nash venne conferito (insieme con J. Harsanyi e R. Selten) il premio Nobel per l'economia, visto l'impiego nel campo economico delle sue teorie matematiche.

RECENSIONE
a cura di Fabio Stellato

Dal libro di Silvia Nasar, la biografia di John Nash Jr., eccentrico genio della matematica, che nel 1947 grazie ad una borsa di studio riesce ad entrare nell'esclusiva e prestigiosa università di Princeton dove in poco tempo da alla luce la "teoria dell'equilibrio" che stravolge quasi due secoli di teorie matematiche sovvertendo in particolare la "teoria dei giochi" di Adam Smith. La vita di Nash è condizionata dalla schizofrenia che scoprirà di avere dopo aver ottenuto una cattedra proprio a Princeton e aver sposato Alicia,una sua studentessa; le ripetute visione, che lo portano credere di lavorare per i servizi segreti e che mettono più volte a rischio la vita della moglie, lo portano dritto in un ospedale psichiatrico. Guarito dopo anni di terapie (elettroshock) e con l'incondizionato amore di Alicia che non lo ha mai abbandonato, Nash torna ad insegnare e nel 1994 riceve il premio Nobel per la sua "teoria dell'equilibrio", pur continuando a convivere con tre persone che in realtà non esistono se non nella sua mente, la stessa mente da cui provengono le sue geniali intuizioni matematiche.
4 Oscar (su 8 nomination ricevute) e 4 Golden Globe per questo dramma umano dal forte impatto emotivo diretto con maestria da Ron Howard che, pur con alcune omissioni dal testo originale, racconta il personaggio Nash come meglio non si poteva, grazie soprattutto ad uno straordinario Russel Crowe che si è calato perfettamente nel ruolo di schizofrenico emulandone gestualità scomposte e tic vari con veri e propri virtuosismi. Una citazione la merita anche Ed Harris che ha vestito i panni di Parcher (uno dei fantasmi che perseguitano Nash), un personaggio all'inizio enigmatico che fatica un po a trovare una giusta collocazione all'interno della storia e che se male interpretato rischiava di non far capire allo spettatore il suo effettivo e fondamentale ruolo nella vita di Nash.

Torna alla home page di Zona Cinema