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UN AGENTE LIBERO |
[Camera da
letto di Sydney. Lei e Vaughn si svegliano dopo la notte passata insieme] SYDNEY: Come faremo oggi a restare svegli? VAUGHN: Che importa! SYDNEY: Vaughn… VAUGHN: Perché non mi chiami mai Michael? SYDNEY: Lo faccio ogni tanto… Vaughn! VAUGHN: Che c’è? SYDNEY: E’ il giorno della mia laurea. VAUGHN: Cosa? Dove hai trovato il tempo di studiare, quest’anno? SYDNEY: Non volevo neanche andare alla cerimonia, ma poi mi è ritornato in mente il perché non ho mai rinunciato agli studi, e perché mi sono ammazzata sui libri invece di… non lo so… accettare di essere un agente per sempre. VAUGHN: Vuoi lasciare la CIA, vero? (Sydney annuisce) [CIA. Sydney ha presentato le dimissioni a Kendall in presenza anche di Jack] KENDALL: Temo di non poter accettare le sue dimissioni! SYDNEY: Mi scusi? KENDALL: La fine dell’Alleanza ha lasciato un bello sconquasso! SYDNEY: Non vi servo io per questo! KENDALL: E’ un opinione. E Arvin Sloane? Credevo che le interessasse particolarmente portarlo in giudizio! SYDNEY: Sloane è solo un ingranaggio di una macchina che non esiste più! E’ ricercato in quaranta paesi; ho fatto tutto quello che avevo promesso per la CIA, e ho chiuso! KENDALL: Jack, vuole dire la sua? JACK: Per tanti anni non ho voluto altro che vederti condurre una vita normale,… ciononostante quanto tu valga per la CIA è inconfutabile. E anche se l’ultima parola è tua, ti suggerisco, visto anche il peso delle ultime due settimane, di non prendere una decisione che ti cambierà la vita senza rifletterci ancora un po’! SYDNEY: Ho avuto due anni per rifletterci! Arvin Sloane non controllerà più la mia vita, e non mi serve la sua approvazione per dimettermi, gliel’ho detto per cortesia! KENDALL: Allora io le farò la cortesia di informarla che se lascia l’agenzia rinuncerà all’autorizzazione a vedere sua madre! SYDNEY: Cos’è, vorrebbe ricattarmi? KENDALL: I civili non sono autorizzati ad entrare in questa struttura, né a incontrare una terrorista che non possiamo neanche ammettere di avere in custodia! Dentro o fuori piccola! Non può avere tutto! (se ne va) JACK: Legalmente ha ragione, moralmente è una carogna! [Sydney va nella cella di Irina] IRINA: Congratulazioni! Tuo padre mi ha detto del tuo successo! E i tuoi colleghi all’SD-6? Avevi amici tra loro. SYDNEY: Non li ho ancora visti, devono finire di interrogarli. Scusami, era da un po’ che non venivo. IRINA: Non scusarti! Sono certa che hai avuto molte cose da fare. SYDNEY: Oggi mi laureo! IRINA: Lo so! Credevo saresti stata più… sollevata, ora che l’Alleanza e l’SD-6 sono sconfitte. SYDNEY: Sto pensando di lasciare la CIA, il che vorrebbe dire rinunciare al permesso di vederti. IRINA: Sei troppo indulgente Sydney, non fingere che io sia quella che non sono… non sono mai stata una vera madre per te, e non hai debiti nei miei confronti. Se decidi di restare per me sei una sciocca! Anzi, se decidi di restare non vorrò più vederti qui dentro! Abbi cura di te. (Sydney esce) [Acquario di Long Beach. Tra i visitatori c’è la famiglia Caplan] VOCE: La vasca dedicata alla barriera corallina del Mar dei Carabi è… (Arriva Aaron (il figlio di Neil e Elsa Caplan) correndo) ELSA: Aaron, Aaron, Aaron! Non correre! AARON: Voglio tornare a vedere le meduse! ELSA: Sì, ma devi dirlo quando ti sposti, va bene? E non perdere la giacca! Aaron! (Aaron si rimette a correre e raggiunge la vasca delle meduse) D’accordo, allora resti qui, vero? AARON: Sì! ELSA: Resti qui? AARON: Sìì! ELSA: D’accordo! AARON: Sì! ELSA: Io vado un attimo da papà, eh? AARON: Ok! (Elsa lascia Aaron e va da Neil che è poco più indietro ed è impegnato a scrivere sull’agenda elettronica) ELSA: Dove sei? NEIL: Qui, sono qui! ELSA: Neil, è il compleanno di Aaron e tu stai pensando al lavoro! NEIL: Tesoro… Io devo… ancora due mesi e poi… poi avrò finito! ELSA: Non fare altre promesse che non manterrai! NEIL: Non so come altro possa fare! ELSA: Forse non puoi! NEIL: Quando il politecnico renderà pubblico il progetto allora… allora potrò rallentare! Anzi, mi fermerò, te lo prometto! ELSA: Ti comporti come tuo padre, Aaron sta diventando grande e tu non ci sei! (Neil si volta verso suo figlio ma non lo vede, davanti alla vasca delle meduse c’è solo la sua giacca) NEIL: Dov’è andato? ELSA: Aaron! NEIL: Aaron! ELSA: Aaron! Aaron! (si rivolge a una donna) Mi scusi, ha visto un bambino da solo? Ha 5 anni, ha una maglietta a righe, capelli scuri, si chiama Aaron… DONNA: No, mi dispiace! ELSA: Aaron! NEIL: Controlla ai souvenir! (Elsa e Neil si dividono per cercare Aaron) ELSA: Aaron! (se ne va) (Neil va nella direzione opposta, un uomo esce dall’ombra e lo chiama) SARK: Signor Caplan! Forse posso aiutarla a trovare suo figlio… e sua moglie! [L.A. A casa, Sydney esce dalla sua stanza da letto vestita da laurea e raggiunge Will e Francie che chiacchierano in cucina) FRANCIE: Poi potremmo portarla a cena! WILL: Hai già in mente un posto? (arriva Syd) Ok, devo dirtelo? Oh, mio Dio! SYDNEY: Francie che dici? Orecchini, collana… che mi serve? FRANCIE: (le si avvicina) Vediamo… Sei bellissima! (la abbraccia) Sono orgogliosa di te! SYDNEY: Grazie! (suona il telefono, Francie va a rispondere mentre Will si mette a fare le parole crociate) WILL: Addensante per gelati… 4 lettere… FRANCIE: Pronto? SYDNEY: Agar! FRANCIE (al telefono): Un momento! SYDNEY: A-G-A-R FRANCIE (a Sydney): E’ per te! SYDNEY: Pronto? SLOANE: Congratulazioni Sydney. Quante cose hai da festeggiare oggi! Io sto ancora cercando di riprendermi dalla dolorosa scoperta che tu e Jack foste doppiogiochisti, le due persone di cui mi fidavo di più! WILL: Quante esse ha Massachussets? Oh, scusa… (Sydney esce in giardino) SLOANE: E’ la nostra prima conversazione sincera e non hai niente da dire? SYDNEY: Sentimi bene, figlio di puttana, sei stato solo una piaga nella mia vita! Tu mi fai schifo! E ogni volta seduta di fronte a te ad ascoltare menzogne non facevo che immaginare di tagliarti la gola! SLOANE: Beh, non mi sorprendono i tuoi sentimenti verso di me, posso solo sperare che impari a perdonarmi. Per quanto sia ferito io ti perdono; dopotutto, Sydney, ti ho aiutata. SYDNEY: Di che stai parlando? SLOANE: Non crederai davvero che mi sia allontanato per caso, nelle ultime due settimane. Le informazioni che hai avuto e che hanno permesso alla CIA di distruggere l’Alleanza te le ho fornite io. Il mio coinvolgimento con l’Alleanza era solo un mezzo per arrivare al mio scopo! SYDNEY: Perché mi dici questo? SLOANE: Perché sapendomi vivo ti verrà la tentazione di catturarmi: non farlo. Ci siamo liberati a vicenda, Sydney, e per quanto ti auguri ogni bene, metterò fine alla tua vita se mi intralcerai! [CIA. Sydney è in sala riunioni con Jack, Vaughn e Kendall e sta parlando della telefonata di Sloane] SYDNEY: Mi ha chiamata a casa per avvertirmi: ovunque lui sia è in grado di trovarmi! JACK: Sfortunatamente non sei l’unica (mostra una foto di Neil Caplan): Neil Caplan, un matematico che lavora al Caltech. KENDALL: L’FBI ha confermato che lui e la sua famiglia sono stati rapiti ieri all’acquario di Long Beach. Nel parcheggio le telecamere hanno registrato questo… (fa partire un filmato in cui si vede Neil Caplan che viene fatto salire con la forza su una macchina da alcuni uomini, tra i quali Sark) SYDNEY: Sark! JACK: Dubito che agisca da solo! Credo che la complicità di Sloane sia ancora ben salda! SYDNEY: Che cosa vogliono da un matematico? JACK: E’ specializzato in una branca particolare: la teoria dei nodi. VAUGHN: Di che cosa si tratta? JACK: Praticamente studia gli oggetti geometrici e come si convertono. Abbiamo setacciato tutte le basi dell’Alleanza senza trovare nemmeno un manufatto di Rambaldi,… se Sloane si aspettava il nostro attacco avrà fatto spostare tutto in un luogo sicuro e adesso userà Caplan perché lo aiuti ad assemblare un congegno di Rambaldi! VAUGHN: E cosa succederà quando Sloane avrà messo insieme i pezzi? JACK: Che Rambaldi fosse o meno un profeta ha comunque anticipato grandi scoperte scientifiche, molte sono applicabili agli armamenti. Presumiamo che Sloane stia costruendo un’arma. SYDNEY: L’aveva pianificato! Voleva annientare l’Alleanza! E la famiglia che ha preso in ostaggio… queste non sono le uniche persone a cui rovinerà la vita! Non avrà mai fine! (Kendall prende dei fogli e una penna e glieli mette davanti) KENDALL: Ecco le sue dimissioni! Firmi e ne sarà fuori! [Base segreta, luogo sconosciuto. Neil Caplan è in una stanza, seduto ad una scrivania. Entra Sloane con Sark e accende le luci] SLOANE (porgendo un paio di occhiali a Neil): I suoi occhiali. (Neil se li mette mentre Sloane si siede di fronte a lui) SLOANE: Signor Caplan, mi chiamo Arvin Sloane. NEIL: Dov’è la mia famiglia? SLOANE: sono vivi, e se lei collabora potrà riabbracciarli molto presto! NEIL: Dove mi trovo? SLOANE: Anni fa facevo parte del corpo del Genio Militare, mi hanno fatto studiare questo: (da una cartellina tira fuori una pagina di Rambaldi) è un manoscritto che risale a più di 500 anni fa. Quegli schemi sono stati disegnati da un uomo chiamato Milo Rambaldi. Come vedrà Rambaldi profetizzò principi scientifici che anticipavano di secoli la nostra era; prototipi dei suoi progetti sono stati ritrovati in tutto il mondo… Li sto collezionando da trent’anni. NEIL: Non capisco cosa voglia da me! Non saprei che fare! SLOANE: Mi aiuterà a metterli insieme! Perché vede, signor Caplan, so che adesso si sente solamente un ostaggio ma… immagino che sia diventato una scienziato per scoprire quali siano i segreti che l’universo ha da offrire. Mi creda, quando avremo finito mi ringrazierà per averle dato delle risposte; quindi perché non dà un’occhiata? (Neil prende il manoscritto) [L.A. In un ufficio della CIA è seduto Dixon, entra Sydney e si siede di fronte a lui] SYDNEY: Ho voluto venire di persona a dirti in forma ufficiale che ti hanno scagionato: la CIA ha concluso che tu non sei mai stato al corrente di quanto succedeva realmente all’SD-6. Vogliono offrirti un lavoro. Dixon, tu lo sai che sei stato la mia ancora! E’ la tua amicizia che mi ha impedito di impazzire! DIXON: Da quanto tempo lo sai? SYDNEY: Da 2 anni. Avrei voluto dirtelo da tanto di quel tempo ma… ma mi avevano ordinato di non farlo: la CIA non aveva modo di verificare ciò che nel mio cuore io sapevo essere vero, cioè che tu non avresti mai consciamente lavorato per un uomo che Arvin Sloane! DIXON: Noi eravamo colleghi e tu mi hai mentito! E hai scelto di dirmi la verità quando ti è convenuto di più! Non voglio rivederti mai più! (Sydney si alza ed esce) [CIA. Marshall cammina per i corridoi della CIA con un agente al quale elenca le apparecchiature che gli servono] MARSHALL: Mi serve un accesso alle reti governative: sicurezza, difesa, FBI, CIA,… oh, e una linea diretta col presidente. AGENTE: No! MARSHALL: Lo sapevo, ma chiedere non costa niente! …E un prototipo ATR criogenico: non si preoccupi, una volta insonorizzato… AGENTE: Bene! (entra negli uffici centrali) MARSHALL: Uao! (gli va incontro Vaughn) VAUGHN: Marshall, sono Michael Vaughn, benvenuto alla CIA! MARSHALL: Questa l’ho già sentita! VAUGHN: Beh, stavolta è vero! La sua scrivania. (Marshall si volta e arriva Sydney) MARSHALL: Bene… Oh, Syd! SYDNEY: Marshall! MARSHALL: Ciao! SYDNEY: Tutto bene? MARSHALL: Sì… beh, ogni due minuti devo sforzarmi di non scoppiare a piangere, non riesco ancora a capire perché ma credo sia un bene, vero? SYDNEY: So che devi ancora ambientarti ma avremo bisogno del tuo aiuto: cerchiamo Sloane ma non riusciamo ad accedere alle informazioni nel suo computer! MARSHALL: Già, probabilmente ha cancellato il disco rigido prima di andarsene, il programma di cancellazione che gli avevo installato è meglio di quello della difesa perché sai io credevo di lavorare per il governo… ma lo sai già perché anche tu credevi di lavorare per… beh, tu lavoravi per il governo e noi non lo sapevamo…. Vedrò che posso fare! (Saluta Vaughn e Sydney e si allontana) [Casa Dixon. Diane sta lavando i piatti, entra Dixon] DIANE: Ciao tesoro! Ho avuto il tuo messaggio, mi spiace che il tuo viaggio sia andato per le lunghe! (si baciano) DIXON: Dove sono i ragazzi? DIANE: Al parco con Milly. Sono contenta che la banca ti abbia dato il pomeriggio libero! DIXON: Diane… DIANE: Uh? DIXON: Dobbiamo parlare! DIANE: Che succede? Si tratta di tua madre? DIXON: No. …Io non lavoro in banca, non ci ho mai lavorato! [Sala riunioni della CIA. Sono presenti Sydney, Vaughn, Marshall, Jack e Kendall] MARSHALL: Bene, sono riuscito a recuperare dei frammenti del database di Sloane, uno dei quali era il documento più recente su cui ha lavorato, una rubrica digitale; ecco, ha controllato una indirizzo in particolare… Olden Gendler, Abenise… è uno specialista in cibernetica. JACK: Vado io! [Laboratorio di Gendler. Jack entra buttando giù la porta con pistola e torcia (a causa del buio) in mano. Trova il cadavere di Gendler a terra, ormai in decomposizione con un occhio che manda lampi rossi] [Sala riunioni della CIA. Sono presenti Sydney, Vaughn, Marshall, Jack e Kendall] MARSHALL: Allora, di solito gli occhi rossi sono un effetto fotografico causato dal riflesso di luce nella pupilla; ma nel caso di Olden Gendler era causato da questo (mostra un occhio finto): è un impianto retinale intraoculare. KENDALL: Ci vuole spiegare? MARSHALL: Sì, certo signor Kendall… vicedirettore! Perché lei è il vicedirettore Kendall, giusto? Con quante elle… una? KENDALL: Due! MARSHALL: Certo, perché dovrebbe… a proposito signore, questo posto è meglio dell’SD-6, insomma… KENDALL: Torniamo al punto! MARSHALL: Certo, scusi! Praticamente questo tizio, Gendler, non vedeva dall’occhi sinistro, così ha sperimentato su di sé la Wetwer, tecnologia che si interaccia al cervello umano, molto avanzata… in pratica questo impianto si collega al nervo ottico e invia impulsi ai centri visivi del cervello. VAUGHN: Cosa voleva Slogane da un esperto Wetwer? JACK: Ai membri dell’Alleanza veniva iniettato un congegno di controllo. Sloane deve aver ingaggiato Gendler per disattivare il suo e scomparire! MARSHALL: Sì, ma c’è dell’altro: quest’affarino registra tutto quello che vede in una memoria interna, il LED lampeggiava perché era piena, così sono riuscito a scaricare 12 ore di registrato, solo… non c’era audio così ho creato un programma di lettura labiale, così tanto per fare qualcosa… è compreso nel prezzo… guardate cosa ho trovato: l’ultima cosa che Gendler ha visto! Il signor Sloane. (fa partire un filmato nel quale si vede Sloane sparare a Gendler e poi fare una chiamata con il cellulare) SLOANE: Sono Sloane. Ho affittato un C123 da Shipman per trasportare i manufatti. Mi terrò in contatto. JACK: Shipman… potrebbe riferirsi al campo di volo nel deserto Mojave, l’abbiamo già sorvegliato; lo gestisce un cartello di contrabbando transatlantico: ex militari congedati con disonore dopo la guerra del Golfo; sono ben armati, organizzati, e hanno un C123 nella flotta. KENDALL: Posso mandarci una squadra tattica in tre ore. Quando avranno capito la loro posizione legale saranno propensi a dirci dove è andato Sloane! SYDNEY: Per interrogare quelli che lavorano lì ci vorranno giorni! E Sloane non libera gli ostaggio che non gli servono più! KENDALL: Lei cosa suggerisce? SYDNEY: Se entrassimo nel campo di nascosto e accedessimo alla scatola nera dell’aereo che Sloane ha affittato, potremmo rintracciare direttamente la sua destinazione! KENDALL: Parole da vera volontaria! [Luogo sconosciuto. Elsa Caplan e suo figlio sono in una stanza, seduti a terra impauriti. Entra Sark con due uomini] ELSA: Dov’è mio marito? SARK: Suo marito è un uomo di talento, e ci serve il suo aiuto per un po’. Se collabora questo diventerà solo uno spiacevole ricordo (tira fuori un registratore); vogliamo che dica a suo marito di fare quello che gli chiediamo, perché se non lo fa suo figlio sarà il primo a soffrirne! [Campo di volo di Shpman, deserto Mojave.] (Vaughn arriva su un fuoristrada fingendosi un trafficante d’armi, e consegna una grossa cassa, nel quale doppiofondo è nascosta Sydney, e incontra il responsabile del campo, il signor Johnson) VAUGHN: Allora signor Johnson, questa cassa deve arrivare a Pechino domani. JOHNSON:Sa cosa trovo molto interessante signor Ladlov? Che lei sia un mercante d’armi così abile e io non conosca il suo nome! (una guardia dietro di lui gli punta una pistola alla testa) Allora, se è davvero un esperto, saprà certamente che tipo d’arma è puntata alla sua nuca dal suono del percussore! VAUGHN: M19-11. Ma se volesse davvero spararmi avrebbe almeno tolto la sicura! JOHNSON: Ho un jet in partenza per l’Asia tra mezz’ora. Se i soldi e le istruzioni di consegna sono in quella valigetta come d’accordo è stato un piacere fare affari con lei! (la cassa viene caricata sull’aereo, esce Sydney in tenuta da operaio e apre il contatto radio con Vaughn che nel frattempo è salito in macchina) SYDNEY: Complimenti, avrei detto una beretta M9! VAUGHN: Avevo il 50% di possibilità! (Syd si avvicina alle apparecchiature dell’aereo) SYDNEY: Ho trovato il pannello d’accesso, cerco la scatola nera… Trovata! Creo un’immagine disco. (Vaughn in macchina riceve le informazioni sul computer portatile) VAUGHN: La sto scaricando! …Dati ricevuti, vattene! (arriva una guardia) GUARDIA: Cosa ci fai qui? Quest’aereo on è in revisione! Dammi il tesserino, ora controllo. (Syd gli porge un tesserino) Torre, mi serve conferma… Ah! (Syd gli tira un calcio e lo mette ko) SYDNEY: Vaughn presto, vieni all’hangar nord-ovest! VAUGHN: Ricevuto. Arrivo! (Sydney scappa fuori dall’aereo ma incontra un altro uomo. Cominciano a lottare con dietro le eliche dell’aereo in movimento, Sydney fa inciampare in un cavo l’uomo che cade contro l’elica. Arriva Vaughn in macchina) VAUGHN: Sali! (Sydney sale) SYDNEY: Vai! [Casa Dixon. Lui è da solo sul portico, fuori piove, quando arriva Diane] DIXON: Dove sei stata stanotte? DIANE: Da mia sorella; i ragazzi sono lì. Quando ti hanno sparato mi hai detto che ti avevano rapinato… se quel giorno tu fossi morto avrei seppellito uno sconosciuto! Oddio, non so se c’è una sola parola di vero in ciò che mi hai detto da quando ti conosco! Dixon: Il mio amore per te è vero! Il mio amore per i nostri figli è vero! Come marito, come padre… non potevo certo dire di proteggere la nostra famiglia, se non facendo il mio lavoro! DIANE: E così lavoravi per la gente che rende il modo più pericoloso! DIXON: Io credevo di essere al servizio del nostro paese! Quell’uomo, Sloane,… non ti mentirò mai più. La CIA mi ha offerto un lavoro… DIANE: Marcus, non ho scelto una vita in cui chiedermi ogni giorno se mio marito tornerà a casa la sera! Se accetti quel lavoro resterai da solo! (se ne va) [Base segreta, luogo sconosciuto. Caplan ha finito di esaminare i manoscritti di Rambaldi] CAPLAN: Uff! SLANE: Ci aiuterà? CAPLAN: Volete che vi aiuti? Liberate la mia famiglia! Questo è l’unico modo! SLOANE: No! Non è l’unico modo, no! (Sloane mette sul tavolo il registratore su cui Elsa ha registrato oil messaggio) VOCE DI ELSA: Aiutali! Fai qualsiasi cosa vogliano o faranno del male ad Aaron! CAPLAN: Lei vuole aiuto da me per assemblare questa cosa… mi sta dicendo che questi pezzi esistono? SLOANE: Il magazzino in cui si trovano è pieno! CAPLAN: Qui c’è scritto che ogni manufatto genera un proprio specifico campo di forza; questo campo determina la posizione di ogni pezzo nel progetto. Il problema è che non si possono fare errori di calcolo, e che gli strumenti che ho avuto non permettono di misurare i campi con la massima accuratezza! Non ho lo strumento necessario! SLOANE: Il magnetometro che sta sviluppando per il politecnico svizzero! CAPLAN: Come fa a saperlo? SLOANE: Io so molte cose! CAPLAN: Mi sta chiedendo qualcosa che non sono in gradi di fare! Il magnetometro è creato per misurare campi magnetici nello spazio! Sarebbe sufficientemente sensibile per fare questo lavoro, ma finché non sarà brevettato il politecnico lo tiene chiuso nel caveau di non so quale banca! SLOANE: La AMBCORP! Non è lontano da qui! CAPLAN: Siamo in Svizzera? (Sloane si alza) SLOANE: Domani avrà quello che le serve! [In un’altra stanza della base Sloane parla al telefono con Emily. E’ presente anche Sark] SLOANE: Ancora qualche giorno Emily, sto aspettando la contro-offerta del proprietario… certo che c’è il giardino, anzi in questo momento lo sto guardando dalla finestra. …Anche tu mi manchi amore mio. (chiude) SARK: E quando sua moglie vorrà andare nella villa in Toscana? SLOANE: L’ho già comprata sei mesi fa! SARK: Ho contattato il nostro uomo: ha approntato la squadra per la banca; ma ho qualche dubbio sull’opportunità che la guidi lei stesso. Nonostante le precauzioni è molto rischioso dato la sua attuale notorietà. SLOANE: Mi avvicino alla fine di una odissea durata trent’anni. Non lascerò che qualcun altro tagli il traguardo al mio posto! [CIA. Jack, Kendall, Sydney e Vaughn sono davanti a una cartina multimediale (su uno schermo tv)] JACK: Sono i piani di volo recuperati dalla scatola nera: Sloane è partito da Shipman per un’isola a largo di Bermuda. Stiamo mandando una squadra, ma dubito che sia ancora lì perché ‘aereo ha proseguito per l’aeroporto di Zurigo. SYDNEY: E’ un inizio ma potrebbe essere ovunque ormai! JACK: A meno che non avesse una ragione per andare in Svizzera e che non fosse solo di passaggio. In quel caso mi aspetterei che ingaggiasse qualcuno del posto,… mercenari. VAUGHN: Conosco un tale in Svizzera, un cacciatore di taglie che ci ha fornito uomini per un’operazione clandestina. Controlla il territorio locale; Sloane andrebbe da lui se volesse dei mercenari. KENDALL: Anche se fosse, quel tale sa che lei è della CIA, potrebbe avvertire Sloane! VAUGHN: Non lo sa. Per lui ero di un cartello criminale francese! KENDALL: Allora lo chiami! (si rivolge a Syd e Vaughn) Voi due siete in partenza! [Base segreta, luogo sconosciuto (anche se ormai si è capito che si trova in Svizzera) Sloane parla con un uomo per farsi mettere delle protesi sul viso e non farsi riconoscere dagli scanner della banca svizzera] SLOANE: Lo scanner fisiognomico della banca misurerà la struttura ossea del mio volto. UOMO: Lo scanner si regola sul divario tra gli zigomi; le protesi che applicherò sono rivestite di carbonio, il sistema non troverà corrispondenza… ingannerebbe anche una radiografia! SLOANE: Bene, allora cominciamo! [Svizzera. Sydney e Vaughn entrano in un bar dove c’è il cacciatore di taglie.] (Vaughn si siede al bancone con una valigetta in mano e Sydney va al biliardo) CACCIATORE DI TAGLIE: Qu’y a-t-il dans la mallette? (trad. Cosa c’è nella valigetta?) VAUGHN: Cinq-cents mille (trad. Cinquecentomila) CACCIATORE DI TAGLIE: Ils ne sont pas assez si vous voulent mettre ensemble un autre équipe (trad. Non sono abbastanza se volete mettere insieme un’altra squadra) VAUGHN: Je ne veux pas un autre équipe. Je veux des information. (trad. Non voglio un’altra squadra. Voglio delle informazioni) CACCIATORE DI TAGLIE: Je ne suis pas un encyclopédie! (trad. Io non sono un’enciclopedia) VAUGHN: E io non sono della mafia francese ma della CIA! Tolleriamo la tua esistenza perché ci sei stato utile, ma la tolleranza ha un limite! Riteniamo che uno di questi due (mostra una foto di Sloane e Sark) ti abbia contattato da poco per assoldare degli uomini. Ho ragione o no? CACCIATORE DI TAGLIE: Se mi avessi detto che la CIA si interessava solo alla mia lista clienti, ti avrei detto di andare a fare l’amore con tua madre! (Vaughn si alza e gli sbatte la faccia contro il bancone, poi gli versa addosso l’alcolico che stava bevendo e gli avvicina la fiamma di un accendino. Il barista si avvicina ma Sydney tira fuori la pistola) SYDNEY: Fermo! CACCIATORE DI TAGLIE: Oh, Dio! VAUGHN: Dimmi se li hai visti! CACCIATORE DI TAGLIE: Mi hai rotto il naso! VAUGHN: Dimmelo! CACCIATORE DI TAGLIE: Okay, okay! Sono venuti, hanno preso degli uomini! VAUGHN: Per cosa? CACCIATORE DI TAGLIE: Non conosco i dettagli! VAUGHN: Dimmi quello che sai! CACCIATORE DI TAGLIE: La donna e il bambino… so dove sono! VAUGHN: Dove? CACCIATORE DI TAGLIE: Nell’altra stanza, di sotto! VAUGHN (a Syd): Sono qui! [Nella stanza dove sono prigionieri Aaron e Elsa Caplan ci sono due uomini di guardia che giocano a carte. Il cacciatore di taglie, sotto il controllo di Sydney e Vaughn (seguiti da una squadra di supporto) bussa] CACCIATORE DI TAGLIE: C’est moi! (trad. Sono io) (Uno dei due uomini si alza e apre la porta. Dall’altra parte Vaughn la spalanca con un colpo e tramortisce l’uomo) VAUGHN (a Syd): Sta’ giù! (Sydney vede Elsa e Aaron a terra) ELSA: No, no! Non fateci del male! SYDNEY: Va tutto bene, siamo agenti della CIA. Siete al sicuro. VAUGHN: Tutto a posto piccolo! SYDNEY: Siete salvi! (Elsa abbraccia Sydney) ELSA: Oh mio Dio! Dov’è mio marito? SYDNEY: Lo stiamo ancora cercando, stiamo facendo tutto il possibile! ELSA: Lei come si chiama? SYDNEY: Sydney… Sydney Bristow. ELSA: Grazie Sydney! (Madre e figlio si allontano con gli uomini della squadra di supporto) VAUGHN: Syd, uno di quelli aveva un cellulare. Se Sark o Sloane hanno chiamato li rintracceremo! [CIA. Marshall è alla sua scrivania attorniato da alcuni agenti] AGENTE1: Ancora non capiamo come ha scoperto che ci eravamo infiltrati nel network dell’SD-6! MARSHALL: E’ stato un nobile tentativo signori, un nobile tentativo! Ma, vedete… il fatto è che interferiva col mio gioco di ruolo on-line: il mio gnomo continuava a saltare un fotogramma ogni volta che calava l’ascia! (squilla il telefono) Oh, la mia prima telefonata! Scusatemi… Sì? Sono Marshall. SYDNEY: Marshall, sono io. Ho bisogno che tu localizzi e rintracci tutte le chiamate arrivate al telefono da cui ti sto parlando! MARSHALL: Certo, nessun problema. (si siede davanti al computer e si mette le cuffie collegate al telefono) Ok, allora… dal menù deve andare su chiamate ricevute, poi due volte cancelletto e invio. SYDNEY: D’accordo, aspetta. (lo fa) MARSHALL: Bene, vedo 15 chiamate! SYDNEY: Qualcuna da Zurigo? MARSHALL: Ehm… due! La prima da un telefono pubblico all’aeroporto… SYDNEY: Non va. E l’altra? MARSHALL: Da un cellulare. Probabilmente posso triangolare la posizione se è acceso… ehm… beccato! E’ in movimento! SYDNEY: Dov’è? MARSHALL: Sembra…la AMBCORP, Noimarchet Strasse. SYDNEY: Ti richiamo! (mette gi e si rivolge a Vaughn) Noimarchet Strasse! [Strade di Zurigo. Sydney e Vaughn sono in macchina, diretti alla AMBCORP. Sydney guida ed entrambi parlano ai cellulari. Lui con il centro operazioni della CIA, lei con Marshall] SYDNEY: Marshall, andiamo a sud di Berk Strasse… VAUGHN: Rapina alla banca in corso… SYDNEY: Berk Strasse, vedi il segnale? VAUGHN: …Mandi tutte le unità disponibili! (chiude la comunicazione) MARSHALL (alla CIA, davanti a un computer): Sì, sì, ti vedo! Al semaforo a destra! SYDNEY (a Vaughn) Tieniti! (con l’auto fa una curva bruscamente) [Parcheggio sotterraneo della AMCORP (che è una banca). Arriva una limousine dalla quale scendono due energumeni e poi Sloane, che con delle protesi sul viso si è camuffato da uomo anziano; ad attenderlo ci sono due uomini: Claude Shoyere, presidente della banca, e Peter Cuntz, il direttore] SHOYERE: Benvenuto signor Schovich, sono Claude Shoyere, presidente della AMBCORP, è con me che ha parlato! SLOANE: Ah, sì. Grazie per avermi ricevuto a così breve preavviso! SHOYERE: Non c’è di che! 50 milioni di dollari in contanti non è il genere di somma che si può lasciare a lungo sotto il cuscino! (indica Cuntz) Il direttore della nostra banca, Peter Cuntz… CUNTZ: Salve! SLOANE: Piacere! (stretta di mano) SHOYERE: …L’accompagnerà nel caveau mentre io registro il deposito. SLOANE: Bene, bene! [Per le strade di Zurigo Sydney e Vaughn continuano a guidare verso la banca] [Alla banca, Cuntz conduce Sloane nel caveau] CUNTZ: Possiamo offrirle qualcosa? Un espresso? SLOANE: No, la ringrazio. E’ molto gentile ma a causa di stomaco sensibile il medico ha proibito caffeina nella mia dieta! CUNTZ: Capisco. (scendono delle scale) Dopo di lei. (Sark, in un furgone fuori dalla AMBCORP, infiltrato nel sistema elettronico della banca, osserva Sloane dalle telecamere e comunica con lui con un auricolare) SARK: Sono entrato nel database fisiognomico. Sistema eluso. (Sloane e Cuntz, seguiti ai due energumeni (le guardie del corpo di Sloane), arrivano al caveau) SARK: Mi servono dieci secondi, lo faccia parlare! SLOANE: Cuntz, posso chiederle una cosa? Questa guerra americana al terrorismo ha influito sulle vostre procedure, in qualche modo? SARK: Mando in loop… Adesso! CUNTZ: Gliel’assicuro, la nostra istituzione è una delle più sicure del mondo! (Sloane tira fuori una pistola e uccide Cuntz) CUNTZ: Ah! SLOANE (ai due uomini) Cassetta 4747! (gli uomini aprono delle valigette e riempiono il caveau di esplosivo) [Sulla strada. Marshall è ancora in collegamento con Sydney e la istruisce sulla strada da percorrere] MARSHALL: Ora a sinistra, nel vicolo! VAUGHN: Immagino che sia inutile dirti che dovremmo aspettare i rinforzi! … Sydney vai troppo veloce! Sydney! (arrivano alla banca parcheggiano e scendono) (Nel caveau gli uomini di Sloane hanno aperto la cassetta di sicurezza e tirato fuori una valigetta contenente il magnetometro) (Syd si rivolge all’uomo della sicurezza e fa vedere il suo distintivo) SYDNEY: Chi è il responsabile qui? (Un uomo si alza dalla sua scrivania e loro gli vanno incontro) RESPONSABILE: Cosa posso fare per voi? SYDNEY: Siamo agenti della CIA. Blocchi il caveau, vi stanno rapinando! (l’uomo controlla sullo schermo del computer le telecamere di sorveglianza, che Sark ha “ingannato”) UOMO: Credo stia sbagliando! (Sydney e Vaughn guardano nello schermo) SYDNEY: E’ un loop! E’ Arvin Sloane! (Sark nel furgone controlla la situazione dalle telecamere e avverte Sloane) SARK: Sydney è nella banca! E’ all’entrata! (Sloane si dirige verso l’uscita seguito dai suoi uomini ma Sydney lo vede) SYDNEY (tirando fuori la pistola e puntandogliela) Sloane! (gli uomini di Sloane tirano fuori la loro pistola e la puntano a Sydney) SLOANE (ai suoi uomini) Non sparate! (Tutte le persone nella banca lanciano urli e scappano via) UOMO DI SLOANE (all’uomo della sicurezza): A terra! SLOANE: T’avevo avvertita Sydney, non garantisco per la tua sicurezza in questa situazione! SYDNEY: Io non ti lascerò uscire di qui! SLOANE (a Vaughn): Ah, tu devi essere l’uomo di cui mi ha parlato Sark! L’uomo per cui Sydney mi avrebbe ucciso! VAUGHN: Ti avrebbe ucciso per molto meno! SYDNEY: La polizia sta arrivando! Abbiamo la famiglia di Caplan! Arrendetevi! SLOANE: Nel sotterraneo c’è abbastanza C4 da spianare l’intero isolato, quindi se noi non usciamo di qui non esce nessuno! SYDNEY: E’ un bluff! (Sloane tira fuori un detonatore) SLOANE: Non sono l’unico ad avere in mano un detonatore: tutta la banca è monitorata via satellite da una seconda squadra. Se non mi vedono uscire di qui fra 30 secondi lo attiveranno, quindi suggerisco a entrambi di abbassare le armi! Abbassate le armi! (Lo fanno) Gettate le armi a terra! (le gettano). E tu, mia cara (le getta un mazzo di chiavi che Syd prende), mi porterai fuori di qui! |
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