Prologo:
è inverno. Los Angeles è ricoperta dalla neve. I tetti dei palazzi e delle case
sono bianchissimi. La città ha acquistato un aspetto completamente diverso,
è più magica, è cambiata.
La città è diversa…. ma le persone?
-Vivere nell’ignoranza è
sbagliato; convincersi di essere unici è inaccettabile; ignorare il passato
è peccato.-.
-Anonimo del ‘700-
[Legenda: J=Jack; A=Sloane; S=Sydney; Sk=Sark;
N=Nadia; W=Weiss; V=Vaughn; St=Samantha; M=Marshall; D=Dixon; C=Contatto;
B=Base]
All’APO c’era gran fermento. Erano state
trovate informazioni importanti su SIN. Nadia e Syd si stavano dando molto
da fare; mentre Syd si trovava da Marshall, Nadia era nel suo ufficio
(quello del padre) e stava sistemando i dossier degli agenti. A certo punto,
la ragazza riceve una telefonata.
N: pronto?
W: ciao Nadia!
La ragazza tacque per circa 15 secondi.
N: Eric…
W: proprio io!
N: perché hai chiamato?
W: ti devo parlare ma non al telefono. Incontriamoci tra un’ora al garage
dell’APO, ok?
N: va bene.
La ragazza non era molto convinta della sua decisione.
Un’ora dopo, garage APO.
Nadia aspettava Weiss. Era molto nervosa, si mangiava le unghie e mordeva il
labbro inferiore. Poi una Mercedes nera si fermò proprio davanti a Nadia.
Eric uscì dalla macchina e le sorrise.
W: ciao bella argentina!
N: ciao Eric, perché mi hai fatto venire qua?
W: ti devo parlare, è importante.
N: scusa Eric, non vorrei sembrarti maleducata ma non ho molto tempo da
perdere.
W: è vero. Ora sei il capo! Come sta Sydney?
N: no, ho rifiutato… Sloane sarà sostituito non so ancora da chi. Per ora il
comando della task force è a Jack. In ogni caso Syd sta bene, aspetta una
figlia.
W: sì, ho saputo…
N: beh, mi dovevi dire? (e lo guarda con aria interrogativa)
W: questo….
E la bacia. In quel momento arriva Sark che come li vede si gira e va via.
Nadia rimane sconvolta dal bacio.
N: perché??!
W: scusa… è che sei così bella.
N: Eric, io….
W: tu cosa?
N: insomma ero rimasta che uscivi con Samantha.
W: beh… a proposito, c’è una cosa che…
Arriva Sydney.
S: Nadia, che fine avevi fatto? Marshall ci sta aspettando. Oh, ciao Weiss.
W: ciao!
Nell’ufficio di Nadia, lei, Jack, Vaughn e Sydney discutono della prossima
missione a Saragozza.
S: dovete recuperare il floppy da Enrique Salvador, si trova nell’albergo
Sheraton. Nadia devi cercare di distrarlo. Decidi tu come.
N: ho in mente qualcosa (ridendo).
J: il floppy contiene informazioni su SIN, l’ultimo tassello per capire di
più sulla profezia.
S: Vaughn invece si occuperà di Samantha Reed. Ti aiuterò io.
V: grazie Syd.
N: chi viene con me?
S: Sark.
N: ah, ok.
S: è un problema?
N: no, no. È solo che…
S: solo che?
Nadia guarda Sydney come per farle capire qualcosa. La ragazza comprende.
S: papà, Vaughn, uscite per favore.
I due escono.
N: grazie.
S: qual è il problema?
N: con Julian non va molto bene. Quella volta che Eric è venuto a trovarmi
mi ha detto che con Samantha è finita e mi ha baciata… e Julian ci ha visti.
S: cosa?? Veramente?
N: già… tra di noi sono cambiate alcune cose.
S: ti prego non dirmi che…
N: no, non gli ho ancora risposto…
S: bene. Cioè non bene. Insomma Nadia…
N: Syd, ho capito. Andrò in missione con lui. Non importa.
S: sicura? Vaughn non può venire con te, Dixon non è disponibile…
N: Sydney, è tutto ok. Quando partiamo?
S: tra 2 ore.
N: ok, grazie.
Ed esce.
Saragozza.
Nadia e Sark si trovano all’Hotel Sheraton. Enrique Salvador è seduto al
banco del bar , che beve uno scotch. Nadia arriva e si siede accanto a lui,
fingendo di parlare al telefono.
N: ¿como?... no interrupirme, ¿claro? Ok, ok. ¡basta! Yo comprendo. (e
chiude la telefonata).
¡Estos hombres, todos iguales!
E: no siempre, senorita.
N: y ¿por que?
E: hay muchos hombres que saben como hacer feliz una mujer.
N: ¿por ejemplo?
E: cenar en un restaurante muy famoso, comprarle un vestido muy costoso o un
joya, un…
N: bueno. Yo comprendo! (ridendo) ¿Su nombre?
E: Enrique… Enrique Salvador.
Sk: ottimo lavoro, Nadia.
N: yo me llamo Laura, Laura Gallìgo.
E: encantado.
N: ¿por que està aquì senor Salvador, en Saragozza?
E: trabajo. Por favor, llamame Enrique.
N: bueno. ¿Cual es tu trabajo, Enrique?
E: ¿por que no vamos en mi habitacìon?
N: vale!
Sk: stai attenta Nadia.
Stanza di Enrique Salvador.
N: entonces, tu trabajo...
Salvador, dopo aver fatto accomodare Nadia, prende una pistola dal comodino.
E: ¿qui eres tù?
N: Enrique, por favor.
E: ¿qui eres tù?
Sk: Nadia, che succede?
N: calmo Enrique y baya esa pistola, por favor.
Sk: Nadia, vuoi che intervenga? In che stanza ti trovi?
N: Enrique!
E: ¡chiltòn p**a! e le dà uno schiaffo.
Sk: Nadia? Nadia?
Julian si alza di scatto e raggiunge la reception dell’albergo.
Sk: perdone señor, ¿donde alberga Emrique Salvador?
R: habitacion 311.
Il ragazzo corre verso la stanza.
Intanto all’APO.
M: Syd, c’è un problema.
S: Nadia?
M: sì!
S: cos’è successo?
M: non lo so. Mi sono preoccupato perché la comunicazione si è interrotta.
S: Nadia? Nadia? Sono Sydney, rispondi. Nadia?
Saragozza.
Sark arriva nella stanza.
Sk: Nadia!
E: ¿qui eres tù?
Sark non esita a sparare alla gamba dell’uomo. Poi raggiunge Nadia che è
distesa sul letto col labbro superiore sanguinante.
Sk: Nadia, sono qui. Stai calma.
N: meno male che sei qua.
S: Nadia, mi senti?
N: Sydney, Syd…
S: Nadia…stai bene?
S: sì Syd, sì…… Julian, attento.
E si udì un colpo di pistola.
S: Nadia, che succede?
W: ciao Nadia.
N: Eric?
S: Eric?
W: muoviamoci prima che arrivi la sorveglianza.
Sk: un attimo. Il floppy… dov’è?
N: è in quella valigetta.
Sk: preso…
W: su, forza. Andiamo.
Arrivati nella hall dell’hotel, Nadia si rivolge a Weiss.
N: Eric, grazie… ma che ci facevi qui?
W: dovresti saperlo. Quando sei in pericolo, io accorro sempre in tuo aiuto.
N: davvero?
W: lo sai cosa provo per te…
N: sì, lo so… e tu sai cosa provo io per te?
Weiss fa di no con la testa.
N: questo…
E sferra un pugno al ragazzo che cade a terra privo di sensi… Sark guarda la
ragazza incredulo.
N: Julian, andiamo…
Sk: bel colpo, señorita!
Usciti dall’albergo, i due ragazzi si avviano al recupero.
N: vieni. È da questa parte.
Sk: sai, non me lo sarei mai aspettato da te.
N: cosa credi? Non sono mica una femminuccia.
Sk: sei così bella Nadia…
N: Julian, c’è una cosa che devo dirti.
Sk: dimmi…
N: sì…
Sk: cosa sign… un momento. Sì, mi vuoi sposare? Davvero?
N: sì, Julian, ti sposo!
Il ragazzo prende in braccio Nadia e la bacia.
Sk: ti amo.
N: anch’io. Ora andiamo però, sennò si fa tardi…
La missione era compiuta. Nadia aveva recuperato il floppy e accettato la
proposta di matrimonio dell’uomo che ama. Era veramente stanca, voleva
riposarsi. Nadia s’addormentò sul sedile dell’aereo che li stava portando a
casa.
*************
Uno scantinato, un tavolo, una ragazza (Nadia) che ha davanti a sé un foglio
bianco e una stilografica nera. All’improvviso si mette a scrivere parole
buttate a caso, frasi senza senso. Poi una voce familiare la interrompe
nello scrivere.
A: Nadia?
N: sì? –la ragazza non toglieva lo sguardo dal foglio-.
A: Nadia? Guardami, sono papà…
N: papà? Io non ho un padre.
A: non dire assurdità, guardami –s’avvicina a lei-.
N: no, no…
A: forza su. Non aver paura.
N: ho detto no, lasciami stare brutto verme schifoso.
A: ti ho detto che devi guardarmi.
N: mi fai schifo.
A: perché fai così, tesoro?
N: io non sono il tuo tesoro.
Sloane la fissa. La guarda a lungo e poi dice: “Pentiti prima che lui venga
a prenderti”.
N: lui chi?
*************
La ragazza si sveglia di colpo, affannata.
Sk: Nadia, che è successo?
N: niente… era solo un brutto sogno.
Il ragazzo la guarda preoccupato.
N: Julian, non c’è niente. Non preoccuparti.
Di ritorno all’APO, Sydney raggiunge subito la sorella e la vede
preoccupata.
S: Nadia! Stai bene?
N: sì, grazie Syd.
S: che c’è? Ti vedo strana…
N: devo parlarti…
Nadia porta Sydney nel suo ufficio.
S: che succede?
N: non lo so. Mentre ero in aereo mi sono addormentata e ho sognato mio
padre che mi ha detto: pentiti prima che lui venga a prenderti.
Sydney fa un respiro profondo.
N: che c’è?
S: ho fatto lo stesso sogno.
N: veramente?
S: sì. Però era mia madre che me lo diceva. Continuava a dirmi di guardarla
e io rifiutavo il fatto che fosse mia madre.
N: uguale! È impossibile.
S: no, Nadia. Non è impossibile.
N: chi è lui?
S: non lo so, ma quel sogno ha turbato molto anche me. Vedremo.
N: è solo che…
S: Nadia, sono preoccupata anch’io. Cerca di stare tranquilla, ok?
N: ok!
S: e complimenti per la missione!
N: grazie. Ah, io e Julian ci sposiamo.
S: davvero? Che bella notizia…
N: io e lui andiamo a cena fuori così hai la casa libera. Tu e Vaughn potete
fare quello che volete.
S: grazie per la gentilezza. (ridendo)
Sydney e Vaughn (o dovremmo dire Wade) stanno mangiando. Tra loro ormai va
tutto bene e la notizia della bambina ha riempito il cuore dei 2 innamorati.
S: sappiamo che è una femmina… come la chiamiamo?
V: Ellen!
S: e chi è Ellen?
V: una mia ex fidanzata!
S: scemo. Perché Ellen?
V: così. è il primo nome che mi è venuto in mente.
S: io avrei un nome. È di una persona importante.
V: chi è?
S: Andrea.
V: e chi sarebbe?
S: quando ero al liceo in classe con me c’era una ragazza di nome Andrea.
Era italiana, da Roma. Diventammo subito buone amiche, finché non diventammo
inseparabili.
V: e poi?
S: poi un giorno, il 23 settembre, lo ricordo come se fosse ieri, Andrea fu
investita da un’auto guidata da un uomo ubriaco. Morì sul colpo. Non ti dico
quanto piansi per il dolore.
V: capisco… che storia! Bene, vada per Andrea.
S: ti piace?
V: se ti ricorda questa persona così importante per te, va bene.
S: grazie!
E si baciano.
APO, ore 10.31 a.m.
J: tutti in sala briefing.
S: eccoci, cosa succede?
J: bisogna recuperare Irina Derevko. è l’unica che possa darci altre
informazioni su SIN.
N: dove si trova?
J: non lo sappiamo con precisione, dovrebbe trovarsi nei pressi di Istanbul.
Sk: ha viaggiato molto per una che ha una malattia genetica… non vi pare?
S: sta zitto, Sark!
N: Sydney? (con tono seccato).
J: molto probabilmente, anzi quasi sicuro, è stata rapita. All’entrata della
piazza troverete quest’uomo (indicando verso la foto alle sue spalle) Adam
Blanch. Questo sarà il vostro contatto, sarà lui ad aiutarvi per
l’orientamento. Mi raccomando, è un uomo scontroso e suscettibile, quindi
siate gentili.
M: io sarò perennemente in contatto con voi in caso che… speriamo di no…
siate in difficoltà.
J: bene. Vaughn, Nadia e Sark, partenza fra 2 ore. Syd dirigerà la missione
da qui, con Marshall.
Uscendo dalla sala briefing.
S: muoviti Sark, dovete andare.
Sk: no, io non vado… dovranno fare a meno di me.
S: non sono in vena di scherzare.
Sk: neanche io. Potevi essere più gentile con me! Sono stufo di
quest’atteggiamento (e i 2 si guardano con sguardi quasi di disprezzo).
S: ascolta, sappiamo entrambi che ci diamo sui nervi.
Sk: no, Sydney. tu non mi dai sui nervi, non sempre almeno.
S: riformulo la frase. Sappiamo entrambi che TU mi dai sui nervi, però devi
andare o convincerò Nadia a non venirti più a trovare.
Sk: ok, ok. Sei quasi più convincente di me in queste cose.
S: tutti sono meglio di te… in tutto. (e se ne va).
Istanbul, ore 16.07 p.m.
N: Montanaro a campo base, ci dirigiamo sul luogo.
M: sì Montanaro. Quando sei sul posto fammi un fischio.
N: Marshall??
M: ok, scusa…
V: eccolo! È lui… andiamo.
C: oh, buongiorno. Prego andiamo!
N: (bisbigliando) come fa a sapere che siamo noi?
V: e io che ne so. Meglio stare attenti.
Il contatto si gira all’improvviso e punta una pistola contro di loro mentre
arriva un’altra decina di uomini.
V: che volete da noi?
C: vogliamo SIN! Sarete voi a condurci dalla terza persona. Irina..
V: (verso Nadia) cosa vuol dire?
N: non lo so…
C: carina (verso Nadia) vieni qua.
Nadia s’avvicina e si toglie una maschera.
V: Samantha!
St: bravo…….
V: dov’è Nadia?
C: insieme all’altra. Ci manca solo Irina perché si avveri la profezia…
V: no! Syd. Figli di….
Sk: è una talpa… come Lauren.
V: ma bravo! Al mio 3…….. 3!!!
E sparano.
Purtroppo per loro Sam è riuscita a scappare. Mentre la seguono Vaughn
contatta Marshall.
V: boyscout a base, chiedo un contatto fuori programma.
B: no! Devi rispettare i tempi previsti.
V: ma è urgente.
B: non m’interessa.
V: (verso Sark) Sark ascolta, tu tieni a Nadia quanto io tengo a Syd, ma non
dobbiamo permettere che prendano Irina. Questa volta Rambaldi avrà torto.
Sk: speriamo. Io contatto Marshall, tu preparati.
Sark contatta Marshall.
M: eccomi!
Sk: mi servono informazioni su Samantha Reed.
M: non posso.
Sk: perché no?
M: è presente.
Sk (verso Vaughn) Vaughn? Samantha è con Marshall.. (verso Marshall) e
Sydney?
M: anche lei è qui! Ah, Nadia è tornata prima.
Sk: Nadia? Ciao Marshall…
(Verso Vaughn)
V: sono tutte alla CIA. Com’è possibile?
Sk: ti ricordi il progetto Elica? Quello che ha duplicato Irina?
V: sì, ma Syd e Nadia non sono state rapite prima di adesso.
Sk: dimentichi che sono entrambe figlie di Irina…
V: e Samantha, come la metti?
Sk: oh, per lei hanno avuto tutto il tempo di farla arrivare alla CIA.
Ascolta Vaughn, ti fidi di me?
V: perché?
Sk: alla CIA non possiamo tornare poiché conosciamo il loro “piccolo
segreto”, perciò recupereremo Irina a modo mio… ci stai?
V: ……… ?
Sk: allora? Io lo farò con o senza di te.
V: oh, no caro. Da solo tu non farai niente!
Sk: sapevo di poter contare sulla mia inaffidabilità. Andiamo…
72 ore prima.
Ex ufficio di Arvin Sloane. Nadia sta cercando un documento nei cassetti e
trova una busta con il suo nome.
N: e questa cos’è?
Apre la busta e inizia a leggere.
Cara Nadia,
devo dirti la verità del perché sei al mondo. Io e Irina non ci amavamo,
sapevo di SIN e finora c’erano solo Irina e Sydney. Capii così che Irina
doveva avere un’altra figlia il cui nome iniziasse per N e sapendo che Jack
non avrebbe fatto altri figli visti gli avvenimenti, ne parlai con Irina e
sei venuta al mondo. Sì, ci servivi per la profezia… sole che poi ho
imparato ad amarti… ah, Sydney…
Dopo aver letto la lettera, Nadia va a cercare Sydney in lacrime.
N: Syd? Syd?
S: Nadia? Perché piangi? Cos’è successo?
N: guarda (e le porge la lettera).
S: oh mio Dio!
N: hai capito cosa vuole dire con “ah, Sydney”? Non credo volesse
indirizzarla a te.
S: no, impossibile. C’è una persona sola che può saperlo.
N: chi? Jack?
S: oh, no… un altro patito di quell’idiota di Rambaldi.
N: Sark!
E le due si dirigono dal ragazzo che si trovava in sala briefing. Nadia
guarda Sark.
N: leggi e dimmi cosa intende con “ah, Sydney…”.
Sk: non lo so…
S: non mentire!
Sk: giuro, non lo so. Nadia, lo sai che non ti mentirei!
******************************
In uno scantinato ci sono Sydney, Nadia ed Irina. Insieme a loro c’è
Samantha, con una pistola in mano.
S: Samantha, ti prego!
St: stai zitta, tu.
I: stai tranquilla, Samantha.
St: mi avete rovinata. Siete delle…
N: cosa? Che ti abbiamo fatto?
St: tu, Nadia, sei l’unica che si salva tra le tre.
I: libera loro due. Tu vuoi me, lo so. Sono io la chiave della profezia,
loro no.
St: nella scatola ci sono le iniziali di voi tre, la profezia ti riguarda
parzialmente, cara Irina. Non sei l’unica incinta qui dentro… (e guarda
Syd).
S: la mia bambina non la tocchi.
St: lei sarà l’erede della Prescelta, un nuovo pezzo del puzzle.
N: quale puzzle?
St: quello di Rambaldi, tutto il gioco che ha messo in moto…
I: Samantha, lascia stare Sydney e la sua bimba e Nadia, che non ha niente a
che fare con tutto questo.
St: chi ti dice che la bella chica non c’entra proprio niente? (con tono
ironico). Smettila Irina, mi sto innervosendo.
I: devi lasciarle andare, tu vuoi e devi avere me. Ti prego, Samantha. Loro
sono il dono più bello che ho, ti prego…
St: finiscila…
S: mamma?
I: lasciale andare.
St: Irina?
I: Samantha, ascoltami, ti prego.
St: basta!
I: ascoltami, ti scongiuro.
N: mamma basta…
I: Samantha?
St: ora ne ho abbastanza…
I: Sam………….
St: BASTAAAAAAAAAAAAAAAAA!
E un colpo di pistola partì.
CONTINUA…
SALUTI E RINGRAZIAMENTI
Salve a tutti! Siamo ancora noi, Lyly e FiftyFive. Ecco la seconda parte del
racconto precedente, “Il ritorno”. Nella prossima FanFiction vi chiariremo
tutto quanto e non dovrete aspettare molto perché la stiamo già preparando.
Come al solito ringraziamo Antonio, per la sua gentilezza, e voi della
sezione FanFiction. Alla prossima!
CIAO RAGAZZI! |