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L'angelo dei ricordi |
Michael stava ore ed ore a pensare… Pensava a Sidney e a tutto ciò che in un certo senso lo legava ancora a lei. Il suo profumo, il suo modo di parlare, il suo modo di fare. C’erano stati dei momenti in cui lui era così distante da lei, e ora non poteva sopportare l’idea di averla persa per sempre. No, il suo angelo non poteva essere morto. I giorni passavano e Michael sentiva sempre più la nostalgia dell’unica persona che aveva amato veramente: Sidney. Ripensava ai momenti condivisi: le loro partite a hockey, il loro primo incontro, i loro sguardi innamorati, il viaggio che avrebbero dovuto fare a Santa Barbara. Guardava e riguardava quel cassetto in cui era custodito l’anello che avrebbe dovuto dare a Sidney, durante la loro piccola vacanza. Ora tutto sembrava inutile. Era inutile vivere senza l’amore della sua vita. A Weiss, Dixon, Marshall, e gli amici che Sidney aveva alla CIA, la loro amica mancava. L’unico a non poter credere a ciò che era successo era Michael. Passava il tempo a rimuginare sul suo angelo. Finchè un giorno decise che doveva assolutamente scoprire la verità. Sidney era morta o viva? Se era viva dove si trovava? Michael era capace di andarla a prenderla anche al Polo Nord. Le energie non erano mai poche, le informazioni erano continue ma scoraggianti, eppure lui aveva una strana sensazione. Era come se il suo istinto sapesse che Syd era viva. Passarono mesi e Vaughn si recludeva in casa ad esaminare le informazioni. Doveva trovarla. Era il suo tormento. Weiss lo telefonava in continuazione per dirgli che doveva rifarsi una vita. Jack Bristow gli telefonò un’ultima volta pochi giorni prima della sua fuga in Marocco. Anche Jack sentiva la mancanza della figlia. Un giorno suonarono al campanello di Vaughn. Il postino gli lasciò una busta. La busta conteneva le prove che Sidney era viva e che si trovava in Giappone. Organizzò il suo viaggio in Giappone, ma arrivato sul posto Sidney era riuscita a scappare dalla convenzione. Michael fece viaggi in argentina, in Italia, in Africa, ma non riusciva a trovare Sidney. Il giorno del compleanno di Sidney i due si incrociarono nel terminal dell’ aeroporto. I due si fermarono e si corsero incontro. Finalmente si erano ritrovati. Vaughn era talmente felice che dopo essere arrivati a casa sua, tirò fuori l ’anello da quel cassetto che non aveva mai osato aprire e lo porse a Sidney facendogli la più bella promessa per il futuro, che ogni donna desidererebbe. Sidney accettò e i due si sposarono in una piccola chiesa di New York, con una cerimonia molto semplice. Gli invitati erano pochi, ma Vaughn era talmente felice che guardava solo lei, il suo ANGELO. Dopo il matrimonio i due ricominciarono a lavorare per la CIA, per distruggere la Convenzione. Inaspettatamente Vaughn divenne padre di William. Passavano le giornate, tutti e tre insieme, al parco, al cinema, a casa, ma sempre insieme. Sidney era una mamma affettuosa, non voleva essere assente ma sopratutto voleva... Sidney e Vaughn volevano troppo bene al loro bambino che decisero di tenerlo lontano dagli ambienti in cui lavoravano loro. I giorni si alternavano tra alti e bassi, per Syd e Michael, ma quando vedevano il loro bambino tutto diventava bello. Essi non lasciarono la CIA, ma furono molto presenti per il piccolo William. Si amavano e questo, solo questo importava. Il loro amore e William.
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