“L’uomo ristretto nella natura
dell’effimero sogna cose eterne. Costruendo templi e monumenti, dà
l’illusione di creare cose che non vedrà perire”.
- Gustave Le Bon –
* * * * *
S: un orologio?
D: sì, un orologio…
S: non sapevamo nulla di questo congegno. Da dove salta fuori?
D: abbiamo avuto informazioni, da fonti sicure, che Rambaldi inventò un
orologio senza che nessuno ne venisse a conoscenza. I seguaci sono venuti
a sapere di questa specie di macchina e stanno facendo di tutto per
trovarla.
S: tra cui Sark e Boumani, giusto?
D: esatto. Non sappiamo se è un’arma pericolosa… Comunque Sydney e Vaughn
voglio che andiate a chiedere informazioni a Sloane…
S: Sloane potrebbe esserne a conoscenza?
V: è probabile… Dobbiamo tentare.
D: bene. Ci rivediamo qui tra un’ora.
Fuori dalla riunione, Syd e Vaughn si dirigono da Sloane nella cella.
SL: che cosa vi porta qui da me?
S: un orologio…
V: quello inventato da Rambaldi.
SL: Rambaldi non ha mai inventato un orologio… Di che state parlando?
V: se lei è a conoscenza di qualcosa, è meglio che ce lo dica…
SL: sig. Vaughn…
V: non mi chiami sig. Vaughn, per favore. Vaughn va bene…
Syd guarda il ragazzo stupita.
SL: ok! Vaughn, io non so dell’esistenza di quest’orologio. Non avrei
motivo di mentirvi… Sydney, non mi chiedi niente?
S: non devo chiedere il permesso a te di parlare!
SL: forse per sapere qualcosa, potete parlare ad una persona…
S: e chi è?
SL: si chiama Amy Fisher, è un agente della Convenzione che ha deciso di
lasciarla, perché le hanno ucciso i genitori e il fratello maggiore… Forse
lei può aiutarvi!
S: e in che modo?
V: e poi, ci possiamo fidare?
SL: sì, è affidabile. Ed è anche gentile… Lei può darvi informazioni sulla
ricerca dei manufatti di Rambaldi della Convenzione… Magari può aiutarvi a
sapere i loro piani.
S: dove la troviamo?
SL: ora è a Malaga… La potete trovare grazie a Echelon.
V: grazie, ma non serve che ci dica come localizzarla! Andiamo Syd…
S: sì arrivo… Ti raggiungo subito…
Syd si avvicina a Sloane.
S: chi è questa Amy Fisher, eh? Se è uno dei tuoi imbrogli, non so cosa ti
faccio!
SL: Syd, esiste veramente… Non preoccuparti…
S: io non sono preoccupata… Basta che non fai il furbo con noi!
SL: altrimenti?
S: e mi chiedi anche altrimenti? Altrimenti ti uccido e non prenderla come
una minaccia e basta, perché passare ai fatti, ci vuole poco… Quindi,
regolati!
Syd si allontana e Sloane sorride…
Malaga, Syd e Vaughn sono in elicottero che discutono la missione. Anche
Weiss è con loro.
W: allora, Amy Fisher è nel palazzo dov’è in corso una festa. Voi due
sarete Simon e Lavinia Conwell, due imprenditori dell’industria
alimentare. Dovrete convincerla a parlare in privato con lei, così dopo
potrete smascherarvi. Tutto chiaro?
S: chiaro, sì!
V: apposto…
W: bene. Buona fortuna.
Interno del palazzo.
I due agenti s’inseriscono nella festa e cercano Amy Fisher.
V: Weiss, mi ricevi?
W: ricevuto, boyscout! Ti sento…
V: stiamo cercando l’agente.
S: aspetta…
V: che c’è?
S: forse l’ho vista…
V: dove?
S: vicino al buffet.
V: aspetta. Sì, è lei! Avviciniamoci. Weiss, ci avviciniamo.
W: ricevuto. Attendo.
Vicini all’agente, i due ragazzi si presentano.
S: Amy Fisher?
A: sì!
V: salve, siamo Simon e Lavinia Conwell. Imprenditori alimentari.
S: possiamo parlarle in privato?
A: perché con me? Non me ne intendo d’imprenditoria.
S: volevano parlarle di una cosa personale. Molto personale…
V: la prego.
A: siete due di loro?
S: di chi?
A: venite…
La ragazza li porta in una stanza privata.
A: siete della Convenzione?
S: e se lo fossimo?
A: vi ucciderei!
S: beh, non lo siamo.
Syd le mostra il distintivo CIA. Anche Vaughn lo fa.
A: CIA? Uao!
S: uao?
A: Sydney Bristow… Sai, Arvin mi ha parlato tanto di te!
S: Arvin Sloane?
A: sì. E tu sei Micheal Vaughn! Piacere…
S: cosa ti ha detto Sloane?
A: niente di particolare. Solo quanto sei importante per lui.
S: come no! Scusa, possiamo parlare di altro? L’orologio di Rambaldi… Ti
dice niente?
A: la Convenzione sa che esiste. Lo ha saputo da poco. Ora lo cercano.
V: la Convenzione lo cerca?
A: è un’arma pericolosa. Troppo. Se volete, vi posso aiutare. La
Convenzione mi ha fatto troppo male.
S: lo sappiamo cosa ti hanno fatto. Ci dispiace…
A: grazie, ma non si può tornare indietro nel tempo.
V: che cos’è quest’orologio?
A: è un’arma di distruzione di massa…
S: cosa? Un orologio?
A: la profezia dice che un giorno quell’orologio, ad una determinata ora,
batterà il suo ultimo rintocco e tutto quello intorno a lui (persone,
cose) sarà distrutto!
S: e quando succederà? A che ora?
A: non lo so… Questo è scritto nella profezia.
V: e si può fermare?
A: solo chi è disegnato nella profezia, può farlo.
S: oh mio Dio!
A: che c’è?
S: ci sono io nella profezia.
A: te? Allora, devi sapere quando e a che ora. Non devi permettere che
l’ultimo rintocco, suoni.
S: oddio!
V: Syd? Avanti…
A: andatevene!
V: perché?
A: voi metterò in contatto io. Sydney, cerca di sapere tutto sulla
profezia.
La ragazza scompare…
V: andiamo Syd.
S: Amy?
V: chissà perché è scomparsa in questo modo…
S: qualcuno la cerca. Forse la Convenzione. Non vuole che diffonda
informazioni. La vogliono, magari per ucciderla. Speriamo non le accada
niente.
V: come mai tanta paura per lei?
S: non lo so, Vaughn. Mi sento molto vicina a lei. E come se potesse
condurmi a scoprire di più su Rambaldi…
Los Angeles, casa di Sydney Bristow, ore 9 p.m.
Syd sta leggendo un libro quando, ad un certo punto, avverte dei rumori.
Sembrava il rumore di un mobile che si spostava.
S: (sottovoce) cosa diavolo è stato?
Un’altra volta il rumore di prima. Syd si avvicina alla camera da letto
per controllare. Silenzio. Ma qualcuno c’è. La ragazza prende la pistola
dal suo cassetto. Si dirige verso l’entrata. Nulla. Chi c’è? Cosa vuole?
Tutto ad un tratto, una voce. “Sydney!”. La ragazza si volta di scatto
verso la parte dove ha sentito la voce.
S: Amy?
A: proprio io!
S: mi hai spaventata…
A: scusami, non volevo farlo! Sono qui per l’orologio.
S: ah… Hai qualche novità?
A: qualche è dir poco… Molte novità.
S: dimmi…
Il giorno dopo, base CIA, ore 10 a.m.
Syd, in riunione, parla della visita di Amy riguardante l’orologio.
S: è in pratica una bomba.
La sala si ammutolì. Nessuno credeva mai che un semplice orologio potesse
essere così pericoloso. Il padre di Syd fu il primo a parlare.
J: una bomba?
S: Amy mi ha informato della pericolosità dell’oggetto. È un’arma di
distruzione di massa. Quella volta della missione a Malaga, ha detto a me
e Vaughn che bisogna non permettere che batta l’ultimo rintocco.
Lauren intervenne.
L: ma quando potremmo sapere quando ci sarà quest’ultimo rintocco?
S: la profezia lo dice e solo chi è disegnato lì, dovrà distruggerlo. Vale
a dire, IO!
L: e questa Amy ha saputo dalla profezia, il giorno?
S: cercherà di saperlo dalla Convenzione.
Lauren non parlò più. Infatti stava pensando a come informare Sark della
collaborazione di Amy con Sydney e della loro ricerca del posto dov’è
situato l’orologio.
D: Sydney, cerca di contattare Amy Fisher e farti dire di più.
S: va bene.
Garage CIA, Lauren è con Sark, ore 11.15 a.m.
L: Sydney deve sapere di più sull’orologio. Amy è la sua informatrice.
Deve prendere informazioni da voi. Sapete qualcosa sul congegno?
SA: finora no. È un congegno misterioso. Molto misterioso.
L: non puoi convincerla a tradirli. In fondo, tu e lei avete un rapporto
molto stretto, no?
SA: la mia vita privata non è affar tuo, anche se io e lei abbiamo avuto
una relazione, questo non significa che la debba considerare.
L: grazie a lei la CIA avrà l’orologio…
SA: chi te lo dice? Potremmo arrivarci prima noi, se qualcuno ci aiuta…
L: non posso fare molto. Stamperò le pratiche riguardanti la cosa. Ti
chiamo io!
SA: ci vediamo, tesoro!
L: non chiamarmi tesoro…
SA: altrimenti il maritino è geloso?
L: patetico.
E si allontana…
SA: mio Dio, dispotica e fredda… Perfetta per me!
Praga, ore 7.45 p.m.
Amy aspetta Syd per discutere sulla missione.
A: Syd, sono qui!
S: ciao…
A: che mi dici?
S: ho paura…
A: paura? Anche se sei la prescelta, non penso che tu debba aver paura.
Sono gli altri a dovere avere paura di te.
S: Sark ci sta ascoltando?
A: no, perché me lo chiedo?
S: no niente, ho solo saputo cose sulla vostra “relazione”…
A: ah!
FLASHBACK.
Base CIA, Jack parla a Syd.
J: Amy e Sark hanno avuto una relazione quando Amy lavorava ancora per la
Convenzione…
S: e pensi che al nostro incontro possa aver informato Sark…
J: non lo escludo.
S: ok, grazie papà. Starò attenta.
Praga.
S: ah cosa?
A: tra me e Julian è finita molto tempo fa. Dopo che la Convenzione ha
ucciso i miei genitori, mi sentivo malissimo. Con Julian ero a mio agio.
Era tutto, per me. Lo amavo veramente. Allora sono andata da lui a casa.
(la ragazza comincia a piangere) La porta era aperta. Mi sono diretta in
salotto e non c’era. Sono andata in cucina e non c’era. Sono andata in
camera da letto e lì sì che c’era qualcosa. Julian era con Lara, una
modella.
S: scusami, mi dispiace, non pensavo
A: non ho motivo di contattarlo.
S: sì, hai ragione. Scusa ancora.
A: non fa niente… Ecco, queste sono le coordinate dell’orologio.
S: grazie Amy.
A: guarda se è un giorno che conosci…
S: 21/10? Non lo conosco. Non mi è familiare… Grazie per le informazioni,
Amy e ancora scusa per prima!
A: non importa, è tutto apposto. Ci sentiamo.
S: ah, Amy?
A: dimmi…
S: c’è scritto anche dove si trova?
A: purtroppo no.
S: ah. Sappiamo l’ora e il giorno, ma non sappiamo il posto?
A: è sconosciuto, Sydney. Non è colpa mia. Le informazioni le ho prese
dalla Convenzione.
S: ok, grazie! Ci vediamo…
A: a presto!
Mosca, ore 3 p.m.
Sark si trova lì. È con un informatore.
SA: dove si trova l’orologio?
I: in un’isola italiana.
SA: come si chiama?
I: Isola di Montecristo.
SA: bene. Grazie.
Sark tira fuori la pistola e uccide l’informatore.
Nello stesso momento Syd viene informata da Amy che l’orologio si trova
sull’Isola di Montecristo.
S: in Italia! Ok partirò subito.
Isola di Montecristo, ore 8 p.m.
A: il posto è una roccaforte di un castello appartenuto al signore
dell’isola. Le coordinate di dove si trova sono imprecise. Sembra: 40°
Ovest longitudine Nord e 20° Est longitudine Sud.
S: perché non le conosciamo… Insomma, oggi devo distruggere un’arma di
distruzione di massa e non sappiamo di preciso dove si trova.
A: i seguaci di Rambaldi erano furbi. E anche lui lo era…
S: utilizzerò le coordinate che mi hai dato. Vedrò come proseguire.
A: Sydney, io vengo con te. Non sai come si distrugge l’arma.
S: dimmelo… Non posso perdere altro tempo.
A: hai bisogno di me. Non puoi affrontare da sola tutto questo. Ti prego,
fammi venire con te.
Syd annuisce.
Seguendo le coordinate, le due ragazze arrivano in una specie di bunker
sotterraneo dove sono conservate delle armi.
A: e queste di chi sono?
S: dobbiamo fare in fretta. Forse questi erano i sotterranei del castello.
Proseguiamo.
A: Sydney abbiamo poco tempo.
Nel frattempo Sark raggiunge il posto. Tutto è calmo. Non pensa che Sydney
sia già arrivata.
SA: ci siamo quasi.
Purtroppo la Convenzione era a conoscenza delle coordinate esatte del
posto dove si trovava l’orologio…
Intanto…
S: presto, Amy! Muoviamoci…
A: hai paura?
Syd si blocca e ascolta la ragazza.
S: come scusa?
A: hai paura?
S: e di che cosa
A: di essere una persona che non immaginavi di essere.
S: beh, certo.
Le due agenti ricominciano la ricerca.
S: ho paura delle mie capacità di “prescelta”. Tante vite dipendono da me…
Sark è quasi arrivato sul posto, quando…
S: Amy, guarda…
A: oh mio Dio! La stanza dell’orologio.
S: qui sotto?
“Buongiorno signorine!”.
Le due ragazze si girano. Sark nel vedere Amy, rimane stupito.
SA: Amy?
A: ciao Julian…
SA: collabori con la prescelta? Vuoi avere l’orologio tutto per te? Che
egoista!!
A: chiudi quel becco, bastardo.
SA: oh, che parolone tesoro. Non eri così cattiva quando stavamo insieme.
Ah scusa, tranne quando uccidevi…
S: vattene. O morirai anche tu.
SA: mia cara Sydney, mancano 12 minuti allo scoppio dell’orologio.
A: Sydney, va… Ci penso io a lui. Lo conosco meglio di te…
S: sta attenta.
Syd comincia a correre, quando….
SA: tesoro?
Spunta da dietro le spalle di Syd, Lauren.
L: siamo alla resa dei conti, Sydney…
S: sapevo che eri tu quella che ci tradivi.
L: oh, davvero? Mio Dio, che ragazza perspicace!
A: Syd, corri…….
La ragazza comincia a correre. Lauren la segue.
A: allora Julian, come stai?
SA: Amy, mi sei mancata…
A: ah, veramente? Non mi sembra. Hai appena chiamato tesoro quella donna.
Come si chiama?
SA: Lauren Reed!
A: ah. La moglie di Vaughn. Vedo che sei ancora attivo…
SA: che vuoi dire?
A: che non perdi tempo. Se c’è una bella ragazza che ti fa 4 smorfie, tu
cadi subito alle sue braccia… Julian, io ti ho dimenticato. Ma questo non
tiene conto per te, vero? Tu ora hai Lauren!
Sark tira fuori la pistola. Amy fa lo stesso.
SA: non ti riconosco più!
A: io invece sì! Sei sempre il solito… Come si dice? Bastardo, ecco come!
SA: spiritosa. Ci conoscevamo già prima che la CIA mi catturasse. So tutti
i tuoi trucchi, Icy!
A: chiamami pure con il mio soprannome tanto io, con voi, non torno. Ora
sono dall’altra parte. Se potrò, prima o poi io ti ucciderò!
Nel frattempo…
Sydney e Lauren stanno combattendo per avere l’orologio.
S: vuoi che migliaia di persone muoiano per colpa tua?
L: voglio l’orologio.
S: bisogna distruggerlo, Lauren.
L: non farmi la predica, per favore. Sarai pure la prescelta, ma non ti
dai da fare. Manca poco all’ultimo rintocco.
Syd tira velocemente fuori la pistola.
S: ferma! Non ti muovere.
L: non prendo ordini da te!
S: non muoverti!
L: ok, ok! Sai Sydney, Micheal non fa altro che pensare a te. Per me, ti
sogna anche la notte. Per colpa tua abbiamo ricorso alla terapia di
coppia. Se mi uccidi, puoi riprendertelo! Hai solo 5 minuti. Ti conviene
andare…
S: non m’importa di cosa pensa Micheal, se avete affrontato la terapia non
posso farci niente! Io ora ho un compito.
Syd, decisa, spara a Lauren sulla spalla.
S: non posso aspettare ancora… Mi dispiace!
Syd apre la porta della stanza dell’orologio. L’oggetto batte forte. Il
cuore di Syd anche. Lei corre. Ha 2 minuti. Deve capire come si disattiva.
Arriva davanti a questo oggetto così pericoloso. Pensa in continuazione
che solo lei può fermarlo. 1 minuto. La ragazza ansima forte. Poi vede una
specie di insenatura, che serve per inserire qualcosa.
S: la mano? Sì, forse devo inserire la mano.
Con molta calma, Sydney inserisce la mano nello spazio. 20 secondi. Fatto!
Syd respira in modo molto veloce. Ce la fatta...
S: oh mio Dio! (sorride). Ci sono riuscita, oh!
Syd prende l’orologio disattivato e corre fuori. Vede Lauren ancora per
terra con il sangue intorno. La ragazza si china e, dopo aver sentito il
respiro, con una benda le fascia la spalla.
S: Lauren, perché l’hai fatto? Vaughn non merita questo…
Syd arriva dove si era lasciata con Sark. La vede in ginocchio.
S: Amy? Amy?
A: (con voce affaticata) Ce l’hai fatta? Brava, lo sapevo comunque!
S: Sark?
A: l’ho sistemato io…
Amy guarda Syd.
A: no, non l’ho ucciso… L’ho mandato via.
S: e come?
A: lo so io il come. Lo so io.
Los Angeles, ore 4 p.m.
J: Sydney? Sydney?
S: papà!
J: tesoro, sei stata brava. Hai salvato gli abitanti di quell’isola.
S: grazie papà. Devo ringraziare anche Amy.
J: già… Grazie signorina Fisher.
A: non c’è di che, signor Bristow. Ma il merito è tutto di Sydney.
S: grazie Amy, per ogni cosa…
Amy sorride. Sa di aver trovato una nuova amica.
Casa di Sydney Bristow, ore 8 p.m.
Syd entra tranquilla dalla porta. Pensa che, grazie a lei, molte persone
sono vive.
S: oh mio Dio! Oh, mio Dio…
La ragazza si dirige a farsi una doccia. Finita, si avvia verso la camera
da letto. Si stende. Spegne la luce. Oggi è stata una giornata
indimenticabile.
* * * * *
“La macchina non è neutra. La ragione
tecnica è la ragione sociale che domina ogni epoca”.
-Herbert Marcuse-
* * * * *
RINGRAZIAMENTI…
Ringrazio:
tutti i fans di Alias che, come me, sono appassionati a questa fantastica
serie televisiva;
Antonio Genna che, in modo minuzioso e perfetto, cura questo sito;
Mr JJ Abrams, che ha creato questo telefilm incredibile;
Spero che il racconto vi sia piaciuto. Era da tanto tempo che non scrivevo
un racconto. Ora torno con una seconda avventura per la nostra eroina
preferita: la prima era stata "Mamma Sydney".
Anche se lo metto per ultimo non significa che non sia importante per me
(anzi lo è molto): un grandissimo grazie a Lyly…
|