Il buio lo avvolgeva. Il silenzio
riempiva l’aria. Nessun suono se non quello del suo respiro, lento,
pesante. Poi una voce ruppe la quiete minacciosa.
- A cosa stai pensando? –
- A quello che è andato storto. Al perché siamo finiti qui. A cosa ho
sbagliato. –
- Non hai commesso alcun errore. Il piano era perfetto... ma sai che c’è
sempre qualcosa di incalcolabile. –
- Avrei dovuto prevederlo. Se fossi stato più attento, adesso non saremmo
qui. –
- Non prenderti la colpa. Erano mie le informazioni che hai usato per
preparare quel piano. Se fossero state più accurate... non saremmo qui. E
comunque adesso non ha più importanza. –
Il silenzio piombò di nuovo tra di loro. Ma nuovamente non durò a lungo.
- Quanto credi che manchi ? –
- Un’ora... forse due. –
Cercò il suo volto attraverso la fitta oscurità, ma non riuscì a vederlo.
Cercò di muoversi, di alzarsi, di allungarsi per raggiungere il punto in
cui lei sedeva... ma le catene glielo impedirono. Tornò ad appoggiarsi con
la schiena contro la fredda e umida parete della cella...e chiuse gli
occhi.
Improvvisamente una luce accecante squarciò il buio e voci minacciose e
straniere ruppero il rassicurante silenzio. Sei uomini entrarono nella
cella. Tre si diressero verso Sydney, la sollevarono e la slegarono. Gli
altri tre fecero lo stesso con lui. Finalmente riuscì a vederla. I suoi
occhi sfidavano le guardie, teneva la testa alta...era come sempre
bellissima. Entrambi sapevano che era arrivato il momento, che stavano per
essere giustiziati. Nessuno sarebbe arrivato a soccorrerli...quando li
avessero trovati, sarebbe stato comunque troppo tardi. La guardò negli
occhi...dovevano tentare il tutto per tutto, cercare di fuggire...ognuno
per la sua strada. Lei doveva fuggire, doveva sopravvivere, non poteva
morire in quell’angolo di mondo...non poteva morire...Lui non lo avrebbe
permesso. Ma come fare? Le guardie li tenevano stretti, li strattonavano
verso l’uscita della cella, urlavano, li picchiavano... Improvvisamente si
trovarono a pochi passi l’uno dall’altra... i loro occhi si incrociarono...Era
la fine. Non sarebbe stato possibile sopravvivere...anche se uno di loro
fosse riuscito a fuggire, l’altro sarebbe stato catturato e ucciso...
Comunque non avrebbe più rivisto i suoi occhi meravigliosi, non avrebbe
più sentito il profumo dei suoi capelli di seta...non avrebbe più avuto la
possibilità di stringerla... Ecco, quello sarebbe stato il suo ultimo
desiderio... Stringerla, abbracciarla, baciarla...un’ultima volta. Dirle
quanto davvero l’amasse.
Fu un momento...si liberarono entrambi dalle strette dei loro carcerieri...e
un istante dopo Sydney era ancora tra le sue braccia...e lui la
stringeva...forte.
“Hold on to me love
You know I can't stay long
All I wanted to say was
I love you and I'm not afraid”
Sapevano che sarebbe durato solo per qualche secondo... ma erano
fermamente intenzionati a far sì che quel secondo si trasformasse nella
loro personale eternità. La strinse ancora più forte, memorizzò la forma
del suo corpo avvolto tra le sue braccia, il profumo dei suoi capelli, la
sensazione di avere tutto ciò che davvero voleva abbandonato nel suo
abbraccio. Presto il loro cuori assunsero lo stesso battito impazzito. Il
loro respiro diventò uno solo. I loro pensieri divennero un solo unico
sospiro di rimpianto... per tutto quello che avevano appena ritrovato e
che già stavano per perdere.
Pensò che l’amava...che l’aveva sempre amata, che mai per un solo istante,
in tutti quegli anni, dalla prima volta che l’aveva vista, alla notte in
cui l’aveva persa, al giorno in cui l’aveva ritrovata... mai, per un solo
istante aveva smesso di amarla... E avrebbe voluto che lei lo sapesse. Che
lei lo ricordasse come l’uomo che mai aveva smesso di vivere per lei, di
lei, con lei... In quel momento si rese conto di non avere paura. Per la
prima volta in vita sua, non aveva paura... Stava per morire, ma non aveva
paura...perché Sydney era stretta tra le sue braccia...e tutto era
incredibilmente perfetto...
“Can you hear me?
Can you feel me in your arms?
Holding my last breath
Safe inside myself
Are all my thoughts of you
Sweet rapture and life,
It ends here tonight.” Affondò
il suo volto nel suo stretto abbraccio e chiuse gli occhi. Si lasciò
avvolgere, inghiottire da quella stretta rassicurante. Poteva sentire i
suoi pensieri...come se fossero i suoi stessi. Era tra le braccia di
Michael...per l’ultima volta. Stava per morire...stava per perderlo, di
nuovo... Lui era tutta la sua vita... Il suo ultimo pensiero sarebbe stato
per lui. Il suo ultimo respiro, sarebbe servito a dirgli quanto lo amasse.
”I know you hear me,
I can taste it in your tears.
Holding my last breath
Safe inside myself
Are all my thoughts of you.
Sweet rapture and life,
It ends here tonight.”
Nonostante i suoi sforzi, le lacrime iniziarono a scendere sulle sue
guance... Alzò gli occhi per guardare nei suoi. Per perdersi un’ultima
volta negli occhi verdi di lui. Erano sempre stati così belli...e vivi...Divertiti
o preoccupati o disperati o innamorati a seconda dei momenti... Ora invece
c’era un solo chiaro e inesprimibile sentimento che riempiva il suo
sguardo. Non avrebbe potuto dire razionalmente cosa fosse, ma quel
qualcosa la rendeva allo stesso momento felice e disperata... Si avvicinò
al suo volto... appoggiò la sua guancia a quella di lui...sussurrò brevi
parole...e presto il gusto amaro delle loro lacrime si mischiò... il loro
respiro divenne più lento...più faticoso. Le loro labbra si unirono...in
un ultimo appassionato e disperato bacio...
“Closing your eyes
You pray your dreams will leave you here,
But still you wake and know the truth -
No one's there.
Say goodnight, don't be afraid
Calling me, holding me, as you fade to black.”
I loro occhi chiusi, le loro labbra unite...il
loro amore così vero. Questo sarebbe stato il loro ultimo pensiero, questo
il loro ultimo ricordo, il loro ultimo istante di vita... il loro ultimo
respiro...
Improvvisamente, violentemente il sogno svanì e la realtà tornò
prepotentemente a dividerli... Le guardie li separarono con forza, urlando
parole dal significato incomprensibile...
Sentirono entrambi la mancanza del calore dell’altro... I loro occhi si
cercarono forsennatamente per un ultimo intenso sguardo... Uno dei loro
sguardi, quelli che potevano sostituire libri e libri di inutili parole...
Nei loro occhi non c’era più alcun rimpianto, non c’era più alcuna paura...C’era
solo un grido...di amore disperato...
Le guardie la trascinarono via... La chiamò... cercò di liberarsi dalla
stretta dei suoi carcerieri per correre verso di lei...per tenerla con
sé...per sempre... Ma non riuscì a muoversi...e restò immobile guardandola
svanire nell’oscurità...
Non sentì più alcun suono, non vide più nulla... tutta la sua mente era
concentrata sulle ultime parole che Sydney gli aveva sussurrato
nell’orecchio prima di baciarlo per l’ultima volta...
“Ci ritroveremo. Noi ci troviamo sempre.”
“(Say goodnight)
Holding my last breath
(Don't be afraid)
Safe inside myself
(Holding me)
Are all my thoughts of you
Sweet rapture and life,
It ends here tonight.” |