PARIGI
12 LUGLIO 2005
"Chi siete? Cosa volete da me?"
"Non riesci ad immaginarlo Starobinski,è il progetto a cui stai lavorando,
il GV, che ci interessa".Il volto dell'uomo divenne arcigno. "Recita le
tue ultime preghiere"...Poco dopo Starobinski era steso a terra, senza
vita, con un proiettile conficcato al centro del cranio.
LOS ANGELES - BASE CIA
14 LUGLIO 2005
"Salve agente Bristow, la ringrazio di essere arrivata immediatamente"
"Dovere Kendall"
"In effetti ho un compito molto importante da affidarle... abbiamo appena
terminato l'addestramento di una nuova recluta, l'agente Lesmann,una
ragazza veramente in gamba, ma ancora troppo giovane. Avrà bisogno di
qualcuno che le dia man forte nelle prime missioni, una specie di giuda
insomma..." Syd lo interruppe "E ha pensato a me?" "Lei è uno dei nostri
migliori agenti, sarà perfettamente all'altezza della situazione... anzi
la ragazza dovrebbe essere qui a momenti!"
Non ebbe il tempo di finire il suo discorso che il telefono dell'ufficio
di Kendall squillò "Si,grazie, la faccia passare", e poi, rivolgendosi a
Syd "L'agente Lesmann è già qua, così potrà conoscerla immediatamente!"
Una giovane ragazza entrò timidamente nell'ufficio.Aveva circa vent'anni,
i capelli castani e due occhi nocciola profondi e pieni di espressione,
che lasciavano facilmente intuire la sua grande emozione nel cominciare
una nuova vita, una vita da spia... emozione che purtroppo gli occhi di
Syd avevano perso.La realtà non era stata all'altezza delle sue
aspettative... quanto aveva già sofferto^ E poi adesso... scoprire che
l'uomo che amava aveva sposato un'altra...
"Aveva chiesto di vedermi sig. Kendall?" disse quasi a mezza voce la
ragazza appena entrata. "Si, le volevo presentare l'agente Bristow,
l'affiancherà nelle sue prime missioni... vedrà,con lei accanto non avrà
niente da temere!" Le due ragazze si strinsero la mano. "Sydney
Bristow,piacere di conoscerti!" "Il piacere è mio... ho sentito parlare
molto di te... tutti ti descrivono come un tipo veramente in gamba...
comunque io sono Lana Lesmann". La ragazza pronunciò queste parole quasi
balbettando. Aveva sentito spesso raccontare delle favolose imprese
dell'agente Bristow... quante volte aveva provato ad immaginarsela... se
la rappresentava come una ragazza algida dallo sguardo severo, quasi un
robot insomma, tanto l'avevano impressionata le storie sulle sue
avventure, e poi... quanto avrebbe voluto assomigliarle! Ma bastò un solo
sorriso di Syd per farle capire che si sbagliava, anzi, si convinse subito
che sarebbero presto diventate amiche!
"Benissimo" Kendall interruppe i pensieri della ragazza "Passiamo alla
vostra missione". Adesso le due ragazze lo guardavano con attenzione. Il
cuore di Lana batteva all'impazzata... era la sua prima missione, e
avrebbe avuto accanto a se uno dei più bravi e conosciuti agenti della
CIA! Era sicuramente uno dei momenti più belli della sua vita, dopo tutto
il dolore degli ultimi anni. Kendall riprese il suo discorso mostrando
delle foto alle due ragazze. "Guardate attentamente l'uomo nella foto, si
tratta di Rudolf Starobinski. E' stato ucciso l'altra notte a Parigi in
modo veramente brutale. Tutto il database del suo computer è stato rubato.
Pare che si stesse occupando di un progetto chiamato GV. La sigla
corrisponde a Genetic Virus. Si tratta di un nuovo tipo di arma capace di
liberare un batterio che uccide in pochi secondi la vittima attaccandola
al cuore. Ma non è finita qui. L'arma può memorizzare diversi codici
genetici, e solo le persone con tali codici genetici vengono uccise dal
virus. Ora, capite bene la pericolosità di quest'arma: può colpire solo
persone prestabilite, mentre il terrorista che la usa non corre alcun
pericolo. Potrebbero essere infettati i pozzi d'acqua, i condotti del gas,
uccidendo solo persone già decise." "E' terribile!" sussultò Lana "E lei
ha già un idea di chi potrebbe aver rubato il prototipo del progetto a
Starobinski..." "Purtroppo sì? Pare che chi ha ucciso lo scienziato sia un
uomo di una nostra vecchia conoscenza... sto parlando di Sark!"
"Perfetto!" rispose Syd ironicamente "se quell'arma è nelle mani di Sark è
una vera catastrofe!" "Infatti dovete partire subito per Lleyda" la voce
di Kendall ora si era fatta davvero seria e tesa "sembra che lì si
nasconda Ludbach, il sicario di Sark. Dovete raccogliere più informazioni
possibili, costringetelo a parlare. Il vostro aereo partirà tra due ore.
L'agente Vaughn verrà con voi. Buona fortuna"
LLEYDA
15 LUGLIO 2005
Durante il viaggio Lana aveva percepito una strana tensione nell'aria: era
chiaro che l'agente Vaughn e Sidney fossero davvero legati, ma fra loro
c'era sempre forte imbarazzo... non riusciva a capire perché Michael non
fosse capace di guardare Syd negli occhi.
Intanto Syd era in collegamento radio con Jack. "Papà hai scoperto niente
sul sicario di Sark?" "Sono riuscito a mettermi in contatto con Irina. Mi
ha dato tutte le informazioni necessarie per trovare Ludbach. Nasconde la
sua base operativa nel privè di un night club, il Venim. Stasera lo
troverai sicuramente là! Mi raccomando, stai attenta tesoro." "Grazie
papà" Michael venne a chiamarla. Era il momento di organizzarsi per la
missione.
QUALCHE ORA DOPO AL VENIM
La musica era assordante. Michael osservava Syd camminare per la stanza in
cerca di Ludbach: non poteva fare a meno di notare quanto fosse bella, e
poi quell'abito succinto risaltava tutte le sue forme, anche con quella
parrucca rosso fuoco era veramente attraente... e poi in fondo era sempre
Syd, la sua Syd, anche se il destino li aveva separati? Accanto a lui Lana
non poteva fare a meno di notare il suo sguardo per l'agente Bristow,
aveva notato però anche la fede che Vaughn aveva al dito?
Intanto Kendall stava comunicando con Sidney via radio. "Agente Bristow,
siamo riusciti a localizzare Ludbach. Alla sua destra si trova una porta
rossa: quello è il privè della discoteca, lì si trova il nostro uomo. Dica
al buttafuori che controlla l'accesso alla stanza che la manda Sark".
Sidney si avvicinò al buttafuori e cercando di sfoderare tutto il suo
fascino femminile disse: "Devo parlare con Ludbach, mi manda Sark. Il capo
è veramente soddisfatto della missione per recuperare il GV!" Dopo aver
parlato a bassa voce nella sua ricetrasmittente, l'uomo aprì la porta e
fece un cenno che le fece capire che poteva entrare. La porta si richiuse
alle sue spalle. "Il mio buttafuori mi ha detto che la manda il sig.
Sark... ha un'altra missione per me?" Ludbach sorrideva, come soddisfatto
di se. "No, Sark non vuole niente da lei ma io ho un piccolo favore da
chiederle... così dicendo Syd sferrò un calcio contro l'uomo stendendolo a
terra. L'uomo si alzò rapidamente colpendo la ragazza a sua volta, tra i
due cominciò uno scontro all'ultimo sangue, ma mentre l'uomo si stava per
suonare l'allarme che avrebbe richiamato le sue guardie la nostra eroina
con un colpo dietro la nuca lo fece cadere al suolo senza sensi. Quando
poco dopo rinvenne era legato ad una sedia e Sydney era accanto a lui con
in mano una siringa "Questa siringa contiene un veleno capace di uccidere
in pochi minuti un elefante. E le assicuro che con questo siero la morte è
davvero dolorosa! Se vuole evitare tutto questo deve parlare: dove
nasconde Sark il prototipo del progetto GV? Sono certa che lei ne è a
conoscenza?" Il volto della ragazza era davvero minaccioso. "Io non so
niente, non so niente... mi lasci andare!" "Credo proprio che questo non
sia possibile, spiacente!" "Ok, d'accordo, parlerò, ma non fatemi del
male... per quanto ne so Sark ha portato il prototipo in un laboratorio a
Il Cairo... ma non sarà facile penetrarvi: il sistema di sicurezza è
veramente efficiente"
LOS ANGELES - BASE CIA
16 LUGLIO 2005
"Sig. Kendall, ho trovato tutte le informazioni che mi aveva chiesto
riguardo a quel laboratorio" "Ottimo lavoro, Marshall... allora, cosa ha
scoperto?" "Beh, niente d'incoraggiante signor Kendall... direttore...
co-come devo chiamarla???" "Marshall!!!" La voce di Kendall era irritata.
"Si, si certo, ecco... nel laboratorio ci sono diversi sensori termici che
rilevano anche il minimo aumento di calore, questi sensori sono collegati
ad un allarme: se qualcuno entra nel laboratorio - bum! - l'allarme
scatta. Inoltre il pavimento è dotato di altri sensori che rilevano la
pressione... basta uno spillo!" "Capisco... può pensare ad una
attrezzatura adatta?" "Certamente signore... ca..capo dir..." "Marshall...
al lavoro!"
Intanto Syd era in un'altra stanza della CIA insieme a Lana. "Da dove
vieni Lana, non sei di Los Angeles, vero?" "Infatti... sono di Detroit,
sono qui da poco, tanto che ancora alloggio in un hotel... trovare un
appartamento a Los Angeles è veramente una missione impossibile, altro che
agenti speciali della CIA!!" Le due ragazze si misero a ridere. "Ti
capisco Lana... beh, forse io ho la soluzione: io divido il mio
appartamento con l'agente Weiss. C'è una stanza libera, e non credo che
Eric abbia niente in contrario ad affittarla a te... dividere le spese in
tre è molto meglio che in due soli, non trovi?" "Dici davvero, Syd? Certo
che accetto! Ti ringrazio davvero!" Le due ragazze sentirono dei passi...
qualcuno stava venendo verso di loro. "Ciao papà, posso presentarti
l'agente Lesmann? Lena, questo è Jack, mio padre!" I due agenti si
strinsero la mano... "Cosa hai papà?" disse Syd "mi sembri preoccupato"
"No, non ho niente tesoro... Kendall vi vuole vedere entrambe, penso che
voglia comunicarvi i dettagli della prossima missione..."
Mentre le due ragazze si allontanavano, Jack non poteva fare a meno di
pensare a quel cognome... Lesmann... lo aveva già sentito... purtroppo...
tanti anni prima. Si trattava di Raimond e Natalie Lesmann... almeno così
dicevano di chiamarsi, probabilmente, i genitori di Lana... di sicuro
agenti del KGB che aveva ucciso lui stesso in un conflitto a fuoco,
durante una missione. Perché ora la CIA aveva arruolato proprio lei?
Mentre Jack si stava arrovellando nei suoi dubbi, Marshall dava dettagli
tecnici a Syd e a Lana sull'attrezzatura per la missione a Il Cairo
"Queste tute, ecco queste... ecco..." cosi dicendo prese in mano due tute
bianche provviste di stivali e maschera per il volto "...servono per far
si che i sensori termici non rilevino aumenti di temperatura... i sensori
non vi rileveranno - ciao sensori! con queste tute non ci vedi... - Dato
che nessuno rideva di quella che doveva essere una battuta, Marshall
continuò nella sua spiegazione. "Questo sembra un cellulare comunissimo" e
portandoselo all'orecchio simulò una conversazione, naturalmente alla sua
maniera "Ciao Carrie, si, non torno a cena, mi devo trattenere in
ufficio... no non ti arrabbiare... ehmm, ma non è un vero cellulare
naturalmente..." e soddisfatto "se lo colleghi al server del laboratorio,
ecco, con questo filo, scarica tutti i dati, li memorizza, semplice no? Ma
qui arriva il bello... contemporaneamente cancella i dati del server
originario... geniale, non vi pare??
IN VOLO PER IL CAIRO
17 LUGLIO 2005
Sull'aereo Lana stava dormendo beatamente sognando missioni pericolose,
bombe disinnescate, virus debellati... l'ultima settimana era stata piena
d'emozioni per lei, non poteva credere di avercela fatta, di essere
diventata un agente operativo, lei che fino ad un anno prima era solo una
comune studentessa di medicina. Michael e Syd stavano seduti l'uno di
fronte all'altra senza riuscire a dire una sola parola. Alla fine Sydney
si fece coraggio. "Perché non riusciamo più nemmeno a parlare? Eppure c'è
stato un periodo in cui ci dicevamo tutto, in cui la sintonia era così
forte che potevamo sentire ciò che l'altro provava con un solo sguardo...
e adesso?" "Adesso le cose sono cambiate Syd..." "Mi manchi Vaughn, mi
mancano le nostre chiacchierate, le nostre passeggiate al parco, le cene a
casa mia mai consumate, mi manca il sapere di poter contare sempre su di
te..." "Ma tu potrai sempre contare su di me, soltanto in un modo
diverso!" "Beh, tu credi che potremmo essere amici? Mi dispiace, ma io non
so se ci riuscirò mai... magari con il tempo... ma ora, ora sto soffrendo
ancora troppo: io TI AMO ANCORA Vaughn!" "Syd, io amo Lauren... amo mia
moglie..." "Si, lo so... ma questo ti può impedire di provare ancora
qualcosa per me? Dimmi che adesso che mi hai davanti non provi niente, non
senti niente? Dimmelo, Vaughn" "Non posso Sydney..." e poi alzando la voce
"Questo non è giusto nei confronti di Lauren, lei mi ha aiutato nel
momento più difficile, proprio quando credevo di averti persa, di aver
perso la donna che amavo più della mia stessa vita!". La voce di Michael
era così alta che svegliò Lana, che stava dormendo a pochi metri da loro.
Anche se i due interruppero immediatamente la conversazione la ragazza
intuì subito che qualcosa non andava.
LOS ANGELES - BASE CIA
Subito dopo che i tre agenti della CIA erano saliti sul loro volo per Il
Cairo, Jack entrò nello studio di Kendall "Ho da poco fatto la conoscenza
di Lana Lesmann... Lesmann è la figlia di quei due agenti del Kgb, non è
vero?" "Infatti Jack,non ti sbagli. Ma non c'è pericolo... l'abbiamo
studiata sotto ipnosi, non sa assolutamente niente di chi fossero in
realtà i suoi genitori, e non deve saperlo, non dobbiamo sconvolgere la
sua vita, non adesso. L'abbiamo tenuta sotto osservazione a lungo dopo la
morte dei Lesmann, o meglio dei Malinowski, quello era il loro vero
cognome. E' una brava ragazza e ha grandi potenzialità come agente
segreto... del resto i suoi genitori erano due spie, le avranno trasmesso
pur qualcosa, e vedrai che noi alla CIA indirizzeremo bene le sue
capacità".
IL CAIRO
18 LUGLIO 2005
Il laboratorio di Sark era immenso. Lana si mise subito in contatto radio
con Sydney e Michael. L?agente Bristow doveva "provvedere" alle guardie
del laboratorio mentre Vaughn aveva il compito di controllare da fuori che
tutto fosse regolare. Lana si diresse verso la stanza dove era conservato
il prototipo. Si mise subito la tuta per eludere i sensori termici. Ora
cominciava la parte difficile della sua missione: lancio una grossa
ventosa, a cui era collegata una corda, verso la parete opposta della
stanza,dove si trovava i server. Con un gancio lego la sua cintura alla
corda e si trascinò, restando a mezz'aria, verso il server. Tutto questo
era necessario per evitare i sensori del pavimento. Arrivata al server,
sempre sospesa per aria, collegò il cavo del finto telefono al computer: i
dati stavano per essere scaricati quasi totalmente quando Lana sentì una
guardia che gridava "Spie, spie!!!". Si erano accorti della loro presenza:
fu costretta a staccarsi dalla corda dato che l'uomo stava per arrivare da
lei... l'allarme scattò all'istante, ed in poco tempo un gruppo di guardie
grosse come armadi entrò nella stanza. Lana tentò di difendersi, ma erano
davvero troppe... credeva di essere spacciata quando sentì diversi colpi
di pistola, tutte le guardie caddero a terra nel giro di pochi secondi.
L'unica cosa che Lana vide fu una donna bella dai capelli castani che
correva via. Dopo aver preso il finto cellulare con tutti i dati del
server iniziò a scappare verso l'uscita. Lì ad aspettarla c'erano già i
suoi colleghi, in ansia per lei. "Missione compiuta" disse Lana
soddisfatta "anche se non so a chi devo la mia vita".
LOS ANGELES
QUELLA STESSA SERA
Syd si trovava in camera sua al leggere un libro quando senti bussare alla
porta. Era Lana. "Posso entrare? Dormivi già?" "No, vieni pure? Cos'è, non
riesci a dormire dopo l'emozione per la tua prima missione da
protagonista?" "Beh, in effetti, no... non riesco a togliermi dalla testa
quella donna che mi ha salvato... chissà perché lo ha fatto! Ma non è di
questo che volevo parlarti... si tratta di Michael... ho visto come vi
guardate... ti va di parlarmene? Magari hai bisogno di sfogarti con
un'amica" "C'è poco da dire.Tu sai che tutti mi hanno creduto morta per
due anni, due anni di cui io non ricordo quasi nulla? Beh, io e Vaughn
stavamo insieme... prima... ma quando sono tornata lui era già sposato con
Lauren" "Capisco quanto possa essere difficile per te... mi dispiace... e
tu lo ami ancora suppongo..." "Si, mio malgrado si. Ci devo fare
l'abitudine... ma dimmi qualcosa di te piuttosto... sei sempre così
riservata?" "Il fatto è che il mio passato è veramente troppo triste...
non voglio deprimere nessuno..." "Non preoccuparti, fra amiche ci si dice
tutto" Il tono di voce di Syd era veramente dolce e questo tolse ogni
timidezza a Lana. Sentiva che di lei poteva fidarsi come mai in tutta la
sua vita... c'era qualcosa che le dava la sensazione che lei e Syd ci
fosse un legame davvero forte. "Sono stata adottata dai Lesmann da
piccolissima, sono felice di avere avuto loro come genitori, anche se
spesso mi sono chiesta chi ero davvero... purtroppo sono morti quando io
avevo circa dodici anni in un incidente mentre erano all'estero per
lavoro. Lavoravano insieme per una compagnia che vendeva software per
computer. Da allora sono vissuta con i miei vicini di casa, ma non era la
stessa cosa... fino a quando ho deciso di venire a studiare a Los Angeles,
e qui mi ha reclutato la CIA. Il resto della storia credo che tu lo
conosca..." "Mi dispiace tantissimo... anche perché ti capisco, ho perso
mia madre piccolissima, o meglio credevo di averla persa... è Irina
Derevko, sono certa che tu l'abbia sentita nominare" "Si, in effetti avevo
sentito parlare della tua storia... beh qualcosa che ci accomuna, cioè
l'essere cresciute senza i genitori accanto..."
VIENNA. UN CASOLARE ISOLATO
"Queste sono le informazioni che mi avevi chiesto Jack." Irina gli passò
diversi fogli "Non è stato facile procurarmele. I tuoi dubbi sono
fondati... un agente del Kgb si è infiltrato alla CIA facendo il doppio
gioco, fornendo importanti informazioni al nemico, ma questi documenti non
dicono niente sull'identità del doppiogiochista! Questi incontri segreti
con me ti potrebbero mettere veramente a rischio... già una volta sei
finito in prigione per avermi contattato!" "Cercherò di stare il più
attento possibile, e poi... stare lontano da te è sempre più difficile...
vorrei dire a tutti che ti amo, ma non posso!" "Anche io ti amo Jack, ti
ho sempre amato. Quando il Kgb si accorse che mi ero innamorata e che ti
volevo dire tuta la verità minacciò di fare del male a te e a Sidney. Fui
costretta a simulare la mia morte, ma non sai quanto mi costò... sapevo
che con te nostra figlia sarebbe stata al sicuro, mi sono sacrificata una
volta e lo farei ancora per non metterti nei guai..." "Ma non io..." così
dicendo Jack prese Irina tra le sue braccia baciandola con dolcezza. "Non
preoccuparti, nessuno si accorgerà della mia assenza se resto qui per
questa notte..."
LOS ANGELES - CASA WEISS/ BRISTOW/ LESMANN
20 LUGLIO 2005
"Finalmente ti sei svegliata" Weiss sorrise a Lana.
"Un po' di meritato riposo dopo la fatica degli ultimi giorni... Syd non è
in casa?" "No,è andata alla CIA, credo che suo padre le volesse parlare"
"Beh anche io devo uscire, voglio andare in libreria a prendere un
libro... chissà, tutta questa emozione mi avrà fatto venire voglia di
leggere..." "Perché prima non guardi nello scaffale in salotto? Anche io e
Sidney siamo dei lettori accaniti! Beh, magari più Syd di me!" "Grazie
mille Eric, seguirò il tuo consiglio" "Beh, è strano, solo mia madre mi
chiama Eric... per tutti sono solo Weiss, tanto che quasi anche io mi sono
dimenticato il mio nome!" Lana gli sorrise dolcemente, poi si diresse
verso il salotto, mentre Weiss la guardava allontanarsi... era veramente
una ragazza bellissima... chissà se si sarebbe mai accorta di lui...
Intanto Lana in salotto stava curiosando tra diversi libri, quando la sua
attenzione fu colpita da un volume dalla copertina sbiadita, tanto che non
si riusciva a leggere il titolo. Appena lo tirò fuori dallo scaffale una
foto cadde a terra, era un immagine abbastanza vecchia di una bimba e di
una donna... quella donna... era lei che l'aveva salvata durante la
missione a Il Cairo, ne era sicura! In quel momento sentì arrivare Weiss
alle sue spalle. "Da un libro è caduta questa foto..." Lana cercava di
fare la disinvolta ma la sua voce tradiva una certa ansia. "Credo che si
tratti di Syd con sua madre" La ragazza sussultò "Irina Derevko? E' Irina
Derevko la donna nella foto?" "Si... ma c'è qualche problema?" "No, non
preoccuparti, è tutto a posto..."
LOS ANGELES - BASE CIA
"Papà avevi chiesto di vedermi?"
"Si Sidney, entra pure..."
"Mi sembri molto serio..."
"In effetti quello che ti devo dire è abbastanza importante..." "Beh,
allora non girarci intorno, sai che odio rimanere sulle spine!" Syd si
stava preoccupando, l'espressione di Jack era davvero tesa. "Syd, ho visto
tua madre l'altra sera" "Cosa? Hai visto la mamma?" Era veramente
sorpresa. "Abbassa la voce, ti prego, non ci tengo a rifinire nei guai!"
"Certo, ma non sapevo che tu la vedessi ancora" "Deve restare tra noi due,
la CIA non capirebbe, ma io mi fido di lei. Comunque Irina ha confermato
dei miei sospetti... c'è un agente infiltrato del Kgb alla CIA" "Hai già
un'idea di chi si possa trattare?" Ora anche Syd era tesa. "Purtroppo si.
Temo proprio che sia Lana Lesmann, la tua nuova coinquilina" Sidney lo
interruppe "Non è possibile, io la conosco, mi fido di Lana... ma cosa ti
fa pensare che sia lei l'agente doppiogiochista?" "C'è una cosa che non
sai. I genitori di Lana in realtà erano agenti del Kgb... questo mi fa
credere sia lei la talpa alla CIA..." "No, io non ci credo comunque... ci
deve essere una spiegazione?e io voglio vederci chiaro"
LOS ANGELES - BASE CIA
21 LUGLIO 2005
"Ti vedo parecchio tesa, Syd!"
"No Vaughn non preoccuparti..."
"Anche se non stiamo più insieme puoi sempre parlare con me se hai dei
problemi" si interruppe "O il problema sono io?" "No, questa volta tu non
c'entri... si tratta della mia amica Lana, ma non mi va di parlarne...
scusami... e poi abbiamo già parlato dei nostri problemi, e credo di
essere stata abbastanza chiara" I due sentirono aprire la porta. Era
Lauren. La sua presenza mise Syd in forte imbarazzo "E' meglio che io
vada"
"Si, lo credo anch'io!" fu la risposta secca della sig.ra Vaughn. Michael
era evidentemente in mezzo a due fuochi.
Lauren guardò Syd allontanarsi poi fissò il marito con un espressione
piena di interrogativi... che ci faceva quella donna sola con suo marito?
E cosa significava quel clima di forte tensione tra i due? Sentiva che
Sidney era una minaccia per il suo matrimonio... ma avrebbe lottato per
l'uomo che amava, nessuna glielo avrebbe portato via, nemmeno la donna che
per lui era stata così importante.
LOS ANGELES - CASA WEISS/ BRISTOW/ LESMANN
25 LUGLIO 2005
Sidney fu sorpresa quando vide arrivare Jack a casa sua, non aspettava una
visita del padre. "Lana è in casa?" "No papà" "Bene. Devo parlarti proprio
di lei. Ho fatto diverse ricerche... la tua amica è pulita" "Hai altri
sospetti?" "Per il momento no, ma almeno sappiamo per certo che la tua
amica non è una doppiogiochista" "Ne sono felice...ma toglimi una
curiosità...come facevi a sapere che i suoi genitori erano spie del Kgb?"
"Purtroppo ho fatto la loro conoscenza... sono stato costretto a ucciderli
durante un conflitto a fuoco. Comunque vorrei cancellare il ricordo di
quei giorni... erano nemici dello Stato, delle persone senza pietà, sono
stato costretto a..." "Queste sono bugie, solo bugie...mentre tu, tu sei
un assassino!" Lana stava singhiozzando sull'uscio della porta. Jack e
Sydney non si erano accorti che era tornata, e che purtroppo aveva sentito
abbastanza. "Posso spiegarti" Jack era veramente addolorato. "Non ho
bisogno delle tue stupide spiegazioni, quello che ho sentito mi basta. I
miei genitori non erano spie del Kgb, loro mi amavano, non posso
crederci..." così dicendo la ragazza scappò tra le lacrime salendo sulla
sua automobile. Guidò per diversi chilometri ma le lacrime le annebbiavano
la vista. Le parole di Jack le rimbombavano nella testa. Non era mai stata
così disperata in tutta la sua vita... chi erano quelle persone che
l'avevano cresciuta con affetto? E chi era lei? "Sono stata davvero una
stupida... come ho fatto a non accorgermene? I miei genitori erano agenti
del Kgb!" Sfortunatamente non riuscì a vedere che il semaforo era rosso...
il tonfo fu terribile, poi solo il rumore assordante delle ambulanze...
LOS ANGELES - OSPEDALE
QUALCHE ORA DOPO
"Lei è il dottor Tylor? Sono Sydney Bristow, un'amica di Lana Lesmann...
so che è ricoverata qui!" Appena Syd e Jack avevano saputo che Lana aveva
avuto un terribile incidente d'auto erano corsi in ospedale. "Ancora non
possiamo sciogliere la prognosi, la ragazza ha subito un brutto incidente,
si è formato un coagulo nella parte inferire del cranio dovuto a una forte
contusione. Domani la opereremo?ma comunque voglio essere fiducioso" "Se
c'è qualcosa che possiamo fare... qualsiasi cosa..." Jack si sentiva
davvero in colpa: se fosse stato più attento quella ragazza adesso non
starebbe a lottare tra la vita e la morte. "Se serve una trasfusione io
sono zero negativo, donatore universale" "In effetti dopo l'operazione
servirà del sangue. Vada con l'infermiere, così le farà un prelievo,
servirà a capire se è adatto come donatore... ma non dovrebbero esserci
problemi, e poi domani mattina venga qua a digiuno per la donazione di
sangue" "Ok. Syd, ci sentiamo dopo" "A dopo papà" Sidney era davvero
preoccupata per Lana... sentiva di essere profondamente legata a lei anche
se la conosceva da poco tempo... quella ragazza le era davvero entrata nel
cuore.
LOS ANGELES - BASE CIA
28 LUGLIO 2005
"Entra pure Jack, ho bisogno di parlarti" Jack si accorse subito che
Kendall aveva qualcosa di importante da dirgli... e poi l'aveva mandato a
chiamare con tanta urgenza. "Jack, ho saputo che Lana Lesmann, la
coinquilina di tua figlia, sta reagendo bene all'operazione... sono certo
che si riprenderà presto... ha i migliori medici della nostra agenzia a
prendersi cura di lei" "Infatti... ma non è per questo che mi hai fatto
venire qui... o sbaglio?" "No Jack, non sbagli... ho parlato con il dottor
Tylor... dato che io e te lavoriamo insieme da molto tempo mi è sembrato
giusto informarti... ma non sarà facile per te... e mi dispiace" "La
verità non certo potrà uccidermi! Dimmi tutto!" "Hanno ripetuto più volte
le analisi sul tuo sangue, ma il risultato ottenuto è sempre lo stesso...
non c'è alcun dubbio..." la voce di Kendall si fece improvvisamente tesa.
"Jack, Lana è tua figlia!"
Continua... |